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Diabolik (pronuncia "Diabòlik", non "Diabolìk") è un personaggio dei fumetti creato da Angela e Luciana Giussani nel 1962, pubblicato dalla Astorina.
Genesi
Diabolik nacque da un'idea di Angela Giussani, che osservando tutti i giorni i pendolari che transitavano per la Stazione di Milano Cadorna (vicino alla quale viveva) ebbe l'intuizione di realizzare un fumetto con un formato "tascabile", cioè che si potesse facilmente leggere aspettando il treno e poi in viaggio, per riporlo infine comodamente "in tasca". Per capire i gusti dei suoi potenziali clienti, Angela condusse un'indagine di mercato da cui scaturì che molti in viaggio leggevano romanzi gialli (secondo un'altra versione, l'intuizione le venne per caso dopo aver trovato su un treno un romanzo di Fantomas). Nasce così il "formato Diabolik" (12 x 17 cm), poi ripreso da molte altre pubblicazioni del genere, formato che contribuirà al successo nel tempo di questo personaggio dei fumetti.
Il personaggio
Il primo numero, uscito il 1º novembre 1962 portava il titolo Il re del terrore. Diabolik è un ladro spietato e quasi sempre vincente. Fidanzato inizialmente con Elisabeth Gay, nel terzo numero della serie incontra la bellissima Eva Kant, che diventerà la sua compagna di vita; il loro costante scopo è rubare denaro e gioielli. Non si fanno scrupoli morali, in quanto spesso le vittime sono ricche famiglie, banche o altri personaggi criminalmente arricchiti. Agiscono sempre con estrema sicurezza e freddezza. Il ricavato serve per vivere una vita agiata e per finanziare i nuovi e sofisticati metodi per le future rapine, spesso tecnologicamente al limite dell'irreale ma di grande impatto emotivo.
L'incontro di Diabolik con Eva ammorbidirà nei successivi numeri il carattere, pur sempre forte, del "re del terrore", il quale da spietato e crudele ladro assassino diventerà un personaggio via via più umano, contraddistinto da un suo particolare senso morale. Questo anche naturalmente per assecondare il favore del pubblico del fumetto col trascorrere degli anni. Eva Kant, cosa molto particolare per un fumetto nato negli anni sessanta, diviene via via meno sottomessa al partner, e il suo aiuto si rivela indispensabile e apprezzato per il protagonista.
Quanto alle origini del personaggio, su di esse fa una qualche luce il n. 5 (107) del 1968, il celebre Diabolik, chi sei?: unico sopravvissuto di un naufragio, giunse in fasce su un'isola fuori delle normali rotte, fu allevato dagli uomini del malvivente King e da loro apprese le più svariate tecniche criminali. Diventato adulto, uccise King e fuggì dall'isola con il tesoro della banda, adottando il nome di una feroce pantera nera a cui King lo aveva paragonato.
Inizia la sua carriera in oriente, nel Deccan. Qui viene salvato da un contrabbandiere di nome Ronin ed entra a far parte della scuola di quest'ultimo, dove gli vengono insegnate numerose tecniche che in seguito faranno parte della sua attività, come i mille trucchi che utilizza per seminare i nemici, il lancio del pugnale e le arti marziali. Inoltre, in questa scuola adotterà il famoso costume nero. Poco tempo dopo la scuola viene distrutta e tutti gli allievi e i maestri, compreso Ronin, vengono uccisi da Walter Dorian, un criminale di Clerville sosia di Diabolik. Diabolik, unico sopravvissuto, lo ucciderà, in apparenza, e s'impossesserà della sua Jaguar e di tutte le sue proprietà, assumendo l'identità di Walter Dorian.
Sempre in Oriente avvenne il primo incontro tra lui e Ginko. L'ispettore, sulle tracce di trafficanti di droga, avrà il primo faccia a faccia col criminale e in quel momento inizierà la loro eterna sfida. Poco tempo dopo, Ginko lo catturò, senza sapere che il criminale indossava una delle sue maschere. Diabolik fuggì subito dopo.
Il primo colpo, raccontato nel primo episodio della serie, Il re del terrore, vede come vittime la famiglia Garian. Con un abile gioco di maschere e intrighi, Diabolik, alias Walter Dorian, rovina l'intera nobile casata. Farà la prima apparizione Gustavo Garian, che nei primi numeri sarà una sorta di assistente di Ginko. Nel primo numero facciamo anche la conoscenza di Elisabeth Gay, la prima ragazza di Diabolik, bella ma molto ingenua, che crede che il suo amante sia un ricco uomo d'affari. Sarà Elisabeth a scoprire la vera identità di "Walter" e a denunciarlo nel terzo numero, L'arresto di Diabolik. Sempre nel terzo numero fa la sua prima apparizione Eva, che, dopo la denuncia di Elisabeth, salva il ladro dalla ghigliottina, facendo giustiziare un suo fastidioso pretendente.
Le armi
Diabolik non ama le armi da fuoco: se ne avesse bisogno non si farebbe scrupoli ad impiegarle, ma quelle poche volte che impugna una pistola o un fucile difficilmente poi ne fa uso, nonostante questo quando usa pistole e fucili (generalmente non caricate con proiettili ma con aghi narcotizzanti) dimostra in più occasioni una mira infallibile. Le sue armi preferite sono altre, da sua stessa ammissione, e in generale le armi bianche, predilette dal Re del Terrore per la loro efficacia, precisione e silenziosità:
Pugnali: Sono spesso dotati di accessori nell'impugnatura (spesso una torcia elettrica, ma anche gas narcotizzanti o congegni lancia aghi avvelenati). Diabolik è un maestro nell'arte di lanciare il pugnale e ha ucciso innumerevoli persone pugnalandole al cuore con coltelli lanciati da alcuni metri di distanza che vanno a segno con precisione millimetrica.
Droghe e Veleni: Diabolik ne conosce di ogni tipo in virtù di quanto appreso sull'isola di King. Le droghe provocano gli effetti più disparati, dalla confusione all'annullamento della volontà del soggetto pur mantenendone lo stato di coscienza, fino ad arrivare a tecniche di condizionamento attuate anche con l'ausilio dell'ipnosi. I veleni possono essere ad azione lenta e indolore oppure fulminare l'avversario senza dargli la minima possibilità di reagire. L'applicazione più consueta si basa su aghi al narcotico o al cianuro con cui punge direttamente la sua vittima o che spara da qualche metro tramite un piccolo tubetto lancia-aghi. Anche Eva ne porta quasi sempre uno con sé.
Per stordire o uccidere molti nemici in una volta sola Diabolik può ricorrere ad altri espedienti, a partire da capsule di narcotico o gas mortale fatte rompere gettandole a terra al momento opportuno, fino ad arrivare a congegni di sua invenzione molto più complessi. Spesso Diabolik si cautela immunizzando sé stesso ed Eva dai veleni che usa o proteggendosi con piccoli filtri applicati all'interno del naso.
I rifugi di Diabolik sono pieni di trabocchetti che comprendono varie alternative:
Botole mortali
Pareti mobili
Scariche elettriche
Lanciafiamme
Esplosivi
Aghi narcotizzanti o velenosi
Coltelli
Gas soporiferi o Mortali
Ma le armi principali di Diabolik restano sempre e comunque la paura e il terrore che incute nelle sue vittime: la sua sagoma nera nel buio della notte fa tremare molte persone, e il suo nome è pronunciato con timore. Alcuni degli epiteti con cui è chiamato Diabolik, che rendono l'idea della sua fama, sono:
il Re del Terrore
l'Inafferrabile Criminale
l'Assassino dai 1000 Volti
il Genio del Delitto
l'Assassino Fantasma
il Genio della Fuga
Queste espressioni, utilizzate per dare il titolo ad alcuni albi a fumetti della serie, vengono talora effettivamente usate dai personaggi per soprannominare Diabolik.
Le maschere
Un capitolo a parte meritano le maschere di cui Diabolik ed Eva si servono spesso e che sono un elemento essenziale delle vicende narrate.
Le maschere sono composte da una resina modellabile che solidificando diventa sottile e trasparente come la pelle umana, replicandone perfettamente l'elasticità. Questo materiale, insieme alla straordinaria abilità di Diabolik nel modellarlo, gli permette di riprodurre alla perfezione i lineamenti di un volto umano creando un viso maschile o femminile, giovane o anziano, di propria invenzione oppure duplicando fedelmente quello di una persona conosciuta partendo dall'osservazione diretta o anche solo da fotografie scattate di nascosto o recuperate da riviste e giornali. Con il tempo anche Eva Kant ha appreso la tecnica di realizzazione, sempre partendo dalla resina base di cui ignora però l'origine chimica.
In effetti questo ingrediente principale è una resina di origine vegetale unica nel suo genere. In natura si trova solo su una piccola isola immaginaria dall'ubicazione imprecisata denominata Bo-Tang. Gli abitanti di Bo-Tang sono doppiamente legati a Diabolik da un sentimento di riconoscenza: in passato ha salvato la vita della figlia del capotribù, mentre in tempi più recenti sono stati liberati dal pericolo di una potente multinazionale operante nel campo delle comunicazioni satellitari, intenzionata a impiantare sull'isola una base missilistica. Inizialmente anche lo stesso Diabolik ignorava il principio attivo della sostanza.
Dopo molti anni, grazie ad analisi svolte con attrezzature sofisticatissime, solitamente non disponibili e alle quali ha avuto accesso durante un colpo, è riuscito a sintetizzare in laboratorio il componente sconosciuto. Questa scoperta gli ha permesso di avere più libertà di azione visto che non dipende più dalla resina proveniente dall'isola di Bo-Tang a cui, però, rimarrà fedele per via del giuramento fatto ad uno dei capi del villaggio di non rivelare mai a nessuno da dove proviene la suddetta resina necessaria per fabbricare le maschere. Diabolik rimarrà sempre fedele a questo giuramento, anche con Eva.
Le maschere ricoprono interamente il volto e la testa di chi le indossa, compreso il collo. Capelli e sopracciglia sono parte della maschera e quindi non c'è bisogno di usare parrucche, così come barba e baffi, se presenti. Da come sono raffigurate le maschere non indossate, persino orecchie, palpebre, labbra ne fanno parte, andando a ricoprire e celare quelle dell'utilizzatore. L'unico aspetto che rende necessario un trucco a parte sembra essere il colore degli occhi, perciò in varie occasioni Diabolik ed Eva usano lenti a contatto colorate. Le maschere permettono la traspirazione al viso di chi le porta, infatti possono essere indossate più volte e per lunghi periodi di tempo.
Si tolgono facilmente, velocemente e senza romperle, permettendo alla coppia cambi di ruolo repentini. Possono essere ripiegate e tenute nascoste in spazi ridotti, come ad esempio la borsetta di Eva. Ogni piega del viso è fedelmente riprodotta e risponde in modo stupefacente ai cambiamenti di espressione e ai movimenti facciali. Il bordo inferiore della maschera di solito aderisce alla base del collo e una volta sistemato è assolutamente invisibile. Ad esempio, Eva indossa abitualmente maschere di donne con acconciature corte o lunghe, pur presentandosi con un abito décolleté ad un ricevimento piuttosto che in bikini sulla spiaggia, senza per questo rischiare di essere scoperta. Come unica accortezza tiene la sua lunga chioma bionda raccolta sulla nuca in modo da nasconderla sotto la maschera.
I lineamenti e il viso conferiti dalla maschera non variano a seconda di chi la indossa. Per questo in rare occasioni anche Ginko o altre persone hanno utilizzato maschere, recuperate ad esempio tra quelle (rare) tenute in custodia dalla polizia dopo esser state rinvenute in qualche rifugio di Diabolik, scoperto e abbandonato frettolosamente dalla coppia.
Le maschere e il camuffamento sono in effetti elementi centrali non solo per le vicende del fumetto, ma anche nel rapporto di coppia tra Diabolik ed Eva Kant. Li differenziano dalle altre persone, pur celandone la vera identità. Questo aspetto è sempre tra le righe e la disinvoltura con cui i due lo vivono rende l'ambientazione più intrigante.
Di solito Diabolik ed Eva, essendo i loro volti molto conosciuti, usano le maschere per confondersi in mezzo alla gente e vivere situazioni normali interagendo con le persone. Tuttavia cambiano continuamente e radicalmente identità, fattezze, residenze, costruendosi coperture insospettabili. Molto spesso però le maschere servono per sostituirsi a persone specifiche che Diabolik ed Eva generalmente spiano studiandone prima abitudini, comportamenti e timbro di voce, per poi essere in grado di imitarli senza tradirsi.
La corporatura dell'individuo da impersonare è importante: deve essere compatibile, cioè non troppo diversa da quella di Diabolik o Eva. I soggetti sostituiti di solito sono rapiti con qualche stratagemma e tenuti prigionieri, spesso narcotizzandoli o drogandoli con il Pentothal per carpirne informazioni utili e segreti. Diabolik a volte uccide il soggetto da impersonare, ma questo è accaduto sempre più raramente, in linea con il cambiamento del codice etico che ha caratterizzato l'evoluzione del personaggio.
Nei primi episodi del fumetto qualcuno è stato capace di accorgersi a vista se Diabolik o Eva indossavano una maschera. Con l'andare del tempo e il perfezionarsi della tecnica diventa invece virtualmente impossibile capirlo visivamente. Anche il tempo di realizzazione di una maschera è cambiato nel corso del tempo, infatti nei primi albi Diabolik impiega diverse ore per produrre una maschera con sembianze casuali, e addirittura molte settimane per fabbricare una maschera che riproduce le sembianze altrui mentre al giorno d'oggi impiega meno di due ore in entrambi i casi.
A volte si ha l'impressione che persino al tatto non si riesca a distinguere il camuffamento. In alcune scene ad esempio Diabolik ed Eva, preso il posto di determinate persone, riescono a ingannarne persino i familiari nel fingere atteggiamenti ed effusioni di intimità dettati dall'esigenza di impersonare in modo credibile la persona sostituita agli occhi di mogli, mariti, parenti, amici, eccetera.
La polizia di Clerville è addestrata a effettuare il controllo approfondito del volto, afferrando opportunamente con le dita la pelle del sospetto sulla guancia o sul collo in modo da individuarne il camuffamento. In qualche episodio è stato possibile individuare le maschere anche quando il volto si bagna perché le gocce di acqua sembrano scorrere sulla superficie della maschera in modo strano. Altre volte eventi accidentali (lacerazione o spostamento della maschera, a causa di colluttazioni in cui i capelli vengono tirati o il viso è afferrato) hanno permesso di smascherare Diabolik o Eva.
In ogni caso l'inganno consentito dalla perfezione del travestimento è quasi sempre determinante, anche perché garantisce a Diabolik ed Eva l'enorme vantaggio dell'elemento sorpresa.
L'eterna sfida con Ginko
L'ispettore Ginko è un personaggio del fumetto Diabolik creato dalle sorelle Giussani.
Si tratta del tipico ispettore di polizia "tutto d'un pezzo", tenace, intuitivo e coraggioso. È estremamente leale con il proprio avversario, di qualunque risma esso sia.
Persegue l'ideale di ogni tutore della legge: assicurare i delinquenti alla giustizia terrena. In particolare Ginko è ossessionato dalla coppia Diabolik-Eva Kant perché i due criminali, con impensabili e ingegnosi piani (alle volte tecnologicamente fantasiosi), riescono quasi sempre a raggiungere il loro scopo e sempre a farla franca.
Trattandosi di un ispettore sui generis, Ginko usa i tradizionali mezzi a disposizione della polizia. Auto e armi convenzionali, a volte utilizza anche ingenti forze umane, coordinando le operazioni di polizia sempre in prima persona. Per contrastare le strategie dell'avversario sfrutta il ragionamento e l'innato coraggio ma senza mai ricorrere ad un "gioco sporco". Tuttavia molte volte ha utilizzato i trucchi requisiti, come le maschere, dai rifugi del suo rivale, facendone però un uso positivo, ma pur sempre efficace.
Costituisce una contrapposizione virile al personaggio principale di Diabolik. È ricambiato da quest'ultimo che ne apprezza le qualità umane e da Eva. Ecco così per il lettore un eterno e leale duello tra la guardia ed il ladro.
È felicemente fidanzato con Altea, duchessa di Vallenberg.
Come moltissimi altri personaggi dei fumetti, la figura dell'ispettore Ginko è stata usata anche nell'ambito della comunicazione sociale.
Prima di Diabolik
Ginko cambiò il proprio nome dopo che suo padre, un giudice corrotto, fu arrestato. Il suo nome originario è tutt'oggi sconosciuto. Si trasferì a Chateauroque, una cittadina nello stato di Clerville, e divenne un agente di polizia, vessato dalle prepotenze dei colleghi, dei superiori e dalle lamentele della sua fidanzata, Annalisa, che lo riteneva più legato al suo mestiere che alla loro storia.
Durante una mostra di gioielli, nella quale venne esposto il Cuore di Demone, un rubino di inestimabile valore, Ginko e il suo migliore ed unico amico Mercier scoprirono un tombino nel parco. Ginko, ritenendo che potesse servire da via di fuga per eventuali ladri, decise di esplorarlo e Mercier, seppur riluttante, lo seguì. I due si trovarono di fronte a una coppia di ladri. Nello scontro che seguì Mercier si fece male e Ginko lo soccorse, dando però così modo ai ladri di fuggire.
In seguito all'accaduto, dopo un giorno costellato di rimproveri e soperchierie, Ginko scoprì nel proprio appartamento Guglielmo Polè, ex ispettore mandato in pensione, ma che continuò poi ad indagare in via assolutamente non ufficiale. Polè mostrò a Ginko due suoi colleghi malmenare uno spacciatore per scucirgli una forte percentuale sul ricavato. Ciò convinse Ginko a seguire Polè nella sua crociata personale contro la corruzione. Da quel giorno la vita di Ginko si sdoppiò: di giorno si occupava di correggere i rapporti che i suoi colleghi gli affibbiavano, di notte veniva addestrato da Polè in attività che ben presto gli sarebbero tornate molto utili, come l'abilità di scassinare le casseforti.
Come prima missione, Ginko recuperò dall'archivio un rapporto sull'omicidio di una donna: la stessa che, tempo prima, aveva accusato pubblicamente il barone Pascal, potentissima eminenza grigia di Chateauroque, di essere un assassino. Polè presentò a Ginko Sergio Fontaine, suo alleato, che parlò al futuro ispettore di un laser e dei suoi sospetti circa Pascal, che, secondo lui, stava per vendere i progetti dell'arma ad altre nazioni. Ginko, quindi, riuscì ad introdursi nella casa di Pascal durante una festa dove scoprì che Annalisa lo aveva tradito con Josiet, suo rivale e maggior oppressore al distretto.
Introdottosi nell'ufficio di Pascal, scoprì però che i progetti relativi al laser erano scomparsi e come se non fosse stato abbastanza, il volto di Ginko fu fotografato dal sistema antifurto, così da mettere il suo superiore e Josiet, suo fedele leccapiedi, sulle sue tracce. Ginko fuggì, ammazzando anche un poliziotto nella fuga, diventando un ricercato. Per non coinvolgere Polè cercò asilo da Mercier, che invece lo denunciò a Josiet che, a sua volta, lo uccise; Ginko però ricambiò e lo uccise, vendicando l'amico che lo aveva denunciato solo per evitare che fosse ucciso brutalmente.
Ginko scoprì che il vero piano di Fontaine non era quello di aiutare Polè ma di soffiare a Pascal l'affare con la potenza straniera. Dopo averlo soggiogato, lui e Polè mandarono a monte il traffico tra Pascal e gli acquirenti: nella sparatoria Polè venne ferito ma sopravvisse. Ginko fu promosso e chiese di essere trasferito a Clerville; prima di andare via, visitò l'amico Polè, che gli regalò la sua auto, la Citroen DS "Squalo", che l'ispettore userà fino alle storie datate 1988. Nello stesso giorno Annalisa lo lasciò, non prima di averlo schiaffeggiato.
Solo dopo molti anni Ginko scoprirà che l'autore del furto dei progetti del laser alla villa di Pascal fu proprio Diabolik. Le loro strade si erano incrociate prima ancora che i due avversari si fronteggiassero per la prima volta, in Oriente.
Curiosità
Secondo una voce che girava tra i fan, Ginko e Diabolik sarebbero stati fratelli gemelli, proprio come Fantomas e Juve, che ispirarono i personaggi delle Giussani.
Il Ginko degli inizi fu ispirato da Sherlock Holmes, sia fisicamente che psicologicamente. Oltre ad essere un genio della deduzione, risolutore dei più intricati casi di cronaca nera (come si legge in una vignetta del primo numero), appariva come un uomo di circa quarant'anni alto, emaciato, dal naso dritto e fumatore di pipa: caratteristiche, queste, che erano appartenute al celeberrimo investigatore di Baker Street.
La cravatta a strisce rosse e nere diagonali di Ginko, che mai abbandonerà nel corso degli anni, è un omaggio fatto da Angela Giussani al marito, Gino Sansoni, milanista sfegatato. Lo stesso nome Ginko deriva proprio da quello dell'editore Sansoni, scelto sempre da Angela per omaggiare suo marito.
Clerville
Clerville è la capitale dell'omonimo stato fittizio in cui Diabolik compie le sue attività criminali. Nei primi numeri della serie, il personaggio agiva a Marsiglia, poi gli autori decisero di inventare una città nuova, per evitare continue documentazioni sulla città. Sembra che le sorelle Giussani si siano ispirate alla città di Parigi, così come del resto lo stato di Clerville appare chiaramente ispirato alla Francia ed agli Stati posti nella sua regione geografica (il Principato di Monaco, il Granducato del Lussemburgo ed il Belgio).
Si sa che Clerville è un Paese europeo visto che nel 2002 adotta l'euro come moneta. La moneta precedente non è mai stata nominata, ma aveva lo stesso valore della lira italiana.
Lo stato di Clerville comprende anche altre città, apparse regolarmente negli albi, come ad es. Ghenf, la seconda città più importante dello stato di Clerville: situata sul mare (Clerville invece è nell'interno, attraversata da un fiume), covo di bande malavitose.
A Clerville ci sono molti ricconi e criminali, gli obiettivi del Re del terrore. Nel microcosmo diaboliko i cognomi sono tutti in lingua originale, mentre i nomi propri sono italiani. Forse per evitare casi di omonimia.
A Clerville inoltre ci sono molti criminali e una forte mafia, molti di questi criminali si sono diventati ricchi con il tempo e possiedono gioielli e denaro. Questi sono gli obiettivi di Diabolik, ma non perché si ritiene un giustiziere desideroso di emulare Robin Hood: coloro che si sono arricchiti in modo illegale sono più facoltosi e tengono i frutti delle loro attività in casa e non in banca. Non mancano, comunque, numerosi episodi in cui la vittima dell'assassino dai 1000 volti è un onesto e tranquillo nobile che vive in una di quelle numerosissime ville che si possono ammirare nelle colline appena fuori Clerville.
Non c'è solo la "città-megalopoli" di Clerville a far da sfondo alle avventure di Diabolik, Eva e Ginko: in tutti gli oltre settecento episodi, i lettori si sono trovati immersi in diverse altre cittadine, paesini e altre grandi città e metropoli come ad esempio Clemon, piccolo villaggio sulla costa abitato da pescatori con le stradine in acciottolato e il porticciolo ("Agguato sul fondo" 1968); Colleverde è invece il luogo in cui vive la tenera Bettina ("Angoscia" 1966), mentre Montvert è il nome di un paese sulle colline di Clerville.
Nel novembre 2005, la casa editrice Astorina ha pubblicato la Guida turistica di Clerville, un volume che contiene la mappa intera dello stato e della sua capitale, con tutti i riferimenti agli oltre settecento episodi del Re del Terrore.
Il successo di Diabolik
Le avventure inedite di Diabolik vengono pubblicate ancora oggi mensilmente, a più di 50 anni di distanza dalla prima uscita, con numerose ristampe periodiche. I primi numeri sono oggetto di culto da parte dei collezionisti. Le sue storie, smussate dal cambiare dei tempi e delle mode affascinano ancora perché improntate ad uno stile classico in cui il bene e il male sempre si fronteggiano.
Alla realizzazione grafica del personaggio si sono alternati nel tempo diversi disegnatori di fama fra i quali Sergio Zaniboni, Enzo Facciolo, Franco Paludetti, Giorgio Montorio, Brenno Fiumali, Flavio Bozzoli, Glauco Coretti, Lino Jeva, Mario Cubbino, Emanuele Barison, Giuseppe di Bernardo e Angelo Maria Ricci, mentre per le sceneggiature, oltre alle sorelle Angela e Luciana Giussani, molto si deve a Patricia Martinelli, alla direzione di Diabolik per circa dieci anni, nonché a Mario Gomboli, attuale direttore della casa editrice e della testata ed autore di più di cento soggetti, senza dimenticare Tito Faraci.
Diabolik è stato pubblicato, oltre che in Italia, anche in: Brasile, Colombia, Finlandia, Francia, Grecia, Israele, Olanda, Polonia, Romania, Spagna, Stati Uniti e Jugoslavia. Nel 2009 ne è uscita una storia ("Il Re del Terrore") in lingua esperanto. All'estero, attualmente, Diabolik è ancora pubblicato soltanto in Croazia dall'editore Ludens, che pubblica anche fumetti della Sergio Bonelli.
Nel 1968 il successo del personaggio ispirò una parodia dell'attore e cantante Johnny Dorelli che interpretò il personaggio di "Dorellik" dapprima alla radio ed in televisione, e poi nel film "Arriva Dorellik", diretto da Steno. Inoltre nel 2011 esce la serie restaurata degli albi chiamata "Gli anni del terrore" che comprende cinquanta albi.
Realizzazione
Ideatori
Angela e Luciana Giussani
Sceneggiatori
Mario Gomboli
Patricia Martinelli
Tito Faraci
Andrea Pasini
Carla Massai
Licia Ferraresi
Diego Cajelli
Giorgio Corbetta
Angelo Palmas
Giancarlo Berardi
Sceneggiatori passati
Pier Carpi
Alfredo Castelli
Marco Cortini
Marco Baratelli
Giannalberto Bendazzi
Stefano Ferrario
Alberto Fiocchi
Michele Gazzarri
Nino Laccisaglia
Luigi Locatelli
Giancarlo Malagutti
Agrippino Musso
Roberto Recchioni
Erika Rossi
Disegnatori
Sergio Zaniboni
Enzo Facciolo
Giorgio Montorio
Angelo Maria Ricci
Pierluigi Cerveglieri
Emanuele Barison
Giuseppe Palumbo
Giuseppe Di Bernardo
Luigi Merati
Giancarlo Alessandrini
Armando Bonato
Flavio Bozzoli
Emilio Cecchetto
Glauco Coretti
Mario Cubbino
Edgardo Dell'Acqua
Beniamino Delvecchio
Brenno Fiumali
Alarico Gattia
Lino Jeva
Luigi Marchesi
Saverio Micheloni
Paolo Ongaro
Franco Paludetti
Gabriele Pennacchioli
Giancarlo Tenenti
Stefano Toldo
Remo Berselli
Angelo Zarcone
Aulo Lino Brazzoduro (Lino Brazzi)
Leone Cimpellin
Stefano De Luca
Pietro Gamba
Carlo Peroni
Marinella Sangalli
Vaccaro
Virgilio Muzzi
Aurelio Moglia
Giordano
Calissa "Kalissa" Giacobini
Eros Kara
Ferdinando Corbella
Altri media
Cinema e televisione
Diabolik ha ispirato anche un film omonimo che lo vede protagonista e che si è avvalso della regia di Mario Bava. La pellicola, che all'epoca non ebbe un grosso successo in Italia, fu molto apprezzata dai Cahiers du Cinéma ed è diventata un piccolo culto all'estero; sorte che è toccata a gran parte della produzione di quelli che vengono considerati film di serie B . Il film risale al 1968 e vede John Phillip Law nei panni del ladro in calzamaglia nera, Marisa Mell in quelli di Eva Kant e Michel Piccoli nei panni dell'ispettore Ginko. Una menzione speciale merita anche la colonna sonora che era firmata da Ennio Morricone.
Quasi poi a voler segnare una sorta di continuità, Lamberto Bava (figlio di Mario), ha firmato la regia del videoclip dei Tiromancino Amore impossibile dove i protagonisti sono: Diabolik (Daniel McVicar, interprete di Beautiful, scelto semplicemente per i suoi tratti simili a quelli di Diabolik), Claudia Gerini (nella parte di Eva Kant) e come cammeo lo stesso John Phillip Law nella parte del guardiano del museo. Oltre ai Tiromancino vi è anche il videoclip della band hip-hop statunitense Beastie Boys Body Movin' che riprende il personaggio di Diabolik, attraverso una parodia del film e utilizzando spezzoni del lungometraggio di Mario Bava.
Pubblicità e campagne sociali
Diabolik, come molti altri personaggi dei fumetti, è stato utilizzato anche nella pubblicità, soprattutto per campagne sociali, come quella contro l'eccessiva velocità e quella contro l'abbandono degli animali lungo le autostrade. È comparso anche in spot pubblicitari di tipo più commerciale, come quelli della Securmark, del Crodino e della Renault Twingo.
Radio
Nel 2000 Diabolik è stato protagonista del primo Radiofumetto, trasmesso dalla Rai a puntate su RadioDue, con l'adattamento di Armando Traverso e la regia di Arturo Villone. Le voci di Diabolik ed Eva Kant erano quelle di Luca Ward e Roberta Greganti.
Nel 2002, in occasione dei 40 anni del personaggio è stato anche pubblicato il primo Audiofumetto, tratto dal remake del primo episodio della serie: Diabolik, il re del terrore, registrato a Cinecittà, sempre con la regia di Arturo Villone.
Collezionismo
Nel 2007 Sorprese & Dintorni presenta in esclusiva le statue in resina di marmo a tiratura limitata dedicate al Re del Terrore. Ogni statua è dotata di certificato di garanzia e autenticità autografato da Mario Gomboli, direttore della Casa editrice Astorina. Nel 2009 la stessa Sorprese & Dintorni lancia l'esclusiva linea fashion di borse e accessori moda a marchio Diabolik, per l'uomo, e a marchio Eva Kant, per la donna. Un altro esempio è il DiaboliKo Baule per contenere tutta la Vostra più diaboliKa collezione.
Cartoni animati
Diabolik (Diabolik - Track of the Panther) è una serie animata basata sul fumetto italiano Diabolik. Si tratta di una produzione internazionale nata dalla collaborazione tra Saban International, M6 (Francia), Fox Television (Stati Uniti d'America) e Mediaset (Italia).
Composta da 40 episodi della durata di 20 minuti circa ciascuno, la serie riprende solo vagamente i temi e i personaggi del fumetto, dovendoli adattare ad un pubblico ben più giovane di quello abituale. In particolare le principali differenze sono:
il ringiovanimento di Diabolik ed Eva Kant;
la sostituzione della Jaguar classica con un'automobile più moderna e frutto di fantasia (dalla linea ispirata però alla Porsche);
le vittime dei furti di Diabolik sono solo criminali;
l'ispettore Ginko appartiene all'Interpol e non alla polizia locale;
la totale assenza di omicidi da parte di Diabolik;
lo svolgimento delle avventure in luoghi reali e non nelle fittizie Clerville e Ghenf;
la creazione della Confraternita, organizzazione criminale capeggiata da Dane, fratellastro di Diabolik inesistente nel fumetto originale.
In Italia, la serie è stata trasmessa per la prima volta nel 2000 su Italia 1. Il primo episodio viene mandato in onda giovedì 7 settembre alle ore 22:15, mentre quelli successivi il sabato e la domenica mattina alle 9:30. Ma dal 27 novembre dello stesso anno la programmazione subisce una nuova variazione, e la serie viene trasmessa dal lunedì al venerdì alle ore 17:00. In Italia, a differenza della Francia, gli episodi non sono stati trasmessi nell'ordine di produzione, eccetto per l'episodio in due parti, l'ultimo.
Elenco degli episodi:
Un mare di oro
Avventure negli abissi
L'eredità di King
Rompicapo cinese
Come una pantera
In nome dei vecchi tempi
L'incontro con Eva
Uno studente modello
Salverà l'ispettore?
Il goal della vittoria
Nel mirino
Un vestito molto prezioso
Il complotto
All'ultimo minuto
Tre tesori
Furto corazzato
Le ricchezze di Maya
Il padre di Eva
Perdita di memoria
I tesori dell'imperatore
La città perduta
L'occhio dell'uragano
Lotta contro il tempo
Luci, motore... Diabolik
Il detonatore
I gioielli della corona
Negativi che scottano
Brivido sotto la manica
Intelligenza artificiale
Progetto primario
Il furto futuro
L'ossessione di Ginko
Una strana alleanza
La spada del passato
Dagli abissi dell'oceano
Gioco da ragazzi
Vedo e prevedo
I guerrieri dell'arcobaleno
Giustizia finale (prima parte)
Giustizia finale (seconda parte)
Videogiochi
Diabolik è stato anche protagonista di alcuni videogiochi sviluppati dalla software house italiana Simulmondo all'inizio degli anni novanta.
Nel 2007 è uscito Diabolik: The Original Sin sviluppato dalla software house italiana Artematica; un'avventura grafica completamente in 3D. Il tema della colonna sonora "Diabolik" è a cura di Andrea Vialardi.
Giochi
Nel 1994, per celebrare i 30 dell'uscita del fumetto, è stato realizzato un gioco da tavolo, Caccia a Diabolik, edito dalla G.E.MI, e attualmente introvabile. Nel gioco, che ricalcava due storie pubblicate in quegli anni, Diabolik, eventualmente aiutato da Eva Kant, effettuava una rapina e doveva sfuggire a Ginko al Sergente e a 2 Agenti, per poi riuscire a tornare al suo covo.
Curiosità
I collezionisti tipicamente suddividono i primi albi in "Diabolik Ingoglia" e "Diabolik Sodip". La "Ingoglia" era un piccolo distributore di Milano, alla quale Astorina affidò la distribuzione dei primi 17 albi di Diabolik. Poi man mano che il volume di vendite aumentava all'Astorina nacque l'esigenza di trovarne uno più grande, e scelsero la "Sodip". Con la distribuzione Sodip vennero ristampati anche i primi numeri (partendo da agosto 1964), che dunque sono effettivamente una seconda edizione (a distribuzione Sodip, per l'appunto). Inoltre i primi due albi, vengono effettivamente ridisegnati, e la copertina del n.1 presenta un paio di piccole differenze rispetto all'originale.
Per i tratti di Diabolik le sorelle Giussani hanno preso spunto dall'attore Robert Taylor mentre per quelli di Eva Kant, dalla Principessa di Monaco Grace Kelly.
È nel volume "Diabolik". collana (i quaderni del fumetto italiano)" n.8 (1992) dell'editore Paolo Ferriani, che verranno svelati per la prima volta le inedite notizie, che il primo disegnatore del n.1 "Il Re del terrore" fu lo sconosciuto "Zarcone". Mentre l'autore della copertina, fu Brenno Fiumeli, e il creatore della testata il grafico pubblicitario, Remo Berselli.
Nella puntata "Ripulendo casa" (6ª stagione, 2º episodio) della serie televisiva How I Met Your Mother - Alla fine arriva mamma, si scopre che il personaggio Barney Stinson era un fan di Diabolik. Nella sua cameretta possiede infatti un poster raffigurante una pagina del fumetto.
Edited by belias94 - 5/11/2022, 13:34. -
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Diabolik (1968)
Il ladro mascherato semina il terrore.
La città di Clerville vive giorni di terrore. Uno spietato criminale, conosciuto da tutti con il nome di Diabolik, insieme alla complice Eva Kant, mette a segno colpi miliardari beffando le autorità. Il ladro, grazie a ingegnosi travestimenti e a maschere perfette, può assumere le sempbianze di chiunque. L'ispettore Ginko cerca allora di tendergli una trappola.
Film di culto diretto con estro visionario da Mario Bava e ispirato al celebre fumetto delle sorelle Giussani. Le scenografie che evocano la pop-art e la struttura "iterativa", senza una vera e propria coerenza narrativa, ne fanno un'opera quasi sperimentale.
Unico ma decisivo punto debole di questa splendida pellicola è la sceneggiatura francamente debole. La storia non ha una sua coerenza e fluidità ma appare piuttosto come una serie di episodi ispirati al celebre ed affascinante personaggio fumettistico. A parte questo "dettaglio" il resto è a livelli alti, attori impeccabili per i loro ruoli, una regia davvero bella che tocca l'espressionismo e la pop art con disinvoltura e piacevolezza, una colonna sonora firmata da Ennio Morricone.CLICCA QUI PER IL FONT DANGER DIABOLIK
Edited by belias94 - 6/5/2016, 19:11. -
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Diabolik Inedito - Gennaio 2013 - Tu ucciderai Eva
Ginko vuole dietro le sbarre Dekker, capo di una banda di motociclisti che in realtà è una setta fanatica. Quell’uomo ha già gran potere di vita e di morte su tutti i suoi adepti, ma vorrebbe averlo anche su Diabolik e Eva. Ed è così potente da riuscirci.
Il primo numero, uscito il 1º novembre 1962 portava il titolo Il re del terrore. Diabolik è un ladro spietato e quasi sempre vincente. Fidanzato inizialmente con Elisabeth Gay, nel terzo numero della serie incontra la bellissima Eva Kant, che diventerà la sua compagna di vita; il loro costante scopo è rubare denaro e gioielli.
Non si fanno scrupoli morali, in quanto spesso le vittime sono ricche famiglie, banche o altri personaggi criminalmente arricchiti. Agiscono sempre con estrema sicurezza e freddezza. Il ricavato serve per vivere una vita agiata e per finanziare i nuovi e sofisticati metodi per le future rapine, spesso tecnologicamente al limite dell'irreale ma di grande impatto emotivo.
L'incontro di Diabolik con Eva ammorbidirà nei successivi numeri il carattere, pur sempre forte, del "re del terrore", il quale da spietato e crudele ladro assassino diventerà un personaggio via via più umano, contraddistinto da un suo particolare senso morale. Questo anche naturalmente per assecondare il favore del pubblico del fumetto col trascorrere degli anni.
Eva Kant, cosa molto particolare per un fumetto nato negli anni sessanta, diviene via via meno sottomessa al partner, e il suo aiuto si rivela indispensabile e apprezzato per il protagonista. Quanto alle origini del personaggio, su di esse fa una qualche luce il n. 5 (107) del 1968, il celebre Diabolik, chi sei?: unico sopravvissuto di un naufragio, giunse in fasce su un'isola fuori delle normali rotte, fu allevato dagli uomini del malvivente King e da loro apprese le più svariate tecniche criminali. Diventato adulto, uccise King e fuggì dall'isola con il tesoro della banda, adottando il nome di una feroce pantera nera a cui King lo aveva paragonato.
Inizia la sua carriera in oriente, nel Deccan. Qui viene salvato da un contrabbandiere di nome Ronin ed entra a far parte della scuola di quest'ultimo, dove gli vengono insegnate numerose tecniche che in seguito faranno parte della sua attività, come i mille trucchi che utilizza per seminare i nemici, il lancio del pugnale e le arti marziali. Inoltre, in questa scuola adotterà il famoso costume nero. Poco tempo dopo la scuola viene distrutta e tutti gli allievi e i maestri, compreso Ronin, vengono uccisi da Walter Dorian, un criminale di Clerville sosia di Diabolik. Diabolik, unico sopravvissuto, lo ucciderà, in apparenza, e s'impossesserà della sua Jaguar e di tutte le sue proprietà, assumendo l'identità di Walter Dorian.
Sempre in Oriente avvenne il primo incontro tra lui e Ginko. L'ispettore, sulle tracce di trafficanti di droga, avrà il primo faccia a faccia col criminale e in quel momento inizierà la loro eterna sfida. Poco tempo dopo, Ginko lo catturò, senza sapere che il criminale indossava una delle sue maschere. Diabolik fuggì subito dopo.
Il primo colpo, raccontato nel primo episodio della serie, Il re del terrore, vede come vittime la famiglia Garian. Con un abile gioco di maschere e intrighi, Diabolik, alias Walter Dorian, rovina l'intera nobile casata. Farà la prima apparizione Gustavo Garian, che nei primi numeri sarà una sorta di assistente di Ginko. Nel primo numero facciamo anche la conoscenza di Elisabeth Gay, la prima ragazza di Diabolik, bella ma molto ingenua, che crede che il suo amante sia un ricco uomo d'affari. Sarà Elisabeth a scoprire la vera identità di "Walter" e a denunciarlo nel terzo numero, L'arresto di Diabolik. Sempre nel terzo numero fa la sua prima apparizione Eva, che, dopo la denuncia di Elisabeth, salva il ladro dalla ghigliottina, facendo giustiziare un suo fastidioso pretendente.
wikipedia.org/
Edited by belias94 - 6/5/2016, 19:11. -
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Diabolik comincia il 2015 nel segno dei ritorni
Con l’episodio "Scritto nel sangue" riecco lo storico disegnatore Sergio Zaniboni. Protagonista un’autrice di romanzi gialli che non a caso si chiama Angela...
Se a gennaio 2014 Diabolik aveva stupito i suoi lettori con una nuova grafica e le copertine disegnate da Matteo Buffagni, per loro c’è una sorpresa anche per il 2015: il ritorno, dopo oltre due anni di assenza, di Sergio Zaniboni, grande e storico (dal 1969) disegnatore della saga. Appositamente per lui è stato sceneggiato l’episodio "Scritto nel sangue" che vede come protagonista un’autrice di romanzi gialli di nome Angela (molto amata da Eva Kant): non casualmente omonima di Angela Giussani, la creatrice del "Re del terrore". E nelle fattezze la ricorderà molto. Firme storiche anche ai testi: Mario Gomboli e Tito Faraci al soggetto e Patricia Martinelli alla sceneggiatura.
Angela Miller è una famosa scrittrice di romanzi gialli, Eva una sua affezionata lettrice, Ginko il suo consulente tecnico e Diabolik vuole solo impossessarsi del suo prezioso tagliacarte. Ma un evento inatteso costringerà tutti e tre a cambiare ruolo.
Scritto nel sangue
Casa Editrice Astorina
Soggetto: T. Faraci e M. Gomboli
Sceneggiatura: P. Martinelli
Disegni: Sergio e Paolo Zaniboni
Copertina: M. Buffagni
120 pagine
2,20 euro
mediaset.it/
Edited by belias94 - 6/5/2016, 19:12. -
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Mi sento a casa in questo topic... . -
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Vero? Bello... troppo bello. . -
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Io amo questo posto. Ci prendo la residenza...posso?. -
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Certo che puoi.. fai pure. . -
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Ok. Lunedi vado in ufficio immigrazione, presento la documentazione e mi trasferisco.. -
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EPISODI DIABOLIK
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DIABOLIK: TRACK OF THE PANTHER
STAGIONE 1 - ITA
TUTTA LA SERIE – Maxstream
Edited by belias94 - 25/9/2023, 12:57. -
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Diabolik: le foto del nuovo murale in via Pesto, fra il Naviglio Grande e via Savona
Street art in via Pesto a Milano: qui è stato realizzato un immenso murale di 550 metri quadri dedicato a Diabolik, icona del fumetto italiano creata nel 1962 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani.
Il murale dedicato a Diabolik è nato dalla collaborazione tra il Municipio 6, la casa editrice Astorina, che pubblica i fumetti di Diabolik, il condominio di Via Savona 97 (proprietario dei muri), il Mudec, Museo delle Culture di Milano, e gli sponsor tecnici ed economici NewLac, Consorzio Bramante e Vibrostop, azienda che ha sede proprio di là dal muro su cui giovani artisti di “We Run the Streets” hanno realizzato attraverso le loro bombolette, questo straordinario lavoro.
“Quest’opera vuole celebrare l’arte del fumetto attraverso la street art – ha dichiarato Santo Minniti, Presidente del Municipio 6, il 19 aprile all’inaugurazione dell’opera –. Il fumetto ha rappresentato e rappresenta ancora un pezzo importante della nostra cultura popolare: i suoi personaggi sono stati capaci di uscire dalla carta stampata ed entrare nell’immaginario collettivo e oggi, con la realizzazione di un distretto del fumetto, ci offrono l’occasione di rendere attrattivo un quartiere fino a pochi mesi fa degradato e inospitale.” (……)
“Oltre che a grandi artisti milanesi, queste opere sono anche un tributo a Milano – ha continuato Minniti – Il muro di Valentina ne celebra la storia, dal secolo di Leonardo da Vinci ai giorni nostri. Diabolik ci accompagna invece attraverso un tour del Municipio 6, territorio milanese che abbraccia i quartieri Barona, Giambellino, Solari e l’area dei Navigli. Visitare queste opere sarà un modo per conoscere la nostra città attraverso la matita di alcuni dei suoi artisti più celebri. L’obiettivo è di far crescere il nuovo Distretto del Fumetto e continuare a migliorare il nostro territorio attraverso la celebrazione dell’arte, in ogni sua forma”.
fonte. -
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Diabolik - Il re del terrore compie 60 anni
Celebriamo lo splendido sessantenne, che sta per tornare al cinema con un nuovo protagonista. Dalla «mamma» al nuovo film, tutto quello che dobbiamo sapere per festeggiarne la storia, cominciata il primo novembre 1962. E il futuro.
Il “miglior” cattivo del fumetto italiano, Diabolik, compie oggi 60 anni e non li dimostra! Il personaggio creato dalle sorelle Giussani sta per tornare al cinema con il secondo capitolo della trilogia diretta dai Manetti Bros: Diabolik – Ginko all’attacco!, in sala il prossimo 17 novembre. Mentre Diabolik 3 è previsto nei cinema per il 2023. In entrambi questi due nuovi film, Diabolik non ha più il corpo e il volto di Luca Marinelli, però… Confermata, invece, Miriam Leone nel ruolo di Eva Kant.
DIABOLIK: NASCITA DI UN FUMETTO RIVOLUZIONARIO (E FEMMINILE)
Il 1° novembre del 1962 usciva Il re del terrore, primo albo di una serie che sarebbe divenuta presto un vero cult del fumetto “nero inchiostro”. Quella storia era scritta dalle sorelle Angela e Luciana Giussani (anche creatrici del personaggio). La prima era moglie di Gino Sansoni, editore di Astorina (che pubblica ancora il fumetto). Pensa a un erede italiano di Fantomas, da «regalare» a tutti quei pendolari che vedeva arrivare a Milano la mattina. Il fumetto (a cui dal numero 14 collabora la sorella minore) nasce infatti in formato tascabile: niente di ingombrante…
Il re del terrore è scritto da Angela, disegnato da Angelo Zarcone. Leggenda narra che la copertina, firmata dal disegnatore Brenno Fiumali sia stata realizzata nella cucina della signora Giussani. Già dalle prime tavole – bianco e nero ultra dark – si metteva a fuoco un antieroe malvagio, assassino, ladro, manipolatore e seduttore.
fonte.