I RACCONTI DI ANTHOUSE

ALTRA FAVOLETTA COMICA DEL GF 4

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  1. Anthouse*
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    Ho guardato, rapita, il Grande fratello per oltre 2 mesi, con il classico atteggiamento della cicala. Che cosa significa penserete voi.....aspe' che ve lo spiego.

    Sdraiata e bivaccata sul divano nuovo di zecca, color panna e con tanti cuscini avvolgenti ed accoglienti. A fianco, un tavolinetto zeppo di ogni tipo di leccornie e cibarie varie.

    Avevo la sensazione di essermi reincarnata in Cleopatra, sventagliata dalle odalische.

    (Oh! che ridete, ho fatto tutte le notte per 2 mesi almeno, fatemi magna’!)

    Inoltre guai a chi osava disturbarmi,. Non rispondevo al telefono, spiavo dal videocitofono chi veniva a rompere e, non solo non gli aprivo, ma gli mandavo di quegli improperi e poi…… ai più tenaci gli scagliavo contro Rotary che ringhiava e mozzicava a tutti indistintamente senza parzialità, li riduceva a brandelli.

    A questo, aggiungasi che, ai pochi familiari cui era concesso l’onore di guardare insieme a me il GF, non era permesso né parlare, né commentare (unica concessione: qualche complimento a Carola o a Tommy).
    Invece io…… urlavo come una matta quando scorrevano i messaggi di Erminya, Valtellina, Val ( e vai……c’hai ragione……..che vogliono questi str..zi), insomma, una vera invasata.

    La sera però che ebbero a chiudersi tutte le luci della casa, avvertii, netta, una fitta al cuore.

    “Oddio” pensai “sono i segni dell’infarto”. Come farò senza di loro?

    Mi aggrappai al televisore e gridai a Tommy e Carola “Non mi abbandonate vi prego, voglio essere il vostro zainetto”….. ma a chi lo dici……..loro, niente, se la ridevano.

    “Ma che vi ridete” dicevo “io vi conosco, voi depistate…..ed io come farò a sapere la verità sul vostro amore? Nessuno mai me lo dirà…”

    Solo in quel momento realizzai l’enorme danno che avevo causato e di quanto fossi stata troppo cicala e poco formica. Non avevo registrato niente di loro……neanche una litigata.

    Nei momenti di nostalgia (e vi posso garantire essere stati tanti) che cosa avrei fatto?

    Se fossi stata una brava formichina laboriosa mi sarei fatta una bella scorta di cassette VHS da rivedere nei momenti di magra ed invece…….non mi ritrovavo niente…..solamente 4 kg. in più. Avete presente le leccornie? Ecco.

    Auto processatami trovai, a mia discolpa, solamente due elementi:
    il primo è che sono imbranata (non sarei mai riuscita a registrare su Sky)
    ed il secondo è che, avendo traslocato da poco, il mio vecchio e caro videoregistratore, ormai desueto e obsoleto, giaceva seppellito in uno dei tanti scatoloni che non avevo ancora sballato.

    “Cacchio” pensai (ma solo dopo che era tutto finito) “perché non riesumare il vecchio?”.

    Vi garantisco che la ricerca è stata paragonabile ad una delle avventure di Indiana Jones.

    Tutto il giorno seppellita in cantina Avevo aperto e richiuso almeno una ventina di scatoloni ma, del “vecchio”, non si rinveniva traccia.

    Avevo quasi buttato la spugna Ero stanca, tutto il giorno piegata . Cercai di riportarmi in posizione eretta ma, pian pianino perché le ossa cricchiavano.

    Alzandomi, ebbi la sfortuna di incappare in uno specchio impietoso. Occhi che gridavano vendetta, pupille dilatate, guance rosso cardinale, capelli dritti e cotonati naturalmente dai mulinelli d’aria provocati e provenienti dalle mie narici, assomiglianti sempre più a quelle di un toro scatenato.

    Mi ero quasi arresa quando……..riuscii ad intravedere altri 2 scatoloni. Erano gli ultimi.

    Ero talmente stanca che li vedevo lontani…lontani. Raccolsi le ultime forze e tentai la scalata.

    Mentre mi inerpicavo impavida la mia caviglia rimase incastrata fra due scatoloni ( non so perché, ma ho avuto la netta sensazione che si fossero voluti vendicare di me, perché avevo osato profanare il loro eterno riposo).

    Ormai era tardi e, per mia fortuna, rincasò mio marito che, vedendomi in quello stato e sconvolto anche dal grande casino che avevo combinato disse” ma che cacchio è successo. Mi spieghi come hai fatto ad incastrarti in questo modo?” ed io prontamente “La colpa è tua. Tutto io devo fare in questa casa. Perché non hai sistemato, almeno, il videoregistratore?” e lui “Ma se sono anni che non lo usiamo” ed io “Embè che ti frega scusa? Adesso devo anche giustificarmi se voglio riattivarlo”.

    Per farla breve il povero disgraziato mi aiuta a disincagliarmi. La mia caviglia era dolente e gonfia ( lussazione dell’astragalo sinistro). Non potevo certo mollare ora….
    Apro l’ultimo scatolone.... intravedo la sagoma del “vecchio” situata però sotto lo stereo che avevamo tolto dalla circolazione da oltre 10 anni.

    Dimensione di ogni pezzo 2 metri x 2. Ogni manopola grande quanto la ruota di un fuoristrada, per girarle non dovevo stringere i polpastrelli (alluce e indice) ma allargare entrambe le braccia.

    Afferro il videoregistratore, dimensioni 3metri x3, peso 180 quintali.
    Per sollevarlo e posizionarlo sotto il televisore abbiamo dovuto noleggiare un muletto.

    Ohhhhhhhhh, finalmente, posso vedermi in santa pace l’unica cassetta registrata (Buona Domenica- Uscita Tommy) ma, prima di ogni cosa, ingaggio un “tutor” laureato in lettere antiche (archeologo) per un corso accelerato sulle “istruzioni d’uso”.

    Finalmente mi siedo. “Mahhhhhh........ il telecomando dov’e?”. Porca miseria non c’è. Comincio a cercarlo per tutta la casa, ispeziono tutti i cassetti finchè ne rinvengo uno. “E’ lui” penso “che culo”. Lo guardo come un’icona. Cambio le batterie. Premo Play, niente, premo rewind niente.

    Chiedo a mio marito perché non funzionasse e lui mi risponde che quello era il telecomando dello stereo (quello 2x2 per intenderci).

    E adesso??? che faccio??? Devo azionare tutto manualmente: che palle!!!

    Cerco un telecomando compatibile in tutti i negozi, compreso il rigattiere e il prestigioso negozio d'antiquariato.... niente!!!!! per cui....
    escogito una diavoleria degna di Leonardo da Vinci.

    Mi reco ad un Bricocenter per farmi fare una bacchetta lunga quanto la distanza intercorrente tra il divano ed il videoregistratore (circa 3 metri) e con la punta a forma di freccia. E già, perché al contrario delle manopole dello stereo, i tasti del videoregistratore sono talmente piccoli da non vedersi ad occhio nudo.

    Tento di spiegare al falegname come doveva essere realizzata la “bacchetta magica”, fornendogli anche le misure e…….quando il poveraccio ha capito…….tra lo stupito e lo scandalizzato mi urla

    “Signo’ ma che dici!!!! questo è un bricocenter.... mica un negozio di pasta all’uovo!!!! e che stiamo a fa' le fettuccine????”.

    Letto in viso, però, la mia delusione, il poveraccio, intenerito, cerca di accontentarmi e, devo dire, che alla fine il risultato non è stato niente male.

    Invece, il ritorno a casa lo è stato meno. Ho dovuto aprire il portellone posteriore della macchina ed appendere il cartello “carico sporgente”.

    Finalmente dopo tanto penare posso godermi i miei ciccetti.
    Mi sdraio sul divano, intorno tutti i tipi di leccornie, bacchetta magica al mio fianco, lente di ingrandimento attraverso la quale, individuo i pulsanti da premere.
    Bene aziono Play.
    Entra Tommy in studio: è l’apoteosi.
    Comincia lo spettacolo ed io me lo godo tutto.
    Rientra mio marito vede quel coso e chiede cosa fosse. Io gli spiego, orgogliosa, quello che avevo combinato ma lui, senza dire niente, se ne va.
    Penso “si e inc……..to ora tocca farmi anche perdonare”.

    Dopo circa mezz’ora ritorna con l’ultimo modello di videoregistratore, nuovo di zecca. Alta definizione, doppio telecomando.

    E adesso, penso chi mi aiuterà ad azionare quest’UFO? Il tutor lo trovo inadeguato. Dovrò iscriversi ad un corso di laurea breve di ingegneria elettronica.

    Ma….. come giustamente dice il detto “volere è potere”. Leggo attentamente e velocemente le istruzioni e……….VAI.

    Da allora ho registrato tutto, pure i battiti di ciglia di Carola e Tommy.

    Il mio vecchio e caro videoregistratore, invece, è stato richiesto dal piu’ importante museo egizio.

    Per chi volesse vederlo è esposto, insieme alla bacchetta magica, al II piano nella sezione” Attrezzi rudimentali da lavoro domestico e monili”

    Comunque, per la cronaca, io le notti le ho continuate a fare.

    Per esempio quando c’era il MCS la trasmissione finiva all’una. Me la riguardavo una, due, tre volte……Conosco tutte le espressioni del pubblico, pure di quello seduto all’ultima fila.
    Le scenette di “Negretta sdentata” e del balletto di Carola con Milton l’avrò riviste all’infinito. Adesso le faccio meglio di Carola. Guardo l’orologio. Sono le cinque del mattino e fra 3 ore devo essere al lavoro.

    Ma……… il Grande fratello continua?……….
     
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