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.Gli archeologi scoprono i resti di bambini che indossano teschi di bambini più grandi
Gli archeologi di Salango, in Ecuador, hanno recentemente scoperto due scheletri di bambini sepolti con "elmetti" ricavati dai teschi dei bambini più grandi, riferisce Gizmodo .La scoperta è la prima nel suo genere, i ricercatori scrivono in un articolo pubblicato sulla rivista Latin American Antiquity . Ad oggi, la scoperta di Salango presenta le uniche prove conosciute di antichi popoli che usano teschi giovanili come copricapo di sepoltura.
I due tumuli dove furono scoperti gli scheletri risalgono al 100 a.C. circa. È probabile che i "caschi" del cranio siano stati tagliati e montati sulla testa dei neonati mentre i primi erano "ancora in carne", scrivono i ricercatori. Un bambino, stimato all'età di circa 18 mesi al momento della morte, indossa il cranio di un bambino di età compresa tra 4 e 12 anni. L '"elmo" era posizionato in modo tale che l'indossatore guardasse "attraverso e fuori dalla volta cranica", riporta il documento (la volta cranica è l'area del cranio in cui è immagazzinato il cervello). Il secondo bambino, che aveva tra i 6 e i 9 mesi alla morte, è dotato del cranio di un bambino tra i 2 e i 12 anni.
Immagini di scheletri di bambini coperti con le ossa di bambini più grandi trovati in Ecuador
Ma perché? Gli archeologi coinvolti nella scoperta non sono del tutto sicuri. La cenere trovata vicino al luogo di sepoltura suggerisce che un vulcano potrebbe aver impedito l'agricoltura, portando alla malnutrizione e alla fame. I caschi del cranio avrebbero potuto essere uno sforzo per offrire ai bambini una protezione aggiuntiva oltre la tomba. È anche possibile, sebbene improbabile, che i bambini possano essere sacrificati in un rituale per proteggere la comunità dalle catastrofi naturali. È meno probabile , però; nessuna delle ossa mostra alcuna evidenza di trauma, ma mostrava segni di anemia, suggerendo che tutti e quattro i bambini erano malati al momento della morte. I ricercatori sperano che le analisi del DNA e degli isotopi possano offrire maggiori informazioni sulla scoperta.
Qualunque sia la ragione, è importante non giudicare con occhi moderni, ha detto l'autore principale Sara Juengst a Gizmodo. "La nostra concezione della morte si basa sulle nostre moderne visioni mediche, religiose e filosofiche", ha detto. "Dobbiamo pensare il più possibile alle cose nel loro contesto e cercare di tenere fuori dall'analisi i nostri pregiudizi o idee sul" giusto / sbagliato "."
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