Parte il 1° maggio il Campionato Italiano del Lancio del Telefonino - come partecipare

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  1. Fr@ncesco
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    Un curioso sport, un provvidenziale rimedio anti-stress, una 'vendetta' contro l'ansia o le frustrazioni che ci causa ogni giorno o semplicemente un modo per divertirsi in modo senza dubbio originale. Tutto cio' con un unico, indiscusso, protagonista: l'amato e odiato telefono cellulare, da lanciare il piu' lontano possibile per aggiudicarsi la gara. E' il campionato nazionale di lancio del telefonino, la cui prima tappa e' in programma, il primo maggio, a Porto Sant'Elpidio, nelle Marche.

    Il lancio del telefonino, importato dalla Finlandia dall'imprenditore comasco Massimo Galeazzi che, nel 2009, lo ha brevettato in Italia e in Europa, ha gia' fatto tappa in numerose citta' italiane. In questa quarta edizione, fanno sapere gli organizzatori, verranno messi a disposizione dei concorrenti oltre 10 mila telefonini, che voleranno su campi di gioco diversi fatti di sabbia, terra, erba o cemento, tutti rigorosamente della stessa marca, modello e peso (66 grammi), e nel rispetto dell'ambiente, dato che verra' loro, preventivamente, tolta la batteria. Il primo a classificarsi sara' chi lancera' l'apparecchio piu' lontano, una distanza che verra' calcolata con la telemetria.

    Secondo i dati rilevati nel corso delle prime tre edizioni italiane, sono stati 31.985 i giocatori, 280.000 gli spettatori e oltre 429.546 i contatti sul sito 'www.lanciodeltelefonino.it'. Massimo Galeazzi, a pochi giorni dall'esordio della quarta gara nazionale, spiega cosi' le ragioni del successo di questo 'evento-mania': "Lo sostengo da sempre, lanciare il telefonino diverte e fa bene alla salute. Almeno per un giorno libera da stress, frustrazioni e ansia causati dall'apparecchio, ma anche dalla nevrosi generalizzata della crisi che imperversa ovunque. In effetti - sostiene l'imprenditore - prima del lancio si puo' pensare a qualunque cosa si voglia allontanare da se': l'effetto sara' immediato e decisamente liberatorio".

    Molti di noi, la prima volta, l'hanno visto al cinema in mano a Michel Douglas in una scena del film Wall Street. Era il 1986. Ma il primo squillo dal telefono senza fili pare risalga al 1973, ad opera di Martin Cooper, il manager della Motorola. Poi il lancio sul mercato - all'inizio solo 'roba' per ricchi - ma intorno ai primi anni '90 prende piede velocemente in tutta Europa.

    In fondo, a rifletterci, non e' poi passato cosi' tanto tempo dalla diffusione di questa tecnologia, eppure pensare di farne a meno, oggi, sembra impossibile. Da bene di lusso, come spesso accade, a prima necessita', dunque. Si tratta, forse, di una dipendenza? Quel che e' certo e' che cresce nell'opinione comune la consapevolezza dei limiti del cellulare, che ci rende controllabili a tutti i costi e che molto spesso ci procura stress e ansia.

    Dopo la prima gara del litorale marchigiano, informano gli organizzatori del campionato, sara' possibile partecipare all'evento anche in altre citta': confermata, al momento, la tappa di Brescia in programma a luglio. Si tratta, precisano, di un'occasione che non richiede un particolare allenamento sportivo, e che vedra' gareggiare giovani e meno giovani accomunati da un pizzico di sana competizione e da un rapporto di amore-odio nei confronti dell'apparecchio.

    Secondo il regolamento di gara, saranno due le categorie dei partecipanti per questo insolito sport: junior (ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni) e senior (uomini e donne dai 21 anni in su). Si ha solo un lancio a disposizione, ed e' prevista una rincorsa libera nella corsia di lancio e tiro, sempre, pero', entro la linea di demarcazione: il suo superamento, infatti, prevede l'annullamento della prova. Non possono partecipare, inoltre, professionisti delle discipline sportive come il lancio del peso, del giavellotto, del disco o del martello.

    Sempre per quanto riguarda il lancio, si puo' effettuare con qualsiasi tecnica, ma solo usando degli arti superiori, e senza qualsiasi tipo di accessorio. Il punteggio e' calcolato dal punto in cui si ferma il telefono cellulare, e misurato con l'apparecchiatura elettronica Tele Laser. Vince chi lancia il telefonino piu' lontano e, in caso di parita', si tiene un incontro tra i due finalisti. Il record italiano da battere e' di 65 metri e 53 cm, realizzato da un ragazzo di Monza nel 2010, mentre quello del mondo e' di ben 89 metri.

    Non occorre nessuna iscrizione anticipata: nelle giornate di gara chi vorra' partecipare dovra' semplicemente compilare una cartolina con i propri dati che verranno inseriti in una classifica generale. In premio al miglior lanciatore, neanche a farlo apposta, un telefonino di ultima generazione, l'Iphone4s dell' Apple, da lanciare, magari, alla prossima edizione del campionato.



    www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=12197
     
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