I RACCONTI DI ANTHOUSE

GIOVEDI' ....GNOCCHI

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  1. Anthouse*
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    A voi piace cucinare???

    Ricordo che da ragazza guardavo ammirata mia madre, lei e’ superlativa in cucina.

    La domenica spesso cucinava gli gnocchi ed era veramente bello vederla all’opera.

    Dopo aver lessato in un pentolone le patate, le pelava, le adagiava dentro lo schiacciapatate, chiudeva e con una leggera pressione faceva uscire tanti filamenti lunghi che, alla fine, formavano una vera montagna.

    Quindi, con una gestualita’ unica, armoniosa, ritmica lavorava amorevolmente quell’impasto, come se stesse plasmando un’opera d’arte.

    Aggiungeva, secondo la consistenza, della farina, quindi divideva l’impasto e creava tanti serpentelli lunghi che poi ritagliava velocemente a sbieco in tanti segmenti.

    Quegli gnocchi erano perfetti, non ce ne era uno diverso dall’altro, io mi incantavo a guardarla..

    Avro’ visto quella scena centinaia di volte ma, ogni volta, era come fosse la prima, non mi stancavo mai di ammirare la sua manualita’ e…….una volta sposata, decisi di sbalordire il mio amorrrr, imitandola.

    Lesso le patate, le sbuccio, le schiaccio, le lavoro aggiungendo farina, formo i serpentelli che taglio in tantissimi pezzi.

    Quella scena era troppo familiare per me e, benché fosse la prima volta che preparavo gli gnocchi, avevo la sensazione di averli cucinati gia’ cento volte.

    Li lascio riposare un po’, li guardo, quanto erano belli, il mio amorrr sarebbe stato orgoglioso di me.

    Nel frattempo finisco di apparecchiare la tavola, era tutto perfetto, mancava solo la cottura.

    Gli gnocchi che avevo preparato pero’ erano davvero troppi per due persone per cui ne lascio un po’ nella tavola di legno, mentre gli altri li immergo in acqua.

    Copro con il coperchio girando di tanto in tanto.

    Resto li, immobile, vicino ai fornelli, in attesa che riaffiorassero.

    Aspetto, aspetto, finchè d’un tratto, l’acqua esce prepotentemente fuori dalla pentola.

    Ci siamo, prendo lo scolapasta, lo immergo ma…….niente, non prendevo niente.

    Mi comincio ad agitare , prendo un mestolo giro e rigiro ma……….nella pentola

    GLI GNOCCHI ERANO SPARITI, NON CE NE ERA NEANCHE UNO.

    E che fine avranno fatto????

    E’ POSSIBILE CHE SIANO SCOMPARSI NEL NULLA?????

    Guardo se nella pentola c’era un doppio fondo, forse si erano rifugiati li per paura di essere mangiati ma……niente!!!!. Era proprio un tipico X-FILE.

    Ero disperata, non sapevo cosa fare, cosa avrei fatto mangiare a quel povero disgraziato????

    Mi giro con gli occhi gonfi di lacrime e vedo che non tutto era perduto.

    C’erano ancora dei reduci sulla tavola di legno, che c..o!!! Ops…che fortuna.

    Ricompongo velocemente il tutto aggiungendo altra farina ed un uovo, no, e’ meglio mettercene due.

    Mio marito intanto cominciava a spazientirsi “ma quando mangiamo???”
    “Dammi solo 5 minuti”.

    Rovescio gli gnocchi nella pentola non perdendoli mai d’occhio, giravo in continuazione con il mestolo…..per fortuna questa volta erano tutti li, ormai li riconoscevo “mimi, coco’, cucu’ cici”

    Faccio l’appello e loro, uno alla volta, riemergono tutti impettiti da quella brodaglia.

    Li scolo, faccio loro dei massaggi al sugo di pomodoro, li spolvero con del parmigiano e porto a tavola.

    SE MAGNA.

    Per l’agitazione avevo messo 2 pezze rosse che sembravo Heidi dopo aver scalato l’Heverest.

    Servo mio marito ma……….il braccio non ce la faceva a sollevare il mestolo, mi aiuto a fatica con l’altro braccio e quando ho posato quegli gnocchi nel piatto…..plac…..il piatto si e’ rotto

    E chi saro’ mai, Maciste????

    Dico amorevolmente a mio marito “Amorrr vuoi prendere prima un po’ di citrosodina????”

    E lui “a stomaco vuoto, ma sei matta!!!!”

    Bene, allora buon appetito

    Metto un solo gnocco in bocca, aveva la stessa durezza di un diamante puro di 30 carati.

    Guardo negli occhi mio marito e gli sussurro “ Amorrrr ma quanto sei originale!!!! Hai nascosto un brillante nello gnocco, non dovevi!!!!

    “Ma cara io non ti ho regalato nessun diamante”

    Sputo immediatamente lo gnocco che comincia a rimbalzare per tutta la stanza riproducendo lo stesso rumore delle biglie di vetro con cui giocavo da bimba e……per essere nel “mood” quello gnocco era la riproduzione perfetta della palla del curling (pesante pietra di granito levigato) …..

    Mio marito invece, un po’ piu’ irruento, non appena ha morso il suo gnocco, ha avuto il distacco immediato di un incisivo e di un canino.

    Quest’ultimo abbaiava per il dolore, ma almeno ha avuto la fortuna di diventare un fossile dello gnocco .

    Per farla breve vi confesso che, come quelle persone che rimuovono dalla loro mente, accadimenti tragici e sconvolgenti , io ho letteralmente cancellato la parola gnocchi con “tricche e ballacche” annesse.
    Infatti da quel giorno, ed ormai sono passati 23 anni, io non ho piu’ cucinato gnocchi…

    Anthouse aka Lorella aka gnocca


    Edited by Anthouse* - 3/5/2007, 10:20
     
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0 replies since 1/5/2007, 20:14   79 views
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