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I 10 squali dai nomi più improbabili
Zerbini, cani da caccia, gatti sovrappeso e agrumi di Sicilia: nei soprannomi di certi pescecani si nascondono associazioni buffe e inaspettate. Ecco gli squali dai nomignoli più insoliti.
Ghigno agli agrumi
Temuti e rispettati, spesso avvolti da una fama sinistra, anche i più temibili predatori marini presentano un lato quasi comico: i loro nomi sono spesso insoliti e strampalati. Dagli squali "tappetino" a quelli dai nomignoli canini, ecco i pescecani dai soprannomi più esilaranti (ma se li incontrate durante un'immersione, c'è poco da ridere).
Un muso minaccioso da cartone animato e un nome al sapore d'estate: lo squalo limone dai denti aguzzi (Negaprion acutidens), lungo fino a 3,8 metri, si aggira lento e cauto per i fondali indo-pacifici. Se disturbato, attacca anche l'uomo con poderosi morsi (la dentatura ben in mostra non lascia molti dubbi).
Il nome "squalo limone" che identifica la sua specie, deriva dalla colorazione giallastra della sua pelle, che ben si mimetizza con i fondali sabbiosi su cui si acquatta.
Musica, maestra'
Lo squalo chitarra, o razza chitarra bocca arquata (Rhina ancylostoma) è, a onor del vero, una razza a tutti gli effetti. Ma le pinne caudali e dorsali la fanno assomigliare a uno squalo, ed è spesso assimilata ai predatori del mare.
In realtà l'animale, che si nutre di piccoli pesci e molluschi sui fondali sabbiosi, non è pericoloso per l'uomo, anzi, ne è minacciato: le sue pinne sono vendute in alcune località asiatiche e il suo habitat - le aree più calde di Oceano Pacifico e Indiano - è deturpato da pesca selvaggia, inquinamento e cambiamenti climatici.
Uno zerbino vorace
Lo squalo tappeto tassellato (Eucrossorhinus dasypogon), simile a una piatta distesa di alghe, abita i fondali dell'Oceano Pacifico e raggiunge gli 1,8 metri di lunghezza.
Perfettamente camuffato con l'habitat circostante, di giorno agita la coda come esca, mimando il movimento di un piccolo pesce, per attirare le prede nei paraggi e inglobarle quando meno se l'aspettano. Di notte, invece, diviene un cacciatore attivo.
Bovino, delfino o... cane?
Lungo fino a 3,6 metri, lo smeriglio (Lamna nasus) distribuito nelle acque fredde e temperate del Nord Atlantico e del Nord Pacifico, è anche conosciuto, date le dimensioni, come "squalo vitello".
Ma è il suo nome comune inglese a destare maggiore curiosità: è detto infatti "Porbeagle shark", un incrocio tra "porpoise" (delfino) e beagle (una razza canina) anche se non ha affatto l'aspetto amichevole di nessuno di questi due animali.
Un "micio" acquatico e fuori forma
E il premio per il nome più strano va al... Gattuccio flaccido (Apristurus exsanguis), una specie di squalo gatto che si trova solamente intorno alla Nuova Zelanda.
Il motivo del buffo nome non è del tutto noto e questo pesce è rarissimo da incontrare: quello che vedete, infatti, è un suo "parente", un altro gattuccio della famiglia delle Scyliorhinidae.
Fido dal mantello a stelle
Il suo nome comune italiano, palombo stellato (Mustelus asterias) potrà non sembrarvi particolarmente curioso, ma il nome inglese di questo squalo di medie dimensioni (50-100 centimetri), diffuso nel Mediterraneo, è "Starry Smooth-Hound" qualcosa di simile a "bracco liscio stellato".
A quanto pare, gli squali vengono spesso paragonati ai migliori amici dell'uomo.
Morsi con lo stampino
Il suo nome non denota particolari abilità culinarie, ma la pericolosa abitudine di addentare pezzi perfettamente cilindrici delle carni di altri pesci o mammiferi marini:
lo squalo stampo da biscotti (Isistius brasiliensis) detto anche squalo sigaro o tagliatore, imprime sul corpo delle sue vittime cicatrici alla "Giotto", utilizzando le labbra a ventosa e denti inferiori a forma di seghetto.
Lo squalo col berretto
Lo squalo dentellato dalla testa a berretto (Sphyrna corona) una piccola specie di squalo martello diffusa nel Pacifico orientale,
ha la parte superiore del muso a forma di vanga, arrotondata, liscia e semicircolare. Nessun altro squalo martello può vantare un nome, e un "copricapo", così curioso.
Attento a dove metti il becco
Il muso lungo e affusolato ha fatto guadagnare a questo squalo il soprannome di pescecane becco d'uccello (Deania calcea).
Innocuo per l'uomo, nuota nelle acque intorno a Giappone, Australia meridionale, Nuova Zelanda e Africa occidentale.
Ingenuo e in pericolo
Non si sa se per l'indole non proprio brillante, l'ultimo protagonista della nostra carrellata è stato soprannominato Centroforo ottuso (Centrophorus harrissoni). "Centroforo" viene dal greco e significa "portatore di spine": in effetti i pesci di questo genere presentano spine su entrambe le pinne dorsali.
Ormai diffuso solamente davanti alla costa orientale dell'Australia e in alcune aree della Nuova Zelanda, questo pesce corre un serio rischio d'estinzione: è infatti ricercato per le sue carni e per l'olio ricavato dal suo fegato, e dagli anni '70 ad oggi la sua popolazione si è ridotta del 99%.
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Edited by belias94 - 7/5/2016, 14:28.