CINEMA: MORTO BUD SPENCER, IL GIGANTE DEL CINEMA E DEL NUOTO

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    CINEMA: MORTO BUD SPENCER, IL GIGANTE DEL CINEMA E DEL NUOTO

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    È morto questa sera in un ospedale romano Carlo Pedersoli, per tutti Bud Spencer. Era nato a Napoli (quartiere Santa Lucia) il 31 ottobre del 1929. Grazie al fisico scultoreo, era un gigante di 1,92 e 103 chili (poi anche 120-130...), venne scritturato come comparsa in `Quo Vadis?´ e poi finisce sul set di `Annibale´ dove non incontra mai il giovane attore Mario Girotti - Terence Hill - che diverrà il suo partner d'eccellenza pochi anni più tardi. Approdò infatti al cinema per caso, girando il primo film da protagonista, "Dio perdona... io no!", a 38 anni. Insieme hanno scritto alcune tra le stagioni più felici della produzione italiana: dalla serie indimenticabile degli `Spaghetti western´

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    «Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata `grazie". Queste le parole del figlio Giuseppe, con cui ha annunciato la morte del celebre attore che in età giovanile fu anche uno degli atleti di punta del nuoto italiano. Il napoletano nel luglio 1950, a 20 anni, fu il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 stile: 59"5. Venti volte campione nazionale (stile, rana e farfalla) ha preso parte a due Olimpiadi (Helsinki 1952 e Melbourne 1956) ed è stato azzurro di pallanuoto fino al 1960, praticando inoltre rugby e pugilato. "Ho amato il rugby, lo sport più leale e corretto - raccontava Bud Spencer alla festa per i suoi 85 anni -. E per avere un'ottima postura nelle scene dei western ho fatto anche tiro a segno. Oltre a pugilato, football americano, automobilismo".

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    A proposito della sua esperienza sul ring, palcoscenico naturale per uno che nei film ha semra distribuito cazzotti a destra e a manca, ricordava: “Ero troppo buono”. “Avevo un gran destro e anche un gran sinistro, combattevo nei pesi massimi, ma quando vedevo l'avversario in difficoltà, non avevo la cattiveria per mandarlo al tappeto, per finirlo”. Per il suo 85° compleanno, nel 2014, la Fin lo invità al Polo Natatorio di Ostia, dove venne accolto dal c.t. del Setterosa e dalle ragazze della nazionale giovanile. E in quell'occasione diede la stura ai ricordi sportivi: "Credo di aver praticato tutti gli sport. Da atleta ricordo le partite di pallanuoto a Camogli, in mare, dove ogni volta si rischiava di essere linciati dal pubblico, che noi d’altronde provocavamo. E poi ricordo la gomitata rifilata a un sovietico in casa loro: in partita mi tirava... dove non si più dire”.

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    Alle Olimpiadi ha giocato contemporaneamente a pallanuoto (giocava con la SS Lazio) e preso parte alle gare di nuoto. “Oggi non si può fare - ricordava - ma anche allora i due sport venivano ritenuti incompatibili. Chi ammiro? Federica Pellegrini, è un fenomeno. Ma tutti gli atleti del nuoto vanno ammirati: fanno uno sport molto faticoso e... noioso”. In Germania, dov'era popolarissimo, quasi quanto in Italia, gli hanno anche intitolato una piscina.

    Edited by valeriozza - 28/6/2016, 14:16
     
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    Cinema, è morto Bud Spencer: lʼattore aveva 86 anni

    A dare lʼannuncio il figlio: "Papà è volato via serenamente"

    E' morto nel pomeriggio di lunedì in una clinica romana l'attore Bud Spencer alias Carlo Pedersoli. Lo ha reso noto il figlio, Giuseppe Pedersoli: "Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata: grazie". Bud Spencer aveva 86 anni, era infatti nato a Napoli il 31 ottobre 1929.

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    Dagli spaghetti western, al thriller, passando per il cinema d'autore: la poliedrica carriera di Bud Spencer - Per tutti era il gigante buono che menava sganassoni sempre in coppia con l'amico Terence Hill. L'omone barbuto degli spaghetti western degli anni 70, quelli che hanno conquistato generazioni di ragazzini innamorati dei due scanzonati protagonisti di "Lo chiamavano Trinità". Ma Carlo Pedersoli, classe 1929, per tutti Bud Spencer, è stato in realtà protagonista di una carriera lunga e poliedrica nella quale, accanto ai film più popolari, c'è stato spazio per il thriller (diretto da Dario Argento in "Quattro mosche di velluto grigio"), per il cinema d'autore con Ermanno Olmi e persino per il dramma di denuncia civile con Torino nera di Carlo Lizzani.

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    Snobbato da critica e dai premi - Tante esperienze, tanti successi, e anche un po' di amarezza per non essere abbastanza considerato da quel mondo del cinema in cui era entrato un po' per caso finendo per dedicargli la vita: "In Italia io e Terence Hill semplicemente non esistiamo - si lamentava negli ultimi anni - nonostante la grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini e i più giovani. Non ci hanno mai dato un premio, non ci invitano neppure ai festival".

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    L'ultima apparizione in tv era stata nel 2010 con "I delitti del cuoco", fiction di Canale 5. E l'anno scorso era stato festeggiato a Napoli con una medaglia e una targa per la sua lunga carriera che gli aveva consegnato il sindaco De Magistris a Palazzo San Giacomo in nome della sua città.

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    Quando Bud Spencer era ancora Carlo Pedersoli - Carlo Pedersoli era nato a Napoli (quartiere Santa Lucia) il 31 ottobre del 1929. Il padre era un uomo d'affari bresciano e il lavoro lo porta lontano dal Golfo quando Carlo ha appena 11 anni e tutta la famiglia si trasferisce a Roma (quartiere Parioli) nel 1940. Lasciati gli amici di scuola (tra cui Luciano de Crescenzo), il ragazzo si iscrive al liceo e a un corso di nuoto, risultando brillante in entrambi i casi, tanto che arriva all'università (corso di chimica) ad appena 17 anni. A guerra finita, però, la famiglia cambia nuovamente città, i Pedersoli finiscono a Rio de Janeiro e Carlo deve abbandonare gli studi.

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    Il nuoto e la recitazione, le due passioni del giovane Bud Spencer - Farà l'operaio, il bibliotecario, il segretario d'ambasciata come nelle leggende delle star americane. Tornato a Roma, può riprendere gli studi ma soprattutto l'attività in piscina dove si segnala presto come un vero asso. Continua anche a studiare (questa volta giurisprudenza, laurea che porterà a buon fine nonostante gli exploit sportivi) e viene notato dal cinema nel pieno della stagione di Hollywood sul Tevere.

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    Le prime esperienze davanti alla macchina da presa - Grazie al fisico scultoreo, viene scritturato come comparsa in "Quo Vadis?" e poi finisce sul set di "Annibale" dove non incontra mai il giovane attore Mario Girotti - Terence Hill - che diverrà il suo partner d'eccellenza pochi anni più tardi.

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    Tocca a Mario Monicelli affidargli il primo, vero ruolo, quello del manesco Nando in "Un eroe dei nostri tempi" (1955). Chiuderà col nuoto dopo i Giochi di Roma del 1960 e tornerà in Sud America per una lunga parentesi lontano dai suoi interessi.

    Rientrato in Italia apre una propria società, sposa Maria Amato (la figlia del grande produttore Peppino Amato), mette al mondo i primi due figli, scrive canzoni ottenendo un discreto successo.

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    "Dio perdona, io no" e l'incontro con Terence Hill - Con il cinema la gavetta è lunga e Bud Spencer conquista il ruolo di protagonista nel western "Dio perdona io no" soltanto nel 1967 grazie a Giuseppe Colizzi. Prima rifiutato per le richieste economiche ma poi arruolato perché risulta il solo adatto alla parte di gigantesco e minaccioso partner del protagonista, Pedersoli incontra qui di nuovo Mario Girotti.

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    I due decideranno, alla fine del film, di cambiare i propri nomi sui manifesti per attrarre il pubblico e Pedersoli sceglierà il suo in omaggio alla birra Bud e all'adorato Spencer Tracy. Il successo del film è più che lusinghiero, ma sarà l'episodio successivo, "Lo chiamavano Trinità" (E.B. Clucher, 1970) a consacrare il successo personale del duo. Un vero e proprio colpo di fulmine con il pubblico che si ripeterà, infallibile, per altre 16 volte in tutto.

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    Carlo Pedersoli con la maglia della nazionale italiana nel 1952.

    Il gigante buono del cinema italiano - Il cliché del personaggio è sempre lo stesso e Spencer lo riutilizzerà anche da solo: un gigante dal cuor d'oro che mena sganassoni, sorride sempre come un bambino, ristabilisce i torti e si gode la vita. Cow boy o investigatore (la serie di Steno "Piedone lo sbirro"), avventuriero o buon padre di famiglia, Bud Spencer mette perfino a punto un tipo di pugno a martello che lo renderà inconfondibile.

    tgcom24.mediaset.it



    Edited by belias94 - 28/6/2016, 12:53
     
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    Bud Spencer, il pianto di Terence Hill: "Sono sconvolto, ho perso lʼamico più caro"



    Mario Girotti ricorda lʼattore con pochissime e commosse parole, si erano conosciuti sul set di "Dio perdona io no" del 1967.

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    Gli sganassoni li menavano sempre in coppia, e ora che Bud Spencer non c'è più, Terence Hill (Mario Girotti) lo ricorda con poche, pochissime, parole piene di emozione e rispetto. "Ho perso il mio amico più caro, sono sconvolto", ha detto l'attore al Corriere della Sera. E non poteva essere che così. Una vita insieme sul set, in cui la coppia ha scritto pagine importanti della produzione italiana. A partire dalla serie indimenticabile degli "Spaghetti western".

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    Tante esperienze, tanti successi, e anche un po' di amarezza: "In Italia io e Terence Hill semplicemente non esistiamo - si lamentava negli ultimi anni Bud - nonostante la grande popolarità che abbiamo anche oggi tra i bambini e i più giovani. Non ci hanno mai dato un premio, non ci invitano neppure ai festival".

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    Carlo Pedersoli e Mario Girotti si incontrano sul set di "Dio perdona io no" nel 1967. I due decideranno, alla fine del film, di cambiare i propri nomi sui manifesti per attrarre il pubblico e Pedersoli sceglierà il suo in omaggio alla birra Bud e all'adorato Spencer Tracy. Il successo del film è più che lusinghiero, ma sarà l'episodio successivo, "Lo chiamavano Trinita" del 1970 a consacrare il successo personale del duo. Un vero e proprio colpo di fulmine con il pubblico che si ripeterà, infallibile, per altre 16 volte in tutto.

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    Edited by belias94 - 28/6/2016, 12:59
     
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    L'unica critica che posso fargli è quella di aver fatto parte, per un brevissimo periodo, nel 2005 in Forza Italia. Per il resto mi ricordo fin dai miei primi anni che lo chiamavo "quello che tira i cazzotti".
    Un grande in tutti i sensi.
     
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    È già passato più di un anno
    Ci manchi Bud

    Un punto di riferimento della comicità italiana non volgare
     
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  6. finishhhhh
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  7. Federica Grisaffi
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    Ormai sono passati già due anni... :( :(
    Ciao Bud, spero che adesso tu adesso sia a dare i pugni agli angeli in paradiso!!
     
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6 replies since 27/6/2016, 22:20   294 views
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