MINA, LA TIGRE DI CREMONA [BIOGRAFIA, DISCOGRAFIA E FOTO]

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    MINA, LA TIGRE DI CREMONA [BIOGRAFIA, DISCOGRAFIA E FOTO]



    Mina, nome d'arte di Mina Anna Maria Mazzini (Busto Arsizio, 25 marzo 1940), è una cantante, conduttrice televisiva, attrice e produttrice discografica italiana naturalizzata svizzera. Dopo il matrimonio del 10 gennaio 2006 con Eugenio Quaini è diventata, per l'anagrafe elvetica, Mina Anna Maria Quaini. Tale variazione non viene applicata nelle registrazioni anagrafiche italiane.

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    Annoverata tra le più grandi cantanti di tutti i tempi, è nota per le qualità della sua voce che si possono definire di soprano drammatico d'agilità, pur non avendo l'impostazione accademica del soprano classico. Il suo strumento, dal timbro caldo e personalissimo, subito riconoscibile, è dotato di grande ampiezza, estensione, agilità, capace di coniugare la potenza vocale con la duttilità, ed è sostenuto da una tecnica saldissima; Mina si distingue anche per le doti interpretative e l'ecletticità, che l'hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro.

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    Mina nella sua casa a Cremona



    Durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni cinquanta, Mina ha interpretato oltre 1 500 brani e venduto più di 150 milioni di dischi fino al 2010, ottenendo primati e ricevendo premi e riconoscimenti, incluse due partecipazioni al Festival di Sanremo, tre alla Mostra Internazionale di Musica Leggera, una Targa Tenco, e l'assegnazione dell'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Sulla scena internazionale ha raccolto il plauso di artisti quali Frank Sinatra, Louis Armstrong, Michael Jackson, Aretha Franklin, Antony and the Johnsons, Jennifer Lopez, Mónica Naranjo, Céline Dion, Barbra Streisand, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti.

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    Mina con Nino Donzelli



    Biografia

    Infanzia e adolescenza

    Mina nasce a Busto Arsizio nel 1940, periodo in cui il padre Giacomo (Mino) Mazzini e la madre Regina (Gina) Zoni, originari cremonesi, vivevano temporaneamente nell'Altomilanese bustocco. Nel 1943, quando Mina ha tre anni, fanno ritorno a Cremona con residenza prima in Viale Po e successivamente in Corso Mazzini. Poco tempo dopo il trasferimento nasce Alfredo, fratello minore di Mina, che morirà in un incidente stradale nel 1965 a soli ventidue anni.

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    Mina vocalizza con gli Happy Boys



    All'età di tredici anni il padre la iscrive alla Canottieri Baldesio, società sportiva frequentata dalla buona borghesia cremonese. Diventa una discreta nuotatrice, partecipa a diverse gare e in una competizione regionale si classifica seconda. Proprio sul bordo della piscina, intorno ai sedici anni, conosce il suo primo ragazzo, Daniele Parolini, prestante terzino della Cremonese, che diventerà poi cronista sportivo al Corriere della Sera.

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    Mina e Davide Matalon, il suo primo discografico



    A infonderle l'amore per la musica è sua nonna Amelia, cantante lirica, che insiste affinché prenda lezioni di pianoforte, ma lo studio teorico non è fatto per lei. Dopo aver concluso le scuole medie presso il collegio di suore della Beata Vergine, inizia a frequentare l'Istituto tecnico commerciale statale Beltrami, ma tale indirizzo non risponde alle sue inclinazioni e alla fine del quarto anno lascia la scuola, volgendosi a ciò che più la appassiona. Ha altri interessi, ama leggere, soprattutto libri di fantascienza, ma cantare è ciò a cui si dedica con più slancio e passione. Si esibisce già a scuola, su richiesta dei compagni, nei momenti di ricreazione.

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    Mina e il padre Giacomo Mazzini, con il quale la cantante fonderà la propria casa discografica PDU nel 1967, a Lugano



    Gli anni cinquanta

    Una notte dell'estate del 1958, quando la famiglia Mazzini si trova come ogni anno per le vacanze a Forte dei Marmi, gli amici di Mina la sfidano scherzosamente a salire sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta, dopo che l'orchestra di Don Marino Barreto, cantante cubano molto noto in quegli anni, ha finito di suonare. Lei accetta, si fa dare il microfono dallo stesso Barreto e si esibisce senza alcun imbarazzo. Il proprietario del locale, Sergio Bernardini, nelle sere successive dovrà frenarla dal salire continuamente sul palco per cantare.

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    Mina a Sanremo nel 1960



    Mina nel 1958 è descritta come una deliziosa ragazza, molto solitaria, apparentemente tranquilla e allo stesso tempo irrequieta, estremamente sensibile, piena di entusiasmo e simpatia, che celano in realtà una profonda timidezza e paur. È dotata di una voce e di una musicalità fuori dal comune, coltivate dall'ascolto di "mostri sacri" americani quali Frank Sinatra, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Elvis Presley, e di una gestualità stravagante che si accompagna perfettamente all'innegabile e travolgente senso del ritmo.

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    Sanremo 1961: Mina mentre canta Le Mille bolle blu



    In quegli anni a Cremona è presente un gruppo musicale che sta riscuotendo un certo successo: gli "Happy Boys". La band, fondata nel 1949 da Nino Donzelli, di cui fanno parte anche il fratello Renzo alla chitarra, il pianista Giorgio Levi, il cantante-bassista Giacomo "Micio" Masseroli e il batterista Fausto Coelli, diventa ben presto famosa nelle balere della zona cremonese, nonché a Mantova, Parma, Piacenza. In un afoso pomeriggio di fine agosto del 1958, il giorno dopo aver assistito a una loro esibizione al Circolo Filodrammatici di Cremona, e dopo una sola settimana dalla sua prima improvvisata esibizione alla Bussola, Mina si reca a casa di Nino e Renzo Donzelli proponendosi come cantante.

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    Mina con Antonio Virgilio Savona (componente del Quartetto Cetra) nel 1961



    Una rapidissima dimostrazione delle proprie doti vocali e i fratelli la accolgono subito nel gruppo, che aveva già in programma varie serate nelle balere della zona per i giorni successivi. La ragazza, desiderosa di parteciparvi, prova per tutta la settimana e fa la sua prima apparizione con gli Happy Boys il 14 settembre del 1958 a Croce Santo Spirito, una frazione di Castelvetro Piacentino. Viene presentata con il nome di "Mina Georgi" e il pubblico ne rimane entusiasta.

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    Mina e Corrado Pani nel camerino del teatro (1963)



    Il debutto vero e proprio avviene tuttavia qualche giorno più tardi, il 23 settembre 1958 a Rivarolo del Re, comune del cremonese: gli Happy Boys devono esibirsi alla serata finale della rassegna insieme a due cantanti famosissimi in quel periodo, Natalino Otto e Flo Sandon's, interpreti di molti successi e reduci da una partecipazione al Festival di Sanremo. L'esibizione di Mina è entusiasmante a tal punto che il pubblico chiede a gran voce il bis. Tra gli organizzatori, se pur soddisfatti, c'è un certo imbarazzo, poiché il bis era previsto per Natalino Otto e Flo Sandon's, i quali se ne vanno un po' risentiti. Alcuni anni dopo Flo Sandon's trovandosi ospite a Canzonissima e ricordando l'episodio con lei, allora presentatrice della trasmissione, ammise pubblicamente: «Quella volta tu, Mina, mi hai rovinato la serata». La stessa Mina ha ricordato quella prima volta a Rivarolo sul quotidiano La Stampa del 22 settembre 2008:

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    Mina e Augusto Martelli



    « Cinquant'anni spaccati fa, una lungagnona col vestito da cocktail sottratto di nascosto alla madre, saliva sul palco traballante di una balera lombarda. Si ricorda che l'abito era blu e bianco. Lucido. Si ricorda che dopo aver cantato la prima canzone, il titolo? no, è troppo, si arrabbiò perché la gente applaudiva. «Io canto per me. Cosa c'entrano loro?». Non aveva le idee chiare. O forse era troppo lucida. Si ricorda che alla fine di quella primissima esperienza scappò via perché i genitori non sapevano... non volevano. A diciott'anni era d'obbligo ubbidire. Ma non l'aveva fatto. E doveva correre a rimettere l'abito a posto il più in fretta possibile. Si ricorda che poco dopo, dietro le sue insistenze, il padre aveva convinto la madre a lasciarla fare: «Tanto, cosa vuoi, durerà qualche settimana questa follia. Lasciamola fare». La lungagnona, invece, è ancora qui che rompe le scatole con quel piccolo meccanismo misterioso che sono le canzoni. Che lei ama e rispetta. E... e... e la lungagnona non si ricorda altro. »
    (Mina)


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    Mina e Johnny Dorelli durante la trasmissione Johnny 7 (1964)



    e sul settimanale Vanity Fair del 5 ottobre 2011, ricordando Flo Sandon's scrisse:

    « Ho un dolcissimo ricordo di Flo Sandon’s che ho visto la primissima volta che sono salita su un palco. Lei e il marito, il grande Natalino Otto, erano le star della serata. Io, sconosciutissima, cantavo con un gruppo cremonese, per la prima volta, appunto. Eravamo in una classica balera lombarda. Alla fine ricordo che mi dissero: “Lei farà strada”. La prima cosa che mi stupì fu il fatto che mi dessero del lei e poi pensai: "...Questi due ..son matti…". »
    (Mina)


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    Mina e Alberto Sordi a Studio Uno nel celebre duetto (1966)



    Gli Happy Boys sono entusiasti di Mina e Nino Donzelli invita il titolare della Italdisc, Davide Matalon, ad assistere all'esibizione successiva prevista a Casteldidone.

    "Baby Gate" e la Mina urlatrice

    Davide Matalon all'inizio è un po' titubante, ma viene convinto dal suo consulente musicale Giulio Libano, che dopo aver ascoltato Mina ne rimane colpito molto favorevolmente. Le fa quindi incidere quattro canzoni: Be Bop a Lula e When con l'etichetta Broadway e con il nome d'arte "Baby Gate"; Non partir e Malatia con l'etichetta Italdisc e il nome reale Mina. In attesa di capire quale delle due immagini artistiche avrebbe avuto maggior successo di pubblico, in questa primissima fase della carriera, Mina e il suo alter-ego Baby Gate convivono sul mercato.

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    Mina fu la prima artista in Italia a indossare la minigonna in spettacoli televisivi e nei concerti.



    Per saggiarne le potenzialità, Matalon la fa partecipare alla Sei giorni della canzone, competizione canora milanese ripresa dalla televisione. Il 1º dicembre 1958, Mina, con il brano Proteggimi, partecipa alla serata inaugurale al Teatro Smeraldo. Il presentatore è Corrado e l'ospite d'onore Mike Bongiorno. Arriva seconda (alle spalle di Wera Nepy con Chiamami autunno) e ottiene un successo travolgente.

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    Mina e Lola Falana a Sabato Sera (1967)



    Matalon offre agli Happy Boys l'occasione di una tournée in Turchia, ma c'è un imprevisto: i genitori di Mina si oppongono, soprattutto il padre non vuole che la figlia abbandoni definitivamente la scuola. Anche Fausto Coelli decide di non partire per ragioni familiari. Rimasti a Cremona, Mina e Fausto decidono di formare un nuovo gruppo e, insieme a Lino Pavesi al sax, Lamberto "Memo" Fieschi al piano, Ermanno Scolari al contrabbasso ed Enrico Grossi alla chitarra, fondano "i Solitari".

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    Mina e Adriano Celentano a Sabato Sera in una parodia de La coppia più bella del mondo (1967)



    Il nuovo complesso debutta l'11 gennaio 1959 nella tavernetta dell'Hotel Continental di Cremona e, forte della crescente popolarità di Mina, riceve subito una serie di richieste dai locali della zona, ma anche da fuori provincia, come il night club El Maroco di Milano e l'Hotel Moresco di Ischia.

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    Mina a Sabato Sera con Enzo Tortora e Nino Benvenuti, che proprio quell'anno aveva vinto il titolo di campione del mondo dei pesi medi. (1967)



    Nel frattempo i due dischi di Mina editi dalla Italdisc superano tutte le aspettative e in un'epoca in cui vendere 70 000 copie è un'impresa eccezionale, i due 45 giri superano singolarmente la quota di 100 000. Matalon le fa firmare un contratto di tre anni, fino al 1961, con l'impegno di incidere entro l'anno due 45 giri, ossia 4 canzoni. Come di consueto allora, i pezzi da incidere sono scelti tra le canzoni del Festival di Sanremo di quell'anno. La scelta cade su Nessuno, un brano melodico cantato da Wilma De Angelis. Mina con una verve straordinaria ne stravolge la linearità cantandola in maniera sincopata e in fortissimo. La prima interpretazione pubblica di Nessuno nella nuova veste avviene al Festival del Rock and Roll, in un affollatissimo Palazzo del ghiaccio di Milano.

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    Mina sulla copertina dell'album Dedicato a mio padre del 1967, primo LP pubblicato dalla PDU



    Matalon aveva tentato più volte di far partecipare artisti della sua casa discografica a programmi televisivi senza mai riuscirci, con Mina invece arriva tutto facilmente. Debutta in televisione il 1º marzo 1959, nella seguitissima trasmissione Lascia o raddoppia? condotta da Mike Bongiorno, con il brano Nessuno.

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    Mina nel 1969



    Proprio in quegli anni vanno affermandosi giovani cantanti come Adriano Celentano, Tony Dallara, Giorgio Gaber, Betty Curtis, Joe Sentieri, Little Tony e altri, che propongono in italiano la nuova musica americana: il rock and roll. La stampa conia per loro il termine di urlatori. Il 4 aprile 1959 Mina viene chiamata a partecipare a una puntata de Il Musichiere di Mario Riva dedicata agli urlatori: al centro della scena un juke-box dal cui retro escono i cantanti; Mina canta ancora una volta il suo successo del momento, Nessuno.

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    Mina e Lelio Luttazzi a Ieri e oggi (1969)



    L'ultimo 45 giri inciso come Baby Gate è Splish Splash, presentato il 29 agosto 1959 nel programma Buone vacanze. Successivamente lo pseudonimo viene abbandonato, vista l'esplosione del fenomeno-Mina. Con Nessuno partecipa anche a Canzonissima 1959, condotta da Delia Scala, Paolo Panelli e Nino Manfredi, in cui duetta tra gli altri con Wilma De Angelis, interprete originale della canzone, e successivamente con Tonina Torrielli nel brano Tua, presentato al Sanremo di quell'anno da una "scandalosa" Jula De Palma e dalla stessa Torrielli. Sempre nel 1959 arrivano i primi riconoscimenti: il "Juke Box d'oro" e il "Microfono d'oro".

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    Mina e Giorgio Gaber a Teatro 10 (1972)



    Gli anni sessanta

    La "Tigre di Cremona"

    Il 16 gennaio 1960 con Tintarella di luna, canzone scritta da Franco Migliacci e Bruno De Filippi, Mina raggiunge per la prima volta la prima posizione in hit-parade: il brano, dopo aver ottenuto un grandissimo successo anche all'estero, diventa un vero e proprio simbolo dell'epoca, e viene inserito nei film Urlatori alla sbarra e Juke-box, urli d'amore, tra i primi esempi di musicarelli. Presto le viene attribuito il soprannome con cui ancora oggi è nota anche fuori dai confini nazionali: "La Tigre di Cremona", coniato per lei dalla conterranea giornalista e amica Natalia Aspesi.

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    Mina e Lucio Battisti durante le prove a Teatro 10 (1972)



    Mina a Sanremo nel 1960

    Nel 1960 Mina partecipa alla decima edizione del Festival di Sanremo: il 28 gennaio presenta Non sei felice in doppia esecuzione con Betty Curtis; il 29 gennaio È vero in doppia esecuzione con Teddy Reno. Il 30 gennaio si ripresenta con È vero. La canzone si classifica al settimo posto ma per Mina è comunque un successo: per la richiesta dei suoi dischi, la Italdisc è costretta alla pubblicazione di due o tre nuovi 45 giri al mese. Nello stesso anno è tra i protagonisti del film Urlatori alla sbarra, insieme ad Adriano Celentano, Brunetta, Chet Baker, Joe Sentieri e altri ancora.

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    Mina e Raffaella Carrà a Milleluci (1974)



    In seguito esce Il cielo in una stanza, brano scritto da Gino Paoli arrangiato da Tony De Vita, che il 15 ottobre 1960 raggiunge la prima posizione per 14 settimane e diventa il 45 giri più venduto dell'anno, sfiorando nel tempo i 2 milioni di copie vendute: entrerà in classifica anche in Spagna (Cielo en casa) e negli Stati Uniti (The World We Love in), dove raggiungerà la posizione numero 90 di Billboard. Il cielo in una stanza rimane in assoluto uno dei suoi massimi successi, e può considerarsi una prima evoluzione nella carriera di Mina, che da urlatrice scanzonata (contemporaneamente usciva Una zebra a pois) è in grado di rivelarsi anche interprete matura e raffinata della canzone d'autore.

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    Mina tiene tra le braccia un piccolo Massimiliano Pani (1966)



    Partecipa come ospite fissa alle sei puntate del programma televisivo Sentimentale, dove presenta la già citata Una zebra a pois e Briciole di baci. Inoltre ritorna a Canzonissima, dove nel corso delle varie puntate propone alcune tra le sue incisioni più recenti (Tintarella di luna, Il cielo in una stanza, Folle banderuola ed È vero, in duetto con Umberto Bindi), unitamente a brani come Na sera 'e Maggio (con cui giunge alla finale), O Sarracino, Ma l'amore no e Violino tzigano (in duetto con Marino Marini); interpreta anche la sigla finale Due note.

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    Copertina del disco Mina Celentano - con 2.000.000 copie, l'album più venduto in assoluto della cantante (di fatto accreditato a «Mina & Adriano Celentano»).



    Mina è ormai famosae in questo periodo inizia a conoscere anche i lati negativi della troppa notorietà, primo su tutti l'interesse spesso morboso della stampa, che inventa continuamente relazioni sentimentali su di lei, flirt che possano scandalizzare, e paparazzi in cerca di foto da copertina. In questi anni e in quelli a venire, sarà la cantante più fotografata, inseguita e richiesta dai giornalisti. A tutt'oggi è uno dei personaggi a cui sono state dedicate più copertine dal settimanale TV Sorrisi e Canzoni: dalla prima nel 1959, alla più recente nel 2008, se ne contano in tutto 71.

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    Mina e l'ultima esperienza sanremese

    Nel 1961 è in gara al Festival di Sanremo e in questa occasione ha luogo un atteggiamento inconsueto da parte della stampa e degli organi di comunicazione in generale, che la danno subito per vincente, adulandola, forse al fine di aumentare l'interesse verso l'evento musicale. Tutto ciò è motivo di forte stress per la cantante, già provata dai due primi anni di carriera ininterrotta e da molti mesi di critiche e pesante invadenza mediatica. Il 26 gennaio si esibisce con Io amo tu ami in doppia esecuzione con Nelly Fioramonti. Da sempre molto incline a tonsilliti, il 27 gennaio, con una infiammazione alla gola, presenta Le mille bolle blu, in doppia esecuzione con Jenny Luna.

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    La canzone risulta però troppo moderna per il pubblico sanremese, e il suo gesto ormai celebre, delle dita che scivolano sulla bocca ad ogni ritornello, viene colto da una parte degli spettatori come uno sberleffo, una mancanza di rispetto nei loro confronti. L'atmosfera si surriscalda quando i giornalisti raccolgono questo malcontento e contrappongono a Mina quella che diventò poi, per qualche tempo, la sua virtuale rivale: Milva. Il 28 gennaio arriva in finale con entrambe le canzoni. Si classifica al quarto posto con Io amo tu ami e al quinto con Le mille bolle blu. Le premesse della vigilia erano ben diverse e per Mina è emotivamente un brutto colpo; la cantante viene colta da crisi di pianto e dichiara di non volere più partecipare a gare canore, Festival di Sanremo compreso. Una promessa fatta a se stessa e sempre mantenuta.

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    L'esperienza sanremese è una doccia fredda che la cambia profondamente, ma la sua popolarità non viene minimamente intaccata e Le mille bolle blu riscuote un notevole successo di vendite e di ascolti (in quegli anni infatti la misura del successo di un brano era evidenziata anche dalle "gettonature" nei juke-box).

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    23 agosto 1978: l'addio definitivo alle scene

    « Mina di nuovo alla Bussola, anzi a Bussoladomani. Questo era l'evento dell'anno, perché Mina tornava alle esibizioni dal vivo dopo qualche tempo e quando Mina sale sul palco e prende il microfono, inizia lo spettacolo che non puoi perdere. E ad ogni concerto... è un trionfo. »
    (Rete4, da Vite Straordinarie)

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    Il 1978 fu l'anno del clamoroso ritorno di Mina alle esibizioni dal vivo. I concerti si svolsero a Bussoladomani in Versilia, introdotti ogni sera da monologhi di differenti attori comici, tra cui Walter Chiari, Gino Bramieri e il trio La Smorfia (Massimo Troisi, Enzo Decaro e Lello Arena); gli spettacoli previsti erano quindici e avrebbero coperto tutta la stagione estiva: in realtà furono soltanto undici a causa di un'infezione polmonare che colpì la cantante prima della conclusione del tour, che comunque riscosse un successo enorme in termini di coinvolgimento popolare.

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    Pino Presti, bassista, arrangiatore e leader della band che accompagnava Mina durante i concerti, definita dalla stampa «un'orchestra da grande show di Las Vegas».

    L'ultimo di questi concerti prevedeva una ripresa televisiva e la registrazione di un terzo disco dal vivo, poi ugualmente ricavato da una prova audio che il tecnico Nuccio Rinaldis (in accordo con il direttore d'orchestra Pino Presti) aveva predisposto proprio la sera dell'ultimo suo concerto in assoluto, il 23 agosto 1978. Il disco sarà intitolato semplicemente Mina Live '78. In quell'occasione rilascia quella che risulta essere la sua ultima intervista.

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    L'intervistatrice è Rita Madaro, dell'emittente privata Radio Taranto. Tale conversazione è difficilmente reperibile poiché l'artista, poche ore dopo averla pubblicata, chiese come favore personale a Rita Madaro che non fosse trasmessa in radio, almeno non interamente, rispettando quel senso di privacy e riservatezza che, da quel momento, ha contraddistinto la cantante per tutto il suo futuro.

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    Sul finire degli anni settanta Mina si lega sentimentalmente al cardiochirurgo Eugenio Quaini, anch'egli cremonese, amico da sempre della cantante. Il 10 gennaio 2006 si sposano a Lugano e la stessa Mina in un articolo su Vanity Fair ne dà la notizia.

    Booklet (CD Mina Celentano, 1998)

    «Quando Mina si è ritirata è come se mi avessero portato via una parte del nostro mondo, ma prima o poi faremo ancora un bel casino insieme come quell'album»

    Il casino di cui parla il Molleggiato è l'album Mina Celentano del 1998, enorme successo discografico che tocca in breve tempo il milione di copie vendute. Il disco è il culmine di una lunghissima amicizia, nata negli Anni 50, quando entrambi erano considerati dai più tradizionalisti due "urlatori". Un legame che si è poi consolidato a Roma, dove i due artisti si sono trasferiti temporaneamente negli Anni 60, quando Celentano ha cercato invano di far entrare Mina nel Clan.

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    Edited by belias94 - 2/11/2019, 18:07
     
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    Mina Mazzini, La tigre di Cremona



    Anna Maria Mazzini, conosciuta nel globo terracqueo semplicemente come Mina, nasce il 25 marzo 1940 a Busto Arsizio(VA). Alcuni mesi dopo la sua nascita, la famiglia si trasferisce a Cremona, città in cui la cantante risiede fino ai primi anni di carriera e che le guadagna il soprannome di "Tigre di Cremona".

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    La prima esibizione della grande cantante è datata 1958 quando, sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta, canta "Un'anima pura". Il resto della gavetta è comune a quella di tanti altri artisti: serate nei locali, partecipazioni in complessini vari, eccetera. E' proprio in una delle tante serate in un locale di Castel Didone che Mina incontra David Matalon, discografico della Italdisc-Broadway. Il produttore, intuite le grandi potenzialità della cantante, decide di arruolarla nella sua scuderia e le fa subito incidere quattro brani: due in inglese e con lo pseudonimo Baby Gate ("Be Bop A Lula" e "When"), e due in italiano con il nome di Mina ("Non Partir" e "Malatia").

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    Il debutto televisivo avviene un anno dopo al "Musichiere" cantando "Nessuno" che era stata portata a Sanremo da Wilma De Angelis. Nel 1960 partecipa in prima persona al Festival di Sanremo conj il brano "E' vero", ma arriva solo ottava. Ci riprova l'anno seguente con "Le mille bolle blu", forte dei successi rappresentati da alcuni suoi singoli, ma le sue aspettative vanno deluse anche questa volta, con la conseguenza che promette a se stessa di non partecipare più alla gara canora. In compenso il 1961 la vede protagonista di "Studio Uno", la popolare trasmissione televisiva.

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    E' in questo periodo che conosce e si innamora dell'attore Corrado Pani, dal quale avrà un bambino. La relazione con Pani è però osteggiata dall'opinione pubblica italiana, dato che l'attore è infatti già sposato. Il 18 aprile 1963 nasce Massimiliano e Mina viene bandita dalla televisione di stato. Un anno dopo, però, passata la bufera rientra trionfalmente in televisione in una serie di spettacoli tra cui "La fiera dei sogni".

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    In una serata lancia "La città vuota" e "L'uomo per me".

    Mina diventa la regina dei cosiddetti "Urlatori", ossia quel tipo di cantanti che negli anni '60 venivano così etichettati per via dello stile ribelle e sguaiato, ben diverso da quello pacato e confidenziale che aveva caratterizzato gli artisti della generazione precedente. Ma la personalità di Mina ha sempre saputo differenziarsi e spaziare a vari livelli: basti pensare che solo qualche anno prima aveva inciso "Il cielo in una stanza", la poetica canzone intimista di Gino Paoli. Nell'inverno dello stesso anno è di nuovo a Canzonissima, dove lancia la canzone "Due note".

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    Purtroppo però la puritana morale dell'epoca si abbatte anche sull'ormai grande Mina. Non essendo sposata con Pani, viene bandita dalla televisione di Stato, vi ritorna solo dopo un anno con alcune trasmissioni di successo.

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    Nel 1965 una grave tragedia si abbatte sulla cantante: muore il fratello Alfredo in un incidente stradale. La Tigre fatica a riprendersi dallo choc ma com'è naturale prosegue al meglio il suo lavoro, tanto che nel 1968 festeggia i primi dieci anni di carriera proprio in quel locale che l'aveva vista esibirsi per la prima volta, la Bussola, dove fra l'altro registra anche il suo primo album dal vivo che, per inciso, è anche il primo album live mai realizzato da una cantante italiana.

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    Le cose sembrano essersi ristabilite per il meglio quando un altro incidente stradale spezza quella felicità che Mina aveva cercato faticosamente di ricostruirsi, in specie dopo la fine della relazione con Pani. Nel 1973 perisce in uno scontro frontale il marito Virgilio Crocco, giornalista del Messaggero, che aveva sposato 3 anni prima e dal quale nel 1971 aveva avuto la figlia Benedetta.

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    Nel 1974 presenta con Raffaella Carrà "Mille Luci": sono le sue ultime apparizioni televisive.

    La sigla finale del programma è "Non gioco più" e infatti Mina non solo abbandona la televisione, ma smette anche di fare concerti dal vivo. Fa eccezione nel 1978, quando ritorna alla Bussola per i suoi venti anni di carriera e registra il suo terzo e ultimo live (il secondo era uscito nel 1972). Da questa data Mina resta in contatto col suo pubblico con un album all'anno, ma anche con articoli su riviste e trasmissioni radio.

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    Una caratteristica che contraddistingue i suoi dischi sono le copertine. Fino alla metà degli anni ottanta sono curate da un genio della grafica, Luciano Tallarini. Insieme a Gianni Ronco e al fotografo Mauro Balletti (dal 1973 autore dei rari servizi fotografici) ha dato vita a immagini e soluzioni grafiche uniche al mondo. Dalla seconda metà degli anni Ottanta la realizzazione delle copertine è invece affidata completamente a Mauro Ballettiil quale modella l'immagine di Mina nei modi più suggestivi e sorprendenti: dalla barba Leonardesca di "Salomè", alla citazione del film M the murder di "Sorelle Lumiere", dal look tuareg di "Sì buana", allo stile Botero di "Caterpillar", fino alla Gioconda in "Olio".

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    I suoi fans hanno potuto assistere al suo ultimo concerto, nel 2001, non dal vivo, ma attraverso Internet.

    Il 10 gennaio 2006, a Lugano, dopo 25 anni di convivenza, ha sposato il compagno, il cardiologo Eugenio Quaini. Secondo la legge svizzera la sposa prende il cognome del marito, così il suo nome sarà Anna Maria Quaini.

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    Premi, candidature ed onorificenze


    1958

    Partecipazione e 2º posto nel concorso musicale Sei giorni della canzone con il brano Proteggimi


    1959

    Partecipazione alla gara di Canzonissima con i brani Nessuno e Tua
    Premio Juke Box d'oro"

    Premio Microfono d'oro.


    1960

    Partecipazione al Festival di Sanremo con i brani Non sei felice ed E' vero (7º posto)
    Partecipazione alla gara di Canzonissima con i brani Tintarella di luna (che si aggiudica la finale), Il cielo in una stanza, Folle banderuola, E' vero, Na sera 'e maggio (che si aggiudica la finale), O Sarracino, Ma l'amore no, Violino tzigan e Due note


    1961

    Partecipazione al Festival di Sanremo con i brani Io amo tu ami (4º posto) e Le mille bolle blu (5º posto)


    1963

    Partecipazione alla gara di Canzonissima con i brani Il cielo in una stanza (che si aggiudica la finale), Stringimi forte i polsi


    1964

    Premio Migliore artista internazionale, assegnatole in Giappone
    Premio della critica musicale specializzata nella categoria Migliore album dell'anno per l'album Mina
    Premio della critica musicale specializzata Oscar del disco '64 per l'album Mina


    1965

    Partecipazione e candidatura alla Mostra Internazionale di Musica Leggera con il brano L'ultima occasione


    1966

    Partecipazione e candidatura alla Mostra Internazionale di Musica Leggera con il brano Ta-ra-ta-ta
    Premio Gondola d'oro per le vendite alla Mostra Internazionale di Musica Leggera


    1968

    Partecipazione e candidatura alla Mostra Internazionale di Musica Leggera con il brano Ta-ra-ta-ta


    1987

    Targa Tenco categoria Interprete dell'anno con l'album Rane supreme


    2001

    Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
    — 1º giugno 2001. Per iniziativa del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.


    2010

    Omaggio alla carriera a Ti lascio una canzone

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    Edited by belias94 - 2/11/2019, 18:12
     
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    Buon compleanno Mina: 75 anni in 75 scatti



    L'anno scorso ha pubblicato un'antologia dei suoi più famosi momenti in tv, "I miei preferiti - Mina - Gli anni Rai", ritratto di un'artista che ha segnato la storia dello spettacolo italiano, un esempio raro di virtuosismo vocale, sex appeal, carisma, naturale capacità di fare intrattenimento, di "essere evento" e che, volendo sintetizzare, racconta in modo chiaro il perché della sua straordinaria grandezza. Il 25 marzo la cantante festeggia il suo 75esimo compleanno. Come sempre, lontana dai riflettori.

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    Edited by belias94 - 2/11/2019, 18:15
     
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  4. GiovanniAMM
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    Mi è piaciuta molto la biografia di Mina. Io la amo tantissimo e mi hai dato molte informazioni! Un bacio, a presto!👋
     
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3 replies since 25/3/2015, 20:58   3036 views
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