ANIMALI: SUPERSTIZIONI E CREDENZE POPOLARI, DAL GATTO NERO A TUTTI GLI ALTRI, MITI DA SFATARE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,522

    Status
    Anonymous

    Superstizioni e animali: non solo gatti neri



    Dagli albatri alle lucciole, c'è chi porta bene e chi porta male. Ma come nascono queste credenze popolari? Ecco alcune superstizioni riguardanti gli animali che sono sempre state, o sono diventate, incomprensibili.

    DB0SX4l



    Il gatto nero

    Fotografia di James L. Amos/Corbis

    Attribuiamo poteri soprannaturali a ogni tipo di oggetti, e spesso anche agli animali. Si pensi ad alcune ben note superstizioni come il fatto che la zampa di coniglio porti fortuna e che i gatti neri portino sfortuna.

    I gatti neri, con la loro pelliccia lucente, gli occhi ardenti e la capacità quasi di scomparire nel buio, sono stati considerati a lungo portatori di cattive notizie. In tutto il mondo i gatti neri sono considerati di cattivo auspicio, e c'è ancora qualcuno che crede che un gatto nero che attraversa la strada porti sfortuna.

    I gatti neri sono stati anche spesso associati alle streghe, considerati loro compagni di azioni diaboliche.

    Ad Halloween molti rifugi per animali rifiutano di dare in adozione gatti neri per paura che possano essere usati in qualche sacrificio rituale.
    Anche se queste paure sono del tutto infondate, i gatti neri mantengono ancora un posto nella lista dei portatori di malaugurio.



    09MVnDV



    L'orologio della morte

    Fotografia di Sarefo/Wikipedia Commons

    Nel XVIII secolo Jonathan Swift ha addirittura dedicato una poesia al coleottero Xestobium ruffovillosum, anche noto come "orologio della morte".

    È facile capire come il suono che emette, simile a un ticchettio ossessivo, possa terrorizzare le persone che non ne conoscono l'origine. In realtà, il rumore è prodotto dalla testa dell'insetto che sbatte contro il muro per attrarre un compagno. Come si fa a non immedesimersi nella povera bestiola?

    Questo coleottero vive nel legno, di cui anche si nutre. La vera maledizione lagata a quest'insetto in realtà sono i danni che riesce a produrre alle strutture di legno.


    HvBMdmQ



    L'albatro

    Fotografia di Dave G. Houser, Corbis.

    Questo grosso uccello marino è uno dei soggetti preferiti delle credenze dei marinai. Molti pensano che la sua abitudine di volare accanto all'imbarcazione significhi che porti dentro di se lo spirino dei marinai annegati.

    Ucciderne uno si dice porti grande sfortuna. Nel 1959 l'equipaggio di una nave che portava a bordo uno di questi uccelli in gabbia (il quale morì durante il viaggio), mise in atto uno sciopero. La poesia di Samuel Taylor Coleridge Rime of the Ancient Mariner, nella quale un marinaio che spara a un albatro è costretto per punizione a portarne la carcassa sulle spalle, ha dato origine al modo di dire “avere un albatro attorno al collo", che significa portare un enorme peso.



    vYc7MIR



    La magia delle lucciole

    Fotografia di Jim Richardson, National Geographic

    Anche nel nostro mondo sofisticato, in cui è ben noto il fenomeno della bioluminescenza, ogni animale che si illumina ci riempie di incanto. Non stupisce che alle lucciole sia legata una moltitudine di segnali beneauguranti: il loro arrivo in una casa può significare buona fortuna, un visitatore inatteso, un futuro matrimonio o una festa (se ne entra più di una).

    In Giappone, dove sono considerate spiriti di guerrieri defunti, d'estate si organizzano feste a loro dedicate, mentre in Virginia, negli USA, un antico documento recita che chi uccide una lucciola verrà fulminato da un lampo nel prossimo temporale.



    zWOay3I



    Rane e rospi

    Fotografia di Ingo Arndt, Minden/Corbis.

    È facile capire perché piacciano tanto ai bambini: sono graziosi, saltano come i conigli e fanno tanti rumori divertenti.

    Alcuni però li considerano molto vicino alle streghe, o ingredienti dei loro calderoni. Zampe di rospo finiscono in quello dell'incantesimo di Macbeth, e in Così è se vi piace Shakespeare invoca la "pietra di rospo', una pietra che si pensa si formasse nel corpo dell'anfibio e fungesse da amuleto.

    Inoltre, fra le altre cose, molti credono che toccare i rospi provochi la formazione di verruche, quasi sempre invece frutto di virus come quello dell'HPV.



    wLHweNf



    Corvo, messaggero di sventura

    Fotografia di Winfried Schäfer/ Corbis

    La brutta reputazione di questo uccello inizia nel libro della Genesi, dove rappresenta il cuore carnale. Mandato in esplorazione da Noé, infatti, il corvo ne avrebbe subito approfittato per nutrirsi delle carcasse che galleggiavano sull'acqua, mentre la colomba tornava reggendo il famoso ramo d'ulivo.

    Secondo alcune credenze popolari il corvo rappresenta addirittura il diavolo, ed è simbolo di sfortuna nonché messaggero di morte. Molto conosciuto è anche il corvo di Edgar Allan Poe, giunto a bussare alla sua porta dopo la scomparsa della compianta Lenore.



    hIDsnzK



    Asino, testardo ma fortunato

    Fotografia di Philippe Lissac/ Corbis

    Superstizioni meno conosciute ma altrettanto variopinte: in alcune zone dell'Italia continentale e della Sardegna agli asini vengono attribuite proprietà curative. Facendo bere ai bambini l'acqua avanzata a uno di questi animali, infatti, si guarirebbe dalla pertosse, come anche si dice che appendendo al collo di un neonato un dente d'asino gli si evitino i dolori causati dalla comparsa della prima dentizione.

    Il 13 dicembre inoltre, in molte zone della penisola, è usanza lasciare fuori dalla finestra latte, carote o fieno, per nutrire l'asinello che accompagna l'arrivo notturno di Santa Lucia.



    2m6NVZi



    Smettila di gufare

    Fotografia di Graham McGeorge, Your Shot, National Geographic

    Se il verbo gufare è ormai sinonimo di portare sfortuna, secondo molte credenze popolari il gufo è anche messaggero di buona sorte. In Brasile, Sud America e Spagna ad esempio non è raro trovare piccole raffigurazioni in ceramica di questi uccelli, che sarebbero di buon auspicio per il futuro e associati ai momenti importanti della vita.

    Se compare in sogno, come la civetta, è interpretato come un simbolo di chiaroveggenza e "veglia spirituale" ma anche di maturità e cambiamento. La valenza del gufo nella superstizione rimane dunque ambivalente, poiché essendo un animale notturno sarà sempre associato sia alle tenebre che alla stregoneria.



    aJM70zV



    La nota dla Pasqueta e' scor e' ciù e la zveta

    Fotografia di Barbara Courtney/ Corbis

    Ovvero “la notte dell'Epifania parlano l'assiolo e la civetta”, e lo dice un proverbio romagnolo. Il verso della civetta, e di altri strigidi come appunto l'assiolo, porterebbero secondo i detti popolari non solo sfortuna ma addirittura presagio di morte. Si tratta infatti di suoni che vengono associati al lamento delle anime, e nella poesia L'assiuolo di Giovanni Pascoli il verso di questo uccello viene proprio definito “pianto di morte”.

    Nei miti dell'antica Grecia la civetta era invece simbolo di saggezza e conoscenza, e accompagnava Atena. Anche Hegel parlò di questo animale con una connotazione positiva, scrivendo che "la nottola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo", ovvero che la filosofia (rappresentata appunto dalla civetta) riesce a comprendere le condizioni storiche di un periodo solamente dopo che questo è trascorso.



    sgMwcS1



    Pipistrelli, non solo vampiri

    Fotografia di Perry Cornway/ Corbis

    “Sicuro! sicuro! i capelli! Non ha ancora capito? Le hanno dato a intendere che, se per caso le sbatte in capo, il pipistrello ha nelle ali non so che viscosità, per cui non è più possibile districarlo dai capelli, se non a patto di tagliarli. Ha capito?”

    Protagonista di un racconto nelle Novelle per un anno di Pirandello, la credenza che i pipistrelli si attacchino ai capelli è ancora diffusa in molte zone d'Italia. In molti paesi la loro fama è negativamente legata ai vampiri, mentre ci sono culture nelle quali il pipistrello ha una connotazione positiva: se per i Maya era un animale così vigile e scaltro da entrare a far parte dell'oroscopo, in Cina è ancora legato a pensieri di fortuna, ricchezza e prosperità.



    gCkLQke



    Se un uccello vola dentro casa

    Fotografia di Michael Nicholson/Corbis

    Gli uccelli sono una presenza costante del nostro immaginario: basti pensare a espressioni come la "colomba della pace' o al ruolo sempre rivestito dalle cicogne.

    Ma non sempre gli uccelli sono ritenuti portatori di buoni auspici. Nella cultura anglossassone si pensa che quando un uccello entra dentro casa annunci il decesso a breve termine di qualcuno. Un uccello sarebbe entrato nella casa della celebre attrice Lucille Ball il giorno della morte del padre, e ciò avrebbe dato luogo in lei a una forte ornitofobia.

    Che gli uccelli possano fare davvero paura lo dimostra peraltro un classico del grande schermo: chi di noi non ha rabbrividito guardando Gli uccelli di Alfred Hitchcock?






    nationalgeographic.it/

    Edited by belias94 - 19/6/2016, 16:32
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,522

    Status
    Anonymous

    Superstizioni e credenze legate agli animali



    Nella cultura popolare ancora oggi permangono parecchie superstizioni e credenze legate agli animali, in gran parte queste sono tramandate dai secoli passati fino ai tempi odierni. Ancor oggi la presenza di alcuni animali è considerata come apportatrice di sventura, in altri casi viceversa gli organi di alcuni animali sono ricercati e conservati in gran cura come talismani.

    Mammiferi

    Gatto

    dHqyT



    I gatti precedentemente oggetto di culto presso i popoli mediterranei, nel medioevo vennero spesso considerati animali demoniaci, incarnazioni di Satana e conseguentemente oggetto di persecuzioni. Nel 1233 papa Gregorio IX emanò la bolla Vox in rama con la quale dava inizio allo sterminio nel nome di Dio di tutti i gatti, specialmente quelli neri . Innumerevoli furono i gatti bruciati vivi, scorticati, bastonati, crocefissi oppure gettati dai campanili delle chiese durante le feste consacrate. In seguito queste credenze furono abbandonate, ma è rimasta la convinzione che i gatti neri portino sfortuna.

    Il teologo Alano di Lilla arrivò a supporre che il termine cataro, con cui venivano indicati i seguaci di questo movimento eresiarca, derivasse dal latino catus (gatto), perché "si dice che adorino il diavolo sotto le sembianze di un gatto" a cui tributavano l'osculum infame durante le loro riunioni.

    « Cathari dicuntur a catu, quia ut dicitur, osculantur posteriora catti, in cuius specie, ut dicunt, apparet eis Lucifer »
    ( Liber de planctu naturae )

    Unica eccezione in Italia erano i gatti veneti: protetti dalla Repubblica di Venezia in quanto debellavano i topi, le chiese del territorio della Serenissima diffusero (per bloccare lo sterminio) la credenza dei "Gat de la Madona" (Gatti della Madonna) che portavano sulla fronte una emme. Si diceva infatti che questi gatti fossero discendenti di uno che la Vergine aveva a Nazaret e che picchiarli portava disgrazie.

    Oltre che nel Veneto, erano protetti anche i gatti di bordo, sempre benvenuti. Nella marineria inglese la figura del gatto di bordo era istituzionalizzata ed ogni nave aveva a bordo almeno un gatto come mascotte. Questa consuetudine è ricordata nel film di fantascienza Alien in cui un gatto soriano, chiamato Jones, svolge il ruolo di gatto di bordo dell'astronave Nostromo.

    Cane

    hIVKql



    Secondo le superstizioni, sentire l'ululato del cane è un cattivo presagio. In tutt'Italia è famoso il proverbio "Can che abbaia non morde", che deriva da una superstizione la quale afferma che un cane che abbaia è semplicemente innocuo. Si dice anche che avere un cagnolino nero tenga lontane le persone che fanno il malocchio o fattucchiere e che un pelo dello stesso, tenuto nel taschino, allontani i pericoli derivanti dall'uscire di casa il venerdì notte, quando diavoli e streghe sarebbero in agguato ..

    Pipistrello

    hLJ2x



    Nelle aree di campagna, si diceva alle persone di non uscire la notte poiché si credeva che pipistrelli si sarebbero attaccati ai loro capelli. Questa diffusa credenza viene ricordata anche da Luigi Pirandello da renderla protagonista nella sua novella "Il pipistrello" contenuta in Novelle per un anno. Secondo le credenze di Montereale (L’Aquila), chi è colpito dall’escremento di un pipistrello è vulnerabile da parte delle streghe.

    Stambecco

    H6te8



    Fin dal medioevo lo stambecco aveva un ruolo di primo piano nella farmacopea delle popolazioni alpine basata su credenze popolari, che contribuirono non poco alla sua sua scomparsa dall'areale alpino. Si credeva che la polvere ottenuta triturando le sue corna fosse un rimedio contro l'impotenza maschile, che il suo sangue avesse virtù terapeutiche contro i calcoli vescicali e porzioni del suo stomaco combattessero la malinconia.

    In molte valli alpine l'animale venne cacciato fino alla sua scomparsa a motivo del fatto che le popolazioni attribuivano un forte potere taumaturgico ad un osso a forma di croce che in questo animale è presente vicino al cuore. Nel secolo XVII, nella provincia di Bressanone, lo sterminio di tutti branchi d'animale presenti nell'area, venne effettuato su ordine del principe vescovo allo scopo di far cessare tale superstizione, giudicata di natura demoniaca, eliminandone la causa, non essendogli stato possibile altrimenti convincere i valligiani a desistere dall'utilizzo di questo amuleto.

    Asino

    wt9JTl



    Gli asini che avevano una specie di croce sul petto erano ritenuti sacri e andavano protetti.

    Secondo le credenze di Venafro (Isernia) il fastidio che procura al neonato la prima dentizione può essere evitato appendendo al collo del bambino un dente di asino di età non inferiore ad un anno. In vari comuni dell’Italia continentale e della Sardegna particolari poteri sono attribuiti per la cura della pertosse all’asino e al somaro: un bambino guarisce se beve l'acqua avanzata ad un asino o ad un somaro. A Montemarcello (La Spezia) il bambino guarisce se passa sotto le loro gambe e a Gavoi (Nuoro) se ne beve il latte. Nelle case delle regioni italiane del nord-est, in quelle dell’Austria e dell’ex Cecoslovacchia si ritiene che la notte fra il 12 ed il 13 dicembre arrivi Santa Lucia in groppa al suo asino, animata da buoni propositi fra i quali portare i regali ai bambini. Ed è notte di doni per tutti, anche per Santa Lucia e il suo asinello.. Laddove vivono bambini quest’ultimo trova sul davanzale delle finestre o sul cornicione dei balconi, a seconda delle località, crusca, una mela, una manciata di fieno, grano, una carota, sale, farina gialla.

    Bue

    fyRnTl



    Animale sacro perché simbolo del lavoro nei campi.

    Secondo le credenze di Catania, il fastidioso difetto dell'enuresi (pipì a letto) si perde se il bambino mangia un brodo confezionato con peli di bue.

    Mucca

    fEEcV



    Era protetta e amata come dispensatrice del latte vitale per l' uomo.

    Coniglio

    8ZbdSl



    Zampa di coniglio portafortuna montata in argento di epoca vittorianaNella cultura occidentale la zampa sinistra essiccata (o il piede sinistro) di coniglio è ritenuta un portafortuna, al punto che negli USA è oggetto di commercio .

    Lepre

    tDtk2l



    Per il fatto di correre molto velocemente era considerata figlia del diavolo e animale maledetto.

    Marmotta

    hi22Al



    La marmotta veniva cacciata nelle Alpi per la sua carne, il suo grasso era ritenuto dai montanari un ottimo unguento contro contusioni ed altri mali sia degli uomini che degli animali domestici, si stimava che da un esemplare adulto si arrivasse ad ottenere una pinta di grasso.

    Scimmia di Gibilterra

    p2y9Yl



    Sulla Rocca di Gibilterra vive l'unica colonia di scimmie europee in libertà. Secondo una antica superstizione quando non ci saranno più scimmie a Gibilterra, cesserà il dominio inglese su questa promontorio meridionale della penisola iberica. Nel corso della seconda guerra mondiale la popolazione di scimmie si era ridotta nel 1942 a soli 7 individui, e Winston Churchill per evitare ripercussioni negative sul morale della popolazione, in caso di scomparsa della colonia ne ordinò il rinfoltimento tramite l'importazione di scimmie dal Marocco e dall'Algeria indicando che la popolazione della colonia non dovesse mai scendere al disotto di 24 esemplari ed un ufficiale inglese ricevette la responsabilità di occuparsi del benessere della colonia.


    Rettili

    Lucertola

    43nRel



    Nei tempi antichi era diffusa la credenza che le lucertole con due code portassero fortuna. Tale proprietà si ricollegava probabilmente al fatto che il dio delle ricchezze Pluto fosse raffigurato con due code.

    Serpente

    6MbM6l



    A Cocullo, piccolo paese abruzzese, sopravvive, con una trasposizione cristiana, un rituale tra il magico ed il pagano legato alla antica venerazione della dea o maga Angizia ritenuta capace di rendere innocuo ogni veleno. Per questo motivo, qualche giorno prima della festa di san Domenico alcuni abitanti del paese, detti serpari raccolgono serpenti nella campagna intorno al paese; la tradizione tramanda che costoro sarebbero capaci di rendere innocui i rettili tramite il suono di un corno, detto Kerallos. La festa, conosciuta anche come Festa dei serpari, avviene ogni anno il primo giovedì di maggio, ed ha il suo momento più rilevante con una processione lungo il paese della statua lignea di san Domenico ricoperta delle serpi vive raccolte dai serpari [13]. Solitamente i serpenti erano ritenuti malefici e demoniaci e si diceva che fossero raccolti e usati dalle streghe per i loro veleni e i loro oscuri poteri.


    Uccelli

    Civetta

    Q2Nnh



    Il verso della civetta, uccello notturno, porta sfortuna, se non morte , il suo stridire viene associato ai lamenti delle anime dei morti. Questa superstizione, si ritrova in molti autori classici, per esempio Piero Valeriano nei suoi Hieroglyphica la indica come simbolo di morte e sempre minacciante qualche infortunio col suo canto notturno. La stessa similitudine compare in una poesia di Giovanni Pascoli, intitolata "L'assiuolo" dove il suo verso, prende il simbolo di solitudine e di morte.

    Cuculo

    dQ31Sl



    Una supertizione contadina afferma che chi, all'inizio della primavera, sente per la prima volta il canto del cuculo con del denaro in tasca, è fortunato: avrà denaro in abbondanza per tutto l'anno. Ma se invece non ha niente...

    Corvo

    AA4bQl



    Nelle pitture rupestri entro la grotta di Lascaux si trovano le più antiche rappresentazioni disegnate dall'uomo dei corvi, tra cui una figura umana con testa corvina, questo testimonia dell'antico legame esistente fra uomini e questi animali, che probabilmente stazionavano nei pressi dei gruppi di uomini primitivi per sottrarre brandelli di carne dalle prede cacciate e contemporaneamente le cui grida potevano essere usate come segnale di allarme per arrivo di intrusi dal gruppo di uomini.

    Una piccola colonia di corvi vive nella torre di Londra, ove uno degli Yeomen Warders riceve l'incarico di raven master, consistente nel curarsi della salute dei corvi e nutrirli quotidianamente. Ciò avviene in quanto secondo una leggenda la monarchia inglese cadrà sotto la mano di un invasore straniero il giorno in cui tutti i corvi moriranno o abbandoneranno l'edificio. Per questo motivo le ali di questi corvi sono sfoltite di piume per ridurne la loro capacità volatoria. In tempi recenti si è discusso se questa leggenda, che aiuta a mantenere un certo clima di mistero ed orrore attorno alla Torre, e colore popolare per turisti, che si farebbe risalire al secolo diciassettesimo, in realtà non sia molto più recente e databile come sua origine al XIX secolo .

    Colombi e colombe

    VLwCNl



    Secondo il Dio cristiano (ricordati nella festa della Purificazione di Maria, il 2 febbraio) erano ritenuti portatori di bene ed era di buona auspicio avere in casa un nido di colombo.

    Artropodi

    Ragno

    cP3Ckl



    Fin dall'epoca degli antichi romani l'incontro durante la giornata con un ragno è giudicato un evento che porta fortuna, e poiché uccidere un ragno porterebbe sfortuna, questi quando vengono trovati nelle case sono ne portati al di fuori con qualche artifizio. Anticamente la ragnatela veniva posta su ferite, credendo che avesse poteri cicatrizzanti .

    Sfinge testa di morto

    zNjc9l



    Questa grossa falena, avente una colorazione scura brunastra, è facilmente riconoscibile per una macchia chiara, che vagamente ricorda la figura di un teschio, presente sul lato superiore del suo torace, inoltre possiede una caratteristica molto insolita per questo genere di insetti: quando disturbata o irritata emette un suono stridulo ben udibile dall'orecchio umano prodotto espellendo aria dalla sua spirotromba. A causa di queste due peculiarità già al tempo dei romani a questa farfalla venne associata la credenza superstiziosa di portatrice di morte. Plinio la chiama papilio feralis (Naturalis Historia 11,65), appellativo ripreso da Ovidio nelle Metamorfosi[20] e che ispirò Linneo nel 1758 nell'attribuirle il suo nome scientifico di Acherontia atropos, dato dalla combinazione del fiume infernale Acheronte (in greco Ἂχέρων, -οντος, in latino Ăchĕrōn, -ontis) e Atropo (in greco:Ἄτροπος), la più anziana delle tre Parche: quella che recideva il filo della vita di un individuo decretandone la morte.

    Allo stesso genere Acherontia, appartengono altre due farfalle, entrambe sempre con la medesima macchia chiara sul torace e conseguentemente denominate Acherontia styx, dal nome del fiume infernale Stige e Acherontia lachesis dal nome di Lachesi, la seconda Parca, colei che misurava la lunghezza della vita umana.

    La simbologia di questa farfalla, come portatrice di morte è stata ampiamente utilizzata da artisti, scrittore e soggettisti cinematografici.



    wikipedia.org/

    foto sul web

    Edited by belias94 - 11/5/2016, 09:05
     
    Top
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,522

    Status
    Anonymous

    Gatto nero, è la sua festa: ecco le curiosità e i miti da sfatare



    black-cat-day



    Questi animali sin dal Medioevo sono associati al diavolo in Italia mentre per inglesi e giapponesi sono un portafortuna. Di fatto i gatti neri restano oggi ancora quelli meno adottati. Affascinanti animali da compagnia, ma che continuano a soffrire dello stigma di "porta sfortuna". Per questo in Italia l’associazione animalista Aida&A promuove la "Giornata del gatto nero". Ideata inizialmente quindici anni fa, si celebra ogni 17 novembre e mira a cancellare tutti i falsi miti intorno a questo felino.

    CqEd0wbVMAETMyp



    L'origine della superstizione - Di tale convincimento se ne trova traccia dal Medioevo quando, di notte, i cavalli venivano spaventati dagli occhi gialli dei gatti incontrati sulla via. Da qui pare sia nata la leggenda che accomuna i gatti al diavolo. Nello stesso periodo per molti popoli del Mediterraneo il gatto nero veniva associato ad una presenza demoniaca e alle streghe. E siamo ancora al Medioevo quando diversi Papi ne autorizzavano l’eliminazione per la loro presunta vicinanza col maligno. Al contrario, i marinai inglesi li volevano a bordo perché scacciavano la sfortuna e ancora oggi per inglesi, scozzesi e giapponesi incontrare un gatto nero per strada è di ottimo auspicio.

    naughty_black_cats_by_orleil



    Lo scopo del Black Cat Day - Alla fine è una festa che non solo serve a ridare dignità a questi felini, ma anche a invitare la popolazione a prendersene cura. Non è casuale, infatti, che siano proprio i gatti neri a essere i meno adottati. E poi, al di là del pelo, il gatto aiuta salute e umore. Una recente ricerca pubblicata su Plos One, rivista scientifica della Public Library of Science, ha dimostrato che coccolare il proprio felino tra i 15 e i 40 minuti al giorno diminuisce stress e ansia. "Noi - scrive in una nota l'AIDAA - abbiamo voluto questa giornata per tutelare il gatto nero ed oggi vogliamo ribadire che questo bellissimo animale non solo non porta sfortuna, ma è invece foriero di ventura, ed invitiamo tutte le famiglie che lo vogliano ad adottarne uno con lo scopo di arrivare ad avere entro l’anno prossimo 100.000 gatti neri in più nelle case degli italiani".

    gorod-mashina-koshki-chernye



    tgcom24
     
    Top
    .
2 replies since 17/1/2014, 18:40   49632 views
  Share  
.
Top