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Cesco.
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Diversi tipi di pane
Il pane (dal latino panis) è un prodotto alimentare ottenuto dalla lievitazione e successiva cottura in forno di un impasto a base di farina di cereali e acqua, confezionato con diverse modalità, arricchito e caratterizzato sovente da ingredienti prettamente regionali.
Ha un posto fondamentale nella tradizione occidentale come componente primaria dell'alimentazione, al punto che il termine stesso può diventare sinonimo di cibo o di nutrimento, non necessariamente fisico. Nella cucina più antica si usava il termine cumpanaticum per indicare ogni preparazione che poteva accompagnarsi al pane, sottolineando il suo ruolo fondamentale.
In Italia la legge ne stabilisce chiaramente le caratteristiche e le eventuali denominazioni con il Decreto del Presidente della Repubblica n.502 del 30 novembre 1998 che modifica la Legge n.580 del 4 luglio 1967.
Il pane può anche essere non lievitato, detto perciò azimo o azzimo, soprattutto nel caso sia da conservare per lunghi periodi. Tale è ad esempio il biscotto del marinaio, detto anche "galletta", cibo di lunga durata (anche mesi) tipico della marineria a vela; anche diversi pani regionali italiani sono azzimi.
Il pane non lievitato è diffuso in diversi paesi medio-orientali.Storia
Tacuina sanitatis (XIV secolo)
Forma di pane rinvenuta negli scavi di Pompei
Il pane era noto all'homo erectus, veniva preparato macinando fra due pietre dei cereali con acqua, cuocendo poi l'impasto su una pietra rovente.
Intorno al 3500 a.C. gli Egizi scoprirono la fermentazione, un impasto lasciato all'aria cotto il giorno dopo, risultando un pane più soffice e fragrante. Per gli Egizi il pane non era solo una fonte di cibo ma anche di ricchezza.
Gli Ebrei mangiano pane azimo, "Matzah", in occasione della commemorazione dell'esodo dall'Egitto: l'uso del pane non lievitato è simbolo dell'accingersi a intraprendere il viaggio, data la rapidità della preparazione e la ottima possibilità di conservazione di tale tipo di pane. In ricordo dell'Ultima cena di Gesù Cristo il pane azimo viene utilizzato nell'Eucarestia da molte confessioni religiose cristiane.
Dall'Egitto l'arte della panificazione passò in Grecia. I greci divennero ottimi panificatori, producevano più di 70 qualità. Inserirono alle ricette basi ingredienti come latte, olio, formaggio, erbe aromatiche e miele. Furono anche i primi a preparare il pane di notte.Il pane nel mondo
Il pane di frumento è il pane dei paesi occidentali, quindi dell'Europa temperata e della relativa diffusione etnica verso le Americhe delle popolazioni di origine europea. È la più importante fonte di carboidrati della dieta.
Nei paesi freddi nord europei è spesso diffuso il pane di segale, cereale molto più resistente del frumento al freddo e soprattutto adatto ad estati brevi; il pane di segale ha sapore più grezzo del pane di frumento, ma è molto ricco di proteine.
In America l'alimentazione corrispondente da carboidrati di base, prima della conquista europea, era data soprattutto dal granturco o mais Zea mays, in varietà e preparazioni ad alta capacità nutritiva; nelle zone di montagna era ed è presente la Quinoa (Chenopodium quinoa), (pur questa non essendo a rigore un cereale).
Altri alimenti americani ricchi di carboidrati ma diversi dai cereali quindi sostanzialmente inadatti alla prarazione del pane erano (ed ancora sono) quelli derivati dalla patata, dall'Ulluco e dall'Oxa (od Oca). La citazione è dovuta dato che l'uso di tali ultimi alimenti è del tutto sostitutiva al pane, rende quindi inutile l'alimentazione a base di pane.
In Africa e nelle zone calde del sud-ovest asiatico (paesi arabi) spesso è usato il pane di miglio o di sesamo, in precise località africane è presente il pane di Teff. L'uso di tali cereali è giustificata dal fatto che questi trovano in quelle regioni le condizioni ottimali di coltivazione.
Nel sud est asiatico (India, Cina, Giappone) esiste l'uso di fare "il pane" (o meglio derivati ricchi di carboidrati più o meno analoghi al pane) con il riso, anche in questo caso per precisi motivi climatici che inducono la coltivazione di questo cereale.
Definendo la tipologia di questi "tipi di pane" occorre dire che raramente questi corrispondono al concetto di pane che noi conosciamo. Spesso ne è impossibile la "lievitazione" come noi la intendiamo (formazione di una massa soffice) che è possibile solo con l'equilibrio di carboidrati, proteine ed oli della farina di frumento in presenza di acqua e lieviti. Si hanno invece pani in forme e contenuto diversi, di forma piatta o di panetti solidi compatti o cremosi o gelatinosi, lievitati o non lievitati, ovvero fermentati da batteri acidificanti o trasformati da miceti.
Le fermentazioni sono spesso complesse, sorrette da sostanze aggiunte (erbe, fermenti, semi, legumi, proteine da carni o pesce) sulla base di ricette tradizionali gelosamente conservate; le fermentazioni (diversamente dalla lievitazione) hanno una maggiore funzione di arricchimento nutritivo o organolettico, oppure di passaggio di componenti nutritivi importanti (come i derivati di carni o pesce) in un cibo di notevole conservabilità (spesso le fermentazioni acide sono ottimi conservanti).
Questo è molto importante in luoghi e situazioni dove i nutrimenti pregiati possono essere molto rari, o non sempre disponibili, ed i sistemi di conservazione molto preziosi in ambienti difficili. Il "pane" quindi diventa solo una base di partenza di un prodotto spesso molto più complesso.
Un elemento importantissimo, ed ad oggi non ancora valorizzato, è l'esame critico dei rendimenti (definibili "notevoli") delle sole trasformazioni, la batterica o la micetica (e non la saccaromicetica) in termini di arricchimento (aumento) in vitamine e proteine, partendo sostanzialmente da semplici carboidrati.
Anche la panificazione del Mondo Occidentale, inteso quello che utilizza il frumento, ha la sua "fermentazione arricchente pregiata" nell'uso del Lievito naturale; purtroppo tale fermentazione anche se è ancora ben possibile in ambito domestico o se è utilizzata per produrre pani di alta qualità, non è possibile che venga economicamente utilizzata a produrre il normale pane commerciale. La fermentazione con lievito naturale infatti è lenta, e comporta procedimenti biologici naturali più delicati e complessi di quelli di una sola reazione bio-chimica, utilizzata quasi solo a far diventare il pane soffice.La qualità del pane
Pane in diversi formati
Nel mondo occidentale la maggiore evoluzione delle tecnologie panificatorie si è avuta grazie all'avvento di sistemi industriali moderni di molitura e spartizione delle frazioni farinose del frumento, (detto anche più comunemente "grano").
La molitura (macinazione) tradizionale non separava accuratamente tutti i prodotti della macinazione del grano, in particolare non separava le parti oleose e proteiche dai semplici carboidrati (amidi).
La conservazione nel tempo di queste farine era limitata poiché essendo queste ricche in proteine, oli e vitamine, queste ultime parti rischiavano nel tempo di alterarsi ed irrancidire. Quindi il sistema tradizionale ovviava a tale fatto con la molitura del grano in moderate quantità, a preparare solo il prodotto per il consumo a breve o medio termine.
È da dire peraltro che la conservazione in grandi quantità e per tempi molto lunghi delle farine non era una esigenza molto sentita. Il sistema della macinazione era diffuso in ogni città e spesso in ogni villaggio, in ogni mese dell'anno a preparare il necessario per il mese successivo, senza alcun problema. La conservazione di magazzino si faceva facilmente con la materia prima, il frumento in grani, dato che questo si conserva piuttosto bene e quindi resta sempre a disposizione per essere man mano macinato.
Le componenti oleose e proteiche erano però quelle che davano (e danno ancora in alcuni pani tradizionali) aroma e fragranza al pane, fornendo quelle caratteristiche che costituiscono il pane "buono", che spesso si sono perse nel pane corrente.
Con la tecnologia industriale attuale invece la separazione delle frazioni è rigorosa. I vantaggi merceologici sono ovvi, sotto forma della aumentata possibilità di conservazione delle farine (che sono quindi composte pressoché totalmente da amido), questo è vantaggioso per i trasporti su lunghe distanze e soprattutto nella possibilità di conservare le farine in condizioni anche non ottimali per tempi molto lunghi, senza avere perdite.
In questa maniera le altre frazioni più "instabili" della molitura sono messe da parte ed alimentano filiere produttive, spesso molto rimunerative, separate dalla panificazione: sono infatti dirottate a preparare prodotti dietetici, oli cosmetici, ecc.
Il pane però prodotto dalle farine così ottenute non avrebbe elevate qualità, sarebbe insipido e privo di nutrienti pregiati, di fatto costituito solo da amidi impoveriti, quindi è necessaria l'aggiunta di grassi vegetali, grassi animali, maltizzati, ecc. per raggiungere livelli accettabili di caratteristiche organolettiche. Non si ha peraltro certezza sulla natura e qualità di tali ripristini.
Anche le farine "integrali" dal commercio, nel senso corretto del termine, non sono affatto integrali, (perlomeno nel senso di costituzione completa del contenuto); sono solo la parte midollare (solo amido) del chicco con aggiunta della crusca (che è la parte legnosa e fibrosa esterna), ottima quest'ultima per la sua non digeribilità e per le note attività di promuovere, come sostanza inerte, la motilità intestinale. Mancano però le parti ricche, quelle corticali, con i minerali, gli oli e le vitamine, gli aromi, ed inoltre le parti del germe, ricco di proteine.
Ragionando su tabelle di dati circa il contenuto del seme di grano (o di altri cereali), in proteine, vitamine, amidi semplici e complessi ecc., cautelativamente conviene per ora considerare quei dati come non necessariamente attinenti al contenuto delle farine, né tanto meno del pane, salvo che sia specificatamente certificato.
D'altra parte la consuetudine di classificare (di fatto) le farine solo con la designazione "0", "00" (zero, doppio zero, a indicare la finezza, cioè durata, della macinazione), è quasi comparabile ad andare a definire le caratteristiche di un vino guardando la forma della bottiglia.
La preziosità di alcuni pani tradizionali regionali è proprio legata a questa differenza rispetto ai prodotti industriali, che non è solo di sapore; è noto che l'abuso di carboidrati raffinati (zuccheri e farine) impoveriti negli altri componenti equilibranti è una delle concause delle malattie glicemiche che costituiscono una importante patologia dell'epoca attuale.Le ricette
Pani regionali in vetrina
Le ricette più diffuse prevedono pressappoco l'impiego di due parti di farina di frumento e una di acqua, in parte freschi e in parte provenienti da un impasto precedente (lievito naturale o cosiddetta pasta madre); ne esistono tuttavia innumerevoli varianti in base al tipo di farine usate in aggiunta, oppure in sostituzione, di quella di frumento (ad esempio di mais o segale, ma anche derivata da legumi come la soia), oppure ancora per tipo di condimenti.
Quasi sempre al preparato per il pane viene aggiunto del sale durante la stessa fase di preparazione, eccetto alcuni tipi prodotti in Toscana, nelle Marche ed in Umbria (notoriamente privi di questo condimento).« Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui »
(Dante Alighieri nel XVII canto del Paradiso)
Ugualmente possono essere aggiunti anche olio, burro, strutto e altri grassi.
Inoltre in tempi recenti è sempre più diffusa l'abitudine di sostituire il lievito naturale con il lievito di birra che permette una lavorazione e una lievitazione più rapide.
Una volta preparato l'impasto, il pane veniva avvolto in un panno e lasciato lievitare per due o tre giorni in un posto fresco e asciutto. Con la stessa modalità avveniva per alcune settimane la conservazione del pane morbido appena sfornato.
Numerosi i tipi di pane riconosciuti in Italia come Prodotti agroalimentari tradizionali, o con D.O.P. o I.G.P..Lavorazione e commercializzazione
Pane in vetrina
Il D.P.R. 30 novembre 1998, N. 502 che disciplina la lavorazione prevede, fra le altre cose, IVA al 4% per il pane normale e quello speciale prodotto con l'aggiunta di burro, olio di oliva, strutto, latte, zibibbo, uve passe, fichi.
Con altri ingredienti, IVA al 10%.
L'umidità del pane destinato al commercio secondo la legge italiana l'art. 16 della Legge 4.7.67 n. 580 (così modificato dall'art. 22, comma 2, del D.L.vo 27.1.92, n. 109) dice: Il contenuto in acqua del pane a cottura completa qualunque sia il tipo di sfarinato impiegato nella produzione del medesimo, con la sola eccezione del pane prodotto con farina integrale, per il quale è consentito un aumento del 2 per cento, è stabilito in base alla pezzatura :Pezzature Umidità massima % Sino a 70 grammi 29 da 100 a 250 grammi 31 da 300 a 500 grammi 34 da 600 a 1000 grammi 38 Oltre 1000 grammi 40
Per le pezzature di peso intermedio, tra quelle sopra indicate, il contenuto massimo in acqua è quello che risulta dalla interpolazione fra i due valori limite.
Le caratteristiche analitiche del pane devono identificarsi coi tipi di farina con i quali il pane è stato prodotto. È tollerata una maggiorazione di 0,05 sul contenuto in ceneri, rispetto a quello degli sfarinati impiegati nella produzione del pane.
Sino al 2006 le aperture di nuovi impianti (panifici) per la produzione del pane erano regolate dalle camera di commercio che rilasciavano una licenza di esercizio. Col Decreto Bersani l'impianto di un nuovo panificio, il trasferimento o la trasformazione di panifici esistenti sono soggetti ad una "Dichiarazione di inizio attività".
Il pane è uno degli alimenti, insieme al caffè sui quali esiste il maggiore margine di guadagno.Consumo
La riorganizzazione della filiera alimentare, la costituzione di grandi sistemi distributivi dominanti e l'eliminazione degli anelli distributivi intermedi, risultano un modo potenziale per contenere i prezzi al consumo, ma la adozione di grandi sistemi integrati e dominanti rende però maggiormente possibile la istituzione di cartelli di monopolio che sottraggono al consumatore il controllo del mercato, e quindi ogni influenza virtuosa a sostenere la qualità, ed anche a contenere i prezzi.Consumi di pane in Europa - Fonte: Insee, 1999 Paese Consumo annuale
(kg annui pro capite)Parte della produzione
industriale
(in %)Germania 84 35 Danimarca 72 51 Austria 70 34 Italia 66 10 Belgio 65 36 Paesi Bassi 60 74 Francia 58 20 Norvegia 58 ? Spagna 57 20 Inghilterra 37 77 Tecniche di preparazione
Lievito madre
Non esiste un metodo unico per la preparazione del pane.
Vengono riconosciuti tre principali metodi: diretto, semidiretto e indiretto.
* Metodo diretto: consiste nell'impasto di tutti gli ingredienti in un'unica fase.
* Semidiretto: consiste nell'impasto di tutti gli ingredienti in un'unica fase aggiungendo il lievito o la pasta di riporto ( è un pezzo di pasta lievitata il giorno precedente).
* Indiretto: prevede due fasi, nella prima si prepara un preimpasto di acqua, lievito e farina chiamato biga o Poolish in base alla proporzione degli ingredienti che ne determina la consistenza; nella seconda si aggiunge al preimpasto, lasciato fermentare secondo i casi dalle 4 alle 48 ore, tutti gli altri ingredienti.
I vantaggi del metodo indiretto sono:
* Il gusto e profumo più intensi.
* Alveolatura più sviluppata (i buchi nella mollica).
* un prodotto più digeribile.
* Durata di conservazione più lunga.
* Riduzione dei tempi di fermentazione dell'impasto finale.
* Migliori caratteristiche strutturali e meccaniche (si ottiene una pasta più facile da lavorare).
Gli svantaggi sono:
* Maggiori difficoltà di preparazione.
* Tempi più lunghi.
* Un monitoraggio costante delle temperature.Processi della produzione
Preparazione del pane
I processi principali della produzione del pane sono:
* Impasto
L'impasto è quella operazione che permette di amalgamare tutti gli ingredienti di idratare le proteine della farina in particolare la gliadina e la glutenina. Queste due proteine semplici poste a contatto con l'acqua formano un complesso proteico detto glutine che costituisce la struttura portante dell'impasto rappresentata come forza della farina. Si tratta di una sorta di reticolo all'interno della massa di farina e acqua che la rende compatta, elastica e capace di trattenere gli amidi ed i gas della lievitazione che formano così le bolle caratteristiche della struttura spugnosa della mollica. L'impasto si esegue con macchine dette impastatrici. La temperatura dell'impasto, una volta ultimato, è ottimale tra 22 gradi C e 26 gradi C. Le stagioni calde e lavorazioni con macchine automatiche richiedono una temperatura più bassa. La temperatura della pasta viene regolata aumentando o diminuendo la temperatura dell'acqua. Nei mesi più caldi si può arrivare a utilizzare il ghiaccio in scaglie per abbassare la temperatura.
* Puntatura
L'impasto viene lasciato riposare. I tempi variano a seconda della ricetta e della forza della farina.
* Spezzatura e formatura
In questa fase l'impasto viene diviso in pezzi del peso desiderato questa fase viene effettuata a mano o con macchine chiamate spezzatrici o con gruppi automatici che oltre dividere l'impasto creano le forme.
* Lievitazione
In questa fase le forme del pane raddoppiano o triplicano il volume. Il pane viene adagiato su assi in legno o teglie, il tempo varia a seconda della quantità e del tipo di lievito utilizzato. In questa fase avvengono varie reazioni chimiche che producono alcol e anidride carbonica che viene trattenuta dal glutine. Durante questa fase il pane può essere coperto con dei teli (in lino o plastica) per evitare la formazione di crosta causata dall'evaporazione dell'acqua dalla superficie. Esistono anche delle celle di lievitazione che permettono di regolare e controllare la temperatura e umidità dell'aria.
* Cottura
La cottura è quel processo che attraverso una serie di trasformazioni chimiche, biologiche e fisiche permette di ottenere un prodotto commestibile. La cottura del pane avviene in forni che possono essere principalmente di tre tipi a camere, rotativi e tunnel.
La temperatura di cottura varia da 220° C a 275° C e il tempo da 13 a 60 minuti. Indicativamente per pezzature grandi si utilizza una temperatura più bassa e un tempo maggiore. La pasta assorbe calore sia dall'aria (induzione) sia dalla piastra di cottura (convenzione). L'acqua presente all'interno evapora in superficie questa dilatazione provoca un aumento del volume e l'idratazione della superficie permette di non seccare la crosta. Durante tutto il tempo di cottura la pasta al suo interno non supera mai i 98° C. Il riscaldamento dell'interno della pasta avviene in modo graduale. Da 30° C a 40° C continua la fermentazione dei lieviti e la produzione di zucchero da parte degli enzimi. Da 40° C a 60° C avviene la morte dei saccaromiceti e inizia la solidificazione dell'amido. Tra i 60° C e 80° C avviene la completa solidificazione dell'amido la cessazione dell'attività enzimatica e la volatilizzazione dell'alcol etilico. Tra i 100° C e 140° C in superficie avviene la completa evaporazione dell'acqua che permette la formazione della crosta e la caramellizzazione degli zuccheri che conferiscono alla superficie il colore.Valori nutritivi
Il pane, la pasta e il riso sono alimenti ricchi di carboidrati, in una dieta equilibrata i carboidrati dovrebbero fornire il 50-55% delle calorie. Il pane come tutti gli alimenti presi singolarmente non è un alimento completo, è ricco di fibre in particolare quello integrale.COMPOSIZIONE CHIMICA per 100g Tipo Parte edibile
%Acqua
gProteine
gLipidi
gCarboidrati
gAmido
gZuccheri
solubili
gFibra totale
gPane al malto 100 26,0 8,3 2,4 56,6 27,7 26,1 0 Pane azzimo 100 4,5 10,7 0,8 87,1 77,5 1,9 2,7 Pane di segale 100 37,0 8,3 1,7 45,4 39,5 1,8 4,6 Pane tipo 0 100 31,0 8,1 0,5 63,5 55,9 2,0 3,8 Pane tipo 00 100 29,0 8,6 0,4 66,9 59,1 1,9 3,2 Pane tipo 1 100 34,0 8,9 0,6 59,7 52,3 2,2 Pane tipo integrale 100 36,6 7,5 1,3 48,5 6,5 Pane al latte 100 33,5,0 9,0 8,7 48,2 41,3 2,7 1,9 Pane all'olio 100 30,8 7,7 5,8 57,5 41,3 4,0 3,7 Fonte: INRAN VALORE ENERGETICO per 100g Tipo Parte edibile
%kcal kJ Pane al malto 100 267 1117 Pane azzimo 100 377 1576 Pane di segale 100 219 915 Pane tipo 0 100 275 1151 Pane tipo 00 100 289 1209 Pane tipo 1 100 265 1108 Pane tipo integrale 100 224 935 Pane al latte 100 295 1234 Pane all'olio 100 299 1249 Fonte: INRAN
http://it.wikipedia.org/wiki/Pane
segue...Pani regionali italiani
Abruzzo
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Pane casareccio aquilano Sì ? Filone da 1 o 2 kg Provincia dell'Aquila no foto Pane di Cappella Sì ? Pagnotta del peso di 500 gr. Provincia di Chieti no foto Pane di mais ? ? pane di farina di mais Regionale in particolare la zona di Teramo Basilicata
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Pane di Matera No Sì Forma a cornetto Provincia di Matera no foto Mescuotte No No Provincia di Potenza no foto Pane di Cuddura No No Pane di grano tenero Regionale no foto Panella (pane) No No Pagnotta Regionale no foto Pannarella No No Pane dolce pasquale Matera no foto Rucculo o Ruccùl No No Focaccia condita con olio, aglio e sale Provincia di Potenza no foto U ficcilatìdd No No Pane di grano tenero, lievito naturale, strutto, olio, semi di finocchio Provincia di Matera Calabria
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Fresa o Friselle No No Regionale no foto Pane a cuddhura No No Regionale no foto Pane con la giuggiullena No No Pane di farina di grano duro con semi di sesamo Provincia di Reggio Calabria no foto Pane di castagne No No Pane di farina di castagne e farina di grano tenero Provincia di Cosenza no foto Pane di patate No No no foto Pane di Pellegrina No No Pane di grano tenero con crusca Provincia di Reggio Calabria Pitta No No Pane di farina di grano tenero, forma a ciambella Regionale no foto Pitta collura No No Pane rituale Umbriatico no foto Pizzata No No Pane di farina di mais Catanzaro e Nardodipace no foto Pane pizzata No No Pane di farina di mais Mammola e Comuni montani limitrofi Campania
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Cicenielli (pane) No No no foto Pagnotta con l'olio No No no foto Pagnotte Santa Chiara Sì No no foto Pane di Saragolla Sì No Pane di semola rimacinata del tipo di "saragolla" Provincia di Benevento no foto Pane cafone No No Filone di grano tenero Regionale no foto Treccia con pancetta No No Pane con pancetta Napoletano no foto Tarallino di Capri No No Tòrtano o casatiello Sì No Napoletano Emilia-Romagna
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Coppia Ferrarese Sì Sì Provincia di Ferrara no foto Gnocco fritto, crescentina Sì No Province di Ferrara, Bologna e Modena Piadina Sì No Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna
* Cornetti ferraresi
* Gnocco ingrassato
* Pane con il bollo
* Pane di Pavullo
* MiseriaFriuli Venezia Giulia
* Biga
* Grispolenta
* Pan de FrizzeLazio
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Ciriola romana Sì No Lazio no foto Pane casareccio di Genzano Sì Sì Lazio
* Pane casareccio
* Pane di Lariano
* Pane salisanese
http://it.wikipedia.org/wiki/PaneLiguria
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni Focaccia genovese Sì No i pane piatto (al massimo 2 cm) condito con olio d'oliva e sale grosso Liguria
* Carpasina (Pan d'ordiu)
* Ciappe
* La galletta
* Libretto
* Pane di Chiavari
* Pane di Triora
* Sardenaira
* Schiacciata con polenta
* SciappaLombardia
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni Rosetta o michetta No No È un tipo di pane soffiato Lombardia
* Al panon
* Banane di semola
* Baule mantovano
* Brazzadela
* Chizolina
* La tera
* Lüvadel
* Maggiolino
* Mantovano
* Pane di grano saraceno
* Pan coi fichi
* Pane di Como
* Pane di riso
* Pane di segale
* Pane di zucca
* Pavese o Micone o Micca
* StradellaMarche
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni Crescia Sì No Tipo di focaccia Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata e Perugia.
* Crostoli di Montefeltro
* Filone casareccio
* Pan nociato
* Pane col mosto
* Pane del marinaio
* Pane di Chiaserna
* Pane di mais
* Pane di Pasqua
* UngaracciMolise
* Pane Spiga
* Perruozzo
* Polifemo
* TurboPiemonte
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni Grissino Sì No Pane stirato di farina di grano tenero Torino
* Biova
* Gavasot
* Giaco
* Grissia monferrina
* Paisanotte di Druent
* Magre a mano
* Tirassa
* Micha
* RubatàPuglia
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Focaccia barese No No Province di Bari, Brindisi e Taranto. Frisella Sì No Tarallo di grano duro cotto al forno Provincia di Lecce, Brindisi, Taranto, Bari e Foggia. Pane di Altamura Sì Sì Pagnotta dal peso non inferiore a 0,5 kg Altamura, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge Pettole o pittule Sì No Pasta lievitata molto morbida fritte nell'olio bollente Puglia Basilicata Pitilla Sì Provincia di Lecce Puccia Sì No Provincia di Lecce e Brindisi Puddhrica Sì Provincia di Lecce e Brindisi Sceblasti Sì No Caratteristico pane condito di Zollino e, sotto nomi diversi, di tutto il Salento Sotto nomi diversi, di tutto il Salento Tarallo No No Puglia
* Pagnotta Pugliese
* Pane de Sand'Andonie
* Pane di grano
* Pane di patate
* Pane del gargano
* Panettu
* Parruozze
* Pizzi
* Pizziangulu
* PuddicaSardegna
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Civraxiu Sì No Pane di semola di grano duro, peso non inferiore a 2 kg. Medio Campidano Coccoi a pitzus Sì No Pane decorato, di semola di grano duro Sardegna Pane carasau Sì No conosciuto anche col nome di carta musica Barbagia Su Pistoccu no foto Su zichi Sì No Pane circolare in spianate sottili, morbido o croccante. Logudoro
* Cavazzas cum belda
* Pagnotte di Osilo
* Pane de Kojuandos noos
* Pane di Villaurbana
* Pane d'orzo (s'oriattu)
* Pan 'ispeli
* Pistoccu
* Poddini
* Spianata di OzieriSicilia
<div style="margin-right:20px">
<table class="wikitable">Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni no foto Pane di Lentini Sì No Il disciplinare del Presidio Slow Food prevede: semola di grano duro siciliano, acqua, sale marino, lievito madre (crescente) e semi di sesamo sulla crosta. Comuni di Lentini e Carlentini
* Cavagneddu
* Cucciddati ri carrozza
* U Filuni
* I uoi
* Mafaddà
* Pane a birra
* Pani 'ccu criscenti
* Pani cà ciciulena (o semino)
* Pane casareccio Siciliano
* Pane di Monreale
* Pane del Dittaino
* Pane forte
* Pane di Castelvetrano
* Papalina
* Pupi 'ccu ll'ova
* VasteddaToscana
* Manine
* Marocca
* Pagnotta maremmana
* Pane cavallo
* Pane alle erbe
* Pane di Cotone
* Pane di Ramerino
* Pane toscano (o Sciapo)
* Panina unta
*schiacciataTrentino-Alto Adige
* Chifel
* Pagnotta ai 4 tritelli
* Pane ai 4 semi
* Pane ai semi di lino
* Pane al papavero
* Pane alle mandorle
* Pane d'avena
* Pane di Merano
* Pane di Segale
* Pane di segale al cumino
* Schiacciata di Aladino
* SchiacciatinaUmbria
* Brustengolo
* Pan Caciato di San Martino
* Pane aproteico
* Pane di Strettura
* Pane di Terni
* Pane senza lievito di birra
* Pani rituali umbri
* Ruota umbraValle d'Aosta
Immagine Tipo, Prodotto agroalimentare tradizionale
Riconoscimento DOP/IGP Descrizione Regioni Michetta No No È un tipo di pane soffiato Valle d'Aosta
* Pane barbaria
* Pane di grano saraceno
* Panet
* Papera
* Raschie
* Rubatà
* Stirate
* Tirassa
* ToponinVeneto
* Ambrogino
* Bastone
* Bovolo
* Ciabatta
* Cioppa o Cioppetta
* Focaccia veneta
* Monta sù
* Pane azimo
* Pan biscotto
* Panino arabo
* Pane di mais
* Pane scafetò
* Puccia di Cortina
* Rosette
* Spaccatina
* Trionfi
* Zaeti
* Zoccoletti
http://it.wikipedia.org/wiki/Pane. -
Cesco.
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Fare il pane: tutte le ricette
Il pane è uno degli alimenti di base della giornata, di solito per comodità si acquista già pronto ma è una bella sfida anche farlo in casa, è davvero divertente e gratificante fare il pane in casa e poi gustarlo a tavola e sfoggiarlo con amici, parenti e familiari. Il pane si può preparare in tanti modi diversi, intanto si può fare in forno o con la macchina del pane e poi si può preparare in base alle esigenze specifiche di ognuno di noi, ad esempio azzimo, senza glutine, morbido ecc. Vediamo insieme tutte le ricette per fare il pane in casa.
* MACCHINA PER FARE IL PANE
La macchina per fare il pane è un piccolo elettrodomestico da cucina che vi permetterà di fare il pane in casa senza stress e con ottimi risultati, per una resa ottimale dovete attenervi strettamente alle istruzioni indicate perchè, soprattutto all’inizio, occorre imparare a conoscere il proprio elettrodomestico.
Ingredienti
300 g farina 00
160 g farina Manitoba
250 ml acqua
1 cucchiaio di olio o burro
2 cucchiaini di sale
1 e 1/2 cucchiaini malto d’orzo
4 g lievito secco o 9 g lievito di birra
Preparazione
Versate gli ingredienti mettendo i liquidi in basso, poi mettete sopra le farine e mettete da un lato il sale e dall’altro lo zucchero, al centro mettete il lievito. Seguite le istruzioni del vostro apparecchio e poi selezionate crosta media e programma base o francese.
* FARE IL PANE SENZA LIEVITO
Ingredienti
un vasetto di yogurt bianco
10 cucchiai di farina di grano duro
due cucchiai di zucchero
1 Kg di Farina
acqua tiepida
sale
Preparazione
Preparate il crescente mescolando lo yogurt con la farina di grano duro e lo zucchero, mescolate fino ad avere una pastella, se occorre potete aggiungere un pochino di acqua. Versate questa pastella in un contenitore di plastica dal diametro di circa 20-25 cm tipo “Tupperware” col coperchio, ma dovete appoggiarlo solo, senza chiuderlo. Aspettate un giorno interno e il vostro lievito naturale dovrebbe prendere vita, dopo due giorni noterete bollicine, un rumorino ed un odore poco gradevole, il crescente è perfetto e pronto per essere usato. Impastate 1 chilo di farina, sale, crescente e l’acqua tiepida, poi formate un panetto e fatelo lievitare per 2 ore. Formate le pagnotte e mettetele in una teglia coperta con la carta da forno o oliata, non toccatele più e lasciatele lievitare per un’altra ora, poi infornate in forno caldo a 220°C fino a quando il pane avrà preso colore.
* COME FARE IL PANE MORBIDO
Ingredienti
farina 00 500 gr
acqua 300 gr
lievito di birra 30 gr
zucchero 70 gr
burro 100 gr
sale 10 gr
acqua tiepida qb
Preparazione
Disponete 250g di farina a fontana, aggiungete l’acqua tiepida, il lievito e fare la biga e immergerlo in sufficiente acqua tiepida fino a quando viene a galla. Toglietelo dall’acqua e aggiungete la farina e gli altri ingredienti, impastate bene fino ad avere un composto liscio e morbido. Mettete il panetto in una teglia, coprite con un telo e fate lievitare fino al raddoppio. Formate le pagnotte, i filoncini o quello che volete, metteteli sulla teglia e fateli lievitare ancora fino al raddoppio, poi cuocete in forno caldo a 190°C per circa mezz’ora.
* FARE IL PANE FORNO A LEGNA
Ingredienti
1kg di pasta madre
9 kg di farina
2 cubetti di lievito di birra
4-5 litri di acqua calda
sale
Preparazione
In una spianatoia mettete la farina a fontana, aggiungete al centro la pasta madre, il lievito di birra sciolto in acqua tiepida e poi man mano aggiungete l’acqua calda, impastate bene. Dividete l’impasto in due, metteteli l’uno sopra l’alto e metteteli in una credenza coperti bene. Dopo un’ora prendeteli di nuovo e mettete questi panetti dentro teli ben infarinati, poi legate i lati e rimetteteli in credenza. Mettete una fascina di fuoco nel forno a legna, cuocete quello che volete, ad esempio la pizza, e dopo mettete il pane, cuocete fino alla doratura.
* COME FARE IL PANE AZZIMO
Ingredienti
300 g farina 00
150 g farina integrale
olio d’oliva
sale
Preparazione
Setacciate le due farine e aggiungete circa 200 ml di acqua tiepida, mettete il sale e impastate fino ad avere un composto morbido ed elastico, poi fate riposare per un’ora. Stendete l’impasto a circa 2 centimetri di spessore, fate delle pagnotte e pennellatele con l’olio e bucherellate con una forchetta e cuocete in forno a 220 – 240°C per circa 20 minuti.
* FARE IL PANE SENZA GLUTINE
Ingredienti
150 di Mix B
50 di glutafin select
50 di Pandea
165 g di acqua
10 g di olio
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di zucchero
10 g di lievito di birra fresco
Preparazione
Sciogliete il lievito in acqua tiepida e aggiungete 1/2 cucchiaino di zucchero e fate riposare per 10 minuti. Impastate bene questo lievito con la farina, amalgamate, aggiungete il sale e l’olio e impastate ancora, coprite con un telo e fate riposare per un’ora. Mettete questo panetto su un piano di lavoro ben infarinato con la farina di mais finissima (tipo fumetto) e farina marca Mix it. Non impastate l’impasto ma fate i panetti, metteteli su una teglia e poi copriteli con un telo e fateli riposare 20-30 minuti. Cuocete i panini in forno per 20 minuti ad una temperatura di 250° e 10 minuti a 200°.
http://www.pourfemme.it/articolo/fare-il-p...-ricette/15959/. -
Cesco.
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Calorie del pane: quante sono?
Il pane e le sue calorie è un tema che scotta sulle tavole italiane, perché non possiamo proprio farne a meno. Ci sono persone che lo mangiano anche con la pasta o con il riso, chi ci fa merenda e chi non resiste a spiluccare mentre cucina o aspetta di fare colazione. È davvero uno degli alimenti più consumati, ma spesso ci si dimentica che è un carboidrato, proprio come tutti i suoi derivati (più o meno conditi), dai grissini alle fette biscottate, dalle piadine al pane cassetta. Vediamo quindi quanto incide nella dieta e se bisogna tagliarlo.
Il pane e le diete
Esistono delle diete come quello low carb che lo eliminano completamente: un taglio netto ai carboidrati. Ora non c’è bisogno di essere così rigidi, si può consumare una moderata dose quotidiana, ma vi consiglio di evitare di farlo in contemporanea al primo piatto per non esagerare con gli zuccheri. Il pane nella versione integrale è il più indicato per le diete ed i regimi alimentari controllati, per via della presenza di fibre, che hanno la caratteristica di ridurre l’assorbimento dei grassi.
Le calorie
In linea di massima per 100 grammi di pane si stimano circa 220 calorie. Ovviamente stiamo parlando di pane comune, quello fatto con farina 00. Esistono poi diversi tipi di pane che possono avere un apporto calorico superiore, perché contengono grassi. Per esempio quello all’olio è molto ricco e arriva anche a 350 calorie, il classico francese è sulle 270, mentre quello di segale è 215. Come vedete c’è molta differenza. E state attenti perché un etto di pane si mangia in fretta e può essere deleterio più di un piatto di pasta.
Valori nutrizionali
Il pane con farina 00 di solito contiene per 100 grammi circa 29 g d’acqua, 8 g di proteine, 68 g di carboidrati e 3g di fibre. Vediamo poi l’apporto di minerali (ricordo molto importante per la dieta). Abbiamo infatti un mix di calcio, sodio, magnesio, fosforo e potassio. L’unico in quantità è proprio quest’ultimo che viaggia sui 130 mg per 100 grammi. Non vitamine.
http://dieta.pourfemme.it/articolo/calorie...ante-sono/5487/. -
Cesco.
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Ricetta pane alle patate tipico della cucina finlandese
Oggi vi presentiamo la ricetta per preparare il pane alle patate, una ricetta che fa parte della tradizione della cucina finlandese. Il pane alle patate è buono e delicato, lo potete servire tiepido o caldo ed accompagnarlo sia con salumi e formaggi stagionati che con marmellata, nutella, burro o miele. La ricetta del pane alle patate è versatile e sfiziosa, farlo in casa sarà divertente e poi vedrete che profumino in cucina!
Ingredienti
* farina bianca: 500 gr
* acqua: 550 ml
* patate bollite: 200 gr
* burro: 30 gr
* lievito di birra: 25 gr
* malto (o zucchero): 10 gr
* sale: 15 gr
* olio: qb
Ricetta e preparazione
1. Lessate le patate sbucciatele e lessatele e poi schiacciatele con lo schiacciapatate e poi sciogliete il burro in un pentolino. Setacciate la farina e disponetela a fontana, fate una cavità al centro e mettete il malto o lo zucchero e il lievito sbriciolato, aggiungete a filo l’acqua e il burro fuso, impastate un po’ e poi aggiungete le patate schiacciate e il sale e impastate bene fino ad avere un composto omogeneo.
2. Ungete la pasta che avete preparato con l’olio di oliva e poi fate lievitare il composto per 45 minuti dentro una ciotola sigillata con la pellicola trasparente. Poi prendete il composto, sgonfiatelo lavorandolo un po’ con le mani e i pugni e poi fate riposare per altri 20 minuti.
3. Mettete l’impasto in uno stampo ben oliato e fate lievitare per altri 30 minuti. Cuocete il pane alle patate in forno preriscaldato a 220 °C per 20 minuti.
Consigli
Al posto del lievito di birra potete usare 7 gr di lievito secco.
http://ricette.pourfemme.it/articolo/ricet...inlandese/6721/. -
Cesco.
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Ricetta per il pane di Kamut
Il pane è buonissimo e si può facilmente fare in casa, la ricetta del pane tradizionale l’abbiamo già vista, oggi ci occupiamo del pane di Kamut, un tipo di pane buono e particolare che, se non avete ancora assaggiato, dovete assolutamente provare. Il pane di kamut ha un aroma saporito e dolciastro, è ottimo da portare in tavola ma va benissimo anche per la colazione, lo potete tostare e servire con burro e marmellata o magari con la nutella.
Ingredienti
* farina di kamut: 500 gr
* farina per pane: 100 gr
* zucchero: 1 cucchiaino
* lievito di birra: 15 gr
* sale: 1 presa
* olio: qb
Ricetta e preparazione
1. Prendete una ciotolina e mettete la farina per pane, sbriciolatevi dentro il lievito di birra e aggiungete lo zucchero e circa un dl di acqua tiepida, mescolate rapidamente, formate un panetto e fatelo lievitare per circa 20 minuti.
2. Mettete la farina di kamut a fontana e al centro mettete il panetto lievitato, 10 g di sale, 2 cucchiai di olio e 2,5 dl di acqua tiepida, impastate bene per una decina di minuti. Formate una palla, incidetela a croce, coprite con un panno o con la pellicola e fate riposare per 2 ore.
3. Dividete l’impasto in due metà e lavoratelo un pochino, formate 8 pagnotte, mettetele in una teglia coperta con la carta da forno e poi incidetele con un coltellino affilato formando una grata. Fate lievitare altri 30 minuti e poi cuocete i panini in forno caldo a 180°C per 25 minuti.
Consigli
L’incisione a croce serve per migliore la lievitazione.
http://ricette.pourfemme.it/articolo/ricet...-di-kamut/9675/.