RACCONTI DI NATALE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. anto65
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    TUTTI I RACCONTI LI HO TROVATI GIROVAGANDO NEL WEB.




    giochi-3




    Si avvicinava il Natale ed una giovane coppia entrò nel più bel negozio di Giocattoli della città : l' uomo e la donna guardarono a lungo i colorati giocattoli allineati sugli scaffali, appesi al soffitto, in gaio disordine sui banconi .....
    C'erano Bambole che piangevano e ridevano, Giochi Elettronici, Cucine in miniatura che cuocevano Torte e Pizze, ma loro non riuscivano a scegliere nè a prendere una decisione !
    Allora s'avvicinò una graziosa commessa, chiedendo se poteva aiutarli in qualche modo .....
    " Vede ", spiegò la donna, " noi abbiamo una Bambina molto piccola, ma siamo fuori casa tutto il giorno per lavoro, spesso anche di sera e qualche volta di notte per Seminari e Congressi fuori città ....."
    " E' una bambina che sorride poco ..... " aggiunse l' uomo !
    " Vorremmo comprarle tanto qualcosa che la renda contenta ..... ", proseguì la donna, " anche quando noi non ci siamo : qualcosa che le dia gioia anche quando è sola ! "
    La commessa rivolse loro uno sguardo gentile, ma fermo e, quasi scusandosi, rispose :
    " Mi dispiace, ma noi non vendiamo Genitori ..... "



    La MORALE di questo racconto è che nessun Giocattolo, nessun Ninnolo, nessuna Somma di Denaro può far le veci di un Genitore : bisogna essere presenti, il più possibile, accanto ad un figlio che cresce; dargli Amore, Protezione, Sostegno affinchè affronti con serenità ed armonia il Mondo che lo circonda e raggiunga i suoi traguardi di Vita in piena cosciènza .....
    Forse i " TEMPI " sono cambiati, ma sono convinta che ci sia ancora molto bisogno del contatto fisico, caratteriale e spirituale , fra Genitori e Figli, per non perdere di vista la Forza della Famiglia!



    IN AIUTO DI BABBO NATALE !



    il-villaggio-di-bb




    Il Natale s'avvicinava e Babbo Natale era sempre più stanco : durante l'anno tanti turisti avevano visitato il suo Villaggio al Polo Nord e più le Feste erano alle porte e più la gente arrivava numerosa .....
    Tutti erano molto preoccupati perchè c'era ancora da leggere molta Posta e gli Elfi erano in ritardo sulla costruzione dei Giocattoli, insomma c'era un gran Caos ; allora a Babbo Natale venne un' idea luminosa !
    Visto ch'erano in così gran ritardo e non si potevano certo deludere i Bimbi, decise che sarebbero tutti andati a preparare il Natale nella Foresta del suo grande Amico " Gufo Saggio " : lì avrebbero trovato tutto l'aiuto del quale avevano bisogno, tutti sarebbero stati pronti a dare una mano; sarebbero partiti la notte stessa !
    Si prepararono in fretta e furia e partirono alla volta della Foresta, dove abitava il " Gufo Saggio " : il castoro, avvertito dell'arrivo imminente di Babbo Natale, costruì per lui in quattro e quattr'otto una casa bellissima, che solo un artigiano raffinato, nella lavorazione del legno, poteva costruire in così breve tempo ; nel frattempo anche tutti gli altri animali del Bosco si cominciarono a dare da fare e con la legna abbandonata nella Foresta dai boscaioli, iniziarono a costruire giocattoli per tutte le età .....
    Era tutto un brulicare d'attività frenetiche : quando Babbo Natale arrivò rimase alquanto sorpreso per tutto l'impegno che i suoi Amici del Bosco stavano mettendo per aiutarlo ed incitò i suoi Elfi a fare altrettanto !
    Dopo poco chi tagliava, chi dipingeva, chi impacchettava e nella Foresta si respirava tutta la Gioia del Natale : i pini, vicini alla vecchia quercia, erano tutti addobbati ed illuminati dalle Lucciole, mentre alcuni animaletti preparavano cestini con Vischio e Frutta Secca ; persino gli animali che di solito erano già in letargo, non s'erano sottratti alla necessità di dare una mano .....
    Tutti lavoravano di buona lena ed in grande Armonia, cantando le Canzoni Natalizie e quando, finita la giornata d'intenso lavoro, si radunavano per gustare i cibi cucinati per loro dagli Elfi, pendevano dalle labbra di Babbo Natale che raccontava dei suoi viaggi nella Notte più bella e più lunga dell'anno .....
    I giorni passarono fin troppo in fretta, però prima di Natale tutto fu pronto : le Renne non vedevano l'ora di prendere il volo, l'abito di Babbo Natale era lavato e stirato di fresco, i suoi stivaloni ben lucidi; solo gli animali del Bosco erano un po' tristi perchè era stato così bello stare tutti insieme ed ora sarebbero ripiombati nel solito tran-tran di sempre .....
    Ma la sera della Vigilia, Babbo Natale li riunì tutti e, dopo averli caldamente ringraziati per l'aiuto prezioso che gli avevano dato e senza il quale non ce l'avrebbe proprio fatta, chiese loro se fossero disposti ad aiutarlo anche il prossimo anno : un'ovazione partì dall'intera Foresta; erano tutti d'accordissimo a fare il bis !
    HO ! HO ! HO ! HO ! La slitta stracarica di Strenne si sollevò da terra e le Renne presero il volo, lasciando dietro di loro una scia dorata .....
    Gli animali si trascinarono verso le loro tane e ci fu chi finalmente andò in letargo : la mattina dopo però, ai piedi del pino più grande, trovarono regali per ognuno di loro; Babbo Natale non aveva dimenticato proprio nessuno ed il " Gufo Saggio " si chiese dove avesse trovato il tempo per prepararli .....
    Ma si sa che in Babbo Natale c'è una parte ben celata di " Magia " !


    La MORALE di questo racconto è che l' " Unione fa la Forza " e quindi, se si deve raggiungere un traguardo importante, che riconosciamo non essere alla nostra portata, bisogna trovare la Facoltà di accantonare l' Orgoglio e l' Arroganza e chiedere aiuto agli Amici Sinceri : potremmo avere delle Belle Sorprese, che non ci saremmo mai aspettati !





    IL REGALI NEL RIPOSTIGLIO !




    offerte-casette-in-legno-870x580



    Il Postino suonò due volte : mancavano cinque giorni a Natale .....
    Aveva, fra le braccia, un grosso pacco avvolto in carta preziosamente disegnata e legato con nastri e coccarda dorati.
    " Avanti ", disse una voce dall'interno : il Postino entrò e vide una casa malandata, una stanza piena d'ombre e di polvere; seduto, in una poltrona di pelle screpolata, c'era un vecchio dalla barba ed i capelli bianchi .....
    " Guardi che stupendo pacco di Natale ! " esclamò allegramente il Postino.
    " Grazie, lo metta pure per terra ..... Non c'è Amore dentro ! " rispose il vecchio signore, con la voce triste ed accorata .....
    Il Postino rimase imbambolato, con il grosso pacco ancora tra le mani : sentiva che la strenna era piena di cose buone e quel vecchio non aveva certo l'aria di passarsela molto bene; allora perchè non la degnava neanche di uno sguardo ed aveva quella voce così rammaricata ?
    " Ma, signore, non sarebbe il caso di fare un po' di Festa a questo magnifico Regalo ? ".....
    " Non posso, non posso proprio ....." aggiunse il vecchio, con le lacrime agli occhi : e raccontò all'uomo delle Poste la storia della sua unica figlia, che s'era sposata con un uomo molto ricco ed ora viveva nel lusso, nella città vicina ; ogni anno, in occasione delle Festività, gli mandava un grosso pacco, traboccante di specialità Natalizie e con un biglietto allegato " Da tua figlia Mara e marito ".....
    Mai un Augurio personale, una visita, un invito a passare il giorno di Natale con loro, nel calore di una Famiglia .....
    " Venga a vedere ....." disse il vecchio al Postino ed, alzandosi stancamente, lo condusse ad una porta, che si rivelò essere quella di un ripostiglio : l'aprì e, davanti agli occhi esterefatti del portapacchi, si materializzò una catasta di Regali Natalizi, ancora incartati ed infiocchettati dai Natali precedenti !
    " Ma, non li ha neanche aperti ! " esclamò allibito il giovane .....
    " No ! " disse mestamente il vecchio : " Tanto dentro non c'è AMORE ..... "


    MORALE del Racconto :

    Qualsiasi Strenna, anche la più sfarzosa e riccamente presentata, non può sostituire, in alcun modo, un MESSAGGIO d' AMORE che, fisicamente, scacci il Tormento della Solitudine e la Paura d'essere stati dimenticati ed accantonati quando non si è più produttivi oppure autosufficienti .....
    Non lasciate quindi che, durante la ricorrenza del Natale, un anziano ( sia egli Genitore, Zio, Vicino di casa, Conoscente .....) rimanga solo e cupo alla sua tavola, con l'accorata certezza che di lui non importi più niente a nessuno, con l'unica compagnia dei ricordi nostalgici e lo spauracchio dell'avanzare dell'età e la consapevolezza che non ci sia all'orizzonte nessuna Speranza di un po' d'Affetto e d' Amore !
    Allora sì che avrete compreso in pieno il VERO SIGNIFICATO del NATALE !

    Edited by belias94 - 4/11/2020, 08:14
     
    Top
    .
  2. anto65
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Il Natale del gatto Sissi



    1fc39b99747a06e70fa67400e7cf6fa9




    Si stava avvicinando il Natale. Il gatto Sissi e il topino stavano passeggiando per le strade della città. " Come mai c’è tanta gente in giro?" chiese il topino " E' il Natale che si avvicina e tutti stanno acquistando regali e cose buone per le feste. E tu topino con chi festeggi? "
    " Io non ho nessuno con cui festeggiare. I miei amici topini non vengono più tanto volentieri a trovarmi da quando sanno che frequento un gatto "
    " Perché non festeggiamo noi due " disse il gatto Sissi. Il topino fu molto contento dell’idea, ma il problema era dove e come festeggiare.

    Alla fine il gatto Sissi pensò che nella casa dove ora viveva, le due bimbe e la loro famiglia avrebbero fatto una festicciola la sera della vigilia di Natale, ma poi sarebbero andati tutti a dormire. Sissi e il topino avrebbero potuto arrivare dopo e continuare loro la festa. Erano entusiasti del progetto, e subito iniziarono ad organizzarsi.

    E’ la mezzanotte della vigilia di natale e attraverso la speciale porticina fatta apposta per permettere a Sissi di entrare e uscire da solo, i nostri due amici s’introdussero nella casa.




    L’albero di natale era acceso in tutto il suo splendore, e molti regali erano già sotto l’albero. Subito fecero un brindisi, bevendo un po’ di spumante avanzato nei bicchieri. "Pizzica" disse il topino " fa le bollicine sul naso" ; " e’ vero " confermo' Sissi, "e’ proprio strano"

    Presero poi un pasticcino tra quelli avanzati sul vassoio e se lo sgranocchiarono con gusto. Infine si erano portati l’un l’altro un regalo. Nel pacchettino per il topino c’era un pezzo di formaggio. Sissi apri’ il suo regalo e ci trovo’ ...... una cavalletta !!!

    " Non sapevo cosa regalarti " disse il topino" ma spero che ti piaccia. Puoi giocare a corrergli dietro per tenerti in allenamento. E’ una cavalletta velocissima. Mi ci sono volute ore per prenderla " . Il gatto Sissi ringraziò anche se dentro di se pensava " Certo che ‘sti topi sono proprio strani".

    Il topino non aveva mai visto le palline dell’albero di natale, e allora chiese a Sissi di fargliele vedere da vicino . Sissi allora ne tiro’ qualcuna giù dall’albero perché il topino le potesse vedere bene. Il topo si divertiva un mondo a guardare la sua immagine riflessa sulle palline. Si guardava e rideva e come un matto. Poi disse a Sissi " prova tu a guardarti, guarda che buffo". Avevano trovato proprio un gioco divertente.
    Mentre i nostri amici si divertivano, successe una cosa veramente inaspettata. Videro una luce intensa che si stava formando verso la finestra del balcone. " Che cosa sta succedendo ? " chiese il topino " non lo so " rispose Sissi continuando a guardare quella luce. Quando la luce svanì, apparve un uomo vestito di rosso, con una folta barba bianca. Era Babbo Natale che stava venendo nella casa a portare i doni alle due bimbe.

    Quando si accorse della presenza dei due animaletti disse: "Mah, mi avevano assicurato che dormivano tutti qui. E invece guarda chi c’è qua; un gatto e un topino. Cosa ci fate qui? " - " Stavamo festeggiando il Natale" risposero.
    "Oh, bravi, bravi. E’ bello vedere un gatto e un topo amici che festeggiano insieme, sapete cosa faccio? Lascio due regali anche per Voi. Ditemi un po’: Cosa vi piacerebbe avere? "

    Il gatto Sissi ci pensò un pochino e disse" Mi piacerebbe una nuova cesta per dormire" e il topino " A me piacerebbe uno scaldino da mettere nella mia tana, dentro cui dormire quando fa’ freddo" . Babbo natale estrasse dal sacco due bellissimi pacchi e glieli porse. Aprirono i loro pacchi. Il gatto Sissi trovò una bellissima cesta, e ci entro’ subito dentro per provarla.





    Il topino invece ci trovò un cappello da Babbo Natale che sembrava fatto proprio per lui. S’infilo’ dentro e disse " oh, che calduccio. Grazie Babbo Natale!".Il caro vecchietto aveva intanto finito di deporre i pacchi." Volete venire a fare un giro nella mia slitta magica ?" Chiese Babbo Natale. " Si, si, che bello e dov’è la tua slitta" rispose Sissi. " E’ qui fuori della finestra; presto, salite". Quella sera il gatto Sissi e il topino andarono con Babbo Natale a portare i regali a molti bimbi e si divertirono moltissimo. E dall’alto della slitta volante augurarono a tutto il mondo, il loro Buon Natale.

    Edited by belias94 - 22/11/2019, 16:10
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,441

    Status
    Anonymous

    LA STELLINA CURIOSA


    di M. P. Sorrentino



    C'era una volta una stellina molto curiosa. Stava sempre spenzolata dal cielo per guardare tutto quel che accadeva sulla Terra. Invano l'angelo lampionaio, che va la sera in giro per il cielo ad accendere le stelle, le diceva: - Bada, stellina, non spenzolarti così: una volta o l'altra finirai per cadere.
    La stellina faceva proprio come fanno certi bambini di mia conoscenza quando la mamma raccomanda loro di non spenzolarsi dalla finestra: fingeva di non udire.
    Una brutta sera la stellina si spenzolò più del solito e, patapumfete, perse l'equilibrio e cadde sulla Terra.
    Povera stellina, che spavento! Rotola rotola, andò a finire sul ciglio di un monte: era sempre una stellina, ma non c'era più l'angelo lampionaio per accenderla, e perciò non mandava più luce.
    Il buon Dio ebbe pietà della stellina spenta e la trasformò in un fiore: fece di lei la stella alpina, che spicca tutta bianca fra il verde, e sembra una stella caduta dal cielo. Ma, lo credereste, anche trasformata in un fiore, la stellina non ha perduto il vizio di essere curiosa: sta sul ciglio del burrone, proprio sul margine estremo, e si spenzola nel vuoto per guardare quel che avviene sotto di lei. Non allungate la mano per coglierla, bambini: la stellina pettegolina cresce in posti troppo pericolosi.
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,441

    Status
    Anonymous

    IL MINUTO VAGABONDO



    0_c9a8b_b451cc48_XL



    Era la sera di Natale. Tutti aspettavano con ansia la mezzanotte; i bambini più piccoli dormivano già sognando i regali che Gesù Bambino avrebbe portato, mentre i più grandicelli non staccavano gli occhi dall’orologio: undici e mezzo, undici e tre quarti… Ancora pochi minuti alla mezzanotte! Allora, siccome la sua assenza non faceva male a nessuno, un Minuto della notte di Natale, poco prima della mezzanotte, uscì dalla sua ora e se ne andò via da solo.

    Le lancette degli orologi fecero un saltino, ma nessuno se ne accorse.

    Suonò mezzanotte. Le case si illuminarono e nelle mangiatoie dei presepi fu deposto il Bambinello. Le campane si misero a suonare e la gente si raccolse nelle chiese a pregare.

    Nel frattempo il minuto della notte di Natale scappato via gironzolava per il mondo. Finalmente libero! Fuggito dal ciclo del Tempo, libero di andare dappertutto!

    Se ne andava qua e là per il mondo, fermandosi dove lo chiamavano: sull’otto-volante delle giostre, dove i bambini facevano due giri invece di uno; sul treno fermo in stazione, in modo che i ritardatari non lo perdessero; tratteneva il ladro quel minuto in più che permetteva alle guardie di arrivare. Gli alpinisti in pericolo resistevano un minuto in più e i soccorritori li salvavano. La maestra stava per raccogliere i compiti di matematica e la classe intera supplicava: - Ancora un minuto! - e il Minuto di Natale arrivava.

    Poi si fermava sulla mano del Capo di Stato, in procinto di firmare una dichiarazione di guerra, e sul carro armato, pronto a sparare sulla folla.

    Così qualcuno provava ancora a convincere il Capo di Stato, mentre sul carro armato il soldato si fermava senza sparare.

    Per merito di quel vagabondo minuto di Natale, tutto il mondo viveva felice e in pace.

    Ma in ogni paese qualcuno cominciò a preoccuparsi: gli orologiai, i fabbricanti di strumenti di strumenti di precisione, gli astronomi si riunirono a discutere la questione.

    - Nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, un minuto è uscito dal Tempo, è scomparso e vaga nel mondo. Dobbiamo catturarlo o rovinerà tutti i nostri calcoli.

    - Ma perché - si chiedeva un vecchio saggio- un minuto fuggito dalla notte di Natale può fare così male?

    - Sfida le nostre previsioni! I treni, gli aerei, il sole e le stelle non hanno più gli orari prestabiliti! Tutti gli orologi sbagliano. Dobbiamo assolutamente prendere quel Minuto!

    Il Minuto di Natale, sentendoli così arrabbiati, sorride tra sé nella sua corsa infinita. E ogni volta che uno scienziato pensa di averlo acchiappato, si posa su di lui e lo ferma. Lo ferma per un minuto, il tempo di pensare: - Perché no?
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,441

    Status
    Anonymous

    4cc8a955ef52b866bfeccda61c8133f0-ok

    La notte di Natale


    don Ezio Maria Orsini


    La quiete della notte,
    la luce fioca, fioca,
    la neve cade lenta
    e ovatta ogni rumore.
    Nel cuore della notte
    muoviamo i nostri passi,
    avvolti nel silenzio,
    andiamo incontro a Lui
    a Dio che viene a noi.

    Entriamo in chiesa e subito,
    La luce tutti avvolge,
    Le lodi a noi consuete
    C’invitano a cantare
    Gli sguardi silenziosi
    I sorrisi inaspettati
    Ci fan sentir accolti
    E uniti tutti quanti
    Sorrisi, canti e luce
    Ci dicon che stanotte
    È la notte di Natal.

    L’attesa si organizza
    di suoni e di messaggi,
    fissiamo di sfuggita
    lo sguardo al tuo presepe.
    Gesù, nascosto ancora
    Rivela il tempo nostro
    Di noi che pellegrini
    Crediamo nell’ andare
    A Dio che non vediamo
    Ma in cui sempre speriamo.

    Maria che già ci guarda
    Rammenta che per tutti
    È stata prediletta
    Per dare a noi il Figlio,
    Per dare a noi Gesù.
    Giuseppe gran vegliardo
    Ci guarda inorgoglito
    Per il coinvolgimento
    Nel grande Suo mistero.

    Il coro canta l’inno,
    Il prete si avvicina
    E bacia quell’altare
    che ancor darà Gesù.
    Sia gloria in cielo e in terra
    Sia pace ad ogni cuore
    L’augurio di Natale
    L’augurio di Gesù.
    È venuto e viene sempre
    Se gli apri un poco il cuore
    La via che porta al cielo
    Ha aperto anche per te.

    Ricevi l’ostia santa
    E fa della tua anima
    La grotta di Betlehem
    Inchinati e adoraLo,
    Adora chi ti ha fatto
    Iddio che fatto uomo
    Ti vuole insieme a Sé.

     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,441

    Status
    Anonymous

    L'uccellino di Natale



    20d557728752642d24e6ea2eb71ddf18



    Quando giunse l'inverno tutti gli uccellini del bosco partirono. Soltanto un piccolo uccellino decise di rimanere nel suo nido dentro un cespuglio di agrifoglio:
    voleva a tutti i costi attendere la nascita di Gesù per chiedergli qualcosa. L'inverno fu lungo e molto nevoso. Il povero uccellino era stremato dal freddo e dalla fame.

    Finalmente arrivò la Notte di Natale. Quando lo uccellino fu dinnanzi al Bambino appena nato, disse : "Caro Gesù, vorrei che tu dicessi al vento invernale del bosco di non spogliare l'agrifoglio. Così potrei restare nel mio nido I e attendere la nuova primavera".

    Gesù sorrise, poi chiamò un angelo e gli ordinò di esaudire il desiderio di quell'uccellino. Da allora, l'agrifoglio conserva le sue verdi foglie anche d'inverno. E per riconoscerlo dalle altre piante, l'angelo vi pose , delle piccole bacche rosse e lucide.
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,441

    Status
    Anonymous

    248-2483232_post-navigation-christmas-tree-logo-transparent_0



    Filastrocca di Natale - Gianni Rodari


    Un abete speciale
    Quest'anno mi voglio fare
    un albero di Natale
    di tipo speciale,
    ma bello veramente.
    Non lo farò in tinello,
    lo farò nella mente,
    con centomila rami
    e un miliardo di lampadine,
    e tutti i doni
    che non stanno nelle vetrine.
    Un raggio di sole
    per il passero che trema,
    un ciuffo di viole
    per il prato gelato,
    un aumento di pensione
    per il vecchio pensionato.
    E poi giochi,
    giocattoli, balocchi
    quanti ne puoi contare
    a spalancare gli occhi:
    un milione, cento milioni
    di bellissimi doni
    per quei bambini
    che non ebbero mai
    un regalo di Natale,
    e per loro ogni giorno
    all’altro è uguale,
    e non è mai festa.
    Perché se un bimbo
    resta senza niente,
    anche uno solo, piccolo,
    che piangere non si sente,
    Natale è tutto sbagliato.

     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,441

    Status
    Anonymous

    LA LEGGENDA DELL’ALBERO DI NATALE (leggenda natalizia tedesca)



    novyij_god_porusski-54



    C’era una volta un boscaiolo, che era sposato con una giovane donna che amava molto. Siccome la amava molto ci teneva che lei avesse cose buone da mangiare e una casa sempre calda e quindi passava molto tempo nei boschi a tagliare la legna, un po’ per rivenderla e un po’ per scaldare la sua casa, che aveva un bel camino di pietra. La sera di Natale stava tornando a casa tardi come al solito e vide, alzando lo sguardo, un bellissimo abete alto e maestoso. Stava prendendo le misure per vedere se poteva tagliarlo quando si accorse che tra i suoi rami, nella notte che era buia che più buia non si può, riusciva a scorgere le stelle e che la luce di queste sembrava brillare proprio dai rami.

    karacsony_kep_movar_ny



    Affascinato da questo spettacolo decise in quel momento due cose: la prima era che avrebbe lasciato il vecchio abete lì dove stava e la seconda che doveva far vedere alla moglie questo bellissimo spettacolo: tagliò allora un abete più piccolo, lo portò davanti alla casa e lì accese delle piccole candele che mise sui rami (senza dar fuoco all’albero accidentalmente). La moglie del boscaiolo, dalla finestra, vide l’albero così illuminato e se ne innamorò al punto da lasciar bruciare l’arrosto. Da quel momento in poi la bella moglie del boscaiolo volle sempre avere un abete illuminato per Natale e i vicini, trovandolo bellissimo a guardarsi, imitarono presto il boscaiolo. Quest’uso poi si estese e l’albero di Natale divenne uno dei simboli del Natale.

    winter_forest_mountain_snow_moon_nature_hd-wallpaper-562096-snow1



    studentville.it
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super!

    Group
    ADMIN
    Posts
    99,441

    Status
    Anonymous

    f697c7c20bf70f8854c9591e3281c291



    Polar Express



    di Chris Van Allsburg


    Nella notte di Natale tutta la città dorme, tutto tace. Solo un bambino, per strada, decide di salire su un treno che sembra aspettare nient'altro che lui: il Polar Express che lo porta dritto dritto al Polo Nord. Al suo arrivo, l'incredibile incontro con Babbo Natale che promette di donargli qualunque cosa desideri: il piccolo chiede solo un campanello della sua slitta che, tuttavia, perde nel viaggio di ritorno. La mattina successiva lo ritrova, con sorpresa, sotto l'albero di Natale: un dono magico di cui solo chi crede in Babbo Natale può sentirne il suono.
     
    Top
    .
8 replies since 14/11/2008, 11:30   4978 views
  Share  
.
Top