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*Aurora**Star*.
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che fantastiche creature le fate! . -
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Fantastiche immagini di Annie Stegg
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Wow, queste foto sono spettacolari . -
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Carrie90.
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bellissimo excursus sulle fate e soprattutto belle le immagini! Ne salvo qualcuna . -
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Fate di Cottingley
L'episodio delle fate di Cottingley fu un caso mediatico scoppiato intorno alla presunta apparizione di misteriose creature fatate nelle campagne inglesi, che coinvolse sir Arthur Conan Doyle e altri eminenti studiosi nel 1920.
La storia riguarda cinque fotografie realizzate da Elsie Wright e da Frances Griffiths, due cugine di Cottingley, un villaggio presso Bradford, Inghilterra. Le fotografie riproducono le due ragazze mentre giocano con delle creature alate simili a fate. Nel 1917, data di realizzazione degli scatti, Elsie era sedicenne e Frances aveva solo dieci anni.
La storia
Elsie era la figlia di Arthur Wright, uno dei primi ingegneri elettrici inglesi: la ragazza prese la macchina fotografica a lastre del padre e andò sul retro della casa, dove realizzò alcune foto. Quando il padre, sviluppando le lastre, vide le fate sull'immagine, le ritenne false e proibì alla figlia di usare ancora la macchina fotografica.[2] La madre di Elsie, Polly, invece le credette autentiche.
Nel 1918, una settimana prima della conclusione della prima guerra mondiale, Frances scrisse una lettera ad un'amica, Johanna Parvin, in Sudafrica. La lettera, del 9 novembre 1918, includeva una foto realizzata da Elsie in cui Frances era ritratta con alcune fate. Frances affermava inoltre che era in buoni rapporti con quelle fate, e che supponeva che le fate non esistessero in Africa poiché «sarebbe stato troppo caldo per loro».
Cottingley era un piccolo borgo a tre miglia da Bradford. Le foto erano state scattate presso un torrente dove era visibile una torre dell'acqua e un acquedotto, con alcune piante nei dintorni: acqua e alberi sono parte dell'iconografia tipica delle fate.
La questione emerse nell'estate del 1919, quando la madre di Elsie, Polly Wright, andò ad un incontro della Theosophical Society a Bradford. La signora Wright era interessata al mondo dell'occulto, affermava di aver avuto esperienze di proiezione astrale e di avere memorie delle proprie vite precedenti. L'incontro era incentrato sul tema della «vita delle fate», e Polly disse al suo vicino di avere alcune foto scattate dalla figlia e dalla nipote nel proprio giardino, con alcune fate in atteggiamenti giocosi. La cosa suscitò interesse e le stampe vennero portate all'attenzione del gruppo teosofico durante una conferenza ad Harrogate nell'autunno successivo, e sottoposte al teosofo Edward Gardner all'inizio del 1920.
L'intervento di Doyle
Per una coincidenza, Arthur Conan Doyle aveva ricevuto l'incarico da parte dello Strand Magazine di scrivere un articolo sulle fate per il numero di Natale 1920 (pubblicato a fine novembre). Ci stava lavorando nel mese di giugno, quando venne a conoscenza delle due foto. Doyle contattò Gardner, e ottenne una copia delle immagini.
Doyle all'inizio era molto scettico, nonostante il pubblico gli abbia in seguito attribuito una reazione entusiasta. Mostrò le stampe a Sir Oliver Lodge, uno studioso di fisica, che le considerò false: avanzò l'ipotesi che si trattasse di un gruppo di ballerini mascherati da fate. Anche presunti esperti di fate contattati da Lodge affermarono che le acconciature erano «troppo parigine» per essere vere. Lo studioso si rivolse quindi ad un chiaroveggente per un «esame psicometrico».
Conan Doyle a luglio chiese a Gardner di andare a Cottingley. Gardner visitò la famiglia Wright, e l'impressione che ne ebbe fu di una famiglia onesta e perfettamente rispettabile. Doyle e Gardner decisero di provare a scattare nuove fotografie, per fugare ogni dubbio. Gardner arrivò al villaggio con alcune macchine fotografiche in agosto, portando venti lastre fotografiche, con l'intenzione di convincere Elsie e Frances a realizzare altri scatti.
Intanto, Doyle concluse l'articolo per lo Strand, dal titolo Fairies photographed–an epoch making event («Fate fotografate - un evento epocale»), vi incluse i due scatti e partì per l'Australia dove avrebbe dovuto tenere un giro di conferenze in favore dello spiritismo.
Quando il giornale fu pubblicato, vendette tutte le copie in pochi giorni, ricevendo una reazione fortissima e critica da parte dell'opinione pubblica. Il maggior contestatore fu un certo Major Hall-Edwards, un esperto di radio e di elementi radioattivi. Hall-Edwards affermò che con certezza quelle immagini erano fasulle, e che diffondere certe credenze soprannaturali avrebbe avuto il solo effetto di instillare idee assurde nella mente dei bambini, causando malattie mentali e nervose.
I commenti sui giornali furono diversi: il 27 novembre 1920 il South Wales Argus invece supportò Doyle, sostenendo che «il giorno che uccideremo Babbo Natale con le statistiche, avremo fatto cadere il nostro mondo glorioso in una profonda oscurità». Il 5 gennaio 1921 un altro giornale, il Truth, dichiarò che per spiegare le foto sarebbe servito di più conoscere le due bambine che avere competenza nel campo dell'occultismo. Il City News, il 29 gennaio, dichiarò apertamente che l'alternativa era fra «credere all'incredibile mistero delle fate o all'incredibile mistero delle fotografie fasulle».
Doyle aveva usato degli pseudonimi per proteggere l'identità delle due cuginette, ma la Westminster Gazette riuscì a scoprirne le generalità e mandò dei giornalisti a Cottingley. L'inchiesta, tuttavia, non ebbe risultati di rilievo: il giornalista venne a sapere che le foto erano state fatte da Elsie con la macchina del padre, e che Frances invece aveva scattato una foto di Elsie con uno gnomo. Anche il giornalista considerò Polly e Arthur Wright persone oneste e tornò a Londra senza aver spiegato il mistero.
continua qui.