A cosa allude e di quale contesto fa parte il SATOR?

Quello che nessun ricercatore ha mai rivelato e che ho scoperto da sola

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    Stavo cercando un forum che mi aveva invitata a proporre la mia ricerca sul sator, ma non ricordo quale fosse, nel frattempo la inizio qui poi la copio anche in quel forum se lo ritrovo, con la speranza di non trovare anche in quel contesto i soliti utenti fantasma che pattugliano tutti o quasi tutti i forum, e con cui ho avuto continui attriti e problemi perche' mi impedivano di condividere le mie cose spiavano ogni mio singolo post, commento, e mi prendevano di mira usando falsi profili per le loro guerre virtuali con cui si divertivano, ed altri che si alleavano con loro per creare movimento nei forum..movimento che a me non e' piaciuto e rispondevo a tono ai soliti cyberbulli che mi perseguitavano e di cui ho le cartelle pienze zeppe dei loro continui attacchi abusi, calunnie diffamazioni perseguitazioni, stalking, tutto per fare animazione con la vittima di turno e pensare di alzare le visualizzazioni di questo o quel forum?

    Per fortuna qui la situazione e' piu' controllata, non ci sono elemeti che promuovono la pornografia, la depravazione, la perversione come i personaggi che mi davano la caccia spietata...ma questo forum non penso sia idale per certi tipi di ricerca, perche' non penso sia il forum adatto che potrebbero consultare i ricercatori che cercano informazioni nuove sul sator per i loro articoli...e sappiamo che molti di loro vanno in giro prendono le idee e poi le presentano come proprie senza citare la fonte...e' gia' stato fatto con alcuni miei lavori ed ero stata avvisata di questo plagio..ma fa nulla...loro sono le persone normali, acculturate, che si presentano bene, che fingono bene, che scrivono bene ma non rivelano nessun mistero e lucrano con i misteri, articoli, libri che poi scrivono e che alla fine ti fanno solo perdere tempo, denaro senza rivelare nulla e capisco che ormai cosi' fan quasi tutti, ma sinceramente a me il campo della ricerca contaminato degradato corrotto fino a questi livelli, non attira piu' perche' non c'e' piu' serieta' in quasi nulla di quello che porta avanti l'uomo moderno, preso e perso a strumentalizzare usare tutto e tutti per i suoi tornaconti personali, un vero opportunista pronto a negare informazioni vere utili e di vitale importanza se queste possono nuocerere alla sua carriera...ed allora se vogliamo davvero fare vera seria ricerca, dobbiamo espanderci noi e cercare altri sistemi per documentarci e mettere a confronto le varie culture antiche e cercare di svelarceli da soli molti misteri che i ricercatori moderni non hanno nessuna intenzione di svelare perche' la verita' gli farebbe saltare le carriere, da chi ha tutto l'interesse che restino tali.... cosa che nessuno vuole no?

    -----------------------------------------------

    Per anni ricercatori di tutti i tipi, hanno fatto le ipotesi piu' bizzarre, ognuno cercando di promuovere le sue credenze o supposizioni, ma in realta' dopo migliaia di libri ed articoli scritti sul sator, nessuno ha ancora spiegato chiaramente e con poche parole semplici, a cosa alludeva questo palindromo di quali contesti faceva parte etc...e dove si notano o ritrovano le sue origini etc...

    Ogni articolo che si trova in giro, ti dice e ridice le solite cose, e fino ad ora l'unica soluzione/spiegazione logica me la sono dovuta andare a cercare da sola, perche' se avessi letto tutti quei libri, articoli, ipoteti etc..non sarei mai venuta a capo di nulla.

    Vi spiego con calma cosa ho trovato, pur non essendo acculturata ricercatrice od esperta di nulla e poi deciderete voi se sono informazioni utili e sensate.

    Faccio presente che il sator veniva riportato anche su diversi libri cosiderati di magia, ma che in realta' erano ben altro, come la clavicola di salomone o la piccola clavicola, i libri di abramelino il mago etc..ed ovviamente non mancavano riferimenti/simbolismi astronomici inseriti nei testi ermetici multidimensionali.

    Alcuni quadrati magici erano simili od identici al sator, altri avevano caratteristiche diverse ma a parte il
    modo in cui venivano utilizzati forse per allenare la mente sulla logica ed imparare a seguire certe costruzioni
    particolari tramite giochi e storie inventate forse per catturare l'interesse del lettore e coinvolgerlo in quei sistemi
    di apprendimento di particolari informazioni etc...

    Non dimentichiamo che palindromi simili al sator, si ritrovano nelle varie parti del mondo, come i quadrati
    magici, che a volte facevano parte di quei polpettoni esoterici considerati di magia/esoterismo etc....ripresi ed
    immortalati copiati ripresentati anche da altri sudiosi delle ere passate, come Raimondo llullo da cui il
    nolano Giordano Bruno aveva preso spunti, eed altri ricercatori di quel genere, e molti schemi erano allusioni a
    contesti numerico/geometrici e relativa astromia, musica delle sfere celesti con cui si creavano i vari calendari
    dei piccoli medi e grandi cicli del tempo, e queste scienze antiche del movimento dei pianeti, erano le strutture portanti di
    tutti i culti antichi delle ere precedenti che infatti integravano certe informazioni con vari stili e coloriti
    negli usi e costumi dei popoli e vari culti dottrine segrete, che solo gli esperti sapevano comprendere perche'
    possedevano la chiave di lettura che era l'astronomia, comune e conosciuta a tutte le popolazioni della terra
    di certi periodi precedenti e tutto si muoveva secondo i moti celesti, come tutte le altre forme di vita
    sanno ancora seguendo i loro calendari interiori per sapere cosa come dove quando operare in certi modi
    per prepararsi per l'inverno, per accoppiarsi, per preparare i nidi/tane etc...tutte le forme di vita
    seguono i loro tempi/calendari, e sicuramente era lo stesso per l'animale uomo, che percepiva dall'interno
    i cicli celesti e con essi si muoveva/viveva imprimendoli in contesti esterni, forse per quei giorni quando
    non sarebbe piu' stato in grado di poterli percepire da dentro.

    Inseriro' alcune documentazioni da poter verificare, inclusa una leggenda che allude al sator peruviano e
    contiene anche altre informazioni come fosse un contenitore ermetico da far passare attraverso le ere
    tramite una leggenda particolare e dati particolari in essa acclusi.

    Cerchero' di rintracciare la leggenda peruviana che menziona il loro sator (micuc) ed anche la struttura geometrica
    ad esso abbinata e la inseriro' qui sotto per poi mostrare i contesti a cui appartiene sia il sator che
    la triplice cinta spesso trovata con il sator, senza parlare del simbolo dell'omphalos che altro non e'
    che il centro di certe strutture numerico/geometriche ritrovate in diverse parti del mondo antico e quasi
    una sorta di carta millimetrata per particolari elaborazioni sulle diverse scale etc..

    Naturalmente nella leggenda peruviana non poteva mancare il simbolismo dei serpenti e delle due forze
    opposte ed allusioni al sole o culto del sole etc...

    Per ora interrompo che ho da fare, e poi inserisco la leggenda ed il materiale peruviano che mostra il
    contesto a cui appartenevano certe particolari simbolismi antichi numerico/geometrici con cui venivano anche
    creati le strutture portanti dei diversi calendari.

    Non penso che sia un caso che il libro piu' importante che abbia scritto Giordano Bruno, sia stato distrutto del
    tutto, perche' trattava infatti la chiave di lettura astronomica di molti miti antichi, e non era un caso che molti
    degli antichi poplpettoni esoterici, mistici o religiosi, integravano con vari sistemi/codici/ermetismi, simbolismi planetari od
    alludevano ai movimenti degli astri etc...

    Davvero voi credete alle infinite coincidenze? Io no...poi proseguo.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,489

    Status
    Anonymous
    qui qualcuno lo aveva accennato...

    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=58475112


    qui tu,, :D

    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79656574
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    Uno dei milioni di articoli scritti sul sator che alla fine non rivelano nulla e ne hanno dette di cotte e di crude senza mai rivelare nessun mistero del sator..l'altro link sono sperimentazioni di arte multidimensionale interattiva, con cui poter suoanre qualsiasi quadrato magico ed il sistema l'ho inventato io pero' putroppo non so' suonare e sono impedita anche con la musica.

    Qui viene fatta una ricerca reale osservando come il sator peruviano veniva integrato in una leggenda tramandata a voce e basta andare indietro nel tempo documentarsi sui simbolismi di quella cultura ed il resto delle informazioni si uniscono da sole al vero contesto da cui tutto deriva, e cioe' dalla lingua universale numerico/geometrica un tempo conosciuta/percepita dagli e l'astronomia faceva parte di quei sistemi ed era integrata negli usi e costumi dei popoli con diversi stili e coloriti e basta fare un percorso all'indietro in culture non ancora del tutto aleterate/cancellate di cui possiamo reperire reperti di vitale importanza, come per esempio il grande mandala visibile dall'alto nelle montagne peruviane, e differente da tutti gli altri disegni della piana, di cui ultimamente sono stati scoperti altri pittogrammi tutti lungo un sentiero particolare e fanno parte tutti della stessa famiglia, con messe in evidenza di strutture particolari nelle varie scale e quei pittogrammi enormi visibili dall'alto, penso siano anche i primi mandala originali che integravano anche la struttura portante dei dati astronomici, dato che anche gli astri si muovono secondo leggi di geometria sacra e cicli prestabiliti conosciuti registrati e seguiti dai nostri avi che erano anche incredibili astronomi ed anche le loro costruzioni spettacolari seguivano i flussi del tempo e dei pianeti come le semine e tutte le attivita' umane si svolgevano secondo schemi prestabiliti dai diversi calendari, e non e' un caso che in molti contesti sacri antichi delle varie culture, alla divisione dei piccoli medi o grandi cicli del tempo e della precessione assiale, vengono attribuiti valori particolari, di divinita', reggenti, angeli, demoni etc...tutto aveva valenze realtive ai calendari e collegamenti con i cicli del tempo, ed i codici numerici o concetti base, venivano integrati nelle varie dottrinne delle ere precedenti.

    Qui inseriro' la leggenda del sator peruviano che putroppo e' sparita da diversi indirizzi che avevo registrato, pero' per fortuna ho fatto una copia sia in inglese che in italiano e serve anche per notare come certe informazioni vengono integrate in testi ermetici dalle valenze multidimensionali, ed anche la bibbia possiede codici del genere relative ai conteggi del tempo, al culto del sole (ed addirittura menziona il quadrato magico del sole il cui nomero delle colonne/righe e' sempre 666...) e degli astri, delle dodici costellazioni, dei culto dei 7 pianeti/angeli/divinita' etc....nascosti nelle varie storie...Come per esempio, in alcuni contesti religiosi, mistici, esoterici, ermetici etc... i 72 nomi angelici o di Dio corrispondono ai 72 gradi della precessione assiale terrestre etc...Cosi' come le divinita' maya o dei veda che anche loro, davano nomi di divinita' alle varie divisioni/periodi del tempo...
    È accertato, infatti, che l'asse terrestre consuma la sua opera attraverso spostamenti pari ad un 1 grado, dei 360° celesti, ogni 72 anni.

    https://leonardodavinciteatro.wordpress.co...degli-equinozi/

    E' davvero triste notare come i ricercatori ignorano dimenticano cancellano l'unico ricercatore italiano che ha portato avanti per primo dopo
    De Santilliana, la ricerca sulla lingua universale che era infatti l'astronomia e studio delle sfere celesti integrata in tantissimi miti del passato,
    ed e' una vergogna immanne che ignorano il suo grande lavoro di ricerca, ora usato da cani e porci che non menzionano affatto che fu lui il primo
    ricercatore Italiano a proseguire gli studi di Santilliana sulla lingua universale un tempo percepita/conosciuta dai vari popoli della terra,
    e davvero il campo della seria ricerca e' diventanto un porcaio immenso dove la serieta' ed onesta manca sempre piu' e si pensa solo a
    prendersi i meriti degli altri ed a vendere e vendersi al miglior offrente?

    Avevo contattato Giorgio Terzoli, perche' mi sembrava una delle pochissime persone davvero serie per certi argomenti, anche se lui come tutti, scriveva libri commerciali per poter campare, faceva documentari televisivi, ma le ricerche serie/utili, le distribuiva gratis perche' pensava che era un nostro diritto e dovere ricercare la verita' sul nostro reale passato e la conoscenza vera, secondo lui, non doveva essere comprata o venduta, ma resa accessibile a chi la volesse consultare e questo significa che era di animo ben diverso dai ricercatori/scrittori attuali, che pur sapendo di lui, volutamente lo ignorano e
    questo mi fa solamente venire il voltastomaco e la perdita di fiducia che sento perche' ogni campo e' contaminato dalla corruzione falsita'
    ipocrisia dell'uomo in cerca della granda, della gloria, pronto a dire ed a fare di tutto pur di raggiungere i suoi scopi abbandonando persino quello in cui credeva, e cioe' la vera seria ricerca se questa mette in difficolta' la sua carriera e vendersi al galleggionismo cronico acculturato oggi tanto di moda che infittisce i misteri senza risolverli creando e mantenendo un giro d'affari e truffe di ogni tipo sui misteri, sulla falsa ricerca e falsa informazione presentata su piatti d'argento e con arte, come la fuffologia senza mai dirci la verita' o tutta la verita' e spesso nemmeno parte di essa perche' nuocerebbe ai grossi poteri che dominano da sempre il mondo....

    Edited by miciavenus - 31/8/2023, 18:19
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    https://www.spai.it/contents/media/allegat...2001_08_web.pdf

    Il pastore e la vergine del sole

    Sulla cordigliera innevata al di sopra della valle di Yucay, che porta il nome di Pitusiray, un pastore pascolava il suo gregge di bianchi lama destinati al sacrificio che gli Incas offrivano al sole. Era nato a Laris, si chiamava Acoyanapa ed era un giovane di bell'aspetto e di buone maniere. Quando seguiva il gregge suonava il suo flauto con dolcezza e trasporto; eppure i dolci pensieri della giovinezza gli erano ancora lontani ed estranei.
    Un giorno, mentre del tutto ignaro stava suonando il flauto, gli si avvicinarono due figlie del sole. Potevano vagare in tutte le direzioni sulle verdi distese, però non mancavano mai, al calar della notte, di cercarsi un riparo dove guardiani e sentinelle stavano all'erta in modo che non succedesse loro nulla. Le due ragazze giunsero al luogo dove il pastore riposava in tutta tranquillità e gli domandarono dei suoi lama.
    Il pastore, che si rese conto della loro presenza solo quando queste gli rivolsero la parola, cadde stupito ai loro piedi, poiché pensava che le fanciulle fossero l'incarnazione di due delle quattro sorgenti cristalline che in quella regione godevano di grande fama. Per questo non osò rispondere. Queste ripeterono la domanda dicendogli di non temere, poiché loro erano figlie del dio sole, padrone di tutta la terra. Per rincuorarlo gli accarezzarono le braccia. Allora il pastore si alzò e baciò loro le mani. Dopo aver chiacchierato un po il pastore disse che era venuto per lui il momento di riunire il suo gregge e chiese il loro permesso.
    La maggiore delle due principesse, di nome Chuquillantu, era rimasta colpita dalla gentilezza e dall'educazione del pastorello; gli chiese come si chiamasse e dove fosse nato ed egli rispose che la sua patria era Laris e il suo nome Acoyanapa. Mentre il pastore stava ancora parlando, lo sguardo dí Chuquillantu cadde su una medaglietta d'argento che il pastorello portava sulla fronte, la quale, al sole, brillava meravigliosa e scintillante. Osservandola più da vicino, vi scorse due figure
    incise che mangiavano un cuore ed erano state tratteggiate con grande finezza. Chuquillantu chiese al pastore il nome del gioiello, ed egli le rispose che si chiamava Utusi. La principessa glielo restituì e lo salutò. Si impresse bene in mente però il nome e le figure del gioiello. Non poteva fare a meno di pensare alla perfezione con la quale erano state disegnate quelle figure, che sembravano essere vive, e ne parlò con la sorella. Così arrivarono al loro palazzo. Quando entrarono, i guardiani controllarono che non recassero con sé nulla che potesse portare sventura, poiché non di rado era accaduto che delle donne avessero introdotto di nascosto, nelle loro vesti, delle coroncine o catenine. Dopo che i guardiani le ebbero controllate con cura, le lasciarono entrare ed esse trovarono le consorti del sole intente a cucinare e a preparare il necessario per la cena. Chuquillantu disse che era molto stanca per la passeggiata e che non desiderava cenare. Le altre donne mangiarono con la sorella, che non poteva certo immaginare che Acoyanapa avrebbe potuto turbare la pace altrui. Chuquillantu invece non trovava requie a causa della profonda simpatia che provava per il pastore e si lamentava per non avergli aperto il suo cuore. Infine si addormentò.
    Nel palazzo c'erano molte stanze riccamente adornate, nelle quali abitavano le consorti del sole. Queste vergini provenivano dalle quattro province sottomesse agli Incas: Chinchasuyu, Cuntisuyu, Antisuyu e Collasuyu. Nel palazzo si trovavano quattro sorgenti le cui acque sfociavano nelle quattro province. In esse facevano il bagno le donne, ognuna nella sorgente che apparteneva alla provincia nella quale era nata.

    Chuquillantu, la più bella di tutte le figlie del sole, dormiva profondamente. In sogno le apparve un uccello che svolazzava da un albero all'altro, cantando tenere, dolci melodie. Dopo aver cantato per un certo tempo, scese volando fino a lei, e guardando la principessa le disse che non doveva essere triste perché tutto si sarebbe accomodato. La principessa replicò che il suo dispiacere era inguaribile. Allora l'uccello disse che avrebbe trovato una soluzione e la pregò di informarlo sul motivo del suo dolore. Alla fine Chuquillantu confessò all'uccello il grande amore che provava per il pastore Acoyanapa. La morte le sembrava inevitabile perché non sarebbe guarita dalle sue pene d'amore se non andando da colui che ella tanto ardentemente amava. Se però l'avesse fatto, suo padre, il dio del sole, l'avrebbe condannata a morte. L'uccello canterino - si trattava di un checollo - la invitò ad alzarsi e a sedersi tra le quattro sorgenti. Là avrebbe dovuto cantare ciò che di meglio custodiva nella sua memoria e, se le sorgenti avessero ripetuto le sue parole, avrebbe potuto fare tranquillamente e senza timore quello che le dettava il suo cuore. Con queste parole, l'uccello volò via e la principessa si risvegliò. Era spaventata, per cui si vestì in fretta e si sedette tra le quattro sorgenti.

    Allora cominciò a ripetere a memoria quello che aveva visto fare alle due figure della medaglietta d'argento e cantò: «Micuc isutu cuyuc utusi cucim».
    In breve tutte le sorgenti cominciarono a mormorare lo stesso verso. La principessa allora capì che tutte le sorgenti le erano favorevoli, e si coricò ancora un po'per riposare, perché tutta la notte si era intrattenuta in sogno con l'uccello.

    Mentre si avviava verso casa, il pastore ripensò alla grande bellezza di Chuquillantu che aveva destato il suo amore. Nello stesso tempo, però, il suo cuore si rattristò molto al pensiero che si trattava di un amore senza speranza.
    Così prese il suo flauto e suonò delle canzoni talmente strazianti che gli occhi gli si riempirono di lacrime e dalla bocca gli uscì questo lamento:
    «Oh! Chi è più infelice di me, o pastore pieno di tristezza alla quale disperato e solo mi abbandono! La morte mi si avvicina perché, per me, non c'è né aiuto né speranza!».
    Con queste parole si addormentò.
    La madre del pastore viveva a Laris, e possedeva il dono della veggenza, per cui non le rimase nascosta la causa del profondo dolore nel quale il figlio era sprofondato, e sapeva che ben presto egli sarebbe morto se lei non avesse trovato il modo di procurargli un rimedio al suo male.

    Così si recò sui monti e, al tramonto, arrivò alla capanna del pastorello. Guardò dentro e vide il figlio che giaceva morente, con il volto bagnato di lacrime. Allora entrò e lo svegliò. Quando egli la vide, cominciò a raccontarle il motivo del suo dolore. La madre lo consolò con tutte le sue forze e lo persuase a non sentirsi così abbattuto perché lei, in pochi giorni, avrebbe trovato un rimedio per alleviare le sue pene. Poi se ne andò sui dirupi a raccogliere delle particolari erbe contro il dolore. Dopo averne raccolte un bel po', cominciò a farle cuocere, e non aveva ancora terminato quando le due principesse apparvero all'ingresso della capanna. Chuquillantu, dopo essersi riposata, era uscita a passeggiare sulle verdi pendici dei monti in compagnia della sorella e, per caso, avevano imboccato il sentiero che conduceva alla capanna: la sua nostalgia non lasciava volgere i suoi passi in un'altra direzione. Una volta arrivate, si sentirono affaticate e sedettero vicino all'entrata della capanna. In quel momento si accorsero della vecchia, la salutarono e la.pregarono di dar loro qualcosa da mangiare. La madre, in ginocchio disse che non aveva nient'altro che un intruglio di erbe aromatiche. Ne portò alle due fanciulle che mangiarono con grande appetito. Poi Chuquillantu girò intorno alla capanna senza trovare colui che cercava, perché la madre del pastore aveva coperto con un mantello Acoyanapa, che si trovava dentro la capanna, e così la principessa pensò che egli fosse in giro con il suo gregge. D'un tratto scorse il mantello e disse alla madre che era molto bello. Quando poi le chiese da dove venisse, la vecchia donna le raccontò che era un mantello che nei tempi antichi era appartenuto a una donna che aveva amato il dio Pachacamac; lei lo aveva solo ereditato. Con una quantità di complimenti e con tanta insistenza, la principessa chiese il mantello, che la vecchia finì per regalarle. Quando Chuquillantu lo prese in mano, le piacque ancor più di prima. Dopo essersi trattenuta un poco nella capanna, salutò la vecchia e, attraverso i verdi prati, tornò a casa, cercando ovunque con gli occhi colui che il suo cuore tanto desiderava.
    Non trovando traccia dell'amato, fu presa dalla tristezza e dallo sconforto. Iguardiani del, palazzo, sorvegliandola, come d'abitudine, si acicorseroche nulla portava con sé se non il mantello. Era stato preparato un succulento banchetto e, quando tutti si ritirarono per la notte, la principessa prese il mantello e lo stese vicino a lei, sul letto. Non appena si ritrovò sola cominciò a piangere pensando al pastore. Finalmente si addormentò ma poco dopo quel mantello si trasformò nell'uomo che era stato e questi incominciò a chiamare per nome Chuquillantu. Spaventata a morte, Chuquillantu balzò dal suo giaciglio e vide il pastore che stava lì davanti a lei in ginocchio e versava calde lacrime. Era felice di vederlo e cercò di capire come fosse penetrato nel palazzo. Egli rispose dicendo che era stato il mantello che lei indossava ad averlo reso possibile. Chuquillantu gli gettò le braccia al collo, lo coprì con le sue fini vesti e dormirono insieme.

    Quando, al mattino, decisero di alzarsi, il pastore si ritramutò in mantello. Subito dopo il sorgere del sole, la giovane lasciò il palazzo di suo padre con il mantello. Raggiunse una gola tra le montagne e là si ritrovò congiunta al suo amato pastore che aveva ripreso le proprie fattezze. Uno dei guardiani, però, l'aveva seguita, e quando vide quello che stava succedendo diede l'allarme. I due innamorati fuggirono sulle montagne vicino alla città di Calca. Stanchi per il lungo cammino si arrampicarono fin sulla cima di una roccia e si addormentarono. Nel bel mezzo del sonno sentirono un gran frastuono e balzarono in piedi. La principessa si era già infilata una scarpa e stava allungando il braccio per prendere la seconda quando, nel lanciare uno sguardo alla città di Calca, i due amanti furono tramutati in pietre. Ancora oggi è possibile riconoscere le due figure di pietra, tra Calca e Uayllapampa; il monte fu poi soprannominato Pitusiray e si chiama ancora così.


    ===
    Qui era in inglese ma i forum che riportavano quei testi, sono spariti quasi tutti odi testi non piu' accessibili:

    View Full Version : An Inca Tale - The Shepherd and the Daughters of the Sun

    Neal Robbins
    January 13th, 2006, 08:23 PM
    This story comes from Native American folklore. It is a tale told by the Incas.
    Long ago, a shepherd guarded a flock of white llamas that the Incas were going to sacrifice to the sun. He kept watch over the llamas above the valley of Yucay. His name was Acoya-napa and he was a resident of Laris. The young man was a gentle and personable individual. While watching the llamas, he played soft and sweet music with his flute.
    One day Acoya-napa was playing his flute when two daughters of the Sun approached him. They were able to wander around wherever they pleased. At night the maidens went to their houses where sentinels protected them. The girls came to the Acoya-napa. They wanted to know about his llamas. Acoya-napa initally thought that those females were the living manifestations of two crystal fountains of the area (The total number of those fountains was four.). He dropped to his knees and was silent. The girls again inquired about the flock of llamas. Then they told him that he had no reason to be afraid, since they were daughters of the Sun. The Sun was the ruler of the land. They held his arms and he was able to stand up.
    So Acoya-napa rose and kissed their hands. He talked with them for a while and then said that it was time for him to gather his flock. Acoya-napa asked for permission to go. The older solar princess was named Chuqui-Ilantu. She felt very attracted to Acoya-napa. Chuqui-Ilantu asked him what his name was and where he lived. He said that his name was Acoya-napa and that he lived at Laris. Chuqui-Ilantu gazed at a silver plate that Acoya-napa was wearing on his forehead. It glittered brightly; the princess also perceived two figures on the plate. Chuqui-Ilantu asked about the silver object. Acoya-napa replied that it was called an utusi. He handed it to her and she felt of the ornament. She gave it back to him and thought about the figures on the item; they seemed to be in love.
    The two maidens went back to their palace. As they entered it, the guards asked if they had brought anything harmful. The maidens replied that they had not and then went into the palace.
    The women of the Sun were cooking supper. Chuqui-Ilantu said that she was exhausted and did not wish to eat. Everyone else sat down to supper, including her sister. Chuqui-Ilantu lay awake for a while, thinking about the shepherd Acoya-napa. She finally fell asleep.
    The palace had many plush apartments where the Sun women lived. Virgins came from the four provinces ruled by the Incas. These were Chincha-suyu, Cunti-suyu, Anti-suyu, and Colla-suyu.
    Four fountains were within the royal residence. They flowed toward the four provinces. The women bathed in them. Each woman took her baths in the fountain of the province in which she had been born.
    The fountains were named in this way:

    Chincha-suyu - Chuclla-puquio
    Cunti-suyu - Ocoruro-puquio
    Anti-suyu - Siclla-puquio
    Colla-suyu - Llulucha-puquio

    Chuqui-Ilantu was the most beautiful princess of the Sun. While she was sleeping, she had a dream. She saw a bird fly from one tree to another. The bird sang in very sweetly. It continued to sing for a while, and then came down to the princess. The bird told the princess that there was no reason for her to feel sad.
    Chuqui-Ilantu said that she was longing for the shepherd named Acoya-napa. She stated that if she told her father about her love for Acoya-napa, he would kill her. The bird's name was Checollo. Checollo told the princess to got and sit between the four fountains. The bird then flew of and the princess woke up from her dream. She got dressed and went to a spot between the four fountains. Chuqui-Ilantu thought about the figures that she had seen on the silver plate. She sang a verse; it went like this:

    Micuc isutu cuyuc utusi cucim

    The fountains soon began singing those words. The princess went back to her room to think for a while.
    When Acoya-Ilantu went home, he thought about Chuqui-Ilantu and how beautiful she was. He was in love with the princess, but felt that his hopes were in vain. The shepherd began playing sad music with his flute. He sang about how unfortunate and sorrowful he was. Acoya-Ilantu finally fell asleep.
    Acoya-Ilantu's mother also resided in Laris. She had psychi ability and realized that her son was grieving. It was necessary to provide a remedy to keep him from dying. She headed for the mountains and reached her son's house at dawn. Tears rolled down his face as he slept. His mother awakened him.
    Acoya-Ilantu told his mother why he was so sad. His mother replied that she would find a solution in a few days. She left and went to the rocky side of the mountain. It was there that she gathered some herbs used as remedies for grief.
    The mother brought the herbs to her son's hut and began to cook them. While this was happening, the two Sun princesses showed up at the hut. Chuqui-Ilantu and her sister had come for a walk on the mountain. They were tired when they sat by the entrance of Acoya-Ilantu's residence. The princesses looked inside and saw an old lady. They asked if she could provide them something to eat. Acoya-Ilantu's mother said that she had some herbs. She gave them to the princesses. Chuqui-Ilantu walked around in the house; she did not see Acoya-Ilantu, since his mother had hidden him under a cloak. The shepherd boy became the cloak. Chuqui-Ilantu thought that the shepherd was out watching the flock of llamas. She suddenly perceived the cloak and told Acoya-Ilantu's mother that it was a beautiful garment. The mother said that it was a cloak that was once owned by a woman. The deity Pachacamac had loved the lady. The mother said that she had inherited the cloak form the woman loved by Pachacamac. The princess said that she would like to have it. The mother finally agreed to give the cloak to her.
    Chuqui-Ilantu took the cloak back to the palace. The guards let her through the entrance and she went to her room. The princess went to sleep and the cloak turned back into Acoya-Ilantu. He called the name of the princess and she got up. Chuqui-Ilantu was surprised to see the shepherd boy; she asked how he had gotten into the palace. He said that it had to do with the cloak. The two lay down to sleep. Acoya-Ilantu turned into the cloak in the morning. The princess picked up the cloak and left her father's palace. The cloak turned into Acoya-Ilantu. Now the two lovers were together and felt happy.
    However, a palace guard had followed them. He shouted that the princess was with a man. Princess Chuqui-Ilantu and Acoya-Ilantu hurried to the mountains. They climbed up to a rock and fell asleep. A loud noise awakened them. The princes took off one shoe. She and the shepherd looked toward the town of Calca. They both turned into stone statues. Those statues can still be seen; they are between Calca and Huayllapampa.

    Qui invece la versione in inglese e' ancora disponibile:
    https://sacred-texts.com/nam/inca/inca00.htm
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    https://sacred-texts.com/nam/inca/inca00.htm

    Nella versione sopra, la descrizione della medaglia utusi e cioe'
    del sator peruviano, ha dei dettagli importanti tralasciati nelle altre traduzioni:

    While he was speaking Chuqui-llantu cast her eyes upon a plate of silver which the
    shepherd wore over his forehead, and which shone and glittered very prettily. Looking
    closer she saw on it two figures, very subtilely contrived, who were eating a heart.

    Piu' avanti riporta:
    She was terrified. But she dressed very quickly and put herself between the four fountains.
    She began to repeat what she remembered to have seen of the two figures on the silver plate, singing:

    "Micuc isutu cuyuc utusi cucim."

    Presently all the fountains began to sing the same verse.

    TRADUZIONE CON GOOGLE:

    Nella versione sopra, la descrizione della medaglia utusi e cioe'
    del sator peruviano, ha dei dettagli importanti tralasciati nelle altre traduzioni:

    Mentre parlava Chuqui-llantu gettò lo sguardo su un piatto d'argento che il
    pastore portava sulla fronte e che brillava e luccicava molto graziosamente. Guardare
    più vicino vide su di esso due figure, molto sottilmente inventate, che mangiavano un cuore.

    Più avanti riporta:
    Era terrorizzata. Ma si vestì molto velocemente e si mise tra le quattro fontane.
    Cominciò a ripetere quello che ricordava di aver visto delle due figure sul piatto d'argento, cantando:

    "Micuc isutu cuyuc utusi cucim."

    Di lì a poco tutte le fontane cominciarono a cantare lo stesso verso....

    =================
    Poi proseguo e mi concentro solo sul sator peruviano anche se ci sono informazioni importantissime che alludono alle credenze usanze di quei tempi, e c'erano davvero le vergini del sole o sacerdotesse/suore dedicate dalle loro divinita che vivevano nei tempi, c'erano davvero animali sacrificati a queste ipotetiche divinita', c'erano pratiche funerarie di avvolgere i defunti in mantelli/tappeti decorati, di drogarli prima di offrirli in sacrificio alle divinita' etc....ed in prevalenza le vittime sacrificali, erano fanciulli o bambini...

    Sembra che alcune pratiche religiose come quella di drogare chi doveva morire, fosse comune anche nelle altre culture antiche e non a caso anche nelle mummmie egiziane, sono state trovate tracce di diverse droghe...e se ricordo bene nell'antichita' il vecchio re doveva essere sacrificato alla fine del suo regno e fatto sposare con la vedova nera o signora morte etc...ma in seguito sembra che i capi, usarono sostituti ed abolirono quelle usanze perche' non volevano essere sacrificati etc...Ma dovrei ricercare meglio questi rituali di cui ho sentito parlare in diverse occasioni da ricercatori della materia.

    In alcuni periodi storici del passato, sia in asia, che in egitto che tra i sumeri come infatti ritroviamo anche nel testo della morte di Gilgamesh, anche tutta la corte veniva sacrificata con il Re, e forse serviva per assicurarsi che al re non accadesse nulla, perche' altrimenti tutto il nucleo attorno a lui che doveva proteggerlo, sarebbe finito insieme a lui ed allora era interesse di tutti loro mantenerlo in vita.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    Questa che segue, e' l'analisi che avevo iniziato ieri ma poi ho dovuto smettere perche' dovevo andare al lavoro:

    Le “Vergini del Sole” scopriamo che erano caste sacerdotali di donne prescelte,
    Quechua Aclla Cuna, o Aklya Kona;
    nella religione Inca, donne che vivevano nei conventi del tempio con voto di castità.
    Tra i loro vari compiti, c'era la preparazione del cibo rituale, mantenimento del fuoco
    sacro, tessitura degli indumenti per l'imperatore e per uso rituale etc...
    Come infatti possiamo ritrovare in tutti o quasi tutti i movimenti religiosi antichi,
    con diverse classe sacerdotali e pratiche/usanze simili/parallele.
    Ritroviamo le rovine del Tempio delle Vergini del Sole sull'Isola della Luna,
    Lago Titicaca in Bolivia e non lontano c'e' anche il tempio del sole, probabilmente
    con la casta sacerdotale maschile.

    Scopriamo tramite la leggenda creata con quello che era comune in quelle ere,
    che infatti i morti venivano avvolti in tappeti/mantelli decorati, con tanto di
    offerte, di solito nella posizione fetale, sotterrati nelle cavita' artificiali
    della terra create per tali scopi, in certe ricorrenze/festivita' venivano visitati
    nelle tombe o si aggiungevano altri corpi di nuovi defunti.

    In alcune popolazioni c'e' ancora oggi l'usanza di tirare fuori i corpi dei propri
    morti, risistemarli ed addirittura farsi foto con essi come fossero ancora vivi e
    parte della famiglia etc...All'inizio, ogni cultura aveva usanze simili, ma sembra che
    col tempo alcune siano state sostitite, abolite, altre modificate ed altre ancora
    totalmente scomparse e sostituite da altre pratiche religiose e funerarie.

    Infatti i sacrifici di animali, ma anche umani, erano noti in tutte le culture
    antiche se non erro, e ritroviamo nella leggenda, i lama allevati per tale scopo,
    e cioe' come offerte sacrificali per i capi o per le divinita' varie..e lo stesso
    succedeva anche con le persone, con i bambini, ragazzi, allevati per essere utilizzati
    per i sacrifici umani o necessita' della classe sacerdotale che era anche la classe
    politica che decideva del destino di tutta la comunita' ed impartiva le leggi
    da seguire.

    Non si capisce se il pastorello era uno dei ragazzi destinati ai sacrifici umani,
    ma nel modo che viene proccessato il suo corpo, ricorda infatti le pratiche di
    avvolgimento dei morti, che venivano prima sedati/drogati, e la donna infatti
    va in cerca di piante particolari da somministrare sia alle principesse che avevano
    fame e gli viene offerto l'intruglio delle erbe che era anche per il dolore amoroso
    del figlio morente....avvolgendolo poi
    in quella specie di mantello/tappeto in cui sparisce e poi riappare etc...(ma
    questo ha un significato simbolico potentissimo e multidimensionale perche' in
    quel mantello/tappeto si mescolano/abbracciano i due esseri per poi venire immortalati
    alla fine della storia, nelle pietre ovvero nei tempi, uno del sole e poco distante
    quello della luna e delle vergini del sole?


    Infatti i morti spariscono dalla vista dei vivi, ma poi quando li vai a trovare
    nelle cavita' della terra o nelle tombe, i loro resti, sono in realta' ancora presenti,
    ed in quel contesto multidimensionale, lo sono AMBEDUE SOGNANTI dentro quel mantello/MANDALA;

    In altre culture il mantello/tappeto per avvolgere i morti,
    diventa una sorta di banda/garza per le mummie di alto rango, preservando i
    corpi considerati importanti, anche con altri sistemi.

    Non e' un caso che infatti diverse vittime sacrificali ritrovate in Peru',
    erano state drogate, cosi' come le mummie egiziane, che infatti mostrano tracce di
    droghe assunte, per quali reali motivi, questo e' da vedere e non e' il mio campo.

    Praticamente le droghe sembra fossero infatti ampliamente utilizzate da tutte
    le classi sacerdotali del passato, ed a seconda delle situazioni/necessita',
    usavano quella appropriata per tali eventi, ed anche il Soma/Haoma, sembra
    che infatti altro non sia che l'ennesimo preparato allucinogeno prodotto e
    consumato da quelle popolazioni antiche.

    https://ochs.org.uk/lecture/soma-haoma-and-ayahuasca-mt17/
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    Ecco i resti di quel convento delle vergini del sole, in reata' anche un
    osservatorio delle fasi lunari, come comune pratica di tutte le popolazioni
    antiche che infatti avevano osservatori/calendari per la luna, per il sole, per
    venere e per i movimenti degli altri pianeti, eclissi etc...che venivano registrati
    accuratamente dai sacerdoti addetti a tali mansioni e l'astronomia e musica delle
    sfere celesti, era l'osso sacro di tutti i loro culti ed integrata con vari stili e coloriti,
    in tutte le culture antiche dei popoli.

    PS: nel video, un tizio tiene in mano un simbolo importantissimo che rappresenta il
    culto del sole o mandala del sole entro il quale c'e' anche quello di venere o del
    5x5 e non e' un caso che infatti ritroviamo due tipi di croci inca, uno che si
    sovrappone perfettamente al sator o tabella 5x5 con cui si crea la croce ed in
    alcune rappresentazioni, ci sono attorno, i 12 elementi o mesi dell'anno paralleli
    alle 12 costellazioni su scale piu' grandi etc...
    La croce solare viene estratta dalla tabella 6x6, e queste geometrie particolari
    le ritroviamo anche nei grandi disegni geometrici nelle piane del Peru',
    molto diversi dai pittogrammi conosciuti perche' tutti di natura geometrica
    con lo stesso seme/origine/tema, ampliato in modi differenti e lungo
    dei percorsi particolari; questi enormi mandala, sono visibili dall'alto e solo
    ultimamente sono stati scoperti e ne stanno scoperendo altri, mentre io
    ne conoscevo uno solo, identico ad un disegno grafico che avevo elaborato
    durante alcune prove di scrittura automatica numerico geometrica, e bastava
    completare le righe iniziate di quell'enorme mandala nazca, ed appariva il
    mio diamante degli angeli caduti, che all'inizio non sapevo nemmeno cosa
    fosse e pensavo fossero tutte coincidenze ritrovare parti di quella struttura
    in gran parte del mondo antico, ma quando ho trovato la stella nazca,
    ho capito che il mio inconscio, che forse preserva tutto il passato dell'umanita',
    aveva fatto emergere non a caso quelle geometrie che erano come guide
    per ritrovare le nostre radici ed identita' perduta.
    Molto difficile dire che sono coincidenze tutte quelle griglie del mio disegno,
    che si sovrappongono alla perfezione alla stella peruviana lasciata su
    quelle montagne e di cui non sapevo nulla ed ancora non si sa molto su
    quei disegni e nemmeno sugli altri di diversa natura, e sicuramente fanno
    riferiento alle credenze/dottrine/religioni di quei popoli antichi che hanno
    lasciato le loro impronte che noi non sappiamo ancora capire/decifrare...

     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    Proprio come temevo: la storia originale tramadata oralmente, ha subito diverse modifiche
    e variazioni nelle traduzioni, e particolari importanti sono stati ignorati od omessi, come
    per esempio questo ipotetico UTUSI, (il nome della medaglietta indossata sulla fronte dal
    pastorello) e dice che il nome di quella medaglietta e' infatti UTUSI, che sarebbe una
    sorta dello scettro del comando impugnato da molte divinita' del passato e collegato con
    gli ancestrali culti fallici presenti sull'intero pianeta....

    www.journals.uchicago.edu/doi/full/10.1086/702752
    Forbidden Love in the Andes: Murúa and Guaman Poma Retell the Myth of Chuquillanto and Acoytapra
    Alicia Maria Houtrouw

    Riporto solo 3 paragrafi, in cui si notano particolari importanti,
    tralasciati, alterati od omessi dalle altre traduzioni:

    One day, as the shepherd Acoytapra was tending his herd, he was unexpectedly approached by
    two daughters of the sun. The eldest, Chuquillanto, was drawn to the shepherd, who wore on
    his forehead a canipu (silver pendant) with an image of two aradores (plowers)2 eating a heart.
    He told Chuquillanto it was called an utusi, which the narrator explains may be slang for
    the genital member, an old word invented by lovers. She was intrigued by his strange ornament
    and talked to her sister about the shepherd until arriving back at the palace...

    E qui un'altro paragrafo che menziona il mantello e quello successivo la trasformazione dei
    due amanti, in pietre, probabilmente allusioni a due tempi, del sole e della luna forse, usati
    anche come osservatori astronomici, come infatti sono stati ritrovati:

    When Chuquillanto returned to her palace that night, the doormen searched her as they always did.
    The guards were cautious because they had heard stories of women sneaking their lovers into the
    palace in their belts or in the beads of their necklaces. But they thought nothing of the walking
    stick, and she was allowed to enter. As Chuquillanto lay in bed, Acoytapra recovered his human
    form and called to her (fig. 2, upper portion). Chuquillanto was startled but soon hugged him
    and covered him in her elaborate lipi blankets and cumbi (fine cloth).3...

    The next morning, Chuquillanto and Acoytapra escaped toward the mountains, pursued by a guard
    (fig. 3). They ran until they were so tired that they fell asleep. Hearing loud noises in their
    dreams, they awoke and were almost instantly converted to stone. They formed part of the mountain
    range Pitusiray and can be seen today from the towns of Calca and Guallabamba (fig. 4).4
    ======
    Ho notato il cuore del palindromo, scritto tutto su un rigo, appare anche come un'allusione
    di due serpenti, uno opposto all'altro, uno il negativo dell'altro, che si uniscono
    nel centro che e' la lettera Y, al contrario quella lettera sembra anche alludere
    al membro maschile che era il cuore dei culti fallici delle ere dei grandi massi, e penso
    di aver capito le terrificanti e segretissime allusioni, perche' basta riordinare tutto
    il materiale antico, ed appare un'immagine di queste ipotetiche "pietre", di esseri
    umani trasformati in pietre dei templi, addotti da questo terrificante potere simile
    a quello del folle innamoramento che ti fa perdere letteralmente la testa etc...sentirsi
    STONED, e' una frase che infatti che allude a quello che penso, gli uomini dei grandi
    massi, i massoni, addotti da queste pietre dal grande potere che li trasformavano in
    pietre dei tempi perche' operavano sotto il potere creativo/distruttivo di quelle
    falliche "Pietre" della creazione/distruzione, chiamate anche serpenti, draghi, occhi
    della terra o falli di madre terra che tramite il folle amore di questa vedova
    nera, faceva perdere la testa e divorava i suoi tanti amanti?

    L'ho detto in modo ermetico, e chi di dovere, forse capira' che si parla anche, di
    osservatori astronomici e relativo sator peruviano che allude sia alla croce
    chakana estratta dalla tabella 6x6 e cioe' la triplice cinta/filetto, che all'altra
    croce peruviana prodotta da quella del 5x5, in cui si integra il sator peruviano,
    lasciando fuori le 12 caselle dei 12 angoli, spesso riprodotte nel cerchio attorno
    alla croce per alludere ai 12 mesi/costellazioni o 12 ore del giorno etc...
    e questi due mandala, o mantello dei due amanti entro il quale si nascondono in questa
    specie di sogno/illusioni, sono presenti uno dentro l'altro nelle varie rotazioni/scale etc...
    ========
    Prima ancora che si sviluppassero i linguaggi umani, i dati dell'astronomia venivano
    integrati in contesti numerico/geometrici (come quelli della grande piana nazca che
    infatti ne mostra molti di questi mandala multidimensionali, e sono diversi da tutti
    gli altri disegni conosciuti) e le essenze di questi concetti, venivano integrati e
    tramandati anche nei tanti miti che ne contenevano i riassunti/allusioni/ermetismi
    etc.

    Ecco l'ipotetico "mantello" del sogno entro cui si nascondono segreti antichi e
    dimenticati, e questo "mantello" evidenzia diverse strutture messe in risalto
    ora in uno, ora nell'altro grande mandala visibile dall'alto e lungo percorsi
    specifici e sembra che ne stiano anche scoprendo altri, ed io conoscevo solo
    il primo, che si sovrapponeva alla perfezione ad uno schema prodotto durante
    sperimentazioni di scrittura automatica numerico geometrica, e lo avevo
    chiamato DIAMANTE DEGLI ANGELI CADUTI, e mi sebrava una sorta di potente
    simbolo che mi avrebbe guidata come la luce di una stella lontana che brillava
    nel buio pesto del nostro passato proibito/dimenticato per poter ritrovare la
    nostra vera storia ed identita' perduta.

    Pensavo fossero tutte coincidenze il fatto di ritrovare in tanti contesti
    antichi quelle particolari griglie sacre nelle varie versioni/scale, ma
    quando scoprii quel mandala peruviano visibile dall'alto tra le montagne
    del Peru', rimasi sconvolta/confusa/impaurita/incredula!!!
    Si chiamava infatti ESTELLA, e se si proseguivano le linee iniziate, il
    mio diamante degli angeli caduti, si sovrapponeva PERFETTAMENTE A TUTTEE LE
    LINEE DI QUEL MANDALA/MANTELLO MAGICO!!!

    Non penso che si possa parlare ancora di "coincidenze", e forse nel nostro dna
    ci sono collegamenti con le civilta' antiche e con i poteri/conoscenze che un tempo i
    nostri avi possedevano, inclusa la conoscenza interiore, ormai persa nell'animale
    uomo, ma ancora presente in tantissime altre forme di vita.



    Poi inserisco alcuni schemi delle mie vecchie sperimentazioni...e chi di dovere,
    potra' continuare la ricerca e scrivere ricerche sensate utili sul SATOR,
    tenendo conto che ne esistono anche altri simili nelle varie culture/epoche...
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    Qui alcune vecchie immagini di quando facevo
    ricerche particolari, ed il primo disegno
    prodotto con sperimentazioni di scrittura
    automatica numerico geometrica, lo avevo
    chiamato DIAMANTE DEGLI ANGELI CADUTI,
    anche un'altro disegno era molto potente,
    e mi rapiva nei suoi meantri, e penso che
    nascosto in esso, ci fosse anche il diamante,
    ma non mi sono mai addentrata in profondita'
    in quell'altra stella creata sul nero e con
    geometrie particolari che si sovrappongono
    a tantissimi simbolismi considerati "sacri",
    ma in realta' basi della geometria sacra entro
    cui si muove il creato e la musica delle
    sfere celesti ed ovviamente e' anche parte di
    noi anche se non abbiamo piu' le facolta' per
    percepirla come invece erano in grado di fare
    i nostri avi nelle ere precedenti e come tutte
    le altre forme di vita ancora percepiscono e
    si muovono insieme ai cicli del tempo etc...

    Il secondo disegno, e' la griglia del diamante
    degli angeli, sovrapposto al grande mandala nazca
    visibile dall'alto e parte di una famiglia trina,
    perche' possiede altri due mandaletti laterali,
    uno scomparso quasi del tutto che non viene mai
    riportato e l'altro quasi scomparso, ma ancora
    visibile sul disegno grande sulla destra, e su
    un cerchio sul grano, quel glifo era invece riportato
    per intero con tutti e due i mandaletti, persino quello
    di cui quasi nessuno o nessuno conosceva l'esistenza
    perche' non si vedeva piu', e questo ci fa pensare
    che gli esecutori dei cerchi nel grano, conoscono
    e replicano certe geometrie etc...e come ho fatto
    vedere nel video precedente, altri grandi mandala
    sono stati scoprti e tutti con lo stesso tipo di
    geometrie sviluppate mettendo in risalto ora alcuni
    particolari, ora altri etc...lungo percorsi precisi
    ed altri mandala simili, sembra che continuano ad
    essere scoperti, dato che sono solo all'inizio di
    un vecchio mistero non ancora risolto, ma collegato
    a tutti gli altri misteri, perche' tutto il genere
    umano ha le stesse radici, come le formiche che
    anche se in luoghi diversi, hanno gli stessi impulsi,
    fanno cose simili, percepiscono le proprieta' dei
    luoghi e le usano per le loro necessita' ed usano la
    mente collettiva per creare le loro spettacolari colonie
    e poter svernare durante le stagioni, quando non si trova
    cibo, e si curamente anche quelli che chiamarono uomini
    formica o mirmidoni, avevano facolta' simili che col
    tempo persero acquisendone altre.

    Sotto il disegno grande sulla destra, c'e' la serie di
    griglie che avevo ritrovato e che si sovrapponevano tutte
    al mio diamente, ma pensavo fossero tutte coincidenze e
    nulla piu', ma quando ho incontrato il glifo nazca,
    ho capito che quella era la destinazione ed il seme
    che era stato lasciato dai nostri avi, forse anche per
    poter ritrovare la nostra identita' perduta...non saprei...

    Ma le linee di quell'immenso mandala creato tra le montagne
    del Peru' si sovrapponeva alla perfezione al diamante degli
    angeli caduti, bastava proseguire le linee iniziate agli angoli
    ed al centro, e negli angoli esterni ancora vuoti, ed il
    diamante appariva in tutta la sua maestra' lasciandomi incredula,
    confusa, spaventata...cosa significava?

    Prima ancora che i linguaggi umani vennero sviluppati, le
    colonie di umani gia' sentivano/conoscevano e si muovevano
    secondo i ritmi della musica delle sfere celesti che percepivano
    da dentro proprio come accade ancora al resto delle altre vite
    animali/vegetali che continuano a seguire i ritmi del tempo e
    delle stagioni per le loro attivita' etc...e l'astronomia fu
    il primo linguaggio universale percepito ed imitato dai nostri
    avi, come affero' anche il mio defunto amico virutale,
    Giorgio Terzoli, che infatti si accorse che moltissimi miti
    del passato, erano relativi al culto dei pianeti, culto del
    sole e vari calendari, e lo avevo capito da sola persino io,
    pur essendo imbranata con tutto e con una cultura inferiore alla
    media.

    Penso che in quei mandala, ci siano anche griglie per il conteggio
    del tempo sulle varie scale, che il disegno ha diversi tipi di
    informazioni numerico/geometriche che vengono espanse negli altri
    mandala simili, con messa in evidenza di altri concetti numerico/geometrici,
    che i nostri avi percepivano e replicavano prima ancora dello
    sviluppo della scrittura.

    Sembra che tanti simbolismi alludano proprio a quel tipo di mandala
    ed infatti la croce inca, si produce con al griglia 6x6 creata nel
    quadrato che contiene tutto il mandala, con le sue scale minori e
    rotatorie che poi appaiono dentro, insieme al contesto del 5x5,
    che sembra alludere al sator peruviano (i due tipi di croce inca
    6x6 e 5x5 che fanno parte dello stesso contesto, sono riportati sotto
    la sovrapposizione verde del secondo disegno) e non a caso, anche il
    nostro sator, altro non dice di ruotare l'opera della croce solare,

    l'agricoltura, le semine etc..tutte le attivita' degli umani,
    seguivano i criteri dei calendari che integravano i vari cicli
    del tempo, movimento dei pianeti e le loro influenze, incluse
    le eclissi che si conoscevano in precedenza e scrupolosamente
    registrate dai nostri avi, che oltre ad essere grandi ingegneri nati,
    proprio come gli insetti lo sono ancora, erano anche incredibili
    astronomi nati, ma penso che usavano tutti particolari supporti
    per ampliare le loro percezioni, ma questo e' un'altro discorso
    ed un'altra ricerca che ora lascio da parte, ed avendo facolta'
    simili a quelle delle altre forme di vita, erano in grado non solo
    di percepire anche loro le proprieta' dei luoghi, ma anche delle
    piante ed utilizzare tutto per le loro necessita'.

    Infatti stiamo parlando delle ruote o croci ruotanti del tempo,
    riprodotto su varie scale, della precessione assiale, delle piccole
    medie e grandi stagioni cosmiche, percepite, conosciute e replicate dai
    nostri avi se non erro, presenti in tutte le culture ancestrali degli umani.

    Davvero qualcuno pensa ancora alle "coicinenze"???

    Un po' troppe e presenti sull'intero pianeta, per considerarle
    ancora tali...

    Segue ma per questa settimana mi fermo perche' le informazioni da
    ricercare/confrontare/osservare/studiare, sono davvero tante.

    PS: quegli omphalis alla fine, erano anche definiti centri sacri,
    occhi/serpenti/falli della terra che interagiscono con gli umani
    fin dall'inizio dei tempi, parte vitale di tutti i culti fallici
    presenti quasi sull'intero pianeta, anche se gran parte dei manufatti
    sono stati distrutti... ma per ora non proseguo questo particolare
    discorso.

    Qui alcune vecchie immagini di quando facevo
    ricerche particolari, ed il primo disegno
    prodotto con sperimentazioni di scrittura
    automatica numerico geometrica, lo avevo
    chiamato DIAMANTE DEGLI ANGELI CADUTI,
    anche un'altro disegno era molto potente,
    e mi rapiva nei suoi meantri, e penso che
    nascosto in esso, ci fosse anche il diamante,
    ma non mi sono mai addentrata in profondita'
    in quell'altra stella creata sul nero e con
    geometrie particolari che si sovrappongono
    a tantissimi simbolismi considerati "sacri",
    ma in realta' basi della geometria sacra entro
    cui si muove il creato e la musica delle
    sfere celesti ed ovviamente e' anche parte di
    noi anche se non abbiamo piu' le facolta' per
    percepirla come invece erano in grado di fare
    i nostri avi nelle ere precedenti e come tutte
    le altre forme di vita ancora percepiscono e
    si muovono insieme ai cicli del tempo etc...

    Il secondo disegno, e' la griglia del diamante
    degli angeli, sovrapposto al grande mandala nazca
    visibile dall'alto e parte di una famiglia trina,
    perche' possiede altri due mandaletti laterali,
    uno scomparso quasi del tutto che non viene mai
    riportato e l'altro quasi scomparso, ma ancora
    visibile sul disegno grande sulla destra, e su
    un cerchio sul grano, quel glifo era invece riportato
    per intero con tutti e due i mandaletti, persino quello
    di cui quasi nessuno o nessuno conosceva l'esistenza
    perche' non si vedeva piu', e questo ci fa pensare
    che gli esecutori dei cerchi nel grano, conoscono
    e replicano certe geometrie etc...e come ho fatto
    vedere nel video precedente, altri grandi mandala
    sono stati scoprti e tutti con lo stesso tipo di
    geometrie sviluppate mettendo in risalto ora alcuni
    particolari, ora altri etc...lungo percorsi precisi
    ed altri mandala simili, sembra che continuano ad
    essere scoperti, dato che sono solo all'inizio di
    un vecchio mistero non ancora risolto, ma collegato
    a tutti gli altri misteri, perche' tutto il genere
    umano ha le stesse radici, come le formiche che
    anche se in luoghi diversi, hanno gli stessi impulsi,
    fanno cose simili, percepiscono le proprieta' dei
    luoghi e le usano per le loro necessita' ed usano la
    mente collettiva per creare le loro spettacolari colonie
    e poter svernare durante le stagioni, quando non si trova
    cibo, e si curamente anche quelli che chiamarono uomini
    formica o mirmidoni, avevano facolta' simili che col
    tempo persero acquisendone altre.

    Sotto il disegno grande sulla destra, c'e' la serie di
    griglie che avevo ritrovato e che si sovrapponevano tutte
    al mio diamente, ma pensavo fossero tutte coincidenze e
    nulla piu', ma quando ho incontrato il glifo nazca,
    ho capito che quella era la destinazione ed il seme
    che era stato lasciato dai nostri avi, forse anche per
    poter ritrovare la nostra identita' perduta...non saprei...

    Ma le linee di quell'immenso mandala creato tra le montagne
    del Peru' si sovrapponeva alla perfezione al diamante degli
    angeli caduti, bastava proseguire le linee iniziate agli angoli
    ed al centro, e negli angoli esterni ancora vuoti, ed il
    diamante appariva in tutta la sua maestra' lasciandomi incredula,
    confusa, spaventata...cosa significava?

    Prima ancora che i linguaggi umani vennero sviluppati, le
    colonie di umani gia' sentivano/conoscevano e si muovevano
    secondo i ritmi della musica delle sfere celesti che percepivano
    da dentro proprio come accade ancora al resto delle altre vite
    animali/vegetali che continuano a seguire i ritmi del tempo e
    delle stagioni per le loro attivita' etc...e l'astronomia fu
    il primo linguaggio universale percepito ed imitato dai nostri
    avi, come affero' anche il mio defunto amico virutale,
    Giorgio Terzoli, che infatti si accorse che moltissimi miti
    del passato, erano relativi al culto dei pianeti, culto del
    sole e vari calendari, e lo avevo capito da sola persino io,
    pur essendo imbranata con tutto e con una cultura inferiore alla
    media.

    Penso che in quei mandala, ci siano anche griglie per il conteggio
    del tempo sulle varie scale, che il disegno ha diversi tipi di
    informazioni numerico/geometriche che vengono espanse negli altri
    mandala simili, con messa in evidenza di altri concetti numerico/geometrici,
    che i nostri avi percepivano e replicavano prima ancora dello
    sviluppo della scrittura.

    Sembra che tanti simbolismi alludano proprio a quel tipo di mandala
    ed infatti la croce inca, si produce con al griglia 6x6 creata nel
    quadrato che contiene tutto il mandala, con le sue scale minori e
    rotatorie che poi appaiono dentro, insieme al contesto del 5x5,
    che sembra alludere al sator peruviano (i due tipi di croce inca
    6x6 e 5x5 che fanno parte dello stesso contesto, sono riportati sotto
    la sovrapposizione verde del secondo disegno) e non a caso, anche il
    nostro sator, altro non dice di ruotare l'opera della croce solare,

    l'agricoltura, le semine etc..tutte le attivita' degli umani,
    seguivano i criteri dei calendari che integravano i vari cicli
    del tempo, movimento dei pianeti e le loro influenze, incluse
    le eclissi che si conoscevano in precedenza e scrupolosamente
    registrate dai nostri avi, che oltre ad essere grandi ingegneri nati,
    proprio come gli insetti lo sono ancora, erano anche incredibili
    astronomi nati, ma penso che usavano tutti particolari supporti
    per ampliare le loro percezioni, ma questo e' un'altro discorso
    ed un'altra ricerca che ora lascio da parte, ed avendo facolta'
    simili a quelle delle altre forme di vita, erano in grado non solo
    di percepire anche loro le proprieta' dei luoghi, ma anche delle
    piante ed utilizzare tutto per le loro necessita'.

    Infatti stiamo parlando delle ruote o croci ruotanti del tempo,
    riprodotto su varie scale, della precessione assiale, delle piccole
    medie e grandi stagioni cosmiche, percepite, conosciute e replicate dai
    nostri avi se non erro, presenti in tutte le culture ancestrali degli umani.

    Davvero qualcuno pensa ancora alle "coicinenze"???

    Un po' troppe e presenti sull'intero pianeta, per considerarle
    ancora tali...

    Segue ma per questa settimana mi fermo perche' le informazioni da
    ricercare/confrontare/osservare/studiare, sono davvero tante.

    PS: quegli omphalis alla fine, erano anche definiti centri sacri,
    occhi/serpenti/falli della terra che interagiscono con gli umani
    fin dall'inizio dei tempi, parte vitale di tutti i culti fallici
    presenti quasi sull'intero pianeta, anche se gran parte dei manufatti
    sono stati distrutti... ma per ora non proseguo questo particolare
    discorso.

    https://upload.forumfree.net/i/ff11342675/stella.png
    stella-16940813803817

    Dimenticavo...alla fine, sotto i disegni, ho riportato l'immagine delle due figure
    che divorano un "cuore" particolare menzionato anche sulla leggenda peruviana del
    loro sator...e le due figure opposte si trasformano in "pietre/templi" del

    serpente arcobaleno
    che come il tempo,
    tutto crea e distrugge,
    inclusi i suoi figli...

    Ma per ora non dico altro...
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    Member
    Posts
    6,622
    Location
    https://angolodellamicizia.forumfree.it/?t=79564983

    Status
    Offline
    Sento una fortisima connessione tra tutte le culture antiche che percepivano/usavano le stesse matrici
    numerico/geometriche relative anche all'astronomia e movimento degli astri/pianeti etc...inseriti nei
    tanti miti, storie leggende dell'umanita' dimentica delle comuni radici e della sua identita' perduta;

    Anche il sator/filetto, fanno parte di questi comuni contesti dei nostri avi.

    I dischi solari ittiti, sono simili al mio diamante degli angeli caduti, alle geometrie nazca ritrovate
    nei grandi mandala visibili dall'alto a cui alludono le croci inca e tanti altri simbolismi ritrovati
    nelle varie parti del mondo, perche' un tempo la lingua uiversale percepita dagli umani era
    la stessa, ache se manifestata con diversi stili e coloriti, ed inserita negli usi e costumi dei popoli.

    Sono stati ritrovati diversi dischi ittiti nelle tombe reali, e sembrava come ritrovare vecchi amici
    dimenticati con cui giocare per stimolare ricordi forse registrati nel nostro materiale genetico
    che ci collega alle spirali di vite precedenti, ed ai tempi in cui altri tipi di percezioni erano
    attive negli umani, ma ancora presenti in molte altre forme di vita, che percepiscono la vita
    da dentro, sentono le proprieta' dei luoghi e le utilizzano per le loro necessita', sanno come e
    e quando fare le varie attivita' senza apprendere da fuori, ma tramite la conoscenza innata
    che forse un tempo era disponibile anche agli umani delle prime ere, e che poi col tempo
    persero acquisendone e sviluppandone delle altre, come la scrittura, linguaggi sacre arti,
    per imprimere/registrare/tramandare le informazioni che sempre piu' l'uomo imparava
    da fuori e non piu' da dentro, come gli uccelli che nascono ognuno col suo canto per quella specie,
    che sanno come e quando fare i loro nidi, diversi per ogni razza,
    dove drovare il materiale, come processarlo etc..e lo stesso per gli insetti, per gli altri animali e probabilmene
    anche l'animale uomo, all'inizio dei tempi, possedeva facolta' simili perse con tempo e
    con le interazioni degli altri regni che usava per le sue necessita' e da cui a sua volta
    veniva usato, venendo col tempo, accecato dentro, distaccato dalla natura come una sorta di nuova
    nascita di un nuovo tipo di uomo che doveva pian piano, cavarsela da solo e non piu' con i legami originali
    percezioni extrasensoriali di cui la natura lo aveva provvisto all'inizio dei tempi come
    e' ancora invece presente in tutte le altre forme di vita, ma non piu nell'animale uomo),
    forse quelle ancestrali facolta' disattivate/atrofizzate col tempo, erano necessarie sia per la sopravvivenza
    che per gettare le basi per tutta l'umanita' futura), una sorta di lunga metamorfosi interiore degli umani, subita
    col passare del tempo che ci ha trasformati in quelli che siamo oggi, dimentichi della nostra
    vera storia e della nostra identita' perduta perche' accecati dentro, divisi, confusi e rapiti
    illusi, catturati, da mille specchietti per le allodole..

    Per chi possiede parti di quelle ancestrali faclta', questo e' il momento per stimolare i ricordi
    tramitee lo strumento dei giochi:

    royal tombaroyal%20tomb
     
    Top
    .
9 replies since 31/8/2023, 15:07   1803 views
  Share  
.
Top