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Euphorbia tirucalli, l’albero delle matite
Fonte
Originaria dell’Africa meridionale, in natura è un arbusto succulento di medie dimensioni, con fusti cilindrici e ben ramificati.
Facile da coltivare in casa per le sue caratteristiche rustiche e resistenti. Adatta a chi ha angoli di casa estremamente soleggiati come una finestra a sud.
Come prendersi cura dell’Euphorbia tirucalli?
LUCE: necessita molta luce ed intensa per svilupparsi sana e forte. Tollera anche il sole diretto. In estate può essere coltivata in esterno mentre occorre ripararla dal gelo e dalle temperature invernali.
ACQUA: tollera bene periodi di siccità e necessita di essere bagnata esclusivamente quando la terra è asciutta da qualche giorno. Freddo intenso o prolungata siccità provocano la caduta delle piccole foglie.
TERRICCIO: deve essere super drenante e asciugarsi in tempi brevi. L’ideale è la terra per cactacee o un mix in parti uguali di terriccio, sabbia e lapillo o perlite.
PROPAGAZIONE: prelevare dei piccoli rami, lasciar cicatrizzare il taglio all’aria per un paio di giorni e procedere direttamente in terra. Preferire un terriccio per cactacee, soffice e drenante.
CURA: se riceve buona luce è molto resistente agli attacchi di parassiti. Si concima con prodotto per piante grasse una volta ogni 15 gg da marzo a ottobre.
CURIOSITÀ: Il nome tirucalli è stato dato da Linneo che adottò il nome utilizzato dalle popolazioni locali del Malabar, regione dell’India, per chiamare questa pianta. Recentemente si è scoperto che dal suo lattice è possibile ricavare una sostanza simile alla benzina e per questo è oggetto di studio nell’ambito dei biodiesel.. -
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