Luglio: le albicocche, ricette e consigli

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    Ha origini asiatiche antichissime l’albicocca, uno dei frutti più allegri e solari dell’estate: infatti, prima che approdasse nel Mediterraneo era già conosciuta e apprezzata in Cina nel 3000 a.C. Fu introdotta in Italia dai Romani intorno al 70 a.C. a seguito della campagna armena, anche se successivamente diffusa in tutta Europa dagli Arabi ai quali si fa risalire l’etimologia del nome dal termine Al-Barqûq che, però, a sua volta è mutuato dal latino praecòqua (precoce).

    Per il fatto che in Armenia questo frutto trovò il proprio habitat ideale, i Romani la chiamarono anche armeniacum, ovvero “mela armena”, rimasto nel nome scientifico latino della pianta che si chiama “prunus armenica”. E che l’Armenia sia ancora oggi il paese delle albicocche lo si vede dal fatto che non solo l’albicocca ne è il simbolo, ma uno dei più importanti festival di cinema che si svolge a Yerevan, la capitale, si chiama proprio Golden Apricot, albicocca d’oro.

    Ma se alle albicocche d’oro assegnate ai film preferite quelle morbide, succose, dolci e saporite come solo a luglio si possono trovare, provate questa ricetta un po’ strana ma facilissima e velocissima (solo 20 minuti per la preparazione) che ha inventato per D lo chef Massimo Livan dell’Antinoo’s Lounge & Restaurant presso l’Hotel Centurion Palace di Venezia. Un figurone con gli amici, con un piatto tutto fantasia a sforzo zero.

    Trancio di branzino aromatizzato alla lemonsoda con albicocche, pepe rosa e pesto di aneto fresco
    (ingredienti per 2 persone)

    240 gr filetto di branzino
    20 cl Lemonsoda
    240 gr albicocche
    8 gr aneto fresco
    3 gr pepe rosa
    Olio EVO quanto basta.
    Sale

    Procedimento:

    Per prima cosa, preparate il pesto, frullando l’aneto con 6 cl di olio EVO per 2 minuti (potete usare un frullatore o un minipimer elettrico). Riponete il preparato in frigo, coperto con pellicola.
    Tagliate a metà il filetto di branzino, salatelo e scottatelo su una padella antiaderente per 2 minuti.
    Disponetelo su una pirofila oppure su una teglia di ceramica, aggiungendo 10 cl di Lemonsoda e passatelo in forno preriscaldato per circa 8 minuti, a 180°.

    Nel frattempo, lavate le albicocche, tagliatele a metà quindi in piccoli spicchi.
    A parte, scaldate in un padellino pochissimo olio, e versateci gli spicchi di albicocca, il pepe rosa e la Lemonsoda rimanente. Fate cucinare per circa 1 minuto.
    Quando il branzino è pronto, impiattate, disponendo le albicocche al centro del piatto, ed il branzino al di sopra. Guarnite con il pesto fresco a vostro piacimento.

    Nota dello chef: “Questa ricetta vede come protagonista l’albicocca, un frutto dolce e croccante. Il pepe rosa ed il pesto di aneto mettono in risalto questo meraviglioso frutto estivo creando con il branzino un'unione di leggerezza e freschezza. Consiglio di accompagnarla con un vino bianco come l’Ansonica”.


    Coup de coeur della redazione:


    Concedersi ogni tanto un buon bicchiere di “qualcosa di forte”: perché no? non vogliamo certo istigarvi all’alcol, ma se si tratta di prodotti di grandissima qualità lasciarsi un po’ andare ad un buon distillato o ad una buona grappa da sorseggiare con gli amici mentre si chiacchiera non è un peccato.
    Lo è ancora meno se si tratta di un distillato di frutta Capovilla, una azienda veneta nata a metà degli anni ’70, che da allora si distingue per l’altissima qualità della frutta impiegata. Producono distillati solo con la frutta di stagione, quando è a perfetta maturazione, e con fermentazioni spontanee. Niente di industriale, nessuno strano additivo artificiale.

    Fra i migliori, oltre al distillato di lamponi, da impazzire per profumo e sapore proprio quello di albicocche.
    E se non bevete, è comunque un prodotto ottimo da offrire o da regalare agli amici, che vi farà fare bella figura.



    Nonsolobuono:

    Quante cose da dire sull’albicocca! Intanto, che nella tradizione europea questo frutto è considerato uno stimolante dell’attività sessuale e con tale fine, l’olio di albicocca è presente proprio come afrodisiaco addirittura in “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare.

    Ma da sempre, per le sue proprietà, l’albicocca è stata considerata un toccasana per la salute: se gli arabi la usavano per mal d’orecchi ed emorroidi, l’importante presenza di vitamina A e C la rende uno dei migliori rimedi per l’anemia, lo sviluppo delle ossa e la protezione della pelle (in particolare l’olio di albicocca per combattere smagliature e rughe). Se consumate secche, le albicocche conservano tutti i principi nutrizionali e apportano un alto contenuto di fibra. Occhio alla linea, però, perché hanno più calorie di quelle fresche!

    Non l’abbiamo provata, ma ci piace la ricetta che abbiamo letto per la maschera idratante fatta con polpa di albicocche mature e olio di oliva: un bel modo di nutrire e rilassare la pelle, e concedersi un quarto d’ora di riposo. Magari sognando nel frattempo delle albicocche, che a quanto pare nella tradizione inglese sono segno di buona fortuna, salute e gioia.



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