LILIUM: IL GIGLIO, SIMBOLO DI PUREZZA, COLTIVAZIONE E SIGNIFICATO

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  1. belias94
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    Il giglio di mare



    Il giglio di mare (Pancratium maritimum L.) è una specie di giglio bulboso della famiglia delle Amaryllidaceae, che cresce spontaneamente sui litorali italiani, ma viene anche coltivato come pianta ornamentale.

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    Etimologia

    Pancracio viene del greco pa? (pan, "tutto") e ??at?? (cratys, "potente") in allusione alle supposte virtù medicinali. Maritimum viene dal latino "mar", per via del suo habitat costiero.

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    Distribuzione e habitat

    Spontanea su molte spiagge italiane, in Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia nelle zone del Salento, Campania e Basilicata (lungo la costa ionica), Calabria, Sardegna e Sicilia.

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    Descrizione

    Fiore bianco, che si apre tra luglio e settembre dal profumo sublime e persistente.
    Il frutto è una capsula contenente semi neri lucidi di forma irregolare, con lati di uno o due centimetri.

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    Varie

    I semi galleggiano, cosicché la sua diffusione avviene anche tramite le correnti marine. Sono presenti tra l'altro le seguenti sostanze velenose: alcaloidi, tra l'altro la licorina.

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    wikipedia.org/



    Classificazione, provenienza e descrizione

    Famiglia: Amaryllidaceae
    Genere: Pancratium
    Nome comune: Giglio di mare
    Tipologia: Perenni, Bulbose
    Propagazione: divisione dei bulbi, seme
    Etimologia: il nome del genere deriva dal greco pan = tutto e krathys = potere o forza, per le proprietà medicinali, ampiamente sfruttate, come descritto già da Dioscoride e commentato da Pietro Andrea Mattioli.

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    Si conoscono circa 18 specie di Pancratium, tutte originarie dell'Eurasia e dell'Africa, due spontanee anche sui litorali della penisola italiana e sulle isole tirreniche, dove sono conosciute con il nome comune Giglio (o Narciso) del mare. Tutte le specie di Pancratium sono velenose. La medicina tradizionale in Africa ed in Asia sfrutta le proprietà curative, le quali in Europa erano note già dall'antichità.

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    Come si coltiva

    I bulbi vanno piantati in terra piena a una profondità di 15-30 cm, in zone prossime al mare, dove sono i loro habitat naturali. E' importante prevedere lo sviluppo della pianta negli anni, perché essa forma un cespo assai allargato. In zone con climi più freddi potranno essere coltivati in vasi ampi e profondi.

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    I vasi vanno protetti in inverno se le temperature scendono al di sotto di 0°C. Necessitano di posizioni in pieno sole. Solo durante la fioritura può essere conveniente spostarli in una posizione ombreggiata durante le ore più calde del giorno. In questa maniera potrà essere prolungata la vita dei fiori. La divisione dei cespi dovrebbe essere intrapresa ogni circa 5-6 anni.

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    Specie e varietà

    - Pancratium maritimum L.: specie originaria del Mediterraneo e dell'Europa sudoccidentale. I bulbi assomigliano a quelli dei narcisi, sono relativamente grandi, frequentemente con un collo lungo, e sono coperti di catafilli cartacei di colore marrone chiaro. Le foglie nastriformi (più lunghe e più strette di quelle del P. illyricum), di colore verde glauco, sono molto persistenti, ma non sempreverdi. I fiori molto profumati; tubo del perianzio molto sottile e corona dotata di brevi denti che si alternano agli stami.

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    - Pancratium illyricum L.: specie originaria delle isole del Mediterraneo occidentale. Bulbo molto grande, ricoperto di scaglie nero porpora; foglie larghe, ligulate, caduche, glauche e fortemente venate; scapo fiorale lungo fino a 40 cm con fiori profumati, perianzio bianco, a volte avorio o crema alla base e sulla corona, tubo di 2 cm, lobi da lineari a oblunghi, a strettamente ellittici; corona molto più lunga del perianzio, denti appaiati, lunghi e sottili, che si alternano agli stami.

    Malattie, parassiti e avversità

    Possibili attacchi di afidi e cocciniglie.

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    agraria.org/

    foto sul web

    Edited by belias94 - 14/5/2016, 09:59
     
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7 replies since 22/11/2013, 18:48   7187 views
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