Casa: il climatizzatore

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  1. Cesco
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    Come scegliere il climatizzatore giusto


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    DOVE VIENE INSTALLATO
    Come prima cosa, dobbiamo identificare l’uso del locale in cui sarà inserito il climatizzatore, per esempio abitazione, negozio, ufficio e chi più ne ha più ne metta. Questo serve per capire alcune caratteristiche che deve avere il climatizzatore che andremo ad acquistare. Per esempio, una abitazione avrà un utilizzo modesto, mentre uffici e negozi hanno un utilizzo intensivo. Questo vuol dire che, un climatizzatore con tecnologia Inverter, in una abitazione, può essere evitato tranquillamente in quanto i maggiori costi rispetto ai benefici ricevuti non giustificano l’investimento.

    Si consideri inoltre che la maggior parte del tempo in cui sta acceso un climatizzatore utilizzato per le nostre case è la sera e la notte, momento in cui il sole ha già fatto capolino ed ha già dato il “meglio di se”. Invece, in un locale come uffici o negozi, un tecnologia che ci fa risparmiare del buon denaro, come l’inverter, risulta consigliatissima perché l’elevato carico termico interno dato dalle luci e dalle persone e le rientrate di calore, fa si che l’utilizzo possa essere definito intensivo e quindi, come abbiamo detto, un sistema che fa risparmiare energia, è consigliabile, e, diversamente dall’esempio sopra riportato, il denaro investito verrà rapidamente ammortizzato.


    UTILIZZO

    C’è poi un altro fattore da tener presente, e cioè qual’è l’utilizzo che si intende farne dei climatizzatori, nel senso che essi possono essere utilizzati solo in freddo e anche in Pompa di calore; in questo caso, se abbiamo l’intenzione di utilizzarli per il riscaldamento degli ambienti, e per tale non intendiamo un utilizzo saltuario ma lo intendiamo come unica fonte di riscaldamento, in questo caso è sempre consigliabile utilizzare la tecnologia Inverter, proprio perché l’utilizzo, in questo caso, diventa intensivo.


    CLASSE ENERGETICA

    Per capire quanto consuma un climatizzatore è sufficiente guardare la classe energetica che oggi, vista la poca differenza di costo con le peggiori, merita acquistare sempre un climatizzatore in classe “A”.


    RUMOROSITA’

    Questo valore è da tenere presente, anche se in realtà la maggior parte dei climatizzatori è estremamente silenziosa. Se l’utilizzo è per una abitazione, va da se che si debbano scegliere macchine silenziose, mentre per degli uffici o negozi, un po di rumorosità viene spesso sovrastato da altri rumori di fondo.

    Anche qui dobbiamo stare attenti non eccedere, perché, come per tutto, la ricerca dell’ultimo Db in meno non giustifica l’acquisto più oneroso, ed il motivo è semplicissimo: – Che siano 23, 24 o 26 Db, il nostro udito non distingue diverse rumorosità in quanto al di sotto di una certa rumorosità, l’orecchio umano non percepisce più i rumori. Inoltre c’è da pensare che se il climatizzatore è in zona giorno, di solito vi sono rumori di fondo, che, anche se lievi, sovrasteranno quello prodotto dall’unità interna, mentre nelle camere da letto, solitamente, il climatizzatore la notte non è in funzione.


    L’ASSISTENZA

    Ultimo ma di certo non meno importante, anzi, forse tra i più importanti fattori che determinano la scelta di un climatizzatore è l’assistenza. Chiunque può raccontarci quello che desidera su un climatizzatore, ma noi dobbiamo sempre, e ripetiamo, sempre, constatare i centri assistenza che ci sono in Italia. Questo punto è di vitale importanza per l’acquisto di un climatizzatore. Una azienda che vende un climatizzatore in un paese, se ha una rete di assistenza ben sviluppata, non sempre ma spesso è sintomo di solidità, se invece non ha nulla di questo, è bene aver “girare alla larga” se non si desidera rischiare in futuro.

    Considerando questi fattori, si può individuare il climatizzatore adatto per noi e con molta probabilità riusciremo ad evitare qualche fregatura. La certezza non c’è mai, ma cosi i rischi di sbagliare si riducono drasticamente


    QUALI SONO I PUNTI DI FORZA CHE SPESSO SONO USATI PER LA VENDITA DEI CLIMATIZZATORI MA CHE IN REALTA’ NON SONO UN BENEFICIO COSI’ IMPORTANTE.

    Esistono tutta una serie di diciture tipo “classe AA” anziché “A” oppure dispositivi tipo “filtro al plasma o carbone attivo” e molti altri che sono più che altro ammennicoli prettamente commerciali, infatti, prendendo questi due come esempio per tutti, la classe “AA” vuol dire che anche l’unità è un classe “A” il che significa che magari risparmia 5 watt ogni ora di funzionamento e che alla fine dell’anno il risparmio è di forse 10 centesimi di euro, valore trascurabilissimo. Per i filtri, invece, l’unico accorgimento per ridurre la circolazione di polvere è la pulizia e la disinfezione dei filtri. Questi due esempi sono indicativi per tutte quelle voci che di fatto sono poco più che azioni prettamente commerciali.


    NEL NEGOZIO O DALL’INSTALLATORE

    Il panorama delle marche, dei venditori e degli installatori presenti in Italia è molto variegato. Premesso che è soprattutto una questione di “fiducia” nei confronti della marca che si sceglie e del professionista installatore a cui ci si rivolge, regolatevi come segue:

    i parametri più importanti per rilevare la qualità di un climatizzatore sono le Classi di Efficienza Energetica a freddo (EER) e in pompa di calore (COP);

    il marchio EUROVENT certifica che i dati tecnici salienti della macchina sono veritieri e sottoposti a controllo (alcuni modelli, dopo essere stati testati dall’organo di controllo per conseguire la marchiatura Eurovent, hanno visto diminuire le performance dichiarate dal costruttore!!!);

    controllate sempre che il climatizzatore sia marchiato CE e fate attenzione, i “soliti ignoti” importano macchine di bassa qualità dove CE vuol significare China Export (almeno secondo loro);

    più marchi di sicurezza e di qualità ha la macchina e l’azienda che scegliete (ISO9001, ISO14001, ecc…), più tendenzialmente costa ma è una garanzia per voi;

    scegliete sempre apparecchi che garantiscano un buon rapporto qualità/prezzo, non sempre maggior costo vuol dire migliore qualità, ma risparmiare all’osso è sempre controproducente;

    assicuratevi che nel prezzo non ci siano sorprese finali e cioè chiedete il prezzo comprensivo di installazione, anche non “spalla-spalla”, e IVA;

    fatevi spiegare bene le caratteristiche della macchina che acquisterete e dei materiali che verranno impiegati nell’installazione, anche dalla qualità di questi ultimi dipende il prezzo che viene richiesto;

    assicuratevi che la normale procedura di installazione prevista dalla azienda, preveda l’evacuazione dell’aria dal circuito frigorifero mediante l’operazione di vuoto con l’apposita pompa;

    chiedete di quale manutenzione periodica necessiti il climatizzatore che soddisfa le vostre necessità, se non siete in grado di eseguirla da voi chiedete di usufruire di un servizio di manutenzione programmata a pagamento;

    scegliete professionisti che vi assicurino un pronto “primo intervento” in caso di guasto;

    scegliete marche che garantiscano una capace assistenza tecnica.


    QUANDO EFFETTUARE I LAVORI

    Purtroppo questo aspetto è sempre trascurato. Mentre se costruiamo una casa prevediamo subito i termosifoni per il freddo, al caldo pensiamo solo quando questo arriva. Non è una buona cosa. Comprare qualsiasi prodotto nel periodo in cui più serve non aiuta certo a risparmiare ed anche il servizio ricevuto potrebbe non essere perfetto, visto l’enorme mole di lavoro cui sono sottoposti gli installatori d’Estate. Meglio sarebbe scegliere il resto dell’anno come miglior periodo per affrontare i lavori per raffrescarsi d’Estate, con buona pace vostra, che forse spunterete un prezzo migliore e dei professionisti, che vi forniranno un servizio più accurato.


    di Luca



    http://www.climatizzazionenews.it/2009/04/...zzatore-giusto/
     
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  2. Cesco
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    Condizionatori e consumi: gran caldo nemico della bolletta


    caldo

    Torna il gran caldo e in Italia si riaccendono i condizionatori: la prima vera ondata di caldo africano, prevista in questi giorni, farà boccheggiare gli italiani che sempre più spesso si affidano all’aria condizionata. E i consumi?

    Condizionatori sempre più efficienti dal punto di vista energetico possono solo attenuare il boom dei consumi elettrici che, ormai da tempo, d’estate fa registrare delle brusche impennate. Il rischio black out non sembra dietro l’angolo, ma per gli italiani “condizionati” c’è il rischio di una bolletta più alta dei costi di una vacanza… soprattutto dopo i recenti rincari.

    Qualche accorgimento nel momento della scelta e dell’acquisto di condizionatori e ventilatori può essere d’aiuto. “Occorre, come sempre, dare uno sguardo al portafoglio – spiega l’Aduc -, alle dimensioni della casa e al razionale utilizzo degli strumenti”.

    Sostanzialmente i condizionatori si dividono in due categorie: fissi e mobili. I primi sono costituiti da due parti (una interna e una esterna), necessitano di lavori di installazione, sono più cari, più efficienti e meno rumorosi di quelli mobili. Possono essere dotati di una pompa di calore che consente anche di riscaldare nei periodi freddi. I condizionatori mobili non hanno spese di installazione, sono più rumorosi, costano meno e possono essere trasportati nelle stanze in relazione all’uso.

    E’ importante ricordare che la sensazione di disagio “da caldo” è data dalla temperatura, ma soprattutto dall’umidità che limita la traspirazione, per questo è opportuno che i condizionatori siano dotati di un deumidificatore. Chi desidera purificare l’aria da smog, polline, polvere e quanto altro è bene che aggiunga un apposito purificatore e comunque tenga puliti i filtri in dotazione.

    Per evitare inutili consumi di energia è necessario che non vi siano barriere (tende, poltrone, mobili) che impediscano il flusso di aria. E’ consigliato inoltre l’uso di persiane, tapparelle e tende durante le ore più calde (sembra ovvio, ma…).

    Da tener presente, inoltre, che la capacità refrigerante del condizionatore (gli ormai famosi BTU è in relazione alle dimensioni delle stanze, alla loro esposizione e al piano di abitazione. Quindi, oltre a chiedere consigli ai negozianti, è bene leggere le indicazioni scritte sulla confezione.

    Avvertenza per non prendere i famigerati raffreddori o bronchiti da condizionatore: la differenza fra la temperatura esterna e quell’interna deve essere di 5-7 gradi centigradi, oltre si rischia.

    Anche i ventilatori elettrici possono dare qualche sollievo e, oltretutto, costano poco. Si possono scegliere quelli da mobile o a piantana (la capacità di muovere l’aria dipende dalle dimensioni delle pale e dalla loro velocità), fissi o ruotanti su se stessi e con inclinazione rispetto all’asse verticale.

    Di seguito una tabella per comprendere meglio le classi energetiche dei condizionatori (esempio split con potere di raffreddamento di 5,7 kWh, raffreddato ad aria, usato per 500 ore l’anno):

    Classe AA < 734 - 890 kWh
    Classe A < 891 kWh
    Classe B 891 - 950 kWh
    Classe C 950 - 1018 kWh
    Classe D 1018 - 1096 kWh
    Classe E 1096 - 1188 kWh
    Classe F 1188 - 1295 kWh
    Classe G > 1295 kWh



    http://www.jugo.it/costume/condizionatori-...bolletta-23426/
     
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