L'ISOLA D'ELBA, PICCOLO CUORE DELLA TOSCANA

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    L'ISOLA D'ELBA, PICCOLO CUORE DELLA TOSCANA



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    L'isola d'Elba è un'isola del Mar Tirreno, posta a circa 10 chilometri dalla costa. È la più grande delle isole dell'Arcipelago toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.

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    L'isola è divisa in otto comuni, tutti afferenti alla provincia di Livorno: quello principale è Portoferraio, gli altri Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina e Rio nell'Elba, per un totale di circa 30mila abitanti, che aumentano notevolmente durante l'estate.

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    L'isola d'Elba è la più grande striscia di terra rimanente dell'antico tratto che collegava la penisola italica alla Corsica, dopo le altre isole dell'Arcipelago Toscano. Le coste settentrionali sono bagnate dal Mar Ligure, quelle orientali dal Canale di Piombino, quelle meridionali dal Mar Tirreno e quelle occidentali dal Canale di Corsica.

    Il terreno è molto vario, e diviso in più parti a seconda della sua conformazione e dell'Era geologica in cui si è formato:

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    La parte montuosa e più recente, a ovest, è dominata al centro dal Monte Capanne (1018 m s.l.m.), il "tetto dell'Arcipelago Toscano".
    Al centro si estende un tratto prevalentemente pianeggiante, e la larghezza si riduce a soli quattro chilometri. È proprio in questa parte dell'isola che si trovano i maggiori centri: Portoferraio, Campo nell'Elba.

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    A est si trova invece la parte più antica dell'isola, formatasi più di 400 milioni di anni fa. In quell'area collinare, dominate dal Monte Calamita, si trovano i giacimenti di ferro che resero famosa l'Isola d'Elba.

    ISOLA D'ELBA VISTA DAL SATELLITE

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    L'isola in epoca protostorica era abitata dagli Ilvati, una antichissima popolazione appartenente all'etnia dei Liguri - da qui il nome antico dell'isola: Ilva. Ricchissima di giacimenti di ferro, l'isola d'Elba rese possibile il sorgere della Civiltà Etrusca e poi il successo militare di Roma, i cui soldati usavano come arma il giavellotto con punta di ferro a perdere, arma possibile solo con una disponibilità illimitata di ferro.

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    L'imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all'Elba, e alcune ville ne sono testimonianza: Villa dei Mulini situata in Portoferraio, con una magnifica vista sul mare e la residenza estiva del còrso, Villa San Martino locata nella periferia della piccola cittadina. Più recentemente, l'isola è famosa (anche all'estero) per il suo vino (in particolare l'Aleatico, dolce vino liquoroso da dessert che spesso accompagna la tipica "schiaccia Briaca").

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    NAPOLEONE E L'ISOLA

    Sono passati quasi duecento anni da che Napoleone ha governato l' Isola d'Elba per un periodo di nove mesi dal 4 maggio 1814 al 26 febbraio 1815. Eppure in un periodo cosi' breve e' riuscito ad instaurare con l' isola e gli isolani un rapporto cosi intenso, sincero, viscerale che ancora oggi l' Isola d'Elba lo ricorda con affetto e lo onora. Nella chiesa della Misericordia, dove sone conservate due delle sue piu' importanti vestigia, tutti gli anni, il 5 di Maggio, viene celebrata in suo suffragio una Messa di Requiem, per ricordare l' Uomo oltre che il Sovrano.

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    Un tanto grande uomo che aveva conquistato il mondo aveva scelto questa piccola isola per suo regno avrebbe potuto soffrire per i confini stretti o essere amareggiato per tanta pochezza; ma Lui non fu cosi' e appena sbarcato dono' a quest' isola una bandiera, quella che sara' la bandiera dell' Elba per sempre, tre api d' oro su una striscia rossa su campo bianco, simbolo di intelligenza ed operosita'.

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    Sotto questa bandiera riuni' un popolo stremato e trasformo' questa terra avvilita in un luogo ridente. Fece costruire una rete stradale, promulgo' norme e regolamenti per l'amministrazione, favorì la salute pubblica e la moralita', impose un nuovo sviluppo all' industria mineraria e progetto' un insediamento siderurgico. La sua permanenza all'Elba fu improntata da una grande alacrita' come di chi sa di avere poco tempo. Probabilmente sapeva bene che le grandi potenze non lo avrebbero lasciato a lungo cosi' libero e vicino a loro: gia' si parlava di esilio lontano o di uccisione. La sera del 26 febbraio, approfittando dell' assenza del commissario inglese, Napoleone lascio' l' isola con i suoi 1.100 fedelissimi.

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    Non sarebbe piu' tornato ma l' Isola non lo ha mai dimenticato. All' isola ha lasciato le sue residenze: in citta' la villa dei Mulini: una palazzina dalle linee architettoniche sobrie dove Napoleone visse i primi e gli ultimi mesi. All' interno si possono ammirare Molti mobili, opere d' arte e documenti a lui appartenuti. In campagna la villa di San Martino voluta dall' imperatore e costruita ampliando una casetta rustica preesistente. Vicino ora sorge un museo Napoleonico voluto dal principe Demidoff.

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    Villa dei mulini

    L'isola è collegata alla terra ferma tramite i traghetti di due compagnie marittime, la Toremar e Moby Lines, che effettuano rotte tra Piombino marittima e Portoferraio, il capoluogo situato a nord, Rio Marina o Portoazzurro, nella costa est dell'isola. La frequenza e oraria per ogni linea, e nei mesi estivi è inoltre disponibile l'aliscafo con scalo a Cavo e destinazione a Portoferraio.

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    Ricca di spiagge e scogliere l'isola d'Elba offre un'ampia scelta per le immersioni subacquee, spaziando da immersioni accessibili ai principianti a quelle più impegnative.

    Alcuni esempi sono:

    il relitto di Pomonte , vicino allo scoglio dell'Ogliera, posato ad una profondità di soli 10 metri sul fondale sabbioso, adatto anche ai neofiti della subacquea;

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    le Formiche della Zanca , ad ovest dell'isola vicino a Capo Sant'Andrea, una parete verticale dai 20 ai 40 metri ricca di gorgonia rossa;
    Capo Stella, un'immersione impegnativa fino a 41 metri ricca di cernie, murene, gorgonie rosse e corallo rosso;

    i Picchi di Pablo , da 8 a 33 metri di profondità, con la parete popolata da gorgonie bianche e gialle, spugne gialle coperte da gamberi.
    lo Scoglietto di Portoferraio, un'immersione su una franata tra i 20 e i 35 metri, con scarsa corrente. Ricca di barracuda anche in numero considerevole, saraghi, orate, dentici, cernie, corvine, murene, mustelle (Musdea bianca).

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    Le spiagge più belle

    Costa sud: Margidore, Lacona, Laconella, Lido di Capoliveri, Cavoli, Seccheto,Fetovaia, Marina di Campo (lunga quasi 2 km), Pomonte. Costa Ovest: abbastanza brulla, raccoglie qualche spiaggia nei pressi di Chiessi e Pomonte, ma degne di nota sono sopratutto Patresi e Sant'Andrea. Costa Nord: girando la costa nord, si trovano molte spiagge. Avvicinandosi a Portoferraio il fondo diventa sassoso. Da ricordare: Marciana Marina, Procchio (sabbia fine), la Biodola (sabbia fine), Scaglieri (sabbia), l'Enfola (sabbia e ghiaia), Acquaviva (sassi bianchi), Sansone, Capo bianco (ghiaia bianca, fantastica), la Padulella e le Ghiaie (simili a Capo Bianco), Schiopparello, Bagnaia e Nisporto. Costa Est: Cavo, Rio marina, Ortano, Reale, Barbarossa, Naregno.

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    wikimedia.org

    foto sul web

    Edited by belias94 - 20/1/2021, 11:40
     
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    Elba e le sue duecento spiagge: al mare in tutta sicurezza



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    Un accordo tra tutti gli operatori e le istituzioni del territorio consentirà di godere pienamente dell'isola, in totale tranquillità. Una proposta concreta per l’estate 2020 arriva dall’Isola d’Elba, in coincidenza dell’avvio delle prenotazioni. L’isola “capitale” dell’Arcipelago Toscano lancia il progetto #Elbasicura per offrire a turisti e operatori una risposta pratica alla crescente richiesta di soluzioni per i prossimi mesi.

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    Le iniziative messe in campo da #Elbasicura toccano tutti gli aspetti della vacanza, dal viaggio alla scelta della spiaggia fino alle attività per il tempo libero. Grazie alle oltre 200 spiagge dell’Isola, il problema del distanziamento che attanaglia molte località turistiche, qui è facilmente superato: il posto in spiaggia è garantito.

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    Spiagge libere in sicurezza - Infatti, anche in caso di massima affluenza, la superficie delle 80 spiagge più facilmente raggiungibili in auto consente il distanziamento oggi ipotizzato. Nel contempo le altre 120 e più rimangono oasi per chi vorrà raggiungerle tramite sentieri o imbarcazioni. Le spiagge libere restano la principale caratteristica dell’Isola. In caso di massimo afflusso un servizio di informazione già predisposto dai Comuni fornirà in tempo reale notizie sulle presenze nelle singole spiagge, permettendo agli ospiti di andare ogni giorno a colpo sicuro nella scelta della spiaggia preferita. Il servizio sarà consultabile negli uffici informazione, negli hotel e via web.

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    Servizi incrementati - Le prenotazioni sono già aperte per tutti i periodi (da giugno fino a ottobre). In attesa delle definitive disposizioni governative in materia di libero spostamento, coloro che sceglieranno la loro vacanza all'Isola d’Elba potranno attendere a versare la caparra fino a 15 giorni prima del soggiorno. Inoltre, per rendere la vacanza ancora più speciale, saranno incrementati i servizi presso gli hotel, come per esempio la cena in terrazzo o in camera (senza sovrapprezzi), proposti da varie realtà.

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    Ristoranti - I numerosi posti all'aperto garantiscono ampi spazi nei ristoranti dell’Isola che potranno quindi continuare ad operare senza problemi nel rispetto delle normative. La vacanza all’Elba offrirà anche però qualcosa in più, come per esempio una cena sul balcone dell’appartamento o della camera, a tu per tu con il tramonto, con un menù gourmet tipico elbano pronto da assaggiare o un aperitivo da gustare nell’ora più dolce della giornata portato direttamente a casa.

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    All’aria aperta? Non problem - A piedi o in bici, da soli o con la visita guidata… l’Elba è un’isola che ama lasciarsi scoprire. Cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, riserva MAB Unesco, l’isola è famosa per la sua natura impareggiabile. Grazie ai più di 400 chilometri di sentieri sarà possibile muoversi mantenendo le distanze che si desiderano, sia in completa solitudine, sia con le visite guidate (grazie ad appositi sistemi di comunicazione). E se la scelta ricade sulle due ruote, basta rivolgersi a uno dei punti noleggio di bici, tutti aderenti al protocollo di sanificazione concordato con la ASL.

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    Per maggoori informazioni: www.visitelba.info



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    Elba, dieci spiagge caraibiche in mezzo al Tirreno



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    Una meta vicina e sicura, perfetta per chi ama il diving o per le vacanze in famiglia. Ogni giorno una spiaggia diversa? Perchè no...e non occorre andare in un luogo esotico e lontano, basta solo un’ora di navigazione per arrivarci. L’Elba, terza isola in Italia per dimensioni, offre un’enorme varietà di paesaggi e spiagge (oltre 200), perfette per una vacanza in famiglia o per esplorare i fondali marini e la natura circostante.

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    L’isola principale dell’Arcipelago Toscano infatti, è il cuore dell’omonimo Parco Naturale, protetto come riserva MAB Unesco per l’unicità del suo patrimonio naturale. Le prenotazioni per la stagione estiva sono già aperte e senza problemi, grazie al progetto #Elbasicura. Abbiamo scelto per voi 10 spiagge comode, raggiungibili facilmente a piedi o con la propria auto, che non faranno rimpiangere i Caraibi.

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    Spiaggia delle Ghiaie - A nord-est dell’Isola, vicinissima a Portoferraio, è una delle spiagge più amate per la bellezza dei suoi fondali e per i ciottoli grigio-azzurri levigati dal mare. Il loro colore si deve agli Argonauti che, alla ricerca del Vello d’oro, approdarono su questa spiaggia e usarono i morbidi pezzi di pietra per detergersi il sudore, colorandoli per sempre. Se soffia lo scirocco, l’acqua diventa ancora più trasparente e il mare perfetto per lo snorkeling.


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    Spiaggia di Sottobomba - Non troppo grande e raccolta, la spiaggia di Sottobomba è rivolta a nord ed è circondata da una scogliera bianca. Per raggiungerla è necessario affrontare un breve sentiero di 100 gradini in pietra, che renderanno l’arrivo ancora più soddisfacente.

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    Spiaggia di Fetovaia - A sud-ovest dell’Elba, è una delle spiagge più suggestive dell’Isola, affacciata all’isola di Pianosa e con alle spalle il Monte Capanne. Il suo nome significa terra feconda e grazie alla sua sabbia bianca e dorata e alla posizione riparata dai venti, è amatissima da tutti coloro che vivono l’Elba. Il tratto di mare antistante all’insenatura è chiuso alle imbarcazioni consentendo al mare di dare il meglio a chi vuole fare il bagno o immergersi. Perfetta per le famiglie.


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    Spiaggia di Lacona - È collocata proprio di fronte all’Isola di Montecristo resa celebre da Dumas. Caratterizzata da una sabbia dorata finissima, la spiaggia di Lacona gode di un mare dai fondali bassi e di un contesto ambientale unico. A ridosso dell’arenile si trova infatti una pineta e le meravigliose dune sabbiose, area naturalistica protetta puntellata macchia mediterranea e specie rare come il giglio di mare, l’orchidea Ophrys apifera e la camomilla di mare.

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    Spiaggia di Capobianco - Ciottoli di ghiaia candida e fondali affascinanti sono le caratteristiche di questa spiaggia, amatissima per la sua unicità. Capobianco è incorniciata dalle falesia bianche, un bagliore che conobbero già gli antichi greci quando, sbarcando sulla spiaggia, la nominarono Porto Argoo (in greco bianco), nome con cui era conosciuta la vicina Portoferraio fino all’arrivo di Cosimo I de’ Medici.


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    Spiaggia della Paolina - A un passo da Marciana Marina, questa spiaggia e lo scoglio proprio di fronte devono il nome e la fama alla sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte Borghese, che accompagnò il fratello sull’isola e che qui amava fare il bagno e prendere il sole, spingendosi a nuoto fino allo scoglio dove poteva farsi accarezzare dal sole e dal vento (la leggenda narra in desabillée) senza essere vista.

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    Spiaggia di Nisporto - Esposta a nord, questa spiaggia si trova a Rio nell’Elba ed è caratterizzata da ciottoli multicolore mescolati alla sabbia. Perfetta per chi cerca la vacanza in tranquillità, la spiaggia è molto amata dalle famiglie e dagli appassionati di snorkeling. Una curiosità: vicino alla spiaggia si trova la vecchia fornace in pietra a mattoncini rossi detta “della Ballerina”, che era di proprietà di Lucia Galli, prima ballerina del Teatro della Scala di Milano nei primi del Novecento.


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    Spiaggia della Biodola - Affacciata all’omonimo golfo, l’anfiteatro naturale della Biodola è una delle spiagge più amate. Sabbia dorata, macchia mediterranea che arriva fino al mare e bagnasciuga perfetto per le passeggiate la rendono il luogo ideale sia per le famiglie, sia per i giovani, anche per via dei numerosi locali nei pressi della spiaggia.

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    Spiaggia di Acquavivetta - La spiaggia della sorgente, detta anche di Acquavivetta, deve il suo nome a una sorgente d’acqua posta in un fosso poco distante. Acqua perfette, sabbia e ghiaietta caratterizzano questa spiaggia, che culmina con un sentiero panoramico che conduce alla vicina spiaggia di Sansone.

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    Spiaggia di Sant’Andrea - Tra Marciana e Marina di Campo, proprio di fronte alla Corsica, si trova la spiaggia di Sant’Andrea, collocata nell’area dell’Elba più ricca di granito. Qui anticamente arrivavano le navi per il carico di vino, oggi invece è uno dei paradisi per le immersioni subacquee.

    Per maggiori informazioni: www.visitelba.info



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    Isola d’Elba: un anno nel segno di Napoleone



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    L’Isola d’Elba, dopo un 2020 impegnativo che nonostante le difficoltà l’ha vista in cima alle classifiche delle preferenze degli italiani, volge lo sguardo ai prossimi 12 mesi e ad un grande appuntamento che animerà il palinsesto dell’Isola. Il 2021, infatti, sarà un anno sotto i riflettori per l’Elba che sarà protagonista del bicentenario di Napoleone Bonaparte.

    Per il bicentenario della morte di Napoleone l’obiettivo è quello di creare una settimana Napoleonica che diventi un evento annuale ricorrente, capace di offrire a chi lo desidera una vacanza esperienziale ricca di storia e cultura, nell’ottica dell’ edutainment, con appuntamenti diffusi su tutta l’isola e rivolta ad adulti, ragazzi e bambini.

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    Curiosità “imperiali” -Lo sbarco di Napoleone Bonaparte all’Isola d’Elba avvenne il 4 maggio 1814, a Portoferraio, dove ancora oggi è possibile vedere la zona esatta in cui il primo imperatore francese posò i piedi sull’isola. Da quel momento e fino al 27 febbraio 1815, la vita della comunità elbana venne stravolta dalla presenza di Napoleone e le sue tracce sono ancora ovunque. Nell’attesa di poter celebrare il bicentenario della sua morte, avvenuta il 5 maggio del 1821, scopriamo aneddoti e curiosità che pochi conoscono e che hanno caratterizzato il soggiorno del generale sull’isola, tra scontri, progetti visionari e romantiche leggende.

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    Una dimora in ogni città - Napoleone dormiva pochissimo, si dice che quattro ore per notte fossero più che sufficienti, era un grande appassionato di filosofia e scienza, giardinaggio e ingegneria. Per sostenere le proprie abitudini di studioso e pensatore, il generale francese fece in modo di organizzare in quasi tutte le città lungo il percorso dei suoi spostamenti una dimora che fosse punto di riferimento e oasi di quiete. Sparse per tutta l’Isola d’Elba si possono riscoprire, infatti, ville e stanze che hanno accolto il passaggio inquieto di Napoleone. Dopo una prima notte sull’isola, l’imperatore in esilio individuò la Palazzina dei Mulini come prima residenza. Parte del sistema difensivo delle fortezze medicee, la villa è collocata tra il Forte Falcone e il Forte della Stella ed è così chiamata per l’antica presenza nel luogo di alcuni mulini a vento.

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    La Rivincita - Qui, Napoleone pare trascorresse molte delle sue notti nel giardino, passeggiando e meditando una rivincita. Come residenza estiva, fece riadattare villa San Martino, nell’entroterra dell’isola. La dimora avrebbe dovuto essere il nido d’amore da condividere con la moglie Maria Luisa, che però non lo raggiunse mai sull’isola. Pochi sanno che oltre alle famose Villa dei Mulini e Villa San Martino di Portoferraio, Bonaparte fece allestire delle stanze anche tra le mura di Forte San Giacomo a Porto Azzurro mentre a Rio, accanto a quella che oggi è la sede del Museo del Parco Minerario, sorge un’antica villa che fu palazzo governativo e dove Napoleone era solito alloggiare.

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    La fattoria ideale - A Bonaparte viene storicamente attribuito il merito di aver istituito la prima DOC elbana, riconoscendo il valore del vino Aleatico, scoperta fatta grazie al ritrovamento del Privilegio dell’Imperatore, un documento che può essere considerato una sorta di DOC ante-litteram. La passione di Napoleone per i vini si tradusse durante il suo soggiorno all’Isola d’Elba in un progetto ambizioso come la realizzazione di un’azienda vitivinicola e riserva di caccia intorno a San Martino, dove fece impiantare diversi vitigni nei pressi della bella residenza, immaginando anche due etichette: il rosso Côte de Rio, ispirato al colore rosso delle montagne ricche di minerali, e il bianco Monte Giove che richiamava il granito dell’omonima cima, calcolando con precisione confermata dalla vendemmia del 1815 (che non riuscì a vedere) quanti barili avrebbe ottenuto.

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    Il passaporto di Madame Mère - A Portoferraio, tra i documenti conservati presso l’archivio storico dell’Isola d’Elba, si nasconde anche il passaporto con cui viaggiò sotto mentite spoglie Maria Letizia Ramolino, la madre di Napoleone Bonaparte, nobildonna italiana della Corsica, nota come "Madame Mère". La mattina del 2 agosto 1814, con il falso nome di Madame De Pont, a quasi 65 anni e abbigliata con molta semplicità, Madame Mère saliva sul ponte del brick inglese Grasshoper ancorato a Livorno per raggiungere l’Elba, viaggiando verso il figlio e pronta a sostenerlo anche durante la sua caduta.

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    Il Teatro dei Vigilanti - Costruito a Portoferraio su iniziativa di Napoleone, che fece trasformare l’antica chiesa sconsacrata del Carmine, il Teatro dei Vigilanti è attivo ancora oggi e ospita ogni anno un ricco cartellone di spettacoli. La sua realizzazione, però, non si rivelò semplice per Napoleone che, non ricevendo né il pagamento delle tasse nonostante l’istituzione del principato né il vitalizio promesso dalla Francia, per poter reperire i fondi necessari alla sua realizzazione mise in vendita i 65 palchi ai maggiorenti della città, scatenando la corsa all'acquisto da parte di tutti coloro che volevano dimostrare la propria importanza sociale. Proprio qui, inoltre, la sorella Paolina organizzò il ballo di Carnevale il giorno precedente la fuga di Napoleone, avvenuta il 26 febbraio 1814, un po’ per mascherare l'imminente precipitare degli eventi, un po’ per permettere al fratello un ultimo saluto alla società di Portoferraio.

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    La leggenda della Vantina - Il soggiorno di Napoleone all’Isola d’Elba ha ispirato numerosi racconti popolari tramandati per generazioni tra i vicoli dei borghi dell’isola. Tra questi, la leggenda della Vantina, raccontata dagli anziani nelle piazze di Capoliveri. Qui, a causa delle troppe tasse imposte dall’imperatore in esilio, scoppiò improvvisamente una sommossa che spinse Napoleone a schierare le sue truppe e una batteria di cannoni da dodici libbre con l’intento di radere al suolo la roccaforte di Capoliveri. Cosa fare, allora, se non provare a trattare? Si cerca il candidato perfetto e per tutti è la giovane Vantina, bellissima figlia di mastro Vantini, a cui viene affidato il compito di rappresentare e salvare l’intera comunità. Si narra che bastò uno sguardo per fare breccia nel cuore di Napoleone che, convinto dai modi umili e gentili della Vantina, decise di ritirare i suoi soldati risparmiando Capoliveri e i suoi abitanti.

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    Per maggiori informazioni: www.visitelba.info


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