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L'arcobaleno è un fenomeno ottico e meteorologico che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo quando la luce del Sole attraversa le gocce d'acqua rimaste in sospensione dopo un temporale, o presso una cascata o una fontana. Visivamente è un arco multicolore, rosso sull'esterno e viola sulla parte interna, senza transizioni nette tra un colore e l'altro. Comunemente, tuttavia, lo spettro continuo viene descritto attraverso una sequenza di bande colorate; la suddivisione tradizionale è: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto. Esso è la conseguenza della dispersione e della rifrazione della luce solare contro le pareti delle gocce stesse.
In rari casi un arcobaleno lunare, o notturno, può essere visto nelle notti di forte luce lunare. Ma, dato che la percezione umana dei colori in condizioni di poca luminosità è scarsa, gli arcobaleni lunari sono percepiti come bianchi. Gli arcobaleni possono essere osservati ogni qualvolta ci siano gocce di acqua nell'aria e luce solare proveniente da dietro l'osservatore ad una bassa altezza. L'arcobaleno più spettacolare si può vedere quando metà del cielo è ancora scuro per le nuvole di pioggia e l'osservatore si trova in un punto con il cielo pulito sopra. L'effetto dell'arcobaleno è anche comune vicino alle cascate o alle fontane.
A volte si possono vedere frange di arcobaleno ai bordi delle nuvole illuminate da dietro e come bande verticali nella pioggia distante o nelle virghe. L'effetto si può anche creare artificialmente disperdendo goccioline di acqua nell'aria durante un giorno soleggiato. L'aspetto di un arcobaleno è provocato dalla dispersione ottica della luce solare che attraversa le gocce di pioggia. La luce viene prima rifratta quando entra nella superficie della goccia, riflessa sul retro della goccia e ancora rifratta uscendo dalla goccia. L'effetto complessivo è che la luce in arrivo viene riflessa in una larga gamma di angoli, con la luce più intensa riflessa con un angolo di 40°–42°.
L'angolo è indipendente dalla dimensione della goccia, ma dipende dal suo indice di rifrazione. L'acqua del mare ha un indice più alto di quella della pioggia, quindi il raggio di un arcobaleno negli spruzzi di acqua di mare è più piccolo di quello di un arcobaleno di pioggia. Questo è visibile a occhio nudo dal disallineamento di questi due archi. La quantità di luce che viene rifratta dipende dalla sua lunghezza d'onda, e quindi dal suo colore. La luce blu (onde più corte) viene rifratta ad un angolo più grande di quella rossa, ma siccome l'area nel retro di una gocciolina ha un punto focale al suo interno, lo spettro lo attraversa, e così la luce rossa appare più alta nel cielo, formando i colori esterni dell'arcobaleno.
La luce dietro alle gocce di pioggia non va in riflessione interna totale e un poco di luce emerge dal retro; tuttavia, la luce che viene fuori dal retro della goccia non crea un arcobaleno tra l'osservatore e il sole perché lo spettro emesso dal retro non ha un massimo di intensità, come hanno gli altri arcobaleni visibili, e quindi i colori si mescolano tra loro piuttosto che formare un arcobaleno. Raggi di luce entrano in una goccia di pioggia da una direzione (tipicamente una linea diritta dal sole), si riflette dietro alla goccia, e esce lasciando la goccia. La luce che se ne va dall'arcobaleno si sparge in un largo angolo, con la massima intensità di 40,6°–42°.
La luce bianca si separa in diversi colori (lunghezze d'onda) quando entra nella goccia poiché la luce rossa viene rifratta di un angolo maggiore rispetto alla luce blu. Lasciando la goccia, i raggi rossi hanno deviato di un angolo maggiore rispetto a quelli blu, producendo un arcobaleno. Un arcobaleno non è qualcosa di concreto che abbia esistenza effettiva in una particolare posizione del cielo. Si tratta solo di un fenomeno ottico la cui posizione apparente dipende dal punto in cui si trova l'osservatore e dalla posizione del sole. La posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al sole, e l'interno è sempre leggermente più luminoso dell'esterno. Tutte le gocce di pioggia rifrangono la luce solare nello stesso modo, ma solo la luce di alcune di esse raggiunge l'occhio dell'osservatore. Questa luce è quella che costituisce l'arcobaleno per quel determinato osservatore.
L'arco è centrato sull'ombra della testa dell'osservatore, apparendo ad un angolo di 40°–42° rispetto alla linea tra la testa dell'osservatore e la sua ombra. Come risultato, se il sole è più alto di 42°, allora l'arcobaleno si trova sotto l'orizzonte e non può essere visto siccome di solito non ci sono abbastanza goccioline di pioggia tra l'orizzonte (che è l'altezza degli occhi) e la terra per contribuirvi. Eccezioni avvengono quando l'osservatore si trova sopra la terra, per esempio su di un aeroplano (vedi figura), su di una montagna o su di una cascata. Un arcobaleno può essere generato utilizzando uno spruzzino da giardino, ma perché vi siano abbastanza gocce, esse devono essere molto fini.
È difficile fotografare l'arco completo di un arcobaleno, poiché questo richiede un angolo visivo di 84°. Con una fotocamera formato 35 mm, è necessaria una lente con una lunghezza focale di 19 mm, mentre la maggior parte delle fotocamere compatte è dotata di lenti con focale minima di 28 mm. Un sistema per aggirare questo limite è l'utilizzo di appositi programmi, facilmente reperibili in rete, che permettono di fare un "collage" di più immagini. Da un aeroplano, si ha l'opportunità di vedere un cerchio intero di arcobaleno, con l'ombra dell'aereo nel suo centro. Questo fenomeno potrebbe essere confuso con il fenomeno gloria, ma un gloria è solitamente molto più piccolo, coprendo solo 5°–20°.
In genere spiegando la formazione dell'arcobaleno non si spiega mai la sua forma ad arco. Spesso a dimostrazione si pone la capacità di un prisma di scomporre la luce in vari colori, ma ciò non spiega la caratteristica forma ad arco. In effetti l'arcobaleno non è altro che la metà di un cerchio completo, e la forma di cerchio a sua volta è data dalla proiezione dei bordi del sole, che appunto è di forma sferica. Un effetto legato a quello della camera oscura, ma che può essere provato in un modo molto semplice: supponiamo di avere una stanza illuminata da una lampadina o lampadario (senza luce dall'esterno) e sotto il lampadario un tavolo con una superficie chiara (o con un foglio bianco poggiato sopra).
Allora si può mettere la mano esattamente sotto la lampadina sulla superficie chiara a pugno quasi chiuso poggiante sul mignolo, quasi a formare una torre aperta di lato (le punte delle dita non toccano il palmo) e con un minuscolo buchino in cima (tra il pollice e l'indice). Se il buco è abbastanza piccolo si riuscirà a mettere a fuoco sulla superficie chiara l'immagine del lampadario ma al contrario, con l'alto in basso e la destra a sinistra. Un simile effetto può essere causato quando un raggio di luce filtra tra le nuvole dal lato opposto all'arcobaleno.
A volte un arcobaleno secondario, più scuro e più grosso, è visibile all'esterno dell'arco primario. Gli arcobaleni secondari sono provocati da una doppia riflessione della luce solare dentro le gocce di pioggia, e appare ad un angolo di 50°–53°. Come risultato della seconda riflessione, i colori dell'arcobaleno secondario sono invertiti in confronto a quelli del primario, con il blu all'esterno e il rosso all'interno. L'area scura di cielo non illuminato posta tra l'arcobaleno primario e quello secondario viene chiamata banda di Alessandro, da Alessandro di Afrodisia che la descrisse per primo.
Un terzo, o triplo, arcobaleno si può vedere in rare occasioni, e pochissimi osservatori hanno riportato l'avvistamento di arcobaleni quadrupli, nei quali l'arco più esterno, molto più fioco, aveva un aspetto increspato e pulsante. Questi arcobaleni apparirebbero dallo stesso lato nel cielo dove si trova il sole, rendendoli molto difficili da avvistare.
Altre volte può essere osservato un altro meraviglioso fenomeno di arcobaleno, consistente in diversi deboli arcobaleni nel lato interno del'arco primario e, molto raramente, anche all'esterno di quello secondario. Sono leggermente separati ed hanno bande di colori pastello che non entrano nello schema classico. Questi sono conosciuti come arcobaleni "supernumerosi", e non è possibile spiegare la loro esistenza utilizzando la geometria ottica classica. I fiochi archi alternati sono provocati da interferenze tra i raggi di luce che seguono percorsi leggermente diversi con lunghezza d'onda leggermente diverse all'interno delle gocce di pioggia.
Alcuni raggi sono in fase rinforzandosi l'un l'altro attraverso una interferenza costruttiva, creando una banda molto luminosa; altri sono fuori fase fino a mezza lunghezza d'onda, cancellandosi a vicenda attraverso interferenza distruttiva, creando un buco. Data la differenza tra gli angoli di rifrazione per raggi di diversi colori, i modelli dell'interferenza sono leggermente diversi per questi ultimi, così ogni banda luminosa è differenziata nel colore, creando un arcobaleno in miniatura.
Gli arcobaleni supernumerosi sono meglio visibili quando le gocce di pioggia sono piccole e di dimensioni simili. L'esistenza reale di tale tipo di arcobaleno è stato storicamente un primo indizio della natura ondulatoria della luce e la prima spiegazione fu fornita da Thomas Young nel 1804. Altre varianti di arcobaleno vengono prodotte quando la luce solare si riflette su una massa di acqua. Là dove la luce si riflette sull'acqua prima di raggiungere le gocce di pioggia, si produce un arcobaleno di riflesso. Questi arcobaleni condividono gli stessi punti finali del normale arcobaleno ma hanno un arco molto più grande quando tutto esso è visibile. Sia l'arco primario che quello secondario riflessi possono essere osservati.
Un arcobaleno riflesso, in contrasto, viene prodotto quando la luce che è stata prima riflessa dentro le gocce viene riflessa da una massa di acqua prima di raggiungere l'osservatore. Un arcobaleno riflesso non è una immagine specchiata dell'arco primario, ma è posizionata ad un angolo dipendente dall'altezza del sole. Entrambi i tipi si possono vedere nell'immagine a destra.
FONTE
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:23
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L'arcobaleno: Il fenomeno meteorologico che più ci fa emozionare
L'arcobaleno è un fenomeno ottico e meteorologico che produce uno spettro quasi continuo di luce nel cielo quando la luce del Sole attraversa le gocce d'acqua rimaste in sospensione dopo un temporale, o presso una cascata o una fontana.
Visivamente è un arco multicolore, rosso sull'esterno e viola sulla parte interna, senza transizioni nette tra un colore e l'altro. Comunemente, tuttavia, lo spettro continuo viene descritto attraverso una sequenza di bande colorate; la suddivisione tradizionale è: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.
Esso è la conseguenza della dispersione e della rifrazione della luce solare contro le pareti delle gocce stesse.
In rari casi un arcobaleno lunare, o notturno, può essere visto nelle notti di forte luce lunare. Ma, dato che la percezione umana dei colori in condizioni di poca luminosità è scarsa, gli arcobaleni lunari sono percepiti come bianchi.
Spiegazione scientifica
Gli arcobaleni possono essere osservati ogni qualvolta ci siano gocce di acqua nell'aria e luce solare proveniente da dietro l'osservatore ad una bassa altezza. L'arcobaleno più spettacolare si può vedere quando metà del cielo è ancora scuro per le nuvole di pioggia e l'osservatore si trova in un punto con il cielo pulito sopra.
L'effetto dell'arcobaleno è anche comune vicino alle cascate o alle fontane. A volte si possono vedere frange di arcobaleno ai bordi delle nuvole illuminate da dietro e come bande verticali nella pioggia distante o nelle virghe. L'effetto si può anche creare artificialmente disperdendo goccioline di acqua nell'aria durante un giorno soleggiato.
L'aspetto di un arcobaleno è provocato dalla dispersione ottica della luce solare che attraversa le gocce di pioggia.
La luce viene prima rifratta quando entra nella superficie della goccia, riflessa sul retro della goccia e ancora rifratta uscendo dalla goccia. L'effetto complessivo è che la luce in arrivo viene riflessa in una larga gamma di angoli, con la luce più intensa riflessa con un angolo di 40°–42°.
L'angolo è indipendente dalla dimensione della goccia, ma dipende dal suo indice di rifrazione. L'acqua del mare ha un indice più alto di quella della pioggia, quindi il raggio di un arcobaleno negli spruzzi di acqua di mare è più piccolo di quello di un arcobaleno di pioggia. Questo è visibile a occhio nudo dal disallineamento di questi due archi.
La quantità di luce che viene rifratta dipende dalla sua lunghezza d'onda, e quindi dal suo colore. La luce blu (onde più corte) viene rifratta ad un angolo più grande di quella rossa, ma siccome l'area nel retro di una gocciolina ha un punto focale al suo interno, lo spettro lo attraversa, e così la luce rossa appare più alta nel cielo, formando i colori esterni dell'arcobaleno.
La luce dietro alle gocce di pioggia non va in riflessione interna totale e un poco di luce emerge dal retro; tuttavia, la luce che viene fuori dal retro della goccia non crea un arcobaleno tra l'osservatore e il sole perché lo spettro emesso dal retro non ha un massimo di intensità, come hanno gli altri arcobaleni visibili, e quindi i colori si mescolano tra loro piuttosto che formare un arcobaleno.
Un arcobaleno non è qualcosa di concreto che abbia esistenza effettiva in una particolare posizione del cielo. Si tratta solo di un fenomeno ottico la cui posizione apparente dipende dal punto in cui si trova l'osservatore e dalla posizione del sole. La posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al sole, e l'interno è sempre leggermente più luminoso dell'esterno.
Tutte le gocce di pioggia rifrangono la luce solare nello stesso modo, ma solo la luce di alcune di esse raggiunge l'occhio dell'osservatore. Questa luce è quella che costituisce l'arcobaleno per quel determinato osservatore.
L'arco è centrato sull'ombra della testa dell'osservatore, e più precisamente nel nadir (che si trova sotto all'orizzonte durante il giorno), apparendo ad un angolo di 40°–42° rispetto alla linea tra la testa dell'osservatore e la sua ombra.
Come risultato, se il sole è più alto di 42°, allora l'arcobaleno si trova sotto l'orizzonte e non può essere visto siccome di solito non ci sono abbastanza goccioline di pioggia tra l'orizzonte (che è l'altezza degli occhi) e la terra per contribuirvi.
Eccezioni avvengono quando l'osservatore si trova sopra la terra, per esempio su di un aeroplano (vedi figura), su di una montagna o su di una cascata. Un arcobaleno può essere generato utilizzando uno spruzzino da giardino, ma perché vi siano abbastanza gocce, esse devono essere molto fini.
È difficile fotografare l'arco completo di un arcobaleno, poiché questo richiede un angolo visivo di 84°. Con una fotocamera formato 35 mm, è necessaria una lente con una lunghezza focale di 19 mm, mentre la maggior parte delle fotocamere compatte è dotata di lenti con focale minima di 28 mm.
Un sistema per aggirare questo limite è l'utilizzo di appositi programmi, facilmente reperibili in rete, che permettono di fare un "collage" di più immagini. Da un aeroplano, si ha l'opportunità di vedere un cerchio intero di arcobaleno, con l'ombra dell'aereo nel suo centro. Questo fenomeno potrebbe essere confuso con il fenomeno gloria, ma un gloria è solitamente molto più piccolo, coprendo solo 5°–20°.
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foto sul web
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:32. -
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Il fenomeno dell'"Rainbows fuoco": L'arcobaleno di fuoco
"Da qualche parte oltre l'arcobaleno il cielo è azzurro e i sogni impossibili diventano realtà" citava la protagonista de "Il mago di Oz". Probabilmente pensereste lo stesso anche voi, se d'improvviso, poteste assistere allo spettacolo di un "arcobaleno di fuoco".
Questo fenomeno raro ha una forma inusuale, si sviluppa in "parallelo" rispetto alla linea dell'orizzonte e visto dal basso somiglia a una fiamma nel cielo. In realtà, non è né di fuoco, né è tecnicamente un arcobaleno. Ma non è nemmeno la scia di una sostanza chimica dispersa da un aereo. Si tratta di un arco circumorizzontale.
FENOMENO OTTICO - Un arcobaleno non è qualcosa di concreto che abbia esistenza effettiva in una particolare posizione del cielo. Si tratta solo di un fenomeno ottico la cui posizione apparente dipende dal punto in cui si trova l'osservatore e dalla posizione del sole.
La posizione di un arcobaleno nel cielo è sempre dalla parte opposta rispetto al sole e l'interno è sempre leggermente più luminoso dell'esterno. Tutte le gocce di pioggia rifrangono la luce solare nello stesso modo, ma solo la luce di alcune di esse raggiunge l'occhio dell'osservatore. Questa luce è quella che costituisce l'arcobaleno per quel determinato osservatore.
UN FENOMENO RARO - L'arcobaleno di fuoco si verifica solo in certe condizioni climatiche ed è un alone di ghiaccio formato da cristalli di ghiaccio esagonali. Un fenomeno sporadico che si verifica quando il sole colpisce i cirri alti, ovvero le nuvole che si trovano ad altezze maggiori di seimila metri, con un'inclinazione di 58 gradi superiore.
Le nuvole, contenenti goccioline d’acqua dalle dimensioni uniformi, diffraggono così la luce e spargendo le lunghezze d’onda disegnano un cerchio colorato. In questo modo si crea un alone così grande che l'arco appare parallelo all'orizzonte nell'aria.
DOVE AVVISTARLI - Coloratissimi archi circumorizzontali che si verificano soprattutto durante l'estate e a particolari latitudini. Ad esempio il giorno del 31 luglio nella Florida meridionale, mentre a Los Angeles il sole è superiore a 58 gradi per 670 ore tra la fine di marzo e la fine di settembre.
A Londra invece, il sole è abbastanza alto per 140 ore tra metà maggio e fine luglio. Gli archi circumorizzontali non devono essere confusi con le nubi iridescenti, che possono produrre un effetto simile. Le nubi iridescenti, infatti, si verificano solo in altocumuli o nubi lenticolari e molto raramente nei cirri.
ecoreport.tv/
Fuoco ghiacciato
o chiamano "arcobaleno di fuoco" perché, visto dal basso, somiglia a una fiamma colorata che divampa nel cielo. In realtà il fenomeno dell'arco circumorizzontale - questo il suo nome scientifico - si verifica in condizioni climatiche particolarmente fredde.
Perché sia visibile infatti, occorre che i raggi del Sole colpiscano i cirri (nuvole che si formano ad altezze maggiori di 6 mila metri) con un'inclinazione di 58°. A creare il suggestivo effetto saranno i cristalli di ghiaccio esagonali di cui le nubi sono costituite, allineati orizzontalmente in modo da rifrangere la luce come un unico, gigantesco prisma. Questa foto è stata scattata in Nepal, a 2100 metri di altezza.
focus.it
foto sul web
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:39. -
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Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:39. -
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Che bello l'arcobaleno..... queste foto poi.. sono semplicemente fantastiche.... . -
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ecco..andiamo li lisa, potrebbe esserci la pentola d'oro...che ne dici?? Parigi, l'arcobaleno orizzontale sulla città
Per una volta la bellezza della Torre Eiffel è "oscurata" da un affascinante fenomeno della natura: un'arcobaleno dalla forma inusuale, vale a dire "parallelo" ai tetti della città e alla linea dell'orizzonte. La Nasa ha scelto questo scatto di Bertrand Kulik come "foto astronomica del giorno", spiegando il perché del raro fenomeno: "Quello presente nell'immagine è un arcobaleno come tutti gli altri. Ciò che differisce è la sua natura "orizzontale" determinata dalla posizione del Sole, che in quel momento si trova molto alto nel cielo. Siccome il centro di un arcobaleno deve sempre trovarsi dalla parte opposta ai raggi solari, il riflesso di un Sole alto su una pioggia distante è un arcobaleno estremamente basso di cui è visibile solo la parte superiore, poiché il resto si trova al di sotto dell'orizzonte".
repubblica.itArcobaleno sul lago Grigio in Patagonia
Spostiamoci in Patagonia, sul Grey Lake, uno dei 7 laghi che si trovano in questa splendida terra. Sembra quasi un fotomontaggio ma non lo : montagne, lago, cielo, vegetazione verde, nuvole e poi lui, l'arcobaleno.
Arcobaleno a Soriano nel Cimino
E ritorniamo nella nostra bella Italia, un paese cos romantico che basta un arcobaleno sui suoi mille campanili a rendere tutto ancora pi bello se possibile. Soriano nel Cimino si trova in provincia di Viterbo, nel Lazio: esiste una cartolina migliore dell'Italia?<b><span style="color:red">
Arcobaleno dal Belvedere del Krcki Most in Croazia
Sul mare
Tra le montagne innevate
Tra le montagne
Tra la strada e il prato
Arcobaleno nel bosco
Arcobaleno a Milano
Fenomeno del doppio arcobaleno
Cascate con arcobaleno
Il fenomeno della nuvola arcobaleno
I colori accesi di un arcobaleno
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:42. -
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7 cose che forse non sapevi sugli arcobaleni
Per esempio, si vedono anche di notte e... ognuno vede il "suo" personale. Queste e altre stranezze su uno dei più spettacolari fenomeni ottici dell'atmosfera.
Si formano quando i raggi del Sole attraversano la miriade di goccioline d'acqua sospese nell'aria dopo un temporale (o vicino a una cascata) e appaiono come uno spettro di luce quasi continua, con le tradizionali "sette bande" colorate.
Ma se pensate di aver imparato tutto quello che c'è da sapere sugli arcobaleni tra i banchi di scuola probabilmente vi sbagliate. Questo fenomeno ottico e meteorologico, un tempo considerato alla stregua di un segnale divino, non smette mai di stupirci. Ecco altre 7 curiosità sugli archi di luce che forse finora vi erano sfuggite.
1. Difficilmente ne vedrai uno a mezzogiorno. Gli arcobaleni sono più facili da vedere al mattino e nel tardo pomeriggio, e non è un caso: affinché la rifrazione avvenga correttamente, i raggi solari devono colpire le gocce d'acqua con un'inclinazione di circa 42 gradi. Se il Sole si trova a un'altezza maggiore, come in genere avviene nel momento in cui è più alto sopra alle nostre teste, purtroppo ci perderemo lo spettacolo.
2. Potresti vederne uno anche di notte. In questo caso, però, a generare il fenomeno non è la luce solare, ma quella della Luna (si parla allora di arcobaleni lunari). Questi archi di luce si formano di rado, solo nelle notti terse in cui la luce lunare è particolarmente intensa. Ma poiché il nostro occhio non è in grado di identificare i colori al buio, ci appariranno come semplici archi bianchi (bianchi sono anche i cosidetti arcobaleni di nebbia:
3. Due persone non vedono mai lo stesso arcobaleno. Neanche assistendo allo stesso spettacolo fianco a fianco voi e la vostra dolce metà osserverete il medesimo fenomeno. In primo luogo, perché le gocce d'acqua che lo generano sono in costante movimento; poi, perché l'arcobaleno è un arco di cerchio il cui centro si trova sulla linea ipotetica che congiunge il Sole agli occhi dell'osservatore. E gli occhi di due persone non possono occupare la stessa posizione nello stesso momento.
4. Non potrai mai raggiungere la fine di un arcobaleno. Secondo una leggenda irlandese, alla fine di ogni arcobaleno si trova una pentola piena d'oro. Peccato che non vedremo mai l'estremità di questi archi colorati: quando ci spostiamo si sposta anche l'arcobaleno che i nostri occhi vedono, che si forma a una distanza e secondo un'angolazione specifica rispetto all'osservatore.
5. Non potrai mai distinguere tutti i colori di un arcobaleno. Anche se la teoria "classica" prevede solo 7 colori (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto) ogni arcobaleno è di fatto costituito da uno spettro continuo di colori. I nostri occhi ne potrebbero percepire circa un milione, ma tutte queste sfumature si fondono in 7 colori principali quando ne vediamo uno.
6. Potrebbe capitarti di vedere un arcobaleno doppio, triplo e addirittura quadruplo. Non avresti le traveggole, si tratta di fenomeni causati dalla doppia (nel caso del secondario) riflessione dei raggi rifratti dalle gocce d'acqua. Più raramente può capitare di avvistare un terzo, o un quarto (ma i casi si contano sulla punta delle dita!) arcobaleno, ma questi sono posti generalmente dallo stesso lato del Sole, pertanto è molto più difficile osservarli.
7. Puoi far scomparire un arcobaleno. Non si capisce perché dovresti, ma è possibile, con l'aiuto di un paio di occhiali da sole polarizzati: questi sono infatti rivestiti con un sottile strato di molecole allineate verticalmente, che bloccano la luce riflessa da piscine e altre superfici piatte (polarizzata invece orizzontalmente), prevenendo il riverbero. In questo modo viene bloccata anche la luce degli arcobaleni, come si vede in questo video:
focus.it/
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:44. -
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Spettacolari arcobaleno in Norvegia nella Leira Valley
Quali sono gli arcobaleni più belli del mondo? Stilare una classifica è davvero difficile. Alzare gli occhi al cielo dopo un temporale e vedere un arco colorato è uno spettacolo che lascia sempre meravigliati e incantati: perchè ci catapulta in un altro mondo, quello delle fiabe. Facciamo allora un giro del mondo alla ricerca degli arcobaleni più belli.
Partiamo dalla Norvegia, per la precisione dalla Leiria Valley: guardate che spettacolo questo arcobaleno unito alla luce particolare del cielo.
Arcobaleno nel deserto del Gobi
Qui siamo nel deserto del Gobi, in Asia, tra Cina e Mongolia: che spettacolo, eh? Nei luoghi dove c' molto spazio e la vista pu correre lontano l'effetto ancora pi scenografico, perch non ci sono case e palazzi a oscurarne la luce.
Arcobaleno alle Isole Lofoten, Norvegia
Rimaniamo in Norvegia ma spostiamoci alle Isole Lofoten, tra le contee di Nordland e Troms: tra barche, mare e montagne, in uno scenario che sembra argentato, si vede un arco colorato fare capolino. Magari seguendolo si arriver a trovare la mitica pentola piena di monete d'oro.
Arcobaleno a Galway, in Irlanda
L'arcobaleno pi classico, o almeno quello più fiabesco, dove può trovarsi se non Irlanda? Qui siamo a Galway, sulla costa ovest. Secondo la tradizione e le leggende irlandesi, infatti, i leprecauni nascondono proprio alla fine dell'arcobaleno le loro pentole piene di monete d'oro.
Doppio arcobaleno in Alaska
L'Alaska un paese che, per la sua conformazione o forse per il fatto di avere molti spazi vuoti, permette di osservare bellissimi arcobaleni, alcuni addirittura doppio come questo. E' un effetto ottico che ogni tanto si verifica: se osservate con attenzione noterete che il secondo arcobaleno ha i colori invertiti rispetto al primo.
Arcobaleno doppio in Norvegia
L'arcobaleno doppio (in questo caso siamo ancora in Norvegia) altro non che un secondo arcobaleno provocato dalla doppia riflessione dei raggi del sole sulle gocce di pioggia. C'è anche un nome per indicare lo spazio di cielo compreso tra i due archi: si chiama banda di Alessandro, in onore del primo (Alessandro di Afrodisia) che lo descrisse.
Arcobaleno a Milano
C' anche un po' di Italia in questa classifica: a volte difficile vedere gli arcobaleni in citt, eppure ogni tanto succede. Come in questo caso a Milano, proprio di fronte al Duomo: allora tutto si ferma e si rimane col naso all'ins a osservare questa meraviglia della natura.
Arcobaleno a New York
Idem a New York: coi grattacieli possibile vedere un arcobaleno? Forse no, ma senz'altro possibile vedere un arcobaleno che si staglia col suo arco contro lo skyline della Grande Mela.
Arcobaleno doppio sul lago
Ancora un arcobaleno doppio, stavolta direttamente su un lago. Arcobaleno e acqua sono un binomio inscindibile, perch senza l'una non pu esistere l'altro. L'arcobaleno infatti altro non che un effetto ottico dovuto al riflesso del sole sulle gocce d'acqua (che possono essere di pioggia oppure generate da una cascata).
Arcobaleno in Francia
E che dire dell'arcobaleno che risplende sopra i tetti? Magari di un piccolo villaggio in Francia? Col cielo ormai rischiarato e tendente al tramonto? C' qualcosa di pi romantico?
Denali National Park in Alaska
Ancora Alaska, stavolta nel Denali National Park, dove si trova la cima pi alta di tutta l'America settentrionale (ovvero il monte McKinley, che tocca i 6.194 m). Nel cielo color indaco si staglia un arco praticamente perfetto.
Arcobaleno alle Maldive
Ma esistono gli arcobaleni alle Maldive? Ebbene s, basta aspettare che piova et voil, dalla spiaggia dell'atollo, oltre al mare a perdita d'occhio, compare anche un arcobaleno. Piccolo, luminoso e perfetto.
Arcobaleno sul Kansas
Qui siamo di nuovo negli States, per la precisione nello stato del Kansas (la patria di Doroty, quella finita nel mondo di Oz). Un arcobaleno bellissimo, soprattutto perch la luce del sole al tramonto lo rende dorato. E poi c' il riflesso nell'acqua.
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:45. -
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Lo strano arcobaleno sull'aereo di John Kerry
Un insolito arcobaleno circolare crea uno strano effetto tra le nuvole che circondano l'aereo che sta portando il segretario di Stato Usa, John Kerry, da Tel Aviv a Ginevra per i colloqui del gruppo 5+1 e Teheran sul nucleare iraniano
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:52. -
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Non è che fosse un UFO? 
e ma gli alieni neanche l'hanno rapito però... non si sono più gli UFO di una volta 
Davvero strano... a cerchio poi... certo che la Natura a volte fa delle cose davvero straordinarie e inspiegabili.. -
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Un arcobaleno su Milano, l'album in diretta su Twitter
Un arcobaleno - addirittura doppio, visto da alcune zone della città - compare nel cielo di Milano. E immediatamente si scatenano i tweet con le immagini e l'hashtag #arcobaleno: eccone alcune prese dal social network.
repubblica.it/
Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:53. -
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Edited by belias94 - 6/5/2016, 15:56. -
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Edited by belias94 - 6/5/2016, 16:26. -
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Gli arcobaleni più belli del mondo
Quali sono gli arcobaleni più belli del mondo? Stilare una classifica è davvero difficile. Alzare gli occhi al cielo dopo un temporale e vedere un arco colorato è uno spettacolo che lascia sempre meravigliati e incantati: perchè ci catapulta in un altro mondo, quello delle fiabe. Facciamo allora un giro del mondo alla ricerca degli arcobaleni più belli.
Arcobaleno in Norvegia nella Leira Valley
Partiamo dalla Norvegia, per la precisione dalla Leiria Valley: guardate che spettacolo questo arcobaleno unito alla luce particolare del cielo.
Arcobaleno nel deserto del Gobi
Qui siamo nel deserto del Gobi, in Asia, tra Cina e Mongolia: che spettacolo, eh? Nei luoghi dove c'è molto spazio e la vista può correre lontano l'effetto è ancora più scenografico, perchè non ci sono case e palazzi a oscurarne la luce.
Arcobaleno alle Isole Lofoten, Norvegia
Rimaniamo in Norvegia ma spostiamoci alle Isole Lofoten, tra le contee di Nordland e Troms: tra barche, mare e montagne, in uno scenario che sembra argentato, si vede un arco colorato fare capolino. Magari seguendolo si arriverà a trovare la mitica pentola piena di monete d'oro.
Arcobaleno a Galway, in Irlanda
L'arcobaleno più classico, o almeno quello più fiabesco, dove può trovarsi se non Irlanda? Qui siamo a Galway, sulla costa ovest. Secondo la tradizione e le leggende irlandesi, infatti, i leprecauni nascondono proprio alla fine dell'arcobaleno le loro pentole piene di monete d'oro.
Doppio arcobaleno in Alaska
L'Alaska è un paese che, per la sua conformazione o forse per il fatto di avere molti spazi vuoti, permette di osservare bellissimi arcobaleni, alcuni addirittura doppio come questo. E' un effetto ottico che ogni tanto si verifica: se osservate con attenzione noterete che il secondo arcobaleno ha i colori invertiti rispetto al primo.
Arcobaleno doppio in Norvegia
L'arcobaleno doppio (in questo caso siamo ancora in Norvegia) altro non è che un secondo arcobaleno provocato dalla doppia riflessione dei raggi del sole sulle gocce di pioggia. C'è anche un nome per indicare lo spazio di cielo compreso tra i due archi: si chiama banda di Alessandro, in onore del primo (Alessandro di Afrodisia) che lo descrisse.
Arcobaleno a Milano
C'è anche un po' di Italia in questa classifica: a volte è difficile vedere gli arcobaleni in città, eppure ogni tanto succede. Come in questo caso a Milano, proprio di fronte al Duomo: allora tutto si ferma e si rimane col naso all'insù a osservare questa meraviglia della natura.
Arcobaleno a New York
Idem a New York: coi grattacieli è possibile vedere un arcobaleno? Forse no, ma senz'altro possibile vedere un arcobaleno che si staglia col suo arco contro lo skyline della Grande Mela.
Arcobaleno doppio sul lago
Ancora un arcobaleno doppio, stavolta direttamente su un lago. Arcobaleno e acqua sono un binomio inscindibile, perchè senza l'una non può esistere l'altro. L'arcobaleno infatti altro non è che un effetto ottico dovuto al riflesso del sole sulle gocce d'acqua (che possono essere di pioggia oppure generate da una cascata).
Arcobaleno in Francia
E che dire dell'arcobaleno che risplende sopra i tetti? Magari di un piccolo villaggio in Francia? Col cielo ormai rischiarato e tendente al tramonto? C'è qualcosa di più romantico?
Denali National Park in Alaska
Ancora Alaska, stavolta nel Denali National Park, dove si trova la cima più alta di tutta l'America settentrionale (ovvero il monte McKinley, che tocca i 6.194 m). Nel cielo color indaco si staglia un arco praticamente perfetto.
Arcobaleno alle Maldive
Ma esistono gli arcobaleni alle Maldive? Ebbene sì, basta aspettare che piova et voilà, dalla spiaggia dell'atollo, oltre al mare a perdita d'occhio, compare anche un arcobaleno. Piccolo, luminoso e perfetto.
Arcobaleno sul Kansas
Qui siamo di nuovo negli States, per la precisione nello stato del Kansas (la patria di Doroty, quella finita nel mondo di Oz). Un arcobaleno bellissimo, soprattutto perchè la luce del sole al tramonto lo rende dorato. E poi c'è il riflesso nell'acqua.
Arcobaleno sul lago Grigio in Patagonia
Spostiamoci in Patagonia, sul Grey Lake, uno dei 7 laghi che si trovano in questa splendida terra. Sembra quasi un fotomontaggio ma non lo è: montagne, lago, cielo, vegetazione verde, nuvole e poi lui, l'arcobaleno.
Arcobaleno a Soriano nel Cimino
E ritorniamo nella nostra bella Italia, un paese così romantico che basta un arcobaleno sui suoi mille campanili a rendere tutto ancora più bello se possibile. Soriano nel Cimino si trova in provincia di Viterbo, nel Lazio: esiste una cartolina migliore dell'Italia?
Arcobaleno dal Belvedere del Krcki Most in Croazia
Sul mare
A picco sul mare
Tra le montagne innevate
Lungo una strada statale
Tra gli alberi di un bosco
Tra le montagne
Arcobaleno tra gli alberi
Tra la strada e il prato
Arcobaleno a Milano
Arcobaleno nel cielo di Lecce
Arcobaleno lunare
Arcobaleno sul mare
Fenomeno del doppio arcobaleno
Cascate con arcobaleno
Edited by belias94 - 6/5/2016, 16:29. -
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Tutto il fascino dell'arcobaleno: ecco i più belli
Ogni volta desta sorpresa e stupore eppure è un fenomeno frequente al quale dovremmo essere abituati. Ma non ci si stanca mai di meravigliarsi di fronte a quell'ampio arco iridato che solca il cielo e incornicia il paesaggio. Il web e tutti i social network traboccano di immagini di arcobaleni perché ogni volta che se ne vede uno in pochi resistono alla tentazione di estrarre lo smartphone e di immortalare il momento. Un momento "magico" certo, ma che ha le sue regole fisiche ben note. La prima condizione indispensabile sono le goccioline d'acqua nel cielo, come dopo (o durante) un temporale, vicino a una grossa cascata o anche a un semplice innaffiatore o nebulizzatore da giardino. La seconda è la luce diretta del sole, che deve essere sempre alle spalle dell'osservatore. È quella che, rifratta dalle goccioline sospese nell'aria, si disperde e scompone nei colori dello spettro. Se tutto fila, sollevando lo sguardo, si dovrebbero vedere non uno ma due arcobaleni concentrici. L'arco primario, il più nitido, con il blu all'interno e il rosso all'esterno. E un arco secondario, più ampio e meno brillante del primo, con i colori invertiti. La posizione dell'arco dipende sempre dalla posizione del sole, più basso è il sole più l'arcobaleno sarà in alto, e viceversa. L'angolo di rifrazione delle luce nelle goccioline di acqua però fa sì che l'arcobaleno scompaia quando il sole si trova a più di 42 gradi sull'orizzonte. Per questo è visibile in cielo solamente al mattino e alla sera
repubblica.it
Edited by belias94 - 6/5/2016, 16:32.
L'ARCOBALENO - LO SPETTACOLO DEI COLORI (NOTIZIE, FOTO E CURIOSITÀ) |
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