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Jane Goodall
Dame Valerie Jane Morris-Goodall, meglio nota come Jane Goodall (Londra, 3 aprile 1934), è un'etologa e antropologa britannica.
È nota soprattutto per la sua ricerca (durata 40 anni) sulla vita sociale e familiare degli scimpanzé. Dirige l'organizzazione Jane Goodall Institute, che si occupa dello studio e della protezione dei primati in diverse zone del mondo.
Biografia
Jane Goodall nacque a Londra il 3 aprile 1934. Fin da giovane si interessò alla vita degli animali. Nel 1957, dopo la laurea in Biologia con specializzazione in Etologia e Antropologia, divenne assistente del noto bioantropologo Louis Leakey, che la condusse con sé in Kenya.
Fu in seguito alla sua conoscenza con Leakey che Goodall iniziò a studiare gli scimpanzé del Gombe Stream National Park (all'epoca Gombe Stream Chimpanzee Reserve), nel luglio del 1960. Tornata in Inghilterra, con l'appoggio di Leakey, Goodall ottenne nel 1964 il dottorato in etologia presso l'Università di Cambridge, che diede inizio alla sua lunga carriera scientifica.
Goodall si è sposata due volte.
La prima volta, nel 1964, fu con un fotografo naturalista di nome Hugo van Lawick, dal quale divorziò nel 1974. La seconda volta fu con Derek Bryceson, membro del parlamento della Tanzania e direttore dei parchi nazionali del paese. Rimasero sposati fino alla morte di lui, nel 1980.
La Goodall è una fervente sostenitrice di cause ambientaliste e umanitarie, ed è vegetariana. Per il suo impegno scientifico, politico e sociale, ha ricevuto molte onorificenze, incluse la Medaglia della Tanzania, il prestigioso Premio di Kyoto, la Medaglia Benjamin Franklin per le scienze della vita, e il Premio Gandhi-King per la nonviolenza. Nell'aprile del 2002, Kofi Annan l'ha nominata Messaggero di Pace delle Nazioni Unite. Nel 2011 è stata insignita del titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Risultati scientifici
Goodall è nota soprattutto per la sua ricerca sugli scimpanzé del Parco Gombe, che portò a risultati fondamentali nella comprensione del comportamento e dell'apprendimento sociale di questi animali, dei loro processi di pensiero, e della loro cultura. Inoltre, gli studi di Goodall consentirono di chiarire le differenze fra scimpanzé e bonobo, e di identificare entrambe le specie come ominidi (insieme ai gorilla).
Nel 1977, Goodall fondò il Jane Goodall Institute (JGI), un'organizzazione che si occupa sia dello studio che della protezione degli scimpanzé. Il JGI dispone di 19 uffici dislocati in diversi Paesi del mondo e mette in pratica programmi di sviluppo e di protezione dell'ambiente in diverse zone dell'Africa. Oggi, Goodall dedica praticamente tutto il proprio tempo a difendere la causa degli scimpanzé, ed è stata fra gli ideatori del Progetto Grandi Scimmie Antropomorfe che mira a ottenere per i grandi primati un certo numero di diritti fondamentali riconosciuti a livello internazionale.
Uno dei maggiori contributi della Goodall nel campo della primatologia è stata la scoperta dell'uso di utensili da parte degli scimpanzé: la studiosa, infatti, scoprì che questi animali sono soliti utilizzare, ad esempio, degli stecchini per "pescare" le termiti all'interno dei loro nidi, le larve od i galagoni dalle cavità dei tronchi d'albero od il miele dagli alveari, od ancora l'utilizzo di pietre per rompere i gusci dei semi più duri.
Un'altra caratteristica sconosciuta di questi animali che la Goodall portò alla luce grazie alle sue osservazioni sul campo furono le battute di caccia che questi animali organizzano ai danni dei colobi ferruginosi.
La Goodall si differenziò dagli studiosi convenzionali in quanto, pur non interferendo con le attività dei gruppi da lei studiati, era tuttavia solita dare dei nomi ai singoli esemplari, anziché marcarli con codici alfanumerici come consueto.
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foto sul webL'abbraccio dello scimpanzè: Wounda ringrazia chi l'ha salvata
Wounda, una femmina di scimpanzé, era stata trovata in fin di vita dopo l'uccisione di sua madre per mano dei bracconieri. Dopo essere stata curata in un centro di riabilitazione per animali, è stata portata nell'isola di Tchindzoulou, un'area protetta del Congo. Quando la gabbia da trasporto viene aperta, Wounda stringe in un abbraccio Jane Goodall, l'etologa britannica che l'ha salvata. La donna è una delle più importanti primatologhe al mondo e ha fondato un'associazione senza scopo di lucro che attualmente ospita quasi duecento animali
Edited by belias94 - 29/5/2016, 11:52. -
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Auguri Jane Goodall, la signora degli scimpanzé compie 80 anni
Difficile immaginare come sarebbe stato il mondo degli scimpanzé senza di lei. Il 3 aprile è una data importante: Jane Goodall compie ottant'anni, oltre 50 dei quali vissuti accanto ai primati. Tutto è cominciato nel luglio 1960, quando la celebre scienziata inglese ha iniziato a studiarne i comportamenti. La Goodall ha concentrato la sua attenzione e passione, sugli scimpanzé di Gombe, un piccolo parco nazionale della Tanzania sulle sponde del lago Tanganyka, ai confini con il Congo.Oggi i risultati di quell'incredibile lavoro è in gran parte custodito ed elaborato dal Jane Goodall Institute, ad Arlington in Virginia. Il suo ultimo lavoro è un libro: “Seeds of Hope: Wisdom and Wonder From the World of Plants” (Semi di speranza: saggezza e meraviglia dal mondo delle piante), pubblicato nel 2013, in cui la scienziata si dedica al racconto dell'esplorazione delle piante: "La pace della foresta è diventata parte della mia vita - scrive l'autrice - In realtà, se chiudo i miei occhi, riesco a trasformare il rumore del traffico nelle strade, nelle urla di babbuini e scimpanzé, nel ruggito del vento attraverso i rami degli alberi o nel tonfo delle onde sulla spiaggia". In questa galleria il fotoracconto di Jane Goodall che negli anni è diventata un simbolo del sostegno all'ambiente.
(di RAFFAELLA SCUDERI)
repubblica.it/
Edited by belias94 - 29/5/2016, 11:52. -
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Chi è Jane Goodall: vita e carriera dell’antropologa ed etologa
Grazie alla sua importante ricerca è stato possibile conoscere in modo approfondito la vita e le abitudini degli scimpanzé e rivalutare il concetto di essere umano. Ecco chi è Jane Goodall, la quale ha dedicato interamente la sua vita allo studio e alla protezione dei primati in tutto il mondo.
Jane Goodall chi è: la vita
Tra le donne di successo del Novecento si deve includere anche Jane Goodall, oggi 86enne, grazie a cui si sono fatte numerose scoperte sulla vita degli scimpanzè. In base a quanto scoperto, anche il concetto di essere umano è stato rivisitato.
Dame Valerie Jane Morris-Goodal è nata a Londra il 4 aprile 1934 e sin da giovanissima si interessò agli animali. Nel 1957 giunse in Africa come inesperta aiutante del paleontologo Louis Leakey senza alcun tipo di specializzazione. Passò poco tempo prima che il professionista si accorgesse che la Goodall aveva una grande talento e così la mandò in Tasmania con sua madre. Nel 1964, pur non avendo studi precedenti, ottenne il dottorato in etologia all’università di Cambridge e da quel momento iniziò la sua carriera nel mondo scientifico.
Nel corso della sua vita si sposò per la prima volta nel 1964 con un fotografo naturalista, dal quale divorziò 10 anni dopo. Successivamente, si sposò con un membro del parlamento della Tanzania e i due rimasero insieme sino alla morte di lui avvenuta nel 1980.
Grazie al suo impegno di studiosa e attivista ha ricevuto molte onorificenze: la medaglia della Tanzania, il Premio di Kyoto, messaggero della pace delle Nazioni Unite e Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Studi e attivismo
Jane Goodall fu una pioniera nel suo campo e grazie alle sue ricerche si sono fatti passi da gigante nello studio dei primati. Non accettando le varie teorie della comunità scientifica, la donna dimostrò che gli scimpanzé usano delle tecniche incredibili per cacciare e non sono vegetariani. Osservò anche come gli scimpanzé usino degli utensili per le loro attività. Questa fu una scoperta rivoluzionaria, in quanto trasformò il concetto di essere umano, considerato sino ad allora l’unico a saper usare strumenti.
Jane Goodall è anche un’attivista convinta. Negli anni si rese conto che gli scimpanzé soffrivano a causa dell’intervento dell’essere umano. Ciò la portò a visitare i laboratori di esperimenti, i circhi e le riserve naturali. Viste le loro condizioni e i maltrattamenti decise di girare il mondo per favorire la conservazione dei primati Ha fondato il Jane Goodall Institute e il progetto Roots & Shoots per permettere ai giovani di tutto il mondo di promuovere idee e azioni per la difesa degli animali.
msn.com/it. -
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Una barbie in onore a Jane Goodall
Nel 1960, la 26enne Jane Goodall si avventurò nella lussureggiante vegetazione del Parco Nazionale Gombe Stream della Tanzania e iniziò ad osservare gli scimpanzé della regione . Negli ultimi sei decenni, non si è solo distinta come una delle principali primatologi del mondo, ma anche come una delle nostre più importanti conservazioniste. Nel 1977, ha fondato il Jane Goodall Institute per aiutare a proteggere l'habitat degli scimpanzé, sostenere una vita sostenibile e promuovere la prossima generazione di attivisti ambientali.
Ora, come riporta la CNN , Mattel sta onorando tutto quel lavoro rendendo Goodall l' ultima Barbie della sua serie Inspiring Women . La bambola stessa emula il suo materiale originale in più di un modo. È vestita con un pratico set di camicia e pantaloncini color cachi e con in mano un taccuino blu, dove annoterà sicuramente qualsiasi comportamento intrigante a cui assisterà attraverso il binocolo appeso al collo.
Barbie Jane ha anche un compagno: David Greybeard, lo scimpanzé di Gombe con il quale Goodall ha legato per la prima volta, aprendo la strada a uno sguardo più da vicino alla sua comunità in generale. Bill Wallauer, consulente scientifico e fotografo naturalista del Jane Goodall Institute, ha aiutato la designer di Barbie Carlyle Nuera a ottenere i dettagli di David nel modo giusto.
"Jane ha osservato che gli scimpanzé creavano e usavano strumenti, strappando le foglie dai rami per conficcarsi nei termitai e catturando le termiti per mangiarle, ecco perché la figura di David Greybeard è dotata di un bastone", ha detto Nuera a Mattel Creations .
In linea con l'impegno di Goodall per l'ambientalismo, il 90% della bambola è prodotto con plastica riciclata proveniente vicino a "corsi d'acqua in aree prive di sistemi formali di raccolta dei rifiuti". (In parole povere, ci sono buone probabilità che la plastica sarebbe altrimenti finita nell'oceano.)
"Per tutta la mia carriera, ho voluto aiutare i bambini a essere curiosi ed esplorare il mondo che li circonda, proprio come ho fatto quando ho viaggiato per la prima volta in Tanzania 62 anni fa", ha detto Goodall in un comunicato stampa Mattel . "Sono entusiasta di collaborare con Barbie e incoraggiare i bambini a imparare dal loro ambiente e sentire che possono fare la differenza".
La bambola Barbie è disponibile per $ 35 dal sito Web di Mattel e Walmart .
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