STATUE FAMOSE ISPIRATE ALLE FAVOLE

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    Famose statue ispirate alle favole



    Le fiabe sono state usate come storie per andare a dormire dai genitori per generazioni. Esse hanno intrattenuto i bambini, scrittori ispirati, e hanno trovato risalto nella cultura pop contemporanea. Molti personaggi delle fiabe sono state immortalate in statue che si ergono sulle pubbliche piazze, nei giardini o sulle rive dei fiumie.

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    La statua della Sirenetta



    La statua della Sirenetta è una scultura bronzea alta 1,25 m e dal peso di 175 kg, situata all'ingresso del porto di Copenaghen, di cui è uno dei simboli. Raffigura la protagonista di una delle più celebri fiabe di Hans Christian Andersen, La Sirenetta ("Den lille Havfrue" in danese).

    Storia

    La statua fu commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen, figlio del fondatore di Carlsberg, il quale era rimasto affascinato da un adattamento della fiaba come balletto. Fu realizzata dallo scultore Edward Eriksen e mostrata per la prima volta al pubblico il 23 agosto 1913. Eriksen usò sua moglie Eline come modella.

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    Il 24 aprile 1964, alcuni artisti del movimento situazionista, tra cui Jørgen Nash, segarono e sottrassero la testa della statua; non venne mai ritrovata, e dovette essere sostituita con una copia. Il 22 luglio del 1984 fu la volta del braccio destro, che però fu riconsegnato due giorni dopo da due giovani e imbarazzati vandali. Nel 1990, un nuovo tentativo di segare la testa della statua provocò un taglio profondo 18 centimetri nel collo della Sirenetta. Si è deciso quindi di rimpiazzarla con una nuova sirenetta identica costituita da un unico blocco metallico lavorato.

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    Il 6 gennaio 1998 la testa fu nuovamente rimossa, ma questa volta fu riconsegnata (in forma anonima) e rimessa al suo posto il 4 febbraio. La statua è stata più volte imbrattata di vernice, e l'11 settembre 2003 è stata addirittura sradicata dalla roccia che le fa da piedistallo, forse per mezzo di una piccola carica di dinamite.

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    Copie della statua

    Una copia della statua si trova a Solvang, in California. Ci sono alcune somiglianze anche fra la Sirenetta e la statua di Pania a Napier, in Nuova Zelanda. Anche Pania è protagonista di una storia, tra l'altro con qualche analogia con la fiaba della Sirenetta.
    Un'altra statua bronzea raffigurante una sirena si trova nella città di Songkhla ad Hat Samila, nella Provincia di Songkhla, nel Sud della Thailandia. Rappresenta la divinità Hindo-buddista Mae Thorani. Non si tratta di una vera copia, ma è bella ed ironica, la Sirenetta che si trova a Lacco Ameno (Ischia).

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    È una scultura in bronzo ben modellata ad altezza naturale, posta su un'aiuola del lungomare. Pudicamente nasconde le sue grazie con le mani. La statua è stata ben collocata, perché viene in parte nascosta da un cespuglio che ne esalta l'ironico candore.




    Fremont Troll a Seattle


    Passeggiate per Fremont, un quartiere periferico di Seattle. Vi trovate a passare sotto a un ponte, ma ecco che accade qualcosa che non vi aspettereste: un enorme mostro emerge dal sottosuolo. Dopo l’iniziale sbigottimento, una domanda vi balza in testa: che ci fa un troll in America?

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    Sulla base delle fiabe scandinave Tre Billy Goats Gruff, la statua è stata costruita da quattro artisti ( Steve Badanes, Will Martin, Donna Walter, Ross Whitehead) voluta dal comune per riqualificare l’area sotto al ponte, diventata col tempo una discarica e luogo di incontro di spacciatori. Come un’orripilante creatura scandinava possa servire allo scopo è un mistero.

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    Ma la scultura è diventata un’icona del quartiere, e una grossa attrazione turistica: soprattutto perché i visitatori sono incoraggiati a interagire con essa, salirvi sopra, e persino divertirsi a toccare l’"occhio buono" del mostro, costituito da una borchia d’auto. Probabilmente derivata dal Maggiolino Volswaken che il troll sta schiacciando con la sua mano.





    Peter Pan nei Giardini di Kensington




    Peter Pan nei Giardini di Kensington (Peter Pan in Kensington Gardens) è un'opera letteraria pubblicata nel 1906 dall'autore James Matthew Barrie. E' importante dire che, nonostante il titolo porti a pensare ad un prequel delle avventure di Peter Pan, il più celebre personaggio di Barrie, questo lavoro è in realtà completamente autonomo rispetto ai successivi: pur presentando un personaggio con lo stesso nome e con la peculiarità di non voler crescere, i temi e il tono adoperati nelle due opere sono decisamente differenti.

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    Inoltre, il Peter Pan dei Giardini è un neonato, mentre quello dell'opera teatrale è un ragazzino preadolescente. Tuttavia, si può ipotizzare che si tratti della stessa figura in quanto anche questo Peter Pan sa volare, e anche nel vero e proprio romanzo Peter Pan, l'omonimo protagonista racconta di una visita a sua madre in cui egli osserva da una finestra sua madre e si accorge che questa ha avuto un altro figlio che l'ha rimpiazzato.

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    Alice in Wonderland in Central Park, New York




    Probabilmente la scultura più amata di Central Park, a New York, è una rappresentazione in bronzo di un gruppo di personaggi dal 1865 di Lewis Carroll dal classico racconto le avventure di Alice nel paese delle meraviglie . La scultura è stata modellata al di fuori delle illustrazioni originali di John Tenniel che sono state utilizzate nella prima edizione pubblicata del libro.

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    Il fulcro evidente del lavoro di Alice, raffigura il volto della figlia di Creeft, seduta su un fungo gigante, che guarda verso un orologio da tasca in possesso di Bianconiglio. Scrutando oltre la spalla c'è il gatto del Cheshire, circondato dal ghiro, e il Cappellaio Matto - una caricatura di George Delacorte. La statua si trova a 11 metri di altezza e bambini sono invitati a salire, toccare e strisciare per tutta la statua.

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    Alice in Wonderland, la scultura di Alice nel Paese delle Meraviglie, famosissima e frequentatissima da piccoli scalatori che si divertono ad arrampicarcisi sopra. Un bimbo non può andare a NYC senza arrampicarsi su questa statua.
    Si trova nella parte Sud-Est all'altezza della 75th strada.

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    Giardini Pubblici di Boston le papere di ottone




    Le statue sono basate sulla storia dei bambini popolari scritta da Robert McCloskey e pubblicato nel 1941. Il libro segue una coppia di anatre domestiche che scelgono un'isola lagunare del parco come un luogo per aumentare la loro famiglia.

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    Musicanti di Brema a Brema, Germania




    I musicanti di Brema (in tedesco Die Bremer Stadtmusikanten) è una fiaba pubblicata dai fratelli Grimm.


    Un asino, un cane, un gatto e un gallo, tutti e quattro vissuti in diverse fattorie, una volta invecchiati, vengono cacciati via e trattati male dai loro padroni. Ad uno ad uno abbandonano il proprio territorio e scappano via insieme incontrandosi, decidendo di andare a Brema per vivere senza padroni e diventare musicisti.

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    Sulla strada per Brema i quattro animali scorgono una casa abitata da alcuni ladri. Essendo affamati, pensano di mandarli in fuga per poter ottenere del cibo. Perciò, dopo essersi posizionati l'uno sopra la schiena dell'altro, intonano uno strano concerto emettendo i propri versi che, messi a sieme, formano un ruggito. I ladri, non sapendo da dove provengano quei rumori e credendo che ci siano dei fantasmi, fuggono via a gambe levate, liberando così la casa agli animali, che si rifocillano e riposano lì per la notte.

    Durante la notte, i ladri ritornano sul posto e mandano un volontario a controllare la casa. Non essendoci luce, il ladro volontario va in cucina per accendere una candela e vede gli occhi del gatto brillare nell'oscurità, scambiandoli per carboni ardenti. Allora avvicina la candela verso il gatto che però gli salta addosso e gli graffia la faccia, dopodiché l'asino gli tira un calcio, il cane gli morde una gamba e il gallo lo becca spingendolo verso la porta e strillando.

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    Tornato indietro dai suoi compagni, il brigante volontario racconta a loro di essere stato malmenato da un'orribile strega che lo ha graffiato (il gatto), da un vampiro che lo aveva morso (il cane), da un centauro che lo ha calciato (l'asino), e da un diavolo sopra il tetto (il gallo) che urlava "Chi corre qui!".
    Alla fine i ladri abbandonano definitivamente la casa senza mai più tornarci e i quattro animali vivranno felicemente lì per il resto della loro vita.





    Il pifferaio di Hameln in Germania Hameln




    Il pifferaio di Hamelin è una fiaba tradizionale tedesca, trascritta, fra gli altri, dai fratelli Grimm. È anche nota come Il Pifferaio Magico o con altri titoli simili. Si ritiene che essa sia stata ispirata da un evento accaduto nella città tedesca di Hameln in Bassa Sassonia, nel XIII secolo.

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    La storia si svolge nel 1284 ad Hameln, in Bassa Sassonia. Un uomo con un piffero si presenta in città e propone di disinfestarla dai ratti; il borgomastro acconsente promettendo all'uomo un adeguato pagamento. Non appena il Pifferaio inizia a suonare, i ratti, incantati dalla sua musica, si mettono a seguirlo, lasciandosi condurre fino al fiume Weser, dove annegano.

    La gente di Hamelin, ormai liberata dai ratti, decide incautamente di non pagare il Pifferaio. Questi, per vendetta, riprende a suonare mentre gli adulti sono in chiesa, attirando dietro di sé tutti i bambini della città. Centotrenta bambini lo seguono in campagna e vengono rinchiusi dal Pifferaio in una caverna.

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    Nella maggior parte delle versioni, non sopravvive nessun bambino, oppure se ne salva uno che, zoppo, non era riuscito a tenere il passo dei compagni. Varianti più recenti della fiaba introducono un lieto fine in cui un bambino di Hamelin, sfuggito al rapimento da parte del Pifferaio, riesce a liberare i propri compagni. Una variante dice che i bambini entrano in questa caverna seguendo il pifferaio magico e fuoriescono da un'altra caverna, la grotta di Almas in Transilvania. Questa era una delle leggende che spiegava l'arrivo dei sassoni in Transilvania, che così sarebbero appunto i bambini portati dal pifferaio magico di Hamelin.





    wikipedia.org/

    Edited by belias94 - 8/5/2016, 15:59
     
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    Fremont Troll. Scultura di Steve Badanes



    Il Troll Fremont è una scultura pubblica nel quartiere di Fremont a Seattle, Washington, negli Stati Uniti.

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    Il troll Fremont a Seattle. Il troll Fremont si nasconde sotto uno dei ponti di Seattle, o meglio sotto il George Washington Memorial Bridge. Quasi 20 anni fa, in città era stato annunciato un concorso: era necessario creare un progetto che aiutasse a mettere in ordine il territorio sotto il ponte e dalla discarica e dgli spacciatori di droga per fare qualcosa di socialmente utile e attraente. Così è apparso questo troll - l'eroe di una storia norvegese e tre bambini. Nella fiaba, tre bambini sono stati catturati da un grande troll, ma lo hanno persuaso a dar loro da mangiare in modo che potesse mangiarli quando stavano divorando e crescendo.

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    La sirenetta é la mia preferita!
     
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    A Firenze è stata dedicata una statua a un videogioco



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    Una nuova installazione temporanea è stata realizzata a Firenze dalla Sony, il colosso giapponese attivo nell’ambito dei videogiochi e delle console. Come protagonista c’è Aloy, l’eroina di Horizon Forbidden West, il nuovo gioco per PlayStation uscito il 18 febbraio. Oltre a una campagna di marketing, la statua vuole essere un omaggio a tutte le eroine italiane.

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    FIRENZE, INSTALLATA LA STATUA DI ALOY DI HORIZON FORBIDDEN WEST
    È stata installata a Firenze in Piazza Madonna della Neve, nel Complesso delle Murate, la statua temporanea dedicata ad Aloy, la protagonista di un celebre videogioco per Play Station sviluppato da Guerrilla Games. Questa creazione rimarrà esposta dal 17 al 27 febbraio e l’obiettivo è quello di rendere omaggio a tutte le figure femminili che hanno lottato per rendere il nostro un paese migliore.

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    Sul piedistallo della statua è presente un’iscrizione che recita: “Aloy – The Placholder. Un’icona di coraggio, tenacia e intraprendenza tiene il posto a tutte le donne della storia che hanno condiviso questi valori e meriterebbero una statua.”

    Così Sony Interactive Entertainment ha deciso di omaggiare le donne esponendo una statua di Aloy, l’eroina che con determinazione, empatia e umanità combatte le ingiustizie della sua società per inseguire un ideale. Sono davvero tante le donne italiane che hanno lottato per importanti ideali e quelle che si sono spese in diversi settori combattendo battaglie contro i pregiudizi della società.

    In Italia purtroppo sono ancora poche le strade, le piazze dedicate a donne che hanno contribuito alla storia della nostra nazione. Secondo quando riportato dal Corriere che riprende i dati dell’Associazione Toponomastica Femminile solo il 5% delle strade italiane è intitolato alle donne, di queste un 60% circa è dedicato a nomi di sante, martiri o a denominazioni mariane. Nel restante 40%, invece, sono presenti i nomi di figure leggendarie, mitologiche o letterarie.

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    Poco, anzi pochissimo spazio, è dedicato alle donne che si sono spese nel settore scientifico o in quello sportivo. Basta solo pensare che è stata installata a Milano solo pochi mesi fa la prima statua dedicata a una donna. La città, infatti, ha voluto dedicare a Cristina Trivulzio di Belgiojoso, eroina e filantropa del Risorgimento, la prima statua femminile del territorio milanese. Escludendo i soggetti di iconografia religiosa o allegorici, delle 121 statue presenti in città nessuna rappresentava una personalità femminile.

    ALOY, PROTAGONISTA DI HORIZON FORBIDDEN WEST
    Horizon Forbidden West è un videogioco d’azione per PlayStation 4 e PlayStation 5 realizzato da Guerrilla Games e pubblicato da Sony Interactive Entertainment. Il gioco si presenta come il seguito di Horizon Zero Dawn uscito nel 2017. Horizon è un gioco ambientato in un futuro lontano quando il pianeta Terra, in seguito ad eventi catastrofici che hanno causato l’estinzione della civiltà, è stato ripopolato da una nuova popolazione. Purtroppo, gli esseri umani sono tornati allo stato tribale e le macchine hanno preso il sopravvento diventando aggressive e letali. Aloy è una delle poche persone in grado di controllarle e sottometterle grazie alla tecnica dell’Override.

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    In questo capitolo del gioco, in particolare, si narra del viaggio che Aloy, intraprende verso la regione nota come “Ovest Proibito” per scoprire la verità sulla misteriosa “Piaga Rossa”. La sopravvivenza della vita sulla Terra, infatti, è nuovamente minacciata e l’unica speranza di sopravvivere è quella di recuperare una copia di Gaia.

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    .virgilio.it
     
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3 replies since 17/10/2013, 15:24   1340 views
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