LA BEFANA VIEN DI NOTTE...CON LE SCARPE TUTTE ROTTE

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    cartolina-con-frase-befana

    La Befana vien di notte
    con le scarpe tutte rotte
    con le toppe alla sottana:
    Viva, viva la Befana!


    santa_mail





    Quando è l'ora, la Befana
    alla scopa salta in groppa.
    D'impazienza già trabocca:
    l'alza su la tramontana,
    fra le nuvole galoppa.
    Ogni bimbo nel suo letto
    fa l' esame di coscienza:
    maledice il capriccetto,
    benedice l' ubbidienza:
    La mattina al primo raggio
    si precipita al camino.
    Un bel dono al bimbo saggio,
    al cattivo un carboncino!




    befana

    M'avevan detto, la Befana
    non é più tanto lontana
    sulla scopa è già per via
    giungerà all'Epifania.
    Porterà ai bimbi buoni
    chicche dolci ed altri doni.
    La Befana qui passò
    tutto questo mi portò!
    Se sia brutta vecchia e storta
    non lo so e non me ne importa,
    so soltanto che il suo arrivo
    rende il cuore più giulivo !


    befana06



    Zitti, zitti bimbi buoni,
    presto, presto giù a dormire:
    la Befana è per venire
    col suo sacco pien di doni.

    La Befana è una vecchina
    che discende dalla luna
    sulla scopa di saggina
    non appena il ciclo imbruna.

    E si accosta pian pianino
    alle calze e alle scarpette
    messe in fila sul camino
    e, ridendo, mette e mette...

    Fuori soffia tramontana
    e vien giù la neve bianca,
    ma pei bimbi la Befana
    non ha freddo e non si stanca.





    befana


    Befana, mia Befana
    tu che stai dentro la tana,
    tu che hai tante cose belle
    porta bambole e caramelle!




    befana8


    La Befana è una vecchietta,
    linda arzilla e piccoletta;
    va discinta ha in man la sacca,
    porta scarpe alla polacca.
    Lo sciallino ha sulla vesta
    e la cuffia porta in testa;
    ratta va senza che faccia
    sulla neve alcuna traccia.

    E si cala pei camini
    nè si sporca i vestitini;
    alla sacca dà di piglio
    dove stanno in iscompiglio
    cavallucci pupazzetti
    palle bambole e confetti
    e li pone tra gli alari
    degli spenti focolari.

    I fanciulli sul mattino
    tutti corrono al camino
    e a quei doni misteriosi
    restan timidi e pensosi
    esclamando: "Cosa strana!
    Chi sarà questa Befana?".



    befana

    M'han detto: "la Befana
    non è poi tanto lontana,
    sulla scopa è già per via
    giungerà all'Epifania!
    Porterà pei bimbi buoni
    chicche, dolci, panettoni
    e milioni di altri doni".
    Lietamente la calzetta
    preparai con grande fretta:
    la Befana qui passò
    la mia casa visitò
    tutto questo mi portò...





    befana

    La befana è una nonna
    che sorveglia tutti i bimbi
    perchè giochino e sorridano
    siano sereni e salterelli.

    La befana vien di notte
    porta a tutti cose belle:
    ai più tristi un sorriso
    a chi e' solo compagnia.

    Nella sua calza
    che vola nel celo
    non ci sono caramelle
    ma porta i baci delle stelle.

    I baci delle nonne
    che private dei nipoti
    li proteggono da lontano
    perchè giochino e sorridano
    siano sereni e salterelli.




    befana







    befana2



    Zitti, zitti, presto a letto
    la Befana è qui sul tetto,
    sta guardando dal camino
    se già dorme ogni bambino,
    se la calza è ben appesa,
    se la luce è ancora accesa!
    Quando scende, sola, sola,
    svelti sotto alle lenzuola!
    Li chiudete o no quegli occhi?
    Se non siete stati buoni
    niente dolci, nè balocchi,
    solo cenere e carbone



    ALTRE BELLE IMMAGINI DELLA BEFANA QUI...CLICCA




    OPPURE QUI



    Edited by belias94 - 6/1/2021, 09:37
     
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  2. anto65
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    LA BEFANA NELLA TRADIZIONE




    Richiesta a furor di popolo, dopo qualche anno di ingiusto esilio, la ricorrenza della Befana ritorna il 6 gennaio a mettere fine al ciclo dei dodici giorni successivi al Natale.

    Nella più pura tradizione popolare Italiana la befana, scende nelle case attraverso le cappe dei camini, che simbolicamente raffigurano un punto di comunicazione tra la terra e il cielo e distribuisce due tipi di doni:quelli buoni che sono il presagio di buone novità della stagione che verrà e il carbone, che, invece, è il residuo del passato.

    "La Befana ha portato un po’ di carbone perché siete stati un po’ cattivi, però, ha portato anche i dolci perché dovete essere buoni": erano queste le frasi che accompagnavano la mattina l’apertura delle calze dove, immancabilmente tra dolci, e fichi secchi, trovavano posto, oltre al carbone, anche cipolle, castagne, patate, mele, noci, noccioli e altri prodotti della terra.


    Nella Befana si possono trovare, dunque, i presagi delle buone novità della primavera, la stagione da tutti attesa. Essi sono simboleggiati dai doni infilati nella calza di lana (un indumento, non scelto a caso, e, peraltro, fondamentale, nelle campagne, per affrontare il cammino e il lavoro dell’anno nuovo)

    Oltre che in Italia troviamo il culto della Befana in varie parti del mondo: dalla Persia alla Normandia, dalla Russia all’Africa del Nord.

    In tale culto, molti, rintracciano il mito della Dea genitrice primordiale, signora della vita e della morte, della rigenerazione della Natura.

    Per altri, nella sua figura, la Befana riassume l’immagine della Dea antenata custode del focolare, luogo sacro della casa. E non è un caso se si serve, proprio dei camini, per introdurre l’ allegria nelle case, svolazzando con la sua fantastica scopa.






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    La befana è una nonna
    che sorveglia tutti i bimbi
    perchè giochino e sorridano
    siano sereni e salterelli.
    La befana vien di notte
    porta a tutti cose belle:
    ai più tristi un sorriso
    a chi e' solo compagnia


    Nella sua calza
    che vola nel celo
    non ci sono caramelle
    ma porta i baci delle stelle.
    I baci delle nonne
    che private dei nipoti
    li proteggono da lontano
    perchè giochino e sorridano
    siano sereni e salterelli.













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    La Befana di Torino
    ha due buchi nel calzino
    mentre quella di Milano
    le due toppe ha nel pastrano:
    Arrivate entrambe a Riccione
    si comprarono un bel maglione
    e alla scopa stanca di volare
    fanno fare un bel tuffo in mare.

    La mattina la strada riprendono
    che i bambini già le attendono
    sotto i camini son pronti i calzini
    dei ragazzi da Trieste a Vizzini






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  3. Anthouse*
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  4. anto65
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    Lettera della Befana ai bambini.


    Forse non ci crederete, ma chi vi scrive è la Befana. Si proprio lei, la Befana,che ha una bella notizia da darvi. Sono così contenta che mi sono detta: “Bisogna che lo sappiano tutti e siano felici come me”. Ecco la novità: finalmente ho una casetta tutta per me! Una casa a Barga


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    Quasi, quasi non mi sembra ancora vero perché, credetemi, ho passato brutti momenti, quando messa un po’ in disparte, vagavo di città in città, di paese in paese sempre più stanca e sfiduciata. Nelle città, in mezzo a tutto quello sfolgorio di luci, nel via vai di gente indaffarata e distratta non mi sentivo affatto a mio agio. Sembravano avermi dimenticata anche i bambini tutti presi da Babbo Natale, il mio collega, panciuto e colorato trionfante ad ogni angolo di strada.
    Alla fine mi sono fatta coraggio: con passo sempre più incerto, ho preso la via dei monti, ho varcato l’Appennino e cammina, cammina mi sono ritrovata nel posto, dove una volta, in tempi antichissimi, abitava la mia bisnonna. In Pegnana, vicino a Barga, un luogo incantevole, appena sotto strada, in mezzo a un bosco di castagni alti e possenti vecchi più di me.



    Mi è apparsa, solitaria e silenziosa la piccola casa in pietra racchiusa dalla vecchia palizzata: sembrava aspettarmi


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    “Che bello!- ho esclamato guardandomi intorno- Che pace!Che silenzio finalmente! Qui si che mi piacerebbe restare- mi sono detta- ma, certamente, per i miei anni e i miei acciacchi la casa è mal ridotta. Ci vorrebbe qualcuno che mi desse una mano a sistemarla”. Non è passato molto tempo che, proprio come avviene nelle favole, il mio desiderio si è avverato.
    Sentite come è andata. Vi ho già detto della bellezza del posto per cui spesso coloro che amano le voci e i profumi del bosco, si inoltrano per il sentiero e passeggiano volentieri nei dintorni della mia vecchia casa. Così è avvenuto che per un caso fortunato in un fresco pomeriggio di fine estate ho incontrato delle amiche. Con mia grande meraviglia mi hanno riconosciuto subito sebbene siano passati tanti, tanti anni dall’ultima volta che mi avevano visto. Dopo la sorpresa del primo momento non finivano più di farmi festa: sedute su una grande ceppa di castagno si sono messe a ricordare quando visitavo le loro case il 6 gennaio. Ricordavano tutto, tutto: i giocattoli, le poesie, le canzoncine della Befana, anche la trepidazione e i batticuore del momento in cui sentivano alla loro porta il tintinnio del mio campanello.
    Ero veramente commossa perché capivo di aver un posto importante nella loro memoria e nei loro cuori. Mi sono sentita amata, tanto più che, quando hanno visto le misere condizioni della casa, hanno esclamato: “Cara nostra vecchietta – proprio così hanno detto, ma non mi sono offesa perché c’era tanto affetto in quell’ espressione – non devi preoccuparti, ci penseremo noi ad aiutarti per la riconoscenza che ti dobbiamo.”
    Detto, fatto, ragazzi. . Ora ho una casetta in legno, graziosa e comoda dove non manca niente.
    Dalla sua finestrina



    mi affaccio sul bosco, vedo, lì vicino, il muro della casa di pietra e mi perdo a sognare: chissà che non sia possibile, un giorno, risistemare la casa della mia bisnonna! La mia gioia, ora già grande, sarebbe completa, perché, voi bambini non lo sapete, ma ve lo dico io che ho esperienza, la casa, in cui hanno abitato i nostri cari, conserva l’eco dei loro passi a delle loro voci, ci avvolge con il calore dei ricordi e ci fa sentire meno soli. In fondo al mio cuore c’è questo sogno, d’ altra parte anche la Befana, come tutti, sogna, anche se si accontenta, poi, della realtà E la realtà è gia bella: qui, dai colori del bosco, posso vedere il trascorrere delle stagioni e nel silenzio sento il sussurro del vento che mi porta tutti i vostri desideri. Alla sera, nel cantuccio del foco, mi giungono i rintocchi della campana delle nove, “Ecco – dico – i bimbi si apprestano a dormire, è il momento per me di uscire per entrare nei loro sogni”. Di giorno la mia casa sarà sempre aperta a tutti quelli che vorranno farmi visita: se fossi assente, perché per boschi a far legna, lasciatemi un messaggio, una letterina.




    La Befana, sappiate, mantiene ogni promessa.


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  5. Anthouse*
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  6. anto65
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    Epifania: le usanze nel mondo
    Se la notte tra il 5 e il 6 gennaio è speciale in Italia, perché si aspetta la simpatica vecchina, ecco cosa accade nel resto d'Europa e nel mondo.

    In Francia il giorno dell'Epifania si prepara un dolce speciale, all'interno del quale si nasconde una fava. Chi la trova diventa per quel giorno il re o la regina della festa.

    In Islanda il 6 gennaio viene chiamato il tredicesimo, perchè da Natale fino a questa data trascorrono 13 giorni. I festeggiamenti iniziano con una fiaccolata, alla quale partecipano anche il re e la regina degli elfi. A metà strada arriva anche l'ultimo dei Babbo Natale, il tredicesimo (il primo Babbo Natale arriva l'11 dicembre e poi ne arriva uno ogni giorno fino a Natale, dal 25 dicembre in poi invece, ne va via uno al giorno). Tutto ha fine con un falò e fuochi d'artificio.

    In Spagna la sera del 5 gennaio i bambini attendono i doni dei Re Magi e mettono davanti alla porta un bicchier d'acqua per i cammelli assetati, qualcosa da mangiare e una scarpa. In molte città si tiene un corteo durante il quale i Re Magi sfilano per le vie su dei carri riccamente decorati.

    Anche in Germania i Re Magi sono protagonisti. Le persone di religione cattolica vanno a messa. Ma il 6 Gennaio non è un giorno festivo, si lavora come al solito e i bambini vanno a scuola.

    In Romania i bambini attendono l'arrivo dei re Magi e il 6 gennaio propongono racconti in cambio di qualche spicciolo.

    In Ungheria i bambini si vestono da Re Magi e poi vanno di casa in casa portandosi dietro un presepe e in cambio ricevono qualche soldo.

    In Russia torna protagonista la Befana, chiamata "Babuschka", una vecchina che, accompagnata da Padre Gelo, distribuisce regali a tutti i bambini.



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  7. anto65
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    DOLCI TIPICI DELLA VERSILIA: I BEFANINI


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