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anny#.
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non trovo le parole davanti a tutto ciò . -
Anthouse*.
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Ieri, dopo aver superato, una decina di posti di blocco, dopo due mesi, sono riuscita a tornare al centro storico...
la prima impressione che ho avuto è quella di una città bombardata, presidiata, militarizzata, sfregiata a vita...
ho camminato per 3 ore cercando di ritrovare quelle vie, quei palazzi, quegli angoli, quegli odori che tanto mi erano familiari, senza però riuscirci.....l'unico rumore che rompeva quel silenzio imbarazzante erano i miei passi ... e quei "nooooooooooooooooooooo" di dolore che mi uscivano dalla bocca davanti a tale scempi...
non riesco a dire altro tanto sono sconvolta.... -
alicetta 96.
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mi dispiace molto vedere tutto questo spero ke si metta fine a questa storia ke il signore vi aiuti e vi sostiene baci la vostra piccola aly . -
giovanni2.
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il mio augurio e che ricostruiscano tutto
com'era prima, e se così non fosse,
ricorda che il terremoto non ha abbattuto
le mura dei luoghi dei tuoi ricordi e di tutti
gli Aquilani, quelli resteranno sempre indelebili
nei vostri cuori.. -
anto65.
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Terremoto, i sindaci: «Illusi dal premier,
ora la Camera deve aiutarci»
Pronti a marciare su Roma per protestare il 16 giugno
Cialente: «Preoccupati». Pezzopane: «Erano solo promesse»
di Claudio Fazzi
L’AQUILA (12 giugno) - Una profonda delusione, una sincera preoccupazione, una insopportabile mortificazione, ma L’Aquila non è ancora animata - anche se oggi, alle 15.30, a Strinella 88, si raduneranno sindaci associazioni, parlamentari e sindacati per decidere di “marciare” su Roma il 16 giugno -, da una giustificata e comprensibile rabbia, dopo che la Commissione Ambiente della Camera ha bocciato tutti gli emendamenti al decreto Abruzzo. Strano? Non tanto. Sono le emozioni tipiche di chi ha creduto alle promesse e pensava che tutto filasse liscio. E, invece, adesso, si accorge che, «passata la festa, gabbato lo Santo», come sarcasticamente commenta la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane.
Lo Santo dell’attualizzato, drammatico, proverbio aquilano, veste gli abiti eleganti del premier Silvio Berlusconi che, pure, si era commosso, nell’immediato post elezioni, al racconto del governatore Gianni Chiodi sul voto plebiscitario nelle tendopoli per il centrodestra e aveva moltiplicato evangelicamente promesse e impegni, come fossero i pani e i pesci. «Non molliamo, anche se la delusione è enorme - spiega la Pezzopane -. La Commissione Ambiente ha sconfessato il premier, ho qui davanti a me la rassegna stampa su quanto promesso da Berlusconi alla fine di maggio, che si impegnò sul finanziamento della ricostruzione delle seconde case, anche di proprietari non residenti, e la copertura per gli enti locali della mancata riscossione fiscale. Non possiamo mollare perché dal risultato di questa battaglia dipenderà il futuro di questa terra che non tollera abbandoni e tradimenti. Decideremo le iniziative da intraprendere e sicuramente saremo tutti presenti e mobilitati a Roma durante la votazione del decreto Abruzzo alla Camera». «In Aula - annuncia Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd - torneremo ad avanzare le nostre richieste perché, per far veramente ripartire l’Abruzzo, servono soldi certi».
Anche il deputato abruzzese dell’Idv, Augusto Di Stanislao, primo firmatario di ottanta emendamenti, ritiene necessario «un provvedimento legislativo efficace e concreto».
«Sono molto preoccupato - aggiunge il sindaco Massimo Cialente, apparso svuotato, oltre che stanco -. Avevamo avuto rassicurazioni da Berlusconi, in particolare sui soldi per le seconde case e sui rimborsi ai Comuni per le minori entrate, mentre erano rimasti sullo sfondo i centri storici. Dicono che con le ordinanze si possa cambiare, ma allora perché non farlo subito? Se i soldi ci sono, perché non indicarli nel decreto? La Commissione Ambiente, durante l’audizione, è apparsa sinceramente addolorata e commossa, ma poi, appena abbiamo voltato le spalle, ha bocciato tutto».
Una pausa, la delusione si percepisce quasi al tatto. «Sono deluso e un po’ mortificato, a me Berlusconi aveva detto che le seconde case...» ripete con ossessiva insistenza. «Tutti gli emendamenti respinti, gli impegni del premier con gli abruzzesi calpestati e il decreto non si modifica!» afferma il parlamentare dell’Udc, Pierluigi Mantini.
E aggiunge: «Non è possibile, non possiamo arrenderci, c’è tempo fino a martedì 16 giugno per votare alla Camera, per riconoscere i diritti essenziali nella legge: indennizzi per tutti i proprietari degli immobili e non solo “per i residenti”; indennizzi pieni per gli immobili produttivi, commerciali, professionali; risorse per garantire i servizi essenziali dei Comuni terremotati che, non avendo più tributi, non possono funzionare; risorse per la “zona franca”, i beni culturali, la ricostruzione del centro storico dell’Aquila».
L’appello, infine: «Iniziamo in tanti un digiuno di dialogo, con speranza, con dignità, con fermezza civile. Ognuno può sottoscrivere l’appello e indicare la propria giornata di digiuno a dirittiperlabruzzo @ yahoo. it».
Forse, però, pure il digiuno è chiedere troppo a una popolazione provata da oltre due mesi nelle tendopoli o negli alberghi e ancora atterrita da uno sciame sismico che anche ieri ha ricordato a tutti che non è finita, con scosse alle 7.14, alle 7.32 e alle 9.04 di magnitudo 2.0, 2.3 e 3.4.
ilmessaggero.it. -
Anthouse*.
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Per non dimenticare mai.....
http://www.slide.com/r/rCHuaJhZzD9GrcYGl03...l&view=original. -
anny#.
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i brividi....sono morti tanti nostri figli e anche parte del nostro futuro
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Veramente da brivido RIPOSINO IN PACE
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anto65.
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Come si fa a dimenticare?
Non si puo' e non si deve. -
Anthouse*.
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Ieri sono andata in Comune a recuperare degli atti...
ed ogni volta entrare al centro storico è una pugnalata al cuore...
tutt'intorno è solo distruzione, desolazione, silenzio...
quel silenzio che ti penetra dentro, ti angoscia
quel silenzio che ti urla forte che nulla sarà piu' come prima...
questo l'ho girato ieri...il Comune. -
*cesco.
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Cara Lorella... mi ha colpito quello che hai scritto. Pensavo a come sia facile, per chi come me non ha vissuto in prima persona il vostro dramma, dire frasi tipo "sono certo che tutto si risolverà... tornerete a volare..." e frasi del genere. Solo chi c'è coinvolto pienamente come te sa che "nulla sarà più come prima"... inutile prenderci in giro. Certo... avere tanta gente intorno sia a contatto diretto che qui sul forum che ti vuole bene può aiutare... ma quel silenzio è difficile da riempire. Sai benissimo che nessuno ti potrà dare la forza sufficiente per andare avanti se quella forza non la trovi dentro di te. Tutti noi possiamo solo alimentare quella forza... che sono certo che hai già dentro di te e che ha solo voglia di spingerti a riprendere quello che il destino ti ha tolto. "Nulla sarà più come prima"... sicuramente... tutto sarà diverso... ma questo non vuol dire che non potrà essere bello lo stesso. Un abbraccio. . -
Anthouse*.
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Cesco... . -
giovanni2.
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MA SEI PAZZA?... E POI VORREI SAPERE CHI E'
QUELL'IMBECILLE CHE TI HA AUTORIZZATO AD
ANDARCI?.
CESCO IO L'HO VISSUTA QUEST'ESPERIENZA
ANCHE SE DI MINORE INTENSITA'.
SE MAGARI COMINCIASSERO A RIPULIRE LE
MACERIE E A METTERE IN SICUREZZA CIO' CHE
NON E' ANDATO COMPLETAMENTE DISTRUTTO;
RIPRISTINARE LA PERCORRIBILITA' DELLE
STRADE DEL CENTRO STORICO, CON UN PO' DI
TEMPO SI RIPOPOLEREBBE E MAGARI RIVIVREBBE
NON DICO IL VECCHIO SPLENDORE MA QUALCOSA DI
SIMILE.
NELLA MIA CITTA UN INTERO QUARTIERE FORSE UN
PO' PIU' PICCOLO DEL CENTRO STORICO DELL'AQUILA
SI E' FERMATO LA SERA DEL 23 NOVEMBRE DEL 1980.
FIGURATI CHE ALL'INGRESSO DI VIUZZE CHE DAL CORSO
S'INTERSECAVANO IN QUESTI L'AMMINISTARZIONE
VI POSE DEI CUMULI DI MACERIE, QUEST'ULTIME
SONO STATE TOLTE DALLE FORZE DELL'ORDINE
IL MESE SCORSO, PERCHE' QUI TROVAVANO
RUFUGIO LA MANOVALANZA E COME DEPOSITO
LE ARMI E LA DROGA DELLA MALAVITA ORGANIZZATA.
SONO SICURO CHE SARA' DIVERSO PER L'AQUILA
ANCHE SE MI DOMANDO MA QUANDO SI DANNO UNA MOSSA,
PENSANO SOLO A RECLAMIZZARE QUELLE CASETTE CHE POI
SONO UN DONO DELLA PROVINCIA DI TRENTO, E LO STATO
NON VI HA SPESO UNA LIRA. MENTRE STANNO DANDO IL
FOGLIO DI VIA A 40.000 ACCAMPATI.
FANNO BENE A RIBELLARSI E VOLER RESTARE, E BASTA
DA QUANDO IN QUA' LA PROTEZIONE CIVILE DEVE
COSTRUIRE GLI ALLOGGI, CHE LI FACESSERO COSTRUIRE
ALLE DITTE SPECIALIZZATE PRIVATE, E CHE LORO STIANO
SOLO ATTENTI AL TIPO DI COSTRUZIONI E A NON FARE DI
UNA DISGRAZIA UN GROSSO BUSINESS PER APPALTATORI E
PUBBLICI AMMINISTRATORI.
LORELLA LO SO' NON SARA' COME PRIMA, MA TUTTO CAMBIA
E CHISSA' CHE LA TUA BELLA AQUILA RITORNI A VOLARE
PIU' BELLA E FIERA DI PRIMA PER I SUOI CADUTI E
SOPRATTUTTO PER VOI, CHE POSSIATE RIVIVERLA PIU' FELICI E MENO SPAVENTATI AL PIU' PICCOLO SOBBALZO.
TI VOGLIO BENE.. -
Anthouse*.
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Oggi dovevo tornarci in Comune....purtroppo abbiamo tutto sepolto lì...
si lavora con grande fatica...senza la memoria storica, senza gli atti necessari
ma dopo la scossa di ieri....ho detto....NO GRAZIE...PASSO. -
BIBIGAS.
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Ragazzi anche io come Giovanni, vi parlo da reduce del terremoto in irpinia ...
Ero poco più che bambina ..di cose brutte ne ho visto tante ed è inutile rimembrarle, quando c'è bisogno invece di incoraggiare lo spirito costruttivo. Vi testimonio quindi, che la cosa bella che porto nel cuore è la solidarietà tra le genti ..Dove prima c'era screzio con il vicinato, nasceva Amore e condivisione, sostegno, aiuto, comprensione ..là dove scorreva la lacrima di sconforto, si correva in un abbraccio corale ... lasciando le cose distrutte a se stesse, dando valore a ciò che veramente è importante ... l'Amore e la Vita. Su questi parametri che la mia gente ha ricostruito, non solo mura ma il proprio Essere. Il coraggio ti appartiene Aquila, toccare il fondo di dolore, serve a conoscerlo e risalire alla Luce.... e tu puoi.
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