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Gli squali "volanti" di False Bay
Quale animale di una tonnellata con denti affilati balza tre metri fuori dall'oceano per agguantare la sua preda? Lo squalo bianco, ovviamente. Da anni Chris Fallows li fotografa in Sudafrica, e accompagna i turisti a osservare questo incredibile spettacolo.
Il primo antenato degli squali moderni apparve negli antichi mari 400 milioni di anni fa. Oggi, quell'originario pesce predatore si è evoluto in uno dei più sofisticati cacciatori del pianeta: lo squalo bianco.
Ho sempre sognato di poter lavorare con questi super predatori. Così nel 1996, quando io e un collega abbiamo trovato a False Bay, in Sudafrica, questi squali che balzavano in queste straordinarie esibizioni atletiche, ho capito che avevo finalmente trovato la mia vocazione.
Seal Island, situata all'interno di False Bay, dove questo squalo sembra danzare con la sua preda, si trova solo a 35 minuti da Cape Town; ospita circa 64.000 foche e uno straordinario gruppo di squali bianchi.
Negli ultimi 16 anni sono stato così fortunato di assistere questi squali a caccia in oltre 6.400 occasioni, che da un'idea della frequenza di questa attività predatoria che si svolge qui da aprile a settembre, quando gli squali pattugliano queste acque.
Come naturalista e fotografo, non c'è niente di meglio che avere l'opportunità di immortalare uno squalo "volante” di una tonnellata.
Per catturare belle immagini di caccia c'è bisogno di tempo, capacità di pianificare e molta esperienza per riuscire a capire dove è più probabile che l'azione abbia luogo.
Sapere esattamente quando e dove uno squalo attaccherà una foca è difficile. Noi vediamo le previsioni metereologiche e ci sistemiamo attorno all'isola a secondo di cosa dicono, sapendo che determinati venti possono spostare l'attività predatoria da una parte all'altra. Cerchiamo di localizzare giovani foche che ritornano dalla caccia e le seguiamo mentre attraversano queste acque così pericolose.
Se mi si chiede quale sia l'immagine che preferisco è quella di uno squalo bianco che inarca il suo corpo verso la superficie, e nel farlo, mette in mostra il suo enorme ventre bianco. Trovo magnifico questo grande lampo bianco di quando il predatore attacca in verticale.
Penserete che dopo aver assistito a centinaia di attacchi io non provi più nulla: sbagliato.Vedere una giovane foca che si dibatte per sfuggire a uno squalo solo per finire attaccata da un altro, e poi magari da un altro ancora prima di soccombere magaria pochi metri dalla salvezza è straziante, così come è esaltante vedere che invece riesce a scamparla.
Ogni giorno, durante il culmine della stagione di caccia, è un continuo altalenarsi di emozioni, mentre gli ospiti di Apexpredators si dividono fra chi fa il tifo per la foca e chi per lo squalo. Non importa per chi si tifa, lo spettacolo è sempre affascinante.
In molte occasioni ho scattato una frazione di secondo in ritardo o la barca non è stata abbastanza veloce per farci catturare l'inquadratura giusta. Ma tutto ciò si viene compensato dal fatto che abbiamo un'attrezzatura molto rapida e un equipaggio molto ben organizzato e di grande esperienza.
Uso un corpo macchina Canon EOS 1D Mark IV che arriva a fare 10 scatti al secondo, e un obiettivo 70-200 f2.8 IS come artiglieria principale per combattere contro gli elementi.
La prima volta che ho nuotato con uno squalo bianco senza gabbia è stato nel "corridoio degli squali” di Dyer Island, in Sudafrica, nel 1994.
Ricordo la paura mista a eccitazione mentre scivolavamo lentamente nell'acqua sapendo che solo due minuti prima uno squalo di tre metri aveva afferrato l'esca che avevamo appeso dalla poppa della barca.
Per 20 interminabili minuti ho cercato freneticamente di avvistare l'animale che molti credevano avrebbe divorato me e i miei due compagni, ma sembrava sparito. Ma appena siamo risaliti, eccola lì che nuotava attorno alla barca: chiaramente ci aveva tenuto d'occhio da lontano tutto il tempo.
Ben lungi dall'essere stupidi assassini, gli squali sono dotati ognuno di una propria personalità: alcuni sono audaci e assertivi, altri timidi e riservati, e altri ancora non vogliono avere niente a che fare con noi.
Il loro grande occhio ti guarda, cercando di capire se sei una minaccia o qualcosa che val la pena di conoscere meglio, ma senza sapere bene come. Di sicuro a volte ho pensato, "questo è un animale enorme che potrebbe uccidermi in qualsiasi momento”; ma a volte si riesce a provare un gran senso di pace quando o squalo ti scivola accanto.
Noi ci assicuriamo sempre di scendere in acqua solo quando le condizioni sono ottimali e abbiamo lo squalo "giusto” che gironzola attorno alla barca. Farlo in altre circostanze significherebbe mancare di rispetto verso questo super predatore.
Fotografare questi animali mentre nuotano vicino alla riva non è facile. Bisogna che il mare sia calmo, l'acqua limpida, e lo sfondo interessante; inoltre lo squalo deva stare vicino alla superficie perché si capisca quanto è vicino alla riva e come condivida con noi lo stesso paesaggio estivo.
Nelle uscite di SharkExpedition lo skipper Poenas o mia moglie Monique posizionano la barca in modo da mantenere una rispettosa distanza dall'azione senza influenzarla in alcun modo. Al contempo mettono la prua controvento per non far ballare troppo lo scafo, e con le spalle al sole rispetto all'azione in modo che io e i miei ospiti possiamo scattare nelle migliori condizioni di luce possibili.
L'azione è rapida, potente e imprevedibile, perciò per ottenere l'immagine giusta occorrono riflessi rapidi, concentrazione e una certa dose di fortuna. Mal di testa per la concentrazione, dita intirizzite dal freddo e crampi agli arti per le posizioni assurde sono all'ordine del giorno.
Uso vari filtri per tenere a bada il bagliore riflesso sull'acqua; il polarizzatore per esempio, ma anche un filtro graduato che mi permette di trovare un migliore equilibrio tra l'acqua scura e il cielo chiaro, mettendo in maggiori rilievo il mio soggetto, cioè lo squalo.
Penso che uno squalo enorme in acqua talmente bassa che la sua pancia tocca quasi la sabbia, con una spiaggia disabitata sullo sfondo, sia una delle una delle cose più belle che abbia mai visto. Una scena del genere mi fa pensare a come doveva essere la Terra tanto tempo prima che noi arrivassimo, quando gli squali potevano vivere in pace senza doversi preoccupare di reti, ami da pesca ed eliche.
nationalgeographic.it
Edited by belias94 - 5/5/2016, 18:09.