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Jannik Sinner
Jannik Sinner (San Candido, 16 agosto 2001) è un tennista italiano.
Talento precoce, è annoverato tra i tennisti italiani più forti di sempre.
Nell'ottobre 2023 ha raggiunto la posizione n° 4 della classifica ATP, la migliore (a pari merito con Adriano Panatta) mai conseguita da un tennista italiano dal 1973, anno dell'introduzione del sistema di calcolo computerizzato.
Sempre insieme a Panatta, con 10 tornei ATP vinti, su 14 finali disputate, è il tennista italiano più vittorioso nell'era Open; nel suo palmarès figurano un titolo Masters 1000, tre ATP 500 e sei ATP 250.
Finalista, nel 2023, alle ATP Finals e in Coppa Davis, nelle prove del Grande Slam vanta una semifinale a Wimbledon e, insieme a Matteo Berrettini, è l'unico italiano della storia ad aver disputato almeno i quarti di finale in tutti i Major.
Biografia
Cresciuto a Sesto, i genitori, Siglinde e Hanspeter, lavorano entrambi presso il rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) in Val Fiscalina. Ha un fratello di nome Mark.
A quattro anni comincia a praticare lo sci, ottenendo ottimi risultati a livello nazionale in slalom gigante, vincendo il 32º Gran Premio Giovanissimi 2009, all'età di sette anni. Nel tennis inizia a cimentarsi a otto anni allenandosi in provincia di Bolzano con i maestri Heribert Mayr e Andrea Spizzica. In ragione soprattutto della lunghezza degli allenamenti sciistici, sproporzionati secondo lui rispetto alla brevità delle competizioni alpine, e delle maggiori possibilità di recuperare le situazioni di svantaggio, a 13 anni opta definitivamente per il tennis e nell'estate del 2014, su suggerimento di Massimo Sartori, si trasferisce a Bordighera, dove viene seguito fino al febbraio 2022 da Riccardo Piatti e Andrea Volpini.
Ha frequentato le scuole superiori all'istituto tecnico Walther di Bolzano fino al quarto anno, proponendosi di riprendere gli studi per conseguire la maturità. Nel 2020 ha trasferito la propria residenza anagrafica e fiscale nel Principato di Monaco.
Carriera
Juniores
A livello juniores vince il Grade 4 sul cemento al 2nd Qatar ITF Open 2017, partendo dalle qualificazioni, e il Grade 4 sulla terra rossa della Sanchez-Casal Junior Cup 2017, disputata a El Prat. Nel 2018 raggiunge i quarti di finale del Trofeo Bonfiglio e viene sconfitto dal giapponese Naoki Tajima dopo aver mancato un match point. Il suo migliore ranking è stato il nº 133, raggiunto il 1º gennaio 2018.
2015-2018: inizi da professionista
Fa il suo esordio nel circuito professionistico il 12 settembre del 2015, all'età di 14 anni, disputando senza successo le qualificazioni del Futures Croatia F16. Il 19 marzo 2016, nel primo turno delle qualificazioni del Futures Croatia F4, vince il suo primo incontro da professionista, sconfiggendo in due set il croato Leo Kovačić, per poi essere eliminato al turno successivo.
Il 31 gennaio 2018, a 16 anni e 5 mesi, vince il suo primo incontro nel tabellone principale di un torneo professionistico, nel Futures Egypt F3 disputato a Sharm el-Sheikh, sconfiggendo l'indiano Aryan Goveas.
Il 12 febbraio 2018 entra per la prima volta nella classifica mondiale, alla posizione nº 1592.
Il 18 agosto dello stesso anno giunge per la prima volta in finale a livello Futures, sulla terra rossa del torneo Italy F23 di Santa Cristina Valgardena e viene sconfitto in due set dal tedesco Peter Heller. Il giorno precedente, in coppia con Giacomo Dambrosi si era aggiudicato il suo primo torneo ITF in doppio, sconfiggendo in due partite l'italiano Nicolò Turchetti e il francese Maxime Mora.
Grazie a una wild card, esordisce nel circuito Challenger al torneo di Como, dove viene sconfitto al primo turno da Andrej Martin in due set. Al torneo di Ortisei, alla sua seconda presenza nel main draw di un Challenger, vince il suo primo incontro di categoria, il 9 ottobre 2018, sconfiggendo in due set il connazionale Luca Giacomini. Negli ottavi di finale viene sconfitto in tre partite da Constant Lestienne.
Chiude la stagione 2018 alla posizione nº 551 della classifica mondiale.
2019: vittoria alle Next Gen ATP Finals e top 80
Nella penultima settimana di febbraio partecipa al Challenger 80 di Bergamo, che si aggiudica il 24 febbraio, battendo in finale Roberto Marcora col punteggio di 6-3, 6-1. Conquista così il suo primo titolo di categoria, diventando il più giovane tennista italiano e il 21º al mondo a conquistare un titolo del circuito Challenger. Si aggiudica quindi il Futures M25 Ata Battisti di Trento, superando in finale il tedesco Jeremy Jahn col punteggio di 6-3, 6-4. Sulla terra rossa del Futures M25 di Santa Margherita di Pula colleziona la sedicesima vittoria di fila e vince il terzo titolo consecutivo, sconfiggendo in finale Andrea Pellegrino per 6-1, 6-1. La serie di incontri vinti in successione si arresta il 2 aprile al primo turno del Challenger di Villena, dove viene sconfitto in tre set dal quindicenne Carlos Alcaraz, sceso in campo grazie a una wild card.
Il 20 aprile, nel 250 di Budapest, Sinner supera per la prima volta un turno nel tabellone di qualificazioni di un torneo ATP grazie al ritiro di Lukáš Rosol nel corso del secondo set. Nel turno decisivo viene sconfitto in due set da Yannick Maden ma, ripescato come lucky loser, fa il suo esordio assoluto nel tabellone principale di un torneo ATP. Il 24 aprile vince il suo primo incontro nel circuito maggiore sconfiggendo per 6-2, 0-6, 6-4 la wild card ungherese Máté Valkusz. Al Challenger Prosperita Open di Ostrava raggiunge la sua seconda finale di categoria, dove viene sconfitto da Kamil Majchrzak per 6-1, 6-0.
Ottiene una wild card per il tabellone principale degli Internazionali d'Italia e, a 17 anni e 8 mesi, disputa e vince il suo primo incontro in un torneo Masters 1000, contro Steve Johnson, col punteggio di 1-6, 6-1, 7-5, dopo aver salvato un match point. Nel turno successivo viene eliminato in due set da Stefanos Tsitsipas, nº 7 del ranking mondiale.
A 's-Hertogenbosch disputa per la prima volta le qualificazioni di un torneo ATP per diritto di classifica. Nel primo incontro della sua carriera su erba, dove non aveva giocato nemmeno a livello juniores, elimina in tre set lo specialista Lukáš Lacko. All'esordio nel tabellone principale esce di scena per mano di Nicolás Jarry in due set. A Wimbledon, nella sua prima presenza nel tabellone di qualificazioni di un torneo del Grande Slam, viene sconfitto al primo turno da Alex Bolt in tre set, 6-2, 5-7, 10-12.
Dopo essere uscito al secondo turno a Binghamton, al Challenger di Lexington conquista il secondo titolo di categoria superando in finale Alex Bolt con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-4. Nel successivo torneo di Aptos supera al primo turno il lucky loser olandese Sem Verbeek, per poi arrendersi a Bjorn Fratangelo in due set. Al termine del torneo sale alla posizione nº 130 della classifica ATP, in cui figura come miglior under 18 al mondo. A Flushing Meadows entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam, grazie ai successi nelle qualificazioni su Matteo Viola, Viktor Galović (al quale annulla due match point) e Mario Vilella Martínez. Al suo esordio si arrende a Stan Wawrinka con il punteggio di 3-6, 6(4)–7, 6-4, 3-6.
Grazie a una wild card prende parte all'ATP 250 di Anversa e raggiunge per la prima volta una semifinale nel circuito maggiore, più giovane italiano di sempre a spingersi così avanti in un torneo ATP, eliminando al primo turno in due set Kamil Majchrzak (6-4, 6-2). Negli ottavi concede solo cinque giochi alla testa di serie nº 1 Gaël Monfils (nº 13 del mondo) e nei quarti piega Frances Tiafoe in tre set. In semifinale si arrende in due set a Stan Wawrinka. Il 21 ottobre si attesta alla posizione nº 101 del ranking ATP.
Il 28 ottobre sale alla 93ª posizione della classifica mondiale, diventando il più giovane tennista italiano di sempre a entrare nella top 100.
Nel suo primo incontro di round-robin delle Next Generation ATP Finals supera in quattro set Frances Tiafoe, diventando il primo tennista italiano a vincere un incontro di questa manifestazione. Nel match successivo si impone in tre set su Mikael Ymer e si qualifica per le semifinali, nonostante la sconfitta subita in quattro set da Ugo Humbert nell'ultimo incontro del girone. Superando in quattro set Miomir Kecmanović giunge in finale, dove batte in tre set Alex de Minaur.
Disputa il suo ultimo torneo stagionale al Challenger di Ortisei, battendo in finale Sebastian Ofner.
Grazie agli 80 punti conquistati, scala 473 posizioni rispetto alla conclusione della stagione precedente e chiude l'annata al 78º posto del ranking ATP, diventando il più giovane tennista a entrare nella top 80 dal 2003.
Il 19 dicembre viene scelto per il premio di "Newcomer of the Year", tennista rivelazione dell'anno.
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Tennis, Sinner scrive la storia agli Australian Open: batte Djokovic ed è in finale
L'altoatesino si impone 6-1, 6-2, 6(6)-7, 6-3: è il primo italiano di sempre a raggiungere l'atto conclusivo a Melbourne. Jannik Sinner scrive la storia del tennis italiano: è il primo azzurro di sempre a conquistare la finale degli Australian Open. A Melbourne, il 22enne di Sesto Pusteria batte il numero uno al Mondo Novak Djokovic con il punteggio di 6-1, 6-2, 6(6)-7, 6-3. Per la prima volta nella sua carriera, raggiunge l'atto conclusivo in uno Slam e lo fa con una prestazione straordinaria e nonostante un match point fallito nel tie-break del terzo set.
La vittoria di Jannik Sinner su Novak Djokovic agli Australian Open passerà alla storia per una lunghissima serie di motivi. Innanzitutto, il 22enne di Sesto Pusteria è il primo italiano di sempre a raggiungere la finale a Melbourne, ma non solo: è il primo atto conclusivo di uno Slam per la sua giovane ma già vincente carriera. Il 6-1, 6-2, 6(6)-7, 6-3 a Nole interrompe inoltre una serie di successi che per il serbo, in questo torneo, durava addirittura da 33 match e dal 2018, e per di più non era mai stato battuto in semifinale o in finale.
Già questo basterebbe a far capire l'impresa di Sinner, che però decide non solo di battere, ma di travolgere il numero uno al Mondo. L'avvio di gara è semplicemente perfetto: l'italiano si dimostra ingiocabile volando e approfittando di ogni buco al servizio del tennista con più Slam in carriera. Nel primo set, ha tre palle break per chiudere addirittura sul 6-0, ma ne sfrutta "solo" due e chiude 6-1. Non troppo diverso il secondo: doppio break e 6-2.
Jannik sembra aver innescato il pilota automatico, ma di fronte ha pur sempre il numero uno al Mondo, che strappa il tie-break. Inizialmente, Nole è avanti 4-2, ma Sinner sembra rimontare esattamente come con Rublev. Sul 6-5, avrebbe persino il match point per volare in finale senza concedere parziali, ma Djokovic lo annulla e chiude sull'8-6: è il primo set perso da Sinner nell'intero torneo.
Il match point fallito e il parziale incassato basterebbero a lanciare la rimonta di Djokovic e a minare corpo e mente di chiunque, ma non di questo Jannik Sinner, che strappa il servizio al secondo turno in battuta (3-1) nel quarto set e non si guarda più indietro. Nole non riesce mai a mettere in difficoltà il servizio e allora è festa azzurra: 6-3 e finale agli Australian Open. Jannik Sinner ora fa sognare l'Italia intera. Quasi non importa, a questo punto, chi sarà il suo avversario (uno tra Medvedev e Zverev): il 22enne di Sesto Pusteria punta dritto al suo primo Slam.
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Tennis, Sinner nella storia: rimonta Mevdeved e vince l'Australian Open 2024
Jannik Sinner supera Daniil Medvedev in 5 set nella finale dell'Australian Open 2024 e conquista il suo primo Slam in carriera. Un'impresa storica quella del 21enne altoatesino, che diventa il terzo azzurro di sempre a trionfare in uno dei quattro tornei più importanti al mondo in campo maschile, interrompendo un digiuno che durava da 48 anni (cioè dal successo di Panatta al Roland Garros del '76). La vittoria arriva dopo una rimonta epica, da 0-2 a 3-2, in cui Sinner sfrutta al massimo la maggior brillantezza sul piano fisico piegando l'avversario al quinto set.
Jannik scrive così un capitolo fondamentale nella storia del tennis e, più in generale, dello sport italiano, spezzando una maledizione che durava da quasi mezzo secolo. Lo fa al termine di una finale lunghissima, quasi 4 ore, e soffertissima, che lo vede a un passo dal tracollo, ma poi capace di rialzarsi, ritrovare nuova linfa ed energia fino a riuscire ad avere la meglio su un avversario ormai sfinito.
Medvedev domina i primi due set sfruttando soprattutto un servizio micidiale, Sinner soffre la capacità di lettura del russo quando è lui in battuta, sbaglia moltissime prime palle e si innervosisce, ma poi, dopo il secondo 3-6 incassato, qualcosa in lui cambia. Il servizio migliora, le prime cominciano a entrare, l'avversario tradisce la stanchezza e Jannik ritrova fiducia nei propri mezzi. Il terzo e il quarto set scivolano via con grande equilibrio, ma è l'azzurro a riuscire a breakkare nei momenti decisivi, allungando e vincendoli entrambi 6-4. Una volta portata l'inerzia del match dalla sua, Sinner è spietato e con un Medvedev ormai a corto di energie fa suo il quinto e ultimo set entrando di prepotenza nella storia del tennis. La sensazione, in ogni caso, è che questo sia solo l'inizio.
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Rotterdam, Sinner conquista la finale: sarà il primo italiano numero 3 al mondo
L'altoatesino non sbaglia nella semifinale contro Griekspoor, giocata con grande mentalità, e la vince in 1h21': 6-2, 6-4 il punteggio. Ora la sfida all'australiano, Jannik Sinner non sbaglia e conquista nuovamente la finalie nell'Atp 500 di Rotterdam, che lo vide uscire sconfitto contro Medvedev nel 2023. L'altoatesino e numero uno del seeding, che grazie a questo successo raggiunge la top-3 nel ranking mondiale, regola il padrone di casa Tallon Griekspoor col punteggio di 6-2, 6-4 in 1h21' di gioco: match in controllo per Jannik, che domina il primo set e controlla la reazione del rivale nel secondo. Ora sfiderà De Minaur (5), che ha eliminato Dimitrov (6).
Sinner ha la meglio su Griekspoor, che aveva eliminato Musetti nel primo turno e Hurkacz (4) nei quarti, conquistando la bellezza di sei tiebreak nei match giocati sin qui. Non c'è storia nel primo set, dove Jannik è ingiocabile col servizio e col suo rovescio: l'azzurro vola subito sul 3-1 e ribalta una palla-break di Griekspoor per portarsi sul 5-1 e intravedere il successo parziale. L'oranje resiste sul 5-2, poi Sinner la chiude: è 6-2 in 34' di gioco. Decisamente più equilibrato il secondo set, dove il rivale dell'altoatesino sa di dover dare tutto per evitare la sconfitta davanti al suo pubblico. Griekspoor si porta sul 2-1 e resiste alla rimonta di Sinner, che piazza l'allungo decisivo quando arriva sul 5-4 sfruttando al meglio le palle nuove. A questo punto l'azzurro serve per il match e, dopo essersi fatto riprendere sul 30-30, la chiude col servizio.
Il suo sfidante per il titolo sarà Alex De Minaur, testa di serie numero 5 del seeding, che ha dominato a sua volta il penultimo atto. L'australiano ha sconfitto Dimitrov (6) col punteggio di 6-4, 6-3, confermandosi in grande forma dopo aver eliminato Rublev (2) nei quarti. In attesa del titolo, Sinner festeggia così il numero 3 della classifica Atp conquistato a scapito di Medvedev. Nessun italiano si era mai issato così in alto, se non Nicola Pietrangeli, che in epoca antecomputer era stato terzo giocatore del mondo a fine 1959 e a fine 1960.
SINNER: "VOGLIO ESSERE UN ESEMPIO PER I RAGAZZI, IL TERZO POSTO VALE TANTO PER L'ITALIA"
Prosegue il momento d'oro di Jannik Sinner. L'altoatesino è raggiante dopo la sfida vinta in Olanda: "Il terzo posto Atp vuol dire tanto per me e per tutta l’Italia - ha detto a Sky Sport -. La cosa più importante però è muovere il tennis italiano verso la direzione di far giocare tanti ragazzi, di essere un esempio. Alla fine è solo un numero. Ho alzato il livello in questa semifinale, è stata la miglior partita del torneo. Spero di avere più confidenza per la finale".
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