Vasco Rossi

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  1. Cesco
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    Il Concerto di Vasco Rossi a Catania non si farà! No del Calcio Catania


    vasco-rossi


    I siciliani non potranno assistere all’ultimo concerto di Vasco Rossi. A causa dell’inagibilità dello Stadio Sanfilippo di Messina, il concerto di Vasco Rossi si sarebbe dovuto tenere allo Stadio Massimino di Catania. Il Comune era d’accordo. Ma è arrivata subito il NO del Calcio Catania che in una nota dichiara: “Il Calcio Catania esprime totale dissenso in merito alla possibilità che lo Stadio ‘Angelo Massimino’ ospiti a settembre un concerto di Vasco Rossi. Il rifiuto scaturisce da semplici constatazioni relative ai danni economici, con riferimento ad interventi di manutenzione straordinaria del rettangolo verde, e soprattutto ai consistenti disagi di ordine sportivo che si configurerebbero”. E prosegue: “La normativa federale impone, per l’iscrizione al campionato di Serie A, la garanzia di un manto erboso in perfetto stato”. Durissima la risposta del Presidente ed amministratore delegato di Live Nation Roberto De Luca che non crede al Calcio Catania e sferra un durissimo attacco: “Le vostre sono scuse patetiche e destituite di qualsiasi fondamento logico. Siete disinteressati alla cultura, all’arte e alla musica. Vasco voleva fortemente che il concerto si tenesse in Sicilia”.

    “Abbiamo cercato in tutti i modi di salvare il concerto di Messina senza successo. Purtroppo non ci siamo riusciti a causa della scarsa volontà e del disinteresse dell’amministrazione locale e del Catania Calcio. Come è possibile che Vasco possa suonare a Udine, Torino e Bologna nello stesso periodo? E’ a conoscenza di tutti che il manto erboso dove staziona il pubblico è coperto a nostre spese da una struttura di plastica trasparente e traspirante che permette di preservare completamente il manto erboso da possibili danni. La verità è che certe amministrazioni locali siciliane e alcuni “padroni del calcio” sono poco attenti o addirittura disinteressati non solo alla cultura, all’arte e alla musica, ma anche alla ricaduta economica che 50.000 spettatori avrebbero portato alla città”. E poi con un tono didascalico conclude: “Cari amministratori in periodi di vacche magre come questo non basta solo piangere sui tagli dei fondi dello Stato ma bisogna essere lungimiranti ed approfittare delle opportunità che si presentano, anche se cadute dal cielo”. Abbiamo contattato sia il Calcio Catania sia Live Nation per avere altre delucidazioni in merito a questa scottante e controversa vicenda.

    “Priva l’intera città di un evento musicale di primissimo piano in grado di attirare turisti. Questa decisione è gravissima, un grave danno d’immagine ed economico, pregiudicando la possibilità che in futuro la nostra città sia scelta come sede di altri importanti concerti. Invito il Sindaco ad intervenire in prima persona ed immediatamente” ribatte il Presidente della Commissione Cultura, Sport e Turismo Manlio Messina. E dulcis in fundo: questo tour sarà l’ultimo. Vasco Rossi ha deciso di ritirarsi, la sua carriera è giunta al termine. L’ha dichiarato ieri al TG1: “Mi metto a suonare e chi c’è, c’è. Magari farò qualche altro concerto all’improvviso. A 60 anni non posso più fare la rockstar. Questo è il mio ultimo tour”.



    Di
    Fabio Giuffrid




    http://www.lanostratv.it/cronaca-attualita...calcio-catania/
     
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  2. kekka007
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    Vasco Rossi sdrammatizza il ricovero
    «Già che ci sono faccio il check up»





    di Marco Molendini
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    ROMA - «E’ una rottura di co...stola e, adesso che ci sono, mi faccio anche il check up». Vasco prova a sdrammatizzare lo psicodramma che si è sviluppato attorno al ricovero in clinica. Il suo popolo si straccia le vesti, si lacera e sommerge la sua pagina Facebook di grida di dolore, la stampa lo incalza e lo piantona. Del resto, se non fosse così, non si spiegherebbe il fenomeno del più popolare degli idoli di casa nostra. Lui dalla sua stanza, ma si dice che abbia a disposizione un intero piano (la privacy non basta mai), osserva perplesso, ma non ha nessuna intenzione di smobilitare, anzi la degenza si allunga. «Sono qui bello coccolato, in clinica si sta bene. La fase acuta, comunque, è passata». «Ci hanno chiesto perfino dei bollettini medici» dice ridendo la portavoce storica del cantante, Tania Sachs. Più esplicita la compagna di Vasco, Laura Schmidt, arrivata ieri mattina a Villa Alba, e che vedendo l’assedio di cronisti e fotografi, ha lanciato un secco e perentorio: «Perchè rompete le palle». E il suo amico Gianni Gitti, esperto di riprese e produzioni audio e video, dopo avergli fatto visita è solo un po’ più sbottonato: «Vasco è addolorato, nel senso di dolorante, ma è importante fare tutti gli esami». Ma poi, in serata, anche il bollettino è arrivato, nella speranza che un comunicato ufficiale dei medici spenga la geremiade: «Il signor Vasco Rossi resta gente per controllare il dolore al costato. E, di comune accordo coi medici, ha deciso anche di sottoporsi a un completo check up. Uscirà dalla clinica nel corso della prossima settimana». E aggiunge Tania Sachs: «E’ facilmente intuibile che in una clinica ben organizzata possa stare comodo, essere assistito e avere tutto quello che gli serve meglio che a casa. Comunque ha deciso di restare assieme al dottor Paolo Guelfi, direttore sanitario di Villalba e ora suo medico curante».

    Insomma, alla fine dei conti, avrà passato a Villa Alba oltre una settimana cercando anche di recuperare dalle fatiche del lungo tour negli stadi. Quello che, semmai, affatica ora è lo stress psicologico di tanta pressione. Esser Vasco ha il suo prezzo e, in questo caso, viene pagato ampiamente. Comunque lui ci è abituato, pur essendo geloso come pochi della sua privacy. Ieri, in ogni caso, ha provato a gettare acqua sul fuoco dei sentimenti facendo sentire anche le sue parole senza dimenticare l’ironia: «E’ una rottura di co...stola». Ed è andato in clinica perché non ne poteva più del dolore. Ricapitoliamo. Da un mese circa, il Blasco era afflitto da un lancinante fastidio che lo ha perseguitato durante tutto il tour. Ha provato a rimediare con dei massaggi, che potrebbero aver fatto peggiorare le cose. A Milano, l’ultima sera, si è presentato in scena un’ora e mezza dopo. A Roma è andato due volte in clinica, s’è fatto una radiografia, ha scoperto la frattura. Poi, finito il tour con il secondo dei concerti all’Olimpico, si è fermato in città una settimana a dormire. Tornato a casa, visto che il dolore allo sterno non passava, è corso a Bologna, a Villa Alba, e li si è fatto rigirare da capo a piedi.

    Ora c’è solo da aspettare che il dolore finisca del tutto. Ma più si aspetta e più cresce l’intensità della reazione emotiva. Basta dare uno sguardo su internet. Le frasi dei fan sfiorano lo psicodramma: «Sto piangendo tanto e mi tremano le mani. Vasco, anima mia fragile, voglio stare io al posto tuo in questa clinica» scrive una ragazza. Un altro incoraggia: «Forza, Vasco, supera anche questa botta». Un altro la butta decisamente sul dramma: «Sì siamo preoccupati perchè non crediamo proprio che si tratti solo di una costola. È possibile che stiano ritardando una brutta notizia». Se poi uno digita su Google «Vasco ricoverato», viene sommerso e non solo dai titoli recenti delle ultime ore. L’archivio è pieno di storie sui ricoveri del Blasco, tutti circondati da una morbosità pari soltanto all’attenzione con cui il rocker custodisce la sua vita privata, nutrito dalla leggenda del rocker maledetto (e anche stavolta c’è chi ha cominciato a soffiare sul tema del coma farmacologico).

    Detto che se uno va in clinica, anche se si scopre subito che è colpa di una costola, sicuramente ne approffitta per fare altri controlli (e Vasco ne fa, perchè a 60 anni così va la vita), mai come stavolta la vicenda ha un’anamnesi chiara che giustifica anche quell’uscita sul pensionamento (il peso di un tour in condizioni precarie). Comunque, attorno alla vicenda della costola, si è ormai sviluppata una tempesta mediatica giustificabile solo dal suo enorme prestigio. Lo stesso che gli permette di riempire gli stadi a ripetizione come nessun altro e a dominare le classifiche come ancora sta facendo con il suo album «Vivere o niente». E vivere da star, ogni tanto ha dei prezzi da pagare.

    www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=157220&sez=HOME_PERSONE
     
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  3. kekka007
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    Vasco Rossi si è rotto una costola



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    Nulla di allarmante per la salute di Vasco Rossi. Solo una costola rotta. Al momento Blasco è ricoverato presso la clinica bolognese Villalba.


    La notizia è ufficiale. Vasco Rossi è stato ricoverato presso la clinica Villalba di Bologna. La causa non è il coma farmacologico di cui molti parlavano sul web, ma una semplice costola rotta. Costola che ha procurato non pochi problemi e dolori al nostro caro Vasco durante il suo ultimo tour. La star ha sopportato il dolore per tutta la durata del tour, e solo al termine ha sostenuto gli esami necessari.



    Per Vasco Rossi solo un breve periodo di cura e poi tornerà più forte di prima. Proprio come ha fatto con il suo ultimo tour. Risale a circa un mese fa, infatti, la dichiarazione riguardo all’abbandono della sua carriera professionale. Dichiarazione subito smentita dal concerto del giorno dopo. Insomma, un Vasco Rossi sempre pronto ad emozionare il pubblico e sempre pronto a dedicare momenti di gioia ai propri fans. Nel mentre è tornata la calma sul web. Tutti i fans sono molto più sereni, e attendono il ritorno del Blasco sul palco.

    L’interesse dei fans era sopratutto uno : la salute di Vasco. Dato che una costola rotta può considerarsi come nulla di preoccupante, possiamo sostenere che gli ammiratori della star possono rilassarsi completamente.

    Restano da fare solo gli auguri di buona guarigione, dai Vasco, rimettiti in forma che… “noi siamo ancora qua”.


    www.igossip.it/8042/vasco-rossi-si-e-rotto-una-costola.html
     
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  4. kekka007
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    «Nessuna infezione al polmone
    Pericolo scongiurato per Vasco»
    Il medico: «Non sono emersi al momento elementi di preoccupazione. È tranquillo e sereno»





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    BOLOGNA- «Vasco Rossi prosegue gli accertamenti già programmati per completare il check-up. Non sono emersi al momento elementi di preoccupazione alcuna. Vasco è tranquillo e sereno, il dolore è sotto controllo»: questo il bollettino medico di Paolo Guelfi, direttore sanitario di Villalba - la clinica privata sui colli di Bologna dove il rocker è ricoverato da undici giorni - diffuso dalla portavoce del Blasco, Tania Sachs. Già nella mattina la portavoce aveva voluto rassicurare sulle condizioni di salute di Vasco: «Non ha nessuna infezione al polmone, il problema, inizialmente ipotizzato come conseguenza della frattura alla costola, è scongiurato», ha detto la Sachs.

    ANCORA CONTROLLI - Vasco rimane ricoverato, probabilmente ancora per qualche giorno, per proseguire la terapia antidolorifica per la rottura alla costola e perché - come lo staff ripete da giorni - ha deciso di eseguire un check-up completo che prevede una serie di esami. Tra questi anche la risonanza magnetica ai polmoni effettuata mercoledì fuori da Villalba. Le condizioni di salute del cantante - ha proseguito ancora la portavoce - non sono preoccupanti, anche se Vasco ha ancora molto dolore.

    IN CLINICA - In mattinata, come ogni giorno, ha ricevuto la visita della compagna Laura Schmidt, uscita dalla clinica con il volto tirato: «sta bene - ha detto parlando con i giornalisti - abbastanza bene. Non sappiamo quando sarà dimesso, sembra che ne sappiate più voi di noi». Poi una breve visita anche da parte del manager Floriano Fini.

    http://corrieredibologna.corriere.it/bolog...192435396.shtml
     
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    Dalla pagina ufficiale di Vasco Rossi su Facebook


    Dopo la dimissione dalla clinica, Vasco ringrazia i fan sulla sua pagina di Facebook


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    Cari amici, fratelli, compagni di strada, di vita, di illusioni, di passioni e di grandi delusioni,
    non vi chiamo "fans". Per voi la parola "fans" è riduttiva, semplicistica e anche un po' offensiva! Voi siete persone! Con una grande affinità elettiva tra voi e con me! Non siete una massa ottusa e omologata, rimbambita e unita, amante della Coca-Cola o persa e delirante dietro lo stesso cantante sognando di sposare Simon Le Bon.
    Voi siete un'altra razza, un'altra storia; intanto siete individui unici e particolari molto diversi tra voi nelle espressioni, esteriori, nei comportamenti, intanto siete individui unici e particolari molto diversi tra voi nelle espressioni esteriori, nei comportamenti e perfino nelle scelte che fate, nelle cose in cui credete.
    Siete degli individui individualisti.
    E non siete certo privi di valori.
    Li avete chiari e non sono più quelli dei vostri genitori. I vostri sono più semplici e meno spettacolari o eroici. Sono cose come l'onestà, almeno di pensiero, la lealtà verso gli amici e la ricerca di un lavoro che , se anche non sarà la realizzazione dei vostri sogni o di voi stessi, almeno vi renderà liberi e indipendenti.

    E ricordatevi che voi SIETE I PIU' BELLI!!

    Vasco Rossi


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    Fonte: www.facebook.com
     
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  6. kekka007
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    Vasco Rossi: sono vivo grazie alla chimica
    L’artista a cuore aperto su Facebook: “Nel 2001 ero sprofondato nella depressione. Vivo con dei cocktail di psicofarmaci e ansiolitici”


    FOTO DAL WEB

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    - Hanno le sembianze di una complessa formula chimica le confessioni di una notte di mezza estate di Vasco Rossi. Non sono melodie o ritornelli quelle del messaggio che il rocker di Zocca ha postato su Facebook alle 23.07 di venerdì 5 agosto. E’ la nuda verità: nel 2001 Vasco Rossi ha sofferto di depressione e oggi ammette di essere vivo per i cocktail di medicinali che uno staff medico gli prepara.
    Per dirla come l’utente Facebook Vasco Rossi “sono vivo per questa valanga di chimica che assumo”. Brutale e semplice la verità dell’uomo, così come brutali e semplici sono le canzoni dell’artista. Sessant’anni da compiere a febbraio, uno dei più grandi cantanti d’Italia si mette alla tastiera di un pc e si racconta.

    Senza addetti stampa e senza intermediari. “Assumo (da tempo) un cocktail di antidepressivi, psicofarmaci, ansiolitici - scrive sul social network - vitamine e altro studiato da una equipe di medici, che mi mantiene in questo “equilibrio” accettabile”. Dove per equilibrio s’intende la giusta distanza dal male oscuro, dalla depressione “nella quale ero sprofondato nel 2001”.

    Nessun giro di parole: Vasco Rossi dieci anni fa era depresso. Malato come un qualsiasi signor Rossi. Oggi ha annunciato il suo addio a massacranti tour negli stadi, si “è dimesso da rockstar” ma non ha il minimo dubbio nel raccontarsi ai suoi fans. E mette nero su bianco anche i nomi degli alchimisti, professionisti della medicina che probabilmente sono diventati anche amici. Si va dal dottor Gatti, medico personale, sino al direttore sanitario della clinica Villalba di Bologna dove il cantante è rimasto ricoverato fino a lunedì per un “problema alle costole” (anche se il dubbio che ci potesse essere dell’altro ora prende ancora più corpo).

    E ora Facebook. Una manciata di righe corredata con una foto di al pc, magari scattata da un Ipad come uno qualsiasi dei suoi fan. Un’anima fragile come tante che ha trovato il coraggio di raccontare come si vive con la depressione. Come si sopravvive. Per l’autore di Vita spericolata essere depresso significava “essere di cattivo umore sempre, dalla mattina alla sera, dalla sera alla mattina, Ogni giorno, ogni momento. Per settimane..- mesi. Sempre”.

    Sembra il testo di una canzone di Vasco. Invece è Vasco.

    Sauro Legramandi

    http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/ar...a-chimica.shtml
     
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  7. Cesco
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    Polemiche per l’intervista del Tg1 a Vasco Rossi


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    Vasco Rossi (nella foto) ancora protagonista. Altro che ritiro. Da quando Blasco ha detto al Tg1 che si sarebbe presto dimesso da rockstar, si parla di lui molto più di prima. E lo stesso Vasco è particolarmente loquace. Non passa giorno, ormai, in cui non scriva qualcosa su Facebook e non pubblichi qualche clip, anzi clippino (e altre 5 “o”), per dirla alla sua maniera. A fare discutere è anche l’intervista al Tg1 di due giorni fa. Il rocker aveva detto che “dalle pericolose abitudini” è uscito “sano e salvo”. Pronta e immancabile, quasi, la replica politico-istituzionale. Il capo del Dipartimento Antidroga, Giovanni Serpelloni, si è detto “preoccupato” per il messaggio che può arrivare “a ragazzini di 14-15 anni sulla scelta di vita da prendere e sull’uso della droga.

    Tutti i nostri figli comportandosi come lui torneranno ‘sani e salvi’, diventeranno famosi e ammirati come lui? Non credo proprio che – ha aggiunto Serpelloni – la tv di Stato in questo frangente abbia reso un servizio pubblico”. E poteva non dire la sua il ministro della famiglia, nonché campione di moralismo Carlo Giovanardi? Naturalmente no. “Contro la droga non è stata spesa nessuna parola mentre si è ripetuto da parte di Vasco Rossi: abbiamo frequentato delle pericolose abitudini ma siamo ritornati sani e salvi senza complicazioni”.

    Il vero nemico del rocker, in questo periodo, sarebbero però i giornalisti, colpevoli di falsificare i suoi messaggi. In Italia, si sa, è diventata una moda dire tutto e il suo contrario e poi attribuire la responsabilità ai cronisti, che hanno mal interpretato. Berlusconi docet.

    Ad ogni modo, sono sempre più numerosi gli opinionisti che chiedono a Vasco di porre fine alle sue continue scorribande su Facebook. I fans, invece, sono strafelici di poterlo ascoltare e leggere quotidianamente. I commenti giornalieri sono circa 2000: un vero record, specie se consideriamo che siamo ad agosto. Gli ammiratori stessi sono in crescita: ormai volano verso quota 2,4 milioni. Certo che se Vasco continuerà a pubblicare “clippini” con questo ritmo, sono destinati ad aumentare ancora di più.



    Di
    Gianni Monaco

    fonte: lanostratv.it
     
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    Vasco: "Le droghe sono da evitare,
    ma chi le usa non va criminalizzato"



    vasco05g

    Il rocker: «Si deve condannare
    il peccato, non il peccatore». Pioggia di commenti positivi,
    ma anche qualche critica

    «La droga e in generale tutte le sostanze stupefacenti, farmaci compresi, sono pericolosi, comportano devastanti effetti collaterali e sono assolutamente da evitare. Questo non significa che si debba criminalizzare, perseguitare chi ne fa uso. Si deve condannare il peccato, non il peccatore». Torna sulla questione-droga Vasco Rossi, con un post pubblicato nel pomeriggio sulla sua pagina Facebook, da giorni canale privilegiato del rocker per un filo diretto con i fan durante la sua convalescenza a Zocca (Modena).

    Molti i commenti pro-Blasco (in tutto ne sono stati pubblicati circa 800 in un’ora), ma anche diverse voci dissenzienti e critiche su queste affermazioni: «Che coraggio e da che pulpito», scrive Elisa, mentre Elisabetta commenta «Provochi troppo»; «il peccatore va condannato», digita Giovanni, e Gianluca: «Canta e taci, e scendi dal pulpito che è meglio».

    Pochi minuti prima, in un altro post, Vasco Rossi ha scritto che «chi sostiene il proibizionismo sostiene (di fatto) gli interessi della mafia e e della malavita. L’unica politica seria contro la droga è quella definita ’Riduzione dei danni', un approccio realistico...».

    Fonte : http://www3.lastampa.it/spettacoli/sezioni...lo/lstp/415764/
     
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  9. **__carla__**
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    Non me gusta proprio :pugni:
     
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  10. Cesco
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    Vasco a Torino da lunedì per il concerto del 27 agosto


    Vasco-Live-Kom-011-a-Torino-290x187

    Basta, almeno per un po’, parlare del Vasco 2.0 su Facebook. Un rocker si può trovare anche benissimo sui social network, tuttavia ha un habitat naturale che lo contraddistingue: il palco. Ecco allora che sale la febbre per l’estensione del Live Kom 011, che porterà Vasco Rossi in concerto allo Stadio Olimpico di Torino sabato 27 agosto. Basta polemiche con Liga, è ora di fare un po’ di rock per davvero…

    Il Blasco suonerà il 27 agosto come detto (data unica già esaurita), tuttavia sarà a Torino per le prove generali già da lunedì 22 agosto. Per quel giorno il palco non sarà ancora montato, dovrebbe esserlo a metà settimana, ma le prime prove dovrebbero essere al chiuso, all’interno del PalaIsozaki. C’è necessità di provare tanto, dato che sono previsti tre brani nuovi e la scaletta non è ancora ben definita. Per tutta la settimana quindi Vasco alloggerà in zona Lingotto, all’Ac Hotel.

    A proposito di palco, c’è da aspettarsi veramente molto. Cito da un articolo di Diego Longhin su Repubblica.it di ieri 18 agosto:

    “Già oggi arriveranno i primi tir all’Olimpico per montare il palco. In tutto 53 bilici che trasportano le attrezzature per montare il palco alto più di 52 metri, praticamente un grattacielo di 16 piani, con torri, gru che possono muovere a sorpresa elementi di scena, macchine laser e diversi schermi led che creano affascinanti giochi di luce. Più di 230 le persone che lavoreranno per montare la struttura e organizzare l’evento”.



    aka per cinetvmania.it via Repubblica.it
     
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  11. Cesco
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    Albachiara inedita su facebook di Vasco (VIDEO)


    vasco-rossi-tranquillizza_0
    In questo periodo così tormentato per il rocker italiano tra i più amati di sempre, Vasco Rossi usa facebook per parlare ai suoi fan con sincerità e affetto, raccontando e parlando delle sue ultime “fatiche” artistiche: il suo nuovo progetto, intitolato “L'altra parte del cielo” è un viaggio nell'universo femminile dall'adolescenza fino alla maturità.

    Il Blasco nazionale ha nuove idee in testa, molto ambiziose e vuole portare la sua musica alla Scala di Milano. E' un momento difficile per il cantautore che entra ed esce dall'ospedale, ma che non smetta mai di credere nella sua musica, nella cosa che lo ha fatto vivere e che ama senza confini, da autentico artista. Nel video su facebook, una versione inedita di Alabchiara, omaggio al pubblico che lo ha amato e seguito.


    Bertrando Goio
    FONTE: net1news.org


     
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  12. Cesco
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    Vasco Rossi: dal 29 agosto rimborso biglietti del tour


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    Dal prossimo 29 agosto sarà possibile chiedere il rimborso dei biglietti dei quattro live di Vasco Rossi annullati a causa delle precarie condizioni di salute del cantante, il quale, secondo le ultime disposizioni dei medici, dovrà stare a riposo assoluto per due mesi.

    I concerti annullati sono quelli del 27 agosto a Torino, del 2 settembre a Udine, del 6 settembre a Bologna e dell'11 settembre ad Avellino.

    Il rimborso del biglietto potrà essere chiesto dal 29 agosto al 10 ottobre presso il punto vendita nel quale è stato acquistato. Tutte le info in merito sono sul sito ufficiale di Live Nation Italia.


    Leonardo Follieri
    fonte: net1news.org
     
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  13. Cesco
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    I Soliti: il brano inedito di Vasco Rossi dal 29 agosto


    vasco

    Si torna a parlare della musica di Vasco Rossi: dopo settimane spese con notizie su ricoveri e annullamenti dei concerti, stavolta ci occupiamo del Blasco in occasione dell’uscita del brano “I Soliti”, l’inedito di chiusura del film documentario “Questa storia qua”.

    La nuova canzone di Vasco Rossi, già anticipata dal rocker via Internet, sarà disponibile da lunedì 29 agosto e rappresenterà il gustoso aperitivo all’evento del 5 settembre, quando il film documentario “Questa storia qua” sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e, in contemporanea, in 200 cinema italiani.

    Ricordiamo che “Questa storia qua” è la pellicola diretta da Sibiylle Righetti e Alessandro Paris in cui vengono raccontati alcuni dei momenti salienti e altri meno noti della lunga carriera di Vasco Rossi.

    “I Soliti”, brano che chiude il film, è stato scritto dal Blasco a gennaio di quest’anno, al termine della sua permanenza a Los Angeles. L’inedito porta la firma di Vasco Rossi insieme ai collaboratori Gaetano Curreri (Stadio) e Saverio Principini. Ta le curiosità riguardanti “I Soliti”, c’è quella che il brano sarebbe dovuto entrare nella tracklist di “Vivere o niente”, ma lo stadio troppo avanzato dei lavori sull’album ha fatto propendere Vasco ed il suo staff per un’uscita successiva. Il 29 agosto, per l’appunto.


    fonte: jugo.it
     
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  14. kekka007
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    Vasco, i 60 anni spericolati
    della rockstar di provincia
    Un'epopea emiliana. Da leggere come un romanzo



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    Sessant'anni. Li compie domani Vasco Rossi, nato a Zocca (in provincia di Modena) il 7 febbraio 1952. Sull'appennino modenese i festeggiamenti per il rocker sono già iniziati l'altro ieri e proseguiranno per tre settimane. L'appuntamento clou però è domani, giorno del compleanno, con il Vasco Day la cui «regia» è affidata all'amico Red Ronnie. Red Ronnie ha pensato anche a una maratona web su Roxy Bar Tv dedicata ai 60 anni del cantautore e alla sua storia, musicale e non.
    In tv invece, sempre domani, va in onda su La7 il documentario «Questa storia qua», di Alessandro Paris e Sibylle Righetti, ambientato a Zocca e presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia. «Io non sono un cantante, né tantomeno un cantautore: sono una rockstar», proclamava fiero Vasco Rossi nel 1983 - l'anno di Vita spericolata - aggiungendo: «Il rock non è solo un genere musicale, ma un modo di vivere. Per me il rock è avere un manager coi Ray-Ban e i capelli lunghi, tenere i volumi delle chitarre molto alti, suonare delle sere bene e delle sere male, sesso, furgoni, automobili, e avere un gruppo veramente affiatato». Che Dio lo benedica per questo; e per non aver mai infarcito una sua canzone con una citazione di Pasolini, per non aver mai promosso benefit per le foreste pluviali e le Tigri del Bengala, soprattutto per non averci mai dato l'impressione di cantare qualcosa che non avesse realmente vissuto.

    È per questo motivo che ancora oggi gli stadi si riempiono per vederlo - sempre più grasso, sempre più pelato, sempre più brutto - con «l'anima che si arrende alla malinconia», come ammette nella recente Eh già - mentre trotterella sudatissimo, circondato da impalcature sempre più mostruose, da fari sempre più colorati... Potrebbe fare quasi pena, se non fosse che quando attacca a cantare: «Voglio una vita... la voglio piena di guai!» e tu gli vai dietro automaticamente, non puoi non pensare che il rock 'n' roll è proprio questo: non un genere musicale, ma l'adesione totale dell'arte alla vita.
    Rispetto a tanti altri colleghi ed epigoni - magari più belli, politicamente corretti e col broncio pensoso - Vasco ha qualcosa in più; e qualcosa è proprio la sua biografia (prima ancora che la sua discografia): il miglior romanzo sul rock che da queste parti sia stato mai scritto. Un'epopea di provincia, con un padre camionista che ha passato tre anni in un campo di concentramento e una madre che lo porta, ancora bambino, a cantare ai matrimoni; i primi abboccamenti col rock 'n' roll, grazie a Little Tony, il massimo dell'esotismo per uno che vive a Zocca («per noi - dirà - era l'equivalente di Elvis Presley»), le prime fughe, l'esperienza nelle neonate radio libere come dee-jay, la droga, l'alcol, le donne, l'alienazione; e poi, da questo crogiuolo, ecco spuntare inni punk-rock decisivi come Fegato, fegato spappolato , Colpa d'Alfredo e Siamo solo noi ; canzoni che da sole, con la loro disperata antiretorica, hanno sconvolto l'asfittico panorama della musica italiana e che oggi ci rendono indulgenti di fronte a certi cedimenti del Nostro, tipo le tirate via internet e l'annuncio di volerci dare un taglio. Ma, caro Vasco, non ti puoi dimettere da rockstar, nemmeno se lo volessi!

    http://www.corriere.it/spettacoli/12_febbr...1e0292c07.shtml
     
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  15. kekka007
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    Vasco e la danza rock: porto alla Scala le donne indipendenti
    Tour per lo show costruito sui brani celebri



    Vasco alla Scala. Quella vera. Non quella del calcio, quello stadio di San Siro che è la sua seconda casa. Il teatro milanese ospita martedì la prima (quella di oggi è saltata per lo sciopero della Cgil) di L' altra metà del cielo, spettacolo di danza sulle sue musiche coreografate dall' americana Martha Clarke. Ieri alla prova generale c' era anche Vasco. «Bisogna alzare un po' il volume - commentava -. Anche se Martha ha paura che schiacci il balletto». Fa impressione ascoltare Vasco senza le chitarre elettriche. L' orchestra (gli arrangiamenti sono di Celso Valli) fa uscire un' altra anima delle sue canzoni, quella più delicata. I brani dello spettacolo, tutti ricantati da Vasco, sono diventati anche un disco. «Non va ascoltato come un disco di Vasco - dice lui - altrimenti a metà ci si annoia. Io qui sono solo il cantante. Mi hanno chiesto anche di esibirmi dal vivo, ma poi nessuno avrebbe seguito il balletto». Vasco è in fase di ripensamento. Dopo aver dato le «dimissioni da rockstar per far uscire l' uomo e l' artista», e in procinto di ridurre la propria struttura perché «in crisi di liquidità», è alla ricerca di nuove strade per la sua creatività. Non solo il balletto. «È da anni che penso a un film. Ma prima voglio imparare a recitare come gli attori americani che usano tutto il corpo e non soltanto la faccia come i nostri». Il rocker ha firmato la drammaturgia dello spettacolo: «Ho preso le donne delle mie canzoni e le ho rese indipendenti: adesso possono andare a teatro da sole». I brani sono quelli «femminili» del suo repertorio. Da tre successi («Albachiara», «Silvia» e «Susanna») escono le tre protagoniste ritratte in quattro momenti della loro vita. La romantica Albachiara che, delusa dalla ricerca del principe azzuro finisce sola e diventa quella «Jenny» che «forse è pazza». Silvia che dopo una vita allegra da «Brava Giulia» mette la testa a posto e ha un figlio come la «Laura» di Vasco. Susanna è l' adolescente maliziosa, la «Delusa» che provoca gli uomini, gioca col sesso e finisce sola e libera come «Sally». «Siamo abituate a ballare su musiche senza parole che hanno un' interpretazione solo coreografica - confessa Sabrina Brazzo, una delle tre protagoniste - mentre con le canzoni c' è una difficoltà in più: la storia». «Abbiamo fatto un lavoro di recitazione che è una cosa nuova per noi», aggiunge Beatrice Carbone. E Stefania Ballone, che riprende Vasco col cellulare durante la conferenza, confessa: «Per me è stato un mito dell' adolescenza, non avrei mai immaginato di ballare queste canzoni nel tempio del classico». Ma cosa rimane di un balletto? «Il buon onorario - ride la Clarke -. Ho fatto usare le punte soltanto su "Incredibile romantica"». Il progetto, annuncia Makhar Vaziev, direttore del Corpo di ballo della Scala, andrà in tour in Italia e forse anche all' estero: «Non conoscevo Vasco e quando mi ha invitato a un concerto mi sono stupito nel vedere fra il pubblico gente dai 10 agli 80 anni - commenta -. C' è un talento che unisce tutte le età». RIPRODUZIONE RISERVATA **** A Milano Lo spettacolo «L' altra metà del cielo» ha musiche di Vasco e coreografie di Martha Clarke (prima a sinistra nella foto con Vasco e le protagoniste) Le date Il balletto debutta il 3 aprile alla Scala. Repliche il 4, 5, 6, 7, 11 e 13 aprile

    Laffranchi Andrea

    http://archiviostorico.corriere.it/2012/ma...120331059.shtml
     
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52 replies since 12/8/2010, 15:42   7854 views
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