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Il nuovo opossum dalla coda corta
La biodiversità degli animali carini sembra avere aggiunto varie specie negli ultimi anni. Ora è la volta di un minuscolo marsupiale senza marsupio.
Giovane, carino e striato
Fotografia di Fabrice Schmitt
La biodiversità degli animali carini sembra avere aggiunto diverse specie negli ultimi anni grazie alle ricerche di Sergio Solari e Louise Emmons, che stanno cercando di chiarire la biodiversità e la posizione filogenetica dei Monodelphis, dei misconosciuti piccoli opossum terrestri dalla coda corta.
Sebbene poco noti, i Monodelphis sono il genere che conta più specie tra gli opossum sudamericani, con 22 specie descritte al momento di cui l'ultima è Monodelphis gardneri (nella foto, un individuo giovane fotografato nel dipartimento di Pasco, in Perù) che si aggiunta al "ritratto di famiglia" lo scorso ottobre 2012.
L'animale è minuscolo (lungo in media 12 cm, pesa circa 10 g), ha tre strisce nere da cinghialetto molto evidenti sul dorso e un muso e una dentatura da animale insettivoro.
Nella foresta della Cordillera
Fotografia di Hervé Hughes/Hemis/Corbis
Il primo esemplare di questo piccolo opossum striato fu trovato nel lontano 1968 da Alfred Garner, a cui è dedicata la specie, nelle foreste centrali del Perù e altri due esemplari furono rinvenuti da Louise Emmons nel 1997, in una palude di muschio e sfagno nella foresta pluviale della Cordillera Vilcabamba (nella foto), sempre in Perù.
Marsupiale senza marsupio
Fotografia di Deborah A. Triant
Sebbene sia un marsupiale, come tutti I Monodelphis (nella foto, un esemplare di Monodelphis domestica) non ha un marsupio vero e proprio. I piccoli alla nascita si arrampicano sino alla pancia della madre dove si attaccano ad un capezzolo che si allarga e li sostiene sino a svezzamento.
Sebbene la specie non sia mai stata osservata in natura e quindi le sue abitudini non sono effettivamente note, si suppone che occupi nella foresta amazzonica più o meno la nicchia ecologica di un toporagno.
Animali nel cassetto
Quando Emmons decise di descrivere la specie e cominciò a guardare le collezioni museali a scopo comparativo, secondo quanto racconta lei stessa "aprii dei cassetti in un museo di Rio de Janeiro e vi trovai centinaia di esemplari diversi di opossum striati. Rimasi a bocca aperta". (nell'immagine, il cranio di una femmina adulta di Monodelphis gardneri, visto dall'altro, dall'interno e di lato, scala della barra 10 mm).
Per descrivere quella singola specie bisognava mettere ordine e catalogare tutte le specie simili per non creare ulteriore confusione: M. gardneri ad esempio era stato catalogato come M. theresa, una specie simile ma che vive nella parte orientale del Brasile.
Un conto ancora aperto
Diverse specie si sono quindi aggiunte negli ultimi anni, partendo anche da quei cassetti. Nel 2005 Gardner contava 18 specie, compresa Monodelphis kunsi (nella foto), sempre descritta da Solari.
Successivamente sono stati descritti, tra il 2004 e il 2007, M. ronaldi in Perù, M. reigi in Venezuela e M. handleyi, sempre in Perù. Nel 2012 si sono aggiunti Monodelphis arlindoi dal Brasile e M. sanctaerosae dalla Bolivia, e ora M. gardneri dal Perù. Almeno altre cinque specie si stima siano da identificare, probabilmente di più. Considerando infatti che alcuni di questi opossum vivono in zone ristrette e impenetrabili sulla Cordillera delle Ande o nella foresta amazzonica, il conto potrebbe ancora salire.
Il cugino americano
Fotografia © 2009 Mario Sacramento
Il piccolo mistero è che secondo le analisi del DNA M. gardneri non è imparentato con le specie che vivono nella stessa area come M. peruviana o M. osgoodi, ma neanche particolarmente imparentato con le altre tre specie di mini-opossum striati, M. americana, M. theresa e M. iheringi, che vivono in Brasile orientale molto lontani dal Perù.
La specie più affine è M. americana (nella foto) ma l'attribuzione è piuttosto debole. L'affinità è forse dovuta ad una lontana parentela interrotta quando, in periodi inter-glaciali, vennero a mancare i corridoi ecologici che univano le due aree, isolando completamente la specie.
nationalgeographic.it/
Edited by belias94 - 11/5/2016, 10:56.