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FIORI, BICI E.....DONNE
La bicicletta è un mezzo che nel corso dei decenni ha acquisito diverse sfaccettature accompagnando la vita di migliaia di donne, dando un senso a lunghe giornate di viaggio, scivolando sul fango o su strade bianche che sembravano infinite. Dalla prima grande cicloviaggiatrice, Annie Londonderry, che di una bicicletta fece il suo mezzo ideale per viaggiare, alle storia di resistenza delle staffette partigiane che senza le due ruote non sarebbero arrivate dove venivano aspettate, le donne in bici hanno scritto una pagina importante e indimenticabile della Storia.
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Edited by belias94 - 9/8/2016, 08:51. -
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10 cose sbagliate da non fare in bicicletta
Usare la bicicletta per passatempo, come mezzo di trasporto per andare al lavoro o svolgere le proprie commissioni, o ancora per andare in vacanza o tenersi in forma è bello, utile, sano ed economico. E per questo i ciclisti hanno quasi sempre ragione quando si tratta di convivere con il traffico e le auto. Ma il quasi significa che non sempre i ciclisti fanno le cose per bene, anzi: ci sono almeno 10 errori, gravi, che molti ciclisti fanno e che sono stati messi in fila da Shimano, probabilmente il marchio di componentistica da bici più noto al mondo (e sicuramente un’azienda che di biciclette ne capisce).
Ecco il decalogo degli errori su due ruote
Ascoltare la musica
Musica e auricolari possono andar bene per correre, ma di sicuro non in bicicletta: troppo alto il rischio di isolarsi e non sentire i rumori ambientali, un segnale sempre premonitore di ciò che sta per accadere. E anche parlare al cellulare in bicicletta è tabù.
Non avere la luce
Luci e catarifrangenti anteriori e posteriori, campanello e giubbino catarifrangente sono la dotazione obbligatoria secondo il Codice della Strada. Quindi non avere un sistema di illuminazione adeguato è un errore grave, molto grave.
Non indossare il casco
Non è obbligatorio, il Codice della Strada non lo prescrive, e secondo alcune associazioni di ciclisti è anzi controproducente, almeno nel traffico urbano. E però se i professionisti lo indossano così come cicloamatori e mountain biker, un motivo ci sarà, no?
Zigzagare
La bicicletta e il ciclista sono a tutti gli effetti dei soggetti della strada, e così come è vietato zigzagare in auto, lo è anche in bici: sulle due ruote si procede mantenendo la destra, in città come fuori dai centri urbani.
Non segnalare i cambi di direzione
Vedi punto sopra: si tiene la destra e poi si segnala il cambio di direzione utilizzando il braccio ben teso indicando la direzione che si vuole prendere.
Non fermarsi al semaforo
Vedi punto sullo zigzagare: in strada per la bici valgono le stesse regole delle auto. Qundi ai semafori ci si ferma, e in ogni caso si rispetta sempre la segnaletica stradale, stop e svolte comprese.
Andare sul marciapiede
No, quello è per i pedoni, anche se non ci sono piste ciclabili dedicate. E anche quando si tratta di salire sul marciapiede per parcheggiare la bici si smonta dalla sella e si procede spingendola a mano.
Non usare il seggiolino per i bambini
Portare i figli in bicicletta è una scelta importante e di responsabilità, ed è fondamentale farlo con l’apposito seggiolino omologato, perfettamente ancorato e in grado di tutelare la sua sicurezza.
Avere ruote e freni in condizioni precarie
Andremmo in auto con freni rotti o pneumatici in condizioni precarie e pronti a esplodere? No. E allora perché farlo in bicicletta?
Non tener conto delle esigenze dei disabili
Ci indignano quelli che parcheggiano nei posti riservati ai disabili, e allora perché parcheggiare la nostra bicicletta fuori dalle rastrelliere, in mezzo al marciapiede o davanti a un portone? Dobbiamo sempre assicurarci che la bicicletta non sia d’intralcio in un’uscita o in uno spazio dedicato a persone disabili..