Whitney Houston

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    Whitney Elizabeth Houston, nota come Whitney Houston (Newark, 9 agosto 1963 – Beverly Hills, 11 febbraio 2012), è stata una cantante e attrice statunitense.

    Viene universalmente riconosciuta come una delle più iconiche e popolari cantanti di tutti i tempi, spesso chiamata semplicemente "The Voice" per le caratteristiche uniche della sua voce, soprannome datole da Oprah Winfrey.

    Il suo grandissimo successo negli anni ottanta ha permesso l'apertura di mercati fino ad allora preclusi alle cantanti di colore. Con essi la cantante ha dominato le classifiche mondiali, in particolar modo la Billboard Hot 100, nella quale ha piazzato sette singoli consecutivi alla numero uno, battendo il record di cinque appartenente a Diana Ross & The Supremes ed ai Beatles. Le sue vendite complessive di album, singoli e video è di 170 milioni di copie.

    È una delle donne di maggior successo discografico: è la quarta donna per numero di vendite negli Stati Uniti, con circa 55 milioni di dischi certificati dalla RIAA Detiene anche il primo posto nella classifica degli artisti di colore di maggior successo, insieme a Michael Jackson.

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    Nel 2008 il Guinness dei Primati ha dichiarato Whitney l'artista più premiata e popolare al mondo. L'artista ha guadagnato 6 Grammy Awards e detiene il record per numero di American Music Awards, avendone ricevuti 22 in tutto.

    Whitney Houston è stata inserita alla 34a posizione nella lista dei 100 cantanti più grandi di tutti i tempi della rivista Rolling Stone.

    Dopo un periodo di declino negli anni 2000 dovuto a durissime vicende personali e cause legali contro l'ex marito, nel giugno 2009 la casa discografica Arista Records ha annunciato il nuovo album di Whitney dal titolo I Look To You, pubblicato il 28 agosto 2009 in Italia e in Germania e negli Stati Uniti il 31 agosto.

    Si converte all'Islam nel febbraio del 2012, pochi giorni prima di morire.


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    Biografia e carriera
    L'infanzia

    Nata il 9 agosto 1963 a Newark, nel New Jersey da John R. Houston ed Emily Drinkard Houston (conosciuta meglio come Cissy), e cresciuta ad East Orange, ha due fratelli: Michael e Gary. Sua madre è da tempo cantante nel gruppo soul Sweet Inspirations, gruppo che ha fatto tour e fornito voci supporto per Elvis Presley ed Aretha Franklin, ed ha inoltre fatto parte del gruppo gospel Drinkard Sisters, insieme alle sue nipoti e cugine di Whitney Dionne e Dee Dee Warwick. Whitney ha trascorso parte della sua adolescenza frequentando i locali notturni dove cantava la madre, e ogni tanto saliva sul palco ed esibirsi con lei. Fin da bambina, all'età di 9 anni, iniziò a cantare nel coro della Chiesa "New hope Baptist Church", dove cantò per la prima volta da solista all'età di 11 anni.


    1977 - 1984: gli inizi

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    Nel 1977, all'età di 14 anni, è stata cantante di sostegno nel singolo della Michael's Zager Band "Life's a Party". Zager offrì successivamente alla giovane cantante un contratto discografico, ma Cissy non fu d'accordo, volendo che la figlia finisse prima la scuola. Nel 1978, all'età di 15 anni, cantò come voce di sottofondo nel singolo di Chaka Khan "I'm Every Woman", canzone che in seguito sarebbe diventata un successo per il suo album colonna sonora campione di vendite "La guardia del corpo". Nei primi anni ottanta, iniziò a lavorare come modella dopo che un fotografo la vide cantare al Carnegie Hall con la madre. Considerate le sue evidenti abilità artistiche, i suoi genitori decisero di avviare formalmente la sua carriera nel 1981, dopo il diploma. Scelsero quindi la Tara Productions, con la quale firmò. Apparve quindi come voce solista in un album di Paul Jabara, intitolato Paul Jabara and Friends, pubblicato dalla Columbia Records nel 1983, nel quale cantò "Eternal love".

    Apparve in Seventeen e divenne una delle prime donne di colore ad aggiudicarsi la copertina della rivista. Apparve inoltre in copertina nelle riviste Glamour, Cosmopolitan, Vogue, Miss Young e in uno spot TV della bibita Canada Dry. Mentre faceva la modella, continuò la sua nascente carriera discografica, periodo in cui aveva ricevuto numerose offerte di agenzie di registrazione (Michael Zager nel 1980 ed Elektra Records nel 1981), collaborando con i produttori Ben Dover, Bill Laswell e Martin Bisi su un album chiamato One Down, del gruppo Materials. Per questo progetto, contribuì alla ballata "Memories". Nel 1983, il manager della Arista Clive Davis vide Whitney cantare e, rimasto colpito, le offrì un contratto di registrazione in tutto il mondo, che Whitney firmò, e si impegnò nello sviluppo della sua carriera. Cantò come voce di supporto in album di Lou Rawls e Jermaine Jackson e registrò inizialmente un duetto con Teddy Pendergrass dal titolo "Hold Me", che apparve nel suo album, Love Language, singolo che fu rilasciato nel 1984 e divenne una Top 5 hit R & B, costituendo un primo grande successo per la cantante.


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    1985 - 2006

    Balzò quindi alla notorietà musicale mondiale grazie al suo album d'esordio del 1985, intitolato Whitney Houston (che conteneva una cover di Diana Ross del 1983, In Your Arms ), entrato direttamente al numero 1 della classifica americana, permanendovi per 14 settimane consecutive ed entrando nel Guinness dei Primati come l'album più venduto di una cantante esordiente (quasi 29 milioni di copie). Seconda in classifica Britney Spears nel 1999, con l'album ...Baby One More Time che vendette quasi 25 milioni di copie nel mondo.

    Due anni dopo, nel 1987, torna con Whitney, preceduto dalla hit internazionale I Wanna Dance with Somebody (Who Loves Me): l'album le frutta una serie vertiginosa di primati di vendita. Nel 1988 incide One Moment in Time, inno delle Olimpiadi di Seoul. Nel 1990 esce il terzo album I'm Your Baby Tonight, trascinato soprattutto dalla title-track. Nel 1992, debutta al cinema, con il film La guardia del corpo, coprotagonista con Kevin Costner. Il brano portante della colonna sonora, I Will Always Love You, cover di un pezzo di Dolly Parton, ottiene un ineguagliato successo planetario. La colonna sonora del film diventa la più venduta di tutti i tempi, con 42 milioni di copie in tutto il mondo.

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    Nel 1995 recita in Donne - Waiting to Exhale e nel 1996 recita in Uno sguardo dal cielo al fianco di Denzel Washington, partecipando alla colonna sonora di entrambi i film. Whitney lancia nel 1998 il suo quarto album, My Love Is Your Love, con le hit It's Not Right but It's Okay, la title-track e Heartbreak Hotel, insieme alle "soulsisters" Faith Evans e Kelly Price. L'album include anche il duetto con Mariah Carey, intitolato When You Believe, che fa anche da colonna sonora al film d'animazione della Dreamworks Il principe d'Egitto, contenuto nella raccolta di numeri uno della Carey, #1's, e che vince l'Oscar come migliore canzone originale.

    Nel 2000 esce il primo Greatest Hits, doppio CD antologico contenente alcuni inediti, tra cui If I Told You That con George Michael e Could I Have This Kiss Forever con Enrique Iglesias. L'album vende più di 8 milioni di copie e risulta essere uno dei 20 album più venduti nella storia delle classifiche inglesi.

    Nel 2002, pubblica Just Whitney, il quinto album di inediti, anticipato dal singolo Whatchulookinat. L'anno successivo, nel 2003, come Toni Braxton, Barbra Streisand, Celine Dion, Gloria Estefan, Mariah Carey, Destiny's Child e altri artisti noti, anche Whitney decide di lanciare un album natalizio, intitolato One Wish: The Holiday Album. Nel disco è presente anche un duetto tra l'artista e sua figlia. Dal 2004 al 2006 la carriera artistica di Whitney subisce un arresto a causa gravi problemi familiari, problemi che vedono una soluzione solo nel settembre del 2006, quando Whitney divorzia dal marito Bobby Brown.


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    2007 - 2012

    Nel 2007 Whitney torna alla musica firmando un contratto con il suo discografico di sempre, Clive Davis, e nel dicembre dello stesso anno si esibisce in concerto durante la manifestazione Live&Loud 2007, a Kuala Lumpur. Successivi concerti si sono svolti a Tobago, in Marocco e in Kazakistan. Il 7 febbraio Whitney si esibisce alla serata di gala che anticipa i Grammy ovvero il Pre-Grammy Party, organizzata dal suo mentore e produttore Clive Davis. Proprio a lui dedica la performance composta da 4 dei suoi maggiori successi ovvero: I Will Always Love You, I Believe in You and Me, It's Not Right but It's Okay e I'm Every Woman. Clive Davis annuncia che Whitney è pronta a ritornare sulle scene e ha registrato una canzone con il produttore/cantante R. Kelly dal titolo I Look To You e che la settimana seguente ai Grammy entrerà in studio con David Foster per registrare la canzone "I Didn't Know My Own Strenght" scritta da Diane Warren.

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    L'8 febbraio Whitney fa una sorprendente apparizione ai Grammy. La cantante dopo aver ricevuto una standing ovation consegna il premio come Miglior Album R&B a un'emozionata Jennifer Hudson. Il 9 febbraio Whitney è ai Bet Honors per presentare un premio speciale a Tyler Perry. Il 17 aprile Diane Warren rivela alla rivista Vibe Magazine di aver scritto "I Didn't Know My Own Strength" esclusivamente per Whitney.

    Il 4 giugno il sito web ufficiale di Whitney annuncia l'uscita del settimo album dell'artista il 31 agosto 2009. L'8 agosto il sito di informazione musicale Music Link annuncia che Whitney avrebbe firmato un contratto con l'AEG, uno dei colossi dell'industria dell'intrattenimento americana, la cui preoccupazione urgente è riempire il maggior numero possibile di date lasciate scoperte da Michael Jackson a Londra, per questo motivo l'avrebbero ingaggiata assieme a Robbie Williams per esibirsi in alcune delle 23 date previste per onorare il Re del Pop.

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    Il 28 agosto viene pubblicato in Italia ed in Germania, a distanza di sette anni dall'ultimo lavoro discografico, I Look To You. Il 1º settembre Whitney si esibisce a New York, su un palco allestito a Central Park, cantando dal vivo due famose hit del passato I'm Every Woman e My Love Is Your Love e i due nuovi singoli Million Dollar Bill e I Look To You. Il concerto, registrato dalla famosa trasmissione americana Good Morning America è stato mandato in onda il giorno seguente, il 2 settembre.

    Il 7 settembre, dopo appena una settimana dall'uscita, I Look To You si posiziona alla numero 1 nella classifica italiana FIMI degli album più venduti. Il 21 ottobre Whitney partecipa alla versione italiana di X Factor esibendosi in Million Dollar Bill. Al termine dell'esibizione la cantante riceve il disco d'oro per il nuovo album I Look To You, per aver superato la soglia di 35 000 copie vendute in Italia. Whitney intraprenderà un tour mondiale che prevede anche due tappe in Italia, a maggio.

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    Il 22 novembre Whitney si esibisce agli American Music Awards cantando "I Didn't Know My Own Strenght" e ricevendo il "Premio Internazionale per l'Eccellenza". Il 2 dicembre I Look to You è stato certificato disco di platino dalla RIAA per aver venduto più di 1 milione di copie negli Stati Uniti, e in Italia il 20 dicembre è stato certificato dalla FIMI disco di platino per aver venduto più di 70 mila copie.

    Nel gennaio 2010, Whitney Houston è stata nominata per due NAACP Image Awards nelle categorie "Best Female Artist" e "Best Music Video", vincendo in quest'ultima con il video musicale del singolo "I look to you". L'artista ha inoltre ricevuto una nomination per gli Echo Awards, la versione tedesca dei Grammys, nella categoria "Best International Artist". Il 26 gennaio l'Arista Records pubblica Whitney Houston: The Deluxe Edition per celebrare il 25º anniversario dell'album di debutto della cantante. Questa edizione comprende tutte le canzoni dell'album originale completamente rimasterizzate, interviste, performance live, video promozionali, remix e molto altro.

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    Il 1º febbraio Whitney riceve l'"Entertainer Honor Award" ai Bet Honors. Durante la serata, la cantante gospel Kim Burrell ha omaggiato Whitney esibendosi in I Believe in You and Me, seguita da Jennifer Hudson che invece ha cantato I Will Always Love You. Il 6 febbraio Whitney ha iniziato a Seoul in Corea Del Sud il Nothing But Love World Tour, primo tour mondiale in 11 anni. La tournée vedrà la cantante esibirsi in molti paesi del mondo, tra cui Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Italia, Germania, Finlandia, Inghilterra e si è concluso il 17 giugno a Manchester. Il 30 gennaio Whitney si è esibita al BET Celebration of Gospel 2011 con il brano "I Look to You", duettando con la cantante Kim Burrell.


    Morte

    La cantante americana muore l'11 febbraio 2012 all'età di 48 anni mentre si trovava, insieme a parenti e amici, nell'hotel Beverly Hilton di Beverly Hills per prendere parte quella stessa sera ad una serata organizzata a margine dei Grammy Awards. Tutt'ora ignote le cause della morte.

    Una persona del suo entourage ha chiamato i soccorsi alle 15:43 e il personale di sicurezza ha subito tentato di rianimarla, ma inutilmente. Secondo la CNN a dare per primo l'allarme sarebbe stato il suo compagno, il cantante Ray-J.


    Vita privata
    Il matrimonio con Bobby Brown

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    Negli anni ottanta, la Houston è stata sentimentalmente legata alla star del football americano Randall Cunningham e all'attore Eddie Murphy.

    Nel 1989, ai Soul Train Music Awards, Whitney conobbe il cantante R&B Bobby Brown, che sposò nel 1992, nonostante il dissenso di familiari e amici della cantante (visti i precedenti giudiziari di Brown e i tre figli che Brown già aveva da tre donne diverse, mentre la Houston conservava l'immagine della brava ragazza di chiesa). Dopo un aborto spontaneo, nel 1993 nasce la figlia della coppia, Bobbi Kristina Houston Brown.

    Negli anni novanta, Brown continuò ad avere problemi con la legge per molestie sessuali, guida in stato di ebbrezza e lesioni; tempo dopo, iniziarono le prime indiscrezioni sull'uso di droga da parte di Whitney. Nel 2003, durante un litigio, Brown picchiò la moglie; la polizia dovette usare la scossa elettrica per fermarlo, e poi arrestarlo. Dopo scandali per infedeltà, arresti per droga e alcol, e problemi con il marito, nel 2006 Whitney si separa da Brown per disintossicarsi. Infine, chiede il divorzio e le viene affidata la custodia della figlia. Brown contesta però il divorzio, in un documento in cui dichiara anche di essere senza dimora e depresso, ma manca di presentarsi all'udienza fissata; persino i suoi avvocati, a quel punto, si licenziano e lo abbandonano.


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    I problemi di droga (2000-2005)

    Mentre negli anni ottanta e nei primi novanta Houston rivendicava l'immagine della brava ragazza di chiesa, a fine anni novanta ci fu un cambiamento nel suo modo di comportarsi: arrivava con ore di ritardo alle interviste e cancellava all'ultimo momento concerti e apparizioni TV. Come conseguenza del fatto che molti suoi concerti vennero cancellati e che la cantante aveva perso molti chili, si iniziò a parlare di un uso di droghe che Whitney avrebbe fatto assieme al marito.

    Sempre nel 2000, Whitney avrebbe dovuto esibirsi con Clive Davis, in una serata per l'ingresso nella Rock & Roll Hall of Fame dell'uomo che l'aveva lanciata come cantante; tuttavia Whitney cancellò l'esibizione dieci minuti prima dell'inizio dello show. Lo stesso anno avrebbe dovuto esibirsi anche alla notte degli Oscar, ma venne licenziata dal regista dello show, pure suo vecchio amico.

    L'agente di Whitney ne indicò la causa in un mal di gola, ma Steve Pond dichiarò poi in un suo libro che "La Houston non era in grado di cantare, era distratta e non interessata" e che, al momento di cantare Over the Rainbow, la cantante iniziò a cantare un altro brano. Successivamente, anche Houston ammise di essere stata licenziata.

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    L'anno seguente, Houston fece un'apparizione nello show per i trent'anni di carriera di Michael Jackson, destando impressione per la sua magrezza; l'esibizione rafforzò i sospetti di uso di droga, anoressia e bulimia, ma il suo agente la difese ancora: "Whitney è sotto stress per motivi familiari e, quando è sotto stress, non mangia". Senza dare spiegazioni, Houston cancellò anche il concerto della sera seguente. Nel 2002, in un'intervista, Diane Sawyer chiede a Houston di commentare la foto della sua esibizione per Michael Jackson: "È una foto venuta male", disse lei. Quanto ai pettegolezzi sul suo uso di droga rispose: "Chiariamo una cosa: il crack è economico e io ho guadagnato troppo per fumare crack. Chiariamolo, ok? Non usiamo il crack, non lo facciamo". Houston ammise invece di fare uso di varie sostanze e di partecipare a festini; quando le venne chiesto, con Brown al suo fianco, se Brown l'aveva mai picchiata, rispose arrabbiata: "No, non mi ha mai picchiata. Io l'ho picchiato in un momento di rabbia".

    Nel 2004, Whitney entrò in un programma di riabilitazione dalla droga, ma l'anno dopo apparve nel reality televisivo di Brown, mostrando ancora un comportamento inaffidabile; nel 2005 rientrò nella stessa clinica di riabilitazione e completò con successo il programma. Sebbene taluni commentatori continuassero a sostenere che la cantante facesse uso di droghe, la casa discografica e lei stessa negarono duramente. Ciò nonostante, nel maggio 2011, la sua agente Kristen Foster dichiarò che la cantante era di nuovo in cura riabilitativa presso una non specificata clinica, per completare il programma che aveva abbandonato nel 2007 a causa dei suoi impegni lavorativi. Questo programma riabilitativo non costrinse Whitney a stare in una clinica e alcune voci sostennero che questo programma servisse a Whitney per ritornare sulle scene con il sequel di Waiting to Exhale.


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    La causa con il padre

    Nel 2002, Whitney è stata coinvolta in una causa legale con il padre e manager, John Houston, che le aveva fatto causa per 100 milioni di dollari, affermando che la Houston non gli aveva pagato quanto gli spettava per averla aiutata nella sua carriera e per averla aiutata nelle controversie degli ultimi anni. Entrambi apparvero in TV, sostenendo le proprie posizioni. John Houston morì nel 2003; la sentenza è stata emessa nel 2004, a favore di Whitney, in quanto l'erede legale della società di John Houston non riuscì a prendere parte alle udienze per le indagini preliminari. Alla sua morte, John Houston aveva divorziato dalla madre di Whitney da più di vent'anni.


    Vocalità e personalità interpretativa

    Whitney è divenuta celebre per la sua estensione e il controllo vocale . Negli anni ottanta e novanta, Whitney possedeva una voce di soprano drammatico calda e piena, limpida, omogenea, di notevole volume, assai estesa e sorretta da un'ottima preparazione tecnica. Tuttavia, nonostante la sua grande estensione e la notevole potenza emessa soprattutto sulle note in voce piena, non fece mai uso del registro di fischio.

    Alcuni critici segnalarono tuttavia come, a seguito delle dure vicende personali, la sua voce fosse diventata più trasmissiva, avesse rafforzato le note medio-alte, ma gli stessi critici indicarono una flessione in quanto Whitney tendeva a fare le note molto acute.


    Stile musicale

    Nonostante la sua naturale attitudine per il soul e per il gospel, Whitney, nel corso della sua carriera, ha sperimentato con successo diversi stili musicali, tra cui rhythm and blues, pop, dance, ballad, country.


    Discografia

    1985 - Whitney Houston
    1987 - Whitney
    1990 - I'm Your Baby Tonight
    1992 - The Bodyguard: Original Soundtrack Album
    1995 - Waiting to Exhale: Original Soundtrack Album
    1996 - The Preacher's Wife: Original Soundtrack Album
    1998 - My Love Is Your Love
    2000 - Whitney: The Greatest Hits
    2001 - Love, Whitney
    2002 - Just Whitney
    2003 - One Wish: The Holiday Album
    2007 - The Ultimate Collection
    2009 - I Look To You


    Filmografia
    Attrice

    La piccola grande Nell (Gimme a Break!) - serie TV, episodio 3x20 (1984)
    Silver Spoons - serie TV, episodio 4x01 (1985)
    La guardia del corpo (The Bodyguard), regia di Mick Jackson (1992)
    Donne (Waiting to Exhale), regia di Forest Whitaker (1995)
    Uno sguardo dal cielo (The Preacher's Wife), regia di Penny Marshall (1996)
    Cenerentola (Cinderella), regia di Robert Iscove - film TV (1997)
    Boston Public - serie TV (2002)


    Produttrice

    Pretty Princess (The Princess Diaries), regia di Garry Marshall (2001)
    Una canzone per le Cheetah Girls (The Cheetah Girls), regia di Oz Scott - film TV (2003)
    Principe azzurro cercasi (The Princess Diaries 2: Royal Engagement), regia di Garry Marshall (2004)
    Cheetah Girls 2, regia di Kenny Ortega (2006)


    Curiosità

    Nel 1991, incide l'inno americano in un singolo e lo canta alle truppe USA di ritorno dalla Guerra del Golfo. La canzone raggiunge la top 10 americana.
    L'album The Bodyguard detiene numerosi record, risultando la colonna sonora più venduta della storia.
    Whitney Houston è citata nel Guinness dei Primati come l'artista donna più premiata di tutti i tempi, con 412 premi, inclusi 6 Grammy, 2 Emmy, 22 American Music Awards e 16 Billboard Music Award.
    "If the voice is a musical instrument, hers is a Stradivarius" ossia "Se la voce è uno strumento musicale, il suo è uno Stradivari", questo è il commento che diede Time Magazine sulla voce di Whitney Houston.



    http://it.wikipedia.org/wiki/Whitney_Houston


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    Edited by Cesco - 12/2/2012, 13:06
     
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    Addio Whitney Houston, l’ultimo saluto dei vip su Twitter



    Devastante, inaspettata e soprattutto difficile da credere vera. E’ la notizia relativa alla morte di Whitney Houston che, a soli 48 anni, ha lasciato questa terra al termine di una vita così ricca di eccessi da risultare difficile da descrivere. Ecco le reazioni dei Vip che negli anni le sono stati più vicini.

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    La commozione è troppa, impossibile descriverla in due righe ma la morte di Whitney Houston ha provocato una vera e propria corsa all’ultimo saluto sul web da parte di chi, in vita, l’ha amata e oggi non può far altro che rendere omaggio alla sua voce, una tra le più potenti della nostra epoca. A soli 48 anni, questa meravigliosa artista lascia il mondo e lo fa alla vigilia dei Grammy Awards quasi come se, da regina del palco fino alla fine, avesse scelto perfino il teatro dal quale salutare tutti quelli che l’hanno amata e dire addio a un’esistenza divenuta troppo complicata. Il corpo della cantante è stato trovato in una stanza del Beverly Hills Hotel, a Los Angeles, alle 00.55 (ora italiana) di questa notte, località nella quale si era recata per poter partecipare ai Grammy che si celebreranno questa sera.

    La Houston non ce l’ha fatta e, per cause che restano ancora da accertare, dalle prime ore di questa mattina è entrata ufficialmente nel paradiso degli artisti, lì dove prima di lei avevano già trovato posto alcuni tra i più grandi cantanti di quest’epoca. La notizia della sua morte ha lasciato ovviamente di sasso tutti, provocando ai fan un enorme dolore e tanto, troppo sconcerto da parte dei colleghi che, in vita, hanno avuto l’onore di lavorare insieme a lei oppure solo la possibilità di trarne ispirazione. Questa mattina, è il social network Twitter a raccogliere gli elogi funebri dei Vip, le ultime parole di cordoglio rivolte a quest’artista dal percorso tormentato che ha finito per soccombere al malessere di vivere.

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    Da Rihanna a Ricky Martin passando per alcuni personaggi italiani che hanno avuto la fortuna di lavorarci insieme, il dolore rimbalza sulle pareti delle bacheche più frequentate, facendo in modo che la notizia si diffonda a macchia d’olio. A questa sorta di ultimo saluto collettivo, non vuol mancare proprio nessuno, quasi come se renderle omaggio pubblicamente permetta loro di avvicinarsi un po’ di più a quest’anima sfortunata che ha terminato nel peggiore dei modi una vita costellata tanto da successi quanto da terribili e amare sconfitte. L’artista ha avuto giusto il tempo di opporsi agli ultimi gossip circolati sul suo conto e relativi alla sua improvvisa povertà probabilmente provocata da una ricaduta nel tunnel della droga.

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    Tristissima la commozione dell’amica Mariah Carey che le riconosce il merito di essere stata una tra le più grandi voci che abbiano mai popolato questa terra, porgendo poi le sue sentite condoglianze non solo alla famiglia Houston ma anche a tutti i milioni di fan che l’hanno amata in vita e continueranno ad amare dopo la morte la sua insostituibile amica. Prega per tutti quelli che le sono più vicini anche Jennifer Lopez che ancora non riesce a capacitarsi di una perdita tanto grave per il mondo della musica a ridosso di un evento che l’avrebbe premiata una volta di più per la sua straordinaria carriera. Si dice devastata, invece, Katy Perry, la prima a postare su Twitter il suo ultimo saluto. E noi non possiamo fare altro che aggiungerci a questa interminabile coda. We will always love you, Whitney. Il tuo canto andrà a completare la musica degli angeli.



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    Whitney malata d’amore, Bobby Brown la saluta: “Ti amo”



    Una storia controversa, burrascosa, messa a tacere nelle sue parti più crude. Ma di certo non si può dire che non sia stato un grande amore quello tra Whitney Houston e Bobby Brown; oggi l'ex marito da il suo addio alla cantante morta tra le lacrime e una dichiarazione d'amore.

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    “I love you, Whitney”. Quando ha saputo della morte della Houston, Bobby Brown era a Memphis, nel Tennessee, assieme alla sua band, i New Edition. La reunion del gruppo rap era una novità non trascurabile nella loro carriera, ultimamente in declino, e per questo Bobby una volta appresa la notizia ha deciso di non interrompere il concerto, per rispetto nei confronti dei fan. Quando ha saputo cos’era successo l’ex marito de La Voce è salito sul palco ed ha esordito “Ti amo Whitney”, e rivolgendo lo sguardo al cielo le ha mandato un bacio; questo il suo modo per accodarsi all’addio a Whitney.

    Ma i nervi saldi di Brown hanno retto ben poco, il crollo emotivo è arrivato mentre intonava la ballata Tenderoni, Bobby è scoppiato in lacrime ed ha abbandonato il palco. Il pubblico ha seguito la scia della sua commozione, mentre dagli altoparlanti trasmettevano alcune canzoni della Houston. Una reazione comprensibile ed attesa, quella dell’ex marito della donna, a cui è stato legato per 15 anni.

    Per molti è stato proprio lui a condurre sulla cattiva strada Whitney Houston, fino ad allora una ragazza di buona famiglia, figlia d’arte e talentuosa voce nera. Bobby e Whitney si erano conosciuti nell’89, proprio ad un evento musicale, e fin dalle prime orme della relazione i fan sembravano perplessi. La storia va avanti senza apparenti intoppi per tre anni e nel ’92 i due decidono di sposarsi. Un matrimonio da star nel New Jersey, dove ha figurato tutto il jet set internazionale di un tempo: da Gloria Estefan a Dionne Warwick, fino ai New Edition di cui Bobby è il frontman.

    Un anno dopo Whitney da alla luce la loro unica figlia, Bobbi Kristina, ma poco dopo, nel corso degli anni ’90 emergono le difficoltà della coppia, che appare tutt’altro che serena. Per gran parte del tempo i motivi di tanta agitazione sono taciuti, fin quando Whitney Houston non appare con il volto tumefatto da un livido sulla guancia in un’apparizione pubblica. Malgrado tutto la Houston e suo marito erano mano nella mano, il che gettava ancora più ombre sulla loro controversa vita matrimoniale.

    In un vortice senza via d’uscita tra l’amore malato e l’uso di sostanze alteranti, la Houston prova sempre a ricomporre i pezzi del suo rapporto con Bobby, nel 2003 un portavoce della loro famiglia fa sapere che “Whitney lo ha perdonato, e Bobby è molto dispiaciuto per quel che è accaduto alla moglie.” I guai con la legge di Brown non aiutavano di certo l’opinione pubblica ad aver fiducia nel suo pentimento, tanto che nel 2004 viene arrestato per una serie di violazioni della libertà vigilata che gli era stata imposta.

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    Una delle ultime foto di Whitney e Bobby prima del divorzio



    La Houston resse fino a quando finalmente denunciò Bobby Brown per maltrattamenti domestici. Le denunce però non segnano l’allontanamento della coppia, che rimane insieme fino al 2007. A un mese dell’istanza ufficiale di divorzio, Bobby rilasciò un’intervista dove provava a schivare le voci sulla separazione: “Non importa cosa dice la gente. Vogliono provare a dividerci e non è quello che vogliamo. Siamo qui, e staremo insieme per molto tempo, così la gente si aspetta che staremo ancora insieme …. Sto ancora con mia moglie, questa è la vita.”

    Il divorzio arriva nell’aprile dello stesso anno e alla Houston viene affidata la piena custodia della piccola Bobbi Kristina. Successivamente Bobby firmerà la sua autobiografia, dove ammette di essere stato reo delle violenze nei confronti della sua ex moglie “per qualche bottiglia di troppo”.

    I media stranieri hanno spesso paragonato la coppia Brown – Houston a quella di Ike e Tina Turner, negli anni ’70 Ike era stato accusato di violenza su sua moglie, in seguito alla dichiarata tossicodipendenza; a tal proposito Bobby racconta: “Non aveva niente a che fare con me, Ike. Io non avevo mai fatto uso di cocaina fin quando ho incontrato Whithney, prima d’allora avevo sperimentato altre droghe, e la marijuana era stata la mia scelta.”



    In una sorta di allontanamento delle accuse Brown, prova a sottolineare che il declino nella vita e nella carriera di Whitney Houston non è da attribuirsi alla sua cattiva influenza, anzi. Nel 2009 è la stessa Whitney a fan esplodere una bomba mediatica, ospite di Oprah Winfrey, quando dichiara che la colpa non è da addossare al suo ex marito ma anzi: “Io non ho fatto niente senza di lui, io e lui insieme siamo stati partner in tutto, tutto ciò che abbiamo fatto lo abbiamo fatto insieme.

    Era lui la mia droga.” Una dipendenza malata reciproca, fatta di complicità e violenza, non si può dire che tra i due non sia stato amore. Tra loro l’epilogo di una vita insieme nell’ultima apparizione pubblica della settimana scorsa, quando in una specie di cattivo presagio, sono usciti insieme per cenare con la loro figlia Bobbi Kristina. Era apparsa sorridente negli scatti Whitney, forse nella gioia di un attimo che sarebbe valso per sempre.



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    Grammy: l'omaggio a Whitney Houston



    Il rapper e presentatore Ll Cool Jay, sul palco dei Grammy, ricorda la cantante scomparsa: "E' morto un membro della nostra famiglia", poi le note della celeberrima "I will always love you"




    Whitney bambina canta il gospel in chiesa



    In questo video amatoriale rimasto a lungo inedito, una trasmissione televisiva americana simile alla nostra 'Matricole' mostrava una giovanissima e già eccezionale Whitney Houston, voce solista nel coro della chiesa battista di New Hope, in New Jersey, dove l'artista era nata



    Quando Whitney cantò per Mandela



    L'11 giugno 1988 la popstar si esibisce insieme a molti altri cantanti e band al Wembley Stadium di Londra, in occasione del grande concerto per i 70 anni del leader anti-apartheid sudafricano, a quel tempo ancora detenuto in carcere


     
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    pure tutte ste persone che si commuovono........................................
    -.-'
    non ci potevano pensare prima a darle una mano???
     
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    Whitney Houston amava Michael Jackson



    A circa una settimana dai suoi funerali, la stampa americana fornisce l’ultimo gossip sulla vita di Whitney Houston, un pettegolezzo che l’accosta a un altro grande della musica pop, l’indimenticabile Michael Jackson, del quale sarebbe stata innamorata.

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    Accade spesso che, sull’onda dell’emozione indotta dalla prematura scomparsa di un’artista, la stampa si getti a capofitto sul personaggio in questione al fine di rivelarne anche il minimo segreto. Quando il pettegolezzo in questione avvicina due tra i personaggi più grandi della musica, ecco che è il caso di approfondire l’argomento nel tentativo di capire se nella storia in questione ci sia o meno qualcosa di vero. Protagonisti di questo gossip postumo sono Whitney Houston, la diva scomparsa a soli 48 anni, e Michael Jackson, re indiscusso della musica pop, un uomo del quale si piange ancora la morte prematura a distanza di tre anni dall’accaduto. Qualche giorno fa, il tabloid americano The Sun ha raccolto la confessione di David Gest, produttore discografico che è stato molto vicino a entrambi, potendo vantare il fatto di averli conosciuti da vicino e frequentati fino a diventarne amico.


    L’uomo, ex marito di Liza Minnelli, confessa un gossip del quale nessuno, fino a oggi, aveva sospettato l’esistenza: il rimpianto Jacko e la bellissima interprete di The bodyguard sarebbero stati innamorati l’uno dell’altra. Ecco il suo racconto:

    Ha amato davvero tanto Michael e lui l’adorava. Michael mi raccontò di quella volta quando si scambiarono un bacio appassionato, mentre Whitney mi confessò di essere molto innamorata di lui. Lo voleva sposare ma Michael era troppo timido per farsi avanti. Solo parecchio tempo dopo, Jacko mi rivelò che avrebbe voluto farsi avanti in più di un’occasione ma non c’era mai riuscito. Se si fossero messi insieme, non sarebbe caduta nel baratro della droga.

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    Un amore timido, dunque, che ben si sposa con la tristezza insita nella personalità di entrambi, due anime affini che unendosi avrebbero potuto trarre forza l’una dall’altra. Dispiace solo che, come troppo spesso accade in queste storie, il pettegolezzo debba essere necessariamente postumo forse perché, ormai ridotti al silenzio eterno, nessuno dei due avrà mai la possibilità di smentire quanto emerso. Che Gest abbia raccontato la verità o meno, però, non cambia molto. Avendo visto la commozione che ha caratterizzato i funerali di Whitney e conoscendo quanto accadde in occasione di quelli del dolcissimo Jacko, non è possibile mettere in discussione l’affetto che milioni di persone hanno nutrito e continuano a sentire ancora oggi nei confronti di entrambi. Vederli insieme, felici almeno per una volta, non avrebbe potuto che strappare un sorriso e stamparlo sulle bocche di chi li ha amati. Due leggende della musica vicine l’una all’altra per combattere il malessere di vivere.



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