Robottoni che passioni! Anzi no!!!

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    C'era una volta,
    le fiabe cominciano così, una bella invasione di robottoni in tv. Nei cartoni animati, più qualche prodotto ibrido come Aizenborg e full human come Spectreman, ma poco cambia.

    Questi robottoni andavano a sostituire, in nippolandia, i programmi sui samurai, ed è il motivo per cui in scia continuano a proporre scontri all'arma bianca. Robot con le spade? Così era. Eventuali raggi venivano emessi dal corpo del robot.
    Cosa sono? In pratica X-men giganti d'acciaio contro i mostri demoni oni giapponesi e via dicendo.

    Non mi sono preso la briga di studiare il fenomeno, ma guardando le uscite alla buona, c'è stata anche qui un'evoluzione. Super Robot 28, che deve essere stato il primo, nacque ancora in b/n se non sbaglio, non era certo un samurai. Anche Astroganga segue la stessa scia. Ma poi è cominciato l'arrivo massiccio di questi robot spadaccini. Che fra un po' di trasformazioni più o meno credibili, armi strane e nemici mostruosi, riempivano la tv.
    Fra tutti si distinguono i robot di Go Nagai. Mentre gli altri tendenzialmente sono coprodotti dalla fiat anni 80, tutte linee squadrate, quelli di Nagai seguono le rotondità umane.

    E' importante evidenziare che tutti questi robot erano commissionati e sponsorizzati dalle ditte di giocattoli. Loro pagavano gli show per vendere i giocattoli.
    Con alcuni casini perché poteva capitare che gli animatori definivano un veicolo tal dei tali, il produttore di giocattoli lo mandava in stampa, ma prima dell'uscita del giocattolo gli animatori ci ripensavano su e cambiavano lo schema colori.
    Per la costernazione della Bandhai!d!! di turno.

    Fin qui uno può dire giustamente, che con fucili o spade che sia, finché le storie sono belle, che ci frega?.
    Il punto è proprio questo in realtà. Questi robottoni possono avere pure una storia complessiva interessante, ma la sceneggiatura della puntata era sempre qualcosa di tremendo, un vero insulto all'intelligenza. Scene e piani dei cattivi stupidissimi e gestiti malissimo. Naturalmente lo spettatore tipo, il bambino, non era in grado di capire cosa stava mangiando e beveva felice. Al massimo poteva avere una qualche sensazione di stranezza o perplessità che non sapeva inquadrare.

    Oggi è un po' diverso. Vedere un cattivo con un ostaggio che viene fatto fuori senza sfruttare la carta dell'ostaggio, mostra tutta la sua ridicolaggine (Daltanious).

    Ho voluto fare un rassegna guardandomi molti dei cartoni dei vecchi robottoni. Fermandomi però alle insulsaggini. Il citato Daltanious in realtà mi è durato+- dieci episodi, un record. Altri li ho castigati anche dopo solo mezza puntata. L'antifona si capiva subito.

    Poi finalmente anche il robottame giapponese si è evoluto. Col famoso Gundam. Finalmente un prodotto molto più serio e realistico. In realtà anche qui non è affatto tutto oro quello che luccica. Sotto la scorza, il cuore del superhero samurai batte ancora forte. Il Gundam è un super robot invincibile, rispetto agli altri del cartone. Soltanto verso la fine della serie compaiono nemici in grado di danneggiarlo alla pari, ma in compenso il pilota è diventato un superpilota con capacità speciali in grado di anticipare tutti i colpi. Il Gundam ha il fucile, ma anche una bella spada laser, un bazooka, una poi dismessa palla chiodata. Si sono resi conto che stavano tornando ai classici superrobot in maniera evidente e l'hanno subito dismessa. E poi la spada bastava. I robot nemici sono degli oni con un occhio solo in salsa metallica.
    Molti robot nemici sono goffamente ispirati agli animali, e persino le astronavi di Zion hanno quasi dei musi cattivi. Nonsense.

    Ma Gundam ha aperto la porta a robot in quel filone chiamato poi dei Real Robot, ed è nato Robotech. In questo cartone non c'è proprio un superrobot. Il protagonista guida un robot trasformabile uguale a quello di tutti gli altri. Si a volte dispone di un modello più evoluto in anteprima, ma niente di esclusivo e soprattutto niente di invincibile. La differenza la fa unicamente la sua abilità come pilota. Robotech in realtà è una combo forzata di tre serie distinte. Distinte, ma tutte dello stesso produttore giapponese e con le medesime caratteristiche. Secondo lo schema, squadra che vince non si cambia. La Tatsunoko ne ha fatte anche altre non incluse in Robotech. I primi due componenti di Robotech sono eccellenti sotto il profilo della storia complessiva, mentre a livello tecnicismi e realismo dei combattimenti siamo a un livello un po' più grossolano rispetto a Gundam. Il terzo troncone di Robotech, Mospeada, è invece pessimo nella gestione degli scontri. Con un notevole stacco fra quello che sarebbe dovuto accadere e quello che effettivamente succede. Ovvero, non è possibile che un nemico che ti è in coda e ti spara come un pazzo non ti colpisca neanche di striscio. E succedeva ogni volta!! Delle tre comunque, Macross, Southern Cross e Mospeada, è la seconda ad essere sprofondata nel dimenticatoio. Il motivo è semplice: la prima ha degli ottimi aerei trasformabili e anche i nemici hanno un bel design. E altri robot della serie sono dei veri e propri Real Mech. Non per niente sono stati rubati da quelli della Fasa per il loro Battletech/Mechwarrior. Con proteste e ritiro dei modelli copiati nelle edizioni successive del gioco da tavolo.
    Mospeada ha pure dei buoni caccia trasformabili, non memorabili, buon design dei nemici, ma soprattutto introduce delle moto trasformabili in un'armatura volante e armata per il pilota. Southern Cross purtroppo si caratterizza per nemici anonimi e un pessimo Mecha design generale. Interessante solo il veicolo in dotazione alla squadra della protagonista, un hovercraft tri-trasformabile. Ma purtroppo anche di questo non si è visto praticamente traccia.

    Qui in italia il gundam è rimasto praticamente l'unico esemplare Real assieme a Robotech, ma ci sono anche altri esponenti inediti di questo filone.

    Robotech poi è odiato dai mangafan in quanto combo voluta dagli americani. Fanzine e altre riviste più o meno amatoriali, che sono fatte da gente di questo gretto stampo, lo ignorano totalmente. Un errore molto molto grave. Posso anche capire che non piaccia l'intervento della gente a stelle e strisce, ma guardandola da un'altra prospettiva, se non c'era Robotech, tu quelle tre serie componenti non le avresti mai viste. Purtroppo l'intelligenza dei mangafan è questa, si butta il bambino con i panni sporchi.

    Questo vale anche per i Transformers. I Transformers sono un cartone lanciato dall'americana Hasbro (Hassenfeld Brothers), per vendere giocattoli, esattamente come faceva la Bandai quando sponsorizzava Mazinga. Questi giocattoli però non erano i suoi, erano prodotti dalla giapponese Takara.
    Naturalmente si è trattata di una joint venture fra le due ditte, e il mercato giapponese era per la Takara. E ciascuna ha preparato sulle varie riviste e con fumetti o manga, il lancio del cartone. Su internet si trova persino la cronaca di lancio del cartone su rivista japp.
    La mano Usa nel cartone si vede. Le storie sono autoconclusive e di stampo nettamente diverso dai canoni giapponesi. Una sorta di commedia a media tensione: Si combatte, ma non muore mai nessuno. Alcune sceneggiature sono riprese da quelle dei Masters. Si, storie e mano Usa che vivificano una quantità enorme di robot giapponesi. Takara e non, per la gioia della Takara!! Infatti questo ha creato problemi.
    Una nota: per colpa dei "fans" neuroni zero, il cartone è stato ridoppiato. Risultato: se il ds era bellissimo, guardare gli episodi con quello nuovo non da NESSUNA soddisfazione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Dopo le prime due tre serie, il cartone dei Transformers si è diversificato. Quello di matrice Usa si è praticamente arrestato per anni, mentre sono uscite diverse serie giapponesi. Queste hanno ripreso il loro stile e nelle ultime, persino il design e le trasformazioni dei Superrobot.
    Il confronto è assolutamente impietoso: a parte un paio che vaga fra il mediocre e il sufficiente, le serie giapponesi sono gravemente insufficienti. Una qualità bassissima. Gli americani avevano fatto schifo con la loro ultima serie cmq. Però dopo il 2000 sono risorti i cartoni Transformers Usa e devo ammettere che anche se non mi piacciono certe scelte, nel complessivo sono ottimi prodotti. Ottimi Transformers Animated e Prime, e anche Robots in Disguise (quello Usa) non è male.
    I giappi in precedenza fecero il loro Rid/Cars Robot 2000. E non era male neanche quello. Uno dei pochi prodotti validi prodotti in nippolandia.

    Non mi sono più arrivate sotto gli occhi le produzioni giappo con robottoni più recenti.

    A parte i gundam, che continuano a macinare prodotti, il resto si è calmato. L'ultimo grande colpo è stato Evangelion. Che è grande fino a metà. Tre quarti al massimo. Dopo naufraga in una torbida storia metafisica, allucinata e psichiatrica davvero brutta.

    E Full Metal Panic. Buon cartone, ma di nuovo il robot del protagonista è un super real robot.

    In pratica a parte Robotech non ci sono veri real robot.

    Le sceneggiature sono comunque migliorate. La scemenze delle sceneggiature dei classici super robot non si vedono più. E questo è molto positivo.

    Sgnalo fra i classici Super il Trider G7. Ce l'ho. L'avevo bocciato. Ma dopo aver assaggiato gli altri, l'ho grandemente rivalutato.
    Man mano che la serie avanza gli scontri fra robot diventano sempre meno importanti. Anzi, non li sopportavo più. La serie infatti presenta moltissima relazione sociale intorno al bambino protagonista. E' una sorta di specchio del Giappone post-bellico. Persone che faticano a trovare lavoro, i prezzi che salgono, le difficoltà per le persone autistiche, i problemi scolastici. Anche sul campo di battaglia si lesina ad usare i missili perché costano! Almeno finché non arriva la sovvenzione del governo!!
    Dal punto di vista robotico non è niente di diverso dal solito. Ma le storie sono molto istruttive. E poi c'è anche un cameo con Aran Banjio di Daitan 3!!!
     
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    Vecchie produzioni Real nate sulla scia di Gundam, sempre in casa Sunrise, sono Votoms e Dougram. I "mech" di votoms sono dei piccoli esoscheletri di 3-4 metri massimo. I giapponesi lo considerano il più reale robot fra tutti. Può esserlo. Il protagonista Kiriko comanda solitamente un esoscheletromodello standard o quello che trova.
    Le dimensioni e l'alta vulnerabilità, in pratica resiste solo a colpi di striscio, non me lo fanno apprezzare come mech. Siamo passati da un estremo, protagonista indistruttibile, all'altro: vulnerabilità quasi umana.
    Ma in termini di realismo ci siamo. E non c'è niente di indistruttibile. La storia però è solo discreta.

    Dougram ruota invece attorno alla ribellione di un pianeta. Ci sono molti intrighi politici, talvolta troppi. Più d'una volta sono stato tentato di abbandonarlo.
    Il Dougram è il mech della resistenza, costruito per muoversi al meglio sul pianeta. La resistenza del robot è il suo punto debole. Troppo tosto, e anche se prende dei buoni colpi, non si danneggia. In alcune occasioni si configurano degli scontri di massa, tuttavia anche qui il Dougram brilla solitario. Peccato, c'erano andati vicino.

    Giusto l'altro ieri ho finito di vedere un altro cartone robotico. Dorvack. Sembra di vedere i Transformers con pilota, o Diaclone, contro insoliti alieni invasori.
    Fino a metà serie, 18 episodi, siamo più o meno nella mediocrità, dopo gli eventi prendono un altro giro e si verificano cambiamenti davvero radicali.
    I Dorvack sono una squadra la cui punta operativa sono solo tre unità trasformabili in robot. Una Jeep, un elicottero e un carro armato a due canne.
    Piccoli esoscheletri di supporto progressivamente entreranno a interagire pesantemente con i Dorvack, e anche loro verranno prodotti in massa.
    Questo, assieme ai nemici che utilizzeranno i loro veicoli più potenti in modo massivo, comporterà che pure queste unità Dorvack diventeranno più vulnerabili, mentre all'inizio sono abbastanza tostissime. Cmq il pilota di punta della jeep, otterrà un bell'upgrade e il suo Calibur diventerà corazzato e in pratica torna ad essere quasi invulnerabile, salvo esigenze di copione.
    Non posso dire che sia superlativo, ma alla distanza migliora parecchio in tutti gli aspetti, avvicinandosi a Macross come realismo. Mi ha colpito in particolare il design dei nemici, che hanno a lungo 3-4 tipologie di veicoli, che ricordano dei gallinacci volanti. Un mix fra i pod di macross, i mezzi-bot di Orguss e i camminatori Waruder di Diaclone. Questi nemici sono tenaci: anche se danneggiati, finché possono continuano a combattere. In Dorvack è comune vedere questi veicoli perdere pezzi secondari, e detriti volano dappertutto. La Hasbro ha comperato l'elicottero e la jeep, ma sostanzialmente li vedi solo nei primi cataloghi di giocattoli, mentre nei tf comics usa e nel cartone sono assenti. S vide qualcosina nei tf comics uk e nelle produzioni a fumetti più recenti.
     
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    Devo segnalare fra i real, Patlabor. Questo tendo sempre a scordarlo, perché il mio interesse nei suoi confronti è parecchio basso. Lessi parte del fumetto tempo fa.
    Potrebbe essere una buona riscoperta. In termini di realismo, sebbene il robot poliziotto di fatto è un paladino solitario. Nel manga in teoria erano due, ma uno non fa che da spalla di servizio.

    Mi ha incuriosito Govarian, il robot psichico. Govarian rientra nel filone super, ma le storie sono sporcate da un po' di realismo. Vediamo eserciti di piccole unita camminatrici meccaniche d'appoggio e mostri-robot lanciare raggi non dalla bocca del mostro, ma da canne di fuoco che ha sul corpo. Altri hanno proprio la pistola/fucile. Il Govarian invece, nel più puro stile Mazinga, lancia raggi energetici dalle mani e dalla fronte. Dico Mazinga perché ne è clamorosamente una copia variant.

    Mi dicono che non è un illecito: anche questo è un lavoro di Go Nagai. Non ha molti episodi. Ne ho visti un po' (a 4X) e non saprei bene inquadrarlo. Gli scontri sembrano un po' approssimativi. Di certo gli autori sono dei bestemmiatori spregiudicati: fra i cattivi due personaggi si chiamano Meria e Christo. Pura blasfemia senza ritegno.
    Essere un clone di Mazinga non è un punto forte di questo cartone, semmai è la pesante lapide che lo seppellisce. E' ovvio che al di là dei meriti/demeriti personali, verrà sempre considerato nulla più che una brutta copia. Illecita oltretutto. Nessuno a scatola chiusa, senza aver approfondito, crederebbe che in realtà è un autentico 'made in nagai'. Il fardello mazinghesco lo lega inesorabilmente a un paragone costante e a un riflesso dell'originale. La mia opinione di passaggio è che sia un prodotto abbastanza mediocre, migliore di Mazinga/GM cmq, ma vedervi un clone di Mazinga fra i robot dei buoni è una cosa stonata come i bulloni nell'insalata. Per un parere definitivo ovviamente dovrei guardarlo tutto.
    dice wiki: la serie viene considerata essere un miscuglio tra il film 'Harmagedon - La guerra contro Genma', e le serie 'Mazinga' e 'Gundam'.
     
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    Un paio di paroline anche su Gunbuster. Questo nome gira famoso, ma non l'avevo mai veduto. Finalmente prendo contatto con questa miniserie da 6 episodi.
    La prima impressione è ridicolo, la seconda, morti di fica.
    Vedere un esercito di robot da addestramento impegnati in esercizi ginnici, è qualcosa di assolutamente scandaloso. I motori elettrici non si fortificano con gli esercizi. E' un nonsense. Lo vidi la prima volta nei TF headmasters, e adesso me lo ritrovo anche qui. Pensavo che era una ridicolissima gran cazzata allora, e lo è anche adesso.
    Morti di fica perché i piloti dei robot sono tutte giovani ragazze. Una intera scolaresca di sole femmine che si allenano per diventarne piloti.
    Ho capito adesso perché nelle recensioni il recensore ci teneva a sottolineare il realismo delle tette ballonzolanti durante la ginnastica.
    Si, vabbè, vedere le belle fiche piace a tutti, ma non fa assolutamente di un cartone un bel cartone. Visto il tenore da accademia scolaresca dei primi due episodi, sono passato direttamente all'ultimo. Volevo togliermi lo sfizio di questi fantomatici nemici di cui si parlava e che non si vedevano neanche di striscio.
    E in sostanza sembrano una massa di microorganismi in fomato gigante e in quantità industriali. In altre parole non sono che il mezzo e lo spauracchio per farci vedere le fiche che si allenano e poi compongono questo super invincibile robot che lancia raggi potentissimi da tutte le parti, distruggendo l'anonimo e insipido spauracchio in poche decine di secondi. Giusto il tempo che ci mette uno a "sistemare la sua cosa" con un bel fumetto osceno nella sinistra.
    Be', un bel Mav'vaffa... se lo guadagna a pieni voti. Mille volte meglio Galvion o Orange Road, se voglio vedere solida vitamina F, perbacco!
     
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    Robotech vs Macross.

    Torno sulla questione. E poi ci ritorno ancora.

    La solita critica che si legge è questa "La casa di produzione americana Harmony Gold nel 1985 combinò (modificando la storia ed i dialoghi) Macross con altre due serie totalmente scorrelate (Chōjikū kidan Southern Cross e Kiko soseiki Mospeada) creando la serie Robotech, all'epoca trasmessa anche in Italia".

    Non proprio. Sono serie della stessa ditta che visto il successo di Macross ha continuato a battere sulla stessa strada: spazio, mezzi che diventano robot, musica, stile di disegno e femmine. Squadra che vince non si cambia.
    Le storie sono scorrelate, tuttavia le dinamiche sono proprio le stesse. Anche i disegni sono simili.
    E' per queste forti somiglianze che hanno potuto riunirle assieme. Diverse, ma compatibili.
    Anche Orguss fa parte di questo gruppo.

    Il mesciamento ha fatto storcere il naso a molti, tuttavia se non era per Robotech non avremmo visto Souther Cross che è un ottimo anime con un pessimo mecha design, mentre mospeada ha una pessima regia, ma un mecha design con alcuni colpi di genio. Le moto trasformabili.


    Anzi, dirò di più! Per far capire quanto queste serie siano legate in uno stesso filone, si chiamano tutte allo stesso modo.
    Super Dimension + nome specifico.

    Super Dimension Fortress Macross
    Super Dimension Century Orguss
    Super Dimension Cavalry Southern Cross

    Manca mospeada, ma vedremo poi perché.

    Super Dimension (超時空シリーズ, Chōjikū shiriizu?, letteralmente "Super tempo e spazio") è il nome con cui è nota una trilogia di anime fantascientifici che comprende le serie televisive (scollegate tra di loro a livello di trama, ma con tematiche ed elementi simili: militari trasformabili, tema bellico, mecha e character design) Chōjikū yōsai Macross, Chōjikū seiki Orguss e Chōjikū kidan Southern Cross.

    Le due serie successive a Macross hanno all'interno dei camei con i personaggi di Macross e altri riferimenti.
    In Orguss ad esempio è possibile vedere Lisa Hayes in topless in un fugacissimo, e di cattivo gusto, fotogramma.
    Le tre storie condividono alcuni degli stessi creatori.

    Genesis Climber Mospeada. Si scollega dalla trilogia sopracitata solo nel nome. Perché di fatto ha le medesime caratteristiche comuni.

    In termini temporali, Southern Cross è più giovane di Mospeada, sebbene per impacchettare Robotech, SC sia stata implementata prima di Mospeada.

    Le tre serie Super Dimension sono state tutte sponsorizzate dalla Big West Advertising.

    Macross è stata creata dallo Studio Nue + Artland (altro piccolo studio di animazione, poi assorbito dallo stesso SN) e Tatsunoko.
    I diritti nazionali sono posseduti da Big West, così come il mecha design, mentre quelli internazionali sono della Tatsunoko, che li ha venduti alla Harmony Gold.

    Orgus è stata creata dallo Studio Nue, Artland e TMS (Tokyo Movie Shinsha).

    Southern Cross è tutta farina di Tatsunoko, con il suo studio collegato Ammonite per il mecha design.

    Mospeada è stata creata dagli studi Artmic & Tatsunoko. Niente Big West stavolta, e perciò niente Super Dimension nel titolo.
    In pratica la Tatsunoko che aveva collaborato con le altre ditte per alcune Super Dimension, ha imparato la formula e ne ha fatta una in casa.

    Essendo Mospeada completamente slegata dalle proprietà Big West, ha comportato che il materiale derivato di Robotech, si basa su questo componente a cui Harmony Gold può attingere senza problemi legali.

    E finalmente nel 2021 le controversie legali sembra si siano risolte con un accordo fra Big West e Harmony Gold.

    Info: MOSPEADA è un acronimo che sta per: "Military Operation Soldier Protection Emergency Aviation Dive Armor".



    Astronavi.
    Da dove salta fuori Macross? Si, un omaggio ai robot pregressi, ma soprattutto a Gundam. Si diceva.

    Ma qualcuno ha presente al Corazzata Spaziale Yamato? Di suo non sembra averci a che fare. Direttamente magari no. Tuttavia in scia alla Yamato è nata la Blue Noa.
    E questa, pur essendo di base una serie di navi e astronavi, ha molti punti in comune con Macross. A cominciare dai personaggi, che sembrano un prototipo di quelli visti nella serie robotica (la protagonista femminile assomiglia a Lisa Hayes), e poi la stessa astronave, che pur non trasformandosi in robot, possiede delle doti modulari. Infatti alcune sue parti si possono staccare e agire in autonomia come veicoli appoggio, E la struttura si modifica qualora operi sott'acqua come sottomarino o come portaerei in superficie.

    Se il collegamento fra la Yamato e la Blue Noa è palese, mi viene il sospetto che nella novità delle possibilità modulari della BN, ci sia lo zampino di integrare in questa serie la versatilità dei Thunderbirds. Però è solo un sospetto.
     
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    Sentou Mecha Xabungle / Combat Mecha Xabungle

    Ho scoperto questa serie da poco. Date: Sunrise del febbraio 1982- gennaio 83.
    Si incastona dentro Dougram, come periodo storico. Ottobre 81 marzzo 83.
    Si interseca con Macross Ottobre 82, giugno 83. (Orgus è del luglio 83 fino a aprile 84. Lo segnalo perché così si capisce il riferimento brutto a Macross nei primi episodi)

    Comincia in modo distorto. In effetti si vedono molti mech, intesi del tipo dei camminatori. Dei veri mech. Ne appaiono anche di molte dimensioni e forme differenti. E questo è molto raro, ma molto positivo. Fino a qui è tutto buono. Il problema è che lo Xabungle del titolo è invece una sorta di moderno superrobot, ovvero col fucile, con problematiche di approvigionamento. Ma sempre dieci spanne sopra gli altri. Un po' come Gundam. Anche l'Iron Gear, che è la nave di terra in grado di diventare un robot gigante, sembre del gruppo dei super. In realtà la trasformazione si usa raramente e da un vantaggio relativo. Si buca facilmente. Lo Xabungle invece non si rompe praticamente mai. E ce ne sono due. Poi a metà serie il protagonista lo cambia per un altro robot, stavolta più mech. Ma permane la sua invincibilità. Ciò dipende anche dalla comicità intesa demenziale, ma in realtà demente della serie. Il protagonista, a piedi o sul veicolo, si muove se serve a scatti istantanei, tipici di certe situazioni esilaranti. Che ci possono stare ogni tanto, ma non sempre. Per capire certi movimenti una delle fonti di ispirazione è Conan il ragazzo del futuro e Il castello di Cagliostro di Lupin III. La storia è una tremenda baraonda con poco senso e poco costrutto. Sembra anche accelerata.
    Già questo basta per cannarla, ma veramente a parte il mecha design generale, è tutta sbagliata. Comicità brutta e fuori luogo, una montagna di pornografia (rivaleggia con Orgus in questo campo), valori completamente sballati, anzi, è molto negativa come serie: personaggi che si buttano sempre allo sbaraglio quando comandano gli altri, tattica quasi assente, un po' più di senno e presenza quando comandano loro. Pressoché nulla ricerca del dialogo e della comprensione.
    Mi viene da pensare che forse il mecha design potrebbe aver suggerito qualcosa per i mech che si vedono in Macross. L'unico punto buono di questa serie. Mi dispiace, ma è da evitare come la peste. Un'occasione veramente sprecata.
    Nota: il prodotto doveva essere serio, ma poi Tomino è subentrato e ha cambiato tutta la storia, lavorandoci solo una notte, rendendo un mondo a tematiche misto western + tecnologico-mezzo decadente. Qui si è evitato in tutti i modi la sindrome di Tomino l'assassino, e in effetti i pg principali non muoiono.
    Ps, oltre al lato negativo, una parte della storia mi ha ricordato sempre Orgus. Una base mobile che va in giro a vendere cose.
     
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    Per presa visione. Heavy Metal L-Gaim.
    Anime del 1984-85. Di Sunrise, come Xabungle.
    Anche questo poco ispirato. Troppo porcello e troppe spade laser. Una variante venuta male di Gundam. All'inizio sembrava avere delle potenzialità, ma poi si è ancorato in una brutta storia e in un brutto schema.
     
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    Layzner
    o per esteso
    Blue Comet SPT Layzner
    38 episodi + il terzo oav. I primi due oav sono un rimontaggio della serie. Il terzo amplifica gli ultimi avvenimenti.

    Ottimo sci-fi robotico, che avevo liquidato male basandomi sull'aspetto troppo fico del robot protagonista.
    Si tratta di una serie naufragata a causa di motivi politici. Quando ha cominciato a scimmiottare il brutto comportamento dei giapponesi nella guerra contro la Corea, i fondi sono stati bruscamente tagliati.
    Non che manchi il finale, nell'ultimo episodio, ma è davvero un riassunto all'osso e accorciato. In questa fretta non hanno potuto colmare tutti i buchi. E la versione 2 del robot, che era già pronta, ha visto la luce solo nel videogioco dei robot giapponesi... e in modellino.
    No, non appare nell'oav.

    Nonostante questi limiti, resta una serie molto bella e godibile.

    La serie comincia sulle basi terrestri su Marte dove arrivano degli studenti in visita. Ma poco dopo fanno la loro comparsa dei mech di origine sconosciuta che battagliano fra loro. O per l'esattezza, uno è inseguito dagli altri. Si tratta di un disertore che ha portato con se un modello di robot avanzato e vuole avvertire i terrestri dell'imminente attacco del pianeta Grados alla Terra. Il pilota Eiji, è per metà terrestre. Lui non vuole uccidere nessuno, perciò tenta per lo più di scappare, nascondersi ed eventualmente colpire i nemici solo per immobilizzare i loro robot senza distruggerli.
    Nonostante le buone intenzioni, i suoi contatti con i terrestri saranno molto burrascosi. Lentamente i ragazzi terrestri lo accoglieranno come un fratello. Il gruppo riuscirà con molta fatica a lasciare Marte e dirigersi sulla terra. Ma anche qui ci sono problemi con le autorità. E' pur sempre il primo contatto con un alieno.
    E quasi subito dopo arrivano in forze i nemici che lanciano un colpo decisivo alla terra soggiogando il pianeta.
    Questo succede nei primi 24 episodi. Il 25 è un recap, particolarmente del primo episodio.
    Dal 26 al 38 la serie si gira in un resistenza - guerriglia sulla terra che si ispira tantissimo a Kenshiro. Il protagonista diventa praticamente un cosplayer di Ken. Penso che questa virata era stata prevista in precedenza, visto che la sorella si chiama Julia.
    La regia degli episodi in genere l'ho trovata buona, la sceneggiatura della serie sembra procedere abbastanza bene, ma non benissimo. Si notano false ripartenze.
    Che comunque non danno problemi. C'è anche una notevole profondità di contenuti, anche se sono in disaccordo col pdv del capo dei Gradosiani sulla qualità del leader.
    La parte Kenshiresca è meno buona dell'altra e qui ci sono un paio di episodi particolarmente malriusciti. Meno buona non significa cattiva, significa valida, ma non a livello dei primi due terzi della serie. Salvo i due episodi che dicevo.
    Questione mecha-design e Real stuff. I mecha sono belli, antropomorfi, più raffinati di quelli di Dougram, ma non tantissimo. Fra gli altri si riconosce il cugino deluxe del Roundface di Dougram. Dei robot ne esistono diverse tipologie. Alcuni sono del tutto automatici, altri si trasformano in jet.
    Il real per me si misura nella misura in cui è real il robot del protagonista. Se no non vale. E real vuol dire che non deve essere invincibile.
    Qui i mech sono tutti belli che distruggibili. Quello del protagonista non fa eccezione, almeno in teoria. Non lo si vede quasi mai smembrato, ma soprattutto all'inizio accusa avarie più o meno compromettenti quando viene colpito. In queste fasi è più la fortuna a salvarlo... e un dispositivo speciale.
    Questo dispositivo berserk agisce all'improvviso, in autonomia e consiste in un boster prestazionale di alto livello. Il robot viene anche avvolto in un'aura energetica e sembra poter fare a sportellate con suo grande profitto.
    Se qualcuno dice Kaioken, più o meno ci siamo.
    Questo potere automatico sovvertirebbe qualsiasi pretesa di realismo, ma per fortuna anche questo ha i suoi limiti. Specie all'inizio. Andando avanti alla Sunrise si sono fatti prendere un po' troppo la mano, ma per fortuna anche gli avversari alzano l'asticella.
    I due episodi brutti sono quelli in cui la sceneggiatura si incastra in situazioni da cui Eiji ne viene fuori con una buona dose di forzature.

    Come giudizio finale, il cartone è promosso bene in generale, e adatto a soddisfare i palati che amano i real robot.
    A differenza del precedente che ho visto, L-Gaim, NIENTE spade laser. In corpo a corpo il nostro usa un tirapugni.
    trivia: Sospetto che questo cartone abbia fornito notevoli spunti alla Capcom, quando hanno sviluppato Steel Battalion per la prima XBOX, il più bel videogioco di mech sulla faccia della terra. :f:

    PS Una delle menti dietro questo cartone è quella di Ryōsuke Takahashi. Detto così non dice niente, non è famoso. Anche perché da noi i suoi lavori non sono arrivati.
    Ma c'è lui dietro a Layzner, Dougram (viste le somiglianze era prevedibile) e Votoms. A ecco, mi sembrava. E' il vero specialista dei Real Robot.
     
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7 replies since 11/8/2023, 09:41   526 views
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