RENATO ZERO

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    RENATO ZERO: BIOGRAFIA E DISCOGRAFIA



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    Renato Zero, nome d'arte di Renato Fiacchini (Roma, 30 settembre 1950), è un cantautore, cantante, showman, attore e doppiatore cinematografico italiano.

    Considerato un vero e proprio "cantattore" e chansonnier dalle grandi capacità istrioniche, provocatrici e trascinatorie,nel corso della sua carriera ha pubblicato 30 album (compresi live e due raccolte ufficiali) e scritto complessivamente più di 500 canzoni (alcune ancora non pubblicate), oltre numerosi testi e musiche per altri interpreti.

    Figlio di Ada Pica, un'infermiera, e di Domenico, un poliziotto di origine marchigiana, Renato vive la sua adolescenza nella borgata della Montagnola (esperienza che gli ispirerà la canzone "Periferia", dall'album Erozero). Frequenta le scuole fino alla terza media, dopodiché si dedica completamente alle sue passioni: la musica, la danza, il canto, la recitazione.

    Giovanissimo, inizia a travestirsi e ad esibirsi in piccoli locali romani, assumendo, come sfida verso i tanti denigratori («Sei uno zero», è la frase che si sente ripetere più spesso), proprio il nome di Renato Zero. A 14 anni ottiene il suo primo contratto, al Ciak di Roma, per 500 lire al giorno. Viene notato da Don Lurio, in una delle tante serate trascorse al Piper, noto locale notturno di Roma. Da qui, la scrittura per il gruppo di ballo I Collettoni, che fa da supporto a una giovanissima Rita Pavone nel suo show serale.

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    Registra anche alcuni caroselli per una nota marca di gelato. È proprio in quegli anni che nasce l'amicizia di Renato con Loredana Bertè e Mia Martini, trio che spesso girava la penisola in cerca di scritture. Proprio con Loredana fece parte de I Collettoni. Nel 1965, incide i suoi primi brani - "Tu", "Sì", "Il deserto", "La solitudine" - che non verranno mai pubblicati. Per il primo 45 giri, bisogna aspettare il 1967: "Non basta sai"/"In mezzo ai guai", prodotto da Gianni Boncompagni, anche autore del testo (le musiche sono invece di Jimmy Fontana), che vende soltanto 20 copie (verrà poi inserito come omaggio nel VHS La notte di Icaro, circa 20 anni dopo)!

    Interpreta la parte del venditore di felicità nel musical Orfeo 9 di Tito Schipa Jr. Lavora come comparsa in alcuni film di Federico Fellini (Satyricon e Casanova) e fa parte del cast della versione italiana del musical Hair, insieme, tra gli altri, a Loredana Bertè e Teo Teocoli.

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    Ma nell'atmosfera dei tardi anni sessanta, che si sta impercettibilmente spostando dalla ingenua fase del beat (1964-1967) all'impegno politico post-'68, Renato stenta a trovarsi un'identità. Sarà nei primi anni settanta, con l'avvento del glam-rock, tutto cipria, lustrini e paillettes, che potrà proporre senza problemi il suo personaggio.

    Questo personaggio provocatorio ed alternativo, che Zero racconterà in pezzi come "Mi vendo" (serio e volutamente sfrontato grido di un «prostituto felice») e, in genere, l'intero album Zerofobia, da "Morire qui" a "La trappola", da "L'ambulanza" al brano-emblema della filosofia zeriana, "Il cielo". Nel disco, è presente anche una cover in lingua italiana, di "Dreamer" dei Supertramp, qui divenuta "Sgualdrina".
    Al periodo successivo (Zerolandia, la terra promessa dell'amore e dell'amicizia, senza distinzioni sessuali) si ascrivono pezzi come "Triangolo", "Fermo posta" e la fin troppo esplicita "Sbattiamoci", che si fondono e si completano con accorati messaggi anti-aborto, già presenti nei primi album ("Sogni nel buio"), nonché anti-droga ("La tua idea", interamente scritta da Renato, parole e musica, "Non passerà", "Uomo no" e "L'altra bianca" e contro il sesso troppo facile ("Sesso o esse").

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    Nelle composizioni più recenti dell'artista, e ad esempio nell'album Il dono si alternano temi sociali ("Stai bene lì", "Radio o non radio", "Dal mare") e spirituali-esistenziali ("Immi ruah", "La vita è un dono").

    La forza di Renato Zero è stata quella di aver dimostrato la «normalità del diverso»: anch'egli, come e più degli altri - questo il messaggio - è capace di sentimenti d'amore, di rispetto, di solidarietà e di fede.

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    E proprio questo lato cattura negli anni un pubblico numeroso, al limite dell'idolatria: i cosiddetti «sorcini», termine che alla lunga ha sostituito quello originario di «zerofolli», coniato a metà degli anni settanta.

    La leggenda vuole che, nel 1980, trovandosi a Viareggio, mentre si spostava in auto, assediato dai fans che con i motorini sfrecciavano da tutti i lati, disse: «Sembrano tanti sorci» . Da quel momento, i suoi ammiratori sono diventati ufficialmente «sorcini» e il cantante, per analogia, «il re dei sorcini». Nel 1981, ai suoi fans l'artista dedicò il brano "I figli della topa", inserito all'interno di Artide Antartide. Anche nel 2003 il cantante dedicò un brano ai suoi fan; si chiamava "A braccia aperte" ed era incluso nell'album Cattura.

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    Zero pubblica il suo primo album, No! Mamma, no!, nel 1973, senza raccogliere molto successo. Presentato dalla critica come un sosia di David Bowie, questo causa attriti con la casa discografica RCA, che ritira i fondi già pattuiti con il cantante per la promozione del disco attraverso spettacoli in tutta Italia.

    L'album Invenzioni, del 1974, promosso con la partecipazione alla manifestazione Un disco per l'estate ottiene un tiepido successo.

    Il primo singolo di successo è "Madame", del 1976, firmato da Renato insieme a due collaboratori che lo accompagneranno per parecchi anni: l'autrice Franca Evangelisti e il compositore Piero Pintucci. Altri collaboratori importanti di quel periodo sono Ruggero Cini e Roberto Conrado. "Madame" è inclusa nell'album Trapezio. Ma è con il singolo "Mi vendo", del 1977, trasmesso dalle radio libere, e con l'album Zerofobia, che Renato Zero si afferma. L'album include anche la sua canzone-simbolo, "Il cielo" (164ª canzone più venduta di tutti i tempi), che Renato racconta di aver composto sull'isola di Ventotene, alla fine degli anni sessanta.

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    L'affermazione artistica di Zero continua con gli album successivi: Zerolandia, del 1978 (primo disco dell'omonima etichetta discografica proprietà della "Zeromania Music Srl"), trainato dal 45 giri "Triangolo" (64ª canzone più venduta di tutti i tempi in Italia), ed EroZero, del 1979, al Numero Uno della classifica, che consacrano Renato Zero come uno degli artisti più amati dal pubblico. Per il 45 giri "Il carrozzone" (contenente sul lato B l'esilarante "Baratto", gettonatissima nei juke-box, dove Renato è ormai una presenza fissa, a partire dai brani più ballabili di Zerofobia, "Mi vendo" in cima a tutti), Zero conquista anche la prestigiosa Gondola d'oro. "Il carrozzone", inoltre, risulta essere la 45ª canzone più venduta di tutti i tempi.

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    Nel frattempo, Zerolandia è diventato anche un tendone circense itinerante, della capienza di cinquemila posti, nel quale Renato si esibisce, facendo tappa in varie città italiane e scatenando nel pubblico incredibili scene di isteria e tentativi di emulazione: sono tantissimi gli spettatori che si presentano ai concerti truccati e vestiti come Renato.

    Sempre nel 1979, Renato Zero interpreta sè stesso, nel ruolo di protagonista, nel film Ciao nì!, per la regia di Paolo Poeti, che al botteghino batte che il gettonatissimo Superman. Il film è ricco di esibizioni musicali e raccoglie consensi principalmente tra i fans dell'artista.

    Zero entra negli anni ottanta abbandonando trucchi e cerone, ma non per questo rinunciando a stupire. I suoi testi diventano più maturi e riflessivi; i concerti però continuano ad essere caratterizzati da un'irreferenabile voglia di grandeur, con cambi d'abito e sorprese a ripetizione: nel tour Senza tregua, del 1980, entra in scena su un carro, trainato da un cavallo bianco.

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    Da segnalare, nel 1982, l'inizio della collaborazione con il maestro Renato Serio, che, da quel momento e fino ad oggi (tranne sporadiche eccezioni), scriverà e arrangerà gli archi di tutti gli album di Renato. Fino al 1984, la carriera di Zero procede a gonfie vele: "Amico" (canzone che, attualmente, al 2009, risulta la diciannovesima più venduta in Italia di tutti i tempi), "Più su", "Marciapiedi", "Spiagge", "Viva la Rai" e "Soldi" (queste ultime due sono altrettante sigle, all'interno di Fantastico 3, condotto da Corrado, in cui Renato ha uno spazio tutto suo, intitolato Fantastico Zero) sono solo alcuni dei successi ottenuti nei primi anni ottanta, tratti da capolavori indiscussi, quali i doppi album di studio Tregua, Artide Antartide e Via Tagliamento 1965/1970, il doppio album live Icaro e il Q disc Calore. Poi, improvviso, arriverà il calo dei consensi.

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    Renato sforna quattro doppi consecutivi: tre di studio e un live epocale, Icaro, contenente l'inno "Più su", che esce anche in formato singolo, abbinato all'inedito di studio "Galeotto fu il canotto". L'album esce nel 1981, l'anno dopo Tregua (il primo nella serie dei doppi, disponibile sia come doppio che come due LP singoli, Tregua I e Tregua II), da molti definito come il disco più politico di Renato Zero, sia per i temi trattati ("Onda gay" su tutte, tema all'epoca piuttosto scottante) sia per il titolo (vari i riferimenti e le interpretazioni: la guerra fredda tra USA e URSS, la contrapposizione tra sinistra e destra o quella tra Oriente e Occidente). Tregua contiene, tra l'altro, il singolo "Amico", uno dei classici di Renato. Ma il vero capolavoro è il doppio di studio, uscito lo stesso anno di Icaro ovvero il 1981, Artide Antartide, che, pur privo di singoli promozionali, contiene numerosi brani poi diventati classici irrinunciabili, come "Il jolly", "Ed io ti seguirò", "Notte balorda" e "Marciapiedi", solo per citarne alcuni tra i più noti, ma nessuno dei venti pezzi di questa doppia fatica andrebbe dimenticato, come il pezzo di apertura "Pionieri" o il pezzo di chiusura "Stranieri", e tanti altri, tra cui "Gente", "L'ammucchiata", "La stazione", "Padre nostro".

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    Dopo Artide Antartide, Renato Zero è senza dubbio il cantautore italiano più popolare e seguìto. Via Tagliamento 1965/1970, terzo doppio di studio consecutivo e quarto in generale, pubblicato nel 1982, tratta la storia del Piper, mitico locale romano, della cui epoca cruciale Zero ha fatto parte, assieme a tanti altri, tra cui Patty Pravo, Loredana Bertè e Mia Martini. Il disco viene promosso in televisione, grazie alle sigle "Soldi" e "Viva la Rai", nel corso di 'Fantastico. Tra gli altri brani, "Resisti" (lato B di "Soldi"), il pezzo di apertura "Piper Club", il brano di chiusura "Ancora fuoco", la cover di "Land of 1.000 Dances" e l'autobiografica "Ragazzo senza fortuna". Sempre nel 1982, prende parte al progetto Isola Verde, una comunità per ragazzi con problemi di adattamento, da realizzare vicino a Spoleto. L'iniziativa, però, non ha un esito positivo, ma questa non è una battuta d'arresto per Renato che, anzi, da questa esperienzà avrà il primo input per la realizziaione della città della musica: Fonopoli. Parte poi una tournée organizzata negli Stati Uniti e in Canada alla quale partecipa anche Loredana Bertè. A New York, le serate si svolgono in un parco a Manhattan e sono dirette da Walter Chiari. Il tour ottiene un buon successo; ciò è dimostrato dal fatto che i giornalisti, per fare un'intervista al cantante, devono aspettare che si faccia notte perché durante il resto del giorno ci sono i fan che vogliono autografi. Sempre a New York, subisce una rapina di 20.000 dollari.

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    La lunga e fortunata stagione dei doppi (1980-1982) si conclude nel 1983, quando esce il Q disc Calore, trainato da "Spiagge".

    Nel 1984, al giardino zoologico di Roma, vestito da leone e scortato da quattro aborigeni, Renato presenta il nuovo lavoro, Leoni si nasce. L'album (uscito lo stesso anno della sua prima raccolta, Identikit Zero (contenente brani riarrangiati e ricantati, più due inediti, "La gente come noi" e "Io qui", il cui testo è composto invece dai titoli di alcuni dei suoi brani più rappresentativi) vende poco, pur raggiungendo rapidamente il Numero Uno nella classifica delle vendite (da cui uscirà però altrettanto rapidamente), trainato dal singolo "Da uomo a uomo" e dalla ballad, poi divenuta un classico di Renato, "Per non essere così", in cui affronta il tema della diversità ancora una volta, in modo diametralmente opposto a "Mi vendo". Ma soprattutto è la sua immagine, un tempo «cool» e trasgressiva, che appare vecchia e kitsch.

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    Non va meglio col successivo Soggetti smarriti, del 1986, nonostante i brani più riusciti, quali "Infiniti treni", "Fantasmi" (recentemente riproposta all'interno del tour Zero Movimento, un intero concerto trasmesso, in prima serata, dalla RAI, il che ha permesso al brano di riemergere su scala nazionale, trascinando con sé l'intero lavoro), "Fiori d'arancio" e "Donna donna donna", né con gli spettacoli dal vivo, che si svolgono non più in stadi e palasport, ma nelle piazze e nelle discoteche di provincia.

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    È invece del 1987 il doppio album Zero, che vende meno dei precedenti, raggiungendo a malapena la Top 20 (è la prima volta, dall'epoca di Trapezio, che un album di Renato non entra nella Top 10), pur contenendo qualche brano degno di nota, come l'autobiografica "Artisti", il pezzo di apertura "Lei" e alcune ballate in puro stile Zero, quali "Vagabondo cuore", "Ho dato" e "Siamo eroi", accanto ai quali sono evidenti brani di scarsa ispirazione, soprattutto sul secondo disco. Non è un caso, tra l'altro, se in tutti i lavori di questo periodo, viene a mancare quella che è ormai diventata una tradizione irrinunciabile, tanto per Renato quanto per i suoi fans: la cosiddetta «dedica» interna al disco, una specie di prosa poetica, solitamente riprodotta prima o dopo i testi delle canzoni, che introduce ai temi principali del disco di turno e che, pur se a tratti ampollosa e ridondante, assurge talvolta a vero e proprio manifesto di un particolare periodo o umore (cfr. sotto, a titolo di esempio, gli stralci riportati dalle dediche inserite su Amore dopo amore e su Cattura). La consuetudine, iniziata con Zerolandia, nel 1978, e interrotta con Leoni si nasce, nel 1984 (in cui figurano però l'"Introduzione" e il "Finale" parlati, che ne fanno un po' le veci, oltre al fatto che la raccolta Identikit Zero, di quello stesso anno, contiene sia la dedica - l'ultima, prima della momentanea interruzione - che, come accennato sopra, una "Introduzione" e un "Finale"), verrà ripresa soltanto con il doppio album live del ritorno, Prometeo, del 1991, successivo al primo trionfale Festival di Sanremo; da allora, non verrà mai più abbandonata.

    La parabola artistica del cantautore romano sembra ormai giunta al capolinea (intanto nel 1983, il tendone Zerolandia è stato costretto a chiudere per la mancanza di appropriate norme di sicurezza: la vicenda viene descritta da Renato nel brano "Giorni"). Renato si prende due anni di pausa. E intanto medita il riscatto: nel 1989, vola a Londra, dove realizza, con l'ausilio di Geoff Westley, l'album Voyeur, ricco di nuove suggestioni musicali. Le vendite sono incoraggianti: è l'inizio di una rinascita, lenta e costante, confermata da un tour nei palasport e sotto un nuovo tendone, che ottiene un discreto successo.

    Tra i pezzi di spicco, molti dei quali superano i 7 minuti di durata, sono da segnalare: "Accade", "Il canto di Esmeralda", "Il grande mare", "I nuovi santi", "Talento", "Ha tanti cieli la luna" (poi ripresa da Mina nel suo tributo a Renato, N° 0) e, naturalmente, la title-track, la dissacrante "Voyeur" , accompagnata da un videoclip. Il disco esce in due differenti versioni: una più breve, quella del vinile, contenente soltanto 8 brani (tra cui non figurano pezzi, quali "Ricreazione", "Talento" e "Sciopero"), e quella, per così dire, «canonica» del CD e dell'MC, che presentano entrambi la tracklisting completa, con 11 tracce (un dodicesimo brano avrebbe dovuto essere "Due", finito poi sulla raccolta di inediti del 1991, La coscienza di Zero, al cui interno risalta per l'arrangiamento di Westley).

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    Nel 1991 Renato partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano "Spalle al muro", scritto per lui da Mariella Nava: un successo, confermato dalle buone vendite del doppio album live Prometeo, seguìto a fine anno dalla raccolta di inediti intitolata La coscienza di Zero. Spalle al muro ottiene un successo talmente enorme tanto da essere incisa anche in lingua inglese. Al Festival di Sanremo 1993 presenta il brano di ispirazione religiosa "Ave Maria" dedicata alla madre in gravi condizioni di salute, accompagnato da un coro che occupa gran parte del palco; il pezzo scatena nel pubblico in sala una standing ovation di dieci minuti . Il singolo (in realtà un EP o mini CD dal titolo Passaporto per Fonopoli) raggiunge il primo posto in classifica, al pari dell'album Quando non sei più di nessuno. Nella primavera-estate successiva, Renato se ne va in tour, con un'orchestra sinfonica di 50 elementi, per lo spettacolo ZerOpera.
    Nell stesso anno Zero lancia un progetto: la realizzazione di una città della musica, "Fonòpoli", che dopo numerosi accordi con il Comune di Roma, le società di Caltagirone, dovrebbe essere realizzata nel 2010, anche se nel 2008 i finanziamenti hanno subito dei tagli importanti .

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    Nel 1994, torna con l'album L'imperfetto, contenente "Nei giardini che nessuno sa" e "Felici e perdenti", che ricorda le sonorità internazionali di Voyeur. L'album è co-prodotto da Phil Palmer, già presente come chitarrista dai tempi di Voyeur, fondamentale per la creazione dl nuovo sound che caratterizzerà i lavori successivi. Le vendite dell'album sono molte e alla fine dell'anno il periodo di crisi iniziato nel 1984 viene considerato concluso.

    Nel 1995 esce il CD Sulle tracce dell'imperfetto, accompagnato da un altro tour, con cui festeggia i 30 anni di carriera. Il lavoro contiene I migliori anni della nostra vita, uno dei suoi più grandi successi. Lo stesso anno, scompare improvvisamente la sua amica del cuore, Mia Martini; tre anni dopo, Renato le dedicherà il brano La grande assente. Nel 1996 è la volta dello spettacolo teatrale TuttoZero, uno show di 40 canzoni, con 25 cambi d'abito. Nel 1998, l'album Amore dopo amore, realizzato in collaborazione con Palmer, Senesi e Serio e trainato, tra gli altri, dal singolo Cercami, vende un milione e duecentomila copie, diventando il suo più grande successo di sempre senza però raggiungere la prima posizione in classifica (si fermerà infatti al secondo posto[senza fonte]).

    Nel 1999 pubblica un doppio disco live (il terzo, dopo Icaro del 1980 e Prometeo del 1991) intitolato Amore dopo amore, tour dopo tour, che contiene sei nuovi brani registrati in studio, tra cui "Si sta facendo notte". In più, torna ad esibirsi dal vivo, con Carla Fracci e i Momix, nello spettacolo kolossal Cantiere Fonòpoli, in 7 città italiane.

    Nel corso degli anni 1998-1999 vengono estratti 6 singoli, che raggiungono tutti la Top 10 delle vendite. In estate, duetta con Luciano Pavarotti sulle note de Il cielo. A novembre Mina lo omaggia, dedicandogli un intero album, N° 0, nel quale reinterpreta alcuni brani del repertorio di Zero, dagli anni settanta agli anni novanta, oltre all'inedito duetto con Renato in Neri.

    Nel 2000 Renato Zero conduce un programma tutto suo, in prima serata su Rai Uno: Tutti gli Zeri del mondo, con lo stesso titolo di un CD nel quale ricorda alcuni grandi cantautori scomparsi, tra i quali Fabrizio De André e Lucio Battisti. Nello stesso anno viene accusato di lesioni e minacce nei confronti di un ex dipendente[9].
    Nel 2001, oltre al'uscita dell' album La curva dell'angelo che lo riporta primo in classifica (e al Numero 10 nella chart annuale degli album più venduti) il tour Prove di volo, del 2002, raccoglie mezzo milione di spettatori e ottiene il premio per il miglior live dell'anno (conquistando anche un tutto esaurito allo Stadio Olimpico di Roma[10], con oltre 70.000 biglietti venduti). L'album Cattura, presentato in diretta radiofonica, al Teatro Eliseo, esce alla fine del 2003 e, nel giro di poche settimane, diventa uno degli album più venduti dell'anno (si piazza al quinto posto nella chart annuale). Contiene una delle canzoni più amate dalla nuova generazione di sorcini, la romantica "Magari", ma anche altri quali: "Come mi vorresti", "Figlio" (dedicata a Robertino, il giovane da lui adottato legalmente proprio quell'anno), "L'altra sponda" (in cui si invitano i gay e gli esclusi a non vergognarsi di se stessi) e il brano forse più autobiografico, "Naturalmente strano". Notevole l'introduzione al disco, vero e proprio concept album: «Cattura è piacere, stimolo all'interesse degli altri o per gli altri... Non alterando né ignorando le regole, con gentilezza, tolleranza, rispetto... Promuovendo i propri colori, difendendo la coscienza dagli inchiostri facili, dai messaggi subliminali, dai comizi ruffiani, dalla discriminazione sessuale, ideologica, epidermica e dall'isolamento di classe».

    Nel 2004 il giro di concerti Cattura il sogno/Il sogno continua entra nella classifica Pollstar dei tour di maggior successo a livello mondiale con il "tutto esaurito" nelle date di San Siro a Milano, del Bentegodi a Verona, del Franchi a Firenze e dell'Olimpico a Roma. Il doppio tutto esaurito allo Stadio Olimpico gli fa meritare l'ironico titolo di «nuovo imperatore di Roma». Il DVD Figli del sogno, cronaca fedele di quello spettacolo, risulta il più venduto dell'anno. Il 2 luglio 2005 partecipa al Live8 romano al Circo Massimo, eseguendo "Cercami" e "Nei giardini che nessuno sa", e duettando con Claudio Baglioni e Laura Pausini sulle note de I migliori anni della nostra vita.

    Il 18 novembre, anticipato dal singolo "Mentre aspetto che ritorni", esce l'album Il dono, pubblicato in tre diverse versioni tra cui il Dual Disc (un supporto ibrido tra CD e DVD), con un'intervista di circa 30 minuti. L'album arriva al primo posto della hit parade e vi rimane fino alla fine del 2005: in sole sei settimane, conquista il quarto posto nella chart annuale. Da notare che tutti i successi discografici di Renato degli ultimi anni sono ottenuti senza godere sostanzialmente di passaggi radiofonici: i grandi network, a cui dedica il polemico brano "Radio o non radio", non trasmettono infatti i suoi brani.

    A dicembre, per la prima volta, Zero viene ricevuto in Vaticano, dove si esibisce nell'aula Paolo VI, eseguendo "La vita è un dono", canzone dedicata a Giovanni Paolo II nonché alla neonata nipotina. Dal 26 dicembre 2005 al 6 gennaio 2006, conduce per 10 serate una trasmissione radiofonica su Radio2, intitolata "Radio 2 - Renato 0", in cui ripercorre le tappe più significative della sua carriera, insieme a molti amici dello spettacolo. Nel febbraio 2006 parte il nuovo tour Zero movimento, che fa registrare ovunque il tutto esaurito, già in prevendita, con molte date aggiunte, per venire incontro alle richieste del pubblico, per un totale di 25 serate. Sempre a febbraio, rifiuta il premio alla carriera, che vorrebbero consegnargli sul palco del Festival di Sanremo.

    È il 17 novembre dello stesso anno, quando la Sony Music (da anni casa discografica dell'artista, dopo il primo lungo periodo alla RCA, poi diventata BMG) pubblica il primo (triplo) best-of: Renatissimo!, per festeggiare quarant'anni di carriera. L'uscita del cofanetto è anticipata dalla diffusione in radio di un singolo inedito: "Sono innocente". Renatissimo! contiene anche la prima ed unica versione studio di "Più su" (fino ad allora disponibile soltanto nell'esecuzione dal vivo, inserita nel doppio album live Icaro, di cui rappresentò anche il singolo trainante, un doppio lato A con il brano di studio "Galeotto fu il canotto", ripreso anche da Mina in N° 0) e la nuova "Fammi sognare almeno tu". Il 16 novembre (1 giorno prima dell'uscita effettiva nei negozi di musica), grazie alle oltre 240mila prenotazioni, il cofanetto conta già tre dischi di platino. Renatissimo! esce in tre versioni diverse: con copertina color oro, con copertina color argento e in un'edizione limitata, che in più, rispetto alle precedenti, conta nel primo dei tre dischi le versioni mix, ad uso dei DJ (mai pubblicate su CD), di "Mi vendo" e "Morire qui". In sole sei settimane, la raccolta diventa il quinto CD più venduto in Italia nel 2006.

    A gennaio 2007, Zero Movimento riceve il Telegatto come miglior tour del 2006: Renato Zero è l'unico vincitore a non presentarsi sul palco per ritirarlo, inviando al suo posto il suo manager Claudio Trotta. Sempre a gennaio, inizia la prevendita dei biglietti per il nuovo tour estivo, che, a partire da maggio, lo riporterà negli stadi di Padova, Roma, Milano, Firenze, Bari e Palermo. Il 16 febbraio, viene annunciata una nuova data a Roma e il nome definitivo della tourneé, che sarà MpZero Tour 2007.

    A fine febbraio vengono presentati al Festival di Sanremo due brani il cui testo è scritto da Zero: "Nel perdono" (Al Bano, nella sezione «Campioni») e "La vita subito" (Jasmine, nella categoria «Giovani»). Lo stesso Zero sale sul palco dell'Ariston come super ospite: si esibisce, a notte inoltrata con uno share di oltre il 60% (quasi sei milioni di spettatori), il più alto di tutto il festival escluse le premiazioni dei vincitori.

    Nonostante la scarsa pubblicità e il fatto che il tour arrivi a un solo anno dal precedente, MpZero si rivela un successo. L'esordio di Padova non è dei più fortunati: sulla città si abbatte un diluvio di pioggia e grandine, che tuttavia non scoraggia 20.000 spettatori dal recarsi allo stadio. Il tour chiude i battenti con circa 270.000 presenze in 7 date. Particolarmente apprezzato dai fans il fatto che, dopo otto anni, Renato sia tornato a chiudere il concerto con "Il cielo".

    A gennaio 2008, la Universal ripubblica su DVD la VHS (uscita nel 1990) Zero 40. Nonostante si tratti di un vecchio filmato, peraltro messo in vendita senza alcuna pubblicità, a una settimana dall'uscita, il DVD raggiunge clamorosamente la prima posizione in classifica.
    Nell'aprile 2008, lancia la sua prima linea di occhiali, dal titolo Nero d'Autore. A settembre partecipa a Carràmba che fortuna annunciando la prossima uscita di un nuovo album nel segno dell'amore. In edicola, a partire dal 25 agosto 2008, per 6 lunedì con la rivista TV Sorrisi e Canzoni viene pubblicata una raccolta dedicata a Renato Zero formata dai 6 album degli anni 1970 (No! Mamma, no!, Invenzioni, Trapezio, Zerofobia, Zerolandia, EroZero).

    Il 29 gennaio 2009 viene ufficializzata la notizia: il nuovo album di Renato Zero uscirà il 20 di Marzo e conterrà 17 brani inediti. A metà febbraio viene rivelato il titolo del nuovo album, che sarà Presente. Il 9 marzo il singolo "Ancora qui" viene trasmesso in esclusiva sul sito web del Corriere della Sera, per essere poi trasmesso dalle radio a partire dal 13 marzo. Negli stessi giorni viene girato il videoclip del brano, che vede la partecipazione di grandi stelle del cinema e della tv come Paola Cortellesi, Massimo Ghini, Asia Argento, Giorgio Panariello e molti altri. La novità di Presente è che Zero lancia il self made disco: per il nuovo lavoro ha scelto, dopo il divorzio con la Sony, di non affidarsi ad alcuna casa musicale.[11] È la prima volta nella storia della discografia italiana che un artista importante non si avvale di una major o di un'etichetta indipendente affermata per la produzione, il marketing e soprattutto, la distribuzione del proprio album. [senza fonte]. "Presente" entra direttamente al primo posto in classifica con il triplo disco di platino conquistato in soli sette giorni.[12] Il 20 giugno 2009 è organizzatore di un megaconcerto allo Stadio Olimpico di Roma in favore dei terremotati del Terremoto dell'Aquila del 2009. L'iniziativa benefica, intitolata Corale per il popolo d'Abruzzo, vede la partecipazione di alcuni dei più importanti artisti della musica italiana. All'evento hanno preso parte, oltre che a Renato Zero, Claudio Baglioni, Pino Daniele, Gigi D'Alessio, Fiorella Mannoia e tanti altri cantanti affiancati da alcune star della televisione.

    Il 3 ottobre 2009, inoltre, il talk-show Che tempo che fa gli dedica un'intera puntata speciale per inaugurare la settima serie del programma.

    Discografia


    No! Mamma, no! (1973)
    Invenzioni (1974)
    Trapezio (1976)
    Zerofobia (1977)
    Zerolandia (1978)
    EroZero (1979)
    Tregua (doppio, 1980)
    Artide Antartide (doppio, 1981)
    Via Tagliamento 1965/1970 (doppio, 1982)
    Calore (Q disc, 1983)
    Leoni si nasce (1984)
    Identikit (raccolta di brani riarrangiati, con 2 inediti, 1984)
    Soggetti smarriti (1986)
    Zero (doppio, 1987)
    Voyeur (1989)
    La coscienza di Zero (doppio vinile, singolo CD, 1991)
    Passaporto per Fonopoli (EP o mini-CD, 1993)
    Quando non sei più di nessuno (1993)
    L'imperfetto (1994)
    Sulle tracce dell'imperfetto (1995)
    Amore dopo amore (1998)
    Tutti gli Zeri del mondo (2000)
    La curva dell'angelo (2001)
    Cattura (2003)
    Il dono (2005)
    Presente (2009)


    album dal vivo


    Icaro (doppio live, 1981)
    Prometeo (doppio live, 1991)
    Amore dopo amore, tour dopo tour (doppio live, 1999)
    Figli del sogno (doppio live, 2004)



    Video

    La notte di Icaro (1991) - VHS (è stata pubblicata nel 1992 la versione su supporto LaserDisc)
    Zero 40 Live (1991) - VHS
    Zerofobia Live (1993) - VHS
    ZerOpera (1993) - VHS
    Ciao Nì! (1994) - VHS (Film Musicale)
    L'Imperfetto (1994) - VHS (Raccolta di VideoClip)
    Nightmare before christmas (1995) - VHS e DVD (Film in cui Renato doppia la voce del protagonista)
    Tutto Zero (1996) - VHS
    Tour dopo Tour (1998) - VHS
    Figli del Sogno (2004) - VHS e DVD
    Zero 40 Live (2008) - DVD (Ristampa della VHS omonima del 1991, su formato digitale)


    Singoli


    "Non basta,sai / In mezzo ai guai" (1967) - 45 giri
    "Inventi / Il tuo safari" (1974) - 45 giri
    "Un uomo da bruciare / Madame" (1976) - 45 giri
    "Madame / Un uomo da bruciare" (1976) - 45 giri
    "Mi vendo / Morire qui" (1977) - 45 giri e CD Picture
    "Triangolo / Sesso o esse" (1978) - 45 giri
    "Il carrozzone / Baratto" (1979) - 45 giri
    "Amico / Amore sì, amore no" (1980) - 45 giri
    "Galeotto fu il canotto / Più su" (1981) - 45 giri e CD Picture
    "Soldi / Resisti" (1982) - 45 giri e MC
    "Più insieme / Chi più chi meno" (1991) - CD
    "I migliori anni della nostra vita (brano musicale)" (1995) - CD
    "L'impossibile vivere / Il mercante di stelle" (1998) - CD
    "Cercami / Appena in tempo" (1998) - CD
    "Dimmi chi dorme accanto a me / L'eterna sfida" (1998) - CD
    "La pace sia con te / Poesia poesia" (1998) - CD
    "Si sta facendo notte / Emergenza noia (Live)" (1999) - CD
    "Il coraggio delle idee / Matti" (1999) - CD digipack
    "Tutti gli zeri del mondo / L'imbarco" (2000) - CD (in due versioni, cd slim e digipack)
    "Innocente / Libera" (2002) - CD e PDK (il cd ha due versioni, con scritta rossa o scritta gialla)
    "Qualcuno mi ha ucciso / È tutto qua" (2002) - CD
    "A braccia aperte" (2003) - CD (4 copertine differenti che vanno a formare puzzle)
    "Come mi vorresti" (2004) - CD
    "Ancora qui" (2009) - CD



    Raccolte RCA / BMG


    Si tratta di raccolte pubblicate dalla RCA Italiana (gruppo BMG), sia quando Renato era sotto contratto con questa casa discografica, sia dopo il suo passaggio alla Sony Music Entertainment. Per motivi legati alla proprietà dei diritti d'autore, nessuna di queste raccolte (tranne Zerofavola (seconda parte), subito ritirata dal mercato dopo la sua uscita), contiene brani successivi al 1979.

    Incontro con Renato Zero (1977)
    Realtà e fantasia (1979)
    Viaggio a Zerolandia (1983)
    Zerofavola (prima parte) (1993)
    Zerofavola (seconda parte) (1993)
    Renato Zero - I successi (1994)
    Renato Zero - Le origini (1996)
    Renato Zero Superbest (1996)
    Zero (1996)
    Renato Zero - I grandi successi (1997)
    Zero 70 (1997)
    Renato Zero - N. 1 - Primo Piano (1998)
    Zero cubo (1998)
    I Miti Musica - Vol. 2 (1999)
    Zero (Cofanetto rosso) (1999) - 3CD
    Renato Zero - N. 2 - Primo Piano (1999)
    ZerOro (1999)
    Zeromondo (2000)
    Renato Zero - N. 3 - Primo Piano (2000)
    I Miti Musica - Vol. 20 (2000)
    Renato Zero - Golden Collection (2001)
    Zero - White Collection (2002) - 3CD
    Zerofavola (2002) - edizione remasterizzata in oro
    Renato Zero - Serie Numeri Uno (2003)
    Zero - Serie Oro Confezioni Speciali (2003)
    Il meglio di Renato Zero (2004)
    Zero The Box (2004)
    Renato Zero - Emozioni & Parole (2006)
    Renato Zero - Gold Italia Collection (2006)


    Raccolte Sony e Sony / BMG
    Nel 2000, la Sony pubblica I miei numeri, un CD antologico, che comprende 12 canzoni, incise tra il 1994, anno che segnò il passaggio di Renato dalla BMG alla Sony, al 1999. Nel 2006, la Sony/BMG, fuse in un'unica etichetta discografica, dà alle stampe il triplo CD Renatissimo!, che abbraccia la carriera di Zero dal 1973 al 2006.

    I miei numeri (2000)
    Renatissimo! (2006)
    Doppio Zero (2007)
    Zero Infinito (2008)


    Zero come autore (brani editi)


    "Carosello" (Wilma Goich, 1969)
    "Dipende" (Ornella Vanoni, 1974)
    "Vuoi" (I San Francisco, 1979 - poi rinominata "La rete d'oro" e inserita nel disco EroZero nello stesso anno)
    "Gettone" (Edoardo Nevola "Yo Yokaris", 1980)
    "Al limite di noi" (Farida, 1980)
    "Corsari" (Massimo Morante, 1981)
    "Caro professore" (Massimo Morante, 1981)
    "Artiglieria" (Massimo Morante, 1981)
    "Sono tornato" (Massimo Morante, 1981)
    "Fanatico" (Massimo Morante, 1981)
    "Prima della fine" (Massimo Morante, 1981)
    "Basta" (Farida, 1981 - poi rinominata "Amori" con testo differente e inserita nel disco Via Tagliamento 1965/1970 pubblicato nel 1982)
    "Mentirò" (Farida, 1981)
    "Si e no" (Farida, 1981)
    "Una" (Lorendana Bertè, 1982)
    "Buon compleanno" (Claudio Villa, 1982 - inserita poi nel disco La coscienza di Zero nel 1991, sottoforma di duetto postumo)
    "Al mercato dell'usato" (Loredana Bertè, 1983 - inserita poi nel disco La coscienza di Zero nel 1991, cantata da Renato)
    "Imprevedibile" (Massimo Morante, 1983)
    "Adesso o mai più" (Massimo Morante, 1983)
    "Protagonisti" (Mark Bodin, 1983)
    "Fine corsa" (Massimo Di Cataldo, 1995)
    "Letti" (Umberto Bindi & New Trolls, 1996)
    "E tutto qua" (Umberto Bindi, 1996 - inserita nel 2002 in un singolo dell'album La curva dell'angelo assieme a "Qualcuno mi ha ucciso")
    "L'approdo" (Umberto Bindi, 1996)
    "Ladri di poesie" (New Trolls, 1996)
    "Miracolo miracolo" (New Trolls, 1996)
    "E già" (Gerardina Trovato, 1996)
    "Foto di gruppo" (Ivan Graziani, 1999)
    "È stato un viaggio" (Ivan Graziani, 1999)
    "E il cielo mi prese con se" (Alex Baroni, 1999)
    "Neri" (Mina, 1999)
    "Gli ex" (Ron, 2001)
    "La regina del silenzio" (Marcella Bella, 2002)
    "Che fatica" (Mina, 2003)
    "Pensa a te" (Daniele Groff, 2004)
    "Deliri" a 45 giri" (Loredana Bertè, 2005)
    "L'ultima luna" (Luisa Corna, 2006)
    "Nel perdono" (Al Bano, 2007)
    "La vita subito" (Jasmine, 2007)
    "Mondo coatto" (Jasmine, 2007)
    "Nell'angolo" (Jasmine, 2007)
    "Eurorentola" (Jasmine, 2007)
    "Magari nudo" (Jasmine, 2007)
    "Per non perderti" (Jasmine, 2007)
    "Che mazzo" (Jasmine, 2007)
    "Salutami Jasmine" (Jasmine, 2007)
    "La vita che mi merito" (Ornella vanoni, 2007)


    Duetti editi
    "Gingì" di Pippo Baudo (Renato è nel coro) - 1971
    "Il tempo" con Yo Yokaris - 1980
    "Gettone" di Yo Yokaris (le voci sono di Renato) - 1980
    "Mister uomo" con Farida - 1981
    "Corsari" di Massimo Morante (Renato è nel coro) - 1982
    "Preghiera per la musica" di Dario Baldan Bembo (Renato recita l'introduzione) - 1982
    "Buon Compleanno" con Claudio Villa - 1991
    "Crescendo" con Mariella Nava - 1991
    "Vaya con Dios" con Loredana Bertè - 1994
    "Fine corsa" con Massimo Di Cataldo - 1995
    "La nutella di tua sorella" con Ivan Graziani - 1995
    "Inventi" con Tosca - 1996
    "E già" con Gerardina Trovato - 1996
    "Ladri di poesie" con i New Trolls - 1996
    "In alto mare" con Loredana Bertè - 1998 (versione studio e versione live)
    "Neri" con Mina - 1999
    "Profumi balocchi & maritozzi" con Mina - 1999
    "Foto di gruppo" con Antonello Venditti - 1999
    "Il cielo" con Pavarotti - 1999
    "Tutti gli Zeri del mondo" con Mina - 2000
    "Pensa a te" di Daniele Groff (Renato è nel coro) - 2004
    "Spalle al muro" con Mariella Nava - 2004
    "Nell'angolo" con Jasmine - 2007
    "Sale e miele" di Jasmine (Renato recita l'introduzione) - 2007
    "Non smetterei più" con Mario Biondi - 2009



    Cover edite

    Motel (Patty Pravo, 1976 - Incisa come "Grand Hotel")
    Amico (Dario Baldan Bembo, 1982)
    Più su (Dario Baldan Bembo, 1982)
    Madame (Ciao Fellini, 1989)
    Il cielo (Giorgio Panariello, 1992)
    Il cielo (Fiorello, 1994)
    Mi vendo (Fiorello, 1994)
    Il cielo (New Trolls, 1996)
    Inventi (Tosca, 1996)
    Il cielo (Mina, 1999)
    I migliori anni della nostra vita (Mina, 1999)
    Fermoposta (Mina, 1999)
    Galeotto fu il canotto (Mina, 1999)
    Mi vendo (Mina, 1999)
    Amico (Mina, 1999)
    Cercami (Mina, 1999)
    Profumi, balocchi e maritozzi (Mina, 1999)
    Ha tanti cieli la luna (Mina, 1999)
    Spalle al muro (Mariella Nava, 2004)
    Immi ruah (Jasmine, 2006)
    Nei giardini che nessuno sa (Laura Pausini, 2006) (anche in versione spagnola con il titolo "En los jardines donde nadie va")
    Ave Maria (Albano, 2007)
    Inventi (Gigi D'Agostino, 2007)
    Cercami (Albano & Massimo Ferrarese, 2008)
    I migliori anni della nostra vita (Albano & Massimo Ferrarese, 2008)
    I migliori anni della nostra vita (Mango, 2008)
    Cercami (Fiorella Mannoia 2009)


    Renato Zero ha avuto modo di collaborare con numerosi altri artisti italiani, nel corso dei suoi 44 anni di carriera artistica. Di séguito, vengono riportate le principali collaborazioni artistiche:

    1969: scrive per Wilma Goich la canzone "Carosello"
    1970: fa parte dal cast italiano del musical Hair e incide tutte le canzoni dell'album omonimo come membro del coro
    1971: partecipa al coro della canzone "Gingì", incisa da Pippo Baudo
    1972: partecipa al musical italiano "Orfeo 9", scritto da Tito Schipa Junior, insieme a Loredana Bertè ed Edoardo Nevola
    1974: scrive per Ornella Vanoni la canzone "Dipende"
    1976: scrive per Patty Pravo la canzone "Grand Hotel", poi reincisa con il titolo "Motel" e inserita nell'album Trapezio
    1979: scrive per i San Francisco la canzone "Vuoi", poi reincisa con il titolo "La rete d'oro" e inserita nell'album EroZero
    1980-1983: dopo aver fondato la propria etichetta discografica, la Zeromania Music, Renato Zero lavora come talent scout, facendo incidere canzoni, di cui è anche co-autore, ad alcuni artisti suoi amici, per la Zeromania Music; ricordiamo "Il mago delle nuvole" e "Il tempo" (duetto) per Yo Yokaris, "Mister Uomo" (duetto), "Basta", "Mentirò", "Io donna" per Farida, "Corsari" (partecipazione nei cori), "Artiglieria", "Fanatico", "Caro professore", "Prima della fine", "Sono tornato", "Imprevedibile", "Adesso o mai più" per Massimo Morante, fratello di Lucy Morante, compagna di Renato Zero per dieci anni, e "Protagonisti" per Mark Bodin. Nessuno di questi artisti riesce comunque ad ottenere un successo apprezzabile.
    1982: scrive la canzone "Una" per Loredana Bertè, inclusa nell'album Traslocando, e partecipa alla canzone "Preghiera per la musica" di Dario Baldan Bembo. Scrive il singolo "Buon compleanno" per Claudio Villa (poi ricantata in duetto su La coscienza di Zero, in un curioso medley postumo insieme a "No! Mamma, no!")
    1983: scrive la canzone "Al mercato dell'usato" per Loredana Bertè, inserita nell'album Lorinedita del 1983 (poi re-interpretata da Renato e inserita su La coscienza di Zero del 1991)
    1991: duetta in "Crescendo" con Mariella Nava; al Teatro Sistina di Roma, partecipa al concerto in memoria di Piero Ciampi
    1994: duetta in "Vaya con Dios" con Loredana Bertè; produce il singolo "Per lei" di Gepy & Gepy
    1995: duetta in "Fine corsa" con Massimo Di Cataldo, in "Inventi" con Tosca e in "La nutella di tua sorella" con Ivan Graziani
    1996: duetta in "E già" con Gerardina Trovato; collabora inoltre alla realizzazione, su etichetta Fonopoli, dei nuovi album di Umberto Bindi e New Trolls, scrivendo le canzoni "L'approdo" ed "È tutto qua" (dove è anche tra le voci principali) nonché "Letti" per Umberto Bindi, che con questa canzone partecipa al Festival di Sanremo, e le canzoni "Miracolo miracolo" e "Ladri di poesie" - in cui duetta - per i New Trolls (i New Trolls incidono anche una cover de "Il cielo")
    1997-1998: presenta, con Paolo Bonolis, le due edizioni di Un disco per l'estate
    1998: partecipa all'album live di Loredana Bertè, dal titolo Decisamente Loredana, duettando sul brano "In alto mare"
    1999: coordina il progetto Per sempre Ivan, il CD postumo in onore di Ivan Graziani, dove duetta con Antonello Venditti in "Foto di gruppo"; partecipa inoltre al Pavarotti & Friends, dove duetta con il maestro ne "Il cielo"; a fine anno, Mina incide l'album N° 0, interamente dedicato alla musica di Renato Zero, dove Renato duetta in "Neri" (l'unico inedito, di cui è co-autore); scrive per Alex Baroni la canzone "E il cielo mi prese con sé"
    2000: è l'anno dello show Tutti gli Zeri del mondo, dove duetta con Massimo Ranieri, Riccardo Cocciante, Gianni Morandi, Peppino Di Capri, Shel Shapiro, Paolo Bonolis, Gigi Proietti, Mariella Nava e Loredana Berté
    2001: scrive con Ron la canzone "Gli ex"
    2002: scrive per Marcella Bella la canzone "La regina del silenzio" e per Mina la canzone "Che fatica"
    2004: scrive per Daniele Groff la canzone "Pensa a te"; in quest'anno, durante il tour Figli del sogno, duetta con Alexia in "Madame" e con Michele Zarrillo, Ron, Raf e Francesco Renga in "Amico"; partecipa inoltre al CD Condivisioni di Mariella Nava, duettando in "Spalle al muro"
    2005: scrive "Deliri a 45 giri" per Loredana Bertè, inserita su Babybertè, album in cui sono inseriti diversi messaggi lasciati da Renato alla segreteria telefonica di Loredana
    2006: scrive "L'ultima luna" per Luisa Corna e "Eurorentola" per Jasmine, e duetta con Jasmine in "Nell'angolo"; durante il tour Zero Movimento, duetta con alcune importanti interpeti, tra le quali Mietta, Ornella Vanoni, Tosca, Loredana Berté e Mariella Nava.
    2007: è tra gli autori del brano con cui Al Bano partecipa al Festival di Sanremo, "Nel perdono"; è autore di nove brani su undici, nonché produttore, del primo album di Jasmine, Salutami Jasmine, che contiene anche la sanremese "La vita subito"; durante il tour mpZero, duetta con Sergio Cammariere, Gino Paoli, Gigi Proietti e Laura Pausini, scrive per Ornella Vanoni "La vita che mi merito", inserita nell'album Una bellissima ragazza. A partire dal 2007, e per tutto il 2008, Ornella Vanoni inserisce nella scaletta dei suoi concerti la cover di "Magari".
    Ricordiamo fra le cover di canzoni di Renato Zero che hanno avuto successo: "Il cielo" e "Mi vendo", incise da Fiorello, e "Madame", incisa dai Ciao Fellini. Anche Laura Pausini include nell'album del 2006, Io canto, un omaggio a Renato Zero interpretando la canzone "Nei giardini che nessuno sa". Nel 2007, oltre a "Nel perdono", Al Bano inserisce nel suo nuovo CD una cover di "Ave Maria". Nello stesso anno, il DJ Gigi D'Agostino realizza una sua versione di "Inventi". Nel 2008, Mango inserisce nel suo nuovo album la cover de "I migliori anni della nostra vita".


    Bibliografia [modifica]
    "Io Renato Zero" di Gianni Pettenati - Virgilio Editore (Anno: 1979)
    "Renato Zero" di Dario Salvatori e Arpad Kertesz - Gremese Editore (Anno: 1980)
    "Renato Zero" di Luigi Granetto - Lato Side Editori (Anno: 1981)
    "Renato Zero" di A. Cattani - Forte Editore (Anno: 1990)
    "La vera storia di Renato Zero" di Alessandro Gatta - Gremese Editore (Anno: 1998)
    "Renato Zero, I migliori anni della nostra vita" di Maurizio Macale - Bastogi Editrice Italiana (Anno: 1998)
    "Renato Zero" di Dario Salvatori e Alessandro Gatta - Gremese Editore (Anno: 1998 - collana Superstar)
    "Renato Zero" di Alberto Rivaroli - Rizzoli Ediore (Anno: 2000)
    "Renato Zero, I migliori anni della nostra vita" di Maurizio Macale - Bastogi Editrice Italiana (Anno: 2001 - terza edizione)
    "Diario di bordo di una Zerofolle" di Marinella Bella - Prospettiva Editrice (Anno: 2003)
    "Renato Zero, Il coraggio delle idee, 1973-2005, da Zero a oggi" di Mauro Ronconi e Fabio Velo Dalbrenta - Editori Riuniti (Annno: 2005)
    "Renato Zero" di Alessandro Gatta e Dario Salvatori - Gremese Editore (Anno: 2006)
    "Renato Zero, Il coraggio delle idee, 1973-2005, da Zero a oggi" di Mauro Ronconi e Fabio Velo Dalbrenta - Editori Riuniti (Annno: 2006 - edizione aggiornata)
    "Zero" di Luca Beatrice - Baldini Castoldi Dalai Editore (Anno: 2007)
    "Zero a Zero" di Massimo Cotto e Gianni Volpi - Aliberti Editore (Anno: 2007)
    "Zerofolli per Renato" di Silvana Marchese - Edizioni Libreria Croce (Anno: 2008)
    "Da Zero a Zero" di Tommaso Labranca - Arcana Editore (Anno: 2009)
    "Ti vivrò accanto, La favola infinita di Renato Zero" di Massimo Del Papa - Meridiano Zero Editore (Anno: 2009)
    "Renato Zero - Discografia Illustrata" di Marco Alberghini Maltoni e Alberto Quartu - Coniglio Editore (Anno: 2009)


    Ad oggi, Renato Zero ha venduto circa 20 milioni di dischi in Italia (fra i quali, quasi 2 milioni di singoli) e altri 2 milioni nel mondo (principali paesi: Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Regno Unito, Venezuela, Argentina, Brasile, Stati Uniti d'America e Canada) per un totale di circa 22 milioni di dischi.

    Ad oggi, Renato Zero ha raggiunto il Numero Uno della classifica italiana con gli album qui di séguito elencati:

    EroZero - per 9 settimane
    Tregua - per 11 settimane
    Icaro - per 1 settimana
    Artide Antartide - per 5 settimane
    Via Tagliamento 1965/1970 - per 7 settimane
    Leoni si nasce - per 1 settimana
    Quando non sei più di nessuno - per 1 settimana
    L'imperfetto - per 1 settimana
    Amore dopo amore, tour dopo tour - per 1 settimana
    La curva dell'angelo - per 1 settimana
    Cattura - per 2 settimane
    Il dono - per 5 settimane
    Presente - per 3 settimane
    Insieme a Mina, Adriano Celentano, Claudio Baglioni, Antonello Venditti e i Pink Floyd, Renato Zero è l'unico riuscito ad avere album al Numero Uno della classifica italiana in quattro decenni diversi (anni '70, '80, '90 e 2000).

    Amore dopo amore, che curiosamente non raggiunse mai il primo posto in classifica, è il suo album più venduto di sempre, con oltre un milione e duecentomila copie. Icaro, Artide Antartide, EroZero e Tregua sono accreditati vicini al milione di copie, comprensivo di tutte le vendite fino ad oggi. In totale, Renato Zero ha piazzato 27 dei suoi album nella Top 10.

    Renato Zero resta l'unico artista italiano ad essere riuscito a piazzare cinque album doppi (Tregua; Icaro; Artide Antartide; Via Tagliamento 1965/1970; Amore dopo amore, tour dopo tour) al primo posto della classifica. Più volte, fra il 1978 e il 1982, si trovano due suoi album contemporaneamente nella Top 50.

    Renato Zero ha raggiunto più volte anche il Numero Uno della classifica dei singoli italiani:

    "Il carrozzone" - per 6 settimane
    "Amico" - per 9 settimane
    "Calore" - per 6 settimane (commercializzato nel formato Q disc)
    "Passaporto per Fonopoli" - per 3 settimane (EP o mini CD, contenente 4 brani, tra i quali "Ave Maria")
    "L'impossibile vivere" - per 1 settimana
    "Tutti gli zeri del mondo" - per 2 settimane
    "Innocente" - per 1 settimana
    Da notare che "Calore", nonostante nella discografia figuri come album, nella classifica ufficiale, divulgata dalla Rai, fu inserito tra i singoli, nonostante le proteste di Renato che lo riteneva a tutti gli effetti un long playing a 33 giri (come di fatto era). Renato invece non protestò, dieci anni dopo, quando la storia si ripeté con l'EP o mini CD "Passaporto per Fonopoli".

    È ad oggi il solo cantante italiano ad aver ottenuto il Numero Uno dei singoli in 4 decenni distinti (anni '70, '80, '90 e 2000).

    Relativamente alla classifica di vendita dei DVD musicali (nata in Italia a fine 2003), Renato Zero ha raggiunto i seguenti Numeri Uno:

    Figli del sogno Live - 2004 - per 7 settimane
    Zero 40 - 2008 - per 1 settimana. Trattasi di riedizione su DVD del VHS omonimo pubblicato nel 1991
    Figli del sogno è stato il DVD musicale più venduto del 2004.

    Zero 40 è stato il 6º DVD musicale più venduto del 2008.



    Tour [modifica]
    1973 - No! Mamma, no! Tour (Teatri; registrazione album No! Mamma, no!)
    1976 - Trapezio Tour (Locali)
    1977 - Zerofobia Tour (Teatri e locali; registrazione VHS, edita nel 1993, Zerofobia)
    1978 - Zerolandia Tour (Varie località)
    1979 - La favola di EroZero (Tenda mobile Zerolandia)
    dal 1979 al 1983 - Natale a Zerolandia (Tenda mobile Zerolandia; registrazione del disco live Icaro, edito nel 1981, e della VHS La notte di Icaro, edita nel 1991)
    1980 - Senza Tregua Tour (Stadi)
    1981 - Estate a Zerolandia (Serie di serate tenute al Bussoladomani di Viareggio, nell'estate del 1981)
    1984-1985 - Identikit Tour (Teatri)
    1985 - Caravan Zero Tour (Teatri; analogo al precedente)
    1985 - Capitan Zero Tour (Località estive; rinnovato rispetto ai precedenti due tour)
    1986 - Zero Tour (Località estive)
    1987-1988 - Zero Live (Palasport)
    1989-1990 - Voyeur Tour (Palasport)
    1990 - Voyeur Zerolandia Tour (Palasport; seconda parte del Voyeur Tour)
    1990 - Stellarium Live (Serie di serate tenute al Bussoladomani di Viareggio, nell'estate del 1990)
    1990 - Zero 40 (Tenutosi il 28, il 29 e il 30 settembre al Teatro Tenda di Firenze, per il quarantesimo compleanno di Renato; per l'occasione, venne registrato il video Zero 40 Live)
    1993 - ZerOpera (Teatri; finale allo Stadio Flaminio di Roma, con registrazione della VHS omonima)
    1993 - ZerOpera Estate Tour (Stadi e piazze)
    1995 - L'Imperfetto in Tour (Palasport)
    1996 - Tutto Zero (Teatri; registrazione VHS omonima; finale allo Stadio Olimpico di Roma)
    1998 - Tour dopo Tour (Palasport; registrazione VHS omonima tappa di Milano -Assago, Filaforum-)
    1999 - Cantiere Fonopoli (Stadi)
    2002 - Prove di volo (primavera) (Palasport)
    2002 - Prove di volo (estate) (Stadi)
    2004 - Cattura il sogno (Stadi; registrazione DVD e CD live Figli del Sogno tappa di Roma -Stadio Olimpico-)
    2006 - Il sogno continua... (Palasport)
    2006 - Zero Movimento Tour (Palasport registrazione RAI, tappa di Milano -Datch Forum Assago-)
    2007 - Mpzero (Stadi)
    2009 - ZeroNoveTour (Palasport)
    Nota: il doppio disco dal vivo Prometeo (con brani tratti da Stellarium e Zero 40 Live) venne registrato nel 1990 e pubblicato nel 1991.



    Curiosità


    Sono celebri le gag che Renato Zero ha più volte avuto con Giorgio Panariello suo imitatore "ufficiale".
    Nella sua carriera, Zero è stato anche doppiatore cinematografico: ha dato la voce al personaggio di Jack Skeletron, protagonista del film d'animazione in stop-motion Nightmare Before Christmas (di Tim Burton) nella versione italiana del film, di cui canta anche la colonna sonora.
    È sua "Matti", la sigla del programma televisivo Ciao Darwin, di Paolo Bonolis e Luca Laurenti.
    Nel 1968, nasce il Beat Raduno, per premiare, con il Marchio Beat, gli artisti scelti da una giuria di giovani. Tra gli artisti premiati c'erano Maurizio Arena, Alberto Lupo, Isabella Biagini, Paolo Carlini. L'evento si svolse nella piazza di Monte Compatri, paesino nei pressi di Roma. Un gruppo di giovani, tra cui Loredana Bertè, ballavano su una pedana circolare, posta ai piedi del palco. Renato si esibiva, cantando con i The Spaectres Groups. Partecipa con gli amici del Beat Raduno al film di Fernando di Leo "Brucia Ragazzo Brucia"[senza fonte].
    Nel 1972, figura come un hippy, con una bombetta in testa, nel film la mala ordina di Fernando Di Leo.
    Ha avuto ruoli di comparsa in La Bambolona di Franco Giraldi e una parte in Orfeo 9 di Tito Schipa Jr., nelle vesti del «Venditore di felicità».
    Negli anni sessanta, partecipa come comparsa al film di Fernando Di Leo Brucia ragazzo brucia.
    Il celebre cilindro indossato da Rino Gaetano in molte delle sue apparizioni, è stato regalato da Renato Zero poco tempo prima del festival di Sanremo del 1978 come portafortuna.


    wikipedia.org



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    Edited by belias94 - 15/5/2016, 08:48
     
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  2. Cesco
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    Renato Zero: sei concerti a Roma in autunno


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    Il prossimo settembre Renato Zero festeggerà 60 anni di età. Un traguardo molto importante che l’artista ha voluto condividere con i suoi fan che lo seguono da sempre . Dal 29 settembre, quindi, a Roma si terrà “Sei Zero”, evento senza precedenti e soprattutto unico live di Renato nel 2010. La location scelta per questo happening è Piazza di Siena (Villa Borghese). Per l’occasione Renato terrà ben sei concerti (29 e 30 settembre; 2 e 3 ottobre; 5 e 6 ottobre) i cui biglietti saranno in vendita da giovedi 24 giugno.

    Non c’è tempo da perdere, se siete fan accaniti di Renato Zero sappiate che da giovedi saranno in pre vendita i biglietti per assistere ad uno dei sei live di Renato previsti per il prossimo settembre. I concerti si svolgeranno all’interno dell’evento “Sei Zero” che prenderà vita dal 29 settembre al 6 ottobre 2010 per festeggiare i 60 anni dell’artista.

    I più grandi successi del suo repertorio musicale saranno i protagonisti assoluti di questi live. Ogni sera prenderà vita uno spettacolo diverso dal precedente con ospiti sempre diversi, canzoni diverse e alcune conferme invece per i grandi successi.

    Sei Zero ospiterà anche lo Zero Village, luogo d’incontro per tutto il pubblico e i fedelissimi “sorcini”, dove partecipare ad iniziative e visitare, per la prima volta, la mostra dei suoi indimenticabili ed eccentrici costumi di scena, oltre a gallerie fotografiche, videoproiezioni inedite, stand dove acquistare tutti i suoi dischi e una sala cinematografica che regalerà l’occasione di rivedere tutti i suoi più grandi concerti e le partecipazioni cinematografiche.

    Insomma, Roma si veste a festa e celebra il suo artista più amato e travolgente. I biglietti saranno in vendita da giovedi 24 giugno alle ore 11 su www.ticketone.it e da sabato 26 giugno, sempre alle 11, nelle prevendite abituali. Chi acquisterà on line tramite www.ticketone.it riceverà la ZERO CARD che sarà il titolo di accesso valido per lo show ma che garantirà alcuni vantaggi esclusivi, sconti e convenzioni con le aziende che parteciperanno all’iniziativa.



    www.musicroom.it/articolo/renato-ze...-autunno/15677/
     
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  3. Cesco
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    Renato Zero: “Non sono gay, amo le donne”


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    Il cantante, showman, attore e doppiatore cinematografico italiano Renato Zero ha deciso di fare coming out. Ma al contrario. L’artista romano ha deciso di uscire allo scoperto evitando tutti i dubbi e pettegolezzi che hanno accompagnato tutta la vita artistica del cantante Renato Fiacchini. In un periodo in cui va di moda fare outing o coming out, uno dei più clamorosi di quest’anno è sicuramente quello di Ricky Martin, il re dei sorcini va controtendenza. In un’intervista rilasciata al settimanale Diva e Donna una delle star più amate e apprezzate della musica italiana è tornato a parlare della sua presunta omosessualità.

    Alcuni mesi fa il giornalista scientifico e conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone, che ama gli uomini giovani, ha invitato alcuni artisti italiani a fare coming out dal salotto televisivo domenicale di Canale 5: il programma Domenica 5 di Barbara D’Urso. Renato Zero risponde in modo implicito proprio a questo appello di Cecchi Paone. “Mi chiedono - afferma il cantante - di fare outing, ma perché devo accettare l’idea di essere omosessuale quando so che ho amato e continuo ad amare donne?”.

    Allo stesso tempo Renato Zero, che ha fatto carriera grazie al suo personaggio tutto cipria, lustrini e paillettes, non chiude le porte agli uomini. “Se arrivasse un uomo - prosegue l’artista quasi sessantenne - e mi provocasse un trauma formidabile non vedo che cosa ci sarebbe di male a starci insieme”.

    In poche parole il suo “coming out al contrario” non è altro che una confessione della sua probabile bisessualità. E sui suoi numerosi travestimenti e sulle sue innumerevoli stravaganze Renato Fiacchini dichiara di aver cambiato testa. “I tempi della stravaganza sono finiti. In ogni caso, non ci si traveste come Renato Zero per paraculaggine, ma per una sorta di riscatto per chi, come me, viene da una zona d’ombra”.



    http://www.nonmidire.it/articolo/renato-ze...-le-donne/8695/
     
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    I 60 anni di Renato Zero
    "La mia vita è un gioco"



    Per il compleanno il 30 settembre, l'artista si prepara a festeggiare insieme a "Roma sua" con sei concerti in piazza di Siena: "Ogni serata un evento con ospiti unici". "Frequento i marciapiedi, per questo mi amano"

    di GIUSEPPE VIDETTI
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    ROMA - "Ciao nì, che me fai un decaffeinato?". "Ma no Renati', te preparo 'no scecherato, ch'è ppiù bbono". "'O so, però poi me aggita, mejo un decaffeinato". Renato Zero ha il teatro più grande del mondo: l'intera Roma. Quando passeggia per le vie del centro è tutta una commedia. Il palcoscenico, per lui che il 30 settembre compirà 60 anni, è ormai il salotto buono che si apre per le grandi occasioni, Natale, il pranzo di ferragosto, il compleanno che festeggerà insieme a "Roma sua" con sei concerti in piazza di Siena (29 e 30 settembre, 2, 3, 5 e 6 ottobre). "Niente a che vedere con lo "Zeronovetour". Ogni serata un evento unico, canzoni e ospiti diversi per ogni spettacolo. E poi stand con tutti i miei costumi, mostre fotografiche. L'ho chiamato "Sei Zero", come questa data che inesorabilmente incombe", dice sorseggiando il suo decaffeinato, mentre la capitale sonnecchia nell'ora caliginosa della siesta.

    Con che spirito affronta i sessant'anni?
    "Non ho avuto il tempo di prepararmi né ai venti né ai trenta né ai quaranta né ai cinquanta e oggi ai sessanta perché la mia vita è stata un gioco. Il gioco è quello che mi ha fatto amare Chaplin, Eduardo, De Sica, Fellini. Ricordo che io, da ragazzo, guardavo con gli occhi sgranati il Gassman trentenne... per me era come uno di 70 anni; in quegli anni si maturava in maniera diversa, si sperimentava, c'era meno diffidenza, l'artista cavalcava a briglie sciolte, senza ostacoli".

    Oggi invece?
    "Oggi è un extracomunitario nel proprio paese. Deve chiedere permesso, bussare con circospezione prima di entrare e agire. L'Italia, per noi artisti, è diventato un condominio con catenacci, chiavistelli e sistemi di allarme. Quando vedo un ragazzo alle prime armi, istintivamente ripenso ai miei 20 anni, alla diffidenza che avevo intorno e mi faceva soffrire - una forma di razzismo anche quella. I miei lustrini, i miei trucchi... che male facevano? Era una follia innocente e costruttiva".

    Dunque siamo più conformisti di allora?
    "Viviamo di rassicurazioni, ognuno deve avere un curriculum, credenziali... invece sappiamo bene che l'abito non fa il monaco. Ne abbiamo visti di arrogantoni in cravatta e doppiopetto finire in tribunale. Di questi signori non ha mai sospettato nessuno, di me invece sì, solo perché improvvisavo per strada il mio teatro. Sono partito dal basso, io. Oggi no, oggi si pretende subito l'eccellenza, il trenta e lode. La pubblicità suggerisce modelli di vita mostruosamente falsi: tutti belli, famiglie sane e allegre col piatto fumante di spaghetti in tavola. Non è così, la crisi è devastante, valori che scadono come lo yogurt... E l'arte non viene più in nostro soccorso, perché per chi comanda - lo dice la politica dei tagli - produrre arte è un lusso che non possiamo più permetterci. Insomma, se un Leonardo da Vinci si sta agitando dentro qualche placenta, stia pur certo che farà del tutto per tornare indietro".

    Trecentomila dischi venduti dell'ultimo cd (Presente), centomila del dvd (Zeronovetour), 60 mila biglietti già andati a ruba per i concerti romani, 30 milioni di album nella carriera.
    Non c'è male come consuntivo.
    "Non mi soffermo sui numeri, lavoro al dettaglio, sono un bottegaio, un artigiano, la ragione sociale della mia ditta è Istinto Srl. Il pubblico mi ama perché vivo la strada più della gente qualunque, questa mia assidua frequentazione del marciapiede...".

    Detto così suona male...
    "... No, no, scriva così, marciapiede, suona benissimo. Io mi fermo a parlare con tutti, ho tempo per tutti. Il mio impegno con il pubblico non si esaurisce sul palcoscenico. Sono come Bice Valori e Aldo Fabrizi, persone meravigliose sulla scena e fuori".

    Gentilezza e disponibilità non bastano mica ad avere il seguito che ha lei.
    "Ci vuole talento, certo, ma neanche quello da solo basta. L'eccesso di bravura può essere controproducente, si risulta antipatici se dietro non c'è un'umanità vibrante".

    E i detrattori?
    "Dalle zone "alte" hanno cercato di massacrarmi in tutti i modi. Se avessi quei signori di fronte, li abbraccerei tutti, perché m'hanno fatto un favore, m'hanno aiutato a crescere, a sentirmi più responsabile, a amarmi di più, a adorare il mio lavoro. Il detrattore è un istituto indispensabile, non solo per l'artista, ma per chiunque voglia fare bene. Produce anticorpi formidabili".

    Aveva nemici anche nelle borgate, all'inizio.
    "Eccome! Scatenai una guerra che durò più della campagna di Russia. Dieci anni a incassare gli epiteti che volavano in aria alla Montagnola, il mio quartiere, dove si parlava una lingua molto dura, dove portare a casa un pezzo di pane o un titolo di studio era un miracolo... beh, dopo essere stato apostrofato in quel modo violento, incassare il loro applauso, essermi conquistato amicizie che ancora oggi coltivo... ecco, questo è il senso del mio successo, ciò che spiega il fenomeno Zero".

    Il successo è fragile e questa consapevolezza rende gli artisti ancor più fragili. Lei ha mai paura di perderlo?
    "Quello che mi mancherebbe di più, nella triste eventualità che il successo mi abbandonasse, sarebbe il saluto del tassista o la tenerezza di un'anziana signora che mi stringe la mano".

    Lo dice ora, con la saggezza dei sessant'anni e una carriera decennale.
    "Ovvio, da giovane ero più ambizioso e velleitario. Ma la cosa bella dell'età è proprio il fatto che toglie di torno il superfluo, lascia con la voglia di vivere l'essenziale. E, mi creda, quando uno riesce a vivere dell'essenziale ha vinto. L'essenziale mi rimette in sintonia con le mie origini marchigiane, con mio nonno Porfirio coi baffi a tortiglione e nonna Zelinda, pastori di undici figli cresciuti in povertà ma con grande dignità; con mio padre, che voleva fare il baritono e invece per necessità e amore di mia madre fece il poliziotto. Lo ricordo ancora quando venne a vedermi l'ultima volta, già malato, col plaid sulle ginocchia. Nella tenda di Zerolandia, Natale 1979 - sarebbe morto il 21 gennaio dell'80. A me la felicità non l'ha regalata nessuno, me la sono dovuta inventare. Non ho premi a casa, nel mio destino c'era scritto che io venissi premiato diversamente dagli altri artisti. A me le gratificazioni arrivano sempre e regolarmente dal basso".

    Che ne sarebbe stato di Renato se fosse rimasto Fiacchini e non fosse diventato Zero?
    "Nì,... io penso a voi... a quanto vi sarei mancato".

    http://www.repubblica.it/persone/2010/08/0...o_zero-6008062/
     
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  5. Cesco
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    Marco Mengoni si è ispirato a Renato Zero


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    Il cantante romano Renato Zero festeggerà il 30 settembre prossimo i suoi 60 anni. L’artista romano li festeggerà con la sua grande collega e amica Loredana Bertè, anche quest’ultima ha compiuto 60 anni alcuni giorni fa. Renato Fiacchini ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui è tornato a parlare del suo rapporto con il proprio sesso. Non molto tempo fa Renato Zero ammise di non essere gay ma di amare le donne. Alla domanda del giornalista del Corriere, il cantante ha risposto in modo piccato: “Presto uscirà una canzone in cui risponderò definitivamente a questa domanda, che mi ha stancato”.

    “Conosco uomini – ha proseguito l’artista romano – con quattro figli che la sera si truccano pesante e vanno al Colle Oppio sui tacchi a spillo. L’importante è essere sempre aperti all’amore”. Quindi nella prossima canzone Zero svelerà una volta per tutte i suoi gusti sessuali. Ma voi ne siete certi? Io no anche perchè lui è il mago dell’ambiguità. Il popolare showman e cantautore romano si è poi soffermato sugli artisti emergenti.

    Lui ha sempre criticato i talent show televisivi, Amici di Maria De Filippi e X Factor per intenderci, poichè non sono fabbriche di cantanti ma bensì di business. Secondo lui in questo modo i cantanti non farebbero la gavetta. Noi ovviamente non siamo minimamente d’accordo con lui. Inoltre l’artista romano ha dichiarato che il migliore giovane cantante in circolazione è il Re Matto: Marco Mengoni. Ma ovviamente c’è anche un perchè…. “Tra i giovani – ha dichiarato il cantante al Corriere della Sera – è interessante Marco Mengoni. Mi ha confidato di essersi ispirato a me, mi fa piacere”.




    http://www.nonmidire.it/articolo/marco-men...ato-zero/10213/
     
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  6. Cesco
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    Zero e altri big: otto concerti


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    Un compleanno da ricordare, con tanti ospiti a soffiare sulle sessanta candeline insieme a Renato Zero. Lo chansonnier romano, che ha in programma una lunga festa in 8 concerti antologici a Piazza di Siena, sarà raggiunto sul palco da grandi personaggi dello spettacolo come Andrea Bocelli, Raffaella Carrà, Giorgio Panariello, Massimo Ranieri, Fiorella Mannoia, Loredana Bertè, Mariella Nava. Per la conferma ufficiale bisognerà attendere ancora qualche ora, ma la lista dei super ospiti è assai attendibile. Una pattuglia di amici vecchi e nuovi che hanno condiviso con Renato Zero tanti momenti importanti della sua lunga vista artistica. A partire dalla Bertè, che negli anni Settanta andava in scena insieme a Zero nell'edizione italiana del musical "Hair". Passando per Mariella Nava, autrice di "Spalle al muro", la canzone presentata nel '91 al festival di Sanremo, che ha aperto le porte alla seconda fase della carriera dell'artista, meno trasgressiva e approdata alla più raffinata canzone d'autore. O ancora Panariello, che fin dagli esordi ha in repertorio una delle più divertenti imitazioni di Renato Zero.

    Tante ciliegine su una torta già di per sé estremamente ricca di ingredienti di prima qualità: l'istrione capitolino si è chiuso per interi giorni in uno studio di registrazione al quartiere Prati e ha provato con cura maniacale oltre 80 canzoni. Che saranno alternate nelle scalette degli otto concerti in cartellone a Villa Borghese, a partire da mercoledì 29. Soltanto dieci, forse quindici, le canzoni che Renato Zero canterà in tutti gli appuntamenti: capolavori come "Triangolo", "Il carrozzone", "Mi vendo", "Il cielo", "Amico", "Cercami", "Ancora qui", "I migliori anni della nostra vita". Ogni spettacolo sarà quindi quasi totalmente diverso dall'altro.

    E oltre alla carrellata di concerti (programmati anche giovedì 30, giorno del compleanno di Renato Zero, e a ottobre il 2, 3, 5, 6, 8 e 9), Piazza di Siena ospita anche un villaggio con cinema, memorabilia e mostre. In primo piano gli eccentrici costumi di scena che l'artista indossava all'epoca del suo exploit: correvano gli anni '70 e Renato Zero faceva furore sotto il tendone itinerante di Zerolandia. D'epoca, e di culto tra i "sorcini" di almeno tre generazioni, anche i film: "Ciao Nì", "Orfeo9", "Zerofobia". Non mancano i dischi rari, autentici oggetti da collezione, quasi impossibili tra trovare. Anche per questo le case discografiche stanno per pubblicare alcuni cofanetti con le ristampe degli album della prima ora di Renato Zero.

    Un successo annunciato pure in questo caso: i numeri del cantautore nato a via Ripetta e cresciuto alla Montagnola sono sempre stati impressionanti. A partire dalle infinite sequenze di "tutto esaurito" allo stadio Olimpico e al Palaeur, passando per le 300 mila copie vendute dell'ultimo album "Presente". Un autentico record in tempi di crisi nera per la discografia. E, neanche a dirlo, anche i biglietti per i concerti a Villa Borghese sono volati via a scatola chiusa, senza alcun annuncio di ospiti o scaletta. I pochi posti ancora disponibili sono quelli delle sere dell'8 e 9 ottobre.



    http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/09/...o_zero-7415405/
     
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  7. Cesco
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    In 90 mila solo per Renato Zero: è un popolo di sorcini


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    Sarà un grandissimo evento. Un sessantesimo compleanno diverso dal comune e con il botto assicurato. Il cantautore romano Renato Zero si regala ben otto concerti a Piazza di Siena con Raffaella Carrà, Carla Fracci e tantissime altre sorprese.

    In merito a tutto quello che si sta organizzando lo stesso Renato afferma: “Devo ammettere di averla combinata grossa. È un po’ di tempo che non mi prendevo il lusso di sconvolgere.” Proseguendo nelle sue affermazioni ci svela anche ciò che doveva essere il progetto originale: “Per Sei Zero, (così si chiama l’evento), i concerti dovevano essere 6 come le decine dei miei anni ma sono diventati 8 grazie alle richieste che hanno superato ogni più rosea aspettativa.”

    Il cuore del parco romano di Villa Borghese ospiterà Renato e i suoi sorcini nelle seguenti date: il 29 e 30 settembre e il 3, 5,6, 8 e 9 ottobre. Ogni sera vi sarà uno spettacolo del tutto diverso. Ogni mini evento sarà unico nel suo genere. Il pubblico avrà la certezza di aver partecipato a qualcosa di originale e confezionato appositamente solo per quella serata. Chi vorrà vedere tutte le sfaccettature degli shows dovrà partecipare ad ogni singolo concerto. Ad ogni evento, come è richiesto per le grandi serate, ci sarà un’ospitata importante, un Vip che personalmente salirà sul palco portando la sua arte e omaggiando il cantante con i suoi migliori auguri. Fra gli ospiti d’onore si annoverano quindi: alcuni musicisti come: Stefano Senesi, Piero Pintucci, Phil Palmer, Antonio Di Stasio, Stefano Di Battista e forse Danilo Rea. Per lo spettacolo in generale saranno presenti misteriose personalità di cui non ci è dato conoscere il nome. Per ora abbiamo solo due grossissime anticipazioni. La presenza di Carla Fracci è attesa per la serata inaugurale. La bravissima ballerina classica verrà accompagnata dalla scuola di ballo del Teatro di Roma, si vocifera inoltre il nome di Raffaella Carrà. I ben informati hanno anche spifferato qualcosa a riguardo dell’eventualità di un brindisi musicale con la coetanea Loredana Bertè. La cantante ha compiuto gli anni il 20 settembre e potrebbe fare incursione giusto per il tempo di un bel cin cin.

    I fan non devono temere. Nonostante le serate prevedano spettacoli sempre diversi, i pezzi più amati saranno ripetuti senza problemi. Canzoni come “Cercami”, “Mi vendo”, “Ancora Qui”, “Il Cielo”, “Amico” e “I migliori anni della nostra vita”, non possono di certo mancare.



    http://www.newnotizie.it/2010/09/27/in-90-...olo-di-sorcini/
     
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  8. Cesco
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    Renato Zero a Villa Borghese


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    Risposta migliore alle polemiche leghiste contro Roma Renato Zero non poteva darla. Il cantante romano ha scelto di aprire il primo degli otto concerti per il compleanno dei 60 anni con l'inedito "Roma", una dichiarazione d'amore per la sua città mentre sul fondo della scena veniva proiettata una sua foto da bimbo e la sua data di nascita, il 30 settembre 1950, insieme a splendide immagini in bianco e nero della Capitale e dei tanti artisti che l'hanno resa famosa nel mondo, da Anna Magnani a Vittorio De Sica e Aldo Fabrizi, da Alberto Sordi a Gabriella Ferri, sequenze che hanno strappato applausi a scena aperta. E' iniziato così nello spazio di piazza di Siena a Villa Borghese il primo degli otto concerti dei 60 anni di Zero: una festa condivisa con dodicimila fan per sera per otto sere fino al 9 ottobre. "Mantenete la vostra romanità che oggi ci viene un po' rimproverata" ha detto Zero rivolto ai suoi fan, aggiungendo un "Viva l'Italia".

    In pratica è già tutto esaurito per le otto date, "restano disponibili solo 2 mila biglietti in tutto, divisi per le altre serate" dicono gli organizzatori. Ogni sera lo show sarà diverso, arricchito dalla presenza di artisti e amici: nel concerto di debutto si sono esibiti Ron, Mario Biondi, Stefano Di Battista, Carla Fracci (che ha ballato con i 50 allievi del balletto del Teatro dell'Opera di Roma), Monica Guerritore e il soprano Cecilia Gasdia. "Conosco Renato da 30 anni" ha detto la cantante "la cosa che apprezzo di più di lui è che unisce la simpatia alla professionalità, una miscela davvero rara nel mondo della lirica". Per il secondo concerto sono attesi Giorgio Panariello, Fiorella Mannoia e Lucio Dalla.

    Non un vero e proprio concerto, piuttosto una lunga festa di tre ore con il pubblico di sorcini a cantare in coro tutte le canzoni mandate a memoria in questi 40 anni di musica. Uno show che risente qua e là delle complicazioni della macchina dello spettacolo e dei cambi di palco: oltre alla band che accompagna Zero salgono in scena anche l'Orchestra Universale italiana diretta dal maestro Renato Serio e il coro di Santa Cecilia. Le canzoni sopportano tutto, la loro forza è immutata anche dopo tanto tempo: "Triangolo", "La favola mia", "Mi vendo", "Ancora qui", "I migliori anni della nostra vita" sembrano essere state adottate dagli Zerofolli, sono diventate un pezzo della loro vita. Ad arricchire lo spettacolo, ma anche a spezzarne inevitabilmente il ritmo, ecco gli amici: Ron interpreta "Gli ex" che ha scritto assieme al festeggiato, Gasdia canta "Ha tanti cieli la luna". Zero, che nel corso della serata si cambierà sette volte d'abito, indossa un pigiama per interpretare "Letti" insieme a Monica Guerritore. Gran finale con "Il cielo", con i dodicimila a cantare in coro.

    Il giorno del debutto è stato segnato anche dalle polemiche delle associazioni ambientaliste, critiche sulla scelta di Villa Borghese per la serie di concerti che impegnerà l'area di piazza di Siena per dieci giorni: "Speriamo che una kermesse così lunga a Villa Borghese non si ripeta più" hanno detto Italia Nostra e gli Amici di Villa Borghese. "Un evento di questo tipo è incongruo e incompatibile con una Villa storica". Legambiente ha rincarato la dose: "L'artista ha rifiutato di prendere in considerazione ogni alternativa di riduzione dell'impatto" ha detto Lorenzo Parlati, il presidente di Legambiente Lazio. "Il promesso dialogo con le associazioni ambientaliste non c'é mai stato nonostante abbiamo cercato più volte il contatto. Siamo molto preoccupati e in questi giorni vigileremo con grande attenzione per evitare danni irreparabili". L'organizzatore del concerto Ferdinando Salzano, ad di Friends & Partners, ribatte alle accuse ricordando come "abbiamo più volte richiesto la presenza delle associazioni ambientaliste nell'area di allestimento dei concerti, ma non si è visto nessuno, guarda caso scelgono di parlare il giorno del debutto. Comunque" ha concluso Salzano "se si verificherà porremo rimedio a qualsiasi danneggiamento, ma sono sicuro che non ce ne sarà bisogno".



    http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cult...o_zero-7566609/
     
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    Zero canta Roma per 12 mila sorcini

    Un brano per la città con
    frecciata a Bossi "Io dico: viva l'Italia"



    MARINELLA VENEGONI
    ROMA


    I sessant’anni come inevitabile bilancio di un passato ormai definitivo, ma anche come ponte sul futuro. Ognuno li compie come può. Renato Zero, che li festeggia oggi, ha scelto la grandeur, e ieri sera ha debuttato in Piazza di Siena nel cuore di Villa Borghese, dentro un simpatico freddo cane popolato di un esaurito di 12 mila persone, nel primo di otto concerti che vogliono lasciare il segno nella storia sempre in movimento dei live italiani. Ogni appuntamento sarà infatti popolato di ospiti della più varia estrazione: stasera, con probabili candeline&dintorni, ci saranno Giorgio Panariello, lo Zero più Zero di Zero, che guarda caso compie pure lui gli anni oggi (50, però), Fiorella Mannoia con la quale si parlerà anche del sostegno all’Aquila, Lucio Dalla; nei giorni successivi, senza date certe (ché sarebbe troppo facile) ecco la mitica Raffaella Carrà, Andrea Bocelli, il maestro Armando Trovajoli, Gigi D’Alessio e Paolo Mengoni che dice di ispirarsi al padrone di casa. Loredana Berté non è nell’elenco. Lei, l’amica amatissima con la quale l’adolescente Fiacchini condivise ogni avventura, i 60 li ha compiuti dieci giorni fa senza botti, aspettando di festeggiare stasera qui, anche nel ricordo di Mia Martini nata come lei il 20 settembre. Ma Renato giorni fa le ha spiegato al telefono che il debutto sarebbe stato «d’impronta serissima», e che a lei era riservata la terza serata: «Embé? Mi metto er tailleur», ha detto lei. Pare che lui sia stato irremovibile, ma venerdì la Berté ha un impegno di lavoro. Non l’ha presa bene. Le cronache ci diranno come proseguirà la storia della turbolenta amicizia.

    Ieri, la «serata d’impronta serissima»: accompagnata dall’Orchestra Universale Italiana diretta da Renato Serio, dalla sua band, da allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera, e dal Coro di Santa Cecilia. Tre ore di show, aperto da una ballad inedita, Roma, gelosamente custodita fino a pochi attimi prima, e capitata a fagiolo dopo il «SPQR» di Bossi (al quale farà breve cenno più tardi dicendo ai sorcini entusiasti: «Non perdetevi, rimanete lì con quella romanità che ci viene rimproverata, e io oggi dico: “Viva l’Italia”»); sullo schermo scorrono i Rascel, le Ferri, i Sordi e i De Sica, con grandi applausi del pubblico (i filmati di Ligabue han fatto scuola).

    Chiuso in un provvidenziale cappottone nero luccicante, con il cappello militaresco della banda, il Festeggiato ha proseguito con Siamo eroi a cappella con il celebre coro. Via via, fra un Niente Trucco Stasera e un Mi vendo, gli interventi di Ron (insieme hanno scritto Gli Ex, che hanno cantato), Monica Guerritore che con Zero in pigiama ha partecipato a Letti scritta per Bindi, Cecilia Gasdia in Ha tanti cieli la luna, Dormono tutti con gli allievi del Balletto e Carla Fracci, Mario Biondi e Stefano Di Battista in Non smetterai mai più. Verso il finale, nuovo inedito (La mia generazione) e trionfo. Poi, tutti a farsi un punch caldo.

    http://www3.lastampa.it/musica/sezioni/new...lo/lstp/344072/
     
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  10. Cesco
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    Renato Zero: in vendita i suoi album tolti dal mercato


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    Renato Zero ha voluto festeggiare il suo sessantesimo compleanno così, rendendo disponibili a sorcini e non solo i dischi meno reperibili sul mercato della sua longeva carriera, che ha collezionato successi per più di trent’anni.

    Alcuni dischi del cantante infatti, per stessa volontà dell’artista non vennero più pubblicati dopo la loro prima uscita: si tratta degli album Tregua (1980), Artide Antartide (1981), Via Tagliamento 1965/1970 (1982) e il più recente live Prometeo (1991), disponibile per pochissimo tempo e mai più ristampato e al cui interno si trova l'inedito Spalle al muro che portò Renato Zero al secondo posto al Festival di Sanremo del 1991.

    Gli album adesso sono stati rimasterizzati e ripubblicati con l’obiettivo di rendere reperibile da tutti la discografia completa del cantante. È già possibile acquistarli nei negozi di dischi mentre saranno disponibili su iTunes e sugli altri canali digitali a partire dal 26 novembre.

    "Fui saggio ad esigere da me e dai miei 'collaboratori' quell'autonomia indispensabile a farmi vivere sereno – ha spiegato il cantante –. Una condizione apprezzata anche dalle mie opere che evitarono cosi' di venire abusate. Senza controllo ne' regole. Renato Zero è sopravvissuto, così, alla 'spremitura selvaggia', all'impietoso 'bagno sacrificale' delle compilation (tranne una, mai autorizzata, e, per questo, fatta ritirare dal mercato da un giudice). Oggi la mia discografia si può considerare 'salva'! La ritroveremo integra e prepotentemente ancora disponibile 'in vetrina', per il piacere di chi, a suo tempo, si perse un tale vantaggio (proprio oggi ho licenziato la modestia)!".

    E ha aggiunto: "Renato c'era. Renato c'e'. E se Dio vuole, è ancora lì 'sullo scaffale'. Ancora fragrante. Ringrazio voi tutti per aver dato aria ai miei pensieri. Alle mie parole. Alle mie armonie. Grazie soprattutto per avermi 'cantato sempre': d'estate e d'inverno. Nella gioia e nella tristezza. Ma, soprattutto, grazie per avere compreso il mio bisogno di sentirmi...vivo!".



    http://www.newnotizie.it/2010/11/09/renato...ti-dal-mercato/
     
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  11. Cesco
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    Renato Zero: indagato per evasione fiscale


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    Renato Zero è indagato per evasione fiscale. Il cantante ha ricevuto un avviso dalla procura di Napoli dove si parla di oltre due milioni di euro versati in un conto corrente a Monaco. L’accusa è quella di aver emesso delle fatture per prestazioni inesistenti e aver poi mandato i fondi così ricavati all’estero. L’indagine era partita tempo fa dall’Agenzia delle Entrate e Renato Zero aveva acconsetito a una conciliazione bonaria, ma a quanto pare erano rimaste aperte le indagini penali, che ora stanno dando i loro risultati.

    L’indagine di evasione fiscale su Renato Zero fa parte dell’inchiesta sulla commercialista Stefania Tucci, moglie di Gianni De Michelis, indagata e condannata a tre anni per truffa. Nella medesima indagine era finito anche il nome di Silvio Berlusconi nel 2007, ma era poi stata archiviata dal tribunale di Roma.

    Come Valentino Rossi prima di lui, anche Renato Zero è finito nelle mire del fisco, grazie al proseguimento delle indagini sulla Tucci. Secondo la procura di Napoli il cantante avrebbe emesso delle fatture su eventi fittizi, salvo poi mandare i soldi su un conto corrente creato appositamente a Monaco.

    Il primo interrogatorio predisposto per chiarire la vicenda di Renato Zero era saltato, il quanto il cantante si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ma adesso la procura di Napoli vuole vederci chiaro e tenterà nuovamente di parlare con lui il 9 dicembre. Ma Renato Zero non è l’unico vip coinvolto in indagini di evasione fiscale: a giugno era infatti partita un’inchiesta per quei personaggi famosi che eludevano il fisco italiano nascondendo i soldi a San Marino.





    http://www.haisentito.it/articolo/renato-z...-fiscale/34673/
     
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  13. Cesco
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    Renato Zero: esce il 10 maggio Sei Zero, dvd dei concerti a Villa Borghese


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    L’autunno scorso ha Renato Zero ha festeggiato i suoi sessant’anni in compagnia di 100mila “sorcini”: ora Sei Zero, la serie di otto concerti che l’artista ha tenuto nella splendida cornice di Piazza di Siena (Villa Borghese) a Roma, rivivrà nell’omonimo cofanetto, in uscita martedì 10 maggio.

    Sei Zero, prodotto da Tattica e distribuito da Indipendente/Mente, racchiude tre dvd con le immagini più belle e la musica – oltre settanta canzoni, tra cui i due inediti La mia generazione e Letti – dei concerti romani.

    Sarà possibile rivedere e riascoltare anche i tanti duetti che il cantautore ha eseguito sul palco di Villa Borghese, insieme ai numerosi ospiti intervenuti nel corso delle otto serate – da Andrea Bocelli, che ha interpretato con Renato Più su, a Lucio Dalla (Piazza Grande), da Raffaella Carrà (Triangolo) a Mario Biondi (Nei giardini che nessuno sa), da Tosca (Inventi) a Fiorella Mannoia (Cercami), passando per Rita Pavone (Mi vendo), Avion Travel (Fermati), Ron (Gli ex), Mariella Nava (Spalle al muro), Al Bano (Ave Maria), Gigi D’Alessio (Oltre ogni limite) e Marco Mengoni (Per non essere così).

    Il cofanetto è arricchito poi da un diario di duecento pagine – Diario di uno Zerofolle – che raccoglie articoli, immagini e aneddoti dal 1973 ad oggi, foto inedite dei live a Piazza di Siena e una lettera dello stesso cantautore; tra i contenuti speciali audio-video troviamo anche La sartoria, un viaggio tra i costumi e gli stravaganti abiti di scena che l’artista ha utilizzato negli anni.

    E non finisce qui: il 10 maggio, giorno della pubblicazione di Sei Zero, lo stesso Renato Zero presenterà il cofanetto in dieci cinema di altrettante città italiane – Roma, Milano, Ancona, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Napoli, Padova, Torino –, in diretta via satellite. L’evento, a ingresso gratuito, è riservato ai possessori del pass assegnati dal sito www.renatozero.com e da Radio Italia, media partner ufficiale dell’iniziativa, attraverso il sito radioitalia.it e la rubrica Speciale Spettacoli, in onda tutti i giorni alle 18:00.


    pubblicato da Paola Ciaramella




    http://music.fanpage.it/renato-zero-esce-i...villa-borghese/
     
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  14. Cesco
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    Referendum sul nucleare: Renato Zero si schiera contro


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    Quando si tratta di far sentire forte e chiara la sua voce, Renato Zero non è secondo a nessuno e su questo comportamento, noi amanti del gossip, non nutrivamo alcun tipo di dubbio. Il cantante è sempre pronto a stupire e la sua dichiarazione: ho amato e amo le donne rischiò di far tremare il mondo della cronaca rosa. In molti infatti davano per scontati i gusti sessuali dell”artista che riuscì a capovolgere, ancora una volta, il chiacchiericcio che serpeggiava sul suo conto.

    Ora Renato ha voluto di nuovo dire la sua su un argomento altrettanto scottante. Stiamo ovviamente parlando del Referendum sul nucleare e sull’acqua. Ospite della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora su Radio due, l’artista si è schierato contro tutto ciò che può danneggiare l’ambiente e gli italiani: “Io spero proprio di sì, spero che lo mantengano, dove c’e’ da votare io voto sempre, astenersi e’ una forma di vigliaccheria acuta“.

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    Se l’amore segreto di Renato Zero è Lucy Morante, il cantante non ha nascosto ai radioascoltatori i suoi scheletri nell’armadio, suggerendo ai ragazzi un modo per fuggire dalla depressione: “Fino agli anni Settanta, ricordo che i grandi del quartiere avevano come tradizione l’accortezza di portare i ragazzi più giovani dalle prostitute a Caracalla. Credo che questo facesse parte di uno svezzamento che oggi abbiamo perso di vista. Fosse ancora così, forse oggi ci sarebbero meno depressi in giro“.

    Capito? Un modo per essere felici esiste e Renato Zero ci offre la sua ricetta magica che va però bene solo per i maschietti. Le donne potrebbero, in fin dei conti, rivolgersi ai gigolò. Una maniera innovativa per dire basta alla tristezza: nucleare, acqua privata o lacrime. Ed è sempre un piacere ascoltare l’artista sia quando canta e incanta sia quando decide di non mandarle a dire, riuscendo a catalizzare su di se l’attenzione di pubblico e mass media. Farsi portavoce delle esigenze altrui è un compito che spetta solo ai coraggiosi e in tal senso Renato ci ha sempre insegnato a non indietreggiare mai, neanche di fronte alla paura.


    pubblicato da alessia mancini



    http://gossip.fanpage.it/referendum-sul-nu...schiera-contro/
     
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    RENATO ZERO PURO SPIRITO IL NUOVO ALBUM DAL 29 NOVEMBRE-TRACKLIST



    renatozeropurospirito


    Esce il 29 novembre “Puro spirito”, una sorta di raccolta dei brani più originali di Renato Zero con qualche inedito e pezzo cantato live.

    Il cantante si è raccontato al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, senza nascondere una sorta di disillusione e malinconia di fondo:

    “Io sono un clown senza circo. La mia è una spensieratezza relativa. Scherzo rido ma parlo di cose serissime. Ho la certezza che si nasce soli e si muore soli. Al vero amore può bastare anche un giorno”

    In primavera partità un tour che toccherà anche le capitali europee. E torna a riprende il tema della solitudine quando affronta l’argomento amore:

    “Sono stato ripagato con un rapporto passionale erigenereante con il mio pubblico. Ho la certezza che si nasce soli e si muore soli. Ciò che c’è in mezzo sono conquiste che avvengono con una certa imprevedibilità. Al vero amore può bastare anche un giorno. Non c’è niente di negativo se alla mia età ti ritrovi con un solo mazzo di chiavi. Oggi vivo con mia sorella Maria Pia e mio fratello Giampiero. Una scelta d’amore. Non solo non faccio fatica a condividere il mio tetto con loro, ma sono strafelice”

    Dopo il salto la tracklist completa di Puro Spirito:
    01. Sorridere, sempre!
    02. Testimone
    03. Supersolo
    04. Erotica apparenza
    05. Amore al verde
    06. Viva la R.A.I.
    07. Amore sì, amore no
    08. Soldi
    09. Al cinema
    10. Profumi, balocchi & maritozzi
    11. Danza macabra
    12. Galeotto fu il canotto
    13. Nuda proprietà
    14. La Zeronave
    15. Madame (live)
    16. Mi vendo (live)
    17. Triangolo (live)
    18. Baratto (live)







    http://www.soundsblog.it/post/16939/renato...embre-tracklist
     
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