Giulia Tofana, la più famosa serial killer di mariti

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    Giulia Tofana, la più famosa serial killer di mariti



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    Giulia Tofana (o Toffana) (Palermo, ... – Roma, 5 luglio 1659) è stata un'assassina seriale italiana.

    Cortigiana della corte di Filippo IV di Spagna e fattucchiera, fu considerata una serial killer sui generis, in quanto simpatizzante per donne che si sentivano intrappolate in matrimoni sbagliati, alle quali vendeva veleni da somministrare ai mariti.

    Biografia
    Giulia Tofana era figlia o nipote di Tofana D'Adamo, giustiziata a Palermo il 12 luglio 1633 con l'accusa di aver avvelenato il marito Francesco. Se Giulia fosse proprio la figlia di Tofana, potrebbe spiegarsi così l'apprendimento delle prime nozioni sui veleni.

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    Inventò nel 1640 l'acqua tofana, un veleno incolore, inodore e insapore altamente tossico, capace nel giro di pochi giorni di provocare al malcapitato una morte apparentemente naturale, che vendette principalmente a donne intrappolate in matrimoni violenti, trascinando in questa attività anche sua figlia o sorella Girolama Spera.

    Dopo un po' di anni una cliente della donna, la contessa di Ceri, per liberarsi del marito, utilizzò tutto il liquido della boccetta contenente il veleno, smuovendo i sospetti dei parenti del defunto. Le indagini condussero a Giulia Tofana, la quale venne imprigionata e torturata, ammettendo di aver venduto, soprattutto a Roma, durante il periodo della peste (cosa che rendeva ancora più difficile identificare gli avvelenamenti), boccette sufficienti ad uccidere 600 persone, in un periodo compreso tra il 1633 e il 1651. Il 5 luglio 1659 fu condannata e giustiziata a Roma, in Campo de' Fiori, insieme alla figlia o sorella Girolama Spera e ad altre 3 donne colpevoli di aver avvelenato i propri mariti.

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    L'acqua tofana

    Secondo alcune fonti, l'acqua tofana fu inventata proprio dalla madre di Giulia, Tofana D'Adamo. Dopo la sua esecuzione, avvenuta nel 1633, sua figlia si limitò ad allargare il mercato, vendendo il veleno al di fuori di Palermo, quindi a Napoli e a Roma. L'acqua tofana era altamente tossica, essendo sufficiente una piccola quantità per procurare al malcapitato una morte priva di sintomi, facendo sì che l'assassinio non venisse scoperto.

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    La storia del crimine racconta di donne serial killer, ma Giulia Tofana batte ogni possibile record: con il suo veleno uccise 600 uomini.



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    Se a ricorrere a espedienti poco leciti per liberarsi del coniuge sono stati, nei secoli, soprattutto i mariti, nell'Italia del Seicento le mogli hanno potuto contare su una vera e propria serial killer di mariti indesiderati. Giulia Tofana, questo il suo nome, era una donna bellissima che viveva a Palermo in totale povertà: non aveva un marito ma aveva una figlia da mantenere. Fu così che un giorno decise di darsi al crimine e mise in commercio, perfezionandolo, un veleno utilizzato dalla zia per uccidere il suo consorte.

    PER I MARITI DI TROPPO. Si trattava di un micidiale cocktail di arsenico, piombo e belladonna. Inventò così quella che poi è passata alla storia come Acqua Tofana, una pozione che l'affascinante palermitana, spacciandola per un cosmetico, vendeva alle mogli vessate dai mariti e desiderose di liberarsene.

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    Bastava infatti versare poche gocce al giorno di Acqua Tofana nella minestra o nelle bevande per provocare dopo un po' una morte apparentemente naturale, senza sintomi. E così Giulia Tofana vendette tantissime pozioni, fino a quando non fu tradita da una cliente maldestra che si fece scoprire dal marito. Per sfuggire a una condanna certa, la serial killer fu quindi costretta a fuggire a Roma, dove visse protetta dall'amante di turno con la figlia (e socia in affari) Girolama.

    BEN 600 VITTIME. Passò poco tempo, però, che un'altra maritata infelice bussasse alla sua nuova porta persuadendola a rimettersi in affari. Che furono numerosi e lucrosi, ma durò poco: un'altra cliente distratta sbagliò dosaggio del micidiale veleno e, costretta dai parenti del malcapitato, fece il suo nome. La "serial killer dei mariti" fu così arrestata e infine giustiziata, nel 1659, a 39 anni, non prima di aver confessato, sotto tortura, di aver causato la morte di circa 600 uomini.

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    Vedi?... MAI... MAI.. MAIII fare incazzare una donna, specie poi, se questa è sicula😂😂😂😂😂😂
     
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    CITAZIONE (Silentmoon @ 8/9/2021, 13:35) 
    Vedi?... MAI... MAI.. MAIII fare incazzare una donna, specie poi, se questa è sicula😂😂😂😂😂😂

    Benissimo, tutte altoatesine :D :D :D
     
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3 replies since 8/9/2021, 12:22   89 views
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