L'ORNITORINCO, QUESTO STRANO MAMMIFERO

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    L’ornitorinco è un membro dell’ordine dei Monotremi, la categoria di mammiferi più antica del mondo,vive nella parte più a est dell’Australia e lo si può incontrare nei fiumi, nei torrenti e nei laghi.

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    E’sicuramente considerato un animale dall’aspetto strano, per il suo becco simile a quello di un anatra e la coda e la coda come quella di un castoro,ma a differenza di quest’ultimo, che la utilizza per nuotare, l’ornitorinco la usa per cambiare direzione mentre nuota con le zampe.

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    Il maschio è lungo circa 50 cm e pesa mediamente 1,7kg mentre la femmina ha una lunghezza media di 44cm ed il peso di 0,9 kg. Possiede uno spesso mantello di peli che ricopre tutto il corpo tranne che il becco e le zampe.

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    La pelliccia è di colore marrone sul dorso e giallastra sul ventre. Questo animale ha delle caratteriste che si riscontrano nei rettili,tra cui quella di utilizzare la stessa apertura per la riproduzione e per il rilascio di rifiuti organici nonché quella di deporre le uova.

    E’ un essere solitario, preferisce vivere isolato in uno specifico territorio dove potersi nutrire e vivere tranquillamente, non ha problemi di convivenza con i suoi simili se i loro territori si sovrappongo, ma nel caso ci sia un sovrappopolamento è l’ornitorinco più giovane a lasciare l’area e a cercarne un’altra.

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    La femmina dell’ornitorinco inizia a fare i cuccioli solo dopo due anni e questo comporta il rischio di una diminuzione della popolazione data la presenza di predatori come i coccodrilli,le volpi,gli uccelli predatori e le notevoli alluvioni che si presentano ogni anno lungo le coste australiane. Costruisce due tipi di tane, una per vivere e l’altra per creare il nido.

    La prima la utilizza per la quotidianità, quindi per mangiare e dormire, la seconda per allevare i cuccioli. La tana non è altro che un tunnel che termina con il nido, può essere alta fino a 7 metri e larga fino a 18 metri, per la presenza di poco ossigeno non possono rimanere nella tana troppo a lungo.

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    L’ornitorinco si nutre d’invertebrati, piccoli pesci, rane e girini ed impiega metà del giorno per cibarsi, durante l’estate mangia molto più che in inverno accumulando l’eccesso nella coda sottoforma di grasso. E’ una creatura che evita le situazioni pericolose ed aggressive e questo la può portare a stare sott’acqua per più di 10 minuti senza emettere bolle e movimenti.

    Durante il periodo della riproduzione il maschio diventa più aggressivo rilasciando del veleno tramite l’uso dello sperone corneo situato nelle zampe posteriori, con questo veleno può uccidere cani ed altri ornitorinchi. Uno dei suoi progenitori è sicuramente l’Obduron insignis che visse ben 15 milioni di anni fa mentre in Patagonia è stato ritrovato un fossile di questo animale risalente a 62 milioni di anni fa.

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    scienze-naturali.it

    foto dal web

    Edited by belias94 - 13/5/2016, 20:07
     
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    Da dove viene l’ornitorinco?



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    L'ornitorinco è uno degli animali più strani del mondo: un mammifero con il becco da uccello, che depone le uova e ha un pungiglione velenoso. Lui e i suoi parenti, le echidne, sono gli unici membri ancora esistenti dell'ordine Monotremata; oggi vivono esclusivamente in Australia e Nuova Guinea, ma un tempo li si poteva trovare anche in altre parti del mondo, soprattutto in Sud America. Tra tutti i mammiferi attuali sono probabilmente quelli di cui sappiamo di meno, anche per via della loro rarità nel record fossile. Ora un nuovo studio pubblicato su Alcheringa riassume per la prima volta tutto quello che sappiamo dell'evoluzione dei monotremi, rivelandone anche la sorprendente origine "glaciale".

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    IL PRIMO MONOTREMO. Lo studio è stato condotto da un team di paleontologi provenienti da diversi musei e università australiane, che hanno ri-analizzato tutti i resti fossili di monotremi a loro disposizione. A partire da uno molto importante: il Teinolophus trusleri, il membro più antico (almeno tra quelli che abbiamo scoperto) di questo ordine, scoperto in un deposito di fossili nell'Australia sudorientale chiamato Strzelecki Group. I suoi resti risalgono a 120 milioni di anni fa, quando l'Australia era ancora attaccata all'Antartide e lo Strzelecki si trovava nei pressi del circolo polare antartico. Lo Teinolophus era anche il più piccolo monotremo mai scoperto: pesava appena 40 grammi ed era grosso come un topo. E aveva già alcune delle caratteristiche definenti del suo ordine: la riproduzione ovipara, innanzi tutto, e anche la presenza, sulla punta del muso, di strutture sensibili all'elettricità, presenti anche nel becco del moderno ornitorinco e delle echidne.

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    ESPANSIONE ANDATA MALE. Secondo Tim Flannery, primo autore dello studio, non è impossibile che ci siano monotremi più antichi del Teinolophus, ma "di sicuro non tanto più antichi": se non è il primo, è uno dei primi. E viveva al Polo Sud, dove, durante il Cretaceo, tutti i monotremi conobbero una piccola esplosione, nonostante le condizioni estreme della regione (le basse temperature e il fatto che per sei mesi all'anno non sorge il sole): partendo da qui arrivarono in Australia e Nuova Guinea, ma anche in Sud America. L'estinzione dei dinosauri avrebbe potuto favorirli ulteriormente, ma secondo lo studio i monotremi si rivelarono troppo lenti ad adattarsi alle nuove condizioni climatiche: lontani dal Polo Sud vennero spazzati via dalla concorrenza locale, riuscendo a stabilirsi definitivamente solo in quelli che sono i loro attuali habitat.

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