Il processo creativo dietro Ken il Guerriero

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    Una piccola riflessione sul combattimento fra Ken e Sabato.

    Ken può essere mille volte meglio di Sabato... però... Quando Sabato lo attacca con la lancia, la usa a mo di stiletto per infilzare Ken. E' una raffica velocissima. E' pacifico che Ken la schivi. Si, se è a terra. Ma si da il caso che Ken salta verso Sabato e passa indenne attraverso i millemila affondi di Sabato. E questa è una gigantesca scemenza. Si vede che è un filler e l'hanno fatta gli animatori. Chi è in salto, non può spostarsi. Di solito Hara questi svarioni non li fa, salvo che non stia citando qualcosa. In quel caso logica e buon senso svaniscono pure con lui.


    Prima Andavo di fretta e ho omesso la parte importante del bushido. E' importante perché la figura di Ryuga vi è calata interamente dentro.
    Qui c'è un articolo che ho composto prendendo qua e là, e che alla fine abbraccia anche le 5 forze di Nanto.

    Ryuga_TV7

    Non ho mai dato molto peso al bushido, ma stimolato da alcune recensioni e articoli su Ken che lo nominavano, mi sono finalmente deciso ad approfondire un minimo cos'è e come funziona.

    Quando l'ho letto, su wiki, il mio pensiero è volato subito su Ryuga. Perché finalmente abbiamo una spiegazione del suo comportamento.


    Leggiamo il bushido secondo wiki:

    Il bushido è un codice di condotta e uno stile di vita adottato dai samurai (bushi).
    Bushido significa: La via del guerriero.
    -NDMB Importante: Samurai deriva dal verbo Saburau, servire, e significa Servitore ("coloro che servono la nobiltà"). Bushi (Guerriero/samurai) in origine significava "l'uomo che ha la capacità di mantenere la pace, con la forza militare o letteraria". Col tempo, dalla fine del XII sec, Bushi e Samurai sono diventati sinonimi.
    In esso, sono raccolte, oltre le norme di disciplina militari, anche quelle morali che presero forma in Giappone durante gli shōgunati di Kamakura (1185-1333) e Ashikaga (1336-1573), e che furono formalmente definite ed applicate nel periodo Tokugawa (1603-1867), costituendo per secoli l'etica del popolo giapponese.

    Ciò nonostante il bushidō, rigido codice d'onore dei samurai, è sopravvissuto ed è ancora, nella società giapponese odierna, un nucleo di principi morali e di comportamento simile al ruolo svolto dai principi etici religiosi nelle società occidentali attuali.

    Ispirato alle dottrine del buddhismo e del confucianesimo adattate alla casta dei guerrieri,
    il bushido esigeva il rispetto dei valori di onestà, lealtà, giustizia, compassione, dovere, coraggio, sincerità, eroismo, onore, gentilezza e cortesia, i quali dovevano essere perseguiti fino alla morte.

    Il venir meno a questi princìpi causava il disonore del guerriero, che espiava la propria colpa commettendo il seppuku, il suicidio rituale.

    Seppuku (切腹? "taglio del ventre/stomaco") (harakiri nel linguaggio parlato) è un termine giapponese che indica un antico rituale per il suicidio obbligatorio o volontario, privilegio esclusivo della casta dei samurai. Era il modo in cui il samurai evitava la pena capitale, manifestava cordoglio per la morte del proprio signore oppure protestava per un'ingiustizia subita.

    Il seppuku veniva eseguito, secondo un rituale rigidamente codificato, come espiazione di una colpa commessa o come mezzo per sfuggire a una morte disonorevole per mano dei nemici. Si riteneva che il ventre fosse la sede dell'anima e pertanto il significato simbolico sotteso al rituale era quello di mostrare agli astanti la propria essenza, priva di colpe e in tutta la sua purezza.

    L'arma usata poteva essere il coltello chiamato tantō, anche se più spesso, soprattutto sul campo di battaglia, la scelta ricadeva sul wakizashi, detto anche "guardiano dell'onore", la seconda lama - più corta della katana - che era portata di diritto dai soli samurai.

    Il taglio doveva essere eseguito da sinistra verso destra e poi verso l'alto mentre ci si trovava nella classica posizione giapponese detta seiza, cioè in ginocchio con le punte dei piedi rivolte all'indietro; ciò aveva anche la funzione di impedire che il corpo cadesse all'indietro poiché, secondo il codice morale allora seguito, il guerriero deve morire cadendo onorevolmente in avanti.

    Per preservare ancora di più l'onore del samurai, un fidato compagno, chiamato kaishakunin, previa promessa all'amico, decapitava il samurai appena egli si era inferto la ferita all'addome in modo che il dolore non gli sfigurasse il volto.


    NDMB: La lealtà al signore locale, il Daimyo, era assoluta. Quando questi moriva, i suoi samurai servitori avrebbero dovuto commettere seppuku. Qualora le cose col loro signore non fossero andate bene, il samurai poteva essere cacciato e diventava un Ronin.
    Aldilà dell'idealizzazione del codice del bushido, i samurai erano uomini. E non era raro che i samurai si comportassero male e con arroganza verso le classi inferiori. Capitava che i ronin si riunissero in bande dedite al saccheggio.
    Come naturale estensione del concetto di fedeltà al Daimyo, vediamo qui sotto cosa è successo in tempi più recenti.



    Successivamente alla Restaurazione Meiji (1866-1869), il bushido ebbe come punto fondante il rispetto assoluto dell'autorità dell'imperatore e divenne uno dei capisaldi del nazionalismo giapponese.


    L'opera principale che ha raccolto il codice di vita dei Samurai si chiama Hagakure.

    In realtà esistono anche altri scritti che parlano del modo di vivere dei samurai, compreso Il libro dei cinque anelli, scritto da Miyamoto Musashi, il più famoso spadaccino giapponese. Va detto che era si bravo, ma giocava anche sporco.

    Diversamente dall'Hagakure, che poneva la fedeltà al proprio signore al di sopra di tutto, Musashi era un indipendente:
    - il concetto di onore dell'Hagakure è basato sull'accettazione della morte e sull'obbedienza cieca al proprio signore,
    - mentre Musashi lo lega alla ricerca dell'autoperfezionamento e alla completezza culturale e filosofica.

    -- Si noti che Musashi non era un "vero" samurai, ma un bushi, rifiutandosi per tutta la vita di prestare servizio a un signore giurandogli fedeltà, rimanendo sempre indipendente



    Wiki
    L'Hagakure è un libro scritto in un'epoca di pace per creare un samurai perfetto, a partire dal suo obbligo di servire il proprio padrone e il suo onore, con la propria spada e con la propria vita; il Libro dei cinque anelli, al contrario, punta a creare un perfetto samurai facendolo divenire un uomo completo o il più possibile completo e inoltre pone molto l'accento sulla spiritualità buddista zen (e marginalmente sul buddismo esoterico colto) e alla preparazione filosofica, puntando a fare del suo samurai perfetto anche un uomo "buono" secondo i principi del buddismo giapponese. Si noti che il Libro dei cinque anelli fu scritto appena dopo la pacificazione del Giappone da un simpatizzante per la fazione sconfitta e quindi è molto meno "teorico" e molto più pragmatico e figlio di combattimenti reali e non dispute sull'onore. Forse non è un caso se l'Hagakure divenne un libro importantissimo per il nazionalismo e il fascismo giapponese, che lo resero una lettura quasi obbligatoria all'interno dei loro circoli, mentre il Libro dei cinque anelli conobbe una grande fortuna anche al di fuori del Giappone e in ambiti culturali differenti.

    Verso il 1000 era ancora lo shintoismo la principale fonte di ispirazione per i samurai, corrente che sottolineava la fedeltà all'imperatore, in un'epoca in cui essere samurai voleva dire essere un guerriero abile, ma successivamente concetti taoisti, buddisti e confuciani iniziarono a diffondersi e a sovrapporsi a questi. In particolare ebbero grande fortuna, dopo il buddismo cinese, il buddismo zen e il buddismo esoterico.

    In quest'epoca si diffusero molte scuole che associavano ai doveri del samurai l'obbligo di svolgere i propri compiti non solo al massimo delle proprie capacità, ma con grazia ed eleganza, dimostrando attraverso il gesto la propria superiorità, pratica che fu molto contestata nel XVI secolo, quando riprese l'attenzione all'efficacia e non alla forma del gesto, ma che è rimasta in molte scuole di pensiero samurai.

    I ruvidi guerrieri del 900 erano divenuti, prima del 1300, raffinati poeti, mecenati, pittori, cultori delle arti, collezionisti di porcellane, codificando in molte opere di bushido (fino al Libro dei cinque anelli) la necessità per un samurai di essere esperto in molte arti, non solo in quella della spada.

    Nell'Heike Monogatari, l'opera letteraria più famosa del periodo Kamakura (1185-1249), attribuiva alla via del guerriero l'obbligo dell'equilibrio tra la forza militare e la potenza culturale. Gli eroi di quest'epopea (la storia di una lotta tra due clan, i Taira e i Minamoto) e di altre che si ispirarono a questa negli anni immediatamente successivi, sono gentili, ben vestiti, molto attenti all'igiene, cortesi con il nemico nei momenti di tregua, abili musicisti, competenti poeti, letterati talvolta particolarmente versati nella calligrafia o nella disposizione dei fiori, appassionati cultori del giardinaggio e spesso interessati alla letteratura cinese. Inoltre morendo spesso mettono in versi il proprio epitaffio.

    Questa visione duplice dei compiti del samurai si affermò grandemente, fino a diventare egemonica.

    Takeda Shingen (1521-1573), forse il più brillante generale del XVI secolo, che affermava come la grandezza di un uomo dipendeva dalla pratica di numerose vie.

    NDMB: tuttavia c'è chi ha frenato:
    Wiki
    -Gli estremisti-
    Questo atteggiamento ovviamente provocò tutta una serie di aspre critiche; in particolare si ricorda l'avversione di Kato Kiyomasa (1562-1611) per tutto ciò che non era marziale e la sua opinione, condivisa da molte scuole "estremamente marziali", secondo la quale un samurai dedito alla poesia sarebbe divenuto "effeminato" mentre un samurai che avesse praticato il mestiere dell'attore o si fosse interessato al teatro Nō avrebbe dovuto suicidarsi per il disonore che arrecava al suo nome. Correnti di pensiero "estremamente marziali" e di rifiuto degli aspetti culturali della figura del samurai si diffusero notevolmente nei secoli successivi.

    -i moderati-
    Hojo Nagauji (o Soun), signore di Odawara (1432-1519), uno dei più importanti samurai della sua epoca scrisse nei Ventuno precetti del samurai: "La via del guerriero deve sempre essere sia culturale, sia marziale. Non è necessario ricordare che l'antica legge stabilisce che le arti culturali dovrebbero essere rette con la sinistra e quelle marziali con la destra", in questo sottolineava una certa predominanza per le arti marziali.

    Durante la cosiddetta Pax Tokugawa (1603-1853/1869), in piccoli dojo non solo si accettava l'etichetta, ma anzi la si studiava a fondo; al contempo però si intendeva anche ritornare al significato originario dell'essere samurai, il guerriero impavido.

    Le differenti fonti di ispirazione culturale a cui erano soggetti i samurai (scintoismo, scintoismo esoterico, taoismo, buddismo cinese, buddismo della terra pura, buddismo zen, buddismo esoterico, confucianesimo ufficiale cinese, confucianesimo dei glossatori giapponesi ed epica classica giapponese) crearono scuole di pensiero e di pratica molto differenti, con principi di vita talvolta contrapposti o, più spesso, semplicemente complementari, anche grazie alla grande attitudine al pragmatismo e al sincretismo della cultura giapponese.


    Wiki elenca in grande stile i: I Sette principi del Bushido

    Estratti dall'Hagakure.

    Presi dal sito: www.cultorweb.com/Samurai/Bushido.html
    Che ha una grafica molto più bella.

    義, Gi: Onestà e Giustizia

    Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

    勇, Yu: Eroico Coraggio

    Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.

    仁, Jin: Compassione

    L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una. La compassione di un samurai va dimostrata soprattutto nei riguardi delle donne e dei fanciulli.

    礼, Rei: Gentile Cortesia

    I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini. Il miglior combattimento è quello evitato.

    誠, Makoto: Completa Sincerità

    Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.

    名誉, Meiyo: Onore

    Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.

    忠義, Chugi: Dovere e Lealtà

    Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.


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    Vale la pena approfondire i contenuti degli scritti di Musashi Miyamoto.

    Con queste premesse sulla vita di MM:

    Takezo è il nome proprio da adulto (al compimento dei 13 anni). A 13 anni ebbe il suo primo duello mortale.

    A 16 anni partecipò e si batté nell'epica battaglia di Sekigahara (1600) per la fazione sconfitta. Sopravvissuto al massacro di migliaia di guerrieri e all'inseguimento da parte dei nemici, Musashi cominciò un vagabondaggio per il Giappone alla ricerca di avventure e di affermazione personale.

    Dopo quell'esperienza che lo segnò profondamente, visse diversi anni in totale eremitaggio nelle foreste più impervie, dedicandosi esclusivamente all'affinamento delle tecniche marziali.

    Vagò fino ai 29 anni, battendosi per una sessantina di volte ottenendo sempre la vittoria. 59/60 vittorie e un pareggio.

    Egli era un innovatore nella strategia di lotta psicologica, nello studio della personalità e delle debolezze dell'avversario e nelle tattiche comportamentali per sfruttarle. Strategia pressoché sconosciuta fino ad allora, tra i samurai.
    Esempio 1: la sua mancanza di puntualità negli appuntamenti era leggendaria, ma va precisato che la mancanza di puntualità ai duelli faceva parte di una precisa strategia psicologica che Musashi adottava (mai ripetendola più di una o due volte con avversari che ne erano a conoscenza), allo scopo di togliere fiducia all'avversario e di fargli perdere calma e concentrazione.
    Esempio 2: Nel duello contro Kojiro, Il bokken (spada di legno) ricavato dal remo era stato appositamente intagliato nel remo per renderlo più lungo di uno normale e Musashi ne immerse la punta nell'acqua, per nasconderne la lunghezza agli occhi dell'avversario. In questo modo il samurai riuscì a sorprendere Kojiro e a sconfiggerlo. Nota: Kojiro era già stato vittima della tecnica del ritardo: contro Kojiro tardò al punto che fu mandato un emissario dello sfidato a prenderlo, il quale lo trovò che ancora dormiva. Musashi si alzò e fece colazione con tutta calma. Quando Kojiro lo scorse arrivare in barca, calmo e per di più armato solo di un bokken, perse la calma al punto di corrergli incontro nell'acqua gettando via il fodero della sua katana. Musashi lo apostrofò dicendogli che in quello stato aveva già perso.

    I dati biografici sono incerti, ma tradizionalmente si ritiene vero che Musashi non abbia mai perso un incontro

    Il suo duello più celebre fu quello combattuto contro Kojirō Sasaki, detto Ganryu, nel 1612, sull'isola di Funa-jima. Infatti questo duello era stato organizzato da due famiglie che si contendevano il potere politico nella zona. Musashi era il campione di una e Kojiro dell'altra. Comunque Musashi dopo questo duello si ritirerà dalla vita di rōnin in cerca di sfide e non cercherà più scontri singoli. Probabilmente il duello rappresentò comunque una svolta nella vita di Musashi, volente o meno. Se, come sembra, ci furono fini politici dietro lo scontro, Musashi forse capì che il singolo non può nulla nelle trame ordite dai potenti nella società. Forse questo gli fece diminuire l'interesse per lo scontro singolo e aumentare quello per lo scontro di massa e lo studio della strategia applicata alle battaglie tra eserciti.

    In vecchiaia, diede diverse dimostrazioni della sua abilità. Non uccideva più gli avversari, e li fronteggiava sempre con un bokken. Si dice fosse mancino, e abile nel lancio dei coltelli. In età matura partecipò per il suo signore a delle battaglie, che lo videro vincitore. Per lui la strategia che si mette in pratica per un singolo individuo si può utilizzare anche per molti.

    Altre info:
    -A 50 anni si ritirò per dedicarsi allo studio, alla letteratura e ad altre discipline risultando un maestro in molte di esse come, ad esempio, nella pittura, nella calligrafia e nell'arte della forgiatura delle tsuba, le tipiche guardie delle spade che spesso risultavano vere e proprie opere d'arte, tanto che diede il proprio nome a un modello divenuto poi tradizionale.
    -Morì in età avanzata, probabilmente per un tumore allo stomaco, in un periodo storico del Giappone in cui la vita media si attestava intorno ai 40 anni.
    -La leggenda vuole che al suo funerale un fortissimo tuono scosse tutti i presenti alla cerimonia e il commento dei più fu "è lo spirito di Musashi che lascia il corpo".


    Il Libro dei cinque anelli o Go rin no sho (五輪書?), è stato scritto da Miyamoto Musashi (宮本武蔵?) nel 1645.
    Diversamente dall'Hagakure è più un testo tecnico: è considerato un classico dei trattati sulla strategia militare, spesso paragonato a L'arte della guerra di Sūnzǐ.

    Il libro dei cinque anelli (五輪の書 Go rin no sho?), conosciuto anche come Il libro degli elementi o Il libro dei cinque elementi, è la sintesi di tutta la sua esperienza. L'opera è divisa in cinque parti: I cinque anelli sono gli elementi costitutivi dell'universo secondo la cultura Taoista: terra, acqua, fuoco, aria e vuoto.

    Ogni elemento rappresenta un differente aspetto della strategia e si presume che il guerriero che sia in grado di padroneggiare perfettamente i cinque elementi sia un guerriero invincibile.

    Il libro della Terra tratta in generale l'arte della spada; quello dell'Acqua descrive specificamente le tecniche della scuola fondata dall'autore; quello del Fuoco le tecniche di combattimento; quello dell'Aria le tecniche delle altre scuole; il libro del Vuoto, l'ultimo, espone le conclusioni filosofiche dell'insegnamento: una volta raggiunto l'apice della tecnica si devono dimenticare le regole e agire con la più grande e spontanea istintività. L'insegnamento è in linea con le massime della filosofia zen.


    L'ultimo scritto di Musashi è il Dōkkōdō (獨行道? "La via della solitudine" o "La via da seguire soli"), un breve elenco di precetti composto il 12 maggio 1645, una sttimana prima della sua morte.

    Precetti

    Accettate tutto nel modo in cui esso è.
    Non cercate il piacere in sé e per sé.
    In nessun caso dipendete da una parziale sensazione.
    Pensate leggermente di voi e profondamente del mondo.
    Siate staccati dal desiderio per tutta la durata della vostra vita.
    Non rammaricatevi di ciò che avete fatto.
    Non siate gelosi.
    Non fatevi rattristare da una separazione.
    Il risentimento ed il rimpianto non sono mai appropriati né per se stessi né per gli altri.
    Non lasciatevi guidare da un sentimento di amore o di lussuria.
    In tutte le cose non abbiate preferenze.
    Siate indifferenti a dove vivete.
    Non ricercate il gusto della buona cucina.
    Non mantenete il possesso più di quanto sia necessario.
    Non agite seguendo le credenze comuni.
    Non collezionate armi né fate pratica con le armi al di là di ciò che è utile.
    Non temete la morte.
    Non cercate di possedere i beni o feudi in ragione della vostra vecchiaia.
    Rispettate il Buddha e gli dei senza contare sul loro aiuto.
    Si può abbandonare il proprio corpo, ma è necessario preservare l'onore.
    Mai smarrire la Via.


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    Dopo tutte queste nozioni, possiamo vedere una traccia legata a Ryuga. Egli era un indipendente (Musashi?), ma che per amore della stabilità, decise di mettersi al servizio di Raoul (o Hagakure?).
    Tuttavia essendo legato a Sirio, la stella che per vocazione doveva rivelare il vero messia, chiese a Raoul di liberarlo dall'obbligo di fedeltà che si era imposto, e nel suo tentativo di testare il vero pugno, spirito e forza di Kenshiro, per capire chi fra lui e Raoul era l'eletto, si è trasformato in un demone assassino.
    La sua morte sembra incomprensibile: sfida Ken che sa essere estremamente forte. Più forte. E per cosa? Per rendersi conto di chi è il vero salvatore? Ma se poi muori a cosa ti serve? Queste sono obiezioni legittime, ma se lo valutiamo alla luce della sua vocazione innata e irresistibile, del suo destino, allora acquistano un senso.
    Non importa se Ken era probabilmente più forte di lui. Doveva saggiare di persona di quanto lo era e della limpidezza di questa forza. E saperlo e poi morire non è in realtà senza significato, in quanto prima di morire ha reso consapevole Ken del suo destino. L'ha unto della verità che lo riguardava. Grazie anche a Toki. Non è una cosa da poco, perché adesso Ken può continuare il suo viaggio con una nuova e più determinata consapevolezza.

    Per arrivare a questo risultato Ryuga ha però dovuto di fatto tradire Raoul. Non solo. Per provocare la rabbia di Ken, ha commesso tantissime atrocità contro persone innocenti. Che va contro sia alla sua ricerca della stabilità e regolamentazione del genere umano, sia ai precetti stessi del bushido. Ryuga per portare a termine il suo compito ha infranto volontariamente i precetti Gi, Jin, Rei, Chugi.

    E come ogni buon samurai, per espiare questa, sia pure 'necessaria', colpa, ha fatto Seppuku.


    Juza e le 5 forze di nanto.

    Abbiamo visto che per MM, l'arte della guerra è simboleggiata dai 5 elementi del Taoismo. E in particolare fra questi c'è il Vuoto. E la descrizione marziale del vuoto coincide con l'attitudine della nuvola di Juza. E anche la sua indipendenza ricorda moltissimo quella di MM, nonché tutte le strategie che mette in atto.
    Chiaramente possiamo notare la corrispondenza, non proprio perfetta, anche degli altri guerrieri con gli elementi taoisti.

    Se consideriamo l'insieme samurai, bushido e musashi, vediamo che presentare la minisaga di Ryuga, non è in realtà un fatto a sé, ma costituisce un tema unico, il bushido, con l'arco delle cinque forze che viene subito dopo.

    Ma perché questa corrispondenza è imperfetta? Montagna invece di terra, vento invece di aria, ecc?
    Beh, semplicemente perché il taoismo non è l'unica fonte che ha contribuito alla creazione delle 5 forze di nanto. Un'altra, o l'altra, è l'esodo degli egiziani e il pellegrinaggio di Mosè sul Sinai. Raoul rappresenta il faraone che insegue gli israeliti, il vento e il fuoco sono la colonna di fuoco che impedisce agli egiziani di avvicinarsi/il roveto ardente e il vento li ostacola ulteriormente. Fudo è il Sinai, la nuvola è la nube che oscura la vista agli egiziani e l'acqua è il mare che si apre. Non ricordo bene l'esodo, ma grossomodo dovrebbe essere così. Se fate caso, nel manga quando Raoul si libera delle trappole di Ryaku (Mosè?), solleva due pezzi di pavimento ai lati che gli fanno da scudo contro tutte le armi che gli arrivano addosso. Ma... sono come i muri di acqua ai due lati del popolo ebraico, quando attraversa il letto del mar morto! Si potrebbe dire che anche le pietre tonde che gli uomini di Juza che gli scagliano dall'alto schiacciandogli l'esercito, ricordano le acque che si chiudono sugli egiziani.


    Quanto abbiamo letto sul bushido, ha anche dei semi che poi ritroviamo nell'isola dei demoni: Musashi che ottiene il suo nome da adulto a 13 anni, ricorda che gli Shura partono senza nome, e lo ottengono solo se si dimostrano validi combattenti, ovvero degni di onore, ovvero "adulti". La sconfitta e la vita fuggiasca di M che si dedica alle arti marziali e combatte con trucchi e strategie, si riflettono in Orca. Sopravvissuto alla disfatta dei pirati, si nasconde e attacca + o - a tradimento, dopo aver studiato i punti deboli del nemico. M che si dedica a raffinare le proprie capacità belliche, ha il corrispettivo in Orca che impara l'hokuto ryuken.
     
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    Un paio di ripescaggi. Che non so se l'ho già detto.
    Dallo scontro con Raoul, fino al combattimento finale con Sauzer, Ken ha una fascia al braccio ferito. Idea presa da Indiana Jones ne I predatori dell'arca perduta.

    Ripescaggio 2: Nella storia Ken viene ferito varie volte. Queste ferite sembrano riprese un po' da Indi, un po' da Violence Jack.
     
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    Ripescaggio: il dialogo di Oogai in punto di morte.
    Non c'entra il buddismo. Ho visto il video coi sottotitoli inglesi. Che essendo amatoriali e fatti da appassionati, dovrebbero essere fedeli.
    Queste due osservazioni si basano su questo punto. Nel caso scoprissi che non è così, bisognerà correggere quanto sto riportando.
    La frase che invitava Sauzer a non avere mai pietà, è una misinterpretazione del doppiaggio nostrano, e perciò decadono tutte le osservazioni critiche in questo senso. In realtà dice: "il vero percorso verso la successione non ha spazio per la 'sympathy'". Con sympathy che può significare tante cose, ad esempio compassione, amicizia, vicinanza e altri.
    Ogai vuole dire che siccome il passaggio di consegne avviene tramite un combattimento mortale, non si può tentennare e farsi prendere dai sentimenti.
    La durezza era perciò intesa all'interno di questo confronto. Viceversa il doppiaggio nostrano l'ha interpretato in senso generale. Che si, visto il comportamento di Sauzer ne sembra una giustificazione, ma non era questo l'intento originario nel giapponese.

    Ripescaggio 2 (in realtà per me è innocuo): un'altra diverse ed 'erronea' interpretazione del dialogo l'abbiamo anche dopo: finito il flashback del passato di Sauzer, egli dice, in ita: "Come vedi il vero killer non sono io, ma l'amore in cui hai sempre creduto". E Ken-Alessio Cigliano risponde secco: "L'Amore non ha mai ucciso nessuno!".

    Il dialogo originale invece è questo: Sauzer: "Muori, insieme all'amore in cui credi!". Ken: "L'amore non muore mai!".

    Personalmente ciò che dicono nel doppiaggio italiano mi piace moltissimo. Molto più che nell'originale. Per quanto non sia 'fedele', la frase si adatta comunque al contesto e al tipo di confronto.

    Una osservazione personale
    Come la grammatica ha le sue regole, e in rapporto ad essa Pirandello dicevo che lui non scriveva bene, lui scriveva bello; ovvero non seguiva fedelmente le regole della sintassi, ma le impiegava con libertà per un risultato di maggior bellezza ed efficacia.
    Allo stesso modo, non sempre l'italianizzazione dei dialoghi è stata negativa. Alla fine conta il risultato, e nulla vieta che il pacchetto italiano possa risultare più soddisfacente dell'originale giapponese.
    In fondo gli animatori non fanno la stessa cosa quando alterano e modificano la storia mostrata nel manga? Si.
    Ma anche gli autori originali, per vari motivi, con i remake o trasposizioni successive fanno dei cambiamenti.

    Ci mettiamo qui dentro anche la scelta dei doppiatori. Che possono dare una resa molto diversa ai personaggi. E nulla vieta che il doppiatore italiano con la sua personalità e interpretazione sappia dare una caratura migliore al personaggio del suo omologo giapponese.
     
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    Parentesi fotografica
    Ken nel luogo dove è nato. La rivista.

    Prima cover di lancio di Ken su Shonen Jump
    6118197-41


    Le altre. Non sono in ordine di uscita.
    4923725-1985-01-02

    Questa mi piace moltissimo.
    4927035-weekly-shonen-jump-1985-15

    4927096-weekly-shonen-jump-1985-21

    Qui appare Mad Max!
    4927160-weekly-shonen-jump-1985-28

    Non tutte le cover sono belle. Questa è orribileee!
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    Sembra che Ken stia spaccando uno schermo dall'interno. E' interessante notare come i giappi adattino le scritte in funzione dell'immagine riprodotta.
    4968929-weekly-shonen-jump-1987-10

    Non so, forse era già uscita la trasmigrazione attraverso Satori, ma pure questa cover, specie se ingrandita, è di una bruttezza allucinante.
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    5047439-808

    5047475-799

    ...insomma
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    Perché c'è Commando?
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    5192496-978

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    Anche questa mi piace moltissimo. Molte di queste cover sono state poi usate come cover degli albi monografici di Ken. Altre sono immagini del manga colorate, e altre non si vedono che qui, come la prima di Ken, e anche questa non ricordo (no certezza) di averla vista altrove.
    6105175-8


    Ultima cover dedicata a Ken.
    Il bambino è Ryu, il figlio di Raoul. Così anche chi non ha letto il fumetto può vedere un assaggino piccino piccino del dopo Kaio.
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    Ripescaggio: Mi sembra di non averlo detto. Il bambino legato ad un blocco di cemento e lasciato sotto il sole da Jagger a trascinarlo, ha una probabile ispirazione nella scena del bambino/a reso paraplegico da una caduta che si trascina con le mani in L'amore e il sangue. Prima di morire ed essere trovato dai buoni.
    Il protagonista è Rutger Hauer e il regista è Paul Verhoeven. Gli stessi di Spetters. RH è uno degli attori preferiti di Hara evidentemente.
     
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    Gli episodi dal 78 all'82 compreso, sono un recap dei 5 guerrieri nanto. Apparentemente non dovrebbero aggiungere niente, in realtà proprio nei due episodi con Rei i nanto sono rappresentati inscritti in un fiore di loto, il simbolo del buddhismo.
    Questa immagine strana che casca apparentemente dal nulla, ci rivela che ci sono forti simbologie buddiste dietro al nanto.
    Si ripete che la stella di Sauzer è la stella polare di Nanto; non ha amici o famiglia, e tutto quello che ha è se stesso come stella dell'imperatore.
    Sembra un'estremizzazione dell'hinayana che dice di ricercare la propria felicità per essere felici (partendo da interlocutori mahayanisti).
    Volendo rimarca la solitudine di Sauzer e l'"egoismo" hinayana.

    人の幸せのためにだけ生きてきた
    マミヤに長老は言う

    「自分の幸せだけを考えなされ」

    これこそ万人幸せへの道!

    小乗仏教(本来の仏教)が説くと教えである。

    自分は自分の幸せを求め幸せになり、
    AさんはAさんの幸せを求め幸せになり、
    BさんはBさんの幸せを求め幸せになり、

    て感じに個々か幸せになっていけば
    万人が幸せになる。
    traduzione cruda di google
    Vivevo solo per la felicità degli altri
    L'anziano dice a Mamiya

    "Pensa solo alla tua felicità"

    Questa è la strada verso la felicità per tutti!

    Questo è l'insegnamento del Buddismo Hinayana (Buddismo originale).

    Cerco la mia felicità e divento felice,
    Il signor A cerca la felicità del signor A e diventa felice,
    Il signor B cerca la felicità del signor B e diventa felice,

    Se solo potessi diventare felice come individuo
    Tutti saranno felici.
     
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    I soldati di Raoul sotto Ryuga si distinguono dai precedenti che erano sul modello crestoni, per aver un elmo caratteristico, con una fascetta in lamiera all'altezza del naso. Questi 'elite' probabilmente sono figli di Ladyhawk. L'elmo di Rutger Hauer alla fine del film dovrebbe aver dato l'ispirazione. Film Che fra le altre cose ha un lupo nero protagonista.
     
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    Principalmente scrivo perché ho rivisto L'amore e il sangue, e debbo dire che non sono capace di scorgere particolari similitudini col cartone. Potrebbero esserci, ma io non vedo quasi niente che sia ripreso in modo lampante. Perciò fare paralleli diventa un azzardo. Meglio depennarlo dalle fonti sicure.
    Non che non possa essere una fonte, ma lo spirito del film lo rende difficilmente citabile così come si presenta. Ma a me servono di solito delle corrispondenze diffuse per poter valutare un film fra le fonti.

    Nell'episodio 83 Ken sconfigge Bugal. Questo è il peggior episodio di Ken per me. Sempre odiato Bugal. Qui Ken è disegnato in modo un po' strano. Mi ha fatto venire in mente un attore giapponese molto quotato da Hara. Bugal che annega un vecchio mi ha fatto venire in mente la promessa di vendetta di Iena Plinsky a Lee Van Cliff. Una volta davo più peso a questa corrispondenza, ma adesso sono più cauto. Doveri rivedere 199x fuga da New York. Per ora, droppo tutto.
    Si vedono Tou e Riaku. Che per me riprendono Teela e Duncan. Quando Tou piange, nel manga, mi ricorda Antonella Muti nel ruolo della principessa in Flash Gordon. Più avanti nell'anime, quando piange perché Raoul la ignora, è identica alla compagna umana di Flash. Comunque in questo episodi queste somiglianze non si vedono.

    Episodio 84 si muove la brigata del vento. I disegni di Hara cambiano spesso i connotati dei personaggi. L'elmo di Julia passa attraverso varie versioni. L'anime dovrebbe stabilizzarsi dall'inizio con la versione definitiva. Una curiosità che si nota nel manga, la forma dell'elmo, se girata sottosopra, è quella di una schifosa testa di insetto gigante. Nell'anime, nelle prime immagini dell'episodio, per le colorazioni e ombre, non si riesce a notare.

    Nel cartone in soldato pieno di frecce sulla schiena va incontro a Raoul che nel frattempo era in marcia e lo avvisa della brigata del vento. Nel manga l'incontro avviene nel palazzo di Raoul e la scena è ripresa da Ritorno a Oz, quando la regina cattiva si inchina di fronte al re degli gnomi. Ha una veste con tante penne lunghe sulla schiena che ricordano le frecce del soldato. Il re gnomo è più simile a Wiggle che a Raoul.
    Sempre nel cartone compare il fratello di Wein del vento, Shion. Shion dovrebbe essere ripreso dallo zio cinese/il cinese morto di Due superpiedi quasi piatti.
    La scena si sposta in una cittadina dove c'è un grande manifesto con Raoul che ha il dito puntato verso chi guarda. E' la versione Hokuto dello zio Sam americano.
    Con tanto di reclutatore che promette meraviglie a chi si associa all'esercito di Raoul.
    Si dice che Hara non apprezzasse questi filler anime. Però poi è andato a copiarli per la terza parte del manga, quella non trasferita in animazione. Anche lì c'è un reclutatore che promette meraviglie a chi accetta di venire a lavorare sotto Koketsu.

    Una volta portati al covo, David, il caporeclutatore incastra i nuovi iscritti. E se non affrontano la dura prova, dovranno vedersela con Glen. Glen è il sosia di Terminator, di Arnold Schwarzenegger. T è un film uscito nell'84 e questo è pure l'episodio 84. David ha una placca metallica sull'occhio. Anche se in realtà è invertito, lo fa assomigliara a un Terminator che ha perduto la carne intorno all'occhio. Citazione?
    Glen è stato allevato per comportarsi come un robot che sa solo combattere. Insomma anche il suo background lo fa assomigliare a un terminator. E inizialmente le da a Ken. Poi Ken decide basta e lo neutralizza.
    A fine episodio Appare Hyui di fronte a Kenshiro. Hyui uccide David e i suoi con onde di vuoto taglienti, nel più classico stile Nanto.
    Di Hyui è molto in evidenza carattere e determinazione. Il manga è estremamente avaro con questo personaggio che appare praticamente solo in mezzo capitolo del manga.
    Nel manga gli eventi, come spesso accade, sono formulati diversamente. La prima forza nanto a muorversi è Fudo. Hyui lo osserva da distante e capisce che deve muoversi anche lui. Questa scena è ripresa nell'anime più avanti con un altro personaggio.
     
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    Ep 85 Se l'episodio precedente scimmiottava certi avvenimenti del manga, Wei (Hyui nel manga) del vento che taglia un capocrestone e il soldato con le frecce nella schiena che avvisa Raoul, qui sono riprese proprio queste scene del manga, e qui effettivamente un soldato puntaspilli avvisa Raoul nel suo castello. Quindi è qui la piena scena citata ne Ritorno a OZ ('Nel fantastico mondo di Oz' è il titolo in italiano, per essere precisi). Ho sempre trovato eroica l'abnegazione di questo soldato di Raoul. Scena only anime, Wei sfida Ken. Poi, come nel manga, affronta Raoul, ma un suo pugno gigante lo frantuma. Pensando ai trascorsi, l'attacco che Wei porta in volo, sembra colpire in tutte le direzioni, un po' come il Killer che in Indiana 1 fa ruotare la spada. Il pugnone di Raoul è come il tir che investe il protagonista de Spetters. Scena finale, è Shion che da la brutta notizia a Ryaku. Anche lui arriva al castello di nanto ridotto a un portaspilli causa frecce lanciategli addosso da quelli di Raoul.

    86 A livello riferimenti poca/nessuna roba trovata. C'è il pirata Morgan, pirata della strada, che guida una specie di gippone/suv. Il nome può riferirsi a Sir Henry Morgan, famoso pirata inglese, in seconda battuta, in prima battuta al wrestler messicano "pirata Morgan" Pedro Ortiz Villanueva

    morgan
    Per un caso del destino, la voglia di Morgan cartone, assomiglia alla maschera di Morgan lottatore in questa immagine. Il lottatore cambiava spesso la copertura per l'occhio, quindi ho avuto una gran fortuna a trovare proprio quella simile.
    Per quel che riguarda il gippone, esso fa probabilmente riferimento a quello della famiglia Fratellis dei Goonies. In questo caso Morgan è affine a mamma Fratellis.
    Nel cartone Morgan ha due fedelissimi con dei grandi martelloni.
    Un riferimento alla coppia di fratelli dei Fratellis e/o al trio Los Infernales, tre wrestler messicani che si erano messi in squadra assieme. Incluso Morgan, per un periodo. Siamo nell'85. Purtroppo servirebbe un esperto di Wrestling e lottatori. Questo l'ho trovato per puro caso, grazie a internet.
    Comunque per questi due accompagnatori di Morgan, ogni riferimento è molto vago. Le connessioni che si vedono hanno basi molto leggere.

    L'episodio segna la fine della Bartmobile. E' tristissimo, ma serve ad avvicinare la serie anime al manga, che l'auto non ce l'ha. Avrebbe creato problemi di replica dei futuri avvenimenti.
    A proposito, simile sorta l'ha avuta anche Pel. Sparito nell'episodio 64 e tornato una ultima volta in una scena nell'ep. 70.
    Comunque a fine serie Pel lo si vede in un cameo in braccio ad Amiba.

    Nell'episodio appare Shuren, che crea cerchi di fuoco e nel contempo taglienti con onde di vuoto.

    87 Raoul alla testa di un esercito passa in una stretta gola, bellissima scelta, e un forte vento lo ostacola. Sembra lo spirito di Wei.
    Il vento è l'aria, uno dei 5 elementi del Taoismo. E poiché la marcia di Raoul a caccia dell'ultimo guerriero nanto sembra rifarsi al faraone che inseguì il popolo ebraico, è anche il vento divino che lo ostacola.

    Dopo il vento arriva Shuren delle fiamme che lo attacca. Si ricicla la scena del cerchio di fuoco tagliente, ma è tutto vano. Shuren allora si trasforma in una colonna di fuoco e poi diventa un uomo di fuoco. Infuocato va ad abbracciare Raoul. Il bodhisattva della medicina, (in Sanscrito) Bhaishajyaraja (Jpn Yakuo-bosatsu), per devozione verso il Buddha si da fuoco. Anche Shuren trova la sua assoluta Determinazione nell'"Eterna Luce" dell'ultimo condottiero di Nanto.
    Con Shuren si introducono i pantaloni che hanno gli interni coscia di colore diverso. Abbigliamento che poi ritroviamo in Juza manga (anime non so) e in Raoul ultimo combattimento. Visti i primi due, mi ha dato sempre l'impressione di essere un design che porta sfiga.

    Raoul gli gira e schiaccia la testa.

    Il fuoco è la colonna di fuoco fra gli egizi e gli ebrei che la notte faceva luce agli uni e impediva di avvicinarsi agli altri.
    Purtroppo, al di là della classificazione degli elementi, ignoro se i riferimenti taoisti nascondano altri richiami. Cosa questi rappresentano.


    Ken intanto incontra dei soldati di Raoul che stanno prendendo a botte un tipo stragigante, Fudo della montagna. Fudo non si rivela subito. Nel manga la banda è guidata da un soldato con una mandibola un po' storta e una cicatrice sulla guancia. Costui sembra masticare un chewingum. Sfida Ken mostrando la sua abilità nel passare velocemente la spada da una mano all'altra. Ken molto più veloce, a mano aperta gli schiaffeggia la mandibola dislocandola.
    Nell'anime le cose sono state cambiate. Il mandibola colla cicatrice esiste, ma è un generico. Nel cartone Ken disloca comunque la mandibola al capo della banda.
    Io chiamo il mandibola Chew Chew. E ho l'impressione che per creare un volto non perfettamente regolare, Hara si sia basato sul capobanda che in Due superpiedi quasi piatti, tormenta un barista, mentre Bud finge di essere un povero sordomuto e Terence uno storpio con le stampelle.
    Anche Fudo si presenta solo come un gigante pacioccone.
    Il giochetto delle spade Hara l'ha copiato dal Killer che sfida Indiana né I predatori dell'arca perduta. Il Killer fa questo gioco e poi/prima rotea la spada, per dimostrare le sue capacità. Indi semplicemente estrae la pistola e lo secca. Non mi sembra di aver visto il gioco delle spade nel cartone.

    88
    Il gruppo di Ken-Fudo entra in un villaggio. C'è il mercato e si vede la gente con la merce. Fra i tanti un generico che ha due piatti di roba legati agli estremi di un bastone che tiene sulle spalle. Una gallina in fuga è inseguita dal proprietario. Fudo decide di pensarci lui, ma gli viene fuori solo uno starnuto che sposta enormi quantità di aria, colpendo anche la gallina. Tutti ridono, ma Ken capisce che c'è sotto qualcosa a questa insolita performance. Il padrone della gallina li ringrazia, da ai nostri delle uova, e ripone la gallina nel carretto assieme alle altre galline che aveva. Nel cartone è diverso. Tiene le galline appese alle estremità di un bastone che tiene sulle spalle. Questa scena è ripresa da Mad Max; non ricordo se il 2 o il 3, ma credo il 2. C'è Max che con un bastone sulle spalle trasporta due secchi piendi d'acqua. L'uomo del carretto più tardi viene ucciso da una banda. A guidarla c'è Kogure. Il personaggio riprende la pittura facciale del cantante giapponese Demon Kogure. Lui e altri 4 affrontano Ken assieme, con la tecnica del Gatto a 4 code ( in origine Taizan-ryū Shisoku Ken - Lo stile del Pugno a quattro spire del monte Tai/Stile dei 4 pugni uniti). I suoi compagni sono Guzuri, Jira e Naburi. Tutti quelli della banda hanno una qualche pittura facciale. Facilmente ripresa da qualche cantante. Naburi ha un fulmine che gli attraversa il volto. Grafica presa da una delle molte pitture di David Bowie. Gli altri due non li ho identificati.
    In ultimo Fudo scopre un sopravvissuto su una roccia. Lo colpisce col taglio della mano. GOSHA SANGA ZAN (Affondo (tagliente) della montagna dei 5 astri in cerchio) In realtà non taglia nulla; si vede il tizio volare in alto tutto intero, mentre la roccia su cui stava viene frantumata dalla potenza del colpo. Ken commenta che Fudo è un artista marziale.
    Nel fumetto è diverso. La banda è tutta di generici eccetto il capo che è una specie di gigantesco Frankenstain. Morti gli altri lui si fa avanti per spacciare Ken, ma alle sue spalle appare Fudo che lo sovrasta con la sua mole ancora più immensa. Fudo lo lancia in aria, e a mezz'aria lo colpisce col taglio della mano, tagliandolo di netto in due stavolta. Nanto Stile! In questo caso Ken apostrofa il colpo solo come un generico colpo di arti marziali.
    A fine episodio arriva un messaggio a Juza delle nuvole, che si sta riposando per terra, fuori dalla sua roccaforte. Yuza lo lancia in aria e l'invio si frantuma in frammenti.

    La montagna rappresenta la terra nel Taoismo, mentre Juza ne è il vuoto. Il vuoto, nell'ottica di Musashi Miyamoto, simboleggia il combattimento dinamico, fuori dalle rigide regole. Subordinando schemi, inventiva, improvvisazione e risorse alle necessità, secondo come si presentano.

    Perché mentre i primi due astri in cerchio usano il nanto, gli altri due sembrano farne un uso limitato o assente? Fudo nel manga mostra un colpo nanto, ma non si ripeterà più. Perché i due astri in cerchio più forti rappresentano Bud Spencer e Terence Hill, prima di ogni altro riferimento. Sono gli scazzottatori per eccellenza. Per cui dopo una reminescenza/segno di appartenenza, non li si vedrà usare colpi taglienti, ma solo prese e contundenti. In omaggio ai due attori nostrani.
    Probabilmente Fudo che usa il nanto suona stonatissimo. Anche il colpo nanto che ha usato nel manga, sa di goffo. A cascata, orientato Bud-Fudo alla pugna e basta, anche Terence-Juza ha seguito lo stesso destino. E al paese che il nanto usi colpi taglienti. Creando un sacco di crisi interpretative fra i fans e i fanatici di hnk.
     
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    89 Il tizio che rapisce le donne per Daruka è ispirato dal medico dell'obitorio in due superpiedi quasi piatti, mentre Daruka stesso ha lo sguardo torvo del capitano della polizia. Le reazioni di Daruka pure assomigliano a quelle del capitano. Prima è torvo e dubbioso, poi mostra apprezzamento.
    Le donne rapite derivano dalle bambole di pezza rubate dal cinese.
    Poi dall'alto cade un liquido sulla testa e in bocca a Daruka. E' Juza che versa su di lui dell'acqua da un secchio, poi scende atterrandogli a piedi giunti in faccia, semplificando e seguendo il manga, gli avvolge le gambe intorno al collo e con una torsione glielo spezza. Il combattimento è più allungato nel cartone.
    Sono all'opera due film contemporaneamente. Nel cartone non sono identificabili, ma nel manga si. Perché il manga è più fedele e diretto alle fonti, mentre il cartone ha operato dei cambiamenti. Nel manga Juza non sta buttando dell'acqua in testa/bocca a Daruka, gli sta proprio pisciando sopra. In testa/bocca.
    Questa scena è stata copiata pari pari da Graystoke, la leggenda di Tarzan. Non solo la scena. Daruka è così brutto, disumano e scimmiesco, perché in effetti il suo modello di riferimento è proprio il caposcimmione della tribù di Tarzan.
    L'altro film coinvolto ci viene suggerito da un palazzo sullo sfondo, sempre nel manga. Questo palazzo è danneggiato. Sembra aver subito una specie di esplosione. Però per il tipo di danno, non sembra proprio da esplosione. E' più come se fosse fuso. E non verso il basso, ma verso l'interno del palazzo.
    Poi pensando ai film che hanno l'acido in rilievo ho capito e visto tutti i riferimenti coinvolti nella scena. Il palazzo fuso sta per il pavimento della Nostromo fuso dall'acido alieno, in Alien. E l'attacco di Juza scimmiotta, scombinando e adattando un po' le carte, l'attacco e l'azione della mano-ragno aliena, il Facehugger: la pisciata in bocca non è solo una copia di Tarzan, ma in chiave Alien rappresenta il deposito della larva aliena nel corpo dell'ospite ad opera del facehugger.
    Juza che gli salta in faccia fa proprio quello che fa il facehugger, e quando con le gambe gli circonda il collo (e poi glielo spezza), fa il verso alla coda del facehugger che si avvolge intorno alla gola della vittima.
    Nel cartone Juza ha una banda di amici, nel manga è un solitario.

    Ken intanto affronta due grossi banditi, un riciclo di Fiori e Quadri. Il combattimento non è identico, ma molto più bello e dinamico in questo caso.

    Scena finale, si vedono due soldati di Fudo raggiungere Juza per convincerlo ad entrare in azione (=morire però!!). Questo è anche il primo contatto con Juza visto nel manga. La lettera era un'invenzione del cartone.

    90 Lo zio di Juza forse riprende la figura del nonno cinese nel film dei poliziotti con Bud e Terence.
    Gelga invece è la versione a steroidi del procuratore distrettuale dello stesso film. Forse tagliato con Petrov (Robert Baker in Dalla Cina con furore) nelle sue dimostrazioni di forza e resistenza. I colpi di Gelga spezzano il terreno allo stesso modo che si è visto questo saltare in La cosa, quando l'ultima cosa si avvicina dal sottosuolo per poi emergere.
     
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    Ripescaggio: Garou, l'abile maestro di Katana del cartone, braccio destro di Ryuga, potrebbe essere ispirato da Suzuki de Il furore della Cina.
     
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    Sempre nell'ep 90,
    le bellezze al bagno sembrano derivare da: Le_Bain_Turc,_by_Jean_Auguste_Dominique_Ingres, 1862, e La_grande_piscine_de_brousse by Jean-Léon Gérôme, 1885. Anche le bellezze al bagno di Picasso potrebbe aver contribuito a creare la scena, mentre l'immagine dell'arrivo di Juza ha affinità con un quadro di Rembrandt.

    La Audrey Hepburn da Gli Inesorabili, Colazione da Tiffany e Vacanze Romane, assomiglia moltissimo alla giovane Julia che ha atterrito e conquistato Juza.

    Nel mix di Juza ci metto Flash Gordon 1980 dal film omonimo, per la sua dinamicità, maglietta e fascino scanzonato. E poi Tou pure viene dallo stesso film. Hara usa certi film come fonti per settori del manga, non solo per pg occasionali. Se ne vedi uno, è probabile che in "zona" ce ne siano altri a vario titolo.
     
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    91Non ci badavo, ma ho finalmente notato che Raoul viene chiamato dai suoi soldati Ken Oh - Sama. Sama è il suffisso che si usa per indicare un grande rispetto e reverenza verso persone più alte in grado o divinità. O anche i clienti. Per noi potrebbe corrispondere a "onorevole", "monsignore", "signore (verso un superiore)".
    Ken significa pugno, colpo o tecnica. "Oh" significa Re. Perciò si può intendere come "Il grande signore Re delle mosse marziali".

    Questa denominazione ovviamente ha dei risvolti netti. Nel cartone si affrontano Ken e Ken-Oh. Che contribuisce a inasprire il contrasto fra i due personaggi. Praticamente è scritto nel destino.

    91 Ken vs Dolfi e Zenda
    Dolfi è uno grosso che gonfia i suoi muscoli strappando anche lui i vestiti. In teoria è una scartina, grosso forte e lento. Mette tuttavia in difficoltà Ken colpendolo con colpi contundenti diretti fino a fargli sputare sangue. Perché Zenda acceca Ken a distanza col riflesso del sole al momento opportuno.
    Prima di morire a Dolfi si deforma la fronte. Che lo rende in qualche modo simile a certe deformazioni viste con lo Hulk di Lou Ferrigno.
    In pratica Dolfi è l'Hulk del telefilm. E' ironico in quanto anche Fudo rappresenta un Hulk. Non veste di verde per niente. Anche per un altro motivo cmq, come poi si vedrà.
    A fine episodia abbiamo Yuza rapito e incatenato nel palazzo di Julia. Quando la vede, si ingrossa, gli occhi gli si illuminano e strappa le catene. E' irresisitibile:
    He-Man! "Per il potere di Grayskull, la grande forza è con me!!"!

    Questo episodio è stranissimo all'inizio si vede Raoul entrare in una città. E fra gli altri cittadini che lo guardano passare c'è Juza. Raoul pensa agli astri in cerchio che lo contrastano, ma qui Juza è solo spettatore. Subito dopo si vede Juza seduto al suo palazzo con i soldati di Fudo che tentano vanamente di farlo intervenire.
    Juza è tornato a casa sua. Fin qui va bene, anche se il passaggio di scene è a dir poco troppo repentino. Viene però da domandarsi con quale criterio sono gestiti gli spostamenti e le distanze nel cartone-fumetto. E' vero che Raoul non sa bene dove sia il castello di Nanto, ma vedere Juza nella città attraversata da Raoul, tornare a piedi al suo posto, poi essere rapito e portato al castello di Nanto. E nei prox episodi, prepararsi, preparare una imboscata e attaccare Raoul, fa tutto così funzionale solo all'obiettivo ignorando del tutto la geografia. Che per fortuna di Ken, è un mondo fantastico per nulla definito.
     
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    I buoni devono attraversare un ponte. Il guardiano è Baruda, un cavaliere armato di lancia. Il suo scagnozzo principale è un tizio grande e grosso e stupido, di colore molto rosso, con un barbone, pelato sulla sommità della nuca e capelli a fargli da "criniera" attorno al collo. E' Beast-man dei masters!
    Baruda ha la u nel nome per via della struttura della lingua giapponese. U che comunque spesso si sente poco o niente. Quindi BARDA. Barda sta per bardatura. La bardatura è la corazza che si mette sui cavalli quando vanno in battaglia (se uno può). Barda è armato di lancia. Usa la lancia per infilzare Ken come uno spiedino. Ken evita e salta via. Barda ne approfitta e con una slashata verso l'alto gli procura un taglio lungo e anche un po' profondo. Un affondo molto pericoloso, ma non letale. Ken lo blocca come un tempo ha bloccato quadri e lo fa cadere disarmato dall'alto. Lo riempie di calci e con l'ultimo lo spedisce in orbita dove esplode come una supernova.
    Domanda. Che ci fa un cavaliere fuori dal nulla? Al di la di chissà quale fonte, un cavaliere con lancia ricorda troppo Tekkaman. Tekkaman, il cavaliere dello spazio. Ed è precisamente nello spazio (virtualmente) che lo spedisce Ken!

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    Juza e banda vanno ad affrontare Raoul. Che continua a marciare col suo esercito in fondo ad una gola. In una delle immagini successive, si vedono le moto della truppa di Juza tutte arricchite da armi quali lama, cannoni e lanciamissili. Roba abbastanza simile si è vista in mospeada e in una truppa d'assalto di King in Violence Jack.
    Ken invece affronta Gemoni, una specie di ninja samurai con grandi spadoni. I fan dicono che riprende il capo dei rivali di Ken nei due episodi pilota. Si vedeva solo pochissimo il volto con la cicatrice. A me sembra un incrocio fra King di V.J. e Jaffar del ladro di Bagdad.
    Il combattimeno è deludente. Si segnala per convertirsi negli stessi affondi visti col Sergente Pazzo dei golan, solo portati con due spadoni anziché due pugnali.
    Riciclato il pugno nell'occhio visto con Madara e le mani fuori controllo viste con il Maggiore o il capitano dei golan.
    A fine episodio si revedono le moto della truppa Juza, ma stavolta sono tutte uguali e normali.
    Juza ruba Re Nero e dei suoi uomini appostati sopra la gola, fanno cadere dei pietroni che schiacciano molti dell'esercito di Raoul.
    Senza Re Nero Raoul smette di avanzare.
    La caduta delle pietre è l'equivalente delle acque che si chiudo sul faraone mentre cerca di attraversare il mar morto. Volendo, Raoul che si ferma ad aspettare corrisponde agli egiziani impantanati nella fanghiglia sul fondo del mare morto quando era aperto.
     
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    Non rammento tutto, ho perso degli agganci. Compaiono i bambini di Fudo. Fudo sorridente e ciccione, amico dei Bambini è Maitreia, il futuro Budda.
    Le sabbie mobili provengono da quelle viste in Mad Max 3.
     
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