Il mistero delle sardine del lago Tanganica

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    Il mistero delle sardine del lago Tanganica. Arrivate lì per un maremoto di inimmaginabile potenza?



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    È il secondo lago africano per estensione, dopo il lago Vittoria, e il più profondo.


    È situato all’interno di in una delle grandi fosse della Rift Valley, le cui pareti montagnose ne costituiscono i confini. Ha una forma stretta e allungata, e si estende per 673 km in direzione nord-sud con una larghezza media di 50 km. È il lago d’acqua dolce più lungo del mondo (misurando lungo la linea mediana). Copre un’area di 32.900 km², ha uno sviluppo costiero di 1.828 km, una profondità media di 570 metri, e una profondità massima di 1.470 metri.

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    Si stima che contenga una quantità d’acqua pari a 18.900 km³, essendo quindi il secondo lago d’acqua dolce del mondo per volume dopo il Bajkal. Il bacino idrografico del lago copre una superficie di 231.000 km². Il lago ha due immissari principali: il fiume Rusizi, che entra da nord dal lago Kivu, e il fiume Malagarasi, che è il secondo fiume più grande della Tanzania, ed entra nel lago Tanganika da est. Il principale emissario è il fiume Lukuga che a sua volta riversa le sue acque nel fiume Congo. L’enorme profondità e la posizione tropicale del lago impediscono un ricambio dell’acqua, facendo sì che la parte più profonda del lago consista principalmente di acqua anossica, cioè priva di ossigeno.
    Il lago fu scoperto per la prima volta dagli europei nel 1858 grazie agli esploratori Richard Burton e John Speke, che lo scoprirono durante una spedizione finalizzata alla scoperta della sorgente del Nilo. Speke continuò la spedizione per poi effettivamente trovare la sorgente, il lago Vittoria.
    Il lago ospita almeno 300 specie di pesci della famiglia dei ciclidi e altre 150 specie non-ciclidi, la maggior parte delle quali vive vicino al fondo del lago (zona bentonica).

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    Tuttavia, la più grande biomassa di pesce vive al largo (zona pelagica), ed è dominata da sei specie, due della famiglia delle sardine e quattro della famiglia dei Lates (specie simili al persico del Nilo). Il 98% delle specie di ciclidi del Tanganica sono endemiche del lago. Questo alto tasso di endemismo lo si ritrova anche in numerose specie di invertebrati, specialmente molluschi, granchi, sanguisughe, etc.
    Com’è possibile trovare pesci di mare, come le sardine, in un lago di acqua dolce? La prima teoria parlava di una passata connessione del Tanganica con l’Oceano Indiano, ipotesi però scartata in quanto indagini geologiche hanno escluso che il lago fosse direttamente collegato al mare. Il mistero è rimasto tale fino ad uno studio di Tony Wilson dell’Università di Zurigo, che ipotizza la presenza della fauna oceanica come conseguenza di un inimmaginabile maremoto avvenuto nell’Africa orientale tra Eocene ed Oligocene.

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    Wilson e i suoi colleghi svizzeri hanno sequenziato il Dna di un’aringa del Tanganica e la storia dei geni di quel pesce indica la sua comparsa nel lago fra i 50 e i 25 milioni di anni fa, contemporaneamente a un’immensa massa d’acqua che avrebbe inondato gran parte dell’Africa orientale. Causa di questa inondazione non potrebbe che essere un maremoto globale, in grado di squassare l’intero pianeta. Ma cosa causò questo cataclisma?
    Escludendo un impatto meteorico, impossibile da avvenire in quanto statisticamente troppo vicino alla presunta estinzione dei Dinosauri, potrebbe essere stato un terremoto di inimmaginabile potenza a colpire con uno tsunami l’Africa per migliaia di km al suo interno. Se è così, qual è la vera potenza tellurica del nostro pianeta?

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