Daita-(R)-n TRE!!

La verità

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    Angolini
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    Su iutube e instagram (credo) si è scatenato un casino fra due yutuber su questo anime.
    Uno è il Vecchio Nerd, l'altra non ricordo come si chiama.
    Il primo ha fatto un video sul segreto/mistero del D3 tempo fa. Lo vidi senza fiducia. Conoscendo il tipo.
    E infatti dopo venti minuti di nulla,... nulla. Sbaglierò, ma per me Ci ha solo girato in tondo.
    Ho visto il video della tipa. Un terzo, perché poi non avevo voglia di andare avanti. La serie la conosco benissimo e di sentirmi tutto il riassunto non avevo voglia. Fatto magari abbastanza bene. Non è che se ne ho visto poco non vale, ma a me non serviva vedere di più, ma ho avuto piacere di farmene una idea.
    Poi il Vecchio Nerd si deve essere risentito e ha fatto una "live" di 1.5/due ore per riaffermare la (sua) verità.
    Era invitata pure lei, ma ella ha declinato. Della serie, Tu il tuo, io il mio e ciao, che a luglio ho di meglio da fare.

    Io il live non l'ho visto.
    La lite so che c'è stata, ma non come si è svolta.

    Però so perché è successo sto casino: interpretazioni differenti.

    Infatti questo anime robotico presenta molti punti ambigui. E tutti cercano inutilmente di trovare il dritto.
    Ma non c'è, è questa la verità.

    Ci si scanna per niente.

    Naturalmente anche io ho una mia linea fra le varie opzioni che il cartone ti mette a disposizione, quella che mi sembra più logica.
    Anche se il finale ha un'uscita sbalorditiva.

    A peggiorare le cose ci si mette il doppiaggio. Questa serie ha due doppiaggi, uno storico e uno moderno.
    Ovviamente quello moderno è fedele, giusto? No, ingiusto! :)
    In teoria dovrebbe essere così, in pratica il robot viene chiamato per tutta la serie DaitaRn3. Con la R ben marcata. Voi dite "così è scritto!", e io dico "si, ma no. Non si legge così." Difatti in giapponese si scrive DAITA-N 3. In caratteri giapponesi equivalenti. Il trattino indica un piccolo prolungamento del suono precedente. Quindi la fonetica giapponese è DAITAAN 3. Per rendere il prolungamento con i caratteri inglesi, si usa la R che lavora in quello stesso modo. In questa circostanza.
    Insomma, il nuovo doppiaggio "perfetto" ha cannato di brutto il nome del robot in tutta la serie!
    Come controprova, basta che ascoltiate la sigla giapponese. La erre, nun c'è!!!
    Da un confronto coi sub inglesi, fatto con l'ottica amatoriale, ovvero una il più possibile fedele traduzione, viene chiaro che in alcune situazioni critiche,
    il mitico ridoppiaggio ita ha forzato la mano in una direzione, mettendo in cattiva luce l'eroe.
    A certa gente non sembrava vero di poter puntare il dito contro il protagonista: ECCOLO, E' STATO LUI! E' LUI IL CATTIVO.
    Ma certo. O bianco o nero. Ma questa gente non sa che esistono le sfumature e i colori? E inoltre certe considerazioni non sono affatto mutualmente escludibili.
    La domanda è: quale dei due doppiaggi è stato più fedele? Quello vecchio ha sposato una linea del finale più classica.
    Per il resto il nuovo è fatto meglio, generalmente fedele, a parte lo scempio della ERRE che non si può proprio sentire.
    Le voci dei personaggi sono ottime in entrambi i doppiaggi e il cartone te lo godi un sacco con quale dei due lo vuoi ascoltare.
    Entrambi i cast hanno verve, grinta e carattere. E guardate che non sono cose da sottovalutare: tante volte i ridoppiaggi sono si più fedeli ai dialoghi originali, ma spesso mancano della grinta dei doppiaggi storici. Il risultato sono doppiaggi ufficialmente corretti, ma asettici e apatici.
    Ad esempio col ridoppiaggio di Goldrake lo senti subito. Il nuovo non è da buttare, però si sente che è meno coinvolgente.
    E aimé, quello dei Transformers, è proprio spento. Come rovinare un cartone per inseguire la mania della fedeltà. Come se fosse l'unica cosa che conta. Serie rovinata.
    Tornando al Daitan, è andata invece bene, parlando in generale.


    Sono andato sui siti giapponesi per trovare delle risposte. Sulle frasi anbigue per cercare di capire quale era la traduzione più corretta. E la verità è che i dialoghi sono ambigui e oscuri anche nell'originale. Anche loro non ci capiscono una mazza e non si capisce dove la serie vuole andare a parare. E perciò ciascuno dice la sua ricetta.
    Non c'è modo di capire quale sia la vera verità.

    Il punto è che con tutta probabilità è stato fatto apposta (in malo modo!) proprio per generare ottiche diverse. Dire A, ma alludere B.
    Solo che l'allusione a B non è stata fatta in sordina, ma con gran baccano, tanto da non risultare un riferimento nascosto, quanto un'idea concorrente di A.

    E quindi, LIVE del vnerd!.

    Uno di questi punti critici è la natura di Banjio. Non si scrive così, ma a me viene così. Banjio è uno strenuo difensore della natura umana. I suoi avversari sono dei cybor, praticamente dei robot, i meganoidi. Sono uomini che hanno subito una operazione che li ha fatti diventare cyborg.
    Anche se Banjio ha questa convinzione, le sue doti fisiche sono assolutamente sovraumane. Chiuso in una gabbia, si libera piegando le sbarre.
    D'altra parte se esposto al freddo, lo sente decisamente e le labbra gli diventano viola. Pure se continua a muoversi molto agilmente.
    E' un modo esagerato per ribadire la superiorità dell'uomo e delle doti umane quando si libera il potenziale nascosto e intimo dell'uomo?
    O Banjio è in realtà un meganoide anche lui? A sua stessa insaputa eventualmente.
    Abbiamo dati contrapposti: la superforza da un lato e le labbra blu dal freddo dall'altro.

    Si è infine formulata una terza ipotesi, la via di mezzo. E' un ibrido solo parzialmente trasformato.

    Considerazione: Il padre di Banjio ha creato lui i meganoidi, e ha usato la moglie e il figlio maggiore come cavie. Banjio fuggi da ragazzo, e quando lo ritroviano nella serie sono passati alcuni anni ed è cresciuto. Difficile credere che le eventuali protesi siano cresciute con lui (vabbè che nei vecchi cartoni era tutto molto aleatorio). In più si è dimostrato talvolta più forte dei meganoidi. Difficile credere che una modifica parziale sia più efficace di una totale.

    Io sono per la prima considerazione, umano sovraumano x contratto.

    E per quanto riguarda Banjio vero responsabile e cattivo della situazione:
    1 vero è che ha un odio viscerale verso i meganoidi e gli da una caccia spietata.
    2 ma questo non significa che i meganoidi non siano nazisti convinti, la razza superiore che deve usare gli umani a piacimento.
    3 alcuni dialoghi finali della cattiva, nel nuovo doppiaggio, accusano Banjio di essere lui ad aver scatenato la guerra e a dare la caccia ai meganoidi.
    4 Nel corso della serie si è visto Banjio lasciar andare dei meganoidi che avevano rinunciato alla causa. E aveva pure avuto empatia per i drammi di alcuni meganoidi, tuttavia finché essi continuano ad aderire all'ideologia nazista meganoide, non possono essere risparmiati. Perciò alla luce dei 38-39 episodi precedenti, il discorsetto strappalacrime di Koros, è quello di una persona faziosissima che fa scaricabarile e non vuole ammettere le proprie assolute responsabilità.
    Ma aldilà della mia personale opinione finale in merito, abbiamo ancora una volta segnali di segno opposto.

    I giapponesi e gli italiani hanno anche giocato sull'uso degli stessi doppiatori per il padre di Banjio e Don Zauker, e la madre e Koros, per alludere che i due meganoidi siano in realtà i genitori di Banjio. Premesso che i giochetti dei doppiatori italiani non hanno valore alcuno, bisogna pure vedere se queste allusioni hanno delle basi solide. Per me ovviamentissimamente no. No, nel modo più assoluto. Il comportamento di Koros va nella direzione opposta a quello della madre. Idem DZ indica Sozo (il padre di Banjio) come il loro creatore.

    In giro si sono scatenate mille teorie sul sono, non lo sono, lo sono inconsapevoli o la mente di Sozo è confluita in DZ dopo la sua creazione. C'è anche un gioco di parole basato su Sozo/zoso e alcuni miti greci.

    Per me la dichiarazione di DZ è chiara e taglia la testa al toro. Poco mi importa se la produzione con giochetti vari ha lasciato intendere altre cose. Non le considero minimamente come canone, ma come degli "e se fosse", seminati dallo staff, che aprono a subprospettive accessorie. "E se fosse così e cosà?".
    Come ipotesi aggiuntive ci si può discutere tranquillamente. Come vera verita, nun se po'ffà.
    Per alcuni entrano in gioco anche le immagini della sigla, a conferma dell'ipotesi secondaria.
    Per me non cambia nulla. E' sempre una immagine secondaria.
    Cmq anche qui, più rami che sgomitano.

    Poi il finale. Con una frase di Banjio che non si capisce cosa voglia dire, dopo aver ucciso la cattiva. Non si capisce nel dialogo originale giapponese, come dicevo, perché i doppiaggi italiani danno invece due uscite precise. In quello vecchio Banjio ribadisce "hai avuto ciò che meritavi, maledetta", in quello nuovo "che cosa ho fatto". Per i piaceri dei fan(atici) che amano puntare il dito.
    Scena successiva, cambio di tempo e location, siamo sulla terra: abbiamo i suoi amici che in villa se ne vanno incavolati neri con Banjio che non sente ragioni. Banjio non è in vista. Se ne vanno coprendo i mobili e chiudendo la porta del cancello del parco con un lucchetto. Tuttavia all'alba si accende una luce in una camera nell'angolo.
    Tutta la situazione non ha una spiegazione. Banjio non si vede, ma sappiamo che Reika ci ha parlato. Però se ne vanno a quel modo chiudendo tutto.
    Ma si accende una luce.


    Le doppiezze del finale.

    Banjio non si vede, quindi c'è chi dice che è "su Marte". Per me era nella camera affianco. Non ho visto gli altri usare le radio o altri dispositivi/stazioni di comunicazione, perciò mi sembra palese che Banjio sia nella villa. Tanto più che dopo si accende la luce.
    Ma attenzione, se è dentro la casa, perché coprire tutto e chiuderlo addirittura dentro il villone con un lucchettone?
    Poi la luce si accende all'alba. Quindi c'è chi dice che sia un riflesso dell'alba sul vetro, e non la luce della lampadina. O addirittura la luce è entrata dalla finestra dell'altro lato della stanza. La stanza fa angolo, è all'estremo destro della casa, al piano terra.
    Questa fantasiosissima ipotesi della luce che entra dall'altra finestra, non da quella che vediamo noi, è pure tecnicamente possibile. Per quanto fuori possa sembrare.
    Tuttavia, perché la stanza di sopra, al primo piano, è pur'ella completamente al buio? Se la luce entra nella stanza di sotto, per lo stesso motivo deve entrare in quella di sopra. Persiane e scuri non sembrano esserci.
    Le varie spiegazioni o controspiegazioni.
    Per me Banjio era nella villa. Come detto non ho visto gli altri comunicare con lui con i dispositivi. E Reika che era andata a parlarci, a me da l'idea che ci sia andata di persona nella stanza di Banjio. Almeno fuori dalla porta. Copertura e lucchetto sono un segno di protesta per qualcosa.
    Per certi fan(atici), "eccolo, ha combattuto per fini personali, è il cattivo, e ora che gli altri se ne sono accorti se ne vanno schifati. Coprono i mobili in segno di "non ti consideriamo più"".
    Noi in ealtà non sappiamo niente di questo contrasto. Sappiamo solo che c'è stata una grande tensione, un grande contrasto. Gli amici sono arrabbiati, delusi, ma il motivo non è stato detto. Mia ipotesi? Non potevano. Lo staff non poteva far dire delle verità di una interpretazione secondaria contro il protagonista. Perciò si dice solo mezza situazione. E' un'entrata a gamba tesa per forzare una lettura.
    La luce. Osservandola da vicino, poi da lontano, quella che sembrava una lampadina, sembra un po' riflettere il paesaggio illuminato circostante.
    Vero. Nella inquadratura ravvicinata. Però allora dovrebbe anche riflettersi su tutte le altre finestre. E non è così. Ipotesi della luce dalla finestra laterale. Con questa la luce entra dal lato e non può che illuminare quella sola stanza. Si quella sola al piano terra, ma anche quella subito sopra del primo piano. E non è così. Per nulla. La finestra all'estremo destro al primo piano è completamente all'oscuro come tutte le altre. Poi questa ipotesi arzigogolata, è tropppo arzigogolata! Figurarsi se chi ha fatto il cartone ha pensato a una soluzione così macchiavellica.
    Un autore giapponese che ha fatto un manga sul cartone, ha disegnato che la luce si è accesa. Che vuol dire questo? Che anche lui ha pensato che si è accesa la lampadina e buona notte. Anzi, buon giorno!
    Altre inquadrature a campo più lungo, oltre ad avere proporzioni differenti delle finestre, mostrano una bella luce uniforme nella stanza. E di un giallo diverso da quello dell'alba.
    Anche io ritengo che la lampadina che si accende sia l'uscita più sensata ed evidente. L'altra è una costruzione da ricercatore per maniaci. Che mi dice al massimo che c'è sotto un altro doppiosenso della scena, un'altra allusione secondaria.
    E visto che il Daitan non entra nella villa, ma vi è collegato con passaggi sotterranei, sarebbe anche possibile che Banjio al momento della lite non era effettivamente nella casa, ma ci sia entrato successivamente in un momento imprecisato, e sia andato nella sua stanza. E poi all'alba abbia acceso la lampadina.
    La domanda è: se Banjio non era in casa, perché inventarsi un riflesso localizzato, ovvero con mille incongruenze/bug al seguito? Bastava disegnarla tutta all'oscuro per tutto il tempo e ciao.
    Invece così si da corpo alla situazione in cui Banjio è presente e accende la luce. E pertanto per me questa vale. Mica gliel'ha detto il medico di disegnarla luminosa, l'hanno scelto gli animatori.
    Insieme a Banjio presente nella stanza all'alba, per me vale anche che lui è nella stanza da prima, dalla lite con gli amici, e vale che gli (ex) amici lo murano dentro.
    Che è sconvolgente, ma è l'andamento decisamente più probabile, ancorché portatore di enormi interrogativi e zone oscure, di tutti quelli possibili.
    Che come detto è successo per la volontà di far emergere le letture secondarie sopra la principale. Magari è semplicemente il risultato fra un braccio di ferro fra la sunrise e tomino sull'andamento della serie. Oppure si pensava di sviluppare il cartone secondo certi orientamenti, salvo poi cambiare idea in corso d'opera. Oltre che se la serie veniva affidata di volta in volta a uno sceneggiatore diverso per la puntata, è possibile che se ciascuno seguiva il suo estro, ecco che avrebbero potuto venire fuori casini e incongruenze. Uso il condizionale perché non conosco che a grandi linee i dietro le quinte.
    Chi lo sa.
    Sappiamo che anche per la finestra sono state messe sul tavolo assieme diverse letture.

    Questo è quanto.

    La conclusione aulica: la serie presenta più livelli di letture parallele o pseudoparallele che si incrociano.

    La conclusione spiccia: serie fatta con i piedi, senza coerenza, da gente che non si è messa d'accordo.

    Sia come sia,
    Reika è molto fica,
    Garrison è fichissimo,
    il Daitan3 è un superfico,
    e Banjio è un mito assoluto.

    Edited by Mont_Blanc - 28/7/2023, 03:35
     
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