Una legge italiana rischia di far sparire il biliardino

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    Una legge italiana rischia di far sparire il biliardino



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    Il biliardino rischia di sparire in Italia: una legge mette a repentaglio il mitico calciobalilla, uno dei giochi più popolari del nostro Paese, presenza fissa nei bar e negli stabilimenti balneari da Nord a Sud, passando per le isole.

    IL BILIARDINO È A RISCHIO ESTINZIONE IN ITALIA
    Un decreto entrato in vigore a giugno, in pratica, paragona biliardino e flipper ai videopoker: il decreto prevede che tutte le apparecchiature debbano essere munite di nulla osta per impedire che facciano scattare vincite in denaro. I gestori che non si adeguano rischiano delle sanzioni: in Puglia sono già scattate le prime multe.

    Intramontabili simboli dell’estate, i biliardini e i flipper rischiano seriamente di scomparire dai locali pubblici e dagli stabilimenti balneari italiani. A mettere a repentaglio i due giochi è il decreto dell’Agenzia delle dogane entrato a vigore nel corso del mese di maggio del 2022 che equipara biliardino e flipper ai videopoker.

    La norma è già stata contestata da diverse associazioni, oltre a essere stata oggetto di svariate interrogazioni parlamentari. Le conseguenze sono già arrivate: in Puglia sono scattate le prime multe per i gestori. In Toscana, invece, sono in tanti ad aver deciso di far sparire i biliardini, tavoli e altre apparecchiature dai propri locali per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge.

    BILIARDINO E FLIPPER: SERVE IL NULLA OSTA
    In molti hanno manifestato tutte le proprie perplessità nei confronti di una legge che mette sullo stesso piano i videopoker e lo slot machine con il calciobalilla, il flipper e altri giochi simili. Il decreto stabilisce che tutte le apparecchiature per il gioco installate all’interno dei locali pubblici, comprese quelle che non prevedono vincite in denaro, devono essere provviste di un nulla osta e di un certificato identificativo.

    L’incombenza burocratica di nulla osta e certificato, recita il decreto, spetta al gestore dell’apparecchio: di conseguenza anche agli esercenti dei locali, qualora siano i proprietari dei giochi. La norma dell’Agenzia delle dogane specifica che la legge si applica, oltre che ai videopoker e alle slot machine, anche a calciobalilla, carambole, biliardi, tavoli da ping pong e dondolanti per bambini. Anche gli oratori sarebbero tenuti a chiedere la certificazione.

    L’obiettivo del decreto è quello di certificare che i biliardini e tutti i giochi azionati a gettoni rispondano a definite caratteristiche tecniche, escludendo qualsiasi tipo di vincita in denaro che farebbe scattare di conseguenza le norme previste per il gioco d’azzardo.

    La proroga, dopo svariate circolari, è entrata definitivamente in vigore, provocando le prime conseguenze. Il titolare di un lido in Puglia, una delle mete italiane più gettonate per le vacanze al mare, ha ricevuto una multa: il gestore di uno stabilimento a Margherita di Savoia è stato uno dei primi a incappare nei controlli. Le sanzioni previste possono arrivare fino a un massimo di 4.000 euro per gli esercenti.

    Molti proprietari di stabilimenti balneari e locali pubblici della Toscana, regione che vanta diverse località premiate con le Bandiere Verdi per le spiagge a misura di bambino, hanno già provveduto a far sparire i biliardini e giochi analoghi per evitare le sanzioni.

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