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Anthouse*
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Dedicato a coloro che riescono ancora ad emozionarsi.
Che tenerezza ho provato l’altro giorno quando, improvvisamente, si è aperto il “cassetto dei ricordi”.
E’ bastato un piccolo particolare per far riaffiorare prepotentemente, dal mio cuore, emozioni che sono state, per me, uniche ed irripetibili e che ho riassaporato con la stessa intensità emotiva.
E’ successo tutto l’altra sera quando, mia nipote Alessia, irrompe di colpo in casa mia.
Tutta trafelata mi prende per mano, mi trascina senza complimenti in camera, chiude la porta e……“zia mi è successa una cosa bellissima”.
Inizia a raccontare, con dovizia di particolari, l’incontro con un ragazzino che le piace da tanto.
Io l’ascoltavo intenerita ma, ero catturata soprattutto dal suo sguardo, i suoi occhi brillavano di una luce particolare e la sua voce era rotta dall’emozione.
Lei è già bellissima di suo ma, quella sera, era particolarmente luminosa.
Accortasi del mio sorriso complice e birichino esclama “perché ridi? ma zia mi stai ascoltando???” ed io “non ne ho bisogno Alessia so già tutto, adesso ti dico quello che tu hai provato e come ti sei sentita”.
Ascoltate le mie parole lei è rimasta basita e con aria sorpresa ed incredula mi ha detto “e tu come fai a sapere queste cose??”
“Le so perché le ho vissute esattamente come te e che bello che tu me l’abbia fatte riaffiorare dal cassetto dei ricordi.
Avevo la sua età quando decisi di trascorrere un fine settimana al mare con la mia adorata ed inseparabile comitiva nella località dove, il mio ragazzetto, trascorreva le vacanze con la famiglia.
Il giorno lo trascorremmo in mare a divertirci e ridere spensierati.
La sera decidemmo di andare a vedere un film ma, un contrattempo, ce lo impedì.
Optammo, quindi, per una tranquilla passeggiata in riva al mare.
Il cielo era stellato, la luna illuminava e screziava il mare di una luce bianca.
Cominciammo a camminare ma….improvvisamente le nostre risate, di colpo, cessarono e, in quella spiaggia, calò un silenzio improvviso, non so, ma è come se avessimo percepito tutti all’unisono, un necessità di silenzio, in rispetto di quella quiete.
Si sentiva solo il flebile rumore del mare infrangersi a riva.
Non so spiegarti , perché è difficile descrivere ciò che ho provato, ma è come se, in quel posto, si fosse innescata “una magia” che avvertimmo tutti.
Provai di colpo una bella sensazione ed un brivido improvviso percorse il mio corpo.
Cercai LUI con lo sguardo, lo volevo insieme a me, ma nel buio, non riuscii ad individuarlo, eravamo tanti.
Continuai a camminare guardando quel mare un po’ melanconico e quel cielo stellato quando, improvvisamente……..sento un braccio avvolgermi da dietro e bloccarmi, ed una voce sussurrare teneramente al mio orecchio “ vieni qui da meeeee, che fai mi lasci solo???”. Era LUI.
Mi guardò in un modo allucinante e poi mi strinse in un tenero abbraccio, rimanemmo lì immobili a guardarci, abbracciarci, sorriderci teneramente.
Non mi sarei staccata da lui neanche se mi avesse schiacciato un cingolato, mi ero completamente accoccolata tra le sue braccia e mi sentivo la più beata tra le donne.
Lui alternava quegli sguardi da brivido a gesti di una dolcezza e delicatezza infiniti, mi sussurrava delle cose bellissime all’orecchio e poi mi guardava dritto negli occhi in attesa di una mia reazione.
Io non potei far altro che restituirgli dei sorrisi dolcissimi, innamorati, complici, lui mi accarezzò il viso e poi tornò ad abbracciarmi avvolgendomi forte a se, finche, ci scambiammo un tenerissimo bacio.
Il mio cuore pulsava a mille e percepii una scarica elettrica che mi arrivò dritta alla pancia.
Che sensazione meravigliosa provai, mi sembrava di sognare.
Non so quanto tempo siamo stati li fermi, a scambiarci tenerezze, coccole e baci in uno stato di beatitudine assoluto, ma gli altri si erano allontanati parecchio per cui, anche se a malincuore, decidemmo di raggiungerli.
Poi i ragazzi accesero un falò e tutti ci disponemmo in cerchio.
Ancora ora sento quel tiepido calore che scaldava i nostri corpi e
che ci illuminava di una luce particolare.
I nostri sguardi erano persi l’uno nell’altra.
Quelle labbra appena sfiorate, quei baci così teneri e delicati, quelle mani che sfioravano appena la mia pelle mi scaldarono il cuore.
Gli altri neanche li ricordo perché quella sera esistevamo solo io e lui.
Poi la serata fini.
Ancora emozionata cercai di dormire ma… non ci riuscii, la mia mente tornava a rivivere e riassaporare ogni attimo, ogni odore di quella serata così magica.
Era ormai giorno quando crollai felice.
Mi sono chiesta tante volte perché quella sera è stata per me così speciale, d'altronde mi ero trovata in situazioni analoghe altre volte ma, mai avevo provato quelle emozioni forti e tenere nel contempo.
Quella sera c’era qualcosa di diverso, forse una particolare disposizione emozionale, ma la sensazione che provai non appena entrai in quella spiaggia fu di magia, di incantesimo.
Sono convinta che, se quella situazione avesse a verificarsi altre 100.000 volte, io non proverei più quelle emozioni che sono state uniche ed irripetibili.
Che bello è stato abbandonarsi completamente e godere appieno quelle bellissime emozioni, niente più ragione, raziocinio, ho seguito solo il battito del mio cuore, l’istinto, l’impulso emotivo.
Sono stati certamente attimi, flash, che presto hanno lasciato il posto alla ragione e tutto è tornato nell’alveo della normalità, ma sono flash talmente luminosi ed abbaglianti che, quando ti ritrovi ad aprire il cassetto dei ricordi, loro saranno sempre i primi a riemergere.
Anthouse aka Lorella
Edited by Anthouse* - 10/5/2007, 10:54
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frida1945 .
User deleted
....i tuoi racconti sanno di buono..... .
I RACCONTI DI ANTHOUSEIL CASSETTO DEI RICORDI |
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