NATALE E....TRISTEZZA

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    Perché a Natale siamo più tristi?




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    Se durante le vacanze di Natale vi sentite tristi, vuoti e angosciati, sappiate che come voi lo è anche metà della popolazione.

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    Durante le vacanze, una persona su due si sente più triste, vuota e vive momenti di angoscia. È l’Holiday Blues: la depressione legata al Natale o alle grandi ricorrenze, che può essere causata da diversi fattori.

    Le vacanze e le grandi ricorrenze, come il Natale o il compleanno, sono fattori di rischio per condizioni di malessere emotivo anche gravi, come la depressione. Le statistiche dicono che, in questi periodi dell’anno, a sentirsi giù di tono è addirittura una persona su due. Un problema talmente diffuso da aver preso il nome di Holiday Blues: la malinconia da vacanze.

    Diversi indicatori del disagio emotivo suggeriscono questo fenomeno nel periodo natalizio: per esempio è dimostrato che in questo periodo dell’anno aumenta l’utilizzo di servizi di pronto soccorso per abuso di sostanze, ansia e malessere generale, e cresce la richiesta di presa in carico specialistica subito dopo il rientro dalle vacanze.

    Natale e capodanno, un momento per fare il punto
    Che Natale è tempo di bilanci emotivi è vero per tutti: ci confrontiamo con ciò che vorremmo e ciò che di fatto abbiamo, valutiamo se ci sentiamo soli, se abbiamo relazioni stabili, appaganti, o se la nostra vita è uno show che non si deve fermare, ma in fondo è solo un vestito vuoto. Il malessere può anche essere dovuto alla stanchezza e alla fatica di arrivare trafelati alla fine dell’anno, dopo i ritmi frenetici ripresi a settembre. Oppure può trattarsi di “sintomi da stagione invernale“, che colpiscono soprattutto persone sensibili, metereopatiche, che risentono in negativo del cambio di stagione (buio, umidità, freddo, riduzione delle ore di luce).

    A stare male in prossimità delle festività sono in particolare due categorie di persone. Da un lato coloro che hanno un malessere di tipo sociale-esistenziale, magari legato a recenti cambiamenti, che stanno peggio all’avvicinarsi del Natale perché sentono più forte il senso di solitudine e fallimento. Altro caso è invece quello delle persone che hanno un malessere più clinico, una vera e propria depressione, che stanno peggio immediatamente dopo le feste, a causa della “sindrome da promessa rotta”, un sentimento di delusione che segue un’aspettativa non rispettata. Esistono alcuni studi che hanno confermato come ci sia una riduzione del numero dei suicidi prima di Natale e un picco nei primi giorni dell’anno nuovo; l’ipotesi è che il Natale produca un senso di accudimento e protezione in queste persone, che si affievolisce nei giorni successivi.

    La depressione risente fortemente dei ritmi ormonali, dell’esposizione alla luce, delle ore di sonno; per esempio la primavera e i cambiamenti di stagione sono le fasi dell’anno che più di tutte predispongono a questa condizione di malessere, proprio perché scombussolano i ritmi circadiani ormonali e attivano i meccanismi del malessere.

    Esiste inoltre una particolare tipologia di depressione, il Disturbo Affettivo Stagionale, che sembra essere più frequente in inverno e correlata al periodo natalizio e di vacanza, ma questa associazione è largamente imputabile alla tipologia di giornate della stagione: breve durata del giorno, più ampio periodo di buio, freddo.

    Gli altri fattori di rischio
    Durante le vacanze c’è una concentrazione particolare di fattori di rischio per il disagio: l’accentuazione del senso di solitudine, del sentimento di bisogno dell’altro, di accudimento, il ricordo e la mancanza di affetti importanti. Le festività in generale, ma soprattutto quelle natalizie, ci fanno ricordare la perdita di affetti, la fine di una relazione o lutti più o meno recenti. Rallenta il ritmo lavorativo, abbiamo più tempo per pensare, si sta di più con la propria famiglia, e, quindi, le questioni irrisolte con i propri affetti tornano a galla. Questo vale soprattutto per le persone della famiglia che durante l’anno si frequentano meno.

    I sintomi possono essere esaurimento fisico, insonnia, mal di testa, senso di mancanza di concentrazione, senso di vuoto e tristezza, paura della solitudine, inquietudine e ansia. Qualcuno può ripiegare sul cibo con frequenti comportamenti di abbuffata emotiva.

    Vari studi hanno cercato di inquadrare in modo scientifico questi argomenti, ma solo alcune ricerche -peraltro controverse in termini di affidabilità statistica- hanno fornito dati a supporto di un reale aumento di suicidi e condizioni di malattia depressiva.

    Possiamo quindi dire che seppur le vacanze di Natale non sono un fattore di rischio per una vera e propria condizione di malattia dell’umore, sono comunque un periodo che, per le sue caratteristiche, fa emergere sintomi di malessere e tristezza con maggior facilità.

    Cosa fare per superare il disagio da feste
    Ecco alcuni consigli pratici su come alleviare l’Holiday Blues:

    Riduci le aspettative. Anche le vacanze generano doveri, commissioni, frenesia, scadenze, rituali comandati come le feste, i cenoni, i regali. Dovremmo ricordarci che non c’è un modo giusto di vivere le festività: né tradizioni né luoghi comuni devono farci sentire sbagliati, se il desiderio è quello di riposarsi, magari senza troppi bagordi e feste spumeggianti. A volte tendiamo a pensare che i rituali della tradizione siano il modo più “giusto” e quindi l’unico di festeggiare, ma può non essere così. Per esempio, viviamo in una società dove può essere difficile mettere insieme i nonni, i nipoti e i figli, magari adolescenti.
    Applica la filosofia “slow holidays”.Non è una colpa o un insuccesso uscire dagli schemi, cambiare le proprie abitudini e vivere le vacanze natalizie in modo più rilassato. In questo senso c’è spazio per una sorta di filosofia “slow holidays”.
    Le vacanze non sono un lavoro. Evita di vivere le vacanze e il divertimento come un obiettivo da raggiungere, un’aspettativa necessariamente da soddisfare.
    Chiediti cosa vuoi. Lascia che sia il corso naturale delle cose a decidere come vivere questo periodo: se è un momento in cui sei stanco, riposati, se ti è venuta voglia di viaggiare, parti. Se vuoi stare in famiglia, trova il tempo per i tuoi cari e per le tradizioni.
    Non impigrirti troppo. Quanto detto finora non significa che sia salutare lasciarsi andare alla pigrizia e all’ozio, nemmeno se senti il bisogno di lunghissime dormite. È importante infatti non cambiare troppo il ritmo sonno-veglia e dormire sempre almeno 6 ore, ma non più di 8 o 9, in base a come si è abituati.
    Fai movimento. Se non è tua abitudine dedicarti all’attività fisica, il tempo libero delle vacanze può essere il momento ideale per qualche passeggiata. Non necessariamente devi dedicarti a corse o palestra, anzi, meglio camminare in campagna o in un parco all’aria aperta. Oltre ai benefici ormonali nell’esercizio aerobico, nel paesaggio di dicembre e nell’aria invernale c’è qualcosa di magico che favorisce il senso di pace ed equilibrio.
    Pianifica il rientro al lavoro. Soprattutto coloro che lavorano e non vedono l’ora di staccare, dovrebbero dedicare anche solo l’ultima ora in ufficio prima delle vacanze a pianificare il rientro dopo le feste. Questo aiuta a non rimuginare troppo durante le vacanze con l’ansia di dover sistemare qualcosa che non si riesce a mettere a fuoco.
    I tranquillanti non sono consigliati, perché non sono curativi e spesso hanno effetti collaterali quali dipendenza e interazione con altre sostanze e farmaci, come l’alcol, che durante le festività può essere un problema.

    È invece utile uno stile alimentare che aiuti a stare in forma con la mente.

    Fai almeno 5 pasti al giorno (2 spuntini e i 3 pasti principali).
    Prepara la colazione in modo che sia il pasto principale e non il più trascurato.
    Bevi molta acqua: nutre il cervello, aiuta il senso di lucidità, previene il mal di testa.
    Privilegia i pasti che bilanciano la presenza di carboidrati e proteine, per evitare il picco glicemico (dovuto all’assunzione di troppi carboidrati) e quindi sintomi quali sonnolenza, svogliatezza e fiacchezza.
    Privilegia cibi che contengano vitamina B9, triptofano, acidi grassi essenziali e zafferano, carboidrati a basso indice glicemico –legumi, cereali integrali, frutta- sgombro, aringa e salmone, agrumi, asparagi, frutta secca carciofi, broccoli.
    In ultimo, non bisogna dimenticare che il modo migliore per superare un momento di tristezza è parlarne con gli altri: il partner, un amico o un’amica, i nostri familiari o anche lo psicoterapeuta. Dall’altro canto, stiamo attenti allo stato d’animo dei nostri cari: non dimentichiamo che le persone che soffrono hanno soprattutto bisogno di sentirsi ascoltate e capite.

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    Le feste di Natale vi mettono tristezza? Ecco perché


    Si chiama Christmas Blues ed è un malessere che si manifesta nel periodo natalizio con malinconia, irritabilità e malumore. Per capirne di più abbiamo fatto chiarezza insieme alla psicologa Rachele Bindi



    L’atmosfera delle feste di Natale vi rende tristi e di cattivo umore? Potreste soffrire della Christmas Blues o depressione natalizia. «Di solito questo disagio all’inizio si manifesta con un senso di inadeguatezza rispetto al clima festoso in cui si è immersi in questo periodo. Tra i sintomi più comuni ci sono insonnia, stanchezza cronica che diventa spesso apatia, irritabilità e voglia di isolarsi» spiega Rachele Bindi, psicologa psicoterapeuta. «Le persone che maggiormente vanno incontro a questo tipo di malessere sono quelle che già sperimentano la Seasonal affettive disorder (Sad), ovvero una forma di depressione che insorge solitamente nel tardo autunno e si protrae fino a primavera. Anche le persone che sono recentemente rimaste sole per via di lutti, rotture affettive o trasferimenti o che non riescono ad adeguarsi agli standard che la società propone per le festività ne vengono più facilmente colpite» spiega l’esperta.

    LE POSSIBILI CAUSE
    «Una dei fattori più comuni che favorisce la “depressione” natalizia è la pressione esercitata dagli stimoli eccessivi di questo periodo e le convinzione che a Natale bisogna essere felici, più buoni e così via. Anche il freddo, la minore esposizione alla luce solare per via delle giornate più buie che fa produrre meno serotonina, l’ormone del buonumore, e i ritmi frenetici di questo periodo possono favorire il disagio» spiega la psicologa Rachele Bindi. Ma c’è di più. «Il periodo delle feste amplifica il senso di solitudine e la nostalgia dei ricordi soprattutto per coloro che non hanno dei cari con cui condividerli, favorendo tristezza e malinconia» spiega l’esperta.

    Scoprite nella gallery cosa fare concretamente per combattere la malinconia natalizia.

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    Evitate gli eccessi
    «Per stare alla larga dalla tristezza del Natale privilegiate la dimensione più intima del periodo e la semplicità nei festeggiamenti» consiglia la psicologa Rachele Bindi.


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    Abbassate l’aspettativa
    «Durante il periodo natalizio cercate di essere più tolleranti sia nei confronti dei festeggiamenti che dei vostri cari» consiglia l’esperta.



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    Immergetevi nell’atmosfera natalizia
    «Nel periodo di Natale trasformate la vostra casa e cambiate gli addobbi. Seguire in maniera pedissequa la tradizione familiare a volte porta a fare confronti col passato e apre la porta a delusioni e rimpianti».



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    Prendete contatto con le emozioni più profonde
    «Ritagliatevi dei momenti di solitudine anche nei giorni di festa leggendo un buon libro. Vi aiuterà a prendere contatto con le emozioni più vere e profonde» suggerisce l’esperta.


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    Dedicate del tempo agli altri
    «Fare un po’ di volontariato oppure un acquisto a sostegno di chi è meno fortunato vi donerà una sensazione di maggiore legame con il mondo» conclude la psicologa Rachele Bindi.

    vanityfair.it/benessere
     
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    Christmas Blues: perché a Natale c'è chi diventa triste



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    È una malinconia più diffusa di quanto pensiamo: come resisterle e godersi le Feste. Sembra paradossale, ma nel periodo dell’anno in cui più ci si dovrebbe sentire più felici, tra luci sfavillanti e momenti festosi, ci sono persone che scivolano nella tristezza e addirittura nella depressione. Non si tratta semplicemente dello stress che il Natale porta con sé, con il traffico impazzito, la folla ovunque e l’aumento esponenziale degli obblighi sociali. Non ha niente a che fare neppure con la malinconia invernale, che a volte ci prende nei mesi dell’anno in cui c’è brutto tempo e fa più freddo: le Christmas Blues, alla lettera la malinconia natalizia, sono una forma di tristezza, anche molto acuita, legata direttamente al periodo festivo. Per fortuna, reagire non è troppo difficile.

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    UN PERIODO STRESSANTE - Come spiega una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica "Innovations in Clinical Neuroscience", la malinconia natalizia e un generale peggioramento dell’umore colpiscono soprattutto chi è costretto a trascorrere le Feste natalizie in solitudine. Aumenta parallelamente il consumo di alcol, con i problemi ad esso correlati. Il Natale, infatti, è associato all’obbligo di celebrare specifici valori, in particolare essere felici, stare in famiglia e apparire al meglio di sé: questo può provocare in alcune persone attacchi d’ansia e comportamenti compulsivi. Il Natale, insomma, porta con sé una serie di aspettative e il fatto che queste non vengano soddisfatte, o lo siano solo in parte, può generare un forte senso di frustrazione, stati d’ansia e persino di depressione. “Il Natale è associato a una serie di gratificazioni, sia di tipo materiale che sociale: quando queste vengono a mancare possono emergere emozioni negative come solitudine, nostalgia e malinconia, insieme ad un importante bisogno affettivo. Per molte persone, provare questo tipo di emozioni sotto le Feste è normale: è il nostro cervello che evidenzia dei bisogni insoddisfatti e che ci richiede delle risposte” spiega Aída Rubio, direttrice del servizio di psicologia dell’applicazione di psicologia online TherapyChat. Per fortuna, esistono delle contromosse con le quali contrastare il problema.

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    LE CONTROMISURE:

    1. ACCETTIAMO IL DISAGIO – Il fatto di non amare il Natale e di non sentirsi particolarmente felici in questo periodo dell’anno non è una colpa: non dobbiamo sentirci “sbagliati” o peggio ancora “stupidi” per questo. Non costringiamo noi stessi a mostrarci gioiosi a tutti i costi: non farebbe che aumentare il nostro stress.

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    2. SCEGLIAMO GLI EVENTI SOCIALI – Facciamo una cernita degli inviti che riceviamo e accettiamoli per quanto ci consentano i nostri limiti di sopportazione. Diciamo “no” agli incontri con persone che sappiamo ci provocheranno malumore, e cercando di aumentare, invece, gli incontri gradevoli.

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    3. ORGANIZZIAMOCI PER TEMPO – Pianifichiamo le commissioni e gli impegni a cui non possiamo sottrarci o a cui abbiamo deciso di partecipare, senza rimandare troppo l’eventuale shopping: gli ultimi giorni prima delle Feste sono i più convulsi e affollati.

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    4. NON STRAVOLGIAMO LA NOSTRA ROUTINE – Le feste natalizie sono di solito un periodo in cui il tempo lavorativo si riduce a favore di quello da trascorrere in famiglia o con gli amici: le scuole chiudono, le aziende invitano ad utilizzare le ferie residue e molti pianificano una vacanza. Se tutto questo non fa per noi, cerchiamo di mantenere le nostre abitudini, sia dal punto di vista lavorativo sia per quanto riguarda il tempo libero: non trascuriamo l’attività fisica, che tra l’altro ha effetti positivi sull’umore, conserviamo uno stile alimentare corretto e, quando il meteo lo permette, cerchiamo di stare all’aria aperta nelle ore diurne: la luce aiuta a sentirsi bene e dà serenità. Cerchiamo di riposare bene e di dormire a sufficienza.

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    5 CERCHIAMO SUPPORTO: a Natale, la solitudine è un sentimento molto comune. Per sconfiggerla, la cosa migliore è cercare il supporto e la compagnia delle persone care, su cui possiamo contare. Non concediamo a noi stessi troppo spazio per rimuginare sul nostro disagio, ma cerchiamo qualcosa di positivo e di piacevole con cui riempire il tempo a nostra disposizione.

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    6 VIVIAMO IL PRESENTE E COLTIVIAMO IL SENSO DI GRATITUDINE - Quando focalizziamo troppo a lungo l’attenzione su un fatto negativo, il cervello finisce per conferirgli un peso maggiore e sviluppare un maggior numero di pensieri irrazionali dannosi. Si tratta di un meccanismo che ci può portare a percepire la realtà intorno a noi in modo distorto, mostrandone solo le difficoltà a scapito degli aspetti positivi. Un buon antidoto sta nel concentrare l’attenzione sulle cose positive della vita, su ciò che possediamo e che ci rende felici: insomma, su ciò per cui possiamo ringraziare la vita. Ogni sera, fermiamoci un momento e facciamo una lista di tre cose per cui possiamo essere grati.

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    7 OBIETTIVO: RIDIMENSIONARE – Infine, sforziamoci di dare alla situazione il giusto peso: proviamo a vivere le Feste come una scelta legata ai nostri valori, non come una imposizione. E se non funziona, ricordiamoci che, in fondo, dobbiamo tener duro per un breve periodo: poi ci penserà l’Epifania, che tutte le Feste si porta via, a rimettere le cose a posto e a far tornare la normalità di sempre.


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2 replies since 14/12/2021, 07:07   71 views
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