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Paul Bril, pittore e incisore fiammingo
Nato nel 1554 ad Anversa, dove studiò sotto il poco conosciuto pittore Demian Ortelmans. Nel 1574 Bril si trasferì a Lione e, un anno dopo, a Roma, dove nel 1582 entrò al servizio di papa Gregorio XIII, per ordine del quale realizzò un gran numero di affreschi, anche nell'edificio della Biblioteca Vaticana.
Tuttavia, Bril ha acquisito la più grande fama come maestro della pittura di paesaggi. I paesaggi dell'artista sono abitati da tante piccole figure, il più delle volte personaggi della mitologia antica. Usando abilmente la prospettiva e la scala, il maestro raggiunge un senso di monumentalità e significato nelle sue tele relativamente piccole. Nei suoi paesaggi, Brill presta grande attenzione al colore, con l'aiuto del quale crea uno stato d'animo, idilliaco sublime o teso e inquietante.
Fino alla fine dei suoi giorni, l'artista non lasciò Roma, dove aveva una propria bottega, organizzata sulla falsariga dei fratelli Caracci.
Biografia
Figlio del paesaggista Matthijs il Vecchio. Spesso lavorò a fianco del fratello.
Subì influenze di Adam Elsheimer. I suoi paesaggi sono in stile derivante dal Manierismo e soprattutto dai fiamminghi del Cinquecento.
Nel 1574 si trasferì a Roma, insieme all'allievo Balthasar Lawers (italianizzato in Baldassare Lauri), si lasciò influenzare dal paesaggismo Muziano e si distanziò dalla poetica fiamminga.
Dipinse perlopiù paesaggi, ma fece anche incisioni su rame e delle pitture in miniatura dette in inglese cabinet painting (vale a dire, in italiano, pitture da studiolo, di solito di piccolo formato) e collaborò anche con Johann Rottenhammer.
Dipinse anche degli affreschi nel Palazzo Orsini a Monterotondo.
Sue opere sono esposte al Vaticano (soprattutto affreschi) e, un "Paesaggio con scene e caccia" è esposto alla Galleria Doria Pamphilj. Ebbe come allievo Luigi Carboni.. -
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