Presepi di Italia: i più famosi, i più belli e più strani da visitare (Foto)

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    Il presepe luminoso di Manarola, il presepe vivente di Matera, il presepe sommerso di Laveno... questi e altri nella nostra lista di Natale.

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    via San Gregorio Armeno a Napoli, foto di Umberto Rotundo



    Era il 1223 quando San Francesco d’Assisi mise in scena la prima rappresentazione vivente della Natività nella cittadina di Greccio, in provincia di Rieti: sono passati otto secoli, e quella tradizione continua ancora. Ed è diventata una delle forme di espressione della cultura italiana più forte del nostro paese nel periodo delle vacanze di Natale. Ogni anno vengono allestiti migliaia di presepi, nelle più svariate forme e interpretazioni, nelle grandi città e nei piccoli paesini. La rappresentazione della nascita di Gesù ha un valore simbolico fortissimo, e il culto del presepe si è diffuso anche nel resto del mondo, senza però poter uguagliare neanche lontanamente la tradizione nostrana.

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    Bologna, foto di Scott D. Haddow



    Pensiamo alle scuole di Bologna, Genova, Napoli: queste tre città negli ultimi secoli hanno sviluppato una loro arte presepiale duratura le cui scuole hanno prodotto grandi maestri. Particolarmente famosa a Napoli è San Gregorio Armeno, la via dei presepi conosciuta in tutto il mondo: qui casette e pastori sono esposti tutto l’anno in una sorta di mostra permanente nelle botteghe degli artigiani che di dedicano instancabilmente al loro lavoro. Dagli inizi di novembre, poi, e per tutto il periodo di Natale, i bottegai espongono i loro lavori in strada che, mano a mano che ci si avvicina al 25 dicembre, diventa ogni giorno sempre più affollata. Via San Gregorio Armeno è una delle attrazioni turistiche più visitate della città partenopea: specialmente per le ormai celebri statuine che riproducono personaggi dell’attualità e di spettacolo.

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    Manarola, foto di Mark Bray



    Ma dove si trovano i presepi più grandi del mondo? Senza dubbio in questa categoria possono gareggiare parecchie località, a seconda della tipologia di presepe. Il più famoso in Italia è il presepe luminoso di Manarola, una delle perle delle Cinque Terre. Ogni anno l’artista ed ex-ferroviere Mario Andreoli si impegna a ricostruire su una collina che sovrasta il paesino delle figure fatte con materiale di scarto e di riciclo che rappresentano i pastori, per poi illuminarli col calar della sera. Da un paio d’anni Andreoli è riuscito ad alimentare l’installazione con dei pannelli fotovoltaici che danno energia a tutto il paese di giorno, e garantiscono il surplus elettrico al presepe di notte. Il presepe di Manarola compie cinquant’anni proprio nell’inverno successivo alla tragedia delle alluvioni che hanno colpito le Cinque Terre a ottobre: l’opera quest’anno è dedicata proprio alle vittime della tragedia, e funge da messaggio di speranza affinché i paesi si riprendano al più presto.

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    Città del Messico, foto di torpiny



    Usciamo per un attimo dai nostri confini: è messicano il presepe più grande del mondo, nonché il più strano: si trova nello stadio Azteca di Città del Messico, e si compone di 1500 statuine, entrando così nel Guinness dei primati per essere quello col maggior numero di personaggi. Alcune statuine sono anche automatizzate, e si muovono al passaggio dei visitatori. Un’opera costata complessivamente 2 milioni di dollari per 70 giorni di infaticabile lavoro da parte degli artigiani messicani.

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    Laveno, foto di BaatZ



    A proposito di presepi strani: a Laveno, in Lombardia, c’è il presepe sommerso, situato su 5 piattaforme nel Lago Maggiore. A San Cristina di Val Gardena, in Alto Adige, dal 1989 ogni anno 18 scultori si danno appuntamento per scolpire un presepe in legno, aggiungendo pastori ogni anno. In Emilia Romagna, nei pressi di Rimini, troviamo neanche a dirlo tutti presepi in stile rivierasco: la Natività di Sabbia di Torre Pedrera, i Presepi sott’acqua dell’Acquario di Cattolica, e il Presepe sulle barche di Cesenatico. A Santarcangelo di Romagna viene da quest’anno allestito un grandissimo presepe meccanico, all’interno delle celebri grotte di tufo. A Gubbio, in Umbria, nello stesso paese dove troviamo l’albero di Natale più grande del mondo, possiamo vedere anche nella Via dei presepi statue a grandezza naturale.

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    Rivisondoli, foto di Wikipedia



    Concludiamo naturalmente con i presepi viventi: l’opera iniziata da San Francesco continua ancora oggi e da Greccio, dove tutt’ora si celebra, si è estesa in tutta Italia e nel mondo. In molti casi, sono anche un ottimo pretesto per raffigurare la vita dei luoghi dove si svolgono nel periodo storico della Natività. Impossibile nominarli tutti, ve ne riportiamo solo alcuni esempi. Tra le location più belle quella dei sassi di Matera, dove il presepe vivente si svolge con oltre mille figuranti, facendolo entrare nel Guinness dei Primati come il più grande del mondo. A Genga, in provincia di Ancona, il presepe si tiene nelle bellissime grotte di Frasassi, tra le grotte più belle di Italia: 300 personaggi per una superficie di 30.000 m2. Rivisondoli, in Abruzzo, ha una decennale tradizione che attira numerosi turisti: usanza vuole che sia l’ultimo nato del paesino di montagna a interpretare il ruolo di Gesù nella mangiatoia. In Campania quello di Morcone è definito il “presepe nel presepe”: il piccolo comune del beneventano ha delle fattezze che sembrano fatte apposta per ospitare una simile rappresentazione. E per finire il presepe di Tricase, in Puglia, a pochi passi da Capo Leuca, è uno dei più grandi d’Europa con i suoi 250 figuranti, e ha l’invidiabile pregio di svolgersi nella cornice del bellissimo panorama salentino.



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    Edited by belias94 - 4/5/2016, 17:23
     
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    Il Bel Paese dei presepi, da Nord a Sud


    Fantasia a briglia sciolta: è meccanico in Val Trompia, di sabbia a Lignano Sabbiadoro, caravaggesco a Frigento. Quella dei presepi è una tradizione tutta italiana, e dall’Italia sì è diffusa poi in tutti i paesi cattolici del mondo. Fede, fantasia, creatività concorrono alla loro realizzazione. Un’usanza sentitissima che ogni anno rinnova la magia del Natale. Ecco una carrellata di presepi, da Nord a Sud, fra le migliaia che anche quest’anno costellano la penisola.

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    A Manarola il più grande presepe del mondoLa collina delle Tre Croci alle spalle di Manarola, nelle Cinque Terre, si illumina anche quest’anno - per la 61° volta - dall’8 dicembre al secondo week end di gennaio 2023 con le statue del famoso Presepe luminoso di Mario Andreoli. Grazie all’opera di volontari, migliaia di lampadine disegnano come d’incanto le figure della Sacra Rappresentazione, uno dei simboli stessi del Natale e della Liguria. Il Presepe è stato ideato e costruito da Mario Andreoli, pensionato delle ferrovie italiane, che dal 1976 ha dedicato la sua vita alla realizzazione di un'opera unica nel suo genere e dopo 30 anni è stato in grado di coprire tutta la collina. Oggi sono oltre 250 le figure sapientemente ottenute da materiali poveri di recupero, illuminate da migliaia di luci. Si tratta del più grande e illuminato presepe del mondo: inaugurato nel 2007, subito è stato inserito nel Guinness dei primati. Dal 2008 il Presepe è diventato anche ecologico, dato che un impianto fotovoltaico è stato costruito specificatamente per permetterne la riduzione dei consumi elettrici.

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    In Valle Trompia, il presepe vivente e quello meccanico In Valle Trompia, in provincia di Brescia, si ammirano presepi veramente particolari, come il Presepe vivente di Valle di Sarezzo, con più di 30 stazioni e 100 personaggi: le rappresentazioni sono un viaggio emozionante alla scoperta di antichi mestieri e arti, e si tengono sabato 24 dicembre dalle ore 17.00 alle 21.00, lunedì 26 dicembre e venerdì 6 gennaio dalle ore 14.00 alle 17.30. Il presepe è particolarmente affascinante perché, lungo un percorso guidato in una zona che ricorda le aspre colline di Betlemme, si incontrano oltre 100 personaggi, calati in una perfetta ricostruzione scenica dei tempi di Gesù. Clou del percorso è una bella grotta naturale chiamata “Cuel” dove viene inscenata la Natività, i cui figuranti sono bambini nati nel 2022 con i loro genitori. Lungo il percorso sono state ricostruite alcune ambientazioni come l’Annunciazione, il lago di Tiberiade con i pescatori, il castello di Erode, il mulino per la macina del grano e varie postazioni dove i visitatori potranno osservare i volontari all’opera in alcuni lavori tradizionali, come il maniscalco o il falegname. Molto particolare è il Grande Presepio Meccanico di Caino collocato sul versante della collina adiacente alla Chiesa Parrocchiale, dove viene rappresentata la natività di Gesù contornata da una serie di personaggi mossi meccanicamente, illuminati nelle ore notturne da centinaia di piccole luci. Si tratta di una realizzazione inusuale e molto scenografia, che affascina grandi e piccini (fino al 9 gennaio). Suggestivo è anche il grande Presepe sul fiume Mella allestito a Marcheno, con le sue costruzioni vere e permanenti che si alternano a scene che variano di anno in anno: il paesaggio riprende in scala quello della natività di Cristo a Betlemme (dalla vigilia di Natale alla domenica dopo l’Epifania).

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    Bagolino, Borgo dei Presepi Sempre in provincia di Brescia, una straordinaria rassegna di decine di fantasiose ed artistiche realizzazioni trasforma dal 17 dicembre al 6 gennaio l’antico paese di Bagolino, in Valle Sabbia, nel Borgo dei Presepi. E così, questo che è uno dei più caratteristici paesi della montagna bresciana, si veste letteralmente del Natale, esponendo presepi grandi e piccoli nei suoi angoli più suggestivi. Un porticato, un anfratto, una fontana, il davanzale di una finestra con le vecchie inferriate, un antico portone si trasformano in sfondi ogni volta diversi per ospitare i presepi, che sono realizzati da tutta la popolazione, coinvolta da sempre nell’evento e pronta a collaborare in relazione alla propria abilità ed estro artistico. Seguendo una stella cometa gialla che indica il percorso, i visitatori vanno alla scoperta di oltre 100 presepi, lungo un itinerario che si snoda fra vicoli e piazzette per oltre 6 chilometri.

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    Borghi e Presepi a Sutrio In Friuli Venezia Giulia, fra i monti della Carnia, appuntamento a Sutrio dal 17 dicembre all’8 gennaio con la magia di Borghi e Presepi, rassegna en plein air di presepi artigianali, ambientata negli scorci più suggestivi del paese. Sono qualche decina i presepi esposti, realizzati in materiale vario da diversi artigiani ed artisti, oltre che dagli abitanti: fra gli altri, uno con grandi figure in paglia e fieno realizzato da Julia Artico. Fulcro della manifestazione è il Presepe di Teno, realizzato in trent’anni di lavoro dal maestro artigiano Gaudenzio Straulino, detto appunto Teno. Esposto in un’antica casa del paese, riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese, che vengono animati grazie ad una serie di ingranaggi meccanici, con l’alternarsi del giorno con la notte, le figure in movimento, l’acqua che scorre nei ruscelli. Più che un presepio nel senso tradizionale del termine, quello di Teno è uno straordinario spaccato etnografico sulle tradizioni, la vita, i lavori, le usanze della montagna carnica, con decine le scene che descrivono la vita e i ritmi di un tempo e lasciano incantati grandi e piccoli. Una curiosità: lo splendido presepe in legno che campeggia quest’anno in piazza San Pietro in vaticano nasce a Sutrio, dove è stato realizzato con la collaborazione di artigiani ed artisti del Friuli Venezia Giulia, e dove tornerà una volta finite le feste.

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    Il Presepe di Sabbia a Lignano Sabbiadoro La punta di diamante del celebre centro balneare del Friuli Venezia Giulia è l’imperdibile appuntamento in riva al mare del Presepe di Sabbia, con sculture modellate da artisti internazionali in oltre un mese d’impegno continuativo: un'opera colossale che lascia un’impronta delicata ma allo stesso tempo indelebile in chi la osserva. Organizzato dall’Associazione culturale Dome Aghe e Savalon d’Aur, in collaborazione con il Comune di Lignano Sabbiadoro, Lignano Sabbiadoro Gestioni, Consorzio Lignano Holiday, Lignano in Fiore ONLUS e le associazioni locali, il presepe di sabbia è realizzato con la sabbia della spiaggia e con l’acqua marina, senza utilizzare nient’altro per compattarla: è la maestria degli artisti a fare il resto, rendendo possibile questa vera e propria magia natalizia. Fino al 5 febbraio.

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    Il Presepe della Misericordia, da piazza San Pietro a Frigento A Frigento, caratteristico borgo appenninico della provincia di Avellino, si ammira fino all’8 gennaio un presepio davvero speciale, ovvero quello commissionato dall’Abbazia di Montevergine e allestito in piazza San Pietro a Roma nel Natale 2017. Si era nel pieno dell’Anno Santo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco, così furono realizzate dalla bottega Cantone e Costabile di Napoli scene che simboleggiavano le sette opere di Misericordia corporale. Gli artisti si ispirarono a uno dei più grandi capolavori dell’arte barocca, le «Sette Opere di Misericordia» del Caravaggio. Non mancano altre citazioni artistiche, come i richiami alle opere di Giuseppe Sanmartino, autore del Cristo Velato, la celeberrima scultura marmorea settecentesca conservata a Napoli nella cappella Sansevero. I personaggi rimandano ai presepi napoletani settecenteschi: i volti, le mani e i piedi delle figure sono in terracotta dipinta, hanno gli occhi in vetro, ma le loro dimensioni raggiungono i due metri di altezza. Oltre alle figure simbolo della Natività e ai Magi, trovano posto scene in cui una persona si prende cura di un uomo sofferente e una donna ospita un forestiero, a simboleggiare l’accoglienza disinteressata che richiama il confronto con i fratelli venuti da lontano. Grazie alla felice intuizione dell’Abate Guariglia, il presepe è diventato itinerante e, dopo aver fatto bella mostra di sé sotto le finestre dello studio di Papa Francesco, negli anni successivi è stato allestito ad Assisi, Mercogliano, Teggiano e Fisciano.

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    Il presepe etnografico di Torricella Sicura In Abruzzo, il Presepe e museo etnografico "Le Genti della Laga” a Torricella Sicura (a 6 Km da Teramo) fa compiere un viaggio nel passato attraverso gli oggetti di un'epoca che va da inizio 1900 a oggi, lungo il cammino verso la capanna del Bambin Gesù. La sua creazione si deve a Gino Di Benedetto che con smisurata passione in oltre 30 anni di ricerche nei paesi, nei vecchi cascinali e nelle campagne dell’Abruzzo più nascosto, ha raccolto L'esposizione si sviluppa su una superficie complessiva di circa 600 mq. Due le sezioni da visitare: il Presepe etnografico ( con ricostruzioni animate in miniatura in scala 1:5 di scene di vita contadina ed antichi mestieri: la scena della Natività è stata realizzata con la consulenza di un noto scenografo napoletano) e la sezione museale, dove il visitatore viene proiettato in ambienti che riproducono fedelmente le case italiane dei primi anni ’50, quando le abitazioni iniziarono a popolarsi di nuovi ed "affascinati" oggetti: i primi rudimentali televisori, le radio a valvole, i fornelli a gas, e molti altri strumenti della vita quotidiana.

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    Presepe Vivente a Rivisondoli Rivisondoli, nota località turistica al centro degli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, il 5 gennaio diventa palcoscenico naturale per il “Presepe Vivente” più antico e conosciuto d’Italia (la prima edizione fu realizzata nel 1951). Una manifestazione unica nel suo genere. Un presepe fantastico, surreale, ma naturale, rischiarato dalla morbida luce delle fiaccole: una voce fuori campo guida lo spettatore e una curata colonna sonora stempera il freddo di una notte piena di fascino e mistero tra i monti d’Abruzzo.

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    EricèNatale - Il Borgo dei Presepi fino all’8 gennaio nella magnifica città siciliana si snoda un itinerario di presepi collocati negli angoli più caratteristici del centro storico, realizzati con i materiali più disparati. In terracotta, stoffa, cera, legno, corallo, sughero, zucchero, materiali riciclati, le rappresentazioni della natività fioriscono ovunque, per le stradine, nelle chiese, nei cortili, nelle botteghe. Fra le curiosità, alcuni straordinari presepi in miniatura, con il presepe più piccolo del mondo, e il maestoso e sempre rinnovato presepe monumentale meccanico con decine di personaggi in movimento.

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