I RACCONTI DI ANTHOUSE

IL CONFRONTO

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  1. Anthouse*
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    Vivere un appartamento ed una casa singola è totalmente diverso.

    E’ indubbio che la casa singola richiede un attenzione ed un impegno diverso.

    Poi se la casa e’ condivisa con sorelle, la situazione si complica…ma non per le sorelle con le quali vado d’accordissimo, i nostri gusti collimano e le scelte sono sempre state condivise, approvate e rispettate, ma…….
    e gia’ c’e’ un ma…..
    mio cognato…”bastian contrario”.

    Se si decideva bianco e no….per lui era meglio nero…

    Ricordo che quando la casa era in fase di progettazione e la domenica ci si riuniva a casa della mamma, fra una portata e l’altra, delle 1.800 totali, si discuteva della forma da dare al verde, dando per scontato, benchè il terreno fosse davvero tanto, che dovesse essere realizzato tutto giardino…..

    C’era chi mostrava delle ambientazioni pubblicate da riviste specializzate, chi lanciava un’idea, chi delle varianti ……lui, bastian contrario, sempre zitto, ma….un giorno parlò…

    Preannunciò, che sull’ipotetico giardino, ci avrebbe coltivato l’orto e allevato gli animali dell’arca di Noè.

    Pronunciate quelle parole e’ come in se quella stanza vi fosse stato il fermo immagine.

    Chi stava addentando le fettuccine è rimasto con la bocca aperta e la forchetta a metà via…le fettuccine che dondolavano a destra e a sinistra si sono irrigidite di colpo, persino lo schizzo del ragù, che immancabilmente finisce sulla camicia, si è bloccato a meta’ strada impietrito.

    Poi…di colpo…tutti gli occhi che, al suono di quelle parole, erano usciti fuori dalle orbite, si sono puntati verso di lui, lanciandogli delle scariche elettriche a 20.000 volts.

    Quella notte ho avuto gli incubi.

    Avevo sempre sognato che, tornando a casa dal lavoro, oltrepassato il cancelletto, piante e fiori meravigliosi facessero svanire la mia stanchezza …..ma…quella notte sognai la stessa scena con alcune varianti.

    Oltrepassato il cancelletto ad attendermi c’era un bel tacchino che con un glu glu, glu glu, glu glu….avvisava le galline, che avanzavano verso di me come truppe all’arrembaggio, che finalmente ero tornata….e queste mentre passavo mi pizzicavano le caviglie dicendo “….dove sei stata fino a quest’ora???? Poi parlottando tra di loro “mbe’visto che pure ‘sta gallina e’ tornata, possiamo tornarcene nella stia”.

    Sul divano del portico chi ti trovo bivaccato??? un enorme maiale che mi grugnisce…..”sbrigati a prepararmi le mele, che c’ho fame”.

    Mi sono svegliata tutta sudata…

    Quindi mi son fatta coraggio e....ho fissato un incontro di box con “bastian contrario”. A dire il vero si e’ presentato all’incontro già malmenato…….da mia sorella.

    Inizia il combattimento pum pum, tunch, pum……la lotta è stata dura e cruenta , ma avevo dalla mia anche l’arbitro ( ohhhh non sono Moggi) e….alla fine ho vinto ai punti 99 a 1.

    La resa pero’ aveva una condizione…La concessione di un piccolo orticello….Benissimo, accordato, ma lontano, a confine con l’altra proprieta’…

    L’idea dell’orticello stuzzicò anche mio marito, anzi a dirla tutta ne era proprio entusiasta…

    Comprava attrezzatura di ogni genere…aveva grandi progetti e ne parlava come se i prodotti del suo orto fossero destinati a diventare d.o.c. e richiesti da tutto il mondo.

    Insalata, rucoletta, pomodorini, zucchine, peperoni,fragole….aveva comprato di tutto ma……
    una cosa e’ dire e…………… l’altra è fare!!!

    Secondo voi uno che non si è mai occupato di ste cose neanche a livello di pura conoscenza che cosa avra’ potuto combinare???

    Da come ne parlava sembrava avesse creato un’opera d’arte di inestimabile valore e…..un giorno decisi di fargli visita.

    Gli orti di mio marito e di mio cognato erano divisi da una semplice staccionata di legno, ma….al confronto sembravano entita’ provenire da mondi diversi.

    Quello di mio cognato rigoglioso, florido, impenetrabile per prosperità come la foresta amazzonica…..

    Quello di mio marito scarno, rachitico, scheletrico come un paesaggio pre-desertico.

    Prima di addentrarmi corro subito a casa alla ricerca di una lente di ingrandimento…non sia mai che ad occhio nudo mi sfugge qualche pianta coltivata, poi mio marito chi se lo sente.

    Entro quindi nell’orto e l’occhio si ferma inesorabilmente sulla cosa che piu’ mi piace…le fragole.

    Le nostre sembrava avessero l’ artrite reumatoide, tutte storte e bitorzolute e poi… di un pallore allucinante…”amorrr ma per caso stanotte e’ venuto Dracula??? Cavolo le ha dissanguate…che ingordo che e’!!!”

    Poi c’e’ da dire che mio marito le aveva racchiuse in alcune gabbiette…..davano proprio l’impressione di malate ricoverate ad un sanatorio.

    Altro inesorabile confronto…le fragole di mio cognato erano belle rosse, turgide, sode, grosse…anzi no… grasse….ma che dico grasse….erano proprio obese…..

    Era come mettere a confronto un bambino occidentale bello pasciuto, con un uno del terzo mondo.

    Avvertii un dolore lancinante al cuore….

    Mi giro e vengo attratta da alcune canne piantate in terra.

    Chiedo a mio marito che verdura fosse…e lui mi risponde che quelle canne erano state piantate per supportare i pomodori… “Ahhhhh si??? E quando li compri i pomodori????

    “Li ho già comprati e piantati”

    Poiche’ ad occhio nudo non riuscivo a scorgerli, mi sono aiutata con la lente di ingrandimento.

    Lontano lontano, piccolo piccolo intravedo un pomodorino che provava a dirmi qualcosa….

    “che c’e’ piccolino???”

    Lui muoveva la bocca ma io non riuscivo a capirlo….mi avvicino ancora di piu’…mi ero praticamente sdraiata con la faccia a terra e l’orecchio proteso verso di lui….il pomodorino cercava di urlare, ma era talmente debilitato che la sua voce arrivava flebile flebile…..

    ”Signoraaaaaaa….la prego …puo’ dirmi se il disegno di legge sull’eutanasia e’ stato votato????

    “ma perche’ vuoi saperlo???”

    “perche’ vorrei che lei mi aiutasse a far cessare la mia sofferenza”.

    Mentre provavo a spiegare al pomodorino che la questione era abbastanza delicata, vengo richiamata da mio marito che, indicandomi una pianta mi dice orgoglioso

    “guarda è un cavolo!!!”

    “UN CAVOLO??? CAVOLO!!! Non e’ che questo vuole farmi fare un altro figlio???

    Anche mio cognato aveva un cavolo ma, a differenza del nostro, il suo sembrava un UFO disceso sulla terra con tutti gli extraterrestri di quel pianeta.. in una parola…..era stratosferico.

    Se è vero il detto che sotto al cavolo nascono bambini a quello di mio cognato c’erano nati tutti gli euro-asiatici degli ultimi 3 anni..

    Invece al nostro c’era potuto nascere solo un pigmeo e…pure di sette mesi..

    Mbe’ la visita all’orto si era conclusa …sembravo Madre Teresa di Calcutta in visita ad uno dei suoi lazzaretti..ma io di miracoli non potevo farne.

    Ero demoralizzata e delusa…ma non da mio marito, anzi…questo suo iniziale fallimento lo ha reso ai miei occhi ancora piu’ tenero…e poi c’è da dire che lui è anche uno tenace e…dopo due anni sono riuscita a mangiare delle succosissime fragole, della tenera insalatina, a cucinare dei fiori di zucca grandi come la carrozza di cenerentola e poi….zucchine, peperoni e tanti tanti pomodori.

    Invece il pomodorino che mi aveva chiesto dell’eutanasia ora vive con me……c’ha due belle pezze rosse e una favella niente male …..quando il giorno rassetto la cucina me fa na capa tanta…. Ahooooooo guarda che se non te stai zitto…faccio passa’ subito la legge……




    Ohhhh finalmente un po’ di riposo!!!



    Vs. Anthouse aka fragolina
     
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0 replies since 2/5/2007, 20:13   104 views
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