IL PESCE SERPENTE O PESCE REMO: INFO E CURIOSITÀ

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    La maledizione del pesce serpente: "predice i terremoti"



    In California, due grandi pesci, della famiglia dei regalecidi sono stati ritrovati, spiaggiati, nelle ultime due settimane. Pessimo segno: secondo una leggenda giapponese la morte di questi “pesci serpenti”, che vivono a più di 3.000 metri sotto la superficie del mare, è presagio di terremoti.

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    I precedenti fanno davvero paura: un anno prima che il devastante terremoto del marzo 2011 si abbattesse sul Giappone, due pesci serpenti erano stati catturati vicino all'epicentro del terremoto al largo della costa di Honshu; anche in Cile, nel 2010, dopo un terremoto da 8.8 di magnitudo, erano apparsi. Secondo Milton Love, biologo marino e autore di "Certainly More Than You Want to Know About The Fishes of The Pacific Coast,” non c'è connessione tra pesci e terremoti. Anche la morte degli esemplari, non è connessa ad attività sismica.

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    Questi “messaggeri del palazzo del Dio del mare” non sanno ben nuotare e basta una corrente che li trasporti in mare mosso per decretare la loro fine. Lontano da occhi umani, al largo della costa californiana, potrebbero quindi esserci diversi pesci morti che giacciono sul fondo. In California non è un gran periodo per gli animali: oltre a questi pesci portatori di sfortuna, sono in difficoltà anche i leoni marini lungo la costa della California del Sud e i delfini sulla costa orientale del Paese. Insomma, pessimi segni: ma i pesci serpenti saranno il campanello d'allarme per uno Stato che giace su una faglia?

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    Edited by belias94 - 12/9/2019, 09:22
     
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    belle "bestie"... :huh: :huh:
     
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    Un pesce serpente lungo ben 17 metri



    E' stato ripreso nel Golfo del Messico dalle telecamere di un sottomarino senza pilota durante una ricerca della Louisiana State University


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    Se lo si volesse distendere dalla testa alla coda bisognerebbe salire al sesto o al settimo piano di un palazzo. Tanto è lungo il "pesce serpente" ripreso dalle telecamere di un sottomarino senza pilota durante una ricerca condotta da scienziati dalla Louisiana State University.

    La ripresa è stata realizzata nel Golfo del Messico, una delle aree più battute al mondo per la ricerca petrolifera.
    Il pesce serpente, il cui nome scientifico è Regalecus Glesne, si è mostrato davanti alla telecamera a circa 1.500 metri di profondità ed è stato seguito per circa cinque minuti prima che scomparisse nuovamente negli abissi. Dalle riprese eseguite in diversi punti rispetto al suo corpo si è potuto stabilire che è lungo 17 metri. Fino ad oggi si ipotizzava che tale pesce potesse raggiungere una lunghezza massima di circa 10-11 metri, visto che gli esemplari pescati superano solo eccezionalmente i 7-8 metri.

    Da molti è chiamato anche il re delle aringhe in quanto alcune volte lo si ritrova in prossimità di banchi di aringhe. Si presenta con un corpo nastriforme e privo di squame. Si tratta di una specie batipelagica che vive tra la superficie e i 3.000 metri di profondità. Per le sue caratteristiche è stato dapprima considerato un animale leggendario, ma poi è stato catturato e a quel punto biologi marini e scienziati si sono spiegati i tanti avvistamenti di "mostri marini" un po' in tutto il mondo.

    L'eccezionalità della scoperta è stata testimoniata da Mark Benfield, che teleguidava il rover sottomarino: "Dapprima abbiamo dato poca importanza a ciò che vedeva la telecamera in quanto ci sembrava di essere di fronte a uno dei tanti tubi che servono per le perforazioni petrolifere, ma una volta messo a fuoco l'obiettivo ci siamo accorti di ciò che stavamo osservando".

    Il pesce che si trovava adagiato sul fondo si è messo in movimento e subito è stato seguito dal rover. La ripresa risulta essere la prima di un esemplare vivo che nuota a tale profondità. L'animale si muoveva facendo ondulare la spina dorsale, dandosi la spinta necessaria per raggiungere una ragguardevole velocità.

    La ricerca di simili individui fa parte del progetto Serpent del National Oceanographic Centre di Southampton degli Stati Uniti. "La ricerca in queste acque è aiutata e appoggiata da chi sta facendo perforazione e ricerche petrolifere e il risultato ottenuto è il ringraziamento migliore agli sforzi fatti", ha sottolineato Benfield.

    Ma la scoperta dell'eccezionale pesce serpente non è l'unica. Durante altre immersioni del rover infatti sono stati seguiti pesci di cui è poco noto il comportamento negli abissi marini, il loro principale habitat.




    FONTE:repubblica.it

    Dal web




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    Il gigante o Stingray Himantura chaophraya è uno dei più grandi pesci d'acqua dolce nel mondo. Conosciuta anche come la Ray Whip, questo massiccio stingray può crescere a 16,5 ft (5m) e un peso di un incredibile 1.320 £ (600 kg)! Essi sono di colore grigio o marrone e la forma di razze maggior parte degli altri con un corpo piatto e una lunga coda con un pungiglione su di esso.

    FONTE:fishindex.blogspot.com

    Edited by belias94 - 13/5/2016, 21:13
     
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    Il pesce più lungo del mondo: in Messico affiora un mostro dei mari



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    Ritrovato in Messico un pesce abissale di dimensioni stupefacenti: è un raro esemplare di pesce remo, un vero mostro dei mari.

    Un pesce remo è stato avvistato sulla spiaggia di Cabo San Lucas, in Messico: era ancora vivo quando l'hanno ritrovato, ma l'esemplare è morto poco dopo. Nonostante le dimensioni il pesce remo ha un corpo molto fragile: si contano sulle dita di una mano le occasioni in cui questi pesci sono stati avvistati vivi in superficie, quando arrivano 'nel nostro mondo' sono di solito feriti o morenti.

    Si tratta di un pesce molto insolito, dal corpo lungo e sottile come un nastro, Normalmente vive negli abissi, tra i 300 e i 1000 metri di profondità, e non se ne vedono molti in superficie; ma ogni volta che vengono avvistati questi animali lasciano dietro di sè una scia di mistero. La forma simile a quella di un serpente marino, le grandi dimensioni e la strana pinna dorsale rossa che corre lungo tutto il corpo lo fanno assomigliare a un animale mitico. Deve il suo nome alle pinne, che assomigliano a remi.

    Il pesce remo può raggiungere gli 11 metri di lunghezza ed è considerato il pesce osseo più lungo del mondo.



    Edited by belias94 - 5/5/2016, 17:21
     
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    Regalecus glesne



    Il regaleco o re di aringhe (Regalecus glesne) è un pesce abissale di grandi dimensioni dell'ordine dei Lampridiformi.

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    Distribuzione e habitat

    Il regaleco è stato avvistato o pescato in tutti i mari tropicali e temperati. Ad esempio, la sua presenza è stata provata nell'Oceano Pacifico orientale, nell'Oceano Indiano e nell'intero mar Mediterraneo.

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    Descrizione

    Il regaleco ha un corpo allungato e nastriforme, piuttosto fragile, di colore argento e striato da barre oblique scure, con la pelle cosparsa di piccoli tubercoli. La testa corta, è azzurrognola. Gli individui giovani hanno una serie di denti finissimi per mascella che scompare negli adulti. Si caratterizza per una pinna dorsale che percorre tutto il suo corpo, di colore rosso vivo, per la presenza di una cresta di "raggi" posti sopra la testa e per due lunghe pinne pelviche simili a remi (da cui il nome inglese di oarfish "pesce remo").

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    La peculiarità principale del regaleco è senza dubbio la lunghezza: può raggiungere la lunghezza di 11 metri sebbene normalmente non superi i 3 e, di conseguenza, il peso può raggiungere diversi quintali. Per questo motivo, è da molti considerato il pesce osseo più lungo al mondo. Le dimensioni lo rendono quasi immune dai predatori e sono probabilmente all'origine delle leggende che si raccontano sui mostri marini. Nel febbraio 2010, nel Golfo del Messico, a circa 1500 metri di profondità, è stato avvistato da un batiscafo un esemplare la cui lunghezza è stata approssimativamente stimata in oltre 17 metri.

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    Biologia

    La biologia del regaleco è ancora poco conosciuta. Senza dubbio è una specie abissale (300-1000 m di profondità), ma è possibile individuarlo presso la superficie e vicino alle coste. Qualche volta il regaleco si trova spiaggiato ma, a causa della sua fragilità, raramente integro. Solo nel 2010 è stato filmato nel suo ambiente naturale, a circa 300 metri di profondità nel Golfo del Messico.

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    Riproduzione

    Le uova sono deposte tra luglio e dicembre, e le larve vivono a basse profondità.

    Alimentazione

    Carnivoro, si nutre di piccoli animali (crostacei, molluschi e pesci) ma è innocuo per gli animali di grandi dimensioni, uomo compreso.

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    wikipedia.org

    foto sul web

    Edited by belias94 - 5/5/2016, 17:21
     
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    Il pesce più lungo del mondo



    I Regalecidi



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    I Regalecidi (Regalecidae) sono una piccola famiglia dell'ordine dei Lampriformi; sono grandi pesci pelagici dal corpo notevolmente allungato. Diffusi in tutte le acque oceaniche temperate e tropicali, ma avvistati solo di rado, i Regalecidi comprendono cinque specie suddivise in due generi. Una di queste, il re delle aringhe (Regalecus glesne), è entrata nel Guinness dei primati per essere il più lungo pesce osseo vivente, potendo raggiungere gli 11 metri, sebbene non superi normalmente i tre. In base ad un'osservazione da un batiscafo si è supposto che un esemplare, non misurato, raggiungesse i 17 metri.

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    Il nome comune di «pesce remo» attribuito a queste specie deriva probabilmente dalla forma del corpo, estremamente compresso e allungato, o forse dalla falsa credenza diffusa in passato che sosteneva che questi pesci si spostassero «remando» nell'acqua con le lunghe pinne pelviche. Il nome della famiglia, Regalecidi, deriva dal latino regalis, che significa «regale». Gli occasionali spiaggiamenti di pesci remo dopo le tempeste e il fatto che risalgano in superficie quando sono malati o morti, rende i Regalecidi tra i maggiori indiziati all'origine dei racconti riguardanti i serpenti di mare.

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    Sebbene le specie di maggiori dimensioni siano considerate specie pescabili e vengano (occasionalmente) pescate a scopo commerciale, i pesci remo vengono catturati vivi solo molto raramente; la loro carne non è molto appetibile a causa della sua consistenza gelatinosa.

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    Descrizione

    Il corpo affusolato e nastriforme, di colore argentato, dei pesci remo - insieme all'impressionante pinna dorsale di colore variabile dal rosato al rosso cardinale - spiega la sensazione di maestosità che scaturisce dai rari incontri con questi animali. La pinna dorsale si origina sopra gli occhi (relativamente piccoli) e percorre l'intera lunghezza del corpo. Dei circa 400 raggi della pinna dorsale, i primi 10-12 sono allungati in vario modo e formano una cresta ondeggiante abbellita da macchie rossastre e da lembi di pelle all'estremità dei raggi. Anche le pinne pelviche, ridotte ciascuna a 1-5 raggi, sono allungate e ornate in modo simile.

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    Le pinne pettorali sono estremamente ridotte e situate piuttosto in basso sul corpo. La pinna anale è completamente assente, mentre quella caudale può essere assente o molto ridotta; il corpo termina con una punta sottile. Tutte le pinne sono prive di vere e proprie spine. In base ad una testimonianza riferita da alcuni ricercatori neozelandesi, si sostiene che il pesce remo possa dare una «scossa elettrica» quando viene toccato.

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    Come altri membri dello stesso ordine, il pesce remo ha una piccola bocca obliqua estremamente protrusibile con denti non visibili. Il corpo è privo di scaglie e la pelle è ricoperta di guanina argentata facilmente abrasibile. Nel pesce stendardo (Agrostichthys parkeri) la pelle è rivestita da duri tubercoli. Tutte le specie sono prive di vescica natatoria e hanno un numero variabile di branchiospine.

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    Anche la colorazione è variabile; i fianchi sono quasi sempre ricoperti da strisce irregolari azzurrognole o nerastre e da puntolini e macchioline nere. Queste macchie spariscono rapidamente dopo la morte. Il re delle aringhe è di gran lunga la specie più grande della famiglia, con i suoi 11 metri di lunghezza (secondo alcuni 15 metri o più) e 272 chili di peso. Il pesce stendardo raggiunge una lunghezza totale di 3 metri, mentre il più grande esemplare conosciuto di Regalecus russelii misurava solo 5,5 metri di lunghezza.

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    Distribuzione


    Le specie della famiglia hanno distribuzione globale. Tuttavia, gli incontri in situ con esemplari vivi sono molto rari e quasi tutto quello che conosciamo sulla distribuzione di questi animali è strettamente collegato con le testimonianze delle catture o degli esemplari spiaggiati.

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    Biologia

    Tutte le informazioni che abbiamo sul comportamento e sull'ecologia dei pesci remo provengono dai rari incontri con i subacquei e dalle catture accidentali. In apparenza solitari, i pesci remo vivono fino a profondità di 1000 metri. Una fotografia in mostra in bar, ristoranti, pensioni e mercati di tutta la Thailandia, seguita da una didascalia con scritto «Regina dei Nāga catturata dall'Esercito Americano nel Fiume Mekong, presso la Base Militare del Laos, il 27 giugno 1973, lunga 7,8 metri», è un falso. In verità questa foto, scattata dal Tenente di Marina DeeDee Van Wormer, raffigura un pesce remo trovato spiaggiato dagli apprendisti della Navy SEAL sulle coste di Coronado (California).

    Al 17 febbraio 2003 risale la cattura di un «mostro» di 3,3 metri e 63,5 chili, rivelatosi poi un pesce remo, da parte della signora Val Fletcher; il pesce venne catturato con una canna da pesca innescata con un calamaro a Skinningrove, un insediamento costiero dell'Inghilterra nord-orientale.

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    Comportamento

    Nel 2001 un pesce remo venne filmato vivo e in situ: la creatura di 1,5 metri venne individuata da un gruppo del personale della Marina USA durante l'ispezione di una boa alle Bahamas . Il pesce remo venne visto nuotare allo stesso modo dell'amia, cioè ondulando ritmicamente la pinna dorsale e tenendo il corpo disteso. Alcuni pesci remo sono stati visti nuotare con orientamento verticale, con il lungo asse perpendicolare alla superficie dell'oceano; forse si tratta di una posizione assunta per localizzare il cibo: in questo modo il pesce può sfruttare al massimo la luce che proviene dalla superficie, localizzando meglio le sue prede.

    Nel luglio del 2008 il ricercatore canadese William Sommers filmò il raro pesce nel suo habitat naturale al largo del Golfo del Messico. Questo è stato il primo avvistamento confermato di un pesce remo negli abissi, dal momento che quasi tutti gli esemplari conosciuti erano animali morti che galleggiavano in superficie o arenati sulle coste. La lunghezza del pesce venne stimata sui 5-10 metri.

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    Dal dicembre del 2009 al marzo del 2010 un insolito numero di pesci remo gracili Regalecus russelii, noti nel folklore giapponese come i Messaggeri del Palazzo del Dio del Mare, è comparso nelle acque e sulle spiagge del Giappone; in quel Paese si dice che si vedano solo in previsione di un terremoto.

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    Nutrizione

    I pesci remo si nutrono prevalentemente di zooplancton, precisamente di minuscoli eufausiidi, gamberetti e altri crostacei. Talvolta mangiano anche piccoli pesci, meduse e calamari. Tra i probabili predatori del pesce remo vi sono tutti i grandi carnivori dell'oceano aperto, tra cui lo squalo pinnabianca oceanico. I pesci remo non hanno denti visibili.

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    Ciclo vitale

    L'oceanodromo Regalecus glesne depone le uova al largo del Messico da luglio a dicembre; si presume che tutte le specie della famiglia non facciano la guardia alle uova e si limitino a rilasciare in acqua le loro uova galleggianti, dai colori brillanti e lunghe 6 millimetri, che ben presto vengono incorporate nello zooplancton. Le uova si schiudono dopo circa tre settimane e gli avannotti che ne escono, estremamente attivi, iniziano a nutrirsi degli altri membri dello zooplancton. Gli avannotti ricordano molto gli adulti, con le lunghe pinne dorsali e pelviche e la bocca protrusibile. Gli avannotti e i giovani sono stati visti nuotare appena sotto la superficie. Contrariamente gli adulti compaiono solo di rado in superficie, quando sono malati o feriti.

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    wikipedia.org/

    foto sul web

    Edited by belias94 - 5/5/2016, 17:23
     
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    Il raro video di una coppia di pesci remo ripresi mentre nuotano a riva


    In un filmato amatoriale di buona qualità il rarissimo avvistamento di una coppia di Regalecus glesne, ripresi dallo staff dello Shedd Aquarium di Chicago mentre nuotano nelle limpide acque di Baja California.

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    Sui movimenti e le abitudini del pesce remo gigante si sa poco, perché quasi mai è stato osservato da vivo, e quando, come in questo caso, capita di vederlo nei pressi della riva, è perché la sua salute è fortemente compromessa. "È uno dei pesci più affascinanti che io abbia mai visto", commenta Tim Binder dello Shedd Aquarium, che ha girato quasi tutto il video. Nella ripresa che vi proponiamo i pesci remo, forse disturbati dalla presenza dei bagnanti, a un certo punto sembrano riprendere il mare. Sfortunatamente non è andata così. Alla fine sono riusciti a spiaggiarsi, spiega Binder, e non ci è voluto molto prima che morissero.

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    Questo tipo di comportamento non è nuovo agli scienziati, ma ha stupito gli esperti in quanto solitamente avviene in aree caratterizzate dalla presenza di correnti ascensionali. Il pesce remo, o regaleco (Regalecus glesne), è anche detto "re di aringhe" a causa della somiglianza con il pesciolino argenteo, ed è il più lungo dei pesci ossei del mondo. Scoperto nel 1722, può raggiungere una lunghezza di 17 metri e pesare fino a 270 chilogrammi: gli esemplari che vediamo nel video, ripresi nei pressi di La Paz, secondo le stime sono lunghi circa quattro metri e mezzo.

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    Nel giugno scorso avevamo proposto da Nat Geo Usa il video registrato dal progetto GulfSERPENT, che ha documentato con una ripresa nelle profondità marine l'andatura in acqua del pesce remo. Mark Benfield, professore alla Louisiana State University e leader del progetto GulfSERPENT, era presente al momento dell'avvistamento e aveva spiegato che esistono solo cinque video di regaleco nel suo habitat, girati tra il 2008 e il 2011 attraverso veicoli controllati a distanza (ROV). Il video migliore, l'unico in alta definizione, è stato girato nel 2011 durante le missioni di ricerca sugli effetti dell'inquinamento da idrocarburi. Una volta avvistato il pesce, il team è riuscito a seguirlo per circa dieci minuti.




    nationalgeographic.it/

    Edited by belias94 - 12/9/2019, 09:19
     
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    California, sulla spiaggia il misterioso gigante degli oceani


    Lungo quasi cinque metri, questo esemplare di "oarfish" è stato scoperto su una spiaggia a South Catalina Island, una delle isole costiere al largo di Los Angeles in California. Sono creature marine misteriose che rimangono quasi esclusivamente negli abissi dell'oceano tra i 300 e 900 metri sotto la superficie. Vedendo le foto, è facile capire questo enorme pesce possa aver dato origine alle leggende dei serpenti marini.

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    Edited by belias94 - 5/5/2016, 17:24
     
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    Certo che non mi sarei voluta al posto della signora con la canna da pesca... :lol: :lol: :D :D
     
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