PIANTE: LA STELLA DI NATALE [CONSIGLI E CURA]

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  1. akane30
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    La Stella di natale (Euphorbia pulcherrima) è una pianta selvatica Messicana dove si sviluppa fino a 4 metri è importata e utilizzata come pianta ornamentale tipica del periodo natalizio.

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    La Stella di natale è caratterizzata dalla stupenda fioritura che non è rossa ma è formata da un fiore giallo circondato da cinque brattee di colore rosso.

    La stella di natale è una pianta perenne fotoperiodica e la fioritura avviene nelle giornate sono più corte dell’ inverno. La piante cresce particolarmente alla luce ma la buona fioritura della stella di natale è garantita da una esposizione in ambienti non troppo luminosi.
    Cure e manutenzione

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    La stella di natale viene coltivata a una temperatura tra i 14 e i 22° ma vive a temperature più basse, ma non tollera il gelo. La concimazione a base di potassio e fosforo va eseguita ogni 15 giorni per tutto il periodo invernale. Innafiare la piante ogni 3 giorni, potare e rinvasare la stella di natale ogni primavera.

    La stella di natale che spesso viene buttata a fine delle festività quando comincia a perdere le foglie può essere mantenuta tutto l’ anno ponendola alla luce per tutto il periodo primaverile estivo e riponendola all’ inizio dell’ autunno in un luogo poco luminoso.

    Riproduzione

    La stella di natale viene riprodotta facilemnte per talea in primavera ponendo la parte recisa prima in acqua tiepida e successivamente invasata in terriccio con l’ aggiunta di ormoni radicali.

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    Come prolungare la vita della Stella di Natale


    Un simbolo che non manca mai nelle case degli italiani a Natale è decisamente lei: la Stella di Natale. È una pianta piuttosto delicata, ma con gli accorgimenti giusti si riesce a farla sopravvivere e ritrovarla in fioritura l'anno successivo. La sua origine è tropicale, della famiglia delle Euphorbiacee, ed in realtà ha ben poco da condividere con il clima natalizio. Ama infatti il caldo e non sopporta temperature inferiori ai 15 gradi, motivo per il quale mantenerla sia prima che dopo le festività a volte può sembrare alquanto difficile. Vediamo insieme qualche trucco per conservare nelle migliori condizioni questa bellissima pianta!

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    DOVE POSIZIONARLA

    La Stella di Natale è una pianta da appartamento fresco o addirittura da scale e da veranda: se queste sono condizionate e luminose (a temperature costanti di 20 °C) e l’umidità resta elevata, la Poinsettia pulcherrima (o Euphorbia pulcherrima) cresce molto velocemente. Nel periodo festivo-invernale, in cui la pianta si tiene in soggiorno, riservate alla stella di Natale la posizione più luminosa della casa: l’ideale sarebbe metterla davanti ad una portafinestra che però si apra solo di rado, per evitare le correnti fredde.

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    QUANTA ACQUA ?

    Il fattore principale per la durata della pianta è l’umidità dell’aria, che gioca un ruolo più importante dell'acqua: annaffiate la stella con acqua non calcarea, in modo che non si macchino le foglie. Fondamentale, ovviamente, anche l’acqua che riceve: di norma si annaffia una volta la settimana ma, prima di irrigare nuovamente, sarà necessario accertarci che il terreno sia perfettamente asciutto.

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    QUANDO RINVASARLA

    La Stella di Natale non ha bisogno di essere spesso rinvasata. Meglio aspettare che le foglie rosse cadano per pensare a un nuovo vaso per la vostra pianta. Preoccupatevi di rinvasare la stella di Natale appena prima dell’arrivo dell’estate, verso maggio. Mettete sempre dell’argilla espansa sul fondo, per
    lasciare la terra ben drenata e scegliete un vaso di poco più grande rispetto all’originario, altrimenti si svilupperanno molte foglie e pochi fiori.

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    COME FARLA RIFIORIRE

    Aspettate che cadano le foglie rosse e poi tagliate i rami che sono fioriti più o meno a fine febbraio, circa una decina di centimetri a ramo. Tenetela quindi all’ombra durante l’estate e a settembre concimate il terreno. Se sarete fortunati, i fiori si apriranno sul finire di settembre.




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    Edited by belias94 - 19/5/2016, 09:16
     
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  2. Cesco
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    Significato dei fiori: la Stella di Natale


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    Fra un mese sarà Natale. La Stella di Natale durante le festività è presente in quasi tutte le case perchè rallegra l’ambiente ed è la pianta più indicata da regalare in questo periodo. La Stella di Natale era coltivata dagli Aztechi che la chiamavano Cuetlaxòchitl e la consieravano simbolo di purezza. Secondo un’antica leggenda azteca, una dea morì di dolore per un amore non corrisposto e alcune gocce del suo sangue caddero sulle foglie della pianta che da allora divennero rosse. Gli spagnoli al seguito di Cortes scoprirono la Stella di Natale nel 1520: i sudditi di Montezuma la donarono loro insieme ad altri fiori. Fu così che la Stella di Natale giunse in Europa.

    Abbiamo già visto come coltivare la Stella di Natale e abbiamo anche visto che ci sono tre tipi di questa pianta: con le brattee rosse (quella più amata e conosciuta), con le brattee rosa e con le brattee bianche.

    La Stella di Natale, il cui nome botanico è Euphorbia pulcherrima o Poinsettia, è simboleggia l’amore verso gli altri e una fiducia illimitata. Questo significato fu attribuito alla Stella di Natale in seguito alla diffusione di una leggenda messicana che spero apprezzerete.

    Era la Vigilia di Natale e in una chiesa una bambina molto povera stava osservando le persone ricche che portavano doni all’altare. Lei non poteva offrire nulla, quindi piangendo pregò Gesù domandandogli cosa avrebbe potuto fare per dimostrargli tutto il suo amore e la sua devozione.

    All’improvviso apparve una luce immensa e la bambina udì una voce che le disse di raccogliere dell’erba fuori dalla chiesa e poi portarla sull’altare. La bambina fece ciò che la voce aveva detto e l’erba posata sull’altare si trasformò in bellissimi rami che avevano alle sommità delle stelline rosse splendenti.

    Da allora in Messico la Stella di Natale viene chiamata “Flor de la Noche Buena” (Fiore della Notte Santa).
    In Francia è chiamata “Étoile d’amour” (Stella d’Amore) e si regala anche in occasione della Festa della Mamma.
    In Perù e in Cile è chiamata “Corona de los Andes” (Corona delle Ande) e “Hoja encendida” (Foglia infuocata).


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    www.pourfemme.it/articolo/significa...i-natale/17037/

    Edited by belias94 - 21/12/2019, 17:40
     
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  3. Cesco
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    Come curare le piante: le Stelle di Natale


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    La Stella di Natale, e lo dice il nome stesso, è per eccellenza la pianta che viene associata alle festività natalizie. Rallegra le nostre case, ci viene regalata oppure la regaliamo e ne esistono di tre tipi: rosse (le più classiche), bianche e rosa. Il nome botanico della Stella di Natale è Euphorbia pulcherrima ed è una pianta originaria del Messico, dove cresce spontaneamente e può addirittura superare i 2 metri di altezza. La Stella di Natale ha bisogno di temperature comprese tra 14° e 22° e non sopporta il gelo, quindi durante l’inverno va tenuta in casa.

    I suoi fiori sono in realtà delle false foglie che si chiamano brattee; i suoi veri fiori sono quelli gialli che si trovano all’interno delle brattee. La particolarità della Stella di Natale è il fatto che ha bisogno di 8-9 ore di luce al giorno, poi deve stare al buio.

    Come si coltiva la Stella di Natale? Ecco alcuni consigli:

    # Dopo il periodo di fioritura, le sue brattee cadono; a questo punto la pianta va potata a circa 10 cm di altezza. Bisogna tenerla in una stanza luminosa, ma attenzione a non farla colpire direttamente dai raggi solari.
    # In tarda primavera bisogna rinvasarla in un vaso più grande e annaffiarla regolarmente in modo tale da tenere sempre il terriccio umido (non zuppo!)
    # Fino all’inizio dell’autunno la Stella di Natale va concimata ogni due settimane con un prodotto apposito mescolato all’acqua con la quale si annaffia.
    # A ottobre va sistemata in un ambiente buio per almeno 15 ore al giorno. Le restanti 9 ore deve stare alla luce, ma non colpita dai raggi solari. Va tenuta così fino alla fine di novembre.

    # A dicembre vedrete nuovamente le sue brattee colorate.

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    www.pourfemme.it/articolo/come-cura...i-natale/17765/

    Edited by belias94 - 21/12/2019, 17:42
     
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    Pianta detta Stella di Natale: come proteggere gli animali



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    La pianta della “Stella di Natale” è tossica per i nostri animali. Ecco come evitare problemi e complicazioni. La pianta detta “stella di Natale” è senza dubbio uno dei simboli più comuni del periodo natalizio, ma forse non sapete che questa pianta può essere tossica per i nostri amici animali. La Stella di Natale fa parte della famiglia delle Euphorbiaceae, e le sue foglie, il suo stelo e la sua linfa sono nocive per la salute dei nostri cani e dei nostri gatti. Se ingerite, queste parti della pianta possono infatti causare una grave irritazione delle mucose (nella bocca, nello stomaco e nell’intestino), vomito, tosse, dolore allo stomaco e altri sintomi.

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    Se avete in casa delle Stelle di Natale e il vostro cane o gatto manifesta sintomi anomali, contattate immediatamente il veterinario per evitare che la situazione possa peggiorare.

    Detto ciò, come fare a proteggere la salute dei nostri animali anche a Natale? Ecco alcuni consigli utili per voi!

    Stella di Natale tossica per gli animali: come proteggerli?

    Avvelenamento da Stella di Natale nel cane: sintomi e cosa fare

    Avvelenamento da Stella di Natale nel cane: sintomi
    Il nome scientifico della Stella di Natale è Euphorbia pulcherrima. E' una pianta che fa parte della famiglia delle Euphorbiacee, particolarmente venduta soprattutto sotto le feste di Natale, ma non solo. Il cane (così come il gatto e qualsiasi altra specie animale che la ingerisca) si avvelena mangiando le foglie o le brattee. Il problema è che la pianta contiene una linfa biancastra, color latte, contenente euforboni, alcaloidi e triterpeni.

    Ma perché il cane mangia la Stella di Natale? La maggior parte dei cani sono curiosi, non sa che quella determinata pianta è tossica e si diverte a rosicchiarne le foglie, come farebbe con l'erba nel prato. I sintomi da avvelenamento da Stella di Natale nel cane sono:

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    irritazione delle mucose dell'apparato digerente
    irritazione oculare (se il latte è finito nell'occhio)
    congiuntivite
    lacrimazione
    dermatiti con formazione di vescicole
    bruciore su lingua e labbra
    edema della parte interessata (particolarmente grave l'edema della glottide perché chiude la gola impedendo al cane di respirare)
    vomito
    diarrea
    tremori

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    Avvelenamento da Stella di Natale nel cane: cosa fare e terapie
    Se avete notato uno o più dei sintomi da avvelenamento da Stella di Natale nel cane, non aspettate che arrivino i sintomi peggiori: contattate subito il vostro veterinario. Non esiste terapia specifica o antidoto per questo tipo di avvelenamento, ma esiste terapia sintomatica per dare sollievo al cane. La prognosi dell'avvelenamento da Stella di Natale nel cane non è infausta solitamente, a patto di curarlo per tempo. Ovvio che se lo lasciate a se stesso per 2-3 giorni con ulcere in bocca, vomito e diarrea continui, è probabile che possa sviluppare danno renale o epatico secondario, perfettamente evitabile se non trascurate il problema.

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    Come terapia, se l'ingestione è avvenuta da meno di mezz'ora, è possibile indurre il vomito nel cane. Questo però, presuppone che abbiate chiamato subito il veterinario e non il classico: "Scusi, so che sto telefonando alle ore 20.30 di domenica sera, ma volevo dirvi che il mio cane alle ore 8 di sabato ha mangiato la Stella di Natale ed è da ieri che sbava, vomita e ha diarrea". Ovvio che se aspettate troppo, il vomito non lo si può più indurre perché ormai il tossico ha avuto tutto il tempo di passare nell'intestino.

    Il veterinario provvederà a fare fleboclisi per correggere la disidratazione e a somministrare vitamine e farmaci antiemetici e contro la diarrea, a seconda di come starà il cane.

    Avvelenamento da Stella di Natale nel cane: come prevenirlo?
    Prevenire l'avvelenamento da Stella di Natale nel cane è semplice: non tenete in casa o in giardino una Stella di Natale. Se qualche parente o amico ve la regala per Natale, ringraziatelo, ricordategli che è tossica per il vostro cane e mettetela in una zona della casa inaccessibile al cane.

    A differenza del gatto, più abile a saltare e arrampicarsi, col cane basterebbe anche posizionarla in alto, in una zona per lui irraggiungibile. Tuttavia rammentatevi che le foglie cadono ad un certo punto, per cui assicuratevi che non possano finire sul pavimento, a portato di bocca del cane. Se non avete nessun posto della casa dove metterla, lasciatela temporaneamente fuori dalla porta e appena l'ospite che ve l'ha regalata se ne è andato, provvedete subito a regalarla a qualcun altro, possibilmente a qualcuno senza animali.

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    Bisogna anche dire che alcuni studi hanno dimostrato che non sempre si hanno sintomi, dipende anche dalla quantità che il cane ingerisce e da quanto latte è presente nelle foglie. Ci sono comunque piante più tossiche per cani e gatti della Stella di Natale, come il vischio per esempio.


    Tossicità da Stella di Natale nel gatto: sintomi e terapia

    osa succede se il gatto mangia la Stella di Natale? Quali sono i sintomi da avvelenamento da Stella di Natale nel gatto? E qual è la terapia?
    Prima di tutto: se avete gatti in casa, evitate di tenere dentro le Stelle di Natale. Questo lo dico solo per evitare preoccupazioni costanti che il gatto possa mettersi a rosicchiare queste piante potenzialmente tossiche per i nostri mici. E se dovete tenerle in casa, cercate di toglierle dalla portata dei gatti, cosa non semplice di facile attuazione. Considerate anche che la pianta perde progressivamente le foglie, quindi dovete fare in modo che anche queste non siano accessibili dai gatti. Andiamo dunque a vedere le cause, i sintomi e la terapia dell’intossicazione da Stella di Natale nel gatto.

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    Cause e sintomi

    La Stella di Natale fa parte della famiglia di piante nota come Euphorbiaceae, è un’Euphorbia di fatto e la potreste trovare anche con il nome di catapuzia, euforbia, E. marginata, lattaiola o poinsettia. Personalmente l’ho sempre e solo sentita chiamare Stella di Natale, al massimo euforbia. Le parti tossiche della pianta sono le foglie, lo stelo e soprattutto la linfa, ricca di un latte altamente urticante (se assunto in quantità massiccia) per le mucose che contiene come sostanze tossiche gli esteri del forbolo.

    Normalmente i gatti si intossicano ingerendo parti di questa pianta: sono curiosi, cominciano a mordicchiarla e se ne ingeriscono troppa, ecco che compaiono i sintomi:

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    grave irritazione delle mucose della bocca, dell’esofago, dello stomaco e dell’intestino per contatto con il latte urticante
    tosse
    senso di soffocamento
    conati di vomito
    strofinamento della bocca con le zampe
    vomito
    diarrea
    dolori colici
    cecità temporanea
    sincope (in realtà segnalato solamente nell’uomo)

    Terapia
    Partiamo subito da una considerazione. Per lungo tempo si è parlato dell’estrema tossicità della Stella di Natale nei gatti, anche se a dire il vero sono altre le piante di cui dovremmo preoccuparci. Pare infatti che la Stella di Natale non sia poi così letale: secondo l’Animale Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA) e secondo l’Animal Poison Control Center (APCC) rarissimamente l’ingestione di Stella di Natale causa problemi seri. Questo accade in pratica solamente se l’animale in questione ingerisce intere piante: in questo caso potrebbero fare la loro comparsa l’irritazione locale, il vomito e la diarrea, anche notevoli che richiedono un immediato trattamento sintomatico.

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    Per quanto riguarda la terapia dell’intossicazione da Stella di Natale, non esiste ovviamente un antidoto specifico. Fondamentalmente in caso di sintomi, la terapia è sintomatica e di supporto, la stessa che si attua nei casi di ingestione di altre sostanze urticanti. La lavanda gastrica o l’induzione del vomito si fa in caso di ingestione di piante intere, starà al veterinario valutare il rapporto beneficio/rischio. In seguito si somministra carbone attivo, mentre si attua la terapia di sostegno con fleboclisi per correggere la disidratazione, vitamine per sostenere l’organismo e tutti i sintomatici del caso.

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