I grandi squali: curiosità, foto e video

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  1. belias94
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    Shark week: la settimana degli squali



    Dal 15 al 23 ottobre è l'European Shark Week, la settimana europea dedicata a un animale importantissimo ma sempre più a rischio estinzione.

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    Da predatori a prede

    È il carnivoro più efficiente e temuto dei nostri mari, ma i dati indicano che lo squalo è tra le prede più ricercate dagli esseri umani. L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) lo inserisce nella Lista rossa delle specie a rischio in Mediterraneo. Un destino che condivide con razze e trigoni, altri pesci dotati come lui di scheletro cartilagineo, vittime accidentali o spesso deliberate di attività di pesca e degrado degli habitat.

    Dal 15 al 23 ottobre il nostro continente celebra questi misteriosi pesci, che vantano una storia lunga 400 milioni di anni.

    L’occasione è la European Shark Week (www.sharkalliance.org): una manifestazione organizzata per sensibilizzare le persone e chiedere ai ministri europei della Pesca di rafforzare i provvedimenti contro il finning, la crudele pratica di taglio e commercio delle pinne di squalo. L’Italia lancia per l’occasione SharkLife un progetto LIFE+ sostenuto dalla Commissione Europea e promosso da CTS Ambiente, con le associazioni di pesca sportiva e professionale Fipsas e Agci-Agrital. Tra gli obiettivi principali c’è la tutela dello squalo elefante, il più imponente pesce del Mediterraneo, e dei trigoni viola minacciati dagli ami destinati a tonni e pesci spada.

    Il Mediterraneo ospita 80 specie di squali e razze, di queste quasi la metà ha guadagnato una triste collocazione nella Lista Rossa IUCN tra gli animali vulnerabili, in pericolo, gravemente in pericolo. Si tratta della percentuale più alta tra le regioni marine considerate.

    Complessivamente nelle acque europee sono infatti minacciate circa un terzo delle specie di squali. Mante, trigoni, smeriglio, squalo angelo, volpe, martello, elefante, mako e verdesca sono tra le principali vittime. Alcune popolazioni si sono ridotte addirittura del 97-98%, stroncate sistematicamente da reti da pesca, palangari e gare di pesca sportive, mentre riguardo al 26% dei pesci cartilaginei presenti nei nostri mari non esistono dati sufficienti per stabilirne lo stato di conservazione.

    I predatori al vertice della catena alimentare, come gli squali, svolgono un ruolo chiave nel mantenimento di un ambiente marino equilibrato e produttivo. Studi condotti in mari tropicali hanno ad esempio dimostrato che la scomparsa di tonni in alcune zone è associata al declino dello squalo tigre, carnivoro che compete e tiene sotto controllo altri pesci che come gli esseri umani amano nutrirsi di tonno.

    “L’Italia è al primo posto tra i Paesi europei per la cattura di squali mediterranei”, spiega Serena Maso, coordinatrice italiana di Shark Alliance, la coalizione che raggruppa oltre cento associazioni e gruppi di ricerca impegnati nella conservazione dei pesci cartilaginei nel mondo. "Mentre Spagna, Francia, Portogallo e Regno Unito catturano da sole circa 100.000 tonnellate di squali all’anno, sia in acque europee che internazionali.

    Ben il 27% delle pinne di pescecane vendute a Hong Kong per rifornire i ristoranti che servono la tradizionale zuppa cinese provengono dall’Europa. È per questo che vogliamo concentrarci oggi sui Ministri della Pesca degli Stati Membri europei, chiedendo loro di fare pressione per mantenere gli impegni previsti dal Piano d’Azione comunitario per gli Squali del 2009 e per rafforzare in particolare il regolamento sul finning”.

    Per quanto riguarda l'iniziativa italiana SharkLife: “Il progetto prevede attività mirate a proteggere animali che non hanno valore commerciale, ma che molto spesso vengono catturati accidentalmente- afferma Simona Clò, responsabile del Settore Conservazione Natura del CTS e membro dello Shark Specialist Group Mediterraneo della IUCN.

    Ad esempio l’introduzione di nuovi ami di forma circolare per la pesca del pesce spada consente di ridurre del 20% la cattura di trigoni viola, grossi pesci dotati di pungiglione velenoso che spesso vengono uccisi e ributtati a mare.

    Per firmare la petizione di Shark Alliance: http://sharkalliancepetition.org/index_it.cfm


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    Origini australi

    Questo giovane squalo bianco (Carcharodon carcharias) lungo circa un metro e mezzo è stato fotografato a 25 chilometri al largo dell’isola di Lampedusa nel 2006 da Gabriella La Manna, biologa del CTS. Un avvistamento che avvalora l'ipotesi di una nursery per questa specie nella porzione di mare tra Sicilia, Malta e Tunisia.

    Sembra che gli squali bianchi siano arrivati nei nostri mari dall'Australia 450.000 anni fa attraverso lo Stretto di Gibilterra. La teoria è avvalorata da uno studio pubblicato sulla rivista britannica Proceedings of the Royal Society, che ipotizza che alcuni esemplari siano entrati seguendo le correnti marine.

    Lo studio dimostra infatti che il patrimonio genetico dello squalo bianco mediterraneo è molto più simile a quello degli esemplari australiani, rispetto a quelli atlantici. La stessa ricerca sostiene inoltre che gli squali bianchi del Mediterraneo siano isolati geneticamente, fatto che li svantaggia dal punto di vista dell'adattamento evolutivo.

    La riduzione del patrimonio ittico cui lo squalo bianco si nutre è una delle cause principali della sua scomparsa. Altre cause sono la pesca accidentale, quella sportiva o mirata alla commercializzazione di denti, pinne o mandibole complete. La IUCN ha inserito lo squalo bianco nella sua Lista rossa, classificandolo come vulnerabile. Rientra inoltre tra le specie protette dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).

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    Gigante in pericolo

    Lo squalo elefante (Cetorhinus maximus) si nutre filtrando il plancton marino ed è il pesce più grande del Mediterraneo con esemplari che possono raggiungere dimensioni notevoli: il più grande mai avvistato misurava 11.5 metri per 4.500 chili di peso. Gli antichi pescatori e balenieri europei lo cercavano per il prezioso olio estratto dal fegato, organo che arriva al 25% del peso dell’intero animale.

    L’olio veniva utilizzato per alimentare lampade, la pelle veniva lavorata e conciata, la carne mangiata. Oggi la popolazione di squalo elefante deve ancora riprendersi da questo assalto terminato negli anni Ottanta. La sua quota di pesca è zero, ma alcuni esemplari continuano ad essere uccisi dalla cattura accidentale durante le attività di pesca.

    “Capita troppo spesso che inseguendo le correnti dove abbonda plancton gli squali elefante si imbattano nelle reti da posta dove restano imprigionati e muoiono”, sostiene Simona Clò, responsabile del Settore Conservazione Natura del CTS e membro dello Shark Specialist Group Mediterraneo della IUCN. "Accade soprattutto nei mesi di febbraio e marzo, periodo in cui si concentrano numerosi avvistamenti nel nord della Sardegna.

    In soccorso agli squali elefante arriverà un nuovo dispositivo elettronico, applicato alle reti da posta, che trasmetterà un segnale radio al personale del Parco Nazionale della Maddalena ogni qualvolta un animale rimarrà intrappolato. Il prototipo di questo dispositivo sarà progettato nei tre anni di sperimentazione previsti dal progetto SharkLife”.


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    Angelo sempre più raro

    Lo squalo angelo (Squatina squatina) vive sui fondali e la sua forma appiattita, simile a quella delle razze, gli permette di insabbiarsi per nascondersi dai predatori. Si nutre principalmente di piccoli pesci, crostacei e molluschi. La femmina è ovovivipara e partorisce solamente 10-20 piccoli già formati dopo una lunga gestazione.

    Un tempo comune nelle acque costiere europee, è ormai molto raro e localmente estinto nel Mar Nero e a nord del Mar Mediterraneo. Il suo principale nemico sono le reti a strascico che lo catturano accidentalmente. La sua pesca è vietata.


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    Buono da morire

    Lo spinarolo (Squalus acanthias) è una specie di squalo diffusa in tutto il mondo. Si nutre di molluschi, pesci e crostacei e preferisce vivere in profondità al di sotto dei 200 metri. È ovoviviparo, ossia la femmina trattiene le uova per circa due anni e partorisce piccoli già formati in numero molto esiguo. È lo squalo da cui si estraeva olio di fegato e in Inghilterra è venduto come ingrediente fondamentale per il fish and chips.

    Gli squali sono il frutto di un’evoluzione lunga 400 milioni di anni e svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino. Alla stregua di predatori terresti quali leoni e lupi, gli squali limitano la proliferazione di altre specie, mantenendo in equilibrio la vita dell’oceano.

    Questi pesci in genere crescono lentamente, raggiungono la maturità sessuale tardi e si riproducono poco. Le popolazioni di squali sono quindi estremamente vulnerabili allo sfruttamento e una volta decimate difficilmente possono essere recuperate. Ogni anno, nel corso delle attività di pesca vengono uccisi decine di milioni di esemplari, sia intenzionalmente che accidentalmente.


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    Caccia globale

    Shark Alliance sottolinea che le flotte di pesca europee sono fra le maggiori al mondo per la cattura e il commercio di squali. In particolare, centinaia di pescherecci con palangari spagnoli e portoghesi catturano squali oceanici e ne esportano le pinne in Asia.

    Le pinne, utilizzate nella tradizionale zuppa cinese servita durante cerimonie e matrimoni, vengono vendute in genere a prezzi molto più alti della carne di squalo. Questa differenza crea un incentivo economico a tagliare le pinne e a gettare in mare la carcassa. Una pratica sconsiderata, nota con il nome di finning (in italiano "spinnamento”).

    Nonostante il bando del 2003, l’Unione Europea rilascia speciali autorizzazioni per asportare le pinne, ma la quantità di appendici prelevate non può superare il 5% del peso totale dello squalo. Il rapporto pinne/carcassa è stato pensato per impedire la pratica del finning, facendo in modo che la quantità di pinne sia proporzionata alla quantità di corpi sbarcati.

    Un chilo di pinne di squalo può valere sul mercato fino a 500 euro.




    nationalgeographic.it

    Edited by belias94 - 5/5/2016, 18:24
     
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